ilTorinese

“Ma l’hai capito che non serve a niente mostrarti sorridente agli occhi della gente”

Music tales, la rubrica musicale

Te ne sei accorto, sì

Che parti per scalare le montagne

E poi ti fermi al primo ristorante

E non ci pensi più

Te ne sei accorto, sì

Che tutto questo rischio calcolato

Toglie il sapore pure al cioccolato

E non ti basta più

Ma l’hai capito che non serve a niente

Mostrarti sorridente

Agli occhi della gente

E che il dolore serve

Proprio come serve la felicità”

Vi ho già parlato di Brunori SAS tempo fa, lo ricordo. Amo la sua penna, la trovo di un cinico realismo che un po’ mi appartiene.

 

Siamo nel 2017, che Dio solo sa quanto mi sembra lontano.

 

«Sono partito dall’idea che la paura fosse il motore di una serie di cose che vedevo accadere intorno a me…». Dice Brunori.

Da qui nasce “La verità’’, uno di quei brani che già al primo ascolto sembra colpirti direttamente, come un pugno nello stomaco, come tutti i suoi brani per ciò che mi riguarda.

Un dialogo in seconda persona che però ci dà l’idea di essere un dialogo fatto con se stesso più che una predica. Un canto completamente umano che, senza poetiche particolari o giri di parole, affronta il tema della paura, dell’esistenzialismo disincantato, della fragilità.

Brunori costruisce un percorso per dare un nome a queste cose, attraverso un climax ascendente della gravità delle conseguenze della verità cantata. Una serie di metafore, all’inizio semplici (“te ne sei accorto, si? Che parti per scalare le montagne e poi ti fermi al primo ristorante”) per poi arrivare a temi più profondi: la paura del tempo che passa, la paura del cambiamento, della morte. La paura e il dolore sono quindi alla base della natura umana, felicità e dolore sono due lati della stessa medaglia. “il dolore serve, proprio come serve la felicità”. Per questo, secondo Brunori, non dovremmo avere paura di stare male, di soffrire, di sentirci inadatti perché “morire serve anche a rinascere”.

Dovremmo semplicemente essere noi stessi senza la continua ricerca di piacere agli altri non mostrando magari lati di noi che potrebbero non essere “accettati”. Ma chi se ne frega?

E’ una canzone, “La verità”, che esprime la necessità di non identificarsi troppo con quello che si fa, perché viviamo costantemente in bilico tra la ricerca di sicurezza nel quotidiano e la voglia di cambiamento, di credere ai sogni ma siamo invasi dal terrore di modificare lo stato delle cose.

Ma l’hai capito che non ti serve a niente sembrare

intelligente agli occhi della gente?

E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare.”

(Anaïs Nin)

Buon ascolto

Chiara De Carlo

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

19 settembre 1926, nasce lo stadio di San Siro

ACCADDE OGGI

Proprio oggi compie 96 anni,a Milano, lo stadio “San Siro”, nome scelto per omaggiare il quartiere nel quale l’impianto vede la luce.L’inaugurazione avviene  con l’amichevole Inter-Milan, terminata col successo dei nerazzurri per 6-3. L’impianto, costruito in 15 mesi,, nasce per iniziativa dell’allora presidente del Milan Piero Pirelli che decide di finanziarlo in tutta la sua completezza.All’inizio lo stadio è di totale proprietà dei rossoneri e  contiene  35mila spettatori. Nel 1935 viene acquistato dal Comune di Milano e solamente dal 1947 ospita anche l’Inter. Nel 1980 San Siro viene intitolato alla memoria di Giuseppe Meazza, campione milanese nonché ex calciatore di Inter e Milan, mancato nel 1979.

Enzo Grassano

Torino: controlli congiunti nella notte fra sabato e domenica nelle aree della movida

Nella notte tra sabato e domenica  hanno avuto luogo i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale) nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della cosiddetta “movida”.

 L’attività ha interessato principalmente Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore, i Murazzi del Po, Piazza Santa Giulia ed il quartiere San Salvario.

Oltre una cinquantina le persone identificate, 3 i posti di controlli effettuati (nell’area dei Murazzi del Po e nel quartiere San Salvario).

In una delle attività sottoposte a controllo, una paninoteca,  il personale  ha riscontrato e contestato la somministrazione vietata di bevande alcoliche dopo le ore 3.

