ilTorinese

A teatro “C’era una volta il Grande Torino”

Caro direttore,


il Comitato Difesa del Toro, grazie alla collaborazione del gruppo Resistenti Granata 1906 e del forum Sempre Forza Toro (ed alla autotassazione dei relativi iscritti ed associati), è lieto di comunicare di aver organizzato lo spettacolo teatrale :
“C’ERA UNA VOLTA IL GRANDE TORINO”

che si terrà il giorno 4 maggio, alle ore 21,00 presso il Teatro Cardinal Massaia a Torino. La rappresentazione è la PRIMA ASSOLUTA, di uno spettacolo che successivamente avrà una tournée che prevede anche tappe europee.

 
E’ possibile acquistare i biglietti dello spettacolo, anche on line, tramite il sito bigliettoveloce.it
oppure tramite e-mail a prenotazioni@teatrocardinalmassaia.it
o chiamando il numero della biglietteria del teatro 011.2216128 (dalle 17,00 alle 19,00 dal martedì al venerdì).

Settimana dell’Osteopatia, in 24 studi a Torino una visita gratuita ai pazienti con sintomi da Long-Covid

 DAL 18 AL 24 APRILE 

Torino, 11 aprile 2022 – Prende il via la seconda edizione di CronOs, Cronicità e Osteopatia: dal 18 al 24 aprile, in occasione della Settimana Internazionale dell’Osteopatia, 24 studi a Torino e 37 in tutto il Piemonte apriranno le porte per una visita gratuita ai pazienti con sintomi riconducibili al Long-Covid o la cui cronicità è peggiorata in seguito alle restrizioni per la pandemia. Il progetto, promosso dal ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, ha l’obiettivo di informare i cittadini sul supporto che l’osteopatia può offrire ai pazienti che presentano disturbi cronici e di dare impulso alla ricerca scientifica in questo specifico campo della salute.

È possibile prenotare la propria visita sul sito cronos.roi.it. I pazienti potranno individuare l’osteopata aderente all’iniziativa più vicino a loro attraverso la mappa interattiva disponibile qui. Una volta effettuata la scelta, i pazienti potranno contattare direttamente l’osteopata per fissare la visita gratuita, chiamando il numero riportato nella sua scheda.

Per Long-Covid si intende una condizione clinica caratterizzata da segni e sintomi eterogenei che permangono o si sviluppano dopo quattro settimane dall’infezione acuta da SARS-CoV-2. Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e oggi non esiste un consenso unanime sulle loro caratteristiche, anche se è possibile distinguere manifestazioni generali come astenia, mialgie, artralgie, debolezza generale e manifestazioni organo-specifiche come dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso. “Inoltre, anche le norme promosse per il contenimento della pandemia hanno avuto conseguenze molto importanti sulla salute dei pazienti” ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI. “La sospensione degli abituali controlli di salute, lo stress, il mantenimento di posture scorrette durante lo smart working e l’interruzione dell’attività fisica sono solo alcune delle cause che hanno condizionato il nostro stile di vita e che possono aver originato o peggiorato disturbi cronici che l’osteopatia può contribuire a trattare” ha aggiunto Paola Sciomachen.

Sono oltre 24 milioni gli italiani che attualmente convivono con malattie croniche e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che oltre l’80% della spesa pubblica per la salute è indirizzato alle cure e alla gestione del paziente cronico. “Tra gli interventi sanitari volti alla cura e alla presa in carico dei pazienti cronici, l’osteopatia riveste un ruolo sempre più importante, integrandosi pienamente nel Sistema Sanitario Nazionale. Nel Piano Nazionale della Cronicità, il Ministero della Salute sottolinea che nel trattamento di pluripatologie è importante la collaborazione tra diversi professionisti sanitari e la gestione del paziente nella sua interezza. Con il progetto CronOs il ROI vuole fornire una risposta concreta in questo senso e sottolineare il suo ruolo come attore di primo piano nel campo della Sanità italiana.” ha spiegato Paola Sciomachen.

Secondo uno studio epidemiologico realizzato nel 2019 da Lattanzio Monitoring & Evaluation per il ROI e condotto su un campione di 770 osteopati, le prime tre esigenze cliniche riferite dai pazienti che si rivolgono all’osteopatia sono una migliore convivenza con la cronicità (77% del campione), suggerimenti pratici per gestire la malattia (50%) e il bisogno di presa in carico (48%). La continuità terapeutica e la soddisfazione del paziente sono riconducibili innanzitutto ai benefici del trattamento (per il 91% degli intervistati), l’instaurarsi di una relazione di fiducia (67%) e la sintonia tra osteopata e paziente (49%).

