ilTorinese

Parlamidispreco. Stop food waste’. One Health. One Earth

 #Parlamidispreco. Stop food waste’. One Health. One Earth

LIVE DEL 23 GIUGNO 2022 ORE 18.00

Con la puntata live di oggi pomeriggio 23 giugno, Simona Riccio – Founder della trasmissione “Parla Con Me” e Social Media Marketing Manager del Caat, porta a conclusione la prima edizione di “Parlami di Spreco”.

Un banco di prova superato brillantemente grazie ad un format che mancava sulla rete di Linkedin e che ha messo a confronto 21 realtà differenti l’una dall’altra con un incontro dove la Testimonial della trasmissione l’Onorevole Maria Chiara Gadda, sempre più al fianco della conduttrice per un tema che le accomuna sempre di più, ha avuto modo di ascoltare e confrontarsi con lei.

Avere una Testimonial come l’On. Maria Chiara Gadda – ha spiegato Simona Riccio – prima firmataria della Legge Antisprechi entrata in vigore il 2 Agosto 2016 e prima firmataria della legge sulle produzioni con metodo biologico, tema che da sempre porto avanti con entusiasmo e professionalità, oltre ad essere un grande onore è un’ottima opportunità per diffondere la legge declinata sotto mille sfaccettature. Durante le live si sono portati alla luce moltissimi temi, ma soprattutto si sono portate alla luce le moltissime opportunità che le persone e le associazioni possono cogliere per contrastare lo spreco alimentare sia per gli esseri umani sia per quelli animali”.

Nella precedente puntata, dove gli ospiti sono stati Linda Carobbi – Business Development Manager & Co Founder TurismiAmo; Stefano Boaretto – Fondatore FRM Farming Revolutionary Modules; Davide Meneghello – Fondatore e Manager Team FRM Farming Revolutionary Modules e Alberto Drusiani – Co-Founder Squiseat: l’app antispreco italiana,

> si è parlato moltissimo di turismo enogastronomico e di legame al territorio. Si è affrontato il tema della logistica da efficientare, la riduzione delle risorse idriche, tematica molto “calda” in questo periodo, in cui il cambiamento climatico ha assunto un ruolo centrale come tema da affrontare, la sofferenza delle piante, politiche ambientali da gestire, i dati che sono decisamente fondamentali da estrapolare, ma anche da sapere ben gestire al fine di ridurre la produzione in eccesso di prodotto che andrebbe sprecato, l’importanza di investire in tecnologia, innovazione, digitalizzazione.

È anche emersa l’importanza della comunicazione., della quale Simona Riccio non smetterà mai di sottolineare il ruolo. Fare conoscere ogni singolo anello della filiera agro-alimentare è fondamentale al fine di essere percepito nel modo migliore da parte di tutti. Rendere consapevoli i consumatori tutti è imprescindibile.

L’obiettivo della trasmissione è proprio quello di fare informazione, formazione, sensibilizzazione, educazione, fare conoscere, fare rete, sistema e comunicazione attraverso il racconto di case history che realmente costituiscono e non sono solo progetti sulla carta che, chissà, se un giorno si potranno o meno.

Se avete piacere di riascoltare la live è possibile cliccare qui https://bit.ly/3tplJ9j

Gli ospiti che concluderanno la prima edizione nella live di domani 23 giugno sono:

🎤Marco Vitale Ceo e Co-Founder Foodchain

🎤Christian Bacci Vicepresidente Gruppo Volontarius – Cacciatori di Briciole

🎤Giorgio A. De Ponti – Prof. Integrated Design – Politecnico di Milano

🎤Massimo Pelosi – Resp. Distretto Lazio Nord – Legacoop Lazio Settore Consumo Coop

 

Ovviamente sempre presente l’Onorevole Maria Chiara Gadda alla tavola rotonda.

Per partecipare alla live cliccate qui: https://bit.ly/3OQhThN

Rafforzare la rete idrica per ridurre l’emergenza. I piani della Regione

Salgono a oltre 250 le ordinanze da parte dei Comuni per un uso responsabile dell’acqua

La Regione: “Nello stato d’emergenza vanno considerati anche i bisogni delle colture”

 

Le brevi piogge non hanno purtroppo portato sollievo ad una situazione che continua a crescere nella sua criticità, colpendo in particolare la Pianura Padana.

Ad oggi sono oltre 250 i Comuni piemontesi che hanno emesso o stanno per emanare ordinanze relative all’emergenza idrica e per un uso responsabile dell’acqua: 83 nelle province di Novara e VCO, 9 in quelle di Biella e Vercelli, 93 in provincia di Torino, 9 nel Cuneese e 58 in provincia di Alessandria, mentre non risultano al momento ordinanze sul territorio astigiano.

 

Dalla ricognizione effettuata dalla Regione i concessionari dei bacini idroelettrici hanno dato la propria disponibilità a rilasciare per l’agricoltura circa 2,5 milioni di metri cubi d’acqua al giorno, come quota massima che consente di non intaccare i contratti delle forniture di energia in essere, avendo loro stessi al momento solo il 50% in media delle normali riserve.

 

Nel pomeriggio di ieri , intanto si è svolto a Roma l’incontro tra la Conferenza delle Regioni e il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per affrontare il tema dell’emergenza idrica dopo la richiesta dello stato di emergenza per siccità, avanzata dal Piemonte per prima in Italia e seguita da tutte le regioni del Nord.

 

Dall’incontro con il Capo Dipartimento – commentano il Presidente della Regione e gli assessori regionali alla Difesa del Suolo, all’Ambiente e all’Agricoltura – è stato riconosciuto che il Piemonte, che versa in condizioni difficili soprattutto dal punto di vista idropotabile, ha tutti i requisiti per poter ottenere lo stato di emergenza. La richiesta è ben composta e darà la possibilità di mettere in campo anche alcune misure derogatorie fondamentali, dal momento che lo status di emergenza da solo non può essere risolutivo. Rappresenta, piuttosto, il primo step del percorso di una programmazione più articolata da parte dei Ministeri, che possa prevedere anche interventi infrastrutturali di urgenza, talvolta già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata. La Regione Piemonte procederà perciò ad una ricognizione urgente delle infrastrutture per individuare quelle progettualità che possono essere avviate subito per potenziare e rafforzare la rete idrica e mitigare l’emergenza.

 

La necessità più immediata è la possibilità per la Regione di decidere come utilizzare i bacini idrici, il Lago Maggiore e il Lago di Garda. Bacini che sono dei concessionari, ma che la dichiarazione dello Stato di Emergenza e una figura commissariale che ragiona in termini nazionali possono sbloccare per dare acqua alle nostre coltivazioni e agli allevamenti.

 

Fermo restando che la priorità va all’uso idropotabile per l’uso umano, spiegano infatti il Presidente e gli Assessori, è altrettanto vero che è importante considerare che certi territori, specie a cavallo tra Piemonte e Lombardia, hanno una particolare specificità agricola e colturale e la gestione delle risorse in maniera oculata per 10-15 giorni può consentire di mitigare il danno e consentire almeno il primo raccolto. Il percorso dello stato di emergenza deve, perciò, essere affiancato da quello relativo alla richiesta dello stato di calamità per l’agricoltura e dovrà contenere le misure di ristoro per le spese sostenute dai Comuni e per quegli interventi in grado di mitigare il fenomeno, fino ai danni dovuti all’uso di autobotti, ma anche per gli interventi infrastrutturali da realizzare rapidamente e che hanno un’efficacia quasi immediata.

 

Il Capo Dipartimento della Protezione civile ha recepito la necessità di inglobare nel ragionamento complessivo anche la specificità di alcune colture, nella consapevolezza che le analisi vanno fatte puntualmente sui territori e non solo in modo generalizzato da Roma. Il caso della coltura del riso è, in questo senso, emblematico, dal momento che è pidrodipendente e rappresenta la quasi totalità della  produzione nazionale.

Giuseppe Mazzini, “Doveri dell’uomo” Edizione curata da Quaglieni

E’ uscita la nuova edizione del libro di Giuseppe Mazzini “Doveri dell’uomo”, Edizioni Pedrini, curato da Pier Franco Quaglieni, con un inedito di Renzo De Felice sui rapporti fra Mazzini, Marx ed il socialismo.

Il libro esce per i 150 anni della morte del grande ligure, dalla collaborazione di Ennio Pedrini Jr. Editore e il Centro “Pannunzio”. La prima presentazione avverrà  sabato  2 LUGLIO alle ore 18 al Castello d’Issogne in Valle d’Aosta . Seguiranno presentazioni in tutta Italia, a partire  da Ivrea, capitale italiana del libro 2022,diverse  località balneari liguri, la Versilia, Bardonecchia, Pollone. Il libro in settembre verrà presentato a  Roma, Torino, Napoli, Palermo. Ripubblicare questo testo -afferma il prof. Quaglieni -rappresenta una scelta precisa per indurre ad una riflessione sui doveri, che Mazzini vedeva come premessa indispensabile per la realizzazione dei diritti, che appare oggi molto attuale in un’epoca in cui i doveri sono quasi scomparsi e i diritti sembrano essere l’unica priorità. I doveri mazziniani implicano i valori della Patria e della famiglia, della solidarietà fra gli uomini, della dignità del lavoro, di un’idea di Europa anche oggi molto importanti. I promotori dell’iniziativa pensano che il libro dovrebbe tornare ad essere una lettura importante in tutte le scuole italiane, come già lo fu nel 1903 per iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione che, in epoca monarchica, volle onorare Mazzini, al di là dal suo repubblicanesimo.

22 giugno 1986: Maradona segna il gol del secolo!

Accadde Oggi

Sono passati 36 anni dai mondiali del Messico 1986 quando Diego Armando Maradona siglò la rete,contro l’Inghilterra,che è passata alla storia come il gol del secolo. Siamo ai quarti di di finale del campionato mondiale in Messico, il 22 giugno 1986 il Pibe de Oro decide di fare vedere a tutti come con soli 11 semplici tocchi è possibile segnare un gol meraviglioso. Palla ricevuta a centrocampo, scatto con il pallone con il suo magico sinistro Maradona saltò praticamente tutti,come birilli, portiere compreso prima di scaricare in porta il pallone. Una rete velocissima, in esecuzione, quella di Maradona al 54 minuto: un gol pazzesco!

Tabellino

ARGENTINA – INGHILTERRA 2-1

Città del Messico – Estadio Azteca – 22 giugno 1986 – ore 12.00

Argentina: Pumpido, Cuciuffo, Brown, Ruggeri, Olarticoechea, Batista, Giusti, Burruchaga (76’ Tapia), Enrique, Valdano, Maradona. CT: Carlos Bilardo

Inghilterra: Shilton, Stevens, Butcher, Fenwick, Sansom, Hoddle, Steven (76’ Barnes), Reid (66’ Waddle), Hodge, Lineker, Beardsley. CT: Bobby Robson

Arbitro: Ali Bin Nasser (Tunisia)

Ammoniti: Batista (Arg), Fenwick (Ing), Butcher (Ing)

Marcatori: 52’/57’ Maradona (Arg), 81’ Lineker (Ing)

Enzo Grassano

Alle Molinette: per la prima volta salvato con un trapianto di fegato per insufficienza epatica fulminante da ‘colpo di calore’

Nei giorni scorsi, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, per la prima volta un paziente è stato strappato da morte certa grazie ad un trapianto di fegato eseguito in emergenza nazionale per una gravissima insufficienza epatica insorta nelle sequele di un colpo di calore patito 3 giorni prima in quest’estate all’insegna del caldo e della siccità senza precedenti.
L’uomo, 57 anni, corporatura da ex atleta corridore, residente nell’astigiano, era stato colto da malore nei pressi di casa sua in un rovente pomeriggio della settimana scorsa, essendo però ancora in grado di gridare ‘Aiuto!’. I soccorritori del 118 al loro arrivo l’hanno rinvenuto riverso a terra, privo di sensi, vicino ad un rogo di rovi e sterpaglie verosimilmente appiccato da lui stesso. La prima temperatura corporea rilevata sull’uomo in sede di intervento è stata di 41 gradi, a prova di uno stato di cosiddetto ‘colpo di calore’. Le condizioni cliniche dell’uomo sono apparse immediatamente critiche, tali da necessitare l’intubazione tracheale sul posto ed il trasporto in elisoccorso verso la Rianimazione dell’ospedale di Alessandria. Nelle ore successive, dopo il raffreddamento del corpo con mezzi fisici (ghiaccio sul corpo ed infusioni endovenose fredde) e l’applicazione di terapie volte a sostenere le funzioni vitali, le condizioni del paziente si sono progressivamente stabilizzate, con iniziali segni di miglioramento. Tuttavia gli indici relativi allo stato del fegato a partire da 24 ore dopo l’evento acuto hanno registrato un evidente e progressivo peggioramento. A poco più di 36 ore il paziente non dava alcun segno di risveglio dal coma e si trovava in uno stato di grave insufficienza epatica acuta. I dottori Mauro Bruno e Silvia Martini della Gastro-Epatologia dell’ospedale Molinette di Torino ed il professor Renato Romagnoli, Direttore del Centro Trapianto Fegato Molinette, sono stati quindi contattati per valutare l’opzione salva-vita di un trapianto epatico. Dopo ulteriori accertamenti testimonianti una compromissione neurologica su base metabolica ancora compatibile con l’esecuzione di un trapianto di fegato, il paziente è stato quindi trasferito (nuovamente in eliambulanza) verso la Rianimazione 2 delle Molinette diretta dal dottor Roberto Balagna, ed inserito in lista d’attesa per trapianto di fegato in ‘super-urgenza nazionale’ a circa 48 ore dall’iniziale colpo di calore.
La Rete Trapianti italiana si è immediatamente attivata e, grazie al Coordinamento del Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta (diretto dal professor Antonio Amoroso) e del Centro Nazionale Trapianti, dopo pochi minuti è stato individuato un donatore d’organi compatibile, da poco resosi disponibile ad Udine. L’équipe dei chirurghi del Centro Trapianto di Fegato di Torino si è quindi mobilitata, recandosi nell’ospedale friulano per eseguire il prelievo d’organi. Il trapianto epatico è stato eseguito nella terza giornata dopo l’evento iniziale nelle sale operatorie delle Molinette ad opera del dottor Damiano Patrono sotto la supervisone del professor Romagnoli.
Attualmente il paziente si trova ancora degente presso la terapia intensiva del dottor Balagna, ma ha già normalizzato i valori della funzione epatica e sta dando significativi, seppur iniziali, segni di risveglio dal coma. “Per la sua estrema rarità, il quadro di severo danno epatico secondario a colpo di calore pone particolari criticità nella sua valutazione e nella sua scelta di trattamento. Quando il grado di compromissione funzionale epatica supera i limiti di non ritorno, allora inizia una vera corsa contro il tempo, alla quale solo l’eccellenza del sistema trapianti a livello locale e nazionale permette di dare una risposta efficace” commenta il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino.

Pestaggi violenti al bar e al campo sportivo: lesioni gravissime. Tre misure cautelari

I carabinieri di Ciriè hanno eseguito  tre misure cautelari (una custodia in carcere e due obblighi di dimora nel territorio comunale)  emesse dal giudice del Tribunale di Ivrea su richiesta della Procura della Repubblica , nei confronti di tre giovani italiani ritenuti responsabili, a vario titolo, di due violenti pestaggi avvenuti a Ciriè a causa di liti per futili motivi.

Il primo episodio nel mese di marzo, durante una partita di calcetto. Il secondo in aprile nei pressi di un bar cittadino. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre soggetti.  In particolare la persona incarcerata avrebbe aggredito con violenza due  italiani procurando loro  lesioni gravissime.

Festeggiamenti di San Giovanni: “parola d’ordine penalizzare i commercianti”

Venerdì 24 giugno  l’ordinanza n. 39 del Sindaco  obbliga i gestori e gli esercenti dei locali del centro di Torino a rimuovere dehors, piante, panchine, causa sospensione della concessione del suolo pubblico.

“Un’ordinanza intempestiva e mai vista nella nostra Città soprattutto relativamente all’estensione del territorio interessato – commenta il Vice Capogruppo di Torino Bellissima, Giuseppe Iannò – che obbligherà i locali del centro di Torino ad un’operazione contro il tempo ed alla riduzione della propria attività lavorativa durante il giorno di festa patronale della città”.

“Un’ordinanza già criticabile per le ripercussioni economiche sulle centinaia di attività interessate, ancor più inconcepibile perché emanata a 72 ore di distanza – prosegue Iannò”.

“In queste ore siamo stati contattati da diversi titolari delle attività di somministrazione del centro di Torino, allarmati per la scarsità di tempo a disposizione per ottemperare all’ordinanza, preoccupati per la necessità di ritrovare spazi in cui depositare i materiali da rimuovere, e legittimamente arrabbiati per la nuova occasione persa per risollevare un settore in forte crisi da tempo”.

Lo spettacolo pirotecnico in occasione della festa patronale è una tradizione consolidata, ma è la prima volta che ai locali ubicati al di fuori di piazza Vittorio Veneto o piazza Gran Madre, venga imposta un’operazione simile. Quasi tutto il centro di Torino viene sottoposto ad un’ordinanza emanata fuori tempo massimo.

Una richiesta assurda e tardiva, che mette in difficoltà le decine di attività della zona, costrette a rimuovere e sistemare velocemente tutto ciò che insiste sul suolo pubblico, con 72 ore di tempo a disposizione e dovendo rinunciare per l’ennesima volta ad un’occasione di rilancio.