Una persona è stata sanzionata amministrativamente in quanto trovata in possesso di una quantità di cocaina ad uso personale, sottoposta a sequestro.

Elevata una contestazione al CdS per guida senza patente.

Infine, personale del Commissariato Centro ha accompagnato due soggetti stranieri privi dei documenti negli uffici di polizia per provvedere alla loro identificazione.

I controlli nelle aree interessate dal fenomeno continueranno con cadenza regolare anche nelle prossime settimane.

Caravino, nuovo corso per volontari soccorritori

“Chi vuol essere volontario?”, è un invito a partecipare alla serata di presentazione del nuovo corso gratuito per diventare volontari soccorritori e volontarie soccorritrici organizzato dalla Pubblica Assistenza Anpas Vasc Volontari Soccorso e Assistenza Caravino che si terrà venerdì 23 settembre, alle ore 21 presso la sede dell’associazione di via San Solutore 13 a Caravino.

Il corso è interamente gratuito ed è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero. Le lezioni sono aperte a tutti i cittadini maggiorenni interessati ad apprendere le tecniche di primo soccorso e a fare volontariato nell’associazione Vasc di Caravino.

Mauro Bretti, presidente Vasc Volontari Soccorso e Assistenza Caravino: «Sono orgoglioso di rappresentare questa associazione della quale fanno parte più di 100 volontari seri, preparati, motivati e impegnati quotidianamente in diverse attività e servizi rivolti alla popolazione: trasporti sanitari, trasporti di dializzati verso gli ospedali per le loro cure giornaliere, trasporti di persone affette da Alzheimer verso il centro diurno di Salerano, servizi di emergenza 118, assistenze a manifestazioni ed eventi, dimissioni ospedaliere, accompagnamento di pazienti a visite e molto altro. Dove c’è bisogno di noi, noi ci siamo sempre stati e ci saremo sempre. Neanche la pandemia è riuscita a fermarci. I nostri equipaggi hanno sempre continuato ad assistere, accompagnare e soccorrere chiunque ne avesse bisogno. Ora voglio rivolgere un invito a tutti coloro che desiderano fare volontariato nel settore dell’assistenza e dei trasporti sanitari. Venerdì 23 settembre, alle ore 21, presso la sede del Vasc di Caravino, si terrà la serata di presentazione del nuovo corso gratuito per diventare volontario soccorritore. È aperto a tutte le persone maggiorenni, donne e uomini, che desiderano mettere a disposizione un po’ del loro tempo per fare con passione qualcosa per gli altri. Credo fermamente nei valori del volontariato e vorrei davvero che il mio invito ad assistere alla serata di presentazione al corso, o a venire a trovarci nella nostra sede, fosse accolto da molti. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0125778139, o scrivere a formazione@vasc-caravino.org. Vi aspetto numerosi».

Il soccorritore con un’adeguata formazione deve essere capace di operare in modo coordinato con la Centrale operativa del Servizio di emergenza sanitaria e gestire l’organizzazione di un soccorso sicuro nonché prestare assistenza sul luogo e durante il trasferimento.

Dopo una prima parte di teoria, di 54 ore, gli aspiranti volontari soccorritori saranno ammessi al tirocinio pratico protetto di altre 100 ore, durante il quale dovranno svolgere, affiancati da personale esperto, trasporti in emergenza su autoambulanza e servizi ordinari.

L’associazione Vasc di Caravino, Pubblica Assistenza aderente all’Anpas, può contare sull’esperienza e la disponibilità di 129 volontari, di cui 68 donne. Dispone di cinque ambulanze, due mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili e tre altre autovetture per i servizi di tipo socio sanitario.

 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

Mazzini sempre attuale 150 anni dopo. Conferenza con il prof. Quaglieni

Martedì 20 settembre alle ore 17,30 nella sede della Città metropolitana  di Torino a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), Luca Badini Confalonieri e Maria Luisa Alberico, in colloquio con il curatore ed
autore del saggio introduttivo, lo storico prof. Pier Franco Quaglieni,  presenteranno il libro di Giuseppe Mazzini “Doveri dell’uomo”, Edizioni
Pedrini. Introdurrà il giornalista Edoardo Massimo Fiammotto.

