ilTorinese

Mauriziano, AslTo3 e San Luigi insieme per le cardiopatie

 

Rivoluzione nei percorsi di cura per le cardiopatie valvolari

 

Una rete Hub and Spoke che migliora gli esiti di cura ed abbassa la mortalità per i pazienti affetti da cardiopatie valvolari: è quanto realizzato dall’ospedale Mauriziano con il Centro di cardiopatie valvolari, in collaborazione con la AslTo3 e la AOU San Luigi Gonzaga per il territorio dell’Area Omogenea Torino Ovest (che comprende AslTo3, Aou San Luigi Gonzaga, Ao Ordine Mauriziano).

La Rete di area omogenea per le cardiopatie valvolari è nata a dicembre 2020 grazie ad una convenzione tra le Aziende sanitarie. Oggi si raccolgono i primi significativi dati di attività.

Le cardiopatie valvolari sono alterazioni cardiache di tipo strutturale o funzionale, che compromettono il normale funzionamento del cuore. Possono essere congenite oppure acquisite, come conseguenza dell’invecchiamento, di meccanismi metabolici patologici, di episodi infettivi o traumatici. La prevalenza della valvulopatia moderata o grave nella popolazione adulta è del 2,5% con un’ampia variazione legata all’età, che arriva fino al 13,3% nelle persone con età superiore ai 75 anni. Si tratta di patologie per le quali l’approccio interventistico (tramite Tavi e Mitraclip) è sempre più rilevante in termini di efficacia e di riduzione del rischio clinico.

La creazione di un percorso dedicato Hub&Spoke sul territorio – commenta Maurizio Dall’Acqua, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – ha consentito di raddoppiare il volume di attività, rispondendo ad un bisogno di salute reale della popolazione e migliorando nettamente gli esiti di cura sui pazienti”.

L’importanza della creazione della Rete per le cardiopatie valvolari – commenta Franca Dall’Occo, Direttore generale dell’AslTo3 – è particolarmente rilevante per il momento storico del suo debutto, in piena pandemia, quando era necessario trovare nuove modalità di risposta per far fronte alle emergenze sanitarie e si rinnova oggi, all’inizio di un nuovo percorso nell’organizzazione dei servizi, che mette in primo piano il territorio”.

“La collaborazione tra Aziende territoriali e ospedaliere, – commenta Francesco Arena Direttore Generale AOU San Luigi – rappresenta una organizzazione ottimale per condividere le risorse ed integrare le professionalità, in funzione di una strategia vincente per la crescita culturale e per un miglior trattamento dei pazienti.”

 

I Dati

Gli interventi di impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI) sono passati da 117 nel 2019 a 228 (di cui 52 da Rivoli e da San Luigi) nel 2021.

Le Mitraclip, procedura di riparazione della valvola mitralica per via percutanea, sono passate da 17 nel 2019 a 32 (di cui 12 da Rivoli e 3 da San Luigi) nel 2021.

La mortalità a 30 giorni delle TAVI è stata 0.4% a fronte di uno standard da letteratura scientifica del 3.4%. Anche per le Mitraclip il dato di mortalità a lungo termine risulta più basso rispetto ai dati internazionali: 9% contro 29.1%.

 

Come funziona la Rete

Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano: il Centro di Cardiopatie valvolari. Un Hub che offre un approccio multidisciplinare e completo alla cardiopatia valvolare, che include screening, diagnosi e gestione medica, terapie chirurgiche tradizionali e miniivasive ed approcci transcatetere, nonché i necessari follow-up. Un vero e proprio Heart Team con cardiologi, cardiochirurghi (diretti dal dottor Paolo Centofanti), cardioanestesisti e chirurghi vascolari.

Il Centro di Cura per le Malattie Valvolari prevede un organico inserimento nel contesto territoriale di riferimento (Area Omogenea Torino Ovest), attraverso il modello “HUB-and-SPOKE”.

Nel centro Hub – spiega Giuseppe Musumeci, Direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – è presente un Heart Team, cioè un gruppo di lavoro composto da: cardiologo, cardiochirurgo, cardio-anestesista, chirurgo vascolare, con il supporto di altre figure professionali che, di volta in volta, in base alla tipologia di paziente, partecipano alla gestione del caso clinico, assicurando un’eccellente complessità assistenziale”.

AslTo3, Ospedale di Rivoli + Cardiologia dell’AOU San Luigi di Orbassano. I Centri Spoke sul territorio dell’Area Omogenea provvedono in proprio all’identificazione dei pazienti affetti da patologie valvolari cardiache da trattare ed inviare all’Hub Mauriziano, al follow-up degli stessi dopo il trattamento presso il Centro Hub ed anche all’esecuzione in proprio di parte degli interventi, grazie ad una formazione dedicata.

I due Centri dì Emodinamica lavorano con una unica équipe operatoria sui casi coronarici ed altri interventi strutturali e vascolari nei due ospedali con un organico dì 8 emodinamisti.

Quattro cardiologi interventisti della nostra équipe – sottolineano Ferdinando Varbella, Direttore della Cardiologia e del Dipartimento medico dell’ospedale di Rivoli dell’AslTo3 ed Alessandra Chinaglia, Direttore della Cardiologia del San Luigi di Orbassano – sono stati appositamente formati su TAVI e MITRACLIP. Questo consente di ampliare ulteriormente l’offerta di salute a questa particolare popolazione di pazienti.”.

