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Fondazione Cascina Roccafranca: un Natale Solidale di libri! Ultimi appuntamenti


L’iniziativa solidale di quest’anno è all’insegna della promozione della lettura per i più piccoli. Libri sospesi, donazioni e letture ad alta voce per tutto dicembre.

Anche quest’anno la Fondazione Cascina Roccafranca ha deciso di organizzare un’iniziativa solidale per il Natale, nell’ambito del progetto Mirafiori Quartieri Solidali.

 

Dopo il successo dell’edizione 2021, che ci aveva permesso di raccogliere beni di prima necessità per le famiglie in difficoltà del quartiere e la campagna per la raccolta di materiale scolastico dello scorso settembre, per questo NATALE SOLIDALE 2022 abbiamo pensato di dare continuità ai percorsi avviati e alla rete territoriale creata organizzando un’iniziativa solidale all’insegna della promozione della lettura per i più piccoli.

 

E dunque è nato, in collaborazione con le Biblioteche civiche, alcune librerie e cartolerie della zona di Mirafiori Nord e lo Spazio infanzia La Rocca Incantata, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere e facilitare l’accesso alla lettura per bambine e bambini da 0 a 6 anni, consentendo anche a chi non ha la possibilità  di investire denaro in libri e di partecipare a letture ad alta voce di poter  entrare in questo meraviglioso mondo.

 

Cosa faremo? L’idea è quella di lavorare su due fronti: da un lato una campagna di raccolta fondi per acquistare dei libri da destinare a due Scuole dell’Infanzia del quartiere, dall’altro il coordinamento di momenti di lettura gratuiti destinati principalmente alla fascia di età 3-6 anni.

Partecipare alla nostra iniziativa è molto semplice e si può fare per tutto il mese di dicembre lasciando una DONAZIONE o un LIBRO SOSPESO presso questi negozi:

 

Libreria Essai, via Filadelfia 229
Libreria Gulliver, via Boston 30/B
Cartoleria La Mina, via Gaidano 168
Cartolibreria Millecolori, via Gaidano 67
Fotocartoleria, via G. Reni 96 int. 22
Cartoleria Il Dado, via Filadelfia 261/A

 

 

 

I libri sospesi  e quelli acquistati grazie ai  contributi raccolti saranno donati alle biblioteche delle Scuole dell’Infanzia Mago di Oz, di via Collino 12,  e Brunella, di via Romita 19, per permettere a tutti i bambini del quartiere di poterne usufruire nel corso degli anni.

 

In aggiunta, le donazioni raccolte nelle cartolerie saranno utilizzate per acquistare, presso le cartolerie stesse, materiali che verranno utilizzati nei laboratori di lettura.  

Ecco luoghi e date dei laboratori di lettura ad alta voce:

22 Dicembre ore 17.00
Biblioteca Civica A. Passerin d’Entréves Via Guido Reni 96/15-102, TO
Un viaggio natalizio tra i libri
Letture ad alta voce per bambine e bambini dai 3 ai 10 anni e le loro famiglie con le volontarie del Servizio Civile Universale.

 22 Dicembre ore 17.00
Biblioteca Amoretti c.so Orbassano 200, TO
Gelida l’aria ma non il cuore …

Letture ad alta voce per bambini e bambine dai 3 ai 6 anni e le loro famiglie. A cura del personale della biblioteca e delle volontarie del Servizio Civile Universale.

 

“Abbiamo pensato di lavorare sulla promozione della lettura per l’infanzia perché in questo momento storico ci sembra sempre più importante che la cultura sia inclusiva e accessibile e la nostra iniziativa va proprio in questa direzione – spiega Marta Belotti, operatrice della Fondazione Cascina Roccafranca che si occupa del settore welfare – Inoltre volevamo puntare sulla fascia di età 0-6 perché crediamo che la promozione della lettura e di iniziative culturali sia fondamentale già dai primi anni di vita ”.