Il libro è corredato anche di un inedito di Renzo De Felice su  “Mazzini ed il socialismo”.  L’iniziativa del Centro “Pannunzio”, che ha  promosso questa nuova edizione nel 150° anniversario della morte di
Mazzini, rappresenta la scelta precisa di offrire l’occasione per una  riflessione sui doveri, che Mazzini vedeva come premessa indispensabile
per la realizzazione dei diritti. Questo messaggio appare quanto mai  attuale ai nostri giorni in cui i doveri sono quasi scomparsi ed i
diritti sembrano essere l’unica priorità.
Sarà l’occasione per ricorda Roma Capitale d’Italia e la breccia di Porta Pia del XX Settembre 1870 , insieme al protagonista della Repubblica romana del 1849 che ebbe in Mazzini il suo ispiratore .

Si conclude Tennis & Friends: i giovani al centro della prevenzione

Oltre 1.000 ragazzi presenti delle scuole primarie e secondarie di Torino, più di 4.000 screening e check up gratuiti eseguiti da 300 sanitari (tra medici e infermieri di 23 branche specialistiche) dei 45 ambulatori attivi nei 33 percorsi di salute implementati al Villaggio della Salute. Si sono registrati numeri da record nell’ultima delle tre giornate 16,17 e 18 settembre, della seconda edizione a Torino di Tennis & Friends – Salute e Sport, l’“Official Charity Event” delle Nitto ATP Finals di Torino 2022 e come partner ufficiale della Commissione Europea per la Settimana Europea dello Sport.

Affluenza e partecipazione triplicata allo Stadio del Tennis, nella sede del “Circolo della Stampa Sporting”, in corso Agnelli, 45, verso il progetto sociale che da oltre dieci anni promuove e sostiene la diffusione della prevenzione gratuita e la prevenzione della salute, patrocinato dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla ASL Città di Torino, il patrocinio del Ministero della Difesa, e con la preziosa collaborazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS.

L’educazione alla salute e alla prevenzione deve cominciare dai più giovani, è necessario aiutare le famiglie che a causa delle difficoltà economiche non possono permettersi di far fare attività sportiva ai propri ragazzi con bonus e borse di studio. I due anni di pandemia non solo hanno bloccato il mondo e insieme gli screening della prevenzione e l’attività sportiva – ha spiegato il Prof. Giorgio Meneschincheri, presidente e fondatore di Tennis & Friends – Salute e Sport, medico chirurgo- specialista in medicina preventiva, docente Università Cattolica del Sacro Cuore. – il Covid ha in molti casi avuto pesanti conseguenze sui bilanci delle famiglie che oggi si trovano alle prese con difficoltà economiche che non loro permettono di sostenere, come prima, i costi dell’attività sportiva dei figli.” 

 

A Torino il Festival dell’Acqua

DAL 21 AL 23 SETTEMBRE
TORINO OSPITA LA 7ᵃ EDIZIONE

Un’occasione di importante riflessione sui problemi della siccità e dell’approvvigionamento idrico con un variegato programma di coinvolgimento della città

Dal 21 al 23 settembre Torino ospita per la prima volta il Festival dell’Acqua, il principale appuntamento nazionale incentrato sui temi del servizio idrico. Giunto quest’anno alla sua settima edizione, il Festival dell’Acqua, ospitato nelle sale del Centro Congressi del Lingotto, è ideato e promosso da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che chiama a raccolta le oltre 450 aziende associate e tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. L’edizione 2022 di Torino è organizzata in collaborazione con SMAT – Società Metropolitana Acque Torino.


Il Festival dell’Acqua non sarà solamente un’occasione importante per addetti ai lavori, ma coinvolgerà anche la cittadinanza torinese con intrattenimenti, eventi artistici, culturali e sportivi, per approfondire il tema dell’acqua sotto varie angolature.

 

Sono 160 i relatori, per una tre giorni di riflessioni e approfondimenti – 14 convegni tra sessioni plenarie ed eventi paralleli – con ospiti nazionali e internazionali per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita. La manifestazione, a cadenza biennale, arriva a Torino dopo le edizioni di Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015, Bari nel 2017, Bressanone/Venezia nel 2019 e una versione digitale nel 2021.

Il Festival dell’Acqua intende affrontare, proprio in questo 2022, temi diventati particolarmente attuali. Il capoluogo piemontese, infatti, è al centro di un territorio che negli ultimi mesi ha sofferto fortemente il problema della siccità e dell’approvvigionamento idrico: tematiche che verranno approfondite presso il Centro Congressi del Lingotto. Esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore si confronteranno con i principali attori europei del servizio idrico anche sugli impatti del Pnrr, sulla digitalizzazione e sugli investimenti tesi a contenere le dispersioni di rete.

Tutti i convegni saranno aperti al pubblico, previo accredito sul sito dell’evento, e gratuiti.

Il Festival dell’Acqua vedrà la partecipazione del Sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e di oltre cento Sindaci in rappresentanza della Città Metropolitana Torinese.

Ad aprire il Festival sarà la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, che si esibirà con l’inno europeo, l’inno nazionale e l’inno degli Alpini.

 

Agli incontri e alle tavole rotonde si affianca anche un palinsesto ricco di eventi destinati alla città, che partono già dalla settimana precedente. Spettacoli, installazioni e mostre dedicate consentono di approfondire il tema dell’acqua nei suoi molteplici aspetti.

“Sensazioni e rigenerazioni”. Il Gruppo Iren a Terra Madre Salone del Gusto

Il Gruppo Iren, main partner di Terra Madre Salone del Gusto 2022, è presente dal 22 al 26 settembre all’interno della manifestazione con un proprio spazio e un calendario di attività ispirate al tema di questa edizione, “Rigenerazione”.

Lo stand dell’azienda sarà infatti dedicato a Sensazioni e Rigenerazioni, e offrirà al pubblico un’esperienza che unisce gusto e rispetto dell’ambiente: il progetto, a cura di Eduiren – il settore educational del Gruppo Iren – offrirà l’opportunità per scoprire un approccio “circolare” al cibo, che passa dalla rigenerazione degli scarti e da buone pratiche sostenibili.

Lo spazio sarà aperto al pubblico e verrà animato da un programma di attività gratuite: tutti i giorni, alle 11.30 e alle 16, sarà possibile degustare Ri-Sorso, un cocktail anti-spreco prodotto con gli scarti della frutta; alle 11 e alle 17 l’appuntamento sarà con l’Atelier Sens/azionale, un laboratorio della durata di un’ora che accompagnerà i visitatori in un percorso insolito alla scoperta di frutta e ortaggi, coinvolgendo tutti i sensi e fornendo consigli utili e suggestioni per un loro utilizzo più consapevole. Sulla sostenibilità a tavola Iren proporrà inoltre, venerdì 23 settembre alle ore 11 e alle ore 16, un live show dedicato alla conservazione del cibo, Sani Portatori di Gusto, per scoprire come materiali di scarto tessile possano trasformarsi in contenitori riutilizzabili.

Lo spazio Iren sarà inoltre a disposizione dei visitatori per un momento di Pausa Circolare in cui sarà possibile riposarsi, ricaricarsi, anche grazie alle colonnine di ricarica per gli smartphone presenti nell’area e vedere ma anche toccare le varie forme della rigenerazione.

Si potranno scoprire anche quattro risultati dei processi di rigenerazione in cui il Gruppo Iren è impegnato: gli scarti organici trasformati in compost di qualità e in biometano; gli scarti plastici che diventano granuli per produrre asfalto o supportare la produzione di acciaio “green”; gli scarti legnosi che si trasformano in pallet, e vecchi materassi che vengono rigenerati e tornano a essere utilizzabili

“Sensazioni e Rigenerazioni” è un progetto ideato da Eduiren in collaborazione con Fondazione Reggio Children, Pause-L’Atelier dei Sapori, e Remida-Centro di riciclaggio.

Il Gruppo Iren è main partner di Terra Madre Salone del Gusto, con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto alla manifestazione e di sviluppare una partnership di valore, capace di generare ricadute positive sul territorio. Un supporto che si fonda sulla consonanza tra i valori dell’azienda e quelli della kermesse, che da anni mette al centro i temi della sostenibilità, della transizione ecologica e delle comunità. Terra Madre Salone del Gusto si colloca in un ampio calendario di manifestazioni a cui Iren assicura supporto, nella convinzione che i grandi eventi possano contribuire a una crescita sostenibile del territorio.

 

Il Museo A come Ambiente ha ospitato la 17esima giornata per la custodia del Creato

Iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Torino

 

Sabato 17 settembre scorso si è celebrata la 17esima giornata per la custodia del Creato, che ha avuto luogo presso il Museo A come Ambiente in corso Umbria 90.