Sono stati selezionati con questa modalità operativa 150 pazienti con stenosi aortica grave sintomatici, dei quali 98 sottoposti a TAVI ed 11 ad intervento chirurgico a cuore aperto, mentre oltre 20 sono ancora in lista dì attesa.

 

IN ONDA: il palinsesto digitale di Fondazione Torino Musei

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Si trasforma in network, con nuovi contenuti dedicati a tutto il pubblico. La Fondazione Torino Musei presenta il suo nuovo canale. Una stratificazione di ispirazioni, punti di vista e approfondimenti che si articola tra MAO, GAM e Palazzo Madama

 

inonda.fondazionetorinomusei.it

Guarda il trailer

Il progetto IN ONDA è nato nell’ottobre del 2020 con lo scopo di offrire, principalmente agli insegnanti e studenti costretti alla didattica a distanza, un ampio e innovativo palinsesto di contenuti didattici multimediali, grazie a video e laboratori altamente professionali che hanno permesso di portare il museo a scuola, con il coinvolgimento di oltre 6.000 studenti.

Con 38 video, 3 visite guidate virtuali 360°, 7 podcast, 3 virtual tour interattivi e 12 percorsi didattici, oggi IN ONDA – ideato e curato da Fondazione Torino Musei in collaborazione con lo studio creativo multidisciplinare MYBOSSWAS e realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino – si trasforma in un vero e proprio network dedicato a un pubblico eterogeneo. Un canale Video On Demand ricco di contenuti inediti, a costruire il nuovo patrimonio digitale della Fondazione Torino Musei, amplificando in rete un’offerta culturale dal valore inestimabile. Il palinsesto include visite in realtà virtuale, mini-serie documentaristiche focalizzate sulle opere, approfondimenti dal taglio divulgativo, podcast e format didattici.

AFFLUENTI

Il cuore del palinsesto digitale di IN ONDA è il format Affluenti, che vede la partecipazione straordinaria di personaggi di spicco del panorama culturale italiano chiamati a interpretare le collezioni dei musei secondo le loro personali visioni e competenze. Mario CalabresiGloria CampanerGiada MessettiSavina NeirottiPiergiorgio OdifreddiGiuseppe PenoneCarlo Ratti e Marco Revelli sono i primi nomi coinvolti in un piano destinato ad arricchirsi, per approfondire temi legati alla fotografia, matematica, architettura, cinema, musica, storia, arte e letteratura, nelle prestigiose sale della GAM, del MAO e di Palazzo Madama.

 

RADIOGRAFIE DI UN’OPERA

Una serie di 9 video da circa 5 minuti raccontano ciascuno un’opera, scelta tra le collezioni di GAM, MAO e Palazzo Madama. Radiografie di un’opera vede direttori e conservatori approfondire i particolari di alcuni lavori iconici rivelandone il contesto storico, la tecnica, la composizione, in un racconto scandito da riprese video di alta qualità. La macchina da presa si avvicina e riprende il più piccolo dettaglio, e chi guarda può quasi entrare nell’opera e individuare nei particolari la tecnica: dalle pennellate alle incisioni, al segno lasciato dallo scalpello. Sacco di Alberto Burri, Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina, Novembre di Antonio Fontanesi, il Cofano del Cardinale Guala Bicchieri, la scultura di un Guerriero giapponese e un Albero delle monete cinese sono solo alcune delle opere rappresentate.

LETTURE IN MUSEO

Con questo format il museo diventa teatro e palcoscenico di un contenuto che apre alla riflessione.

Grazie alla partnership con la Scuola Holden fondata da Alessandro Baricco, le Letture in museo hanno coinvolto gli allievi che, offrendo nuove chiavi di lettura ai capolavori esposti, sono impegnati nella lettura, direttamente nelle sale, di alcuni brani tratti dai classici della letteratura. Mattatoio n°5 di Kurt Vonnegut abbinato a Sacco di Alberto Burri, Il manuale dello spadaccino di William Scott Wilson con le armature dei samurai, Il deserto dei tartari di Dino Buzzati con la torre panoramica di Palazzo Madama, Un uomo solo di Christopher Isherwood con Portrait Relief of Claude Pascal di Yves Klein, Le città invisibili di Italo Calvino con lo scalone juvarriano, I cani romantici di Roberto Bolaño con Le Baiser di Francis Picabia, L’isola di Aldous Huxley con il Buddha sdraiato in Parinirvana, L’eleganza del riccio di Muriel Barbery con la stanza da tè tradizionale giapponese, La gioia di scrivere di Wislawa Szymborska abbinato alla Sala Stemmi di Palazzo Madama.

PODCAST

Il palinsesto di Fondazione Torino Musei non poteva non aprirsi a uno degli strumenti di approfondimento ormai divenuto imprescindibile per i fruitori di cultura. I podcast di IN ONDA sono audio racconti di storie e curiosità condotti dalle voci gli ospiti illustri di Affluenti, che guidano nell’esplorazione delle collezioni mettendole in relazione con altre discipline.

 

VIRTUAL TOUR E VISITE GUIDATE VIRTUALI

Il portale IN ONDA offre due tipologie di visite virtuali. Una visita guidata a 360° che prevede un itinerario studiato dai curatori, e un virtual tour per attraversare le sale dei musei in autonomia anche da casa. Un’esperienza digitale completa e immersiva, che offre l’opportunità di conoscere per la prima volta le collezioni, o rivivere il proprio percorso di visita approfondendo alcuni highlights grazie alla presenza di contenuti video mirati. I virtual tour sono realizzati con un sistema di scansione 3D che ricostruisce l’ambiente museale con fotografia ad alta risoluzione.

DIDATTICA

Continua l’impegno verso le scuole, gli insegnanti e gli studenti, per cui IN ONDA è nato.

Il successo che Fondazione ha raggiunto con il suo canale digitale pensato per le scuole conferma la volontà di proseguire nello sviluppo delle soluzioni dedicate agli alunni. Per questa ragione il palinsesto legato ai percorsi didattici si implementa con nuove proposte che arricchiscono l’offerta online.

Alle precedenti proposte si aggiungono 4 nuovi percorsi educativi, realizzando un nuovo video accompagnato dal relativo laboratorio per ciascun museo, più un percorso dal tema Natura, trasversale tra le tre realtà museali, sempre con un’attenzione particolare alla disabilità uditiva: alcuni video sono disponibili in LIS Lingua dei Segni italiana.

La Fondazione Torino Musei si prende cura delle oltre 150.000 opere delle collezioni d’arte della Città di Torino. Il passato con Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, l’Oriente con il MAO Museo d’Arte Orientale e il futuro con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea: offriamo prospettive diverse su epoche storiche e mondi apparentemente lontani eppure connessi fra loro. La mission è la tutela di questo patrimonio e la sua divulgazione, con una particolare attenzione all’accessibilità e ai progetti educativi, per bambini e ragazzi di ogni età e le loro famiglie.

Per informazioni:

inonda.fondazionetorinomusei.it –  www.fondazionetorinomusei.it – www.gamtorino.it  – www.maotorino.it –www.palazzomadamatorino.it

Ai Ronchi Verdi la mobilità è Green con Casa Theorema

Il nuovo main sponsor 

Casa Theorema rappresenta l’ hub e il nuovo main sponsor del Club Ronchiverdi, inauguratosi il 17 marzo scorso.

La partnership tra il club torinese, sempre più  sensibile alle tematiche green, e l’azienda leader nelle soluzioni di mobilità, costituisce un’opportunità in più per i soci del Club di usufruire di un servizio dedicato ai loro spostamenti.

L’Hub è  posto all’ingresso del Club e risulta accessibile a tutti e facilmente raggiungibile.

“Siamo felici di essere tra i primi ad aver inaugurato uno spazio dedicato alla mobilità  – spiega Vittorio Zunino, titolare della struttura sportiva – uno spazio rivolto sia ai soci sia a tutti coloro che desiderino venirci a trovare”.

Nell’hub di Casa Theorema sarà possibile scegliere tra una gamma di sedici marchi delle più note case automobilistiche  e fra molte soluzioni green, tra cui le automobiline full electric Citroen Ami, che rappresentano le automobiline ufficiali del Club, appena nate.

“Per noi è  stata una scelta molto ponderata – afferma il ceo di Theorema, Esposito Catello – dettata dal fatto che volevamo uscire dai soliti schemi. Abbiamo scelto questa location per fare qualcosa di diverso e introdurre un nuovo approccio. Lo dimostrano le due Citroen Ami, automobili elettriche, messe a disposizione per il Club. Noleggiare una vettura significa avere la certezza di ricevere una assistenza costante. Esiste molta curiositàintorno alla mobilità elettrica, anche se il cammino da compiere è  ancora lungo”.

Casa Theorema è aperta dalle 11 alle 19.30 dal lunedì al sabato.

Mara Martellotta 

Ecco il Comitato referendario del Partito Radicale per la Giustizia Giusta

Nasce il Comitato del Partito Radicale a sostegno dei Referendum Giustizia per il Piemonte.

È un Comitato trasversale per appartenenze e ne fanno parte oltre a Mario Barbaro (componente della Segreteria del Partito Radicale) e a Sergio Rovasio (Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino) importanti personalità piemontesi del mondo della politica e della società civile.
Tra questi: il Prof. Pier Franco Quaglieni, Angelo Pezzana, l’ Avv. Luigi Florio, l’Avv. Davide Mosso e l’Avv. Gianluca Pescatori, Alberto Nigra (già deputato della XIV legislatura), Davide Ricca (Ex Presidente della Circoscrizione 8 di Torino), Claudio Desirò (Resp. Organizzazione Area Metropolitana di Torino Bellissima), l’Avv. Alberto Del Noce (Membro del Direttivo Regionale di Buona Destra Piemonte), Anna Cerruti (Energie PER l’Italia Piemonte), Caterina Simiand, Edoardo Massimo Fiammotto della Scuola di Liberalismo.

Anche se al momento una data per il voto non è stata ancora definita gli italiani voteranno per 5 Referendum sulla Giustizia (al sito www.referendumgiustiziagiusta.it l’elenco dei quesiti: il quesito sulla Responsabilità Diretta dei Magistrati non è stato ammesso) e il Comitato si pone l’obiettivo di intraprendere l’iniziativa nel territorio Piemontese verso il cammino per una profonda Riforma della Giustizia da tanti anni attesa nel nostro Paese.

Sabato 2 aprile a partire dalle ore 10 e fino alle 13 ci sarà il primo tavolo informativo nel luogo storico dei militanti del Partito Radicale, Piazza Castello ang. Via Roma a Torino.

28 marzo 1993, esordio in Serie A per Francesco Totti!

Accadde Oggi

 

Il 28 marzo 1993, il 16enne Francesco Totti fa il suo esordio in Serie A. Allo stadio Rigamenti di Brescia, i giallorossi hanno saldamente in mano la vittoria: mancano due minuti al 90esimo e il tabellone segna 2-0 per la Roma. Così l’allora allenatore Vujadin Boskov fa un cenno al suo campioncino – appena 16enne, ma già promessa del calcio – e lo invita a entrare in campo. È l’inizio del Totti nazionale, della leggenda e di quello che diventerà il calciatore più forte della storia della Roma, campione del mondo con l’Italia nel 2006. . Ecco il palmares del grande fuoriclasse Francesco Totti: Scudetto: 1 (2000-2001)
Supercoppa italiana: 2 (2001, 2007)
Coppa Italia: 2 (2006-2007, 2007-2008)
Campionato d’Europa Under-21: Spagna 1996.
Campionato mondiale: Germania 2006.Con 250 gol in serie A si classifica al secondo posto nella classifica dei bomber di tutta la storia del calcio italiano,secondo solo al mitico Silvio Piola….. Enzo Grassano

La Guardia di Finanza arresta latitante in Calabria

Arrestato dalla Guardia di Finanza di Torino latitante di origine calabrese, con interessi economici e imprenditoriali stabilmente radicati in provincia di Torino. È gravemente indiziato di concorso in associazione per delinquere di stampo mafioso e di reati di natura economica e tributaria.

Torino: la Guardia di Finanza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha portato a termine una complessa attività di indagine che ha consentito di eseguire una misura cautelare in carcere nei confronti di un latitante di origine calabrese, con interessi economici e imprenditoriali stabilmente radicati in provincia di Torino.

L’arresto è avvenuto all’interno di un garage di un casolare nelle campagne di Caulonia (RC) dove, all’esito di complesse investigazioni, è stato rintracciato nel cuore della notte.

L’attività è stata eseguita dai finanzieri torinesi unitamente ai colleghi del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, con il supporto del Gruppo di Locri e della Sezione Aerea di Lamezia Terme.

Il soggetto, sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle investigazioni, allo stato in fase di indagini preliminari e fatta salva la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, è gravemente indiziato di concorso in associazione per delinquere di stampo mafioso e di reati di natura economica e tributaria.

Il soggetto risultava irreperibile dal dicembre 2021, allorquando il Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, nel corso dell’operazione “Cavallo di Troia”, aveva dato esecuzione a misure cautelari personali e reali emesse dal G.I.P. di Torino nei confronti di 8 soggetti indagati, a vario titolo, per reati fiscali, fallimentari – aggravati dall’agevolazione mafiosa – e concorso nell’associazione mafiosa denominata “ndrangheta”, con contestuali provvedimenti di sequestro per 2,5 milioni di euro.

In particolare, secondo il quadro accusatorio e fatte salve le successive valutazioni di merito, nel corso di tale attività d’indagine sarebbero state individuate 3 società operanti nel settore edilizio, ritenute essere poste al servizio di esponenti della ‘ndrina Bonavota, radicata nel territorio di Carmagnola (TO) e collegata all’omonima cosca calabrese.

Gli indagati – tra cui il latitante arrestato – risulterebbero aver gestito le suddette imprese, anche tramite l’utilizzo di prestanome, forti dell’appoggio fornito loro dalla cosca in grado di garantire importanti commesse per la realizzazione di opere nonché la “protezione” in caso di difficoltà. Gli stessi, abbattendo fittiziamente i debiti tributari e previdenziali, avrebbero attuato, altresì, una sorta di doping fiscale, risultando così avvantaggiati rispetto alla concorrenza delle aziende operanti nei medesimi settori.

L’operazione delle Fiamme Gialle avrebbe consentito, inoltre, di delineare un modus operandi connotato da continuative e sistematiche condotte caratterizzate dal depauperamento dei patrimoni aziendali, lasciando da un lato le imprese in una situazione di completa spoliazione delle risorse, anche destinate al pagamento di stipendi e contributi dei dipendenti e, dall’altro, destinando parte dei profitti dei reati perpetrati alla criminalità organizzata.

Ivrea: come diventare imprenditori

Diventare imprenditori, a qualsiasi età e vincere la sfida del lavoro, puntando sulla formazione e utilizzando al meglio i fondi europei. Di questo e di altro si parlerà martedì 29 marzo, al Polo Universitario Officina H (Aula 3), durante l’evento organizzato da Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) per fare il punto sulla situazione occupazionale in Italia e presentare i risultati del progetto formativo e di avvio all’impresa Yes I Start Up (YISU) – attuato dall’ Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), in accordo con ANPAL. 

Si tratta di un evento unico nel suo genere che intende rinnovare la grande tradizione imprenditoriale risalente ad Adriano Olivetti nell’inventiva e la dinamicità delle startup italiane. Sono il motore della rinascita economica del Paese, alimentato anche da una sorta di “New Deal” delle piccole imprese creato dal sistema Yes I Start Up (YISU) e SELFIEmployment. Dove il settore pubblico italiano spinge la nascita di piccole aziende, combattendo la disoccupazione e aumentando il grado di innovazione sociale. Tanto che YISU è stata individuata dal Comitato di sorveglianza PON IOG come buona pratica ed è stata inserita dall’OCSE come case study all’interno delle buone pratiche europee.

Un sistema progettuale vincente, come raccontano i dati, che fino ai primi mesi dell’anno scorso era rivolto solo ai Neet (giovani, entro i 29 anni, Not in Education, Employment or Training) e grazie agli ottimi risultati dal 2021 è stato esteso anche a donne inattive e disoccupati di lunga durata (anche over 50), con riscontri davvero notevoli.

