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Frank Matano: intervista al comico più amato della tv italiana

Italiano di nascita e statunitense di adozione, Frank Matano cresciuto a Carinola in Campania, ha trascorso parte della sua adolescenza negli Stati Uniti d’America dove si avvicina, fin da piccolo, alla stand-up comedy, forma di spettacolo che influenzerà, più avanti, la sua comicità.

In Italia inizia a farsi conoscere su Youtube, nel 2008, dove posta video di scherzi telefonici sul suo canale – lamentecontorta- che gli permettono di raggiungere un grande successo sul web. Sbarca in televisione alle Iene prima e a Sky subito dopo. Da quel momento è un crescendo di successi televisivi: da Tale e quale show passando per Lol- chi ride è fuori fino ad diventare uno dei giudici più amati di Italia’s Got Talent . Oltre alla televisione, Matano riscuote successo anche al cinema, prendendo parte del cast di diverse pellicole quali Fuga di cervelli, con la regia di Paolo Ruffini (2013) fino a Una notte da dottore, con la regia di Guido Chiesa (2021). Nel 2014, Frank riesce a coronare anche uno dei suoi sogni di bambino divenendo uno dei doppiatori di South Park, particolarmente amato dal comico per lo stile irriverente e geniale.
A Torino è stato uno degli ospiti più attesi della XXXIV edizione del Salone Internazionale dei Libro, dove ha presentato il libro del collega e amico Maccio Capotonda, tra gag improvvisate e chiacchiere semiserie. Lo abbiamo intervistato al termine dell’esilarante performance, dove si è raccontato ai nostri microfoni con genuinità e franchezza.
La tua carriera è iniziata con la pubblicazione dei tuoi primi scherzi su Youtube. Come hai vissuto il tuo esordio?
In quegli anni nessuno lo faceva ed era considerato “strano”. Avevo preso una video telecamera e avevo iniziato a registrare quello che abitualmente facevo. Se ci pensi è lo stesso discorso che si può fare con i messaggi vocali di Whatsapp: inizialmente si aveva vergogna a registrare la propria voce davanti agli altri. Ben presto è sparita qualsiasi inibizione ed è diventata un’ abitudine. La stessa cosa è successo per i video: ero uno dei pochi a farlo ed era considerato diverso. Forse ho dato il via a un fenomeno ma penso che in ogni generazione cambi qualcosa nella comunicazione e si sviluppino sempre diversi linguaggi di espressione.
A tuo modo, però, sei stato un innovatore.
In realtà, vivendo in America l’anno prima in cui mi sono iscritto su Youtube, questa forma di comunicazione aveva già preso piede e il fenomeno mi ha ispirato. Quando sono arrivato in Italia, ho iniziato a realizzarli anche io: penso di essere stato al posto giusto, al momento giusto.
Il talento e la fortuna devono andare di pari passo.
Sì, è come se si allineassero i pianeti. Quando hai una forte passione prima o poi uscirà fuori. Io sono sempre stato molto timido e non avrei mai avuto il coraggio di fare un provino in maniera classica: fare i video a casa mia mi ha aiutato ad “uscire dal mio guscio”.
La timidezza è una caratteristica propria di tanti artisti. Come ha giocato nel tuo caso?
Succede a molte persone che fanno un lavoro sotto i riflettori, ed anche se è abbastanza incomprensibile dall’esterno. Però, nel mio caso, la timidezza è stata superata da un bisogno di far ridere con creatività, Ancora oggi ciò davvero mi aiuta a non imbarazzarmi davanti al pubblico è il fatto che mi diverto davvero. Però è la timidezza è lì, esiste sempre.
Tornando, invece, al tuo percorso professionale hai detto che gli anni in America ti hanno ispirato. Oltre a Youtube, quanto ha influenzato sulla tua comicità la stand up comedy?
Tantissimo. Ho conosciuto questo genere grazie a mio zio Alfredo che era molto giovane quando ero piccolo. Andavamo in vacanza insieme e mi faceva vedere tutte le stand up comedy americane. Quella forma di spettacolo, un comico da solo sta sul palco per un’ora e racconta di tutto, ti ispira per forza.

Valeria Rombolà

“Beppe Fenoglio 22. Un giorno di fuoco”

Ad Alba, prende il via il secondo capitolo del centenario fenogliano. Tanti gli appuntamenti e la “Notte Bianca” delle Librerie

Da giovedì 2 a domenica 5 giugno

Alba (Cuneo)

