ilTorinese

Si arrampica sul Filadelfia e minaccia il suicidio

Questa mattina un uomo si è arrampicato sulle vele dello Stadio Filadelfia a Torino minacciando  il suicidio. Legato al collo ha un cavo di acciaio. Sul posto i vigili del fuoco con il materasso anti caduta e la polizia.

Verso la Metro 2: architettura, design e identità visiva. Al via il concorso di idee

 

È stato indetto  dal Commissario Straordinario della linea 2 della Metropolitana un concorso internazionale di idee per l’acquisizione di una proposta concettuale avente per oggetto l’architettura, il design e l’identità visiva integrata delle future stazioni della Metro 2 di Torino.

Studi di architettura, design e comunicazione visiva saranno invitati a formare team multidisciplinari per strutturare un concept architettonico, artistico e comunicativo per la nuova linea: dalle stazioni fuori terra presenti sull’ex trincerone ferroviario, a quelle interrate del centro storico, dalle coperture degli accessi, all’infografica e al wayfinding, per finire alle livree e agli spazi interni dei treni.

L’idea dovrà essere sviluppata in coerenza con il progetto elaborato da Infra.To. Il concorso potrà rappresentare un “laboratorio virtuoso” per l’ideazione di soluzioni progettuali innovative, dove la creatività delle soluzioni architettoniche e comunicative si misurerà con le caratteristiche strutturali, funzionali e trasportistiche della linea metropolitana. All’interno di un design integrato della Linea, saranno previsti spazi per la contestualizzazione delle singole stazioni con il contesto circostante.

La Metro 2 è un’opera fondamentale per il futuro della mobilità a Torino, ma rappresenta anche un’opportunità unica per ridisegnare spazi importanti della città” – dichiara il Commissario Straordinario Bernardino Chiaia. “Con questo concorso vogliamo promuovere soluzioni architettoniche di qualità, capaci di dialogare con i diversi contesti urbani che la metropolitana attraverserà. Le stazioni non saranno solo luoghi di passaggio, ma spazi pensati per integrarsi con l’ambiente circostante, valorizzare il paesaggio urbano e in definitiva migliorare la vita quotidiana dei cittadini. Siamo convinti che investire nella qualità del progetto, fin dalle sue prime fasi ideative, significhi costruire un’infrastruttura più efficiente, più accessibile e più bella. Una metropolitana che sappia rispondere alle esigenze di oggi e guardare con ambizione al domani, coerentemente con la grande eredità architettonica e urbanistica di Torino”.

Una giuria internazionale di architetti ed esperti in design e comunicazione, presieduta dall’architetto Dominique Perrault, figura di rilievo internazionale con una lunga e prestigiosa carriera professionale a livello mondiale noto per interventi emblematici anche nell’ambito delle infrastrutture metropolitane e dei grandi progetti pubblici, valuterà le migliori cinque proposte selezionate. La proclamazione del vincitore è prevista per il marzo 2026.

Il vincitore del bando, oltre a vedere riconosciuta la propria idea come la migliore proposta durante il concorso, svolgerà il ruolo di “art director” al fianco delle imprese che realizzeranno le opere civili e gli impianti delle stazioni della linea 2 della Metropolitana.

La Linea 2 non è soltanto un’infrastruttura di mobilità ma un progetto urbano strategico, che trasformerà profondamente Torino, a partire dalla zona nord. Le stazioni lungo l’ex trincerone ferroviario, in particolare, attraversano una parte di città su cui stiamo lavorando con grande intensità. Intervenire in questa zona con intelligenza progettuale significa ricucire fratture, restituire spazi pubblici di qualità, generare nuove centralità urbane” dichiara Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica della Città di Torino. “Per questo riteniamo fondamentale investire nella qualità dell’architettura, del design e della comunicazione visiva: non come ornamento, ma come parte integrante di una trasformazione urbana. Una metropolitana bella, leggibile, riconoscibile migliora la vita quotidiana dei cittadini e contribuisce nel contempo a costruire un’identità urbana contemporanea, coerente con la storia e l’anima di Torino

Tra i temi architettonici affrontati dal concorso di idee vi è anche la stazione Carlo Alberto, situata sotto l’omonima piazza. Essa rappresenterà la porta d’accesso al centro storico di Torino con le sue piazze monumentali, i musei e gli edifici storici.

