ilTorinese

Il mistero del sonno e dei sogni lucidi, una esperienza ai confini del paranormale

La misteriosa sostanza utilizzata dagli alchimisti con cui iniziare il lavoro per realizzare la Pietra Filosofale e concludere la Grande Opera è l’arcano principale, il più difficile da affrontare.

La Tradizione vuole che solo in rarissimi casi lo studioso riceva il suggerimento da un Maestro, sempre difficile da rintracciare e riconoscere; come fare allora per scoprire quale sia la materia necessaria a iniziare La Grande Opera?  Secondo quanto viene raccontato può succedere che un fulmine colpisca un albero il quale, spezzandosi a metà, riveli la presenza di un libro in cui siacontenuta la soluzione, oppure che a spezzarsi, mettendo in evidenza il volume, sia una roccia. Sempre la Tradizione vuole,però, che sovente l’appassionato aspirante alla Conoscenza riceva indicazioni precise in sogno direttamente da un Maestro, che glielo comunica direttamente. Pura leggenda o una affermazione che cela un fondamento di verità? La comprensione di quanto succede davvero quando ci addormentiamo è ancora lontana,nonostante gli indubbi avanzamenti della medicina, ma recenti studi, suffragati da psicologi e psichiatri, sembrano indirizzare a nuove vie da percorrere, aprendo a possibilità descritte nella letteratura, dedicata per lo più a manifestazioni che si vogliono paranormali.

È noto che il sonno viene definito come uno “stato di riposocontrapposto alla veglia”, un periodo di sospensione dello stato di coscienza durante il quale l’organismo recupera forza e energia mentale e fisica. Il dormiente risulta, all’occhio di un osservatore esterno, in un apparente stato di quiete anche se, in realtà, la fisiologia ha dimostrato la comparsa di complessi cambiamenti a livello cerebrale; cambiamenti che non possono essere spiegati solo con un semplice stato di riposo.

Il sonno oppone una vera e propria barriera percettiva fra mondo cosciente e mondo esterno, uno stimolo sensoriale di un certo livello (rumore forte) può superare questa barriera e far svegliare chi dorme. Le moderne tecnologie, con cui è possibile monitorare l’attività del cervello durante il sonno, hanno permesso di notare evidenti differenze fra le varie fasi del sonno di una persona con comparsa di differenze nel tracciato elettroencefalografico, tali da consentire di notare come il sonno non sia un fenomeno lineare, ma sia caratterizzato dalla presenza di più fasi. Materia complessa, di pertinenza specialistica, ma fra le varie fasi ve ne è una meritevole di essere citata in relazione all’argomento trattato, ed è la fase REM. Vi sono più fasi REM nel corso della notte, della durata di circa 15 minuti ciascuna e sono importanti perché, proprio durante queste fasi, si ha lo straordinario fenomeno del sognare, ovvero la percezione di immagini e suoni riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante.

Lo studio e l’analisi dei sogni permettono di riconoscere un tipo di funzionamento mentale a se stante, regolato da leggi e meccanismi diversi dai processi coscienti di pensiero di pertinenza della psicologia tradizionale. Si tratta di una manifestazione di cui si discute da sempre e su cui è stato scritto un incredibile numero di saggi e trattati. Oggi è riconosciuta la possibilità che, oltre al sognare comune, la forma più nota in assoluto, esista un’altraforma di sogno, che prende il nome di “sogno lucido”, definito in tale modo, non perché abbia una eccezionale chiarezza visiva, ma perché colui che sogna, si “risveglia nel sogno”, pur continuando a dormire, e si accorge di sognare e, in questa affermazione, si coglie la grande differenza con i sogni comuni

Caratteristica più interessante dei sogni lucidi è che colui che sogna, nel momento in cui si accorge di sognare, può avere un certo grado di controllo volontario sul corso successivo del suo sogno. È assimilabile ad una esperienza «bilocativa» in cui il soggetto sembra guardare il suo corpo fisico dall’esterno, come se fosse quello di un altro. Il lato interessante di questa possibilità èrappresentato dal fatto che il soggetto è cosciente in quel momentoe che la sua esperienza è diversa dall’usuale svolgersi della sua vita reale e, essendo cosciente nel sogno, può tentare di compiere alcuni esperimenti. Tutto questo è stato ampiamente descritto in uno fra i più interessanti testi dedicati a questo argomento, scritto dalla dottoressa Celia Green ( 26.11.1935), che ha ricoperto la carica di Research Officer presso la Society for Psychical Research di Londra e è stata la fondatrice dell’Istituto di Ricerca Psicofisica, di cui è stata la direttrice. Nel suo libro dal titolo “I sogni lucidi” sono riportate varie esperienze di persone che hanno raccontato i loro sogni inusuali e è citato van Eeden che, a metà dellOttocento, registrò un gran numero di sogni lucidi; lui stesso, nel corso di uno di questi, provò a colpire una bottiglia per vedere se si sarebbe rotta, cosa che non avvenne subito, ma solo pocotempo dopo. Riferisce la Green che, talvolta, al sognatore sembra  di  possedere « un altro corpo », simile al proprio, in grado di percepire le sensazioni derivate dall’essere in un ambiente estraneo, in cui si muove con naturalezza e, almeno in un certa misura, sotto il controllo della sua volontà, con la possibilità, però,di compiere azioni fisicamente impossibili nella nostra dimensione fisica, tanto da poter riuscire a passare attraverso muri e altri ostacoli materiali incontrati nel sogno. Un sogno con tali caratteristiche comincia sempre con uno stress emotivo determinato da una qualunque incongruenza come, ad esempio, vedere passare un’auto che vola, unanomalia che porta il sognatore a rendersi conto di trovarsi in una situazione non ordinaria e formulare il pensiero: “È impossibile, sono  in un sogno” e, da quel momento, risvegliata la sua coscienza nel sogno, potrà spostarsi a piacere nella dimensione in cui si trova, compreso il fatto di poter compiere azioni impossibili nella  dimensione fisica ordinaria, quali ad esempio il volare.

Il volo è infatti una caratteristica comune dei sogni lucidi, associato a emozioni positive, oppure utilizzato per sottrarsi a emozioni spiacevoli; sono possibili molte varianti del volo: possono comparire ali sulla schiena, oppure può capitare di scivolare sollevandosi sul terreno o fluttuare sul dorso. Si possono incontrare persone conosciute, ben definite, amici che conservano la loro identità oppure è possibile intrattenere conversazioni con sconosciuti. E’ anche possibile incontrare i propri parenti defunti,che mantengono inalterate le loro caratteristiche, di cui è possibile riconoscere atteggiamenti che li caratterizzavano, quali i tic o la cadenza dialettale. In genere, afferma la Green, i ragionamenti della persona che sogna seguono una logica corretta e si rivelano esatti.

L’onironauta”, il viaggiatore del sogno, essendo cosciente, consapevole che sta sognando, ha la possibilità di esplorare una nuova dimensione o realtà,  di modificarne a piacere gli  eventi  in quanto causa e non effetto del proprio sogno, come  comunemente avviene.

Il sogno lucido si differenzia ancora dalla maggior parte dei sogni che accompagnano la nostra vita notturna perché, di norma, viene ricordato perfettamente, anche a distanza di anni. Si tratta di un’esperienza che viene ad incidersi profondamente nella coscienza e che porta a chiedersi cosa rappresenti per tutti noi la possibilità di vivere una simile condizione, quella di potersi in apparenza svincolare dal corpo materiale e riuscire a farlo viaggiare in una dimensione altra. Sono state postulate alcune teorie, tutte ugualmente interessanti: è possibile che rappresentino i  “futuri alternativi” postulati nella fisica moderna, ovvero nuove ramificazioni del futuro per ogni decisione presa.

Possono rappresentare ancora un modo per fuggire da una realtà banale, per avvertire riconoscimento e soddisfazione, forza, volontà attiva e realizzazione.

I sogni lucidi potrebbero essere una possibilità in più per lessere umano attraverso di loro, l’anima potrebbe rendere manifesto, sia pure in modo confuso, un messaggio utilizzando i nostri limitati  mezzi fisici. Ma il quesito più interessante riguardo questa tematica è la seguente: è possibile la percezione extrasensoriale durante il sogno lucido? Celia Green afferma che sia possibile che manifestazioni telepatiche possano manifestarsi nel corso di un sogno lucido, non solo, pare sia lecito pensare che tentativi di incontrare una persona in sogno, anche in ambienti sconosciuti,riescano, almeno in taluni casi a andare a buon fine. È possibile, in ultima analisi, che le persone incontrate possano rappresentare per noi un aiuto, siano in grado di offrirci suggerimenti utili per risolvere un problema da cui siamo assillati. Fantascienza? Forse, ma di questo si parla, come detto, da tempo immemore. Le Sacre scritture offrono l’esempio di quanto fin qui affermato; ne è esempio, per citare un episodio fra i più conosciuti, il racconto della scala di Giacobbe,contenuto nell’Antico Testamento: unanotte Giacobbe sognò una scala, con una estremità sulla terra e l’altra nel cielo. Sulla scala una gran numero di angeli andava e veniva e, alla sommità, vide Dio in persona con cui ebbe la possibilità di parlare, sentendosi promettere la terra su cui stava dormendo. Un sogno rivelatore, uno fra i tanti, impossibile citarne di più in questo ambito, ma tutti con il medesimo significato positivo, quello di permettere all’uomo di comunicare con una dimensione sconosciuta e, forse, di incontrare un Maestro che, come affermano gli alchimisti, può rivelare ad uno studioso, personel labirinto dell’ignoranza, quali siano i passi e la direzione da compiere per muoversi e rintracciare l’uscita che lo condurrà a trovare la Luce.

Rodolfo Alessandro Neri

Il 25 Aprile a Brozolo c’è il vescovo

 

Il Vescovo di Casale, Mons. Gianni Sacchi, celebrerà nella Parrocchia di  Brozolo la Messa solenne il 25 aprile alle ore 11; in tale occasione verrà benedetto e distribuito alla popolazione il “pane di San Giorgio” come da tradizione centenaria.

Alle ore 12 si terrà la cerimonia di dedicazione del piazzale della Chiesa a Padre Raffaele Giachino, Missionario di San Vincenzo. L’Associazione Culturale “La Boscaglia”, nei locali adiacenti la Chiesa, presenterà la mostra “Uno di noi”, vita e opere di Padre Raffaele Giachino, che sarà visitabile domenica 24  e lunedì 25 aprile dalle ore 10 alle ore 18.

 

25 aprile nelle gallerie sotterranee di Pietro Micca e del Pastiss

Le gallerie di contromina, costruite più di 315 anni in preparazione dell’assedio di Torino del 1706, costituiscono uno straordinario patrimonio archeologico, storico e valoriale di Torino sia per la loro unicità costruttiva e sia per gli eventi che vi si svolsero.

Circa ventun chilometri di gallerie (14 attorno alla Cittadella e 7 in alcuni altri tratti sensibili della fortificazione perimetrale di Torino), scavate a due livelli tra i 7 e 14 metri sottoterra con grande perizia e capacità costruttiva nella dura “puddinga” torinese, completamente rivestite di mattoni, resistenti al tempo e intatte dove non è arrivata la mano rimodellatrice dell’uomo per le esigenze di edificazione urbana successiva.

Dopo aver validamente concorso alla difesa di Torino per un secolo e mezzo, rimasero abbandonate e per lo più integre nel sottosuolo torinese dopo la smobilitazione operativa e l’abbattimento della fortificazione di superficie nella seconda metà dell’Ottocento per lasciare spazio all’ingrandimento della città.
Testimonianza esemplare e tragica di ingegneria e di guerre passate, lo sono ancora di più per il loro utilizzo nella Seconda Guerra Mondiale e tornato prepotentemente alla attenzione delle nostre immemori coscienze per effetto della nuova guerra in Europa.

Quando all’inizio della 2^ GM Torino si dovette dotare di adeguati ricoveri antiaerei, il Comune decise di utilizzare a ricovero anche le gallerie di Pietro Micca, conosciute dall’Amministrazione cittadina attraverso la carta del genio militare del 1842 e i rilievi del colonnello Pietro Magni a seguito della loro riscoperta del 1909 durante i lavori di costruzione del Palazzo Scuola di Guerra di corso Vinzaglio 6.

Per garantire una adeguata protezione dalla dirompente potenza degli ordigni bellici, si decise di utilizzare come rifugio antiaereo esclusivamente sei rami delle gallerie ad una profondità di – 14 metri sottoterra mentre nelle gallerie superiori a – 7 metri vennero ricavate varie uscite di sicurezza integrative.

Le gallerie di contromina rappresentarono straordinari rifugi contro i bombardamenti aerei che devastarono Torino nel periodo 1943-45 prestandosi in particolare a ospitare oltre 6.000 persone tra gli inquilini dei circa 180 palazzi sovrastanti. Con il nome di “ricoveri casalinghi”, per distinguerli dai rifugi pubblici, le gallerie scelte vennero dotate di illuminazione, di semplici panche di legno ancorate al muro e di adeguati accessi dalle cantine dei palazzi più vicini contrassegnati sull’ingresso esterno di grandi “R”. Si arrivava ai rifugi attraverso scale integrative, protette da robuste volte rinforzate, che dalle cantine scendevano ai -14 metri delle gallerie di contromina suddivise in diverse aree di ospitalità attraverso cancelli in metallo.

In queste strette, basse e umide gallerie vissero probabilmente i molti momenti di allarme le famiglie Buscaglione Ofelia, Bianchi Carlo, Panati Giuseppe, Giuliani Lanciotto, che il 1° maggio 1945 lasciarono la loro testimonianza in una bottiglietta attentamente sigillata, trovata in una notte di luglio del 2002 a cura di un gruppo di Volontari del “Gruppo ricerche e rilievi archeologici” dell’Associazione Amici del museo Pietro Micca.

 

Per le celebrazioni della Liberazione, il Museo Pietro Micca celebra il 25 aprile con due particolari iniziative dedicate a questo particolare utilizzo delle sue gallerie.

La prima iniziativa al museo di via Guicciardini 7/A è l’interessante e inedita mostra dal titolo “Contro le offese dal cielo – Protezione antiaerea durante la Guerra” sulla protezione antiaerea passiva adottata nel Secondo Conflitto Mondiale in Italia e in Europa con una particolare attenzione alla nostra Città, compresa l’utilizzazione delle gallerie di contromina torinesi. Al centro della mostra, che durerà fino a settembre ed è inserita nel normale percorso di visita, la preziosa testimonianza in bottiglia trovata nelle gallerie, che viene esposta al pubblico per la prima volta.

La seconda iniziativa per il 25 aprile è l’apertura eccezionale e gratuita del Pastiss che quest’anno celebra i 450 anni dalla costruzione.
Appuntamento in via Alessandro Vittorio Papacino 2, davanti al portone d’ingresso del caratteristico palazzo conosciuto come Casa Bellia e costruito nel 1904 dall’Architetto Pietro Fenoglio in esemplare stile “liberty torinese”.

Dal portone con la grande “R” bianca a indicare l’ingresso storico del Rifugio, scendendo le strette scale che portano alle cantine si accede alla scala realizzata appositamente nel 1942 per raggiungere a 14 metri sottoterra il rifugio antiaereo casalingo riservato agli abitanti dei fabbricati della zona nella lunga galleria di contromina.
Sarà possibile visitare anche l’area dell’unico pozzo di aerazione appena recuperato e in corso di restauro.


Le visite guidate, animate anche dai Rievocatori del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, sono previste nel periodo orario 10-13 e 14-18 (ultimo ingresso ore 17,30)
La prenotazione è consigliata e da diritto alla priorità di ingresso.
Sito non attrezzato per persone con ridotte o impedite capacità motorie.

INFO e PRENOTAZIONI
tel. 011 01167580, email info@museopietromicca.it, sito www.museopietromicca.it

Affitti brevi alle stelle: con Eurovision Torino fa il pieno di turisti

 Nonostante si tratti di una kermesse televisiva, sono attesi migliaia di arrivi in città, come dimostrano le prenotazioni sul noto sito Airbnb

E  i prezzi degli affitti brevi  sono saliti alle stelle, tanto da spingere qualche residente a “rinunciare” per qualche giorno al proprio appartamento e metterlo a disposizione di turisti e addetti ai lavori.

Lo ha rivelato il Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore.

Secondo un’indagine di Cna Turismo, nel periodo tra il 25 aprile e l’1 maggio in Piemonte è atteso un milione di turisti.

La speranza è che si possa invertire la tendenza negativa legata alle chiusure dovute alla pandemia

Ruffino (Azione): bene accordo gas in Congo

“l’intesa sottoscritta  dal Ministro Cingolani con il governo congolese sul gas, va esattamente nella direzione auspicata da Azione, quella di spingere sempre di più in favore della transizione ecologica. Il nostro Paese ha l’obbligo di farsi trovare pronto, pensando al presente difficile che viviamo, ma guardando soprattutto all’immediato futuro e agli impegni assunti dall’Unione Europea in materia di ambiente e sviluppo sostenibile.” Lo ha dichiarato in una nota la deputata di Azione Daniele Ruffino.
“Gli accordi di cooperazione sono un’ottima notizia per l’Italia dunque – aggiunge la deputata di Azione – ma c’è un altro step che occorre superare: semplificare ed accelerare i passaggi per le autorizzazioni per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili. In questo modo raggiungeremo gli obiettivi nazionali di de carbonizzazione fissati dal Piano Nazionale integrato di energia e clima”

Arriva la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia

A Officine S apre Zero-Gravity

Nello storico stabilimento SNOS, trasformato nella “piazza lineare” più lunga
d’Europa dedicata all’intrattenimento, allo sport e al food,
arriva la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia
Finalmente l’attesa è finita: dopo le due straordinarie aperture a Milano e Roma, dove si
registra sempre il tutto esaurito, il terzo Zero-Gravity italiano sbarca a Torino e si
preannuncia già un grandissimo successo.