All’evento – patrocinato da Città di Ivrea, Fondazione Adriano Olivetti, Associazione Archivio Storico Olivetti, Unesco, Confindustria Canavese, Confartigianato Torino Città Metropolitana, Camera di Commercio di Torino, Confesercenti Torino e Provincia,  Ascom Confcommercio e Federterziario Piemonte – prenderanno parte il Vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, il sindaco della città Stefano Sertoli, il presidente dell’Ente Nazionale del Microcredito, Mario Baccini, il deputato membro della Commissione Politiche UE della Camera, Alessandro Giglio Vigna, l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ivrea, Giorgia Povolo, la presidente della Fondazione Adriano Olivetti Cinthia Bianconi e il presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti Gaetano Di Tondo. L’evento sarà moderato dal vicedirettore de La Stampa Marco Zatterin.

Si alterneranno durante la giornata le testimonianze di ANPAL, Invitalia, Ente Nazionale per il Microcredito, Camera di Commercio Torinoe Agenzia Sviluppo del Canavese, mentre il tavolo tecnico del pomeriggio sarà animato da importanti voci del panorama socio-economico nazionale, tra cui il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, il presidente dell’Osservatorio Risorse pubbliche della Corte dei Conti, Gabriele Fava, l’esperto economico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Pietro Galeone e Cynthia Lavison dell’OCSE, Francesco Verbaro presidente di Formatemp, il coordinatore intervento dell’Ente Nazionale del Microcredito, Nicola Patrizi e il responsabile delle Reti e Attività territoriali ENM Giancarlo Proietto. Inoltre parteciperanno Pietro Orazio Ferlito (ANPAL), Daniela Patuzzi (Invitalia), Cristina Ghiringhello (CIAC), Luisa Marchelli (Agenzia Sviluppo Canavese).

La giornata si concluderà con un tour del Visitor  Centre Unesco, all’interno dei siti Olivetti. 

In allegato, la locandina dell’evento e su richiesta specifica i dati e gli approfondimenti che raccontano il successo dei progetti YISU e SELFIEmployment.

Per partecipare all’incontro, gratuito, che durerà dalle 9.30 alle 17.00, occorre registrarsi al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-diventare-imprenditori-come-vincere-la-sfida-301326434477

Un omaggio al legame tra Carmelo Bene e Torino

 

Nella  mostra Bene, bis. 85 anni dalla nascita, 20 dalla scomparsa

Torino rende omaggio a Carmelo Bene nel ventennale della scomparsa con diversi appuntamenti tra cui la mostra “Bene, bis. 85 anni dalla nascita, 20 dalla scomparsa” a cura di Mario Serenellini al centro PHOS in Via Giambattista Vico 1 a Torino.L’esposizione si concentra sulle stagioni teatrali di fuoco degli anni 1966-1968 con una selezione di scatti d’autore (Gianfranco Mantegna, “Stephan”, Riccardo Orsini, Claudio Abate) scelte dal curatore ed esposte per la prima volta nel 2017 al MAV di Ercolano e al Festival Magma di Acireale/Milo.

L’artista dalla personalità straripante con il vizio della provocazione e una instancabile volontà di sperimentare l’arte come attore, regista, drammaturgo, scrittore e poeta, trovò un terreno fertile nella Torino degli anni Sessanta, percorsa da unfervido spirito avanguardistico. A vivacizzare la scena culturale torinese indipendente tra la metà degli anni Sessanta e Ottanta spiccava Edoardo Fadini, fondatore del Cabaret Voltaire, con unasensibilità artistica vicina a quella di Carmelo Bene, con il quale portò avanti un sodalizio artistico trentennale.

Il “sommo Bene” nel 1966, il 17-18 maggio, porta per la prima volta a Torino il suo Pinocchio e, sostenuto dall’Unione culturale Franco Antonicelli, animata da Edoardo Fadini, e con la mediazione del futuro sindaco Diego Novelli, lo spettacolo viene ospitato al Teatro Alfieri, e il 18 pomeriggio Bene lo presenta incontrando il pubblico nella sede storica di Palazzo Carignano dell’Uc. L’anno successivo, nel giugno 1967, il “Primo Convegno Nazionale per un Nuovo Teatro” di Ivrea promosso da Fadini e dall’Uc accoglie interventi e spettacoli di Eugenio Barba e dell’Odin Teatret, di Leo De Berardinis e Perla Peragallo, di Carlo Quartucci e Carmelo Bene, le cui contestazioni segnano fortemente lo svolgersi degli incontri. Nel 1968, l’8-9 e 11 marzo, l’Unione culturale e il Piper Pluri Club (che lo ospita) organizzano lo spettacoloconcerto di Carmelo Bene e Vittorio Gelmetti dal titolo Majakovskij. L’8 dicembre 1968, all’Unione culturale, va in scena Don Chisciotte di Carmelo Bene (con Bene, Mancinelli, De Berardinis e Peragallo), replicato dal 9 al Teatro Gobetti grazie alla co-organizzazione dello spettacolo tra Uc e Teatro Stabile. Il 14 gennaio 1969, Torino ospita quella che viene presentata come la prima nazionale di Nostra signora dei Turchi al Cinema Gioiello. Anche in questo caso si organizza a Palazzo Carignano un incontro pomeridiano di presentazione del film con Bene. Nei decenni successivi, Bene tornerà poi in città nell’ambito del progetto Toreat, realizzato sempre dall’inesauribile Fadini con il suo Cabaret Voltaire, l’Uc e le Università di Torino e Cagliari e verrà ricordato nell’anno della sua scomparsa dal convegno Le arti del Novecento e Carmelo Bene (GAM, ottobre 2002) organizzato da Fadini e i cui atti sono stati recentemente stampati da Kurumuny editore con il titolo Il sommo Bene.