Registro degli Osteopati d’Italia (ROI)
Il Registro degli Osteopati d’Italia (ROI) è l’Associazione più rappresentativa e più antica del settore a livello nazionale. Nasce nel 1989 con l’obiettivo di stimolare la diffusione e la valorizzazione dell’osteopatia in Italia. L’Associazione promuove la ricerca in campo osteopatico, l’aggiornamento e la formazione professionale dei suoi iscritti, a garanzia della qualità e della sicurezza delle prestazioni offerte. È un’Associazione privata senza fini di lucro che svolge attività di autoregolamentazione, autodisciplina, rappresentanza e coordinamento degli associati. Inoltre, il ROI indirizza e definisce i criteri formativi e la deontologia professionale. Il ROI conta oltre 4.000 osteopati iscritti.

www.registro-osteopati-italia.com

 

Due ragazze investite, una è morta

Ieri in un grave incidente  stradale due ragazze, di 17 e 18 anni, sono state investite da un’auto.
La diciottenne è morta quasi immediatamente   nonostante i tentativi di salvarla da parte del 118 intervenuto sul posto, a Gattinara.
La diciassettenne è stata trasportata in codice giallo all’ospedale di Novara.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Alla guida di Miss Italia nel Nord Ovest sarà Mirella Rocca

Titolare della Real Academy

Sarà Mirella Rocca alla guida di Miss Italia nel Nord Ovest e sarà esclusivista per l’organizzazione di eventi
in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
Titolare dell’agenzia torinese Real Academy, da venticinque anni è impegnata nel settore eventi, moda e
pubbliche relazioni e ora anche nelle produzioni cinematografiche.
Nel novembre 2021 ha organizzato, insieme al compagno Domenico Barbano, a Torino una manifestazione
di alta moda, riunendo stilisti importanti del Made in Italy e lanciando del brand dell’Esercito Italiano. Ha
gestito per dieci anni un concorso per la Regione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, seguendo tantissime
ragazze talentuose, con impegno e professionalità, fino a permettere loro la realizzazione del sogno di
diventare attrici.
“Dopo tanti anni di lavoro – esordisce Mirella Rocca – finalmente approdo a Miss Italia e si realizza, così, un
sogno che da tempo custodivo nel cassetto”. Mirella Rocca Borrelli, la signora torinese di origini calabresi,
ha lavorato a lungo nel campo della bellezza, sempre con impegno, serietà e professionalità.
“Ho un’Accademia di Moda e Cinema – spiega Mirella Rocca – che dirigo con molta diligenza. Si tratta del
CDH Cinema District Hub e sono ora orgogliosa di lavorare con Miss Italia. Ne sono veramente felice perché
ho sempre seguito, sin da piccola, questo importante evento che, per me, rappresenta un’istituzione
storica, alla quale tutti noi italiani siamo molto legati”.
Il ringraziamento di Mirella Rocca va a Patrizia Mirigliani per essere stata scelta per questo incarico che
rappresenta per lei un grande onore e la possibilità di mettere in campo il suo costante e rinnovato
impegno.
Mara Martellotta

Il Poli migliore in Italia per ricaduta della ricerca nell’imprenditoria

Ottimi risultati sui casi studio di terza missione e conferma della qualità complessiva della ricerca: questi gli elementi chiave della valutazione positiva dell’ANVUR

La presentazione di oggi del Rapporto VQR 2015 – 2019 dell’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ha evidenziato una valutazione estremamente positiva per la qualità dei risultati dell’attività di ricerca del Politecnico di Torino e in particolare dell’impatto che essa ha sul tessuto industriale, economico e culturale italiano e internazionale. Infatti, per la prima volta nelle tre edizioni dell’esercizio di valutazione VQR, e in linea con le migliori pratiche internazionali, ANVUR ha valutato l’impatto della ricerca attraverso i casi studio sulle attività di Terza missione svolte dalle Istituzioni e dai Dipartimenti, che per il Politecnico di Torino hanno riguardato: l’imprenditorialità accademica, le strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico, il public engagement, i beni pubblici e le attività collegate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). In quest’ambito, il Politecnico di Torino eccelle quale migliore Università in Italia.