Sono raccolti sotto il titolo de “Un giorno di fuoco” i nuovi eventi programmati dal “Centro Sudi Beppe Fenoglio” e dall’“Assessorato alla Cultura” del “Comune di Alba”, nell’ambito delle celebrazioni del centenario dalla nascita dello scrittore – partigiano– traduttore albese. Titolo che prende ancora una volta il nome da una delle più celebri opere di Beppe Fenoglio (Alba, 1922 – Torino, 1963) e nello specifico dal primo libro pubblicato postumo, nell’aprile del 1963, due mesi dopo la morte dello scrittore. Si inizia giovedì 2 giugno, con ritrovo alle 9,45, a San benedetto Belbo per il primo trekking di questa nuova stagione. Una camminata di circa 14 km tra natura, storia e letteratura attraverso i luoghi dei racconti più intensi e significativi di Fenoglio: il gorgo del Belbo, Ca di Lù e Mimberghe, percorrendo un territorio di grande bellezza paesaggistica e naturalistica. La partecipazione è gratuita con prenotazione sul sito www.terrealte.cn.it. Sempre giovedì 2 giugno, alle 21, il “Teatro Sociale “G. Busca” di Alba  ospiterà la prima assoluta del reading teatrale di Andrea Bosca “Ma il mio amore è Paco”. L’attore di Canelli descrive così questo progetto “Mi unisce a Fenoglio l’amore indissoluto per la mia terra, per quei ‘saloons’ che ancora vedo qua e là distesi tra Canelli, per la Langa che diventa simbolo di tutte le altre province italiane, per la gente di questi luoghi che non ha mai smesso di lavorare, cresciuta con l’idea che il lavoro è l’onore del mondo, quando non la migliore preghiera. Recitarlo oggi, all’età esatta in cui Beppe Fenoglio ci ha lasciati, mi dà una strana consapevolezza che qualcuno chiamerebbe responsabilità. Certamente un onore che da ragazzo, mai avrei immaginato.” Lo spettacolo è una produzione di “BAM Teatro”. L’appuntamento – anticipato il Primo Giugno in matinée agli istituti scolastici che hanno collaborato con il Centro Studi – è in collaborazione con il “Teatro Sociale” di Alba ed è ad ingresso libero previa prenotazione sul sito www.beppefenoglio22.it . Lo spettacolo replicherà venerdì 3 giugno in Teatro a Nizza Monferrato in collaborazione con l’“Assessorato alla Cultura” della città di Nizza Monferrato e “Banca d’Alba” (prenotazioni all’“Ufficio di Informazioni Turistiche” di Nizza Monferrato al numero 0141/ 441565). Il giorno successivo, venerdì 3 giugno, alle 17.45, nuovamente al “Teatro Sociale”, dopo una breve presentazione della stagione di appuntamenti appena cominciata, sarà la volta di “Fenoglio all’attacco” con lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo che dialogherà con Margherita Fenoglio, figlia di Beppe, sui temi della narrativa fenogliana con particolare attenzione agli incipit brucianti dello scrittore – partigiano. L’appuntamento, arricchito dalle letture di Laura Della Valle, è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Premio Roddi”. Ingresso libero prenotandosi sul sito www.beppefenoglio22.itSabato 4 e domenica 5 giugno appuntamento clou della quattro giorni fenogliana, con la dodicesima edizione della “Notte Bianca delle Librerie” che torna nel centro storico di Alba per un’edizione speciale, tra presentazioni letterarie, laboratori per bambini e musica. Tantissime le Librerie partecipanti. Primissimo appuntamento sabato mattinadalle 10, presso la “Libreria Mondadori” con la presentazione del romanzo “Il diavolo povero” di Roberto Portinari (Letteratura Alternativa edizioni), via via fino a sera (ore 21,30) con la “Libreria Milton” che, in piazza Pertinace,  propone le letture tratte dal racconto “Il gorgo” di Beppe Fenoglio e dal romanzo “Duri a Marsiglia”di Giancarlo Fusco. La “Notte Bianca delle Librerie” è organizzata dall’“Assessorato alla Cultura” del Comune di Alba in collaborazione e con il sostegno del “Centro Studi Beppe Fenoglio”Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, per alcuni è consigliata o richiesta la prenotazione. Il programma completo con tutte le informazioni è consultabile al link https://www.beppefenoglio22.it/evento/notte-dianca-dellelibrerieDomenica 5 giugno, nel pomeriggio, le librerie cederanno idealmente il testimone alla “Maratona Fenogliana” che avrà per protagonisti indiscussi i lettori, che, a partire dalle ore 15, in Piazza Rossetti 1, daranno voce ad alcuni racconti di “Un giorno di fuoco”, la raccolta di scritti che secondo Calvino sarebbe stata un “Corallo Einaudi” perfetto. E così nelle due tappe di un percorso che parte da “Casa Fenoglio” e arriva al “Cortile della Maddalena”, luogo per eccellenza della Cultura albese, si leggeranno insieme ad alta voce alcuni dei più esemplari racconti fenogliani: “La novella dell’apprendista esattore”, formidabile secondo Calvino, e poi “Pioggia e la sposa”“L’affare dell’anima” e un omaggio ai bambini con “Il bambino che rubò uno scudo”. Le letture saranno scandite dalla musica di Alessandro Sipolo, cantautore bresciano, e dai suoi musicisti.

g.m.

Nelle foto:

–       Beppe Fenoglio

–       Andrea Bosca

–       Aldo Cazzullo, Ph. Fabrizio Travaglio

Occhio al rosso! Al via nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni

Ridurre il numero di incidenti stradali, monitorare gli incroci più pericolosi e aumentare la sicurezza per gli automobilisti.  Sono gli obiettivi per cui, da mezzanotte del 10 GIUGNO, saranno attivati tre nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche e più precisamente negli incroci stradali  tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Vinzaglio, tra Corso Bramante e Corso Unione Sovietica e tra Piazza Pitagora e Corso Orbassano.