Grazie a un Protocollo d’Intesa tra il Commissario Straordinario e le Residenze Reali Sabaude, istituto autonomo del Ministero della cultura, il progetto potrà prevedere il collegamento diretto tra la stazione e gli ambienti sotterranei monumentali di Palazzo Carignano, incluso l’ipogeo sotto il cortile, secondo il modello delle “stazioni d’arte” già affermato in contesti nazionali e internazionali come Roma, Napoli e Atene.

Il nodo di mobilità costituito dalla Stazione di piazza Carlo Alberto verrebbe così integrato con una offerta di servizi connessi al patrimonio culturale della città e della regione, all’interno di uno dei monumenti simbolo del barocco europeo.

“Molto di più di un biglietto da visita del distretto museale della città” dichiara Filippo Masino, Direttore delle Residenze reali sabaude. “Immaginare una stazione d’arte a Palazzo Carignano significa portare la bellezza nel quotidiano, intrecciarla con la vita delle persone. Vuol dire abitare il patrimonio culturale e renderlo vivo, accessibile, capace di raccontare le ricchezze di Torino e del Piemonte. Gli affascinanti spazi sotterranei si apriranno come un dono alla città, e sarà anche l’occasione per restituire al pubblico la suggestiva sala ipogea progettata dall’architetto Andrea Bruno, recentemente scomparso. Questo ambiente diventerà una nuova, preziosa tappa del percorso museale, oggi al centro di un importante riallestimento curato dal Ministero della Cultura.”

Una sezione importante del concorso sarà dedicata alla contestualizzazione delle singole stazioni con il territorio. La metro 2 attraverserà quartieri molto diversi tra loro, per tessuto urbano, vocazione sociale e patrimonio storico-architettonico. Per questo motivo ogni stazione dovrà poter raccontare, anche visivamente, il legame con il contesto urbano circostante.

Oltre agli spazi interni, sarà data ampia importanza anche all’identificazione esterna delle stazioni. Le coperture degli accessi delle stazioni non dovranno solo assolvere al compito pratico di protezione dalle intemperie e dagli agenti atmosferici, ma potranno rappresentare elementi architettonici distintivi, coerenti, iconici e riconoscibili. In questo modo, l’infrastruttura si trasformerà in una rete di luoghi riconoscibili e narrativi, capaci di creare connessioni simboliche tra spazio, tempo e collettività.

TORINO CLICK

Ruba occhiali e cellulare da un’auto: arrestato

La Polizia di Stato ha arrestato un quarantenne di origine albanese per furto aggravato a Nichelino.

Una volante del Commissariato Mirafiori veniva inviata in via Torino, a seguito della segnalazione della Centrale Operativa per un furto su autovettura.

Nel parcheggio di un supermercato, mentre una donna usciva dalla propria auto, un uomo, approfittando dei finestrini ancora aperti, si intrufolava al suo interno.

Dopo aver asportato un telefono-cellulare ed un paio di occhiali dal valore complessivo di circa milleduecentocinquanta euro, saliva a bordo di un camper per dirigersi verso via Somalia.

I poliziotti controllavano la zona fino ad individuare un uomo alla guida di un caravan, rinvenendo tutto il materiale asportato, ancora in suo possesso per poi restituire l’intera refurtiva alla proprietaria dell’autovettura.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto

In tre su monopattino truccato: multa e sequestro

Erano in tre su un monopattino, che poi è anche risultato troppo potente per la circolazione. Così oltre alla sanzione è scattato il sequestro.

È successo venerdì sera, 1° agosto, verso le 20.30 in zona Cenisia. Una pattuglia della Polizia Locale che percorreva corso Vittorio Emanuele II nei pressi di corso Racconigi ha notato un monopattino sul corso con tre persone a bordo.

È subito scattato un controllo di polizia stradale. La pattuglia ha fermato il conducente, un ventenne sudamericano, contestandogli diverse violazioni delle disposizioni sui monopattini.

È stato sanzionato perché circolava con altre due persone a bordo (due ragazze minorenni), poiché la legge non consente di trasportare nessuno.

Sanzione anche per mancanza del casco, ormai obbligatorio, e per essere passato con il semaforo rosso sotto gli occhi degli agenti.

La pattuglia del Radiomobile ha inoltre accertato che il monopattino aveva una potenza superiore al consentito, per cui è scattato il sequestro finalizzato alla confisca.

La Polizia Locale di Torino è costantemente impegnata nei controlli alla mobilità sostenibile.

Domenica 3 agosto si è tenuto un servizio mirato per i controlli delle mobilità dolce, che ha visto impegnate cinque pattuglie ed ha controllato numerosi veicoli in movimento e in sosta, accertando 12 violazioni per mancato uso del casco e 21 soste irregolari.

