«CRESCIAMO NON SOLO IN NUMERI, MA IN CONOSCENZE, IMPEGNO SOCIALE E CAPACITÀ AMMINISTRATIVE»
Stefano Rossotto, 62 anni, agricoltore dall’età di 14 anni e titolare dell’azienda vitivinicola di famiglia a Cinzano, è stato eletto presidente di Cia Agricoltori italiani delle Alpi, l’Organizzazione agricola nata due anni fa dall’unione dell’ex Cia Torino con la Cia Valle d’Aosta e fino ad oggi presieduta pro-tempore dallo stesso Rossotto.
L’assemblea dei delegati, svoltasi alla Fabbrica delle “E”, a Torino, alla presenza del presidente nazionale di Cia Agricoltori italiani, Dino Scanavino e del presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, ha votato anche i venticinque componenti del Consiglio direttivo, che a loro volta nei prossimi giorni nomineranno il Comitato esecutivo dell’Organizzazione. Gli eletti sono: Serena Basso, Francesco Castelli, Mauro Caucino, Marie Claire Chaberge, Gianni Champion, Fabio Demarchi, Joel Faga, Benito Favaro, Massimo Glarey, Monica Iuliano, Jessica Lanfranco, Giovanni Molino, Laura Mussano, Stefano Rossotto, Silvano Rovei, Fabio Saccona, Roberto Stola, Lidia Sussetto, Matteo Trompetto, Simone Turin, Matteo Actis Martin, Luigi Andreis, Giovanna Cibelli, Monica Falco e Elena Massarenti.
«In questi primi due anni di attività ho apprezzato l’efficienza professionale e morale del nostro personale – dice Rossotto -, l’intenso lavoro del direttore Gigi Andreis, dei vicepresidenti Gianni Champion, Giovanni Molino, Benito Favaro e Silvano Rovei e del commissario nazionale Alberto Giombetti. La nostra Associazione cresce non solo in numeri, ma in conoscenze, impegno sociale e capacità amministrative per affrontare le questioni più spinose, aggravate dall’emergenza pandemica. I nostri soci e rappresentanti sindacali parlano la stessa lingua, perché siamo tutti agricoltori, è questa la nostra forza».
Nell’intervento d’apertura, Rossotto ha parlato nello specifico di latte («I nostri produttori lamentano un prezzo medio alla stalla dai 37 ai 41 centesimi al litro, mentre al supermercato una bottiglia di latte costa da 1,30 a 1,70 euro: una forbice troppo larga a favore di chi trasforma e rivende»), carne bovina di Razza Piemontese («La considerevole diminuzione del prezzo medio alla stalla ha determinato forti tensioni all’interno delle associazioni di produttori, dobbiamo mettere in pista azioni di promozione durature nel tempo per stabilizzare il mercato»), suini («Valutiamo con preoccupazione le conseguenze della Peste Suina Africana in Piemonte, alla Regione e allo Stato chiediamo particolare attenzione al risarcimento delle aziende che sono nell’obbligo di abbattere tutti i capi in loro possesso, conteggiando anche il mancato reddito per i successivi sei mesi»), fauna selvatica («Va preso atto che i piani di contenimento hanno fallito, poiché non si è affrontato il problema in modo serio, prova ne è la diffusione della peste africana. Pretendiamo che le Istituzioni mettano in campo azioni urgenti e risolutive, il tempo è scaduto»), ecosistema («I nostri agricoltori hanno ben presente il ruolo che svolgono con il loro lavoro giornaliero a tutela dell’ambiente e della biodiversità, la sfida è ricercare, tra le nuove pratiche di agricoltura sostenibile e biologica, quelle che, accanto alla riduzione dei fitofarmaci, ci consentono di mantenere una buona produzione») e cambiamento climatico («Abbiamo commissionato al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino, presieduto dal Professor Davide Biagini, una ricerca sull’impatto ambientale per definire in modo inequivocabile l’emissione di co2 nell’ambiente e siamo estensori della prima ricerca scientifica sugli effetti del cambiamento climatico sulla viticoltura in provincia di Torino; probabilmente dovremo incominciare a parlare di irrigazione di soccorso e, di riflesso, proporre un cambiamento dei disciplinari di produzione delle Dop nelle aree dove si vieta l’irrigazione, che al momento è considerata una forzatura della produzione»).