 

In questa idea ci hanno creduto in molti perché l’iniziativa si regge sulla sinergia tra diversi attori che ritengono importante investire insieme sul territorio e sulla solidarietà. “Crediamo molto nell’importanza di lavorare insieme e mettere in rete diverse realtà del territorio, ci sembra una strategia vincente” – dice Marta Belotti, che aggiunge – “Cerchiamo di proporre una cultura sociale che fondi le sue consapevolezze dal basso e che parli di solidarietà, di mutualismo con un’attenzione particolare alle difficoltà e alle fragilità; che sviluppi una cultura della relazione, del creare reti, dell’aiutarsi reciprocamente per trovare risposte comuni a bisogni collettivi. Allo stesso tempo cerchiamo di lavorare affinché il sociale possa accedere liberamente alle risorse del territorio e venga incluso nelle sue proposte culturali”.

 

Il Natale Solidale è un progetto di Fondazione Cascina Roccafranca e Fondazione della Comunità Mirafiori.

Con il patrocinio della Circoscrizione 2 e nell’ambito del PON METRO REACT EU Torino – Asse 7 – Misura TO 7.1.1.a – Sviluppo delle Reti di Comunità per l’inclusione, finanziato attraverso le risorse dell’Unione Europea per la pandemia COVID-19.

In collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi, le librerie Gulliver ed Essai, le cartolerie che partecipano alla Spesa Sospesa La Mina, Il Dado, Fotocartoleria e Millecolori, la cooperativa Educazione Progetto e lo Spazio Infanzia La Rocca Incantata.

L’iniziativa nasce all’interno di Mirafiori Quartieri Solidali, un progetto che permette di intercettare collettivamente i bisogni del territorio, aumentare la capacità di intervento su situazioni di fragilità,rendere sostenibile nel tempo gli interventi attraverso la creazione di esperienze virtuose di aiuto dal basso. Tutto con iniziative di sostegno alimentare (ad esempio la Spesa Sospesa con 30 negozi del quartiere che hanno aderito), inclusione, educazione e aggregazione, cura e benessere, segretariato sociale, per rendere Mirafiori un QUARTIERE sempre più SOLIDALE!

Tutte le azioni si svolgono con il supporto di volontari e in sinergia con Fondazione della Comunità Mirafiori. Il progetto Mirafiori Quartieri Solidali è sostenuto dalla Circoscrizione 2 e sul territorio di Mirafiori Nord include una rete di: 4 parrocchie (Santissimo Nome di Maria, Ascensione del Signore, Pentecoste e Gesù Redentore), 30 negozi locali, il GAS Roccafranca, la Cooperativa il Punto – Coabitazione Solidale via Poma Scarsellini.

(https://www.cascinaroccafranca.it/mirafiori-quartieri-solidali/)

INFO
Cascina Roccafranca – via Rubino 45 – 10137 Torino – tel. 011.01136250
e-mail: inforoccafranca@comune.torino.it / sito internet: www.cascinaroccafranca.it

Regali di Natale online: il decalogo della Polizia per gli acquisti sicuri

La Polizia Postale scende in campo per la protezione degli acquisti dei regali di Natale rinnovando la guida con consigli pratici e suggerimenti utili per acquistare in Rete con maggiore tranquillità.

Torino, 20 dicembre 2022– E’ ormai iniziata la corsa agli ultimi acquisti dei regali di Natale!

Quale migliore occasione per fornire consigli utili ed evitare che lo shopping intenso, finalizzato all’acquisto di doni per le persone a noi care, ci faccia incorrere in potenziali truffe, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo ed i ristrettissimi tempi per gli acquisti.

Dall’esperienza acquisita nella tutela dai rischi di truffe online, la Polizia Postale mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi caldi e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet.

Nei primi undici mesi di quest’anno la Polizia Postale ha trattato a livello nazionale più di 14.000 casi di truffe online di cui oltre il 60% è costituito, come tipologia, proprio dalle truffe in commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma. Solo in questi ambiti criminali sono stati sottratti quasi 9 milioni di euro, per i quali sono state denunciate più di 2.500 persone.

Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute, sommato a quelle delle persone arrestate e denunciate, ha richiamato l’attenzione della Polizia Postale che ha potenziato ogni utile strumento per indirizzare l’utenza ad un uso appropriato della Rete e degli strumenti di pagamento online e contrastare, nel contempo, le truffe messe in atto su Internet, anche attraverso la chiusura degli spazi virtuali.

Si tratta di consigli particolarmente utili specialmente in vista del Natale e del Capodanno, quando il fenomeno delle truffe sembra acuirsi, complice anche la corsa ai regali e ai pacchetti vacanze a bassissimo costo.

Del resto, che la scelta di acquistare in rete sia legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità, non è una sorpresa: alcune ricerche confermano che il modello dell’acquisto di impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati, si è talmente diffuso che anche i truffatori seriali riescono ad inserirsi con false vendite.

Per questo motivo la Polizia Postale è scesa in campo con un opuscolo che offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online.

La truffa classica è ben rappresentata da uno degli ultimi casi su cui la Polizia Postale ha indagato. La prima vittima delle vacanze di Natale.  L’inserzione è su un sito tra i più utilizzati dagli utenti e l’inserzionista sembra serio e affidabile. Il bene in vendita ha un costo interessante: solo 100 euro comprensivi di spese di spedizione. Il venditore però “sposta” la trattativa in sede privata, si avvale di tre indirizzi mail sui quali continuare e concludere l’accordo e attraverso i quali comunica le coordinate bancarie su cui effettuare il pagamento. E qui scatta la “trappola”. Sfuggendo alle verifiche della piattaforma su cui è riportata la vendita, l’inserzionista fa effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata. L’ottima occasione legata al prezzo estremamente conveniente, nascondeva però la truffa: oltre alla delusione per l’acquisto sfumato, l’amara sorpresa di vedere volatilizzati i risparmi destinati ai regali.

Guida sicura per gli acquisti on line

  1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati.

Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

  1.  Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali

In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti attraverso un comune motore di ricerca. Potrebbe infatti trattarsi di un falso sito o rivelarsi una truffa.

E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso.

Nel caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

  1. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio!

Prima di completare l’acquisto verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

  1. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti.

Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti online. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime…

Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!

  1. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online

Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

  1. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce.

Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.

Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza nella trasmissione dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

  1. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing

…ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali.

L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

  1. Un annuncio ben strutturato è più affidabile!

Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

  1. Non sempre…. è sempre un buon affare.

Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!

  1. Non fidarsi….

Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.

L’ultima puntata del 2022 di “Parlami di Spreco”

È dedicata all’azienda SIPO e al new packaging contro lo spreco alimentare.

 

Dopo il successo della puntata del 18 novembre scorso, andrà in onda il 22 dicembre prossimo alle 18:00, sulla pagina Linkedin di “Parla con me”, una puntata speciale di “Parlami di Spreco”, rubrica di “Parla con me” condotta e ideata da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel settore agroalimentare. Sarà testimonial della trasmissione l’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera.

Protagonista della puntata del 18 novembre scorso è stata l’azienda agricola SIPO Italia, nata negli anni Cinquanta a Bellaria Igea Marina, a conduzione familiare. L’azienda SIPO ha deciso di aggiornare l’offerta della linea di funghi freschi “Sapori del mio Orto”, con un packaging più sostenibile a maggior contenuto diservizio per i consumatori e il mercato. I relatori della terza puntata saranno il Ceo di SIPO, Massimiliano Ceccarini, l’Expert Retailer Giampaolo Ferri e il Professore di Integrated Design al Politecnico di Milano Giorgio De Ponti.