L’ennesimo episodio che dimostra la scarsa attenzione, che la Giunta pone su questo settore, sul quale si spendono sempre belle parole in campagna elettorale ma nei fatti concreti, solo tanti bla bla.

L’arte di essere Raffaella Carrà

Intervista all’autore del manuale per essere liberi, felici e rumorosi edito Blackie Editon

Intramontabile caschetto biondo e liscissimo, un sorriso smagliante, gioielli brillanti, un vestito di glitter, in mano il microfono impugnato come uno scettro. Ce la ricordiamo così Raffaellà Carrà, icona pop della tv degli anni ’90 personaggio simbolo di un’intera generazione. Donna talentuosa e rivoluzionaria in grado di segnare profondamente la cultura del nostro Paese, sfidando tutte le convenzioni sociali dell’epoca. E’ a lei che lo scrittore e giornalista Paolo Armelli ha dedicato il suo primo libro “L‘arte di essere Raffaella Carrà– Un manuale per essere liberi, felici e rumorosi. E far l’amore con chi hai voglia tu ” (edito Blackie Edition). Un libro che combina il genere del saggio con quello del romanzo, scandagliano la vita, le conoscenze gli incontri che hanno segnato l’esistenza e la carriera della donna più amata dagli italiani e non soloOgni capitolo analizza un principio, una frase o un motto della Carrà, abilmente utilizzato dall’autore per raccontare non solo una storia, ma anche un messaggio più profondo che la donna dal caschetto biondo più famoso d’Italia voleva trasmettere al suo pubblico. Per capire meglio da dove è nata e come si è sviluppata l’idea di questo libro abbiamo incontrato Armellini alla Libreria Bodoni di Torino (Via Carlo Alberto, 41).

Cosa ti ha spinto a parlare proprio di Raffaella Carrà?

L’idea è venuta da Blackie Edition, sulla scia di una precedente edizione dedicata Bill Murray. Al contempo, c’è una motivazione personale che mi lega a questo personaggio: ha rappresentato una figura totalizzante nella mia vita e, quando ho studiato la sua storia, ho capito con quanti stimoli e ispirazioni avesse costellato il mio immaginario: abbiamo unito i puntini.

Studiando la sua storia di vita, cosa pensi abbia rappresentato per il nostro Paese questa donna?

E’ stata un’icona senza tempo e non ha mai stancato il pubblico. Una forza della natura in grado di unire la sua carriera “tradizionale” ad una carica rivoluzionaria: dall’ombelico scoperto al dire “fai l’amore con chi hai voglia tu”. Ha anche presentato molti programmi da sola circondata dai “carraba boys” invece che dalle solite vallette. Inoltre ha sempre mostrato la sua vicinanza alla comunità LGBTQ+. Forse non voleva espressamente cambiare le cose, ma di fatto- con il suo esempio– le ha trasformate profondamente.

Era consapevole di essere un personaggio antesignano dei tempi?

Lei guardava molto all’estero e cercava di anticipare i trends, ma in ogni caso non era così consapevole di quanto stesse cambiando davvero le cose. Per tale ragione, rileggendo la storia della sua vita, possiamo dire che è stato una donna modernissima.

Il tuo libro è suddiviso in dieci capitoli ognuno ispirato ad un motto o una frase tipica della Carrà. Qual è il tuo preferito?

Fai l’amore con chi hai voglia tu” perché esprime l’importanza che questo personaggio ha dato alla libera espressione dei propri sentimenti. I giudizi sulla sessualità e sul corpo sono impregnati di pregiudizi, talvolta anche tossici. Per tale ragione la sua battaglia non passa mai di moda e può ancora ispirarci.

Sul tema della sessualità, il nostro è un Paese libero?

Non del tutto, ci sono ancora molti pregiudizi. Abbiamo ancora difficoltà a riconoscere un’effettiva parità tra uomini e donne e verso le comunità LGBTQ+C’è un forte scollamento tra la realtà e la politica o il mondo istituzionale. Quindi ben vengano queste icone che vanno notare il corto circuito tra quello che le persone vivono e le regole imposte dai grandi sistemi.

Alla luce dell’analisi della storia della vita della Carràche cosa ha avuto di diverso dalle altre donne della spettacolo di quel momento?

Oltre alla libertà intellettuale e sessuale, sicuramente la caparbia. Ha combattuto per tutto quello in cui credeva. Nel 1970 diceva “partecipo ad un programma sulla Rai, ma voglio tre minuti solo per me“. Ha preteso il proprio spazio e questo è stato il primo segnale di una carriera caratterizzata da coraggio e indipendenza.

Valeria Rombolà

Iveco bus: Ruffino “Contenti per scelta lungimirante azienda di produrre in Italia”

 
“La notizia che Iveco Bus tornera’ a produrre autobus in Italia e’ assolutamente positiva per il territorio in quanto uno dei siti interessati sara’ a Torino. E’ una mossa intelligente richiedere l’accesso ai Contratti di Sviluppo del ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito delle opportunita’ fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In vista della messa la bando dei motori termici entro il 2035 l’azienda ha interpretato subito il futuro di un settore strategico per l’Italia e soprattutto per il Piemonte, proponendosi di sostenere la transizione energetica nel segmento del trasporto collettivo di persone in Italia sviluppando tecnologie avanzate di propulsione per autobus a zero emissioni. Non possiamo che essere contenti per questa scelta lungimirante che fa bene al Paese”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino.

Cda Iren, Luca Dal Fabbro è il nuovo presidente

L’assemblea degli Azionisti di IREN S.p.A. approva il Bilancio 2021 e la proposta
di dividendo pari a 0,105 euro per azione. Nominato il nuovo Consiglio di
Amministrazione, Luca Dal Fabbro è il nuovo presidente, 8 componenti su 15
sono donne
Reggio Emilia, 21 giugno 2022 – L’assemblea ordinaria degli Azionisti di IREN S.p.A. ha approvato in
data odierna il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 di IREN S.p.A., la Relazione sulla gestione e la
proposta di destinazione dell’utile di esercizio pari ad Euro 218.850.794,04, così come deliberato dal
Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2022, come segue:
• Quanto ad Euro 10.942.539,70 pari al 5% dell’utile di esercizio, a riserva legale;
• Quanto ad Euro 136.597.794,59 a dividendo agli Azionisti, corrispondente ad Euro 0,105 per
ciascuna delle n. 1.300.931.377 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale della Società con
la precisazione che le eventuali azioni proprie non beneficeranno del dividendo; il dividendo
sarà posto in pagamento a partire dal giorno 20 luglio 2022, contro stacco cedola il 18 luglio
2022 e record date il 19 luglio 2022;
• In un’apposita riserva di utili portati a nuovo, l’importo residuo pari ad almeno Euro
71.310.459,75;
L’Assemblea degli azionisti, con ampia maggioranza, ha inoltre: (i) approvato la sezione prima
(“Politiche sulla Remunerazione 2022”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022
e sui compensi corrisposti 2021; (ii) espresso voto favorevole sulla “Sezione Seconda” (Compensi
corrisposti esercizio 2021”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 e sui
compensi corrisposti 2021; (iii) nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione ed il suo Presidente per
il triennio 2022-2023-2024. Il CdA, per la prima volta nella storia del Gruppo Iren, sarà composto in
maggioranza da donne, 8 su un totale di 15 membri. Infine, l’Assemblea ha determinato il compenso
annuo da corrispondere ai componenti del Consiglio di Amministrazione.
Gruppo Iren Immagini Area Investor Relations Iren Overview

“Entrare a far parte del Gruppo Iren è per me motivo di onore – ha dichiarato Luca Dal Fabbro. Iren
riveste e rivestirà un ruolo sempre più strategico per lo sviluppo economico dei suoi territori, per la tutela
dell’ambiente e per la valorizzazione e l’uso sostenibile di risorse preziose come acqua ed energia.
Partendo dal legame che Iren ha con i propri territori di riferimento e dal valore unico che questa
relazione genera, metterò a servizio dell’azienda le mie esperienze pregresse per contribuire a rendere
il Gruppo leader nella economia circolare e nella transizione energetica. Il mio primo impegno sarà
quello di conoscere e approfondire l’ampio patrimonio di professionalità, competenze e storie delle
persone che ne fanno parte: un capitale umano inestimabile e ricco di diversità. I fattori abilitanti per
realizzare la visione tracciata per i prossimi anni saranno il lavoro di squadra, non solo tra le persone
che lavorano per noi e con noi ma anche con i territori di riferimento, lo sviluppo delle competenze e
delle sinergie, l’innovazione e la collaborazione con le Istituzioni per iniziative sistemiche come il PNRR.
L’obiettivo finale è creare sempre più valore per tutti i nostri stakeholder e azionisti”.
GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2021
I Ricavi consolidati al 31 dicembre 2021 si attestano a 4.955,9 milioni di euro in aumento del +33%
rispetto ai 3.726,2 milioni di euro dell’esercizio 2020. I principali fattori di incremento sono riferibili a
maggiori ricavi energetici per circa 1 miliardo di euro influenzati prevalentemente dall’incremento dei
prezzi delle commodities, per circa 120 milioni di euro alla variazione di perimetro della business unit
Ambiente (relativa a I.Blu, consolidata da agosto 2020, e alla Divisione Ambiente Unieco, acquisita a
novembre 2020), della business unit Energia (relativa a Iren Energy Solutions ed Asti Energia e Calore)
e della business unit Mercato (SidIren), e per circa 100 milioni di euro allo sviluppo delle attività
connesse alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici favorita dalle recenti
agevolazioni fiscali (bonus facciate e superbonus 110%). Alla variazione complessiva, contribuiscono
inoltre, ma in minor misura, i maggiori quantitativi venduti per effetti climatici e lo sviluppo della
customer base.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) ammonta a 1.015,8 milioni di euro, in aumento (+9,6%) rispetto ai
926,9 milioni di euro dell’esercizio 2020. L’incremento del margine è riconducibile per circa 24 milioni
di euro all’ampliamento del perimetro di consolidamento che ha caratterizzato principalmente la
business unit Ambiente. Contribuisce positivamente al miglioramento del margine l’andamento dello
scenario energetico caratterizzato da un prezzo dell’energia elettrica in forte incremento rispetto
all’esercizio 2020, e il maggior contributo dei servizi di dispacciamento (MSD). La filiera energetica
integrata ha permesso un bilanciamento degli effetti positivi e negativi legati alla volatilità dei prezzi,

garantendo un apporto significativo al margine di Gruppo. Inoltre, contribuiscono al miglioramento del
margine operativo lordo la crescita organica relativa agli incrementi tariffari dei servizi a rete, lo
sviluppo delle attività connesse ai lavori di riqualificazione energetica oltre al favorevole andamento
della stagione termica.

Il Risultato Operativo (Ebit) è pari a 454,1 milioni di euro, in aumento del +9,3% rispetto ai 415,4 milioni
di euro dell’esercizio 2020. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 37 milioni di euro,
relativi principalmente all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di
consolidamento e maggiori svalutazioni per circa 20 milioni di euro correlate prevalentemente agli
assets, già non operativi, dell’impianto di Scarlino Energia. Infine, si riportano minori accantonamenti
al fondo svalutazione crediti per circa 8 milioni di euro, in conseguenza di un miglioramento, rispetto
allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 303,1 milioni di euro, in significativo
incremento (+26,7%) rispetto al risultato del 2020. Tale crescita è influenzata positivamente da minori
oneri finanziari in seguito alla diminuzione del costo medio dell’indebitamento, che si riduce all’1,7%
verso il 2,1% del 2020. Inoltre, sul risultato contribuisce positivamente la riduzione temporanea del tax
rate pari al 21,3% (27,1% nel 2020). Quest’ultimo è influenzato da un provento fiscale non ripetibile
legato principalmente all’esercizio dell’opzione sui riallineamenti dei valori contabili e fiscali di cui al
decreto n. 104/20 (DL “Agosto”). Non considerando tale provento, il tax rate sarebbe stato pari a circa
il 29%.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2021 è pari a 2.906 milioni di euro, in flessione di 42
milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2020 (2.948 milioni). Complessivamente,
l’indebitamento finanziario netto si riduce in quanto la robusta generazione di cassa copre l’elevato
livello degli investimenti, il cash out per le acquisizioni, principalmente di Futura (20%) e Sidiren, e il
consolidamento dei relativi debiti, pari a 56 milioni di euro, e il pagamento dei dividendi pari a 149
milioni di euro. Si segnala inoltre il contributo positivo della variazione del fair value degli strumenti
derivati di copertura dal rischio tasso e commodity.
Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 955 milioni di euro, in crescita (+4,7%) rispetto
ai 913 milioni di euro del 2020, di cui 85 milioni di euro relativi al cash out per le acquisizioni effettuate
nel corso dell’anno.