Si tratta di sistemi automatici di controllo e rilevamento delle infrazioni semaforiche ai sensi dell’articolo 201 punto 1 bis e 1 ter del Codice della Strada che si vanno ad aggiungersi agli altri 8 già attivati. Nello specifico, i primi 3 attivati dal 2 dicembre 2019 (Regina Margherita/Potenza/Lecce; Vercelli/Vigevano/Novara; Peschiera /Trapani), i successivi 4 attivati dal 9 marzo 2020 (Giambone/Corsica; Agnelli/Tazzoli; Lecce/Appio Claudio; Pianezza/Nole/Potenza) e l’ultimo messo in funzione il 14 luglio 2021  in Corso Siracusa angolo  Via Tirreno.

Gli impianti finora installati hanno prodotto effetti positivi sulla sicurezza stradale, evidenziati dal confronto dei numeri degli incidenti rilevati nel 2019 con quelli del 2021 (il dato degli incidenti del 2020 è inattendibile a causa dei divieti di circolazione dovuti ai lockdown imposti dalla pandemia). Dall’analisi dei dati si può notare che, nonostante l’aumento dei veicoli in circolazione in città, è diminuito il numero complessivo degli  incidenti  passando dai 4.671 del 2019 ai 4.304 del 2021, e ancor di più è diminuito il numero degli incidenti gravi. Nei due anni di riferimento (2019 e 2021), anche il  numero dei deceduti sulle strade cittadine è infatti sceso  da 27 a 17.

Secondo l’assessora alla Polizia Municipale e alle Politiche per la Sicurezza, il tema della sicurezza stradale e dell’incolumità dei cittadini, in particolare di automobilisti, ciclisti e pedoni rientra tra gli obiettivi fondamentali dell’Amministrazione: l’installazione e l’implementazione dei cosiddetti T-Red ha principalmente una funzione di deterrenza, oltre che di prevenzione degli incidenti e di controllo degli incroci più pericolosi della Città.   Infatti, a seguito dell’installazione dell’impianto di rilevazione semaforica, le intersezioni stradali Margherita/Lecce e Giambone/Corsica, due tra gli incroci con il più alto tasso di incidentalità in città con 14 sinistri registrati nel 2019, hanno visto scendere a 9 e 8 gli incidenti  nel 2021, equivalenti a riduzioni del 35% e del 43%.

Da evidenziare anche il dato delle violazioni rilevate dalle apparecchiature già installate che mostra come, a seguito dell’attivazione degli impianti di rilevazione del semaforo rosso, gli automobilisti abbiano posto maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, riducendo le infrazioni da 122.724 nel 2020 (anno in cui c’è stata anche la limitazione alla circolazione causa lockdown) a 89.019 nel 2021. Il dato è significativo e assume una maggior rilevanza proprio in virtù delle limitazioni alla circolazione del 2020 che, facendo le dovute proporzioni, equivale ad un abbattimento dei comportamenti vietati sotto semaforo di ben oltre il 50% rispetto all’anno precedente con i conseguenti benefici per la sicurezza stradale rimarcati dai dati sugli incidenti.

Così come gli impianti precedentemente installati, i nuovi impianti scattano una sequenza di 20 fotogrammi per ogni transito che vengono sempre analizzati dall’operatore di Polizia Municipale, il quale verbalizza solo dopo aver analizzato le immagini per verificare che non ci siano, ad esempio, cause di giustificazione, come il passaggio da parte di mezzi di polizia o di soccorso con sistemi di allarme inseriti o il passaggio/ingombro dell’incrocio da parte di veicoli privati che compiono la manovra vietata per far passare i mezzi di soccorso o di polizia, essendo quindi giustificati.

Anche gli impianti di prossima attivazione rilevano tre tipi di comportamento vietati dal Codice della Strada:

1) attraversamento dell’incrocio con luce rossa, che comporta una sanzione di euro 167 (ridotta del 30% e quindi a euro 116 ) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 6 punti patente;

2) arresto del veicolo oltre la linea bianca, sanzionato solo quando si è superata la linea con l’intero veicolo o si è andati a invadere l’attraversamento pedonale, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 2 punti patente;

3) posizionamento del veicolo sulla corsia di svolta proseguendo poi la marcia diritto con la lanterna della svolta sul rosso, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica con decurtazione di 2 punti.

Intelligenza artificiale, Montaruli: “basta governi quaquaraqua”

“Sull’intelligenza artificiale il Governo non può rimangiarsi la parola nei confronti di Torino. Non accettiamo di essere trattati come una succursale, non vogliamo apprendere di queste decisioni che tradiscono gli impegni verso la città in questo modo. Lunedì in Parlamento porteremo la questione perché là misura e’ colma. Sposiamo ogni singola parola del mondo dell’imprenditoria. Torino deve avere l’intelligenza artificiale. Basta chiacchiere e bugie, basta governi quaquaraqua” così il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Festival Internazionale dell’Economia di Torino, metà dei cento relatori sono donne

Apre oggi la prima edizione del Festival Internazionale dell’Economia di Torino, diretto da Tito Boeri e organizzato dagli Editori Laterza in  collaborazione con il Collegio Carlo Alberto.