Il rinnovo del packaging rappresenta per questa azienda un ulteriore tassello della sua dinamicità e dei suoi continui sforzi volti a porre al centro il prodotto e la sua freschezza, al fine di soddisfare al meglio il consumatore e ridurre lo spreco alimentare.

Il packaging è una componente molto importante, all’interno della quale deve comunque esservi un prodotto fresco. Durante la puntata, che andrà in onda sulla pagina Linkedin e sul canale YouTube di “Parla con me”, verranno esaminate tutte le varie scelte aziendali effettuate da SIPO.

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti, potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

MARA MARTELLOTTA

Monsignor Nosiglia al Koelliker: «Che il Natale sia festa di speranza»

 

L’Arcivescovo emerito di Torino ha incontrato pazienti e personale dell’ospedale: «Non esiste la malattia, ma la persona malata – ha detto -. Mettersi a disposizione degli altri è quello che ciascuno di noi non deve mai mancare di fare».

 

 L’Arcivescovo emerito di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, ha visitato  l’Ospedale Koelliker di Torino condividendo un momento di preghiera all’interno della Cappella con pazienti, personale sanitario e medico e Direzione dell’ospedale e visitando successivamente i reparti, dove si è trattenuto con alcuni pazienti ricoverati.

«Che il Natale sia una festa ricca di umanità, accoglienza, condivisione e soprattutto speranza – ha affermato Monsignor Nosiglia -. Questo ospedale è un luogo di speranza che nasce dal cuore di ogni malato, dai medici e dal personale, sempre coinvolto dal punto di vista umano perché al centro c’è ogni volta la persona».

«La preghiera guidi e illumini i nostri giorni», ha aggiunto l’Arcivescovo emerito prima di esprimere quelli che lui stesso ha definito «pensieri speciali», indirizzati alla Direzione del Koelliker, al personale sanitarioagli ammalati e ai loro familiari. «Non esiste la malattia, ma la persona malata – ha concluso -. Mettersi a disposizione degli altri è quello che ciascuno di noi non deve mai mancare di fare».

Durante la messa e nel corso della visita ai reparti, Monsignor Cesare Nosiglia è stato accompagnato da Don Paolo Fini, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute nella Curia metropolitana di Torino e da Padre Stefano Camerlengo, superiore generale dei Missionari della Consolata. Al termine dell’omelia dell’Arcivescovo emerito è stato proprio Don Paolo Fini a rivolgere un pensiero a Padre Franco Bertolo, fino a pochi mesi fa cappellano dell’ospedale Koelliker: «Sarebbe stato molto contento di vedere la Cappella piena di gente in un giorno così importante».

A Natale meno regali L’inflazione spegne le spese dei torinesi

Torinesi e piemontesi spenderanno meno per i regali: 197 euro contro i 238 dello scorso anno, il 18% in meno. Se un 39%del campione intervistato   ha intenzione di mantenere stabile la spesa, il 47% ridurrà il budget rispetto allo scorso anno.

Il 14% prevede di spendere di più ed è in aumento del 10% la spesa alimentare. Le stime sono state elaborate da  Confesercenti. L’online è  il canale d’acquisto preferito per il 63% degli intervistati. Invece i negozi di quartiere o di vicinato sono scelti dal 22%, i centri commerciali vengono preferiti dal 46% e i negozi monomarca delle catene retail dal 29%.  I maggiori acquisti nei seguenti settori:  capi d’abbigliamento (44%), libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici (21%). Soltanto il 7%, regalerà un viaggio o una vacanza.

Torino Airport riceve la certificazione di Livello 3-Optimisation Airport Carbon Accreditation

A cura di ACI Europe per la sostenibilità ambientale

Caselle Torinese, 20 dicembre 2022 – Torino Airport ottiene l’accreditamento al Livello 3 ‘Optimisation’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation – il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni climalteranti negli aeroporti attraverso risultati concreti e misurabili – promosso da ACI Europe, l’associazione degli scali europei.
Il Livello 3 ‘Optimisation’ si caratterizza per la predisposizione di un piano di coinvolgimento degli stakeholder nel processo di riduzione delle emissioni da estendere ai diversi attori che operano in aeroporto (compagnie aeree, handler, subconcessionari, passeggeri, dipendenti, partner e realtà territoriali).
Tutti i requisiti di accreditamento del Livello 2 ‘Reduction’ (conseguito dallo scalo di Torino nel 2021) restano vincolanti, a partire dal piano attuativo per la riduzione delle emissioni di carbonio.
La certificazione è rivolta alle società di gestione aeroportuali che intendono perseguire obiettivi di carbon neutrality, neutralizzando le emissioni di CO2 sotto il proprio diretto controllo con
programmi di efficientamento energetico e con il ricorso a fonti rinnovabili di energia.
Nel corso degli ultimi cinque anni l’aeroporto di Torino ha ridotto del 34% le emissioni di CO2
sotto il proprio diretto controllo per un totale di oltre 3.000 tonnellate.
Per i prossimi anni, Torino Airport sta già lavorando ad ulteriori progetti volti alla neutralizzazione
delle emissioni di CO2. Tra questi si ricordano:
– l’autoproduzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici (nel 2023 si completerà un primo
lotto di interventi per garantire una potenza di picco pari a 1,6 MW);
– il rinnovo della flotta aeroportuale con veicoli ibridi o full electric;
– il completamento degli interventi di relamping sui sistemi di illuminazione;
– l’installazione di sistemi trigenerativi con fuel cell hydrogen ready per l’autoproduzione di energia
elettrica e termica
e di sistemi a pompa di calore;
– il programma di incentivazione all’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili rivolto sia ai partner sia ai dipendenti;
– la compensazione delle emissioni proprie (Scope 1 e Scope 2) con crediti di carbonio certificati.
Lanciato da Airports Council International (ACI) Europe nel 2009, il programma Airport Carbon Accreditation consente agli aeroporti di valutare i progressi compiuti nella gestione della propria carbon footprint. Il protocollo Airport Carbon Accreditation comprende in tutto 6 livelli di certificazione climatica: mappatura, riduzione, ottimizzazione, neutralità, trasformazione e transizione. L’amministrazione del programma è gestita da una società di consulenza ambientale WSP, che garantisce un’implementazione imparziale. Inoltre, le valutazioni per la concessione della certificazione sono controllate accuratamente da verificatori indipendenti.
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Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport ha dichiarato: “Siamo molto felici di aver ricevuto la certificazione al Livello 3 ‘Optimisation’ del programma Airport Carbon Accreditation: si tratta di un riconoscimento importante del grande impegno che abbiamo assunto verso l’ambiente, il territorio e le future generazioni per rendere la nostra industria sempre più sostenibile. Riuscire a coinvolgere le terze parti in questo processo di sostenibilità è un tassello fondamentale per diffondere la cultura di rispetto dell’ambiente e per contribuire in un’ottica condivisa alla lotta contro la crisi climatica”.
Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe, ha dichiarato: “Sono lieto di congratularmi con l’aeroporto di Torino per aver raggiunto con successo il Livello 3 ‘Optimisation’ di Airport Carbon Accreditation. È importante che l’azione per la salvaguardia del clima nelle attuali circostanze estreme in cui si trova il nostro settore prosegua in maniera continuativa. Inoltre, il raggiungimento del Livello 3 dell’accreditamento significa che Torino Airport sta andando oltre le emissioni sotto il suo diretto controllo e si sta impegnando con le aziende che operano presso la sua sede per ottenere riduzioni di CO2 da parte di terzi. Complimenti a tutti coloro che hanno partecipato a questo impegnativo sforzo e ancora congratulazioni”.
Per approfondimenti: www.airportcarbonaccreditation.org

Giachino: “Torino perde tutto!” Non ci rimane che la Sindone

La prossima volta a chi tocca ? Meno male che la SINDONE è di proprietà della Chiesa!!

Ora  è ufficiale, dopo 39 anni Automotoretrò abbandona Torino: l’edizione numero 40 si farà a Parma 
 
Automotoretrò una bella manifestazione nata a Torino perché tutte le manifestazioni legate all’auto nascevano qui, abbandona Torino e l’edizione numero 40 si farà a Parma. I torinesi dovrebbero chiedere i danni alle ultime Amministrazioni per le tantissime iniziative che hanno abbandonato la Città per scegliere altre Città. E poi ci si stupisce perché tutte le ricerche denunciano il Declino economico e sociale della Città, di cui parlo da anni e che tra ieri e oggi ha trovato la conferma nella FIOM e in Boglione, neo Vicepresidente dell’Unione Industriali. Sono sbalordito di fronte a tanta impotenza amministrativa. Di questo passo dove finiremo? LORUSSO si faccia aiutare perché altrimenti qui si potrebbero chiedere i danni a chi ha fatto perdere iniziative economiche importanti che hanno grandi ricadute sul commercio, sugli alberghi e ristoranti .
 
Mino GIACHINO 
SITAVSILAVORO 

Ferrovia Rivarolo-Pont, Pd-M5S: “la Giunta regionale dimentica il Canavese”

AVETTA (PD) – DISABATO (M5S): ” NESSUNA DATA CERTA PER LA RIAPERTURA”

«Abbiamo portato in Consiglio Regionale la voce dei pendolari canavesani che da tempo attendono la riapertura della ferrovia Rivarolo-Pont, chiusa ormai due anni fa per permettere l’elettrificazione della linea. Nonostante lo stanziamento di 6 milioni di euro per l’intervento, ai quali si aggiungono altri 9 milioni legati al PNRR, al momento non abbiamo ancora avuto modo di vedere il progetto definitivo presentato da Rfi. Intanto, il tempo passa e i piemontesi stanno perdendo la pazienza. Giorno dopo giorno sembra sempre più improbabile che si riesca a riaprire la linea il 1° gennaio 2024, così come annunciato a suo tempo dalla Giunta. Dovremo probabilmente attendere ben oltre, tra cantieri e collaudi, prima di vedere i treni tornare in alto Canavese. Lo dimostrano le affermazioni di quest’oggi dello stesso assessore Gabusi, incapace di annunciare una data certa per la riattivazione della linea. Unica nota positiva la volontà di risolvere il problema del passaggio a livello di Volpiano, sulla parte bassa della linea, ma anche da questo punto di vista non abbiamo ricevuto altro che promesse. Condividiamo la preoccupazione del Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.), degli amministratori e dei cittadini canavesani e condanniamo l’immobilismo della Giunta Cirio. Invece di incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici, assistiamo all’operato di una Regione di fatto costringe gli utenti a spostarsi sul territorio con mezzi privati. Un danno per l’ambiente e un disagio enorme per gli abitanti di un territorio, quello del Canavese, che la Regione continua a mettere in secondo piano».

Alberto Avetta, Consigliere regionale Partito Democratico

Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte

Un nuovo evento a Torino, prima edizione di ColtivaTO. Il Festival dell’Agricoltura

Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, spettacoli e concerti


Torino, 31 marzo – 2 aprile 2023

Nascerà a Torino nella primavera del prossimo anno ColtivaTo, il Festival dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, spettacoli e concerti per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo che prenderà l’avvio, con cadenza biennale, sotto l’egida della Regione Piemonte, del Comune di Torino e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’Agricoltura, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne saranno rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, in un’ottica di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori.

Promotore e organizzatore del festival è la neonata Associazione Festival Internazionale dell’Agricoltura presieduta da Maria Lodovica Gullino e il cui consiglio direttivo è costituito da Maria Grazia Pellerino e Luca Remmert.