Inoltre, tra i dati resi pubblici oggi da ANVUR, di sintesi per tutto l’Ateneo, si consolida il buon livello di qualità della ricerca a conferma delle politiche messe in atto per una ricerca di qualità.

“Il giudizio complessivo sulla ricerca di Ateneo è sicuramente di grande soddisfazione”, commenta il Rettore Guido Saracco, che prosegue: “per la prima volta viene riconosciuto all’Ateneo il ruolo importante  nel generare impatto sotto il profilo socio-economico non solo attraverso la creazione di nuova occupazione in settori ad alta intensità tecnologica, ma anche mediante azioni che coinvolgono la totalità delle declinazioni della sostenibilità nell’Agenda ONU 2030, azioni di divulgazione scientifica e di promozione dello sviluppo urbano. Il successo dell’Ateneo in tali ambiti è il risultato della applicazione puntuale del Piano Strategico PoliTO4Impact (https://www.pianostrategico.polito.it/documenti) che mira a dare un significativo impulso allo sviluppo del territorio nelle sue diverse articolazioni (imprese, Pubbliche Amministrazioni, intese sia come stakeholder che come policy maker), consolidando la filiera dell’innovazione che fa capo al Politecnico e mettendo in atto azioni di promozione culturale, comunicazione e public engagement. Esprimo con piacere piena soddisfazione anche per il consolidamento, in termini di qualità e competitività, della ricerca di Ateneo a conferma dei positivi risultati delle politiche adottate dall’Ateneo in questi anni a favore di una ricerca di qualità”.

 

A Claudio Magris il “Premio Speciale Lattes Grinzane 2022”

Annunciati i nomi dei cinque finalisti, fra cui l’italiana Simona Vinci. Saranno 400 studenti di 25 Giurie Scolastiche a decretare il vincitore

Monforte d’Alba (Cuneo)

Auður Ava Ólafsdóttir (Islanda) con La vita degli animali” (Einaudi), Pajtim Statovci (Kosovo/Finlandia) con Gli invisibili” (Sellerio), Simona Vinci con L’altra casa” (Einaudi), Jesmyn Ward (Cina/Usa) con Sotto la falce” (NN Editore), C Pam Zhang (Usa) con Quanto oro c’è in queste colline” (66thand2nd): sono loro i cinque finalisti del “Premio Lattes Grinzane 2022”, riconoscimento internazionale organizzato dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba e intitolato a Mario Lattes, editore, scrittore e pittore, fra gli intellettuali più prestigiosi del nostro Novecento. Giunto alla sua XII edizione, obiettivo del Premio – rivolto ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno – è quello di far concorrere insieme autori italiani e stranieri e di coinvolgere attivamente nella lettura e nella scelta del romanzo vincitore il mondo della scuola italiana, con una piccola finestra dedicata ogni anno agli studenti residenti all’estero, rappresentati quest’anno dalla “Scuola Statale Italiana” di Atene. In attesa, dunque, del verdetto finale che andrà a scremare la cinquina finalista, da parte della “Giuria Tecnica” – presieduta da Gian Luigi Beccaria, linguista, critico letterario e saggista – è stato assegnato all’oggi 83enne scrittore triestino Claudio Magris (germanista e fra i più grandi critici letterari contemporanei) il “Premio Speciale Lattes Grinzane”, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Qui i giochi finora compiuti. Ora toccherà proseguire con l’ardua scelta di assegnare il podio a uno dei cinque romanzi in pole position. A farlo (nel senso di darne lettura e giudizio) saranno i  400 studenti delle “Giurie Scolastiche”, avviate in 25 scuole superiori, da Aosta a Catania (passando per Torino – Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” – Alba, La Spezia, Assisi, Campobasso, Foggia, Crotone e altre ancora), fino ad Atene. Con i loro voti, i giovani giurati decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara, che sarà proclamato sabato 15 ottobre 2022, nel corso della cerimonia di premiazione al “Teatro Sociale Busca” di Alba.

 In questa occasione il “Premio Speciale” Claudio Magris terrà una lectio magistralis su un tema a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. Inoltre, nel corso della mattinata i finalisti incontreranno gli studenti delle scuole coinvolte. Gli appuntamenti del “Premio” saranno anche trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social della “Fondazione Bottari Lattes”, permettendo così di raggiungere pubblici diversi e lontani e mettendo a disposizione di tutti importanti contenuti della grande narrativa contemporanea.

