ilTorinese

La Prima dell’Alta Langa

Lunedì 10 marzo 2025, si è tenuta a Torino la settima edizione de “La Prima dell’Alta Langa”, la grande degustazione annuale delle Alte Bollicine Piemontesi presso La Centrale di Nuvola Lavazza dalle 9:30 alle 17:30.
82 produttori hanno presentato oltre 180 cuvée in degustazione.
Durante la giornata erano previsti due seminari per approfondire la storia e le caratteristiche della denominazione:
• Dalle 12:00 alle 13:00, gli storici del vino Pierstefano Berta e Giusi Mainardi hanno raccontato le origini e lo sviluppo del metodo classico più antico d’Italia.
• Dalle 16:00 alle 17:00, Edmondo Bonelli, esperto di geologia, parlerà dei suoli dell’Alta Langa.
Inoltre, era prevista un’apertura straordinaria del Museo Lavazza dalle 11:30 alle 18:00.
Alcune informazioni tecniche:
La denominazione di origine controllata e garantita “Alta Langa” è riservata solo da uve vitigni Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100%.
La zona di produzione nelle province di Asti , Alessandria e Cuneo.
Alta Langa deve rispettare queste caratteristiche :
  • spuma: fine e persistente;
  • colore: da giallo paglierino tenue ad oro intenso;
  • odore: fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia;
  • sapore: sapido, fine ed armonico;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
  • acidità totale minima: 5,0 g/l;
  • estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l
Come devono essere i terreni :
  • terreni: i terreni marnosi calcareo-argillosi, a fertilità moderata;
  • giacitura: esclusivamente collinare. Sono da escludere categoricamente i terreni di fondovalle, umidi e pianeggianti;
  • altitudine: non inferiore a metri 250 s.l.m.;
  • densità d’impianto: quelle generalmente usate in funzione delle caratteristiche peculiari delle uve e dei vini. I vigneti dovranno essere composti da un numero di ceppi ad ettaro non inferiore a 4.000;
  • forme di allevamento e sistemi di potatura: quelli tradizionali, controspalliera bassa con potatura a Guyot tradizionale o cordone speronato;
  • è vietata ogni pratica di forzatura. È consentita l’irrigazione di soccorso.
Vinificazione ed invecchiamento:
La durata del processo di elaborazione (l’invecchiamento cioè dall’inizio della fermentazione in bottiglia destinata a rendere spumante la partita (cuvèe) e la durata della permanenza sulle fecce, minimo 30 mesi per “Alta Langa” spumante e “Alta Langa” spumante rosato e a 36 mesi per i vini con menzione riserva.
STORIA
Attorno al 1850, il Marchese Leopoldo Incisa aveva incluso diversi vitigni francesi nella sua collezione ampelografica localizzata nei vigneti di Rocchetta Tanaro. A metà dell’800 non mancavano in Piemonte impianti di Pinot. Già intorno al 1810 i Conti di Sambuy avevano introdotto alcuni rinomati vitigni francesi per migliorare la produzione vinicola locale. Carlo Gancia, però, aveva favorito la diffusione dei Pinot e Chardonnay intorno a Canelli per favorire la produzione dei suoi spumanti. Con il Progetto Spumante Metodo Classico in Piemonte, del quale la denominazione “Alta Langa” è nata, l’industria spumantistica piemontese ha dato al suo territorio un contributo di impegno economico e tecnologico prezioso per la produzione di spumanti Metodo Classico .
Il metodo di produzione dell’Alta Langa Docg – Alte bollicine piemontesi
Link
Ecco alcuni Alta Langa che mi sono particolarmente piaciuti:

Gancia

2013 millesimato Brut , sboccatura 10/2023 , 60 mesi sui lieviti
2010 millesimato Brut Riserva ,sboccatura 6/2024 , 120 mesi sui lieviti con 5 gr litro

Fontanafredda

Contessa Rosa 2018 Rose’ Brut Riserva , 70% pinot nero 30% chardonnay, sboccatura 2024,60 mesi sui lieviti con goccia di Barolo 1967
Vigna Gatinera 2016 100% Pinot noir Pas Dose’ Riserva, sboccatura 7/2023 , 72 mesi sui lieviti , single Vineyard
Vigna Gatinera 2014 100% Pinot noir Pas Dose’ Brut nature , sboccatura 6/2024 ,
108 mesi sui lieviti

