ilTorinese

Lavori in corso: Metro ferma domenica 27 luglio e domenica 3 agosto

Per consentire lo svolgimento dei lavori, in entrambe le giornate, la tratta Porta Nuova – Bengasi resterà chiusa dalle ore 7.00 (inizio servizio) alle ore 12.00. In questa fascia oraria, la metropolitana sarà regolarmente in servizio solo tra le stazioni di Fermi e Porta Nuova.

Il collegamento tra Porta Nuova e Bengasi sarà comunque garantito da bus sostitutivi della linea M1S, attivi per tutta la durata dell’interruzione.

 

  • Direzione piazza Bengasi: dalla fermata n.39 di corso Vittorio Emanuele II prosegue per corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, piazza Nizza, via Nizza, piazza De Amicis, via Nizza, piazza Carducci, via Nizza, piazza Bengasi, corso Maroncelli dove effettua capolinea dopo via Nizza presso la fermata n.1182 – “Maroncelli cap.“ in comune con la linea 45 Festiva.
  • Direzione Porta Nuova: dal capolinea di corso Maroncelli prosegue per via Genova, piazza Giacomini, via Genova, piazza Bozzolo, via Genova, corso Bramante, piazza Carducci, via Nizza, piazza De Amicis, via Nizza, piazza Nizza, via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, piazza Carlo Felice, corso Vittorio Emanuele II dove effettua la ermata n. 39 – “Porta Nuova F.S.”.

FERMATE

39 PORTA NUOVA
41 MARCONI
45 NIZZA
47 DANTE
739 CARDUCCI
979 SPEZIA
912 LINGOTTO
2509 FILZI
1182 MARONCELLI CAP.

 

Direzione Porta Nuova

1182 MARONCELLI CAP.
62 VALENZA
64 GARESSIO
67 SPEZIA
68 MOLINETTE OVEST
48 DANTE
46 NIZZA
42 MARCONI
39 PORTA NUOVA

Elisoccorso Piemonte, 37 anni di attività

Nel mese di luglio 2988 nasceva l’elisoccorso del Piemonte, a Torino e a Novara. Ad agosto dello stesso anno entrò in funzione la base alpina di Savigliano e poi quella di Borgosesia. Dopo lìalluvione del 1994, fu attivata anche la base di Alessandria, anche oggi operativa. “Il servizio di elisoccorso – spiega  Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte – è uno dei simboli della capacità del nostro sistema sanitario regionale di tutelare la salute in ogni condizione e in ogni angolo del territorio”.

Cattolici, nessuno ne ha l’esclusiva politica

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo


E ci risiamo. Mino Martinazzoli li chiamava negli anni ‘90 i “cattolici professionisti”. Anni prima,
negli ‘80, Carlo Donat-Cattin ancora più sarcasticamente li bollava come “sepolcri imbiancati”. In
entrambi i casi parliamo di esponenti che, periodicamente, si sentono i depositari esclusivi della
presenza degli stessi cattolici nella vita democratica del nostro paese. Si tratta di personaggi che,
in virtù di una presunta coerenza e di una ineffabile capacità politica, si sentono gli interpreti più
accreditati e quasi esclusivi nel farsi carico di tutto ciò ciò attiene alla cultura, alla tradizione, ai
valori, alle domande e alle istanze che provengono dal vasto, articolato e composito mondo
cattolico italiano. Una sorta, cioè, di “cattolici doc”. Ovvero cattolici di denominazione di origine
controllata e forse anche garantita, come avviene per i migliori prodotti della natura.

Ora, credo sia giunto il momento di ribadire con forza e convinzione la necessità e l’importanza di
riavere una presenza politica autorevole e qualificata nella vita pubblica italiana. Come, d’altro
canto, si rende sempre più necessario riscoprire una cultura politica che in questi ultimi tempi si è
pericolosamente inabissata. Ma il tutto, però, non può non tenere conto di due elementi di fondo
a cui non si può rinunciare se si vuole essere credibili e anche coerenti con la storia del
cattolicesimo politico italiano nella sua declinazione democratica, popolare e sociale.

In primo luogo va riconosciuto sino in fondo, e senza alcun equivoco o tentennamento, il
pluralismo politico ed elettorale dei cattolici Italiani. Non esiste un tribunale della coerenza dei
cattolici in politica. Questa vecchia ed atavica tentazione “catto comunista” di sentirsi i migliori e,
di conseguenza, gli interpreti più coerenti e più credibili nel tradurre la cultura dei cattolici nella
cittadella politica italiana va archiviata definitivamente ed irreversibilmente. E questo non solo
perchè si tratta di una minoranza settaria, faziosa e culturalmente altezzosa ed arrogante che non
rappresenta affatto la stragrande maggioranza dei cattolici italiani. Ma per la semplice ragione che
proprio questa deriva è all’origine dalla crisi della presenza di questa cultura nella vita politica
contemporanea.

In secondo luogo nessun leader – o statista – democratico cristiano, o popolare o cattolico sociale
del passato ha mai pensato di rappresentare le istanze esclusive dei cattolici in politica. E questo
non solo perchè la laicità dell’azione politica è un caposaldo essenziale di una democrazia matura
ed adulta, ma per la semplice ragione che è persin ridicolo intestarsi questa qualifica. Lo era già ai
tempi della cosiddetta unità politica dei cattolici nella Democrazia Cristiana. Anche se, come tutti
sappiamo, l’unità politica dei cattolici non è mai esistita perchè non è mai stata un dogma ma
sempre e solo una scelta politica concreta e coerente con la stagione storica in cui si viveva.
Ecco perchè è ridicola, per non dire grottesca, la tentazione dei soliti noti che periodicamente
fanno capolino nella politica italiana a nome e per conto dei cattolici italiani. Più che ascoltati
vanno semplicemente compatiti.

Rora’, il borgo in Val Pellice protagonista della cultura valdese

Natura, storia ed eccellenze del Piemonte.

Piccolo, ma prezioso, Rorà è un borgo speciale dove fare gite e passare del tempo in maniera lenta, riflessiva.

Luogo alternativo in estate alle affollate e calde spiagge nella vicina Liguria, questo gioiello, sito a 1000 metri di altezza, è un rifugio naturale contro la calura estiva che giorno dopo giorno diventa sempre più estenuante.

Il paesaggio, fatto di boschi di castagni e bellissimi scenari montani, è quello straordinario della Val Pellice, una valle alpina nei pressi di Torino che prende il nome dal torrente che la bagna, posta a sud della Val Chisone e di quella del Po e ad ovest del confine con la Francia.

Parte delle Alpi Cozie quest’area è circondata da alte montagne e da diversi valichi, qui si custodiscono biodiversità rare e protette, come nella Zona Speciale di Conservazione Bosco di Pian Prà, dove camminare significa respirare storia e ascoltare nel profondo le natura circostante.

Da non perdere sicuramente è il famoso castagno secolare il Lou Fraisi, simbolo di forza e longevità, spesso al centro di racconti locali.

Rorà è nota anche per la Pietra Luserna e le cui cave, attive dal ‘500, possono essere visitate, inoltre, in estate, molte di queste originali location ospitano eventi culturali e spettacoli teatrali, creando così un connubio perfetto tra natura e arte. È presente anche il museo, il Loze di Rora’, che racconta la storia del lavoro estrattivo e della cultura materiale legata alla famosa pietra.

Memoria della comunità valdese, una delle più antiche chiese protestanti europee, nata nel XII secolo con il movimento di Pietro Valdo e perseguitata per secoli, che ha trovato rifugio nelle Valli del Piemonte, a Rorà ha scritto pagine di resistenza civile e religiosa. Il paese fu teatro della Gloriosa Riantata, l’epopea del ritorno dei valdesi dall’esilio, guidati da Henri Arnaud, nel 1689. A raccontare questi eventi c’è il Museo della Pietra e della Cultura Valdese, ospitato in un’antica casa rurale, dove strumenti, documenti e oggetti quotidiani danno voce a una storia di dignità e perseveranza. 

Il Tempio Valdese è l’edificio simbolico del borgo, legato proprio alla storia di questa comunità religiosa e testimonia la secolare lotta per la libertà di culto.

Molto famoso anche il nome di Giosuè Gianavello, il condottiero ribelle, chiamato “il Leone di Rorà”, che riecheggia nei racconti locali, nei sentieri storici e nel piccolo Ecomuseo della pietra che non è un semplice spazio espositivo, ma un progetto diffuso, immerso tra il centro del paese e l’antica cava Tupinet, dove manichini e strumenti originali rievocano il duro lavoro degli scalpellini. 

Oltre ad un viaggio a ritroso in una storia che è rimasta radicata nelle pietre di questo borgo, sono apprezzabili anche i progetti attuali come quello della Stone Oven House una residenza per artisti contemporanei in mezzo ai boschi che attira ogni anno creativi da tutta Europa.

Anche le donne Rorà hanno lasciato una traccia indelebile all’interno delle case e delle strade di questo luogo straordinario ed emblematico e, anche se non citate nei libri di storia come spesso avviene, queste ultime hanno avuto un ruolo centrale nella costruzione della vita comunitaria.

Le donne delle cave e delle fornaci, per esempio, normalmente figlie di scalpellini, erano custodi delle case e spesso erano coinvolte nella raccolta del legname e nel sostegno alle attività delle fornaci; le istitutrici valdesi e poi le resistenti silenziose che, durante le persecuzioni religiose ebbero l’importante compito di proteggere i rifugiati, non possono non essere ricordate e celebrate.

https://www.comune.rora.to.it/

Droga e attività moleste: controlli di polizia in Barriera

Nei giorni scorsi, ha avuto luogo un controllo straordinario del territorio “Alto Impatto”, coordinato dalla Polizia di Stato, che ha riguardato diverse aree del quartiere Barriera Milano.

All’attività, coordinata dal Comm.to di P.S. “Barriera di Milano”, hanno concorso pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del locale Reparto Mobile, le unità cinofile della Polizia di Stato, personale della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale.

Nel corso dell’attività è stato arrestato un cittadino senegalese di 29 anni che deteneva oltre un chilo di sostanza stupefacente: 940 grammi di cocaina e 130 di crack. A seguito di accertamenti è emerso che il ventinovenne era anche destinatario di un ordine di carcerazione dovendo espiare una pena a due anni di reclusione per la violazione delle norme sulle sostanze stupefacenti.

Un altro cittadino straniero, invece, è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a P.U.

In Largo Giulio Cesare sono state controllate cinque persone, che assumevano comportamenti molesti, presenti nell’area. Per tutte è scattato l’ordine di allontanamento ex art. 2 T.U.L.P.S. valevole per 48 ore.

Tre gli esercizi controllati, due dei quali, un minimarket e una gastronomia, sono stati sanzionati amministrativamente per complessivi 2000 euro.

Un anno di congressi ed eventi, boom a Torino 

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La meeting industry a Torino e in Piemonte segue il trend nazionale, confermando nel 2024 la forte crescita del settore dei congressi e degli eventi business, con un aumento dell’attività pari al +9,1% rispetto al 2023 ed ottime performance dal punto di vista dei partecipanti (+5,1%) e delle presenze (+6,0%). Ottimo andamento anche per il settore ‘Destination Wedding’ che nel 2024 ha visto oltre 1000 matrimoni delle coppie di stranieri e 916 di coppie italiane non residenti in Piemonte, che hanno generato oltre 258.000 pernottamenti per un fatturato di 108 milioni di euro.

È quanto emerge, rispettivamente, dalla ricerca regionale sull’intero territorio piemontese all’interno dell’indagine nazionale OICE promossa da Federcongressi&eventi, curata da Visit Piemonte su incarico di Regione Piemonte, e sviluppata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI, e dai primi due osservatori regionali relativi al settore del Destination Wedding in Piemonte negli anni 2023 e 2024, condotti dal Centro Studi Turistici di Firenze per la Regione Piemonte. I dati sono stati presentati nella giornata di ieri al Circolo dei Lettori.

Torino e la sua area metropolitana anche quest’anno fanno registrare una crescita a doppia cifra. Sono più che positivi i dati del focus commissionato da Turismo Torino e Provincia Convention Bureau che rileva 12.313 eventi (+12,3% sul 2023), con 1.081.236 partecipanti (+9,8% sul 2023) per un totale di 1.503.729 presenze (+6,9% sul 2023), generando il 16,3% delle presenze negli esercizi alberghieri. Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 48,6%), seguono quelli promossi dalle associazioni (27,6%) e quelli delle istituzioni (13,9%). Il 63,4% si è svolto in alberghi congressuali, il 32% in arene, spazi non convenzionali, teatri e musei, il 2,6% in centri congressi e fieristici e il 2% in dimore storiche.

Dal punto di vista della dimensione degli eventi, è la categoria arene, sedi istituzionali e spazi non convenzionali ad ospitare incontri con più partecipanti (51,4%), seguono gli alberghi (34,4%) i centri congressi (12,3%) e in ultimo le dimore storiche (1,9%). Gli eventi locali rappresentano il 47,9%, i nazionali il 34,5% e gli internazionali 17,6%, in crescita quest’ultimi di 7,5 punti percentuali rispetto al 2023.

“Grazie alla posizione strategica di Torino, alla sua capacità attrattiva e all’ospitalità dei torinesi – sottolinea Mimmo Carretta, assessore al Turismo della Città di Torino – sempre più aziende scelgono la nostra città per organizzare i propri congressi ed eventi. La durata media del soggiorno dei partecipanti a questi eventi varia da 1 a 3 giorni, confermando che Torino offre tantissime opportunità per i visitatori che scelgono di fermarsi nella nostra città. Un trend positivo che testimonia l’appeal sempre crescente e non casuale di questa città come sede di importanti incontri internazionali.  La soddisfazione per i risultati ottenuti riguarda non solo la quantità ma anche la qualità dei flussi turistici che siamo in grado di attrarre. Gli incontri congressuali assumono un ruolo fondamentale, rafforzando l’impegno a favorire un turismo che sia non solo economicamente vantaggioso ma anche culturalmente arricchente. L’impegno è quello di continuare a lavorare per attrarre nuovi eventi e consolidare la nostra reputazione nel settore. Siamo pronti ad accogliere gli operatori del settore e garantire loro un’esperienza indimenticabile a Torino”.

Passando ad analizzare la regione nel suo complesso, nel corso del 2024 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 24.850 tra congressi ed eventi business (+9,1% rispetto al 2023) e i partecipanti sono stati 1.842.891 (+5,1%), con un totale presenze di 2.575.854 (+6,0%), che rappresentano il 15,5% del totale negli esercizi alberghieri in Piemonte nel 2024, e 33.648 giornate (+10,2%). Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 49,8% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle associazioni con un 23,1%.

Per ciò che riguarda invece la provenienza dei partecipanti, la maggior parte degli eventi, il 59,1%, ha avuto una dimensione locale, con provenienze prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Si registra poi una tenuta degli eventi di natura nazionale con dati pari al 27,9% (28,3% nel 2023) e una crescita molto interessante degli eventi internazionali, che segnano un 13,0% (9,8% nel 2023).

Molto positivi anche i dati dei primi due osservatori regionali relativi al settore del Destination Wedding in Piemonte negli anni 2023 e 2024.

TORINO CLICK

Il Comitato Diritti Umani contro la repressione del Falun Gong 

“Il Comitato Diritti Umani e Civili del Consiglio regionale condanna, ancora una volta, con fermezza le continue violazioni dei diritti fondamentali in atto in Cina nei confronti dei praticanti del Falun Gong, movimento spirituale pacifico basato su meditazione, verità, compassione e tolleranza.

Dal 1999, anno in cui il Partito Comunista Cinese ha dato inizio a una sistematica campagna di persecuzione, si contano migliaia di morti documentate. Numerosi praticanti sono tuttora detenuti arbitrariamente, privati delle tutele legali fondamentali, sottoposti a torture, pressioni psicologiche ed episodi gravi di violenza.
Questo scenario è aggravato dalla sistematica repressione di forme di cultura tradizionale: un esempio significativo è rappresentato da Shen Yun Performing Arts, compagnia internazionale di danza e musica classica cinese fondata da artisti legati al Falun Gong, che da tempo denuncia pubblicamente gli abusi del regime e la distruzione del patrimonio spirituale della Cina millenaria.
Non si può tacere davanti a violazioni sistematiche che ledono la dignità umana, per questo il Comitato continuerà il suo impegno per sensibilizzare istituzioni e cittadini su questa vicenda drammatica”, dichiarano il presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Davide NiccoSara Zambaia e Gianpiero Leo, vicepresidenti del Comitato.