“Come sempre – ha spiegato la ‘Giuria Tecnica’ – i soli criteri che abbiamo adottato nella scelta dei romanzi finalisti sono stati la qualità letteraria delle opere e la loro capacità di parlare ai giovani che dovranno giudicarle, raccontando storie, idee, realtà umane poco note o del tutto sconosciute: ma a posteriori è quasi sempre possibile rinvenire un filo. E quest’anno il filo sembra rappresentato dall’esperienza traumatica della perdita e dalla volontà, ostinata, di ritrovare e ritrovarsi”.

E sul perché del “Premio Speciale” a Claudio Magris, spiegano ancora il giurati (docenti, intellettuali, critici e scrittori): “Magris è oggi il narratore che più di altri ci sa trascinare verso alcuni stabili valori umani che se ne stanno al riparo dai mutamenti, valori che egli ha saputo mettere in rilievo soprattutto attraverso personaggi vissuti all’ombra dei grandi e che hanno fatto loro da spalla; personaggi travolti dalla vita, che non hanno fatto ma subìto la Storia, e non per questo deboli, ma di singolare forza nella loro malinconia o nella loro irriducibile vitalità”.

g.m.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via G. Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionibottarilattes.it

Nelle foto:

–       Claudio Magris (Ph. Yuma-Martellanz)

–       Cover cinque romanzi finalisti

Sanità, Pd: condividiamo le battaglie sindacali

IL PRESIDENTE DEL GRUPPO  RAFFAELE GALLO: “CONDIVIDIAMO LE BATTAGLIE SINDACALI. OCCORRE UNA NUOVA SANITA’ PUBBLICA. INVESTIAMO SU PERSONALE, PREVENZIONE E RICERCA”

“I Presidenti dei Gruppi del Consiglio regionale hanno ascoltato oggi le rappresentanze sindacali del comparto sanità che, ancora una volta, hanno manifestato le proprie preoccupazioni sullo stato dei conti della sanità, sul tema del personale che continua a scontare il vulnus di un precariato che rende profondamente incerto il suo futuro lavorativo e, di conseguenza, altrettanto incerti i servizi per i cittadini e il recupero delle liste di attesa che, senza il potenziamento degli organici, rischiano di allungarsi e non di ridursi. Abbiamo più volte ribadito ai sindacati la nostra vicinanza e la comunanza di idee e battaglie per migliorare la sanità pubblica e abbiamo voluto farlo anche oggi. Il rispetto, l’attenzione e la gratitudine per il personale sanitario non possono e non devono cessare mai” spiega il Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Due anni di pandemia – prosegue il Presidente Pd – ci impongono di ridisegnare profondamente il nostro sistema sanitario, adeguandolo alle trasformazioni e alle esigenze dei cittadini. Nulla di tutto questo sembra essere nelle intenzioni di questa Giunta regionale a vedere il bilancio che stiamo discutendo. Occorre una trasformazione completa del sistema sanitario e questa deve necessariamente basarsi su investimenti sul personale medico, infermieristico, di OOSS che lavorino negli ospedali, nelle Case della salute, negli ambulatori, occorre una rete ospedaliera moderna e efficiente, occorre investire sulla sanità pubblica. Adesso che l’emergenza pandemica si è allentata dobbiamo riprendere a valorizzare e supportare la prevenzione e la ricerca perché farlo significa investire sul futuro dei cittadini”.

Tra luglio e marzo quasi 500 multe per “mala movida”

Numeri importanti quelli dei controlli della Polizia Locale nelle 4 macro aree della ‘movida’ torinese che, se analizzati, evidenziano la crescente attenzione della Città verso queste aree con una sempre maggior presenza di civich impegnati a garantire il rispetto delle regole.

Sono infatti 173 le multe registrate  negli ultimi tre mesi con un peso specifico decisamente maggiore rispetto alle 300 sanzioni riferite ai 6 mesi dello scorso anno.

Mettendo  a confronto i dati dei controlli effettuati nel secondo semestre 2021 (luglio-dicembre) con quelli del trimestre gennaio-marzo  2022, periodo dell’anno in cui l’affluenza di persone nelle aree del divertimento giovanile è inferiore rispetto ai mesi estivi, così come anche testimoniato dal minor numero di segnalazioni pervenute alla Centrale Operative (265 del semestre 2021 contro 67 del 2022), si può notare un numero proporzionalmente maggiore di controlli, segnale di una maggior presenza sul territorio.