Ettore Germano

2017 100% chardonnay Riserva Blanc de Blanc Pas Dose’ , 50% in acciaio, 50% 8 mesi in tonneaux , sboccatura 3/2024 , 65 mesi sui lieviti
2017 100% Pinot noir Riserva Blanc de Noir Pas Dose’, 50% in acciaio, 50% 8 mesi in tonneaux , sboccatura 3/2024, 65 mesi sui lieviti
2013 Brut , 80% Pinot noir 20% chardonnay , 70% acciaio, 30% tonneaux , sboccatura 2020 36 mesi sui lieviti

Contratto

2015 Riserva Pas Dose’ , 90% Pinot noir in acciaio, 10% chardonnay tonneaux usati per sei mesi ,sboccatura 3/2024, 100 mesi sui lieviti

Rapalino Fratelli

2019 Pas Dose’ , 50% Pinot noir e 50% chardonnay, sboccatura 12/2024,48 mesi sui lieviti
2018 Rose’ Pas Dose’ , 100% Pino noir, sboccatura 6/2024 ,60 mesi su lieviti

Enrico Serafino

2018 Zero Pas Dosè , Pinot noir 100%, sboccatura ? , 70 mesi sui lieviti
2018 Zero Riserva Pas Dosè De saignee’, cioè sanguinamento, Pinot noir 100%, sboccatura ?, 60 mesi su lieviti.
2011 Zero Riserva Pas Dosè , 85 %Pinot noir 15% chardonnay, sboccatura 2021,140 mesi sui lieviti

Bera

2018 Brut 70% chardonnay 30% Pinot noir, sboccatura 1/2024, bottiglia magnum ,80 mesi sui lieviti

Banfi

Cuvee’ Aurora 2017 Pinot noir 100%, sboccatura 6/2023 ,60 mesi sui lieviti
Cuveè Aurora 2015 Pinot noir 100%, sboccatura 11/2019 , 30 mesi sui lieviti
Cuveè Aurora Riserva Pas Dosè 2012 , 85% Pinot noir 15% chardonnay, sboccatura 10/2022 , 100 mesi sui lieviti

Abrigo fratelli

2018 Brut Riserva 100% chardonnay sboccatura 5/2024, 60 mesi sui lieviti

Pecchenino

2019 Riserva Pas Dosè, 70% Pinot noir 30% chardonnay, sboccatura 01/2025, 60 mesi sui lieviti

Tenuta il Falchetto

2018 Riserva Pas Dosè , chardonnay 100%, sboccatura 7/2024 Doss, 60 mesi sui lieviti
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Morte di Ricciardone, un grande vuoto nel panorama culturale e musicale

«La scomparsa di Sergio Ricciardone lascia un grande vuoto nel panorama culturale e musicale del Piemonte. La sua visione innovativa e la sua capacità di trasformare la musica in un’esperienza artistica totale, ha dato un contributo importante alla crescita di Torino come punto di riferimento internazionale per la creatività contemporanea. Club to Club, che ha saputo far dialogare la città e il Piemonte con il mondo, è una delle tante eredità del suo lavoro e della sua passione. In questo momento di dolore il più sentito cordoglio va alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un percorso umano e professionale fatto di talento, dedizione e amore per la cultura».

Lo hanno dichiarato il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli a seguito della scomparsa del direttore artistico di Club To Club.

(foto Facebook)

Il fantasma di Tom Joad si aggira ancora per l’America

Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, The Grapes of Wrath ( i grappoli d’ira) uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia con il titolo Furore. Un capolavoro senza età dal quale John Ford trasse uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Il libro racconta un’epopea ambientata negli anni Trenta  del Novecento, durante la Grande Depressione negli Stati Uniti, narrando la storia di una famiglia costretta a lasciare la propria casa e la propria terra a causa della crisi economica, per trovare un nuovo futuro in un altro stato della grande nazione a stelle e strisce. Il capolavoro di Steinbeck giunse in Italia in epoca fascista e il regime immaginò di utilizzarne la storia in versione antiamericana, allo scopo di diffondere una immagine violenta e piuttosto primitiva dell’America di quegli anni.

Pubblicato da Bompiani venne comunque censurato perché, in fondo, quella ricerca ostinata di una speranza assumