E’ morto a 80 anni Alfredo Ravizza, storico commerciante cuneese.
Inizio’ l’attività con un negozio di vernici, finché negli anni 90 con la moglie Maresa Quaranta, apri’ la gioielleria Ravizza in via Roma, nel centro storico.
Commendatore della Repubblica, negli anni Ottanta fu dirigente del Cuneo Calcio. Lascia la moglie Maresa, i figli Barbara e Alberto, la sorella Delia e i nipoti. I funerali lunedì 14 febbraio, alle 10, nella cattedrale di Cuneo.
Arrestato per tentato furto
Disavventura per uno studente universitario che si ritrova in camera un ospite indesiderato. Domenica notte il giovane dopo aver finito di vedere la serata finale del Festival di Sanremo se ne torna nella sua camera in un residence del quartiere San Salvario. Qui, però, si accorge che la sua stanza è occupata e chiusa dall’interno. Per tale ragione lo studente contatta il 112 NUE.
Udendo la telefonata l’intruso apre la porta e, come se nulla fosse, dice al ragazzo che se ne va, che gli lascia libera la stanza. Lo studente, però, si accorge che l’uomo indossa le sue costose scarpe sportive e un suo giubbino di marca. In quel frangente arrivano degli agenti della Squadra Volante che fermano l’intruso un ventunenne cittadino marocchino con precedenti di polizia: Lo stesso viene trovato in possesso di un rasoio elettrico e di un paio di cuffie wireless, oggetti del valore complessivo di 200 euro.
Il ventunenne cittadino nordafricano viene arrestato per tentato furto.
Circa quindici giorni fa hanno minacciato e picchiato un ragazzino di 14 anni, residente nel Canavese. Gli hanno rubato il cellulare vicino alla stazione di Settimo Torinese dove i tre si erano dati appuntamento. I due aggressori hanno 15 e 16 anni e sono stati denunciati dai carabinieri. Il ragazzino è finito in ospedale ed è stato dimesso con dieci giorni di prognosi. I due baby bulli sono stati identificati e denunciati al tribunale dei minori dopo la denuncia del ragazzo rapinato, accompagnato nella caserma dell’Arma a Volpiano dalla madre.
Carlo Levi alla Gam
La Gam di Torino celebra i centoventi anni dalla nascita di Carlo Levi con una mostra curata da Elena Loewenthal e Luca Beatrice, allestita negli spazi della Wunderkammer, e inserita all’interno di un progetto di incontri, riflessioni e approfondimenti per la rilettura di questa composita figura di pittore, giornalista e protagonista della vita culturale e sociale di gran parte del Novecento italiano.
Sono trenta i dipinti realizzati dall’artista tra il 1923 e il 1973 presenti nell’esposizione, che si focalizza sul significato complessivo della vita di Carlo Levi. Si tratta di opere che testimoniano i diversi sviluppi stilistici della sua ricerca, a partire dalla prima giovinezza, in cui diede vita a una pittura fortemente “oggettiva”, per poi orientarsi verso una rappresentazione più espressionistica della realtà e, nel secondo dopoguerra, virare verso un moderno realismo. La scelta da parte dei due curatori, Elena Lowenthal e Luca Beatrice, mette in luce due degli aspetti che meglio caratterizzano l’arte figurativa di Carlo Levi, il ritratto e il paesaggio, ordinando il percorso con i dipinti provenienti dalla Fondazione Carlo Levi di Roma, con otto opere attinte dal patrimonio della Gam, oltre che dalla Pinacoteca Carlo Levi di Aliano, in provincia di Matera, e da collezioni private. Nella vasta produzione di questo artista sicuramente predomina il ritratto, che ne rappresenta una delle tematiche più frequenti. Il suo significato teorico è stato esaminato in una serie di suoi numerosi scritti. Si tratta di ritratti realizzati soprattutto in ambito familiare, ma i cui modelli molto spesso appartengono a personalità illustri del mondo della cultura e della politica italiana e straniera. Delle venticinque opere che di Carlo Levi sono custodite alla Gam, realizzate tra il 1923 e il 1953, giunte in museo tramite acquisizioni istituzionalmente importanti, quali quella della Fondazione Guido e Ettore De Fornaris, si è scelto di inserire in mostra otto lavori, tra cui il celebre ritratto intitolato “Edoardo Persico che legge” del 1928, che ritrae il critico d’arte napoletano vestito con un impermeabile, il volto pallido e la bombetta nera, a testimonianza della duratura amicizia tra Levi e questo intellettuale e animatore culturale. Di grande intensità anche l’enigmatico ritratto dell’architetto Carlo Mollino e il piccolo autoritratto familiare intitolato “Il letto” ( “A letto), scelto alla Biennale di Venezia nel 1930, esempio significativo per la sintesi compositiva dei piani contrapposti. Del ciclo intitolato “Cristo si è fermato a Eboli”, anch’esso acquistato alla Biennale di Venezia del 1954, fa parte un’opera esposta di grande impatto emotivo, dal titolo “I fratelli”. Paesaggi naturali e vedute urbane costituiscono l’altro importante tema nella produzione figurativa di Carlo Levi, negli anni compresi tra il 1926 e il 1974. Si tratta di dipinti che realizzò e dedicò a realtà con le quali aveva intessuto un intenso rapporto affettivo e culturale, quali Torino, Alassio, Parigi, la Lucania e Roma. Sono paesaggi che costituiscono un percorso biografico ma anche esistenziale fondamentale per l’artista, da cui emerge un legame molto forte tra l’uomo e il paesaggio, come nell’opera intitolata “Lungomare”, realizzata ad Alassio nel 1928, fino a approdare a “Gli amanti della Terra” del 1973, in cui figure e sfondo non si distinguono più l’uno dall’altro. Affianca la mostra un interessante progetto elaborato dal Circolo dei Lettori che si propone di restituire al presente questa figura di artista assolutamente poliedrico, che prevarica gli schemi tradizionali, per mostrare una profonda attenzione nei confronti del mondo circostante. “Tutta la vita è lontano” rappresenta un progetto integrato e multidisciplinare, specchio della versatilità dell’opera di Levi, del suo impegno politico, civile, pittorico, capace di abbracciare anche i campi del cinema, della fotografia, della musica, oltre che quello della pittura. Uno tra i critici d’arte del Novecento più attenti all’opera pittorica di Carlo Levi è stato Carlo Ludovico Ragghianti, che instaurò con l’artista un rapporto di amicizia culturale e politica. Nel 1946 Ragghianti, a proposito di una personale che la galleria romana dello Zodiaco dedicò a Levi, affermò che “il fatto che mi colpì di più nella sua pittura, specie al confronto delle esperienze pittoriche che era dato allora verificare fra i più intelligenti e dotati, fu il modo con il quale egli dimostrava di dominare un complesso di esperienze che si identificavano con la ramata formazione del linguaggio pittorico moderno”. Carlo Ludovico Ragghianti ebbe l’intuizione di cogliere nelle opere pittoriche di Levi alcuni riferimenti essenziali che spaziavano “dall’impressionismo al postimpressionismo, la pennellata, il taglio delle composizioni, la sintesi cromatica, la sensibilità nella scelta delle apparenze significanti dell’oggetto, alcuni frammenti non esauriti di problemi e curiosità”.
Mara Martellotta
Pannunzio Magazine
“Carlo Levi. Viaggio in Italia” fino all’ 8 maggio 2022.
Gam Galleria d’arte Moderna
Orari
Martedì mercoledì venerdì sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Giovedì dalle 13 alle 21.
Lunedì chiuso.
Chiusura delle biglietterie un’ora prima.
Prenotazione consigliata ma non obbligatoria.
Tel 0115211788.
Tragico incidente di caccia: muore a 33 anni
Sono in corso le indagini dei carabinieri per capire la dinamica del tragico incidente durante una battuta di caccia in cui è morto un uomo di 33 anni, è morto a causa di un tragico incidente nel corso di una battuta di caccia. I fatti sono avvenuti stamane a Baldissero d’Alba, in provincia di Cuneo. In mattinata i sanitari del 118 hanno ricevuto una chiamata. I dettagli sull’accaduto non sono ancora noti. La vittima è di Carmagnola.
DARANNO VITA A 48 CASE E 15 OSPEDALI DI COMUNITÀ
E 23 CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI
Interventi anche di ammodernamento tecnologico e antisismico. Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: «Oggi nasce la medicina territoriale in Piemonte: dal 2014 non si investiva su nuovi posti letto»
La Giunta regionale ha approvato il piano di potenziamento del sistema sanitario attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti.
Per Torino e la sua Area Metropolitana l’investimento complessivo è di oltre 205 milioni di euro, che serviranno per 48 Case di comunità (per un totale di 72 milioni di euro), 15 Ospedali di comunità (37,5 milioni di euro) e 23 Centrali operative territoriali (per un totale di 2,3 milioni di euro), a cui si aggiungono per l’ammodernamento tecnologico circa 37 milioni e altri 57 milioni per l’adeguamento sismico ( dettaglio nella tabella allegata ).
Al di fuori del piano, verranno anche riservati mille metri quadrati per una Casa di comunità all’interno del Maria Adelaide di Torino, dove l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario del Piemonte (Edisu) e i competenti assessorati stanno mettendo a punto un progetto per la realizzazione di uno Studentato.
Fanno parte del piano che ricade nella competenza dell’Asl To4 anche la casa e l’ospedale di comunità di Crescentino nel Vercellese e in quella dell’Asl To5 la casa di comunità di Castelnuovo don Bosco nell’Astigiano.
Nello specifico degli investimenti, proprio per rendere il più possibile diffusa la rete delle nuove strutture di prossimità, la Regione ha rimediato ai tagli operati dal Governo centrale trovando risorse alternative per finanziare la realizzazione delle 5 Case di comunità rimaste escluse dal Pnrr (2 a Torino in via Pellico e via Ferinelli, 1 a Oulx, 1 a Crescentino e 1 a Carignano).
«Oggi nasce la medicina territoriale in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio –. La pandemia ha dimostrato la grave mancanza di un sistema ramificato in grado di curare i cittadini a casa propria o attraverso servizi di prossimità. Con questo enorme investimento di oltre 205 milioni di euro per Torino e la sua Area Metropolitana, ma che supera 430 milioni per tutto il Piemonte, lo potremo finalmente fare. In alcuni casi le risorse serviranno per potenziare strutture già esistenti e in altri casi per riaprirle o realizzarle ex novo. È un momento storico, perché dal 2014 i posti letto del servizio sanitario in Piemonte hanno sempre subito tagli e riduzioni, mentre oggi per la prima volta torniamo a incrementarli attivandone mille in più. Nelle prossime settimane condivideremo questa proposta con il Consiglio regionale e con i territori per arrivare al più presto all’approvazione finale del Piano e renderlo immediatamente operativo».
«Si tratta di un investimento – osserva l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – che va a rafforzare in modo significativo l’assistenza sanitaria di prossimità, attraverso strutture intermedie come Case e Ospedali di comunità, oltre che Centrali operative territoriali, con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di presa in carico del paziente che garantisca il migliore rapporto di continuità assistenziale nel percorso di cura tra ospedale e territorio e viceversa».
L’obiettivo è di giungere all’approvazione definitiva del Piano entro la fine di febbraio.
«Dopo anni di tagli, la Regione torna a investire sul nostro territorio – sottolineano gli assessori regionali torinesi Maurizio Marrone, Fabrizio Ricca e Andrea Tronzano -. Veniamo da due anni di pandemia che hanno messo in evidenza le conseguenze di decenni di tagli subiti dalla sanità della nostra provincia. Oggi invece gettiamo concretamente le basi per offrire ai cittadini torinesi le migliori cure, non solo in ospedale ma anche a casa propria, dando vita a una vera medicina di territorio»
Le Case di Comunità sono strutture in cui opera un’équipe multiprofessionale di medici di famiglia, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e che può ospitare anche assistenti sociali.
L’Ospedale di Comunità è una struttura della rete territoriale a ricovero breve, destinata a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale (di norma dotata da 20 a massimo 40 posti letto).
La Centrale Operativa Territoriale è uno strumento organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e di raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza.
«È importante che l’opportunità della riorganizzazione della Sanità sul territorio venga colta al meglio delle possibilità – continua Icardi –chiudendo il cerchio con i nuovi investimenti che abbiamo già messo in campo per la costruzione dei sei nuovi ospedali del Piemonte a Torino, Ivrea, Vercelli, Savigliano, Alessandria e Cuneo, insieme al cantiere già avviato del Parco della Salute e della Scienza di Torino».
E’ stato presentato il logo per Piemonte Regione Europea dello Sport 2022, importante riconoscimento assegnato da Aces-Europe e vinto dal nostro territorio. Questo titolo prevede una lunga serie di iniziative di promozione sportiva che interesseranno capillarmente la nostra Regione. Il logo vincitore, selezionato tramite bando, è stato disegnato da un’agenzia di comunicazione torinese che seguirà anche la campagna di promozione di questo anno dello sport. Al contest per la selezione avevano partecipato 21 agenzie di comunicazione di 5 regioni italiane.
“Dopo aver festeggiato per l’assegnazione del titolo di Regione Europea dello Sport, entriamo in una fase operativa e ci dotiamo degli strumenti che ci serviranno per affrontare al meglio il 2022 che ci attende – afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Con questo sito, già operativo, forniamo un agile collettore di eventi che servirà alle realtà sportive del territorio per promuovere tutto quello che stanno organizzando. Il lavoro che abbiamo fatto con Aces e con VisitPiemonte è una ricchezza che avrà effetti importanti negli anni a venire. Puntiamo sullo sport di base, puntiamo sui nostri comuni e sulle nostre associazioni sportive”.
“Questo logo ben rappresenta l’asso nella mancia che oggi il Piemonte si trova ad avere in mano. La candidatura della Regione al titolo di Regione Europea dello Sport 2022 parte dal territorio, dai comuni e sicuramente porterà a ospitare grandi eventi ma la vera ricchezza di quello che ha pensato il Piemonte sta nell’aver puntato sullo sport di base – afferma Enrico Cimaschi, coordinatore Italia Settentrionale Aces-Europe -. È anche questo ad aver premiato la Regione quando si è candidata: aver pensato al fatto che lo sport vada diffuso su tutto il territorio, in modo capillare”.
“Questo portale ci serviva per creare un collettore di informazioni e dati che arrivano da territorio. Saranno tante le realtà sportive coinvolte che avranno bisogno di coordinare le loro attività con il resto del territorio e con questo strumento vogliamo facilitarle – afferma Beppe Carlevaris, presidente del Consiglio di Amministrazione di VisitPiemonte -.Il sito sarà composto da tre sezioni: uno con i grandi eventi sportivi, ricercabili per tipo di sport o per località, uno con approfondimenti sulla cultura dello sport, una galleria mediatica che raggruppa video promozionali, foto, locandine. In soli due giorni sono già 150 gli eventi caricati sul portale. E’ evidente che funzioni e d è evidente che ci sia voglia di comunicare cosa si sta organizzando”.
Non aiuta famiglie e imprese
Centinaia di comuni italiani detengono partecipazioni nelle società energetiche e guadagnano grazie a caro-bollette. Utili siano interamente destinati a contrasto dell’emergenza energia Amministrazioni comunali e Governo intervengano per tassare i 27,9 miliardi di euro di extra-profitti delle società dell’energia
Una misura ipocrita che non aiuta famiglie e imprese e non porta a benefici concreti contro il caro-bollette. Lo afferma Assoutenti, che critica la decisione del Comune di Torino di spegnere le luci della Mole Antonelliana per sensibilizzare il governo sugli effetti del caro-energia sui bilanci degli enti locali.
“224 comuni italiani tra cui anche TORINO, in base ai più recenti dati Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) detengono quote di partecipazione nelle società che erogano servizi di fornitura luce e gas e, quindi, vedono crescere enormemente le proprie entrate grazie agli abnormi rincari di luce e gas – spiega il presidente Furio Truzzi – Un paradosso assurdo, perché le amministrazioni che oggi spengono la luce in segno di protesta sono le stesse che stanno guadagnando dal caro-bollette, e che potrebbero utilizzare tali profitti per aiutare famiglie e imprese schiacciate dall’aumento dei costi energetici”.