A promuovere la giornata l’Arcidiocesi di Torino, in particolare il suo Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, diretto da Alessandro Svaluto Ferro. nell’ambito della suaCommissione Regionale del Piemonte e Valle d’Aosta.

“La giornata nazionale per la custodia del creato – spiega Gaetano Quadrelli, responsabile Pastorale sociale del lavoro Piemonte e Valle d’Aosta – rappresenta un’iniziativa della conferenza episcopale italiana, in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee. Si tratta di una giornata dedicata a riaffermare  l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo.

Tema di quest’anno, titolo anche del messaggio dei Vescovi Italiani per la 17esima Giornata nazionale per la Custodia del Creato, è “Prese il pane, rese grazie””.

“ Quante cose sa dirci un pezzo di pane –  aggiunge Gaetano Quadrelli – Basta saperlo ascoltare. Purtroppo  spesso il pane ci sembra scontato ed è talmente “quotidiano” da non attirare il nostro sguardo. Non si apprezza, ma troppo spesso si usa; non si guarda, si mangia. Lo consumiamo  automaticamente senza badarci”.

“Invece – aggiunge Gaetano Quadrelli – il pane è un dono della terra, frutto del lavoro di molte persone e, quindi, va ricevuto con gratitudine. L’essere grato è  un atteggiamento fondamentale per un cristiano e, per questo motivo, siamo chiamati a vivere la dinamica della condivisione, del dono che deve diventare uno stile di vita per la cittadinanza. Politica e economia devono dar vita alla civiltà dell’amore”.

Dopo gli interventi di Gaetano Quadrelli, Delegato regionale dell’Ufficio Pastorale, Sociale e del Lavoro, e di monsignor Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli e Vescovo incaricato per la PSL, è stato affrontato il tema della sostenibilità nella proposta dell’ecologia integrale e della Laudato Si da Isabella Brianza dell’Azione Cattolica di Torino.

“ Il Papa – ha spiegato Isabella Brianza – afferma che siamo arrivati ad un punto di rottura tra l’unione umana il creato e che dobbiamo agire. In occasione della giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato,  tenutasi il primo settembre 2022, il Santo Padre ha inviato un messaggio che rappresenta il tema e l’invito del Tempo del Creato di quest’anno, che si concluderà con la festa di San Francesco. Come Chiesa chiediamo di assumere questi temi con una certa serietà, mantenendo un occhio vigile su chi ci governa”.

Il Santo Padre ha ribadito che si tratta di un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura, tutti insieme, della casa comune. Questo tempo è stato originariamente ispirato dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e rappresenta un’opportunità per coltivare una vera e propria “conversione ecologica”, che Giovanni Paolo II ha incoraggiato di fronte alla ‘catastrofe ecologica’ preannunciata nel 1970. Da un lato notiamo un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro un grido amaro che si lamenta dei maltrattamenti umani.

“Questo dolce canto – spiega Isabella Brianza – ci invita a praticare “una spiritualità ecologica”, attenta alla presenza di Dio nel mondo della natura. Il Laudato sì  rappresenta un invito a fondare la nostra spiritualità sulla “consapevolezza amorevole di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri umani dell’universo una stupenda comunione universale”. Il messaggio del Santo Padre invita, in questo tempo del Creato, a riprendere a pregare nella grande cattedrale del creato, godendo del “grandioso coro cosmico” delle creature che cantano le loro Lodi nei confronti di Dio”.

“Quella dolce canzone – spiega il Messaggio del Santo Padre – è  accompagnata da un grido amaro, meglio da un coro di grida amare; per prima è la sorella madre terra che grida. In balia dei nostri eccessi consumistici, essa geme e ci implora di fermare i nostri abusi, la sua distruzione”.

Claudia Galetto di Ires Piemonte ha dibattuto il tema del “Cambio di paradigma e Politiche di sostenibilità.  A che punto è  il Piemonte?”, spiegando come sia necessario intervenire in questi tempi di crisi e che una trasformazione etica si debba accompagnare ad una lotta rivolta  a trasformare la biodiversità.