Ufficio Stampa CRP

Consegnato il cantiere della bretella di Pessione

PER LE  OPERE DI MIGLIORAMENTO FUNZIONALE DELL’ACCESSIBILITÀ ALLA ZONA PRODUTTIVA

Da oggi partono i lavori del primo lotto

 

«Oggi è una giornata importante per Chieri. Finalmente partono i lavori per la per la realizzazione del primo lotto della circonvallazione di Pessione, un’opera strategica, molto attesa dal territorio». Lo annunciano il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e l’assessora ai Lavori Pubblici Daniela Sabena. «La “bretella” ha come obiettivo il miglioramento funzionale e l’accessibilità alla zona produttiva della località Pessione, riducendo il traffico dei mezzi pesanti che gravano sul centro abitato, migliorando la qualità dell’aria e la sicurezza stradale, garantendo una maggiore convivenza in sicurezza tra i residenti e una delle maggiori realtà dell’industria italiana e player mondiale nel settore beverage – e importante polo occupazionale per il chierese – come la Martini & Rossi del Gruppo Bacardi. A fine aprile la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, redatto dallo studio Samep Mondo Engineering, e oggi abbiamo consegnato il cantiere all’impresa Beton Scavi. Resta l’amarezza per il tempo perso e i maggiori costi a carico della comunità chierese. Della “bretella” si parla da almeno venti anni, l’accordo di programma tra il Comune di Chieri e la Regione Piemonte venne siglato nell’ottobre del 2018 e i lavori sarebbero dovuti partire entro la fine del 2022 ed essere completati entro il 2023. Tutto è rimasto bloccato a causa del ricorso al TAR, respinto in quanto infondato e inammissibile, e poi al Consiglio di Stato, che lo ha respinto nel merito. Non solo abbiamo perso quasi tre anni ma nel frattempo sono lievitati sensibilmente i costi dell’opera, passati da circa 1.400.000 a 1.705.000 euro (480 mila dei quali stanziati dalla Regione Piemonte)».

Le opere consistono in una nuova rotatoria sulla S.P. 128, una nuova tratta stradale e una nuova rotatoria su via Castelguelfo. La durata del cantiere è prevista in 181 giorni.

Aggiunge il Sindaco Sicchiero: «Il naturale sviluppo futuro dell’opera è rappresentato dal secondo lotto per la prosecuzione della strada oltre la ferrovia. Continueremo le interlocuzioni con Regione Piemonte e RFI per valutare insieme le progettualità».

Shooting show di tiro al volo acrobatico con Raniero Testa

Domenica 27 luglio alla Reggia di Venaria

Ritorno alle tradizioni per la Reggia di Venaria in forma sportiva. Domenica 27 luglio alle 18.30 la Reggia offrirà ai suoi visitatori uno spettacolo di tiro a volo acrobatico con il campione mondiale Raniero Testa, che si esibirà nelle varie performance del suo vasto repertorio, quello che lo ha reso noto a livello mondiale come tiratore estremo e recordman a livello internazionale.

Accompagnato dai brani suonati in live da Sheyli Sax, in circa un’ora di tempo, con nove Winchester Sx4, utilizzerà circa 800 cartucce Nobel Sport che cercherà di mandare tutte a bersaglio.
Evoluzioni in volo, giochi di precisione, effetti di colore stupiranno ed emozioneranno il pubblico nel contesto dei Giardini della Reggia. A rendere ancora più  scenografico lo show entreranno in scena due tiratrici italiane, Francesca Scaccia e Laura Rea, con  numeri sensazionali eseguiti a volto bendato.
Con Raniero Testa la Reggia di Venaria torna a proporre in chiave sportiva la rappresentazione  di antiche abilità e rituali di un tempo.

L’evento è incluso in tutti i biglietti di ingresso e sarà preceduto sabato 26 luglio dalle prove dello spettacolo alle 18.30.
Maggiori informazioni su lavenaria.it

Mara   Martellotta