Oltre  140 appuntamenti fino al 4 giugno: conferenze, discussioni e lezioni di piazza,  sul tema ‘Merito, diversità, giustizia sociale’.

Intervengono  cinque Premi Nobel: David Card, Michael Spence, Jean Tirol, Esther Duflo, Christopher Pissarides – sei ministri (Roberto Cingolani, Mara Carfagna, Enrico Giovannini, Vittorio Colao, Patrizio Bianchi, Elena Bonetti), il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Ci sono Liliana Segre, Roberto Saviano, Alessandro Barbero, Michael Sandel, uno dei più brillanti e autorevoli filosofi americani, Carlo Cottarelli, Luigi Zingales, Gherardo Colombo.

Circa la metà dei cento relatori sono donne nonostante tra le economiste non superino il 25%. Due terzi sono economisti, un terzo arriva dall’estero. Tanti i nomi torinesi: Elsa Fornero, Elena Loewenthal, Gustavo Zagrebelski e don Ciotti. Il Nobel Pissarides concluderà con la lecture ‘Cosa abbiamo imparato dal Festival?’.

Tutta mia la città: storie cucite a mano

Spettacoliincontrivisite guidateeventi di socialitàda giugno a settembre a Moncalieri con “Tutta mia la città” sarà una vera estate formato famiglia. I nove appuntamenti e la seconda edizione del festival Open-T concluderanno, infatti, la programmazione “fuori dalla scuola” di Storie cucite a mano, progetto nazionale triennale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che coinvolge anche Roma e Lecce. L’ingresso è libero con prenotazione consigliata su Eventbrite. Info e programma moncalieri@storiecuciteamano.it – 3342188797 – percorsiconibambini.it/storiecuciteamano.

Domenica 5 giugno dalle 9:30 per la Giornata mondiale dell’ambiente tutte le realtà che abitano il Parco Le Vallere organizzano una camminata alla scoperta della riserva naturale. Durante la passeggiata sarà possibile sperimentare tanti “passi diversi”, conoscersi e salutarsi con un aperitivo offerto da Pro Loco Moncalieri. Non mancheranno varie attività: Passeggiamo e … puliamo!, Walk in balance, Fitwalking, Alla scoperta della vegetazione del Parco!, Passeggiata Pedagogica. La giornata è organizzata grazie alla collaborazione tra Ente Parco del Po Piemontese, Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello, La Loggia, Comune di Moncalieri, Associazione Donna Tea, AMaR Piemonte Onlus, Casa Zoe, Centro Studi Sereno Regis, Educazione Progetto, Pro Loco Moncalieri. Prenotazione consigliata su Eventbrite.

Cresce l’attesa per la seconda edizione di Open-T, Festival di teatro e lettura per bambini e ragazzi ideato, diretto artisticamente e organizzato dall’Associazione Teatrulla che dal 17 al 25 settembre proporrà due week end con spettacoli e incontri/laboratori con autori e compagnie proveniente dal Piemonte e dal resto d’Italia. Per prepararsi al festival, Storie cucite a mano ospiterà due interessanti appuntamenti. Il primo sabato 11 giugno dalle 17:30 nel Parco Le Vallere con “Bosco in delivery“, un percorso animato a cura del Bosco delle Meraviglie. Bambine e i bambini saranno accompagnati su un sentiero attrezzato dove incontreranno personaggi fantastici, leggendari, mitologici e della storia locale. Un bosco animato da folletti, alberi parlanti, orchi, lupi mannari, elfi, streghe, cavalieri e fate con i quali i partecipanti costruiranno l’intero percorso, modificando di volta in volta l’esito dell’incontro successivo grazie agli strumenti di cui saranno dotati: mantello dell’invisibilità, pozioni magiche, spade e scudi. Nell’ultima, tappa su una grande radura, l’esperienza acquisita nell’intero viaggio permetterà di scoprire il trionfo del bene e della forza della verità.

Domenica 12 giugno alle 18:30 nel Salone Ovale del Polifunzionale Don P. G. Ferrero in Via Santa Maria 27 bis spazio a “Come from away“, una serata dedicata al musical con i SOS – Singers on stage. L’esperienza, che unisce l’attività corale alla messa in scena teatrale, nasce nel 2015 sotto la direzione artistica del Maestro Paolo Zaltron. Negli anni, SOS partecipa a numerosi concerti, manifestazioni a Torino e nel resto dell’Italia, sviluppando diverse collaborazioni con realtà corali e teatrali, oltre che con diversi professionisti del settore. Caratteristica unica del gruppo, che può vantare cantanti, attori e performer di ogni età, è la miscela originale tra un’attività impostata inizialmente con la cura della ricerca sonora tipica dell’attività corale, e la successiva messa in scena dei brani con un lavoro di ricerca registica ed emotiva, portando in vita con una nuova ottica musical classici e moderni, scelti per fare risaltare l’aspetto corale e con una attenzione particolare alla narrativa dei brani di repertorio.