La mostra, realizzata in collaborazione tra Le Plateau de la Méduse di Parigi, MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano, Unione culturale Franco Antonicelli, Teatro Stabile di Torino e PHOS – Centro per la Fotografia e le Arti Visive, è stata inaugurata il 21 marzo alla presenza del curatore Mario Serenellini. È aperta da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30 o su appuntamento fino all’8 aprile.

Mario Serenellini, giornalista, critico (“France Culture/Radio France”, “la Repubblica”, “Alias–il manifesto”, “la Gazzetta del Popolo”), cura rassegne e mostre internazionali con la sua associazione Le Plateau de la Méduse. Già direttore artistico di Cinéma italien Nouvel Air all’Espace Pierre Cardin, Capolavori d’un giorno all’Institut Culturel Italien, AniMav a Ercolano e Napoli, Sottosopra18 a Torino, guida a Parigi con Ysé Brisson il FDFC-Festival Droits des Femmes & Cinéma. Traduttore (da Proust, Lewis Carroll, Tim Burton, Hitchcock), autore di pièces e video, ha pubblicato tra l’altro Max Ernst dada e surrealista, Le figure incrociate, L’AnNez Pinocchio/Il NasoMese, François Truffaut: il ragazzo salvato.

PHOS è un centro culturale polifunzionale in cui confluiscono molteplici attività incentrate sullo studio, la promozione e la produzione della fotografia e delle arti visive. Fondato nel 2011 da un collettivo di artisti, fotografi e professionisti legati al mondo della fotografia Fine Art, ha come finalità quella di costituire un punto d’incontro per chiunque si interessi al mondo dell’immagine. Il Centro offre supporto alla realizzazione e valorizzazione di progetti fotografici, iniziative editoriali (tirature in edizione limitata e libri d’artista) e mostre, con particolare attenzione al lavoro di giovani autori. Propone inoltre percorsi di riflessione e mostre di grandi maestri della fotografia come Michael Ackerman, Lisette Model, Jacob Aue Sobol, Luigi Ghirri, Mario Cresci e Mario Giacomelli. Il Centro opera poi per l’istituzione di concorsi, l’organizzazione di residenze per artisti provenienti dall’Italia e dall’estero e per l’attivazione di collaborazioni e scambi con istituzioni analoghe.

GIULIANA PRESTIPINO

Contatti: tel. 011 7604867; web: www.phosfotografia.com; email: phos@phosfotografia.it

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Michel Houellebecq “Annientare” -La nave di Teseo- euro 23,00

Il famoso scrittore francese ha condensato più tematiche in oltre 700 pagine: malattia, politica, rapporti familiari, l’amore che sembra essere l’unica ancora di salvezza, attentati e stragi, il travaglio interiore di un uomo di fronte agli sbarramenti della vita.
Tantissima carne al fuoco, con pagine a tratti più lente e ingarbugliate, ma altre di una potenza narrativa eccezionale. Di fatto non c’è un preciso baricentro, piuttosto un corollario di uomini, donne e svariate situazioni.
L’incipit è comunque fulminante, con la divulgazione di video agghiaccianti che gettano nel panico il mondo della politica francese. La storia poi si avvolge però intorno ad un personaggio che risulta centrale.
E’ Paul Raison, uomo di mezza età, consigliere di Bruno Juge che è il ministro dell’Economia, delle Finanze e del Bilancio, possibile candidato alle future elezioni presidenziali.
Il clima generale è in stato di allerta per i messaggi criptati che anticipano spaventosi atti terroristici.
Il più straziante è il siluramento di una barca piena della disperazione dei migranti. Gli attentatori filmano e mettono in rete scene di panico, orrore e morte; quella di 500 persone, tra uomini, donne e bambini che annegano di fronte agli occhi del mondo.
Houellebecq per l’occasione mette a fuoco anche le reazioni della politica, e sembra riflettere sui grandi temi dei nostri tempi.

Ma è soprattutto su Paul Raison che si concentra maggiormente, raccontandoci molto di lui e della sua famiglia. Il matrimonio con Prudence sembra quello di due separati in casa…anche se poi le cose cambieranno decisamente.
A sconvolgere la vita di Paul dapprima è l’ictus che riduce suo padre in coma e poi allo stato di larva; anziano non autosufficiente da gestire, tra ospedale, Rsa e continua assistenza infermieristica. A prendere in mano la situazione saranno soprattutto la figlia Cecile e la compagna del malato (della quale conosceremo la famiglia e il legame con Paul).
Mentre sullo sfondo rimane il loro fratello minore Aurelien, particolarmente fragile e problematico, sposato con una donna insopportabile che lo umilia continuamente. E anche qui ci saranno sviluppi….

Ma la tragedia più grande che investe Paul è la diagnosi infausta di un tumore gravissimo. Sono le pagine più emozionanti del romanzo. Scopriremo come l’uomo affronterà la situazione, le scelte per quanto riguarda la possibile devastante prospettiva chirurgica e le cure altamente debilitanti. Come si prepara Paul? Chi gli starà più accanto? Come andrà a finire?……

 

Jokha Alharthi “Corpi celesti” -Bompiani- euro 18,00

Decisamente interessante questa scrittrice che ha raggiunto una serie di primati: è la prima autrice dell’Oman ad aver ottenuto successo oltre confine e diventata un caso letterario, la prima di lingua araba ad aver vinto l’International Booker Prize nel 2019 proprio con “Corpi celesti”.