Su questi temi si sono espressi negli interventi conclusivi anche il presidente nazionale Scanavino e quello regionale Carenini, i quali hanno in particolare posto l’accento sulla necessità di affrontare l’emergenza della Peste Suina Africana con la massima tempestività e razionalità per evitare danni irreparabili: «Il peso di questa crisi non può ricadere tutta sulle spalle degli allevatori – ha detto Scanavino -, che loro malgrado rischiano di pagare il conto della dissennata politica di gestione della fauna selvatica».
Sempre il presidente nazionale ha ribadito con forza la necessità di affermare in ogni modo il ruolo dell’agricoltura nella gestione dell’ambiente e della produzione del cibo, come attività di interesse strategico per l’intera società.
Dai dati aggiornati al 28 gennaio
In Piemonte oltre i due terzi dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati (ovvero si tratta di persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno ricevuto soltanto una dose e quindi non hanno completato il ciclo primario).
In particolare, sui 132 ricoveri della giornata di oggi 99 riguardano pazienti non vaccinati (72 uomini e 27 donne), 33 sono invece pazienti vaccinati (22 uomini e 11 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.
In Colombia fare il calciatore è pericoloso
Curiosità dal mondo del calcio
Il calcio continua ad essere amato in ogni angolo del globo terrestre. Tante le curiosità che lo riguardano: oggi ne ricordiamo 2 di cui una tragica purtroppo!
La Fifa attribuisce il titolo di miglior marcatore di tutti i tempi al brasiliano Pelé, autore di 1.281 gol in carriera. Ma non tutti sono d’accordo. Per alcuni il record spetterebbe al connazionale Arthur Friedenreich, con 1.329 reti, mentre altri lo assegnano al giocatore ceco Josef Bican, forte di 1.468 realizzazioni.
Ora la triste notizia: Nella Colombia dei narcotrafficanti, fare il calciatore era ed è un mestiere pericoloso. Un episodio bruttissimo il peggiore mai capitato avvenne nel giugno 1994.Andrés Escobar, difensore dell’Atlético Nacional e della nazionale colombiana fu autore dell’autogol che costò alla sua nazionale l’eliminazione dai Mondiali: rientrato in patria, venne ucciso con sei colpi di mitraglietta sparati da un gruppo di narcos.
Enzo Grassano
A cura del Salone del Libro
Dal 31 gennaio 2022 il sesto episodio disponibile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite
www.salonelibro.it – SalTo+
In occasione dei XXIV Giochi olimpici invernali a Pechino, il podcast “Fuoriclasse”, progetto digitale del Salone Internazionale del Libro di Torino che racconta lo sport attraverso storie, libri, riferimenti cinematografici, letterari, cronaca e radiocronaca, sale tra le vette innevate per dedicare allo sci e agli sport invernali la sua sesta puntata, ripercorrendo le tappe più significative delle Olimpiadi invernali e quel fenomeno strabiliante che fu la Valanga Azzurra. Uno sport, quello dello sci, che solo fino agli anni Settanta era ancora considerato elitario, destinato ai benestanti, e che in poco tempo è diventato un’attività e un divertimento per adulti e bambini, favorito anche dalla necessità di ritrovare un contatto con la natura e di ricercare quella libertà un po’ perduta in città.
Il nuovo episodio, realizzato dai curatori Marco Pautasso e FedericoVergari, sarà disponibile dal 31 gennaio 2022 su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite. La puntata torna indietro nel tempo per ricordare lo slalom gigante di Coppa del mondo di Berchtesgaden, in Germania Ovest, nel 1974, quando la squadra italiana ottenne un risultato mai conseguito prima di allora da nessuna nazionale, aggiudicandosi le prime cinque posizioni della classifica finale, grazie alle imprese sugli sci di Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schalmzl e Tino Pietrogiovanna, meritandosi l’appellativo di Valanga Azzurra. C’è spazio anche per il campione Alberto Tomba che nel 1988 a Calgary, in Canada, primeggia nello slalom gigante e costringe il Festival di Sanremo in corso a fermarsi in diretta, giusto il tempo per permettere al pubblico italiano di ammirarlo nello slalom speciale che conquista con destrezza. Tra la prima edizione dei Giochi olimpici invernali, svoltisi nel 1924 a Chamonix e i prossimi a Pechino (prima città della storia ad aver ospitato sia i Giochi olimpici estivi, nel 2008, sia quelli invernali), l’episodio di “Fuoriclasse” attraversa cento anni di sfide, vittorie, campioni e campionesse che hanno affascinato appassionati di tutto il mondo.