Venerdì 24 giugno alle 20 in Piazza Vittorio Emanuele II, nell’ambito di MySummer della Città di Moncalieri, il progetto proporrà “Storie in piazza: animazione per famiglie” (info e programma completo mymoncalieri.it).

Domenica 26 Giugno alle 10:30 tutte e tutti in Gita al Centro Visita dell’Area Faunistica Uomini e lupi di Entracque, in provincia di Cuneo con possibilità di trasferimento in pullman con partenza alle 8:15 dalla Biblioteca Civica Arduino a Moncalieri. Il Centro si compone di due sezioni complementari. Il Centro visita, in Entracque paese, propone un percorso di scoperta, dedicato al mito del lupo. All’interno dell’Area faunistica in località Casermette, un percorso multimediale introduce in modo appassionante alla biologia del lupo. Un ampio recinto ospita alcuni animali non più in grado di vivere in natura, che è possibile osservare dalle torrette d’avvistamento. Il Centro Uomini e Lupi è gestito dalla Cooperativa Montagne del Mare.

Sabato 9 luglio alle 16 il secondo appuntamento con Aspettando Open-T accoglierà l’esperienza del “Circo Luce“. Il progetto artistico nasce da un’idea di Luciano Strasio, marionettista, falegname ed educatore: quella di usare la propria bici come mezzo di trasporto da città a città e come luogo di spettacolo. Montando e smontando un piccolo châpiteau/tendone da circo cucito intorno alla bicicletta e posizionando su questa una scatola adornata da tante coppie di fori.

Domenica 17 Luglio alle 10:30, Storie Cucite a mano, in collaborazione con il progetto Ip Ip Urrà, proporrà una Gita ai Giardini della Venaria Reale e al fantacasino. La Reggia fu concepita come luogo di loisir, gioco e divertimento, un aspetto dell’antica vita di corte che trovava la sua maggiore rappresentazione proprio nei Giardini, in particolare nel Tempio di Diana di cui oggi rimangono solo le fondamenta. Il Fantacasino, l’attrazione del Boschetto dei giochi pensata per le famiglie e un pubblico di ogni età ideata da Massimiliano Colangelo, trae ispirazione proprio dalle forme e dalle proporzioni del Tempio di Diana, riproponendone in chiave moderna il ruolo di locus ludi dei Giardini.

Venerdì 29 Luglio alle 18:30 nel Cortile del Polifunzionale Don P.G. Ferrero da non perdere la Cena di mezza estate per condividere una serata di divertimento e socialità.

Dopo la pausa di agosto, sabato 17 e 24 settembre al Parco Le Vallere domenica 18 e 25 settembre al Polifunzionale Don P.G. Ferrero in scena gli spettacoli della seconda edizione del festival Open-T.

Venerdì 23 settembre alle 15 sempre il Polifunzionale ospiterà “Storie cucite a mano: tre anni di scuola, famiglie e cultura“, un convegno di chiusura del progetto Storie cucite a mano con la partecipazione di tutti i partner di MoncalieriRoma e Lecce e altri ospiti. Grazie al progetto di contrasto alla povertà educativa, prevenzione del disagio e promozione del benessere per bambine e bambini tra i 5 e i 14 anni e per le loro famiglie, dal 2019 nelle tre città si sperimentano interventi innovativi per dare vita a un modello inedito di intervento per la costruzione di comunità educanti, fondato sull’alleanza tra scuole, associazioni, istituzioni, organizzazioni, sistema dei servizi e singoli cittadini.

Moncalieri, il progetto Storie Cucite a Mano – coordinato dalla Cooperativa Sociale Educazione Progetto di Torino (capofila), dall’Associazione 21 luglio di Roma e da Fermenti Lattici di Lecce, con il monitoraggio della Fondazione Emanuela Zancan e la comunicazione a cura della Cooperativa Coolclub – coinvolge l’Amministrazione Comunale di Moncalieri e l’Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia, l’associazione Teatrulla, la Cooperativa Sociale P.G. Frassati e l’Istituto Comprensivo Statale “Santa Maria”, che – insieme allo “Stomeo – Zimbalo” di Lecce e al “Giovanni Palombini” di Roma – ospita la sperimentazione delle équipe ad alta densità educativa che affiancano i docenti nel loro compito. Nelle altre città Storie cucite a mano ha tra i partner anche ABCittà società cooperativa sociale onlus, Associazione Garofoli/Nexus, Digiconsum, Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, In.F.O.L Innovazione formazione orientamento e lavoro, Comune di Lecce, Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce, Principio Attivo Teatro, PSY Psicologia e Psicoterapia cognitiva integrata.

Il progetto Storie cucite a mano è stato selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Info su www.conibambini.org.

Storie cucite a mano – Moncalieri
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Collé e Anselmi, vittoria in due al Trail Monte Soglio

Spettacolo assoluto al Trail Monte Soglio, la classica prova offroad di Forno Canavese (TO) tornata in calendario dopo uno stop forzato per Covid di due anni.

La gara più importante, il Gir Lungo di 73 km per 4.300 metri di dislivello è vissuta sulla sfida fra lo specialista internazionale Franco Collé (Pol.Sant’Orso Aosta) e Matteo Anselmi (Atl.Isola d’Elba). L’aostano era transitato primo al controllo dei 20 km dovendo poi accusare l’offensiva del toscano sul nuovo tratto di Piano Audi, accusando ai 36 km un ritardo di 37”. Dopo aver ripreso il rivale nella parte successiva, i due hanno proceduto di comune accordo tagliando insieme il traguardo con la giuria che ha deciso di attribuire a entrambi la vittoria con il tempo di 8h40’33”. Terza posizione per Daniele Calandri (Inrun) a 16’51”. Fra le donne netto successo per Giulia Saggin (Friesian Team) che in 10h18’03” ha prevalso per 22’53” su Laura Barale (Ultra Taaaaac Team) e per 25’58” su Chiara Bertino (Pod.Torino).


Nel Gir Curt di 38 km per 2.300 metri netto successo per Lorenzo Facelli (Filmar Triathlon) che in 3h50’24” ha prevalso per 3’08” su Stefano Comollo (Runnerpillar Team), terzo gradino del podio per Franco Chiesa (Climb Runners) a 8’18”. A Marina Cugnetto (Atl.Salutto) la gara femminile in 4h13’30” con Irene Saggin (Ultrabericus Team) seconda a 13’41” e Valeria Marasco (Ultra Taaaaac Team) a 34’41”.
La gara, facente parte del PiemontTrail Challenge, ha visto i partecipanti arrivare al traguardo di Forno Canavese fino a sera inoltrata, ma sempre in perfetta sicurezza grazie ai tantissimi volontari dispiegati sul percorso e nella gestione dei servizi. Un grazie per questo spetta alle associazioni del territorio che hanno sostenuto l’Asd Monte Soglio Trail, come anche alle amministrazioni locali toccate dal percorso e da Csen e Iuta sotto la cui egida la gara si è svolta. Il Trail Monte Soglio è ripartito, per una storia destinata a durare.

Al Festival Internazionale dell’Economia partecipa il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo

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Dal 31 maggio a 4 giugno ingresso gratuito al Museo (via San Francesco d’Assisi 8/a – Torino)

 

Attività per scuole e famiglie con nuovi e originali laboratori e percorsi di visita

 

 

Torino, 27 maggio 2022 – In occasione del Festival Internazionale dell’Economia il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, museo unico nel suo genere dedicato all’educazione finanziaria a Torino, sarà aperto con ingresso gratuito dal 31 maggio al 4 giugno e offrirà originali iniziative rivolte a giovani e adulti che hanno come sempre l’obiettivo di affrontare il tema della gestione del denaro in maniera semplice e divertente, ma anche con un approccio digitale e multimediale. Nel pomeriggio di venerdì 3 giugno saranno inoltre disponibili per tutto il pubblico visite guidate gratuite su prenotazione dalle 16 alle 18 (inizio ultima visita, durata 1 ora circa.)

 

Il Museo del Risparmio ha inoltre programmato alcune iniziative rivolte specificamente alle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Si incomincia lunedì 30 maggio con il nuovo laboratorio “INFO-mania. Scegli l’informazione economica giusta” ideato per sensibilizzare le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado sull’importanza di esaminare correttamente e comprendere le informazioni, con particolare attenzione a quelle di carattere economico-finanziario. Nella società dell’informazione, in un’epoca caratterizzata dall’infodemia, le persone sono continuamente raggiunte da notizie che arrivano dalle fonti più disparate. Saperle interpretare e utilizzare correttamente è diventata una delle competenze fondamentali di un buon cittadino. L’obiettivo del laboratorio è proprio quello di insegnare a valutare criticamente le informazioni e far comprendere i rischi che derivano dal prendere decisioni sulla base di notizie inesatte. (Orari laboratorio 9.30 oppure 11.30, durata 90 minuti).

 

Martedì 31 maggio è in programma il percorso “Storie di salvadanai”, riservato alle scuole primarie, che si pone l’obiettivo di spiegare il risparmio attraverso la presentazione della straordinaria collezione di salvadanai ospitata al Museo. La prima parte della visita speciale si svolge nella Sala Sperimentare del Museo, dove i bambini avranno modo di scoprire la storia e le origini del salvadanaio. Al termine, il gruppo si sposterà nella Sala Risparmiare per ammirare i 450 salvadanai esposti e scoprire le storie interessanti che si celano dietro alcuni pezzi. Molti dei salvadanai sono particolarmente indicati per approfondire i temi incontrati lungo il percorso museale e utili a stimolare uno scambio di riflessioni sul significato e l’importanza del risparmio. (Orario visita dalle 10 alle 16, durata 45 minuti).

 

Infine, per tutta la giornata di venerdì 3 giugno, sono in programma visite guidate gratuite al Museo realizzate ad hoc per le scolaresche dal titolo “Risparmio, moneta, strumenti finanziari…scopri i Percorsi del MdR!

Il docente può scegliere quale percorso approfondire fra quelli disponibili al seguente link:  https://www.museodelrisparmio.it/percorsi-didattici/. Sono disponibili turni ogni 30 minuti a partire dalle 9.00 e fino alle 18.00.