“Siamo di fronte a una crisi climatica e a una crisi sociologica – ha spiegato Claudia Galletto, ripetendo le parole del Papa, che fa un riferimento al fatto che non si tratta di due crisi separate, quella ambientale si accompagna a quella sociale. Vi è  quindi un tema fondamentale che è quello della necessità  di un cambio di paradigma e di far intervenire la sostenibilità nel compito di custodire il creato”.

“L’Agenda 2030 – aggiunge Claudia Galletto – è  fondamentale e ha introdotto elementi di novità,  collegando la dimensione sociale a quella ambientale. Il paradigma della sostenibilità  dimostra che il nostro Paese sta mettendo a segno un lavoro importante per capire quale sia la domanda e, a partire da questa, costruire strutture nuove. Emerge la drammaticità  degli effetti sociali e ambientali sui modelli di sviluppo e la necessità  di un riequilibrio tra ambiente e società.  Di qui l’importanza fondamentale di educare la popolazione perché  possa saper comprendere la nuova situazione e attuare l’accelerazione del cambiamento. Lo sviluppo sostenibile consiste, quindi, sull’equilibrio tra l’ambiente e la società, spesso messo in crisi dai problemi legati ai cambiamenti climatici, che provocano danni di non poca rilevanza, come sul lago Maggiore”.

A questi interventi ha fatto seguito una tavola rotonda ricca di esperienze e riflessioni critiche sull’intreccio tra sostenibilità, giustizia e utilizzo consapevole delle risorse naturali.

Il Presidente della Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, è  intervenuto sul tema della “Terra e cibo: energie per il futuro”, individuando l’importanza della mission di una strategia regionale, per rompere le logiche settoriali e far emergere politiche efficaci”.

Di qui l’importanza di un documento di economia e finanza creato nell’ambito di un solido sistema istituzionale, comprensivo del mondo della ricerca, capace di coordinarsi e strutturarsi al fine di attuare questo cambiamento. L’approccio deve risultare sistemico e non verticale, capaci di affrontare i cambiamenti di domanda, le criticità e fragilità.  Dovranno anche essere messi in atto strumenti di pianificazione delle differenze geografiche e delle caratteristiche socio economiche e ambientali.

“La pandemia prima e poi la guerra – spiega Roberto Moncalvo – hanno messo in crisi alcune certezze relative alla disponibilità  di energia e fatto avanzare la possibilità di eventuali cambiamenti nella disponibilità di materie prime. Oggi diverse produzioni risultano bloccate dall’impossibilità  di far funzionare le celle frigorifere. Le forze politiche stanno semplificando notevolmentele questioni, parlando anche di una possibile soluzione del nucleare, che sarà  pronta tra 20-25 anni. Assistiamo anche a cambiamenti climatici mai avvenuti prima. Nelle Marche è  caduta in poche ore l’acqua che cade in sei mesi.

Di qui la necessità di una modifica del PNRR”.

Francesca Vietti, che ha parlato a nome delle diocesi di Biella, Casale Monferrato, Novara e Vercelli, ha concentrato il suo intervento sul Report Terre d’acqua, sottolineando l’importanza dell’acqua come principio vitale e patrimonio universale comune. Il valore dell’acqua risulta etico e religioso, in quanto lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. Fondamentale è anche la conoscenza del territorio, indispensabile per affrontare il tema della cautela nell’uso dell’acqua, considerando come il medesimo bacino del Po sia stato trasformato dall’uomo. È  anche stato avviato un progetto nelle scuole superiori dal titolo “Cura della casa Comune”, il cui primo esperimento è stato avviato nel 2020, a Vercelli.

Una preziosa testimonianza è giunta dal Vicepresidente dell’Ucid presidente del CAAT, Marco Lazzarino, che ha spiegato come il Centro Agroalimentare  sia nato nel 2002 e veda impegnati all’interno  della filiera i grossisti,  anello di congiunzione tra i produttori e i consumatori finali. La raccolta differenziata è statapotenziata e da tempo ormai è stato avviato un progetto di collaborazione con il Banco Alimentare, perché determinati prodotti che conferiscono nell’isola ecologica possano essere recuperati. Giovani studenti universitari sono impegnati in questa attività  di recupero e due volte la settimana fanno il giro di tutti i grossisti,  per recuperare la merce. Ciò  avviene nella tarda mattinata e consente il recupero di 15-20 tonnellate di cibo l’anno.Questo è  un significativo esempio di economia circolare”.

Mara Martellotta