 

NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021 si è concluso il mandato del Consiglio di
Amministrazione in carica. L’Assemblea degli Azionisti ha provveduto a nominare pertanto il nuovo
Consiglio di Amministrazione della società che rimarrà in carica per gli esercizi 2022/2023/2024
(scadenza: data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2024).
I quindici componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione sono: Pietro Paolo Giampellegrini, Tiziana
Merlino, Cristina Repetto, Giuliana Mattiazzo, Patrizia Paglia, Francesca Culasso, Francesca Grasselli,
Giacomo Malmesi, Gianluca Micconi, Cristiano Lavaggi, Luca Dal Fabbro, Moris Ferretti e Gianni Vittorio
Armani nominati dalla lista n.1 presentata da Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l., Finanziaria Città di
Torino Holding S.p.A., Comune di Reggio Emilia in proprio e in qualità di mandatario delle Parti Emiliane
e Comune di La Spezia e votata dalla maggioranza, a cui si aggiungono Licia Soncini e Enrica Maria Ghia
nominati dalla lista n.2 presentata da Amundi Asset Management SGR S.p.A. gestore dei fondi: Amundi
Sviluppo Italia, Amundi Risparmio Italia, Amundi Accumulazione Italia Pir 2023, Amundi Valore Italia Pir
e Amundi Dividendo Italia; Anima Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Anima Crescita Italia e Anima Iniziativa
Italia; Stichting Depositary Apg Developed Markets Equity Pool – 6613 Apg Dme Lazard e Stichting
Depositary Apg Developed Markets Equity Pool – Dme Systematic Global Equity; Arca Fondi Sgr S.p.A.
gestore dei fondi: Fondo Arca Economia Reale Bilanciato Italia 30 e Fondo Arca Azioni Italia; BancoPosta
Fondi S.p.A. SGR gestore del fondo Bancoposta Rinascimento; Eurizon Capital S.A. gestore del fondo
Eurizon Fund comparti: Italian Equity Opportunities – Equity Italy Smart Volatility nonché di Eurizon Am
Sicav – Italian Equity; Eurizon Capital Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Eurizon Progetto Italia 20 – Eurizon
PIR Italia 30 – Eurizon AM MITO 50 (Multiasset Italian Opportunities 50) – Eurizon AM MITO 95
(Multiasset Italian Opportunities 95) – Eurizon AM MITO 25 (Multiasset Italian Opportunities 25) –
Eurizon AM TR Megatrend – Eurizon Progetto Italia 70 – Eurizion Azioni Italia – Eurizon PIR Italia Azioni
– Eurizon Azioni PMI Italia – Eurizon Progetto Italia 40; Fideuram Asset Management Ireland gestore
del fondo Fonditalia Equity Italy; Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management Sgr
S.p.A. gestore dei fondi: Fideuram Italia, Piano Azioni Italia, Piano Bilanciato Italia 50, Piano Bilanciato
Italia 30; Interfund Sicav – Interfund Equity Italy; Generali Investments Luxembourg SA gestore di
Generali Investments SICAV Euro Future Leaders, nonché dei fondi Generali Smart Fund PIR Evoluzione
Italia e Generali Smart Funds PIR Valore Italia; Kairos Partners Sgr S.p.A. in qualità di Management
Company di Kairos International Sicav – Comparto Key; Mediobanca SGR S.p.A. gestore dei fondi
Mediobanca Mid & Small Cap Italy e Mediobanca ESG European Equity; Mediobanca SICAV;
Mediolanum Gestioni Fondi Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Mediolanum Flessibile Futuro Italia e
Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia e votata dalla minoranza.

 

L’Assemblea ha inoltre nominato l’Ing. Luca Dal Fabbro alla carica di Presidente del Consiglio di
Amministrazione per gli esercizi 2022/2023/2024.
L’Assemblea ha altresì determinato in euro 967.000 annui lordi l’importo massimo complessivo per la
remunerazione di tutti gli Amministratori (inclusi sia i compensi previsti per quelli investiti di particolari
cariche, sia i compensi per la partecipazione ai Comitati endo-consiliari) Nell’ambito di questo importo,
l’Assemblea ha determinato il compenso da corrispondere a ciascun Consigliere di Amministrazione in
euro 30.000 annui lordi.
La documentazione prevista dalla normativa vigente relativa all’odierna Assemblea è messa a
disposizione del pubblico presso la sede della Società, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet
www.gruppoiren.it e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) nei termini di
legge.
Il rendiconto sintetico delle votazioni di cui all’art. 125-quater, comma 2, T.U.F. verrà reso disponibile
sul sito internet della società www.gruppoiren.it entro cinque giorni. Il verbale assembleare sarà messo
a disposizione del pubblico con le modalità ed i termini previsti dalla legge.