“C’è ancora molto da fare. Non si tratta di un punto di arrivo, ma solo di rispondere a una sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte dei residenti delle zone coinvolte dalla cosiddetta movida.  Abbiamo a che fare con un delicato fenomeno in cui è necessario riuscire a far convivere le esigenze di riposo e di salute dei cittadini con il diritto dei proprietari dei pubblici esercizi a praticare la propria attività, nel rispetto delle regole – ha commentato l’assessora alla Sicurezza e alla Polizia municipale Gianna Pentenero – Ad ampio raggio, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di attuare politiche trasversali per riuscire, da una parte, ad arginare i fenomeni di illegalità, aiutando così i residenti e premiando anche le attività virtuose, e dall’altra, a promuovere a Torino un divertimento “sano”, una “buona movida” per i giovani e per chi vuole vivere la città”. 

Sono quattrocentosettantatré  le sanzioni nelle quattro macro aree della movida cittadina, di cui 156 in Piazza Santa Giulia e zone limitrofe, 196 in Piazza Vittorio e dintorni, 108 nei quartieri di San Salvario e 20 in Borgo Rossini. E’ il bilancio delle attività di controllo svolte  tra il mese di luglio 2021 e la fine di marzo scorso dagli agenti della Polizia Locale del capoluogo piemontese.

In nove mesi, sono state 390 le segnalazioni di problematiche legate alle aree della movida  pervenute in  Centrale Operativa.

Che si tratti di pubblici esercizi, di esercizi di vicinato o di distributori automatici, le violazioni oggetto di ‘multa’ sono sempre le medesime. Sono state ben 176 le sanzioni comminate per assembramenti nei locali e più in generale per violazione delle linee guida sul contenimento della pandemia da Covid-19, così come alto è anche il numero delle violazioni per somministrazioni di alcolici fuori orario o fuori dai tavoli (compreso l’asporto oltre le ore 21.00), 139 sanzioni nelle quattro macro aree. A queste si aggiungono le 66 violazioni di normative inerenti il rumore (schiamazzi notturni e salvaguardia del  riposo in genere) e altre 92 sanzioni per irregolarità varie, che vanno dall’occupazione del dehors alla mancanza di titoli amministrativi fino alle violazioni del regolamento d’igiene e delle varie Ordinanze su vetro e chiusure anticipate.

Reati in aumento. Diminuiscono gli omicidi

In aumento  i reati a Torino e in provincia in particolare contro il patrimonio, mentre diminuiscono gli omicidi e il numero delle persone arrestate e denunciate. A confronto con il  periodo pre-pandemia,si registra un calo sul totale dei delitti. E il quadro dei dati forniti dalla Questura di Torino per il 170esimo Anniversario della fondazione del corpo. Dal marzo 2021 al marzo 2022 i crimini sono stati 108.963, rispetto ai 95.705 dello stesso periodo dell’anno prima, caratterizzato dalle restrizioni. La tendenza si inverte se si prende fa  riferimento al  2019-2020, con 115.131 crimini (-5,36%).   I reati contro il patrimonio sono stati 86.272 (nel 2020-2021 furono 72.045). In crescita  i furti (43.924 contro i 33.927 dell’anno precedente) e le rapine 1.400 (1011 nell’anno precedente). Stesso trend per truffe e frodi informatiche, passate dal 14.682 al 15.469, danneggiamenti (23.437). In calo  i reati di ricettazione (516) e usura (5).

Orrore in Piemonte: 13enne costretta a prostituirsi, arrestati i genitori

La polizia ha eseguito 5 misure cautelari delle quali 2 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di dimora. In carcere anche i genitori della ragazzina di Vercelli di 13 anni che era costretta a prostituirsi. Gli altri figli piccoli della coppia, secondo quanto sarebbe emerso,  venivano presi a frustate e minacciati.  Gli arresti sono stati effettuati per violenza  sessuale aggravata su minore, sfruttamento della prostituzione minorile e maltrattamenti in famiglia su una ragazzina non ancora 14enne che veniva costretta a vendersi ad anziani. I clienti abituali erano un sessantottenne incensurato e un sessantasettenne con precedenti per reati sessuali, vercellesi entrambi. L’indagine ha inoltre dimostrato la  frequentazione sessuale con la minore di altri 4 soggetti, per lo più anziani vercellesi, ora deferiti per il reato di violenza sessuale aggravata. La gravità della vicenda ha comportato il passaggio per ragioni di competenza, alla Procura distrettuale di Torino.