Cisl Piemonte, Caretti: bene il Piano socio sanitario della Regione

“Esprimiamo un giudizio positivo sull’incontro che si è svolto  con l’assessore regionale alla Sanità Riboldi sui contenuti del piano socio sanitario della regione. Come organizzazioni sindacali regionali faremo avere nei prossimi giorni le nostre osservazioni in attesa dei 5 tavoli tecnici che partiranno subito dopo la pausa estiva e che saranno propedeutici alla approvazione definitiva del Piano in Consiglio regionale. Tra i temi che affronteremo ai tavoli ci sono la nuova gestione del Cup, la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria. Confidiamo in un dialogo costruttivo con l’obiettivo di arrivare a risultati concreti e rapidi”.

Pompeo (PD): “IRPEF più cara per i piemontesi: pagano i lavoratori e i pensionati”

5 agosto 2025 – “Ieri, in Consiglio regionale, con il voto della maggioranza di centrodestra guidata da Cirio è stato approvato un aumento dell’IRPEF che graverà su lavoratori e pensionati con redditi tra i 15.000 e i 50.000 euro. Si parla di rincari fino a 106 euro all’anno per chi già fatica a far quadrare i conti. Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, ha combattuto con determinazione questa scelta scellerata, arrivando a presidiare le Commissioni anche di notte e nel primo weekend di agosto, per cercare di bloccarla. Il centrodestra, però, sordo a tutte le nostre proposte, ha scelto di penalizzare il ceto medio e i più vulnerabili, colpendo lavoratori e pensionati” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Tuttavia, la nostra battaglia non è finita: avvieremo una campagna capillare per informare ogni cittadino piemontese sull’impatto concreto di questo provvedimento sulle buste paga e sulle pensioni. Continueremo a batterci per una fiscalità più equa, che non chieda sacrifici solo a chi ha meno, ma che coinvolga anche chi beneficia dei vantaggi del nostro territorio. È giunto il momento di smettere con lo scaricabarile sui debiti del passato: chi governa da sei anni non può continuare a lamentarsi delle eredità, soprattutto quando il problema dei milioni di euro non riscossi, come nel caso del bollo auto, è sotto gli occhi di tutti” aggiunge Laura Pompeo.

“Ribadiamo che servono politiche che tutelino i più fragili, che investano nelle borse di studio, che contrastino la violenza economica di genere, per fare alcuni esempi. Dopo la pausa estiva affronteremo il nuovo piano sociosanitario e sarà l’occasione per pretendere dalla Giunta maggiori attenzioni per le fasce più vulnerabili e servizi più capillari e efficienti per tutti i cittadini” conclude la Consigliera regionale Pd.

cs

La resa dell’Europa

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Traggo anche alcune riflessioni dal mio amico Carlo Saffioti, medico colto e politico lucido che ha mantenuto integra l’indipendenza di giudizio, che mi ha aiutato ad approfodire il tema della decadenza se non del tramonto dell’Occidente a cui la mia generazione resta profondamente legata e si distingue in questo dalle nuove generazioni che hanno scelto il mondialismo senz’anima, pensando nella loro ignoranza che la Russia appartenga all’Europa e che il mondo arabo sia compatibile con la democrazia occidentale, malgrado ne sia il nemico più astioso. Le nuove generazioni sono il frutto di una scuola inetta e di professori attivisti che hanno devastato i giovani a loro affidati, seguendo un disegno preciso volto a cancellare la nostra storia. L’Occidente ha abdicato a sé stesso ,abdicando alla “propria capacità di diffusione valoriale che è stata azzerata, se non addirittura  ribaltata  da correnti ideologiche  come il decolonialismo genuflesso, il relativismo culturale, una forma patologica di autocritica che diventa autofobia“.Il cortocircuito è perfetto. Noi rinunciamo ai nostri codici identitari per il timore di essere accusati di imporli e ci arrendiamo a vedere in Hamas un  movimento di liberazione. Siamo dilaniati da polemiche roventi pro Palestina e pro Russia e non capiamo che siamo diventati semplici e pallide  comparse in un mondo in cui non contiamo più nulla. L’Europa devastata non è neppure stata capace di resistere con un minimo di dignità  a Trump. Ma la resistenza che manca e’ anche e soprattutto  quella culturale e morale. L’Eurocentrismo è morto  forse già nel 1918 e sicuramente nel 1945,  ma la vigliaccheria è più viva che mai e ci porterà ad essere colonia di altri. Non è una nemesi storica, come sostiene qualche sprovveduto, ma la resa incondizionata all’anti-  Europa. Resto più che mai  disperatamente attaccato all’idea di Europa di Federico Chabod  che non è una sbrindellata bandiera azzurra con alcune stelle destinate a cadere come quelle del X agosto perché senza storia e senza dignità.