Per tutte le iniziative l’ingresso è gratuito e la prenotazione obbligatoria inviando una mail a:  prenotazionimdr@civita.art

 

Mercoledì 1° giugno si svolgerà anche la premiazione dell’Eco- Quiz, uno speciale quiz sulla cittadinanza economica per le scuole secondarie di I grado promosso dal Museo del Risparmio e dall’I.C. Toscanini di Parma nell’ambito della X^ edizione del Concorso EconoMia 2022 realizzato in occasione del Festival Internazionale dell’Economia. Alle tre manche dell’Eco-quiz hanno partecipato più di 2000 studenti da tutta Italia; ai vincitori, la classe seconda D della scuola secondaria statale di primo grado G. Merliano – Tansillo di Nola (NA), verrà dedicato uno speciale evento di premiazione.

 

Per maggiori informazioni: https://www.museodelrisparmio.it/.

 

 

Il segno che racconta. Alberto Longoni in mostra a Ghiffa

Sabato 4 giugno, alle 17,30, si inaugura presso la sala esposizioni Panizza di Ghiffa, nel Verbano, la mostra di acqueforti di Alberto Longoni intitolata “Il segno che racconta”.

L’evento è organizzato dall’Officina di incisione e stampa Il Brunitoio, a cura di Ubaldo Rodari e con la presentazione di Mauro Chiodoni. La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno, dal giovedì alla domenica,dalle 16 alle 19.
Alberto Longoni è stato un importante pittore, incisore, scultore,
illustratore. Un artista eclettico nel senso pieno del termine che, con
le sue opere, ha accompagnato ed interpretato l’evoluzione del costume
e  della società italiana, dal dopoguerra alla fine degli anni ottanta.
Durante la seconda guerra mondiale conobbe l’orrore del sistema
concentrazionario nazista. Arruolato in marina nel ’40 e inviato
sull’isola di Creta venne fatto prigioniero tre anni dopo dai tedeschi
che lo deportarono nel lager di Buchenwald, a poche miglia da Weimar.
Fulì che conobbe la donna che diventò sua moglie, la polacca Lidia
Josepyszyn con la quale tornò a Milano finita la guerra, nel 1945. Dal
suo rientro in patria, per alcuni anni lavorò di giorno in una impresa
edile, disegnando e dipingendo da autodidatta alla sera. A partire dal
1953 le sue qualità artistiche vennero apprezzate con il conseguimento
di riconoscimenti importanti come quello al concorso nazionale di
caricatura di Trieste e il primo premio per il Manifesto del Gran
Premio dell’autodromo di Monza.
Eseguì incisioni, graffiti, dipinti, illustrò
riviste italiane e straniere, copertine di dischi, realizzò multipli,
ceramiche, sculture e collaborò all’architettura di giardini. Illustrò
anche “Il gioco delle perle di vetro” di Hermann Hesse,una delle opere
che contribuirono ad attribuire all’autore di “Siddharta” il Nobel per
la letteratura. Se si considera la sua imponente produzione artistica,
che lo portò a collaborare con le più importanti case editrici e le
più prestigiose riviste italiane ed europee, oltre a scrivere e
illustrare straordinari libri per l’ infanzia, si comprende
l’importanza di Longoni nella storia dell’arte italiana della seconda metà del ‘900.
Negli anni ’60 realizzò cento disegni che illustrarono le novelle del
Decameron di Boccaccio e tutte le sovracoperte della collana Classici
della letteratura italiana contemporanea, editi da Mondadori. Alberto
Longoni, nato a Milano il 24 agosto del 1921 e vissuto sempre in quella
città, si trasferì nel 1986 in alta Val d’Ossola, zona che frequentava
già dagli anni sessanta. Elesse il suo buen retiro a Emo, una frazione
di Crodo, principale centro abitato della Valle Antigorio, circa
quindici chilometri a nord di Domodossola. Da sempre importante
località termale, il paese è famoso per le sue acque minerali e per il
“Crodino”, l’analcolico “biondo che fa impazzire il mondo”. A Emo di
Crodo scrisse e illustrò libri. Il suo ultimo lavoro è del 1991,
terminando la sua attività con l’allegra filastrocca Nasone gran
dormiglione, edita da Le Marasche. Lo stesso anno, il 7 dicembre, morì
all’eremo di Miazzina, sulle colline dell’entroterra del Verbano, a
causa di un’influenza maligna. Alcuni anni fa il Museo Monumento al
Deportato Politico e Razziale di Carpi (Mo) organizzò a Palazzo dei Pio
in piazza dei Martiri la mostra “Il mondo di Alberto Longoni”.
L’esposizione, curata dalla nipote dell’artista Michela Cerizza e da
Marzia Luppi era stata promossa dal comune modenese e dalla Fondazione
Fossoli che si pone come obiettivo principale la diffusione della
memoria storica dell’omonimo ex-campo di concentramento in terra
emiliana. La terribile, durissima esperienza dell’internamento a
Buchenwald ispirò Longoni per una delle sue opere principali, ospitata
nella prima sala del museo di Carpi. Un graffito grande come tutta la
parete, raffigurante centinaia di deportati magri, ridotti a pelle e