ColtivaTo si terrà dal 31 marzo al 2 aprile 2023 e sarà un festival diffuso in numerose sedi nella città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, da un punto di vista produttivo e scientifico.

Torino, oltre a essere città industriale e notoriamente legata a settori manifatturieri, è anche un’area agricola che, includendo l’area metropolitana, rappresenta una delle più grandi e varie di tutta l’Europa” dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino. “Il settore dell’agricoltura, infatti, oltre a essere estremamente produttivo, sostiene la biodiversità e l’economia stessa di Torino, con i mercati di quartiere, ad esempio, che sono diventati luoghi in cui si promuovono i banchi di produzione locale. Siamo abituati a vedere Torino esclusivamente come città urbana, eppure è anche il comune con maggiori zone verdi grazie alle sue aree naturali. Per tutti questi motivi l’idea di un Festival dell’agricoltura a Torino è stata subito accolta dalla Città, in quanto sarà utile occasione per cogliere aspetti della biodiversità meno noti ma molto importanti per l’intero ecosistema torinese.

L’agricoltura rappresenta storia, presente e futuro del nostro Paese e del Piemonte in particolare” sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa. “Parliamo di uno dei comparti più importanti per l’economia del nostro territorio, una eccellenza che contraddistingue l’identità dell’Italia in ogni parte del mondo. Per questo un festival che parla di agricoltura non poteva che nascere in Piemonte. Le sfide da affrontare sono molte, a cominciare da quella della sostenibilità e della tutela ambientale. E nessuno può essere testimone di questo impegno più di chi dedica la propria vita alla terra, ogni giorno.”

La pandemia da Covid-19 prima e la guerra in Ucraina poi hanno acceso i riflettori sull’agricoltura e sull’importanza di questo comparto economico di fondamentale importanza, troppo spesso considerato, invece, secondario ad altri” afferma Maria Lodovica Gullino. “Insieme con Antonio Pascale, con cui condivido una visione laica dell’agricoltura produttiva e innovativa, necessaria per sfamare noi e i paesi terzi, abbiamo pensato che fosse il momento giusto per parlare al grande pubblico dell’agricoltura, quella vera. Lo faremo a Torino, città da sempre aperta all’innovazione, con un festival che, partendo da numeri, dati, fatti, racconterà tutta la ricerca e innovazione che stanno dietro all’agricoltura.”

L’Agricoltura: il regno delle contraddizioni” sostiene Antonio Pascale. “Vogliamo esportare i nostri prodotti ma non vogliamo importarli. Vogliamo il chilometro zero ma a patto che sia il consumatore che prenda la macchina e vado fino all’azienda: i km sempre quelli sono, ma facciamo finta di niente. No alle culture intensive, ma il monito vale per quelle degli altri, le mele Val di Non, invece devono essere secolari e tradizionali. Vogliamo i prodotti senza pesticidi e poi quando abbiamo i gerani investiti da un lepidottero chiediamo se c’è in vendita un prodotto stermina insetti, anche il Napalm va bene. Desideriamo innovazione quando si parla di cellulari e strutture mediche, parliamo con orgoglio di femminismo ed emancipazione ma il contadino deve essere quello di una volta e la cucina ovviamente quella della nonna che si sa, come cucinava lei nessuno al mondo: è certo, le donne al tempo quello dovevamo fare, faccende domestiche e cucinare a go go. Insomma, l’agricoltura è il regno delle contraddizioni perché in pochi conoscono la sua grammatica e dunque ci sono parole in libertà e in pochi conoscono i reali strumenti usati in agricoltura, Proprio perché tanta è la confusione in cielo figuratevi in terra, con questo festival cercheremo di costruire un abbecedario minimo utile per parlare di agricoltura: hai visto mai che un politico ne faccia buon uso.