Per cause da accertare una lavatrice ha preso fuoco in un appartamento di Biella. Per il fumo denso provocato dall’incendio una donna è rimasta leggermente intossicata. È stata medicata sul posto dal personale del 118 e trasportata in ospedale. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza e la Polizia per i rilievi.
Dal “MoMA” a “CAMERA”
“Capolavori della fotografia moderna 1900-1940”
Fino al 26 giugno
Tecnicamente sublime. Capace di fermare al millesimo di secondo l’attimo che non poteva essere che quello. Così perfetta da fare a gara con la stessa realtà. Fors’anche di superarla. La foto che vedete pubblicata a inizio articolo s’intitola “Class”, la firma è di John Gutmann (1905 – 1998), fotografo e pittore americano di origine tedesca, appartenente alla corrente del cosiddetto “realismo americano” della “Scuola di Ashcan”, quella rappresentata in primis, per intenderci, da Edward Hopper fra i massimi nomi anticipanti la Pop Art.
Ebbene lo scatto di Guttman inquadra la campionessa olimpica di tuffi Majorie Gestring cristallizzata in una posizione assolutamente perfetta, tanto da apparire surreale: la giovane è sospesa in aria, in un cielo terso libero d’ogni intrusione fra l’obiettivo fotografico e lei, allineata al millimetro con il trampolino. Siamo nel 1935, Marjorie ha solo 12 anni e l’anno successivo avrebbe conquistato il podio olimpico a Berlino, diventando all’epoca la più giovane medaglia d’oro al mondo. A questa seguiranno tante altre foto dell’atleta, ma nessuna mai riuscirà a raggiungere i “superbi” livelli di quella scattata da Guttman. La foto è sicuramente fra quelle meritanti una prolungata sosta e un’attenta riflessione nel gruppone delle 230, datate inizi – prima metà del XX secolo, capolavori assoluti della storia della fotografia internazionale appartenenti alla prestigiosa “Collezione Thomas Walther”, acquisite dal “MoMA–Museum of Modern Art” di New York e, fino al 26 giugno, ospitate (per la prima volta in Italia) presso gli spazi di “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino. 121 i nomi degli artisti –molti leggendari – rappresentati nella mostra subalpina, alla sua terza ed ultima tappa europea , dopo aver soggiornato nei mesi scorsi al “Jeu de Pome” di Parigi e al “Masi” di Lugano. Mostra che ben rappresenta quel “fermento creativo che prende avvio in Europa subito dopo la Prima Guerra Mondiale – sottolineano gli organizzatori – per arrivare poi negli Stati Uniti, che accolgono in misura sempre maggiore gli intellettuali in fuga dall’Europa delle dittature, arrivando a diventare negli anni Quaranta il principale centro di produzione artistica mondiale”. Accanto ad immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander, la Collezione valorizza il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna, con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy, Leni Riefenstahl e molte altre. Oltre ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis), del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) troviamo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli italiani presenti in mostra insieme a Wanda Wulz e alla friulana Tina Modotti, cresciuta professionalmente in Messico accanto all’americano Edward Weston, suo grande collega e compagno. L’articolato e ricco iter espositivo ci pone dinanzi ad una Collezione, quella di Thomas Walther (nato negli anni ’50 in Germania che, dal 1977 per vent’anni acquista fotografie, ovviamente tutte in biaco e nero, scattate fra le due guerre mondiali e acquistate dal “MoMA” nel 2001 e nel 2017), in cui si trovano immagini realizzate grazie alle nuove possibilità offerte dagli sviluppi tecnici della prima metà del Novecento, accanto ad una molteplicità di sperimentazioni linguistiche realizzate attraverso diverse tecniche: collages, doppie esposizioni, immagini cameraless e fotomontaggi che raccontano una nuova libertà di “intendere e usare la fotografia”.
Un vero e proprio tesoro acquisito in base ad una selezione del tutto personale; autori noti accanto a reporter assolutamente sconosciuti, tutti però accomunati “da un messaggio forte, convincente e capace di sposarsi bene con le altre opere”, come ricorda lo stesso Walther. Tutte stampe originali, d’epoca. Nessuna maldestra ristampa. “Nel tempo mi sono convinto – ancora Walther – che il valore di una stampa ‘vintage’ superi l’importanza di una successiva perché ha una coerenza e una congruenza che la rende in un certo senso più convincente”. E la mostra a “CAMERA” (che a pochi giorni dall’apertura ha già registrato oltre 3mila presenze) ne è chiara riprova.
Gianni Milani
“Capolavori della fotografia moderna 1900-1940”
“CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to
Fino al 26 giugno
Orari: lun. e merc. 11/19, giov. 11/21, ven. – dom. 11/19
Nelle foto:
– John Gutmann: “Class”, stampa alla gelatina ai sali d’argento, 1935, “MoMA New York”
– Foto allestimento, “CAMERA”, Andrea Guemani
Nel pomeriggio all’incrocio tra via Ariosto e via Cottolengo un motociclista è morto finendo contro un lampione. Aveva perso il controllo della sua moto Bmw Gs800. Sul posto la polizia locale. La moto giungeva da via della Consolata ed è caduto dopo il semaforo all’incrocio con corso Regina Margherita.