Viaggiare con il cuore: l’esperienza unica di Easy Nite

Informazione promozionale

Quando la consulenza turistica diventa emozione e scoperta

di Luca Salvi

Guardare il mondo con occhi diversi, vivere ogni viaggio come un’occasione per emozionarsi, scoprire, imparare. È questa la filosofia di Easy Nite, agenzia viaggi italiana con un’anima profondamente empatica, guidata dalla passione della sua titolare, Gabriella Pavesi Negri da oltre trent’anni protagonista del turismo su misura.

Abbiamo intervistato la fondatrice per scoprire il cuore pulsante dietro questo progetto, che ha fatto dell’esperienza personalizzata e del contatto umano il suo punto di forza.

“Ogni viaggio è una storia, e noi ci mettiamo il cuore”

Come nasce Easy Nite e da dove viene questa attenzione speciale all’emozione del viaggio?

Easy Nite nasce da un sogno e da una passione autentica: quella per il viaggio vissuto con profondità, con curiosità, con il cuore. L’idea è sempre stata quella di non “vendere pacchetti”, ma costruire esperienze che rispecchino i desideri più profondi dei nostri clienti. Dietro ogni itinerario c’è ascolto, c’è la voglia di far vivere un’emozione.

Il vostro motto è “guardare il mondo attraverso gli occhi del cliente”. Come si traduce questo nella pratica quotidiana?

Significa partire sempre da chi abbiamo davanti. Ogni persona ha un modo diverso di viaggiare: c’è chi cerca silenzio, chi avventura, chi bellezza, chi connessione con la gente del posto. Noi interpretiamo questi desideri e li trasformiamo in viaggi unici. È un lavoro sartoriale, fatto di dettagli e cura.

Quanto conta per voi la dimensione culturale delle destinazioni?

È fondamentale. Ci piace creare viaggi che siano anche immersione nelle storie, tradizioni, nei profumi e nei sapori locali. Non scegliamo solo “mete”, ma esperienze legate all’identità profonda dei luoghi. Ogni destinazione ha un’anima, e noi aiutiamo a scoprirla.

Sul vostro sito spesso raccontate i viaggi personali della titolare. Qual è il valore di questa condivisione?

Crediamo molto nello storytelling vissuto. Raccontare i nostri viaggi non è marketing: è un modo autentico per ispirare i clienti, trasmettere emozioni vere, suggerire nuove prospettive. Quando un Cliente legge che

siamo state in Namibia o in Perù e che lì abbiamo pianto, riso, camminato… si sente più vicina a quell’esperienza.

Ci può raccontare un esempio di viaggio creato su misura che l’ha colpita particolarmente?

Di esempi ne ho tanti. Penso a una coppia che desiderava una luna di miele non convenzionale: abbiamo costruito per loro un viaggio tra le Ande e l’Amazzonia, dove hanno incontrato comunità locali, dormito in ecolodge, attraversato sentieri sacri. Tornati, ci hanno detto: “È stato il viaggio della nostra vita”. E questo per noi è tutto.

Il cliente Easy Nite che tipo di viaggiatore è?

È un viaggiatore curioso, che cerca autenticità. Non necessariamente esperto, ma desideroso di vivere qualcosa di significativo, lontano dalle rotte turistiche preconfezionate. Può essere una giovane coppia, una famiglia, un gruppo di amici o anche un viaggiatore solitario.

Avete progetti futuri legati alla sostenibilità o nuove esperienze?

Sì, stiamo lavorando a itinerari sempre più sostenibili e responsabili, collaborando con realtà locali e valorizzando economie etiche. E lanceremo una serie di viaggi esperienziali in piccoli gruppi, dove l’incontro con le culture sarà centrale. Ma non sveliamo troppo…

Inizia il viaggio: ogni settimana nuove storie ed esperienze

Con questa intervista inizia un ciclo di articoli dedicati al “viaggio con il cuore”, in collaborazione con Easy Nite. Racconteremo esperienze originali, itinerari inconsueti e ispirazioni per chi vuole scoprire il mondo con occhi nuovi. Dall’India spirituale al Marocco artigiano, dall’Islanda selvaggia al Vietnam segreto… preparate le valigie (interiori). Il viaggio inizia da qui.

Leggi l’articolo👇

https://www.easynite.it/viaggiare-con-il-cuore/