Jokha Alharthi, nata nel 1978, vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha studiato nel suo paese e poi a Edimburgo dove ha conseguito un dottorato di ricerca in letteratura araba. E’ autrice di saggi, libri per ragazzi, di questo romanzo e di altri due ancora inediti in Occidente. Oggi è tornata nel suo paese dove insegna alla Sultan Qaboos University, vicina alla capitale Mascate. Ma è nella scrittura che c’è la sua anima più profonda.
“Corpi celesti” l’ha scritto mentre ad Edimburgo viveva in una manciata di metri quadrati insieme al marito e al figlio di 8 mesi. Chapeau, perché nel frattempo studiava anche come una forsennata per il dottorato.

Il romanzo narra le vite, le scelte, le aspirazioni e le frustrazioni di tre sorelle che abitano in un villaggio rurale dell’Oman. Di fatto le pagine raccontano quel paese fortemente patriarcale, basato su rigide gerarchie e maschilista, nel quale la schiavitù fu legale fino al 1970.
Nel decennio tra 1970/1980 si svolgono i fatti narrati che testimoniano anche una serie di cambiamenti nel paese.

Le protagoniste sono Mayya, tutta presa a sognare un uomo che studia a Londra; ma accetta di sposare il pretendente al quale il padre l’ha promessa. E’ Abdallah, figlio di un ex mercante di schiavi, ragazzo in vista che l’amerà con tutto il cuore, e soffrirà per la distanza emotiva di lei che il suo cuore se lo tiene ben stretto. La loro figlia femmina -che Mayya ha chiamato London (suscitando sdegno e scalpore per un nome che non tiene conto della tradizione) diventerà medico e donna autonoma che sa cosa vuole.

Poi c’è Asma’, romantica sognatrice che ama leggere e accetta di buon grado il matrimonio con un artista assorbito solo dai suoi dipinti; non lo ama ma si adegua.

L’unica a impuntarsi è Khawla, la più bella delle sorelle, che rifiuta qualsiasi pretendente. Per lei esiste solo l’amore per Nasir, emigrato in Canada.
Lui laggiù convive con una fidanzata; dopo 5 anni torna per l’eredità che la madre gli ha lasciato, ma solo a patto che sposi Khawla. Ecco in che termini nasce quel matrimonio; poi riparte subito e torna dalla ragazza canadese, alla quale si dimentica di dire che nel frattempo si è sposato.
E Khawla lo aspetterà per 10 anni; lui tornerà ogni due, per vedere il figlio nato mentre era via, e per rimettere incinta la moglie. E il finale è tutto da scoprire.

 

Sandra Petrignani “Leggere gli uomini” -Laterza- euro 18,00
Questo libro apre le pagine della grande letteratura e suggerisce spunti di pensiero e analisi su scrittori uomini, leggendo i quali si sono formate le donne.
La forma è quella del memoir -intelligente, acuto, introspettivo e colto- in cui la giornalista e scrittrice Sandra Petrignani adotta una prospettiva inedita e parecchio interessante.
Per secoli sono stati gli uomini gli unici ad avere avuto il privilegio di una stanza “tutta per sé”; quello studio privato e tranquillo in cui poterono scrivere in santa pace capolavori assoluti. Le donne dunque lessero solo opere maschili e su quelle si sono formate. La Petrignani compie un volo a 360 gradi e riannoda suggestioni, brani e significati dei libri che l’hanno accompagnata nella sua formazione.
Dalla sua approfondita analisi emergono tantissimi dati. Tanto per cominciare: gli scrittori, pur parlando spesso di donne, le hanno evocate, inventate, descritte, sguinzagliate nelle loro pagine, ma senza conoscerle davvero, poichè raramente era possibile leggere libri scritti dal gentil sesso. Risultato romanzi bellissimi ma magari incompleti.
Petrignani ha riletto i libri che hanno segnato la sua vita ed ha rilevato aspetti che magari non aveva notato alla prima lettura. Ha sottolineato i vari caratteri maschili, le loro ossessioni e manie, il loro sguardo sul mondo femminile.
Una curiosità: nella letteratura maschile ricorre il gioco degli scacchi (assente invece da quella femminile), e la Petrignani lo interpreta sul piano simbolico. Lo scacco al re, ovvero la tendenza degli uomini a sostituire il padre.
Altra costante è l’ossessione del doppio, l’ansia della scissione in due personalità diverse.
Questa è l’occasione per una carrellata attraverso gli autori più amati dall’autrice: uno stuolo di nomi tutelari della letteratura mondiale, oltre 330 romanzi che ha letto e sui quali ha meditato.
Impossibile citarli tutti, però è consigliato riscoprirli attraverso questo libro che è un affascinante omaggio alla letteratura.

Camilla Lackberg – Henrik Fexeus “Il codice dell’illusionista” -Marsilio- euro 22,00

Questa volta la regina del “crime svedese” si lancia in una nuova impresa, che si preannuncia avvincente ed è l’assaggio di una nuova serie. Mette in campo un personaggio del tutto nuovo. E’ Vincent, di professione mentalista, al quale si rivolge Mina, poliziotta di un’unità specializzata in crimini violenti di Stoccolma.
Le prime pagine afferrano immediatamente il lettore con un omicidio raccontato nei minimi particolari e agghiacciante.