Era il suo compleanno, il ragazzino dodicenne rientrava da una gara sportiva. Il furgone su cui si trovava insieme con la squadra si è ribaltato sulla Torino – Milano. L’ incidente si è verificato sull’A4, tra il casello di Marcallo-Mesero e Novara Est, ieri in serata. Alla guida dell’automezzo c’era suo padre. Altri cinque i feriti ma le loro condizioni non sono gravi.


Ritrovare bisogni e priorità dopo il Covid
Viviamo in tempi bui, sembra di essere nel Medioevo 4.0 in attesa che arrivi il Rinascimento. Il Covid ci avrebbe dovuto cambiare, dicevano. Eppure stiamo vivendo un forte momento di degenerazione sociale, abbiamo perso valori fondanti nella speranza di acquisirne di nuovi ma ancora con scarso risultato. Non esistono più regole da seguire e figure educative da rispettare. Galleggiamo in un mondo asettico e impersonale mediato dagli smartphone, spinti dalla forza motrice di una vita che è diventata sempre più stressante e faticosa. E in tutto questo perdiamo il nostro centro: personale e morale. Perdiamo noi stessi e ci dimentichiamo di chi siamo realmente, amalgamati e incelofanati in una società che, in fin dei conti, più che darci libertà ci reprime. Abbiamo bisogno di ritrovare la nostra centratura, di riprogrammare i nostri bisogni e le nostre priorità, di svincolarci dall’oppressione di una società che sta degenerando, di pensare soltanto a cosa ci rende felici e realizzarlo. E per riuscirvi serve discernimento. Serve chiedersi se quella situazione che stiamo vivendo stia apportando un contributo costruttivo alla nostra vita: se la risposta è no allora meglio distaccarsi, restare leggeri, non invischiarsi. C’è solo una priorità che davvero conta al giorno d’oggi: ritrovare se stessi ed essere felici.
Irene Cane
Psicologa
Torino, i dati finali dei referendum
Questi i dati finali di Torino dello scrutinio per i 5 referendum:
1° Referendum. Sì 48,06 %, No 51,94 % – Affluenza 15,89% Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi (Scheda di votazione di colore rosso)
2° Referendum. Sì 50,59 %, No 49,41 % – Affluenza 15,88% Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale (Scheda di votazione di colore arancione)
3° Referendum. Sì 70,54 %, No 29,46 % – Affluenza 15,88%
Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati (Scheda di votazione di colore giallo)
4° Referendum. Sì 68,89 %, No 31,12 % – Affluenza 15,87%
Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte (Scheda di votazione di colore grigio)
5° Referendum. Sì 69,69 %, No 30,31 % – Affluenza 15,87% Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura (Scheda di votazione di colore verde)
Nations League: Germania-Italia
Lega A
Gruppo 3
Ancora Azzurri protagonisti in Nations League, gara di ritorno contro la Germania. Il match si gioca al Borussia-Park di Mönchengladbach martedì 14 giugno 2022 alle ore 20:45.
L’italia di Mancini sfiderà a domicilio i tedeschi guidati da Hansi Flick, che vogliono centrare ad ogni costo la prima Final Four della Nations League.
Il gruppo 3 è uno dei più impegnativi ma, allo stesso tempo, uno dei più entusiasmanti: l’Italia è stata sorteggiata con due rivali storiche come Germania e Inghilterra, più l’Ungheria rivelazione dello scorso Europeo guidata dal tecnico italiano Marco Rossi. Non c’è girone più incerto.
Dopo aver battuto l’Ungheria e pareggiato,con dominio del gioco, contro Germania ed Inghilterra,gli Azzurri sono primi nel girone A3.Ricordiamo che,in
base al regolamento del nuovo torneo UEFA, le nazionali della Lega A che si classificheranno al primo posto nella fase a gironi parteciperanno alle Final Four programmate per giugno 2023 mentre chi chiuderà in fondo alla classifica retrocederà nella Lega B.
Le ultime 2 giornate del girone saranno disputate a settembre.
Formazioni
GERMANIA (3-4-2-1):
ITALIA (4-3-3):
Enzo Grassano
A Torino e in Piemonte la seconda parte della settimana sarà caratterizzata da una ondata di calore che porterà le temperature massime a toccare i 40 gradi. Il fenomeno è dovuto a un promontorio di alta pressione sub-tropicale in arrivo dal Nord Africa alla Francia, che giungerà sulle Alpi e le pianure italiane. Non tende al tempo stesso a diminuire il problema della siccità che ha ridotto drasticamente la portata dei fiumi e sta preoccupando gli agricoltori.