Tra i riferimenti bibliografici della sesta puntata: Mario Cotelli con L’Epopea della Nazionale di Sci 1969-1978. La Valanga azzurra (New Press); Lorenzo Fabiano con Thoeni vs Stenmark, l’ultima porta (Mare Verticale); Lorenzo Fabiano con Valanga azzurra. Innsbruck 1976 (Mare Verticale); Riccardo Crovetti e Leonardo David con La leggenda del ragazzino campione (Mursia).
Il sesto episodio fa seguito alle altre puntate di “Fuoriclasse”, ciascuna dedicata a particolari discipline sportive e ai suoi protagonisti: l’omaggio agli Europei di calcio nella prima puntata; il racconto dedicato alle Medaglie d’oro femminili nel secondo appuntamento; i campioni del ciclismo Alfredo Binda e Gianni Bugno nel terzo audio; il mondo del tennis e le Atp Finals nel quarto episodio; le testimonianze su tanti campioni e campionesse che hanno brillato nel 2021 nel quinto pezzo.
Il podcast “Fuoriclasse”
Raccontare lo sport di ieri e di oggi e la sua epica, costellata di storie uniche ed esemplari, personaggi avvincenti – vincenti o perdenti che siano –, e valori condivisi, come la lealtà, la resistenza e la perseveranza. Narrare lo sport attraverso le sfide di donne e uomini capaci di risultati impensabili o di cadute eclatanti e con l’attenzione rivolta alla cronaca del tempo, alla letteratura e al cinema che hanno fatto da sfondo o accompagnato tanti momenti sportivi nel corso del tempo. Rileggere eventi agonistici del passato per meglio interpretare pezzi di storia del nostro Paese e del mondo. Con il nuovo podcast dal titolo “Fuoriclasse” il Salone Internazionale del Libro di Torino si apre alla narrazione sportiva.
“Fuoriclasse” comprende una serie di episodi, rilasciati una volta al mese, dedicati ciascuno a storie di personaggi sportivi “fuoriclasse” (perché fuori dal comune, irregolari, precursori che hanno scritto pagine di storia), oppure a momenti storici differenti, che si intrecciano, raccontati attraverso due voci, quelle di Marco Pautasso del Salone del Libro e di Federico Vergari, giornalista, scrittore e consulente del Salone del Libro.
“Fuoriclasse” intende approfondire la narrazione sportiva, dal calcio all’atletica, dal tennis al ciclismo e così via. Ha anticipato e accompagnato una delle novità che hanno caratterizzato la recente edizione del Salone Internazionale del Libro di ottobre 2021: la presenza della Sala Olimpica, uno spazio dedicato allo sport, ai linguaggi con cui viene raccontato e alla sua editoria, per valorizzare una tendenza sempre più centrale nel mercato editoriale.
Spiegano Marco Pautasso e Federico Vergari:
«Il linguaggio sportivo è cambiato ed è facile fare un rapido confronto. Un evento che ricordiamo in molti è la telecronaca della finale di Coppa del Mondo di Spagna ‘82 di Nando Martellini. Un altro evento è la più recente finale del 2006 con la telecronaca di Fabio Caressa. Oggi la prima telecronaca annoierebbe, per quanto Italia-Germania del 1982 sia stata più entusiasmante (e ben giocata) di Italia-Francia del 2006. È cambiato qualcosa? La risposta è sì, perché è cambiato il racconto. Lo sport è (anche) un linguaggio e come tale è in continua evoluzione. L’obiettivo di “Fuoriclasse” è quello di fotografare questo cambiamento. Nell’epoca dello storytelling applicato a qualsiasi cosa, politica compresa, non si può pensare a un evento sportivo senza un adeguato racconto. Che avvenga per radio, in video, su un sito, con un libro o su un quotidiano è ormai un dato di fatto che la qualità della narrazione influirà sensibilmente sulla costruzione di un preciso ricordo sportivo. L’epica sportiva non manca ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici e riviste che fanno dello sport una questione prima letteraria e poi sportiva. Parlare di sport significa prima di tutto parlare di uomini e donne. Ogni uomo e ogni donna si portano dietro una loro storia. Ognuno con la sua storia, ognuno con la voglia di spostare i limiti un po’ più in là.»
Per rimanere aggiornati sui podcast successivi: www.salonelibro.it – SalTo+.
“Fuoriclasse” è l’ultimo podcast in ordine di tempo ideato dal Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo “Vita Nova”, che raccoglie gli interventi audio di ospiti dell’edizione speciale online a dicembre del Salone (come Alberto Angela, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mathias Énard, Emma Dante, Fumettibrutti, Paolo Giordano, Vittorio Sgarbi, Eva Cantarella, Petros Markarīs) e “Il Salone presenta Albert Camus”, che approfondisce le opere dell’autore attraverso interventi di scrittori, scrittrici, traduttrici e intellettuali (Alessandro Piperno, Yasmina Melaouah, Annalena Benini, Leila El Houssi, Evelina Santangelo, Goffredo Fofi).
AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI 28 gennaio – 3 febbraio 2022
DOMENICA 30 GENNAIO
Domenica 30 gennaio CHIUDE LA MOSTRA LUIGI ONTANI. Alam Jiwa & Vanitas GAM – Ultimo giorno ANNULLATO Finissage con l’artista a causa dell’attuale situazione sanitaria l’evento previsto per sabato 29 gennaio è stato annullato. Ultimo giorno per visitare la mostra dedicata a Luigi Ontani allestita negli spazi della Wunderkammer della GAM. Forse nessun altro artista avrebbe potuto più di Luigi Ontani restituire a quel nome i molti suoi significati originari. Questa mostra è un ambiente-mondo attraversato da un’unica ghirlanda allegorica di innumerevoli figure e significati, sacri e profani, della cultura d’Oriente e d’Occidente. Sono simulacri intrecciati tra loro per principio di analogia e per gusto sincretico che si rispondono da un capo all’altro della stanza prendendo di volta in volta forma di scultura, di fotografia acquarellata, di immagine lenticolare, di maschera, di burattino da teatro d’ombre o di acquerello. Vi sono esposte più di 130 opere su carta alle quali Ontani ha rimesso mano negli ultimi due anni, ultimando e dipingendo disegni a china realizzati negli anni Ottanta e Novanta. Info: https://www.gamtorino.it Domenica 30 gennaio 16 FAMIGLIE IN MOSTRA. Pomeriggio con Giovanni Fattori GAM – attività per famiglie In occasione della nuova mostra dedicata a Giovanni Fattori la GAM propone un pomeriggio dedicato ai bambini. Si parte dalla visita degli spazi espositivi per conoscere alcune delle opere più interessanti e curiose dell’artista livornese e dar vita a momenti di osservazione e prime critiche personali. A seguire, spazio alla sperimentazione sull’incisione, attività di Fattori meno conosciuta, che diventa il punto di partenza per scoprire come la tecnica pittorica a macchia, unita all’incisione su lastra di rame, può creare opere uniche e originali. L’attività è riservata ai bambini; i genitori possono scegliere di lasciarli con i nostri operatori fino alle ore 17:30 e possono usufruire del servizio di visita guidata delle ore 16:30 (durata 60 minuti) al costo aggiuntivo di 6 euro. Costo: bambini 7 euro, adulti biglietto di ingresso alla mostra 6 euro; gratuito per i possessori di Carta Junior e Abbonamento Musei Torino Piemonte Valle D’Aosta Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 30 gennaio ore 11 e ore 16 FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE MAO – attività per famiglie In occasione del capodanno cinese e dell’entrata nell’anno della tigre, i Servizi Educativi del MAO propongono una divertente attività per famiglie con laboratorio. Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei) Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it. GIOVEDI 3 FEBBRAIO
Giovedì 3 febbraio ore 16 DEGUSTAZIONE DI TÈ MAO – attività per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese Theatrum Sabaudiae, in collaborazione con The Tea, propone una visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, a cui seguirà una degustazione di tè condotta da Claudia Carità. La visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino permette di illustrare i meravigliosi kakemono, rotoli verticali pensati per essere appesi durante occasioni speciali o utilizzati come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno, che mostrano diversi soggetti – uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori – dipinti su carta o seta. I kakemono appartengono alla collezione Perino e sono datati tra la metà del XIV e i primi decenni del XX secolo. A seguire nei giardini giapponesi Claudia Carità propone un itinerario sensoriale di degustazione di wakōcha, il tè nero moderno e inusuale nell’offerta del tè Giapponese che per 800 anni ha prodotto solo tè verde. L’esperienza confronterà due tè rari dalle note aromatiche molto diverse per terroir e cultivar. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di prodotti giapponesi e del territorio. Il servizio è adeguato alle normative in vigore, ogni partecipante riceverà un servizio composto da un piccolissimo vassoio in simil grafite con tazza di porcellana. Costo: 18€ a partecipante (+ biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei). Prenotazioni 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Giovedì 3 febbraio ore 18.30 HAKI – L’AUTUNNO IN HAIKU MAO – conferenza seguita da scrittura creativa A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa. Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro Info e prenotazioni: mao@fondazionetorinomusei.it Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.
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Settimana ricca di soddisfazioni per le squadre piemontesi impegnate nella Italian Hockey League – Division 1. L’Hc Valpellice ha infatti infilato due successi in cinque giorni che hanno lasciato in dote al gruppo di coach Dino Grossi il primo posto momentaneo nel Master Round: sabato vittoria per 3-1 contro l’allora capolista Hc Bolzano/Trento, ieri sera agevole vittoria al Cotta Morandini contro i Milano Bears per 6-0. Protagonista di serata Lorenzo Martina, autore di un poker di reti, centri personali anche per Moreno Rosso e Cristian Long.
E il club meneghino, fanalino di coda della graduatoria, nel fine settimana era stato superato per 5-2 anche dall’Hc Real Torino. La formazione sabauda sabato sera alle 20:30 farà visita al Bolzano/Trento, mentre la Valpe sfiderà in trasferta l’Hc Cadore alle ore 18. In classifica i valligiani comandano a quota 18, con il Bolzano/Trento a -1 e una partita in meno disputata. Il Real Torino staziona invece al quarto posto con 14 punti, uno soltanto in meno rispetto all’Hc Piné terzo della classe.
ALLA SECONDA FASE DEL PRESTIGIOSO CONCORSO NAZIONALE CHE OGNI ANNO VEDE LE MIGLIORI SCUOLE ITALIANE COMPETERE PER L’AMBITO PREMIO FINALE
Tantissime le candidature pervenute da tutta Italia. Ora si entra nel vivo della seconda fase della 6ª edizione del Concorso promosso dalla Fondazione DiaSorin negli oltre 1600 Licei Scientifici, Classici e Istituti tecnici italiani. In palio un montepremi di oltre 175mila euro per rendere il proprio laboratorio di scienze innovativo, attuale e capace di far innamorare gli studenti della scienza.
Il mondo della scuola italiana ha risposto ancora una volta con entusiasmo alla chiamata della 6ª edizione del Concorso Mad for Science, sostenuto dalla Fondazione DiaSorin. 15 regioni e, 50 scuole ammesse alla seconda fase del Concorso.
Il Concorso Mad for Science, promosso in tutti i Licei Scientifici, Classici con percorso a curvatura biomedica e Istituti tecnici, mette in palio un premio in denaro per rendere l’esistente laboratorio di scienze un luogo dove imparare la scienza scendendo in campo, vivendola con esperienze reali, pratiche e all’avanguardia. L’obiettivo del Concorso – ideato e promosso da DiaSorin e passato successivamente alla sua Fondazione – è quello di avvicinare gli studenti alle carriere STEM, alimentare la passione per la scienza e dare un assaggio di cosa significa fare ricerca.
15 le Regioni italiane coinvolte: delle 50 scuole che hanno superato la prima fase, il 16% proviene dalla Campania, il 14% dalla Puglia e dalla Lombardia, il 10% dal Piemonte, il 6% da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Veneto, il 4% da Abruzzo, Liguria, Marche e Sardegna, e infine il 2% da Calabria, Lazio e Sicilia.
Ottima la partecipazione degli Istituti tecnici, che rappresentano il 42% delle scuole che accedono alla seconda fase del Concorso; inoltre il 54% delle scuole è rappresentata da Licei scientifici (tradizionali e con opzione scienze applicate) e il restante 4% dai Licei classici con percorso a curvatura biomedica.
“I risultati della prima fase di questa edizione, con oltre 140 candidature, confermano la capacità attrattiva dell’iniziativa presso i giovani e i docenti. Il mondo della scuola gioca un ruolo essenziale nella progressiva affermazione dell’interesse per la scienza e del valore della ricerca” ha commentato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin.
I 50 Licei dovranno ora lavorare sul tema “Le biotecnologie al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente” mettendo a punto 5 esperienze didattiche coerenti con il tema proposto e dimostrando come le biotecnologie possono fattivamente essere utilizzate in laboratorio o sul campo per garantire la salute delle persone e del Pianeta.
Un Comitato appositamente costituito da Fondazione DiaSorin selezionerà le 8 proposte progettuali più interessanti che garantiranno ai team finalisti l’accesso alla Mad for Science Challenge 2022 a maggio 2022, dove professori e studenti dovranno convincere una Giuria di eccezione composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica per vincere gli importanti premi in palio.
I primi due Istituti classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio per un importo rispettivo di 50.000 e 25.000 euro, oltre ad ottenere la fornitura dei relativi materiali di consumo per 5 anni, con un importo rispettivamente pari a 5.000 e 2.500 euro all’anno.
La Giuria – assegnerà, inoltre, il Premio Speciale Comunicazione, pari a 15.000 euro per l’acquisto di piccola strumentazione e materiale vario da laboratorio, al team che saprà divulgare meglio il proprio progetto.
I progetti rimanenti riceveranno, infine, il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro ciascuno, a riconoscimento dell’impegno profuso per accedere alla Finale, a testimonianza dell’impegno della Fondazione DiaSorin nel sostenere la passione per la scienza nelle scuole italiane.
L’ultima edizione del Concorso Mad for Science è stata vinta dal Liceo Valsalice di Torino, mentre le precedenti edizioni rispettivamente dal Liceo scientifico Buonarroti di Pisa (2020), dal Liceo scientifico Spallanzani di Reggio Emilia (2019), dal Liceo scientifico Monti di Asti (2018) e dall’IIS Nicola Pellati (indirizzo liceo scientifico Galileo Galilei) di Nizza Monferrato – AT (2017).
Per il Piemonte le scuole che hanno superato la prima fase sono:
Piemonte | Alessandria | Casale Monferrato | Liceo scientifico ad opzione scienze applicate SOBRERO |
Piemonte | Torino | Ivrea | Istituto Tecnico Tecnologico – Meccanica, Meccatronica ed Energia OLIVETTI |
Piemonte | Torino | Torino | Liceo scientifico ad opzione scienze applicate ALBERT EINSTEIN |
Piemonte | Torino | Torino | Liceo scientifico ad opzione scienze applicate SANT’ANNA |
Mad for Science
Promosso dall’anno scolastico 2016/2017, Mad for Science è un Concorso nazionale rivolto ai Licei scientifici (scelti oggi dal 15,6% degli studenti italiani, in base ai dati del Ministero dell’Istruzione dell’anno scolastico 2021/2022), ai Licei classici con percorso a curvatura biomedica e da quest’edizione anche agli Istituti Tecnici, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico e la ricerca.
Fondazione DiaSorin
Fondazione DiaSorin, costituita nel luglio 2020 da DiaSorin S.p.A., è un ente senza scopo di lucro che opera nei settori dell’educazione, istruzione e formazione in ambito scientifico per sostenere giovani talenti, suscitare l’interesse dei giovani verso la scienza e promuovere la cultura scientifica.
Spina 3, il Comitato: “Mancano alcuni servizi”
Spina 3 manca ancora di alcuni servizi pubblici e privati per i cittadini.