Una giovane donna viene trovata morta in una “sword box”, quelle usate per i numeri di magia in cui l’illusionista finge di trafiggerla ripetutamente. Solo che questa volta dentro c’è una vittima letteralmente squarciata da ripetuti colpi di spada.
La polizia non sa da dove iniziare. Mina contatta il famoso mentalista Vincent e gli propone un incarico di consulenza. Lui oltreché psicologo è un profondo conoscitore del mondo dell’illusionismo: è capace di leggere e decodificare il linguaggio del corpo, di entrare nella mente altrui studiando sguardi e toni di voce.

Due personaggi che la Lackberg ci racconta mettendo a nudo le loro personalità, rendendo il loro spessore umano, il loro vissuto e i loro punti nevralgici.
Mina Dabiri soffre di un disturbo ossessivo compulsivo per cui vive nel terrore dello sporco e dei germi; al punto che indossa i guanti anche per prendere i vasetti di yogurt dal frigo.
Vincent Walter ha una vita decisamente ingarbugliata: sposato due volte con due sorelle che, ovviamente, si odiano.
I figli della prima moglie non riconoscono l’autorità della zia-matrigna e gli equilibri saltano spesso. Vincent ha seri problemi di comunicazione con la seconda consorte; donna razionale e dalla mente matematica, gelosissima del marito, sospettosa all’eccesso e totalmente priva di sense of humor.

I due lavorano con il gruppo investigativo che annovera altri soggetti interessanti.
La capa Julia, alla ricerca della maternità; l’anziano detective Chester apparentemente disilluso, che scopriamo invece empatico; il giovane Peter neo padre stravolto da notti insonni.
Ecco il team che insegue un killer seriale, un mago che si diletta ad ammazzare le donne e che va fermato. Aspettatevi colpi di scena a raffica e un epilogo soprendente.

 

 Anpas al Trentennale del Sistema di Emergenza 118

Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze presente il 26 marzo in piazza Galimberti a Cuneo per il Trentennale del Sistema di Emergenza 118. Un evento che ha coinvolto gli operatori del 118, Anpas, Croce Rossa, Misericordie, oltre alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco e tutti coloro che si interfacciano con il Sistema di Emergenza Territoriale 118 della provincia di Cuneo.

In piazza le associazioni di volontariato Anpas del cuneese Asava, (Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza) di Grinzane Cavour, Avac (Associazione Volontari Ambulanza Cortemilia), Avav (Associazione Volontari Ambulanza Vallebelbo), e Var (Volontari Ambulanza Roero) di Canale, la Croce Verde di Saluzzo, di Bagnolo Piemonte, Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana, Volontari del Soccorso Dogliani, la Croce Bianca di Fossano, di Ceva, di Garessio, di Ormea, i Volontari Valli Monregalesi.

Pubbliche Assistenze presenti anche domenica 27 marzo, per l’intera giornata ad Alba, in piazza Urbano Prunotto per presentare al pubblico la loro capacità di intervento simulando scenari di emergenza e per spiegare il funzionamento del Sistema 118.

Dopo l’evento di apertura per i 30 anni del 118 domenica 20 marzo a Roma, con la Benedizione del Santo Padre in piazza S. Pietro, la giornata del 26 marzo a Cuneo si è posta l’obiettivo di coinvolgere soprattutto i cittadini, per incontrarli al di fuori dell’emergenza e sensibilizzarli con iniziative tematiche.

Luciano Dematteis, consigliere Anpas Piemonte: «Il Trentennale del 118 che si è svolto a Cuneo è stato per certi aspetti anche un momento nostalgico, nel senso che si sono ripercorsi i 30 anni di vita del Sistema 118. Sistema che in Piemonte è nato nel 1992 con la partenza della Centrale Operativa di Grugliasco, nel Torinese, gestita da Anpas, Croce Rossa e Soccorso Alpino che costituirono il Consorzio Piemonte Emergenza. In questa manifestazione tutti indistintamente hanno ricordato l’attività importante del volontariato. È stato un momento di riconoscimento del lavoro fatto dalle associazioni dell’Anpas, della Croce Rossa, della Misericordia e di tutti gli altri enti presenti. Una presa d’atto del ruolo determinante del volontariato piemontese».

Il direttore della Struttura complessa Emergenza Territoriale 118 provincia di Cuneo, Luigi Silimbri: «Una giornata di festa per i 30 anni del 118, un bel momento in cui gli operatori dell’emergenza sanitaria, delle Forze dell’Ordine, del Soccorso Alpino e tutte le associazioni volontariato si sono unite alla popolazione per la celebrazione. La provincia di Cuneo è rappresentata molto dalle associazioni locali della Croce Rossa, ma sicuramente ha un ruolo importantissimo l’Anpas, abbiamo tante associazioni Anpas specialmente nel cebano, nel monregalese, nel saluzzese. La collaborazione con Anpas è sempre stata importante per poter realizzare tutta l’attività ordinaria e come in questo caso anche un momento di incontro straordinario per noi e per la popolazione».

Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità Regione Piemonte: «Il Sistema 118 ha dimostrato una capacità di ottimizzare le risorse e di dare risposte eccellenti ai bisogni di salute dei cittadini, di chi ha avuto necessità di interventi in urgenza. Inoltre ha manifestato anche una capacità di rinnovamento nel tempo. Faccio gli auguri per questo Trentennale che non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza su cui riflettere per dare ulteriori strumenti e ancora migliorare un servizio che già è un orgoglio per la sanità piemontese».

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.