ossa, con gli occhi vuoti e privi di espressione, senza bocca.
In occasione dell’inaugurazione Michela Cerizza ricordò come suo nonno al
ritorno dal campo di concentramento pesasse 35 chili ma nonostante i
patimenti e le angherie subite non avesse “mai menzionato l’odio come
stato d’animo per spiegare l’orrore in cui era stato coinvolto. Lui
faceva emergere con le sue opere la vittoria dell’amore attraverso il
viaggio, il sogno, i paesaggi”. La scelta di ospitare la mostra di
Loongoni al Museo del Deportato assunse un significato del tutto
particolare ed evocativo. “La Sala dei nomi è una cattedrale laica”,
disse il sindaco di Carpi  Alberto Bellelli,  riferendosi alla celebre
stanza del Museo dove sono graffiti i nomi di oltre tredicimila
italiani morti nei campi di concentramento europei  “e riportare qui Longoni
significa un ritorno alle radici dello stesso museo”. Per queste
ragioni si ritenne necessario e doveroso il tributo a un artista “che
ha saputo rappresentare la sera del tempo ma anche lo spiraglio della
speranza”, come ricordò il presidente della Fondazione Fossoli, l’on.
Pierluigi Castagnetti. La tragica esperienza della deportazione e del
lavoro coatto in Germania fu raccontata dallo stesso Longoni dialogando
con Pinin Carpi, del quale illustrò le storie: “Arriva la guerra, mi
mandano nell’isola di Creta, nella marina da sbarco.
Conosco il disegno, divento il segretario del comandante. Nei momenti di pausa disegno per
il comandante galeoni veneziani del Settecento: imparo così il disegno
navale, le linee di galleggiamento. L’8 settembre siamo circondati dai
tedeschi. I mille marinai di Creta si rifiutano combattere e di
collaborare con i tedeschi; circondati e imprigionati ci portano in
Germania e ci obbligano a lavorare per loro. Uno-due anni di prigionia
sono duri, arrivo a pesare 35 chilogrammi. La storia qui è drammatica.
Berlino con i bombardamenti degli Americani, la fame, il freddo, la
sete, soprattutto la paura. Nel Mellenburg incontro Lidia che fa
l’interprete in una grande fattoria. Una mattina, dopo un turno di
notte che durava dalle 6 di sera alle 6 del giorno dopo, mi pesano: 36
chilogrammi! Mi mandano a Luckenwalde e lì trovo un medico che mi dice:
“Non hai niente, sei solo deperito. I contadini qui attorno cercano
lavoratori: se riesci a superare il primo mese di prova te la cavi;
puoi mangiare perché hanno le patate”. E così me la son cavata”. Parole
asciutte, scarne, venate da malinconia, prive di enfasi. Nel maggio di
due anni fa la Casa della Memoria di Milano ospitò un’altra mostra
dedicata all’artista: “Guerra Prigionia Libertà di Alberto Longoni”.
Un evento realizzato in collaborazione con l’Aned per evidenziare il
messaggio di questo artista che decise di testimoniare con le sue opere
le tragedie personali e collettive della storia: la guerra, la
deportazione, il lavoro coatto nei campi di concentramento nazifascisti.
Ma la capacità espressiva di questo artista si cimentò anche con il
più classico racconto della letteratura per l’infanzia, uno dei romanzi
di formazione senza tempo tant’è che due anni fa, al Forum di Omegna
sul lago d’Orta, vennero esposte per la prima volta le tavole originali
che Longoni dedicò a Pinocchio. L’artista milanese fu tra i più grandi
illustratori delle avventure del celebre burattino inventato da
Collodi.
Nel 2017 l’editrice Electa del gruppo Mondadori ha mandato nelle
librerie il volume “Le avventure di Pinocchio”, riedizione dell’opera
illustrata da Alberto Longoni e pubblicata da Vallardi nel 1963 in
un’edizione speciale fuori commercio, ora introvabile sul mercato. Un
classico intramontabile proposto in una preziosa edizione numerata a
tiratura limitata e numerata, in un formato adatto a valorizzare le
magnifiche tavole dell’artista. Alberto Longoni, come scrive la casa
editrice “ci ha lasciato una raffinata e al tempo stesso ironica e
pungente interpretazione grafica dei personaggi del noto racconto per
bambini”.
I suoi disegni al tratto, in bianco e nero, sono riprodotti
nel volume a piena e a doppia pagina. Il libro include un folder a quattro
ante con la splendida scena del pesce che inghiotte il burattino. Il
testo è integrale, nella versione della decima edizione, con la
prefazione di Dino Buzzati.
Marco Travaglini

Scende dall’auto e muore investito in autostrada

È sceso dall’auto ed è stato investito e ucciso nella notte  sull’autostrada Torino-Milano in direzione Torino, nei pressi del casello di Borgo d’Ale nel Vercellese. Non è stato possibile salvarlo nonostante l’intervento del 118. L’uomo, 54 anni, è morto per le  gravi ferite riportate. Solo pochi giorni fa un altro uomo era stato ucciso da una vettura  sulla tangenziale di Torino mentre stava riparando una gomma.