Proprio gli extra-profitti incamerati dalle società dell’energia grazie alla differenza tra i costi di produzione e i prezzi sui mercati internazionali di elettricità e gas, valgono nel solo 2022 la bellezza di 27,9 miliardi di euro, un pozzo al quale il Governo, anche su sollecitazione dei sindaci, può e deve attingere per reperire risorse da destinare alla riduzione delle bollette pagate da utenti e imprese.
“Chiediamo al Comune di Torino e a tutte le altre amministrazioni comunali di destinare interamente gli utili garantiti dalle partecipazioni nelle società energetiche alla lotta al caro-bolletta, superando la logica del profitto che in questo momento appare inaccettabile e immorale, e rinunciando – così come fatto durante la pandemia – all’esigenza del pareggio di bilancio” – conclude Furio Truzzi.
Assoutenti
Tra i principali comuni che detengono partecipazioni nelle società di luce e gas figurano:
COMUNE DI ROMA (Acea)
COMUNE DI MILANO (A2A)
COMUNE DI TORINO (Iren)
COMUNE DI BOLOGNA (Hera)
COMUNE DI BARI (Rete Gas Bari)
COMUNE DI GENOVA (Iren)
COMUNE DI REGGIO EMILIA (Iren)
COMUNE DI PARMA (Iren)
COMUNE DI PIACENZA (Iren)
COMUNE DI MODENA (Hera)
COMUNE DI IMOLA (Hera)
COMUNE DI RAVENNA (Hera)
COMUNE DI TRIESTE (Hera)
COMUNE DI PADOVA (Hera)
COMUNE DI UDINE (Hera)
Comune di Torino, al via i concorsi
Sono pubblicati sul sito del Comune di Torino i bandi di concorso per 31 posti a tempo pieno e indeterminato, con scadenza 28 febbraio 2022.
“Con questa prima tranche di concorsi la Città di Torino entra nel vivo del piano di assunzioni anche nell’ottica di risolvere concretamente le problematiche legate ai pensionamenti dei dipendenti comunali – sottolinea la Vicesindaca e Assessora al Personale, Michela Favaro. – Questo è però anche un segnale importante e concreto verso un ricambio generazionale che porterà nel tempo ad abbassare l’età media dell’organico. Queste nuove assunzioni avranno un impatto positivo immediato sull’efficienza degli uffici comunali per un miglior servizio ai cittadini.
Nei prossimi mesi verranno pubblicati altri bandi che andranno a interessare altre aree della macchina comunale. ln particolare ci saranno, a seguito di specifica Convenzione con l’Agenzia Piemonte Lavoro, selezioni interamente riservate alle persone con disabilità in base al Piano dei Fabbisogni, valorizzando l’inserimento delle persone con disabilità e ampliando la tipologia di mansioni”.
Nello specifico i bandi di concorso prevedono
- 18 posti diAssistente Sociale (categoria D1);
- 8 posti diEducatore Professionale (categoria D1);
- 3 posti diMediatore Penale (categoria D1);
- 2 posti diDirigente Area Sociale.
I bandi di concorso si trovano sul sito del Comune di Torino www.comune.torino.it/concorsi/concorsi.shtml#caperte
Lunedì 14 febbraio 2022
Per San Valentino la Palazzina di Caccia di Stupinigi aprirà le porte ai visitatori che si presenteranno in coppia con una speciale promozione 2×1: due biglietti al prezzo di uno.
Dalle 10 alle 17,30 (ultimo ingresso: ore 17) tutte le coppie di visitatori (coniugi, fidanzati, amici, parenti) potranno accedere al percorso di visita acquistando un solo ingresso.
Prezzo ridotto per la Festa degli innamorati anche alla mostra di Steve McCurry “Animals”, ospitata presso le antiche cucine della Palazzina di Stupinigi: 7 euro a persona (vendibile solo a coppie).
INFO
Palazzina di Caccia di Stupinigi
piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)
Biglietto: intero 12 euro, ridotto 8 euro
Gratuito minori di 6 anni, possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card
www.ordinemauriziano.it
Info e prenotazioni: 011 6200634 biglietteria.stupinigi@ordinemauriziano.it