Zero-Gravity inaugura venerdì 22 aprile all’interno di Officine S, negli ex spazi industriali
SNOS di corso Mortara 24 appena riqualificati e trasformati nella “piazza lineare” più lunga
d’Europa, dedicata all’intrattenimento, allo sport e al food.

Zero-Gravity è la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia, dove divertirsi e allenarsi,
con scivoli, trampolini, gonfiabili e tantissime attrazioni per bambini, ragazzi e attrezzature
professionali per atleti e professionisti.

Un vero e proprio parco del divertimento e centro fitness, con spazi dedicati alle discipline
acrobatiche, al freestyle e al parkour, dove frequentare corsi, prendere lezioni private e
organizzare feste di compleanno. Con i suoi 3.900 metri quadri, è la più grande
infrastruttura di intrattenimento al coperto del Piemonte.

A Milano, dov’è nato nel 2011, Zero-Gravity ospita ogni anno 250mila bambini e ragazzi solo
nei weekend, con una media di 120 feste di compleanno al mese. Decine gli accordi con
associazioni, scuole, oratori, campus estivi per attività di gioco e intrattenimento a base
sportiva.

Anche a Torino sono già tantissime le prenotazioni ricevute per provare tutte le attrazioni.
L’evento inaugurale di venerdì 22 aprile è andato sold out in appena due ore.
“Siamo contentissimi di aprire finalmente il nostro nuovo centro a Torino, il terzo in Italia,
soprattutto in un momento come questo, dopo le tante difficoltà dovute al Covid, che ha
colpito duramente il mondo dell’intrattenimento e delle palestre” dichiara il fondatore di
Zero-Gravity Michele Poffe.

“Possiamo ospitare famiglie, bambini e anche adulti, atleti professionisti, che qui possono
venire a divertirsi o allenarsi. La nostra struttura è totalmente innovativa per la città di Torino,
e questo può rappresentare un volano importante anche per portare curiosi e turisti da fuori,
anche perché si inserisce nel grande progetto di riqualificazione di Officine S, che sta
conquistando giorno dopo giorno i torinesi”. “Finalmente possiamo presentare alla città
l’attrazione principale della nostra riqualificazione” aggiunge Massimo Teppa, presidente di
Policentro che ha curato il progetto. “Da oggi Officine S è ancora più il centro del
divertimento per tutti i nostri clienti”.

Cosa si può fare a Zero-Gravity
A Zero-Gravity il divertimento per grandi e piccoli è garantito.

Gioco e divertimento per bambini e ragazzi
Per i bambini e i ragazzi, Zero-Gravity Torino offre due aree distinte: una baby dai 3 ai 5
anni, e una Academy dedicata dai 5 anni in su. Tappeti elastici, percorsi avventurosi,
scivoli, gonfiabili, canestri, tappeti elastici interattivi e molto altro, dove i giovani potranno
divertirsi e mettere alla prova le proprie abilità motorie, ma non solo. Potranno anche
sperimentare il dodgeball, lo speciale ninja warrior, il basket acrobatico e lo slum dunk per le
schiacciate, arene con tappeti inclinati e tanto altro.
Ingresso su prenotazione sul sito zero-gravity.it:
lun-ven: 10€ la prima ora, 8€ le successive
sab, dom e festivi: 12€ la prima ora, 10€ le successive.

Sport e allenamento
Ma Zero-Gravity Torino non è solo gioco, è anche sport e allenamento professionistico. Al suo
interno ospita anche una grande area Master pensata per gli atleti, che si possono allenare
su tappeti professionali, pedana regolamentare per la ginnastica, tumbling track con vasca di
gommapiuma e attrezzature di massimo livello per chi fa agonismo.

Corsi e lezioni private
Sia per piccoli che grandi, è possibile prenotarsi per lezioni private con un insegnante a
scelta di Acrobatica, Freestyle, Parkour, Agility e Gioco Ginnastica. Da settembre partiranno
anche i corsi di gruppo, con l’obiettivo di migliorare il controllo e la coordinazione del proprio
corpo e dei suoi movimenti, sia a terra che in volo, in un ambiente sicuro e con istruttori
esperti e qualificati. Partendo dai corsi introduttivi per bambini e principianti a quelli più
avanzati per esperti e per atleti che gareggiano, l’obiettivo è sempre quello di imparare a
vincere la gravità.

Feste di compleanno
Zero-Gravity è anche la location perfetta per organizzare feste di compleanno per bambini, con
divertimento assicurato e nessuna preoccupazione, con supervisione di un assistente dedicato.

Orari e prezzi:
Festa base 2 ore e 30 minuti:
10 partecipanti inclusi e sala o area privata
lun-ven: 250€ 10 partecipanti (+15€ dall’11° partecipante in poi)
sab, dom e festivi: 270€ 10 partecipanti (+17€ dall’11° partecipante in poi)
Extra catering:
allestimento tavoli con tovaglie, piatti e bicchieri, bevande (mezzo litro di bibite e mezzo litro
di acqua a partecipante), patatine e popcorn
4€ a partecipante, minimo 40€ fino a 10 partecipanti.

Il successo di Officine S
Zero-Gravity rappresenta la grande attrazione di Officine S, che ha inaugurato il 16
dicembre scorso nel cuore del Parco Dora e punta a diventare uno spazio di aggregazione
aperto a tutti, dinamico, una piattaforma fisica di animazione e intrattenimento di forte
impatto, in uno dei quartieri di Torino più effervescenti e in continua evoluzione.

Nuovo format originale di rigenerazione urbana, coniuga nuove esperienze di intrattenimento,
tra food, sport, eventi, appuntamenti culturali, spettacoli unici e attività del tutto innovative
nella rigenerata Spina 3.

Officine S è una “piazza lineare” lunga 300 metri, tra le più lunghe gallerie d’Europa, che si
sviluppa sia all’interno che all’esterno della struttura originale delle storiche Officine Savigliano,
conservate in tutti i loro tratti industriali. All’esterno, una promenade di 160 metri con dehors e
spazi tutti da vivere: un totale di 12.600 metri quadri di spazi per l’intrattenimento, lo sport e
il food.

In famiglia, con gli amici o da soli, Officine S è per tutti e si concentra su tre esperienze
diverse, che non a caso iniziano con S: Sapori, Svago e Sorprese.

Sapori
Ristoranti e bar per soddisfare tutti i palati, a qualunque ora: dalla colazione alla pausa pranzo,
passando dallo spuntino pomeridiano fino all’aperitivo e alla cena. Ecco tutte le aperture:
Doppio Malto birreria con cucina
Costadoro Social Coffee
Demir Kebab
I Love Pokè
ODStore
Il Gigante
Lidl
Nonna Pina piadineria (next opening)
Svago
Tante attrazioni nuove tutte da provare, con alcune esclusive per il Nord Italia e il Piemonte:
Zero-Gravity
Miniso
MA Bookstore libreria
Il Planetario (next opening)
One’s Ease abbigliamento
Zuiki abbigliamento
Sarni Oro
Jean Louis David
Pale Blue assistenza e riparazioni
Parafarmacia Sant’Ignazio.
Sorprese

Spettacoli, live music, eventi, appuntamenti culturali, presentazioni, mercatini e molto altro,
organizzati dentro e fuori gli spazi della galleria, sia per grandi che per piccini.

Un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, tra investimento diretto a carico
della proprietà e investimenti degli operatori commerciali, per il gruppo Policentro, guidato
dal presidente Massimo Teppa, che con l’aiuto degli architetti torinesi Valentina Pellizzetti e
Marco Gini ha curato il progetto di recupero e restyling della galleria.

Sul fronte lavoro, per la riqualificazione sono stati impiegati oltre 100 professionisti tra operai,
esperti e tecnici. A regime, oltre 200 dipendenti diretti più altri 100 nell’indotto, con un
impatto economico importantissimo sul sistema locale.

Molto positive anche le ricadute sul quartiere e il territorio, con una riqualificazione che rimette
al centro abitanti, lavoratori e turisti.

Officine S
Corso Mortara 24, 10149 Torino TO
+39 039 597 3070
info@officine-s.it
officine-s.it
facebook.com/officineStorino
instagram.com/officines.torino
1, 18, 24, 101, S18 – Fermata Mortara
Ristorazione: Lunedì/Domenica – 7.00/23.00
Servizi & Retail: Lunedì – Venerdì: 9.00 – 21.00 / Domenica – Sabato: 9.00 – 20.00

Un viaggio enogastronomico nel territorio del Nizza Docg

 

24 APRILE 2022GIRO DEL NIZZA

alla scoperta delle vigne e delle cantine dei produttori

degustando, in loro compagnia, sia grandi vini sia assaggi della buona tavola locale

Domenica 24 aprile si svolge il Giro del Nizza, tour enogastronomico volto a far conoscere il territorio del Nizza Docg, con i suoi vigneti, unitamente alle realtà aderenti. Unasplendida occasione per visitare vigne, cantine e parlare con i produttori, direttamente a casa loro, seduti davanti ad un calice di Nizza Docg e ad un piatto con alcuni prodotti locali. Un modo per gustare appieno il sapore del territorio.

L’evento è organizzato dall’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato e dalla Condotta Slow Food di Alessandria con il Territorio delle Colline Nicesi, in collaborazione con l’Associazione Produttori del Nizza, la città di Nizza Monferrato, il Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato con il patrocinio della Camera di Commercio di Alessandria.

Il Giro del Nizza, che vede le sue origini nel 2011 in seno a Cantine a Nord Ovest (evento di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta), si propone come obiettivo primario la promozione del Nizza Docg e del suo territorio che di recente è divenuto Patrimonio Unesco. Per l’edizione 2022, la manifestazione ritorna nel suo mese canonico, dopo la parentesi dello scorso ottobredovuta alla situazione derivante dal COVID. Edizione autunnale che ha permesso di regalare nuove emozioni, offrendo uno spettacolo differente e suggestivo, complici i profumi della vendemmia accostati ai colori tipici della stagione.

I partecipanti avranno l’opportunità di conoscere ben 29 realtà aderenti all’iniziativa: oltre ai 27 produttori della denominazione Nizza Docg partecipano, in quanto presenti nellAssociazione Produttori del Nizza, anche le Distillerie Bertache con le vinacce del Nizza Docg producono la loro grappa e La Canellese che da tempo progetta di utilizzare questo vino per realizzarne uno aromatizzato.

La denominazione Nizza Docg nasce con la vendemmia 2014elevando la sottozona della Barbera a denominazione propria. Viene introdotta, inoltre, la possibilità di aggiungere la tipologia “riserva” e la menzione “vigna”. Questa denominazione si produce nel Monferrato e precisamente in un’area che racchiude ben 18 comuni (Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio): diversi territori dai quali trae caratteristiche organolettiche uniche e particolari.

Ogni partecipante è libero di muoversi con i mezzi che preferisce (a piedi, in bicicletta, in moto o in auto) e secondo il personale itinerario tra le cantine che desidera visitare.

EVENTI COLLATERALI: AperiNizza e PreGiro

Ritorna con questa edizione l’AperiNizza che si svolge, venerdì 22 aprile al Foro Boario di Nizza Monferrato, a partire dalle ore 19.00 per concludersi alle ore 22.00. In questa occasione si possono degustare, tutti i ventisette Nizza Docg dei produttoripartecipanti al Giro del Nizza e assaggiare, dislocati in sette areedi degustazione, prodotti tipici del territorio, unitamente a prodotti ospiti. Il costo è di 20,00 euro.

Prosegue, inoltre, la tradizione del PreGiro che vede coinvolte, prima e dopo il Giro del Nizza, alcune vinerie, particolarmente legate alla manifestazione, che mettono in degustazione i Nizza Docg di tutti i produttori che fanno parte dell’evento.

MODALITA’ DI ISCRIZIONE A “IL GIRO DEL NIZZA”:

I biglietti per partecipare al Giro del Nizza si possono acquistare a 40,00 euro direttamente il giorno della manifestazione presso lEnoteca Regionale di Nizza Monferrato (Via Crova, 2 – Nizza Monferrato) dalle 9.45 alle 12.30 oppure in prevendita, a 35,00euro, sino al 21 aprile. Per i soci Slow Food, regolarmente tesserati, il costo del biglietto è di 35,00 euro. Posti disponibili limitati.

Nel costo del biglietto è compreso il Kit costituito da: tascaportabicchiere, calice, mappa con l’indicazione delle cantine partecipanti, spilletta di riconoscimento e tre buoni da 5,00 euro da spendere, in vino, nelle cantine del Giro del Nizza. Per partecipare all’evento è necessario essere in possesso del Green Pass che verrà verificato alla partenza prima della consegna del kit.

Sul sito www.girodelnizza.it è possibile trovare tutte le informazioni relative alla prevendita, ai produttori aderenti oltre ad altre curiosità.

CONTATTI

Enoteca Regionale Nizza Monferrato – Tel. +39 0141 439294 cell. +39 320 1414335

Piercarlo Albertazzi, Coordinatore “Il Giro del Nizza”: cell. +39 335 5348611 girodelnizza@gmail.com

Vigili appena assunti arrestano una donna per furto

BARRIERA DI MILANO. I CIVICH NEO ASSUNTI

Giovedì  sera, in Barriera di Milano, intorno alle 18.00, grazie al grande senso civico di un giovane cittadino e al rapido intervento di due pattuglie di ‘civich’, composte da agenti neo assunti in formazione operativa sul territorio, è stata sventata una rapina ai danni di un uomo in carrozzina.
I giovani agenti, coadiuvati dai rispettivi istruttori responsabili del Comando Territoriale V, stavano pattugliando a piedi la zona di corso Palermo e corso Novara quando sono stati attirati dalle urla di un ragazzo di nazionalità nigeriana che, dopo aver assistito al borseggio ai danni di un uomo con una disabilità fisica, si era lanciato all’inseguimento dell’autrice del furto, riuscendo per un attimo anche a fermarla.
La donna, sentendosi braccata, si è liberata dello zainetto rubato e si è data nuovamente alla fuga. A quel punto sono intervenuti i giovani agenti che l’hanno raggiunta e fermata definitivamente all’altezza del civico 91 di corso Palermo.
La donna, una trentacinquenne di nazionalità italiana con precedenti per furto con destrezza e furto in abitazione, è stata trasportata al Comando di via Bologna per l’identificazione e al termine degli atti di rito è stata tratta in arresto per furto aggravato e successivamente condotta nelle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo in attesa del processo per direttissima.
*Il giovane nigeriano, per il grande senso civico e coraggio dimostrati, sarà proposto per la premiazione di ‘comportamenti degni di nota’ che si terrà a fine anno in occasione della festa del Corpo della Polizia Municipale*.

 

 

Michele Chicco

Il giorno di Shakespeare, il grande Bardo

Il 23 aprile è una data che potrebbe definirsi il “giorno del grande Bardo”. In quel giorno del 1564, nacque William Shakespeare e, nel medesimo giorno, cinquantadue anni più tardi, morì ( correva l’anno 1616) lasciandoci eredi di opere indimenticabili che lo immortalarono come uno dei più illustri drammaturghi e poeti d’ogni tempo.

Tutto accadde, l’inizio e la fine della vita del più grande bardo della Gran Bretagna,  nello stesso paese a nord-ovest di Londra, Stratford-upon-Avon. Ad essere sinceri sui suoi dati biografici c’è parecchia incertezza. Addirittura, il periodo successivo al matrimonio con Anne Hathaway (da cui ebbe tre figli: Susannah e due gemelli, Hamnet e Judith) viene definito dagli studiosi con il termine  “lost years”, gli “anni perduti”, per l’assenza di documenti certi sulla sua vita. Resta il fatto che il suo nome cominciò ad essere popolare in ambito teatrale verso la fine del Cinquecento, periodo a cui risalgono anche i primi poemi come  Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia, e l’inizio dei Sonetti. La fama che lo ha fatto conoscere in ogni angolo del mondo è legata all’ampia produzione teatrale che conta circa 11 tragedie, 16 commedie e 10 drammi storici, pubblicate tutte nell’arco di un ventennio. Capolavori senza tempo, tradotti in tutte le lingue, assolutamente straordinari e ricchi di fascino al punto da rappresentare una parte fondamentale del repertorio classico universale: dal dramma storico Enrico VI (1588) alla commedia Sogno di una notte di mezza estate (1595), passando per le famose tragedie di Romeo e Giulietta (1594-1596), Amleto (1600-1602) e Otello (1604). Per non parlare poi  del Giulio Cesare o di Macbeth e la Tempesta. Shakespeare  contribuì, con le sue espressioni linguistiche entrate a far parte dell’inglese quotidiano, a innovare la lingua del paese su cui sventola l’Union Jack. Ma, a parte ciò che fece per la sua madrepatria, è il lascito culturale che ha arricchito la storia del mondo la sua enorme eredità che viene rappresentata con le opere in tutti i teatri e nei libri che vengono letti da milioni di appassionati “fans” del grande Bardo.

Marco Travaglini

E’ morto Roberto Borgiattino, il re dei formaggi

E’ morto  Roberto Borgiattino, 73 anni, figlio di Carlo.

La celebre bottega di formaggi di Corso Vinzaglio, recentemente ampliata e sede di aperitivi e degustazioni, era stata aperta negli Anni Venti da suo padre.

Una ventina di anni fa decise di cedere  l’attività  storica all’imprenditore  Luciano Guidotti con cui continuò a lavorare  fino alla  pensione, continuando comunque a recarsi anche dopo nella sua amata bottega.

Lo storico negozio di formaggi e salumi di qualità all’angolo con corso Matteotti è stato ed è ancora oggi meta di generazioni di torinesi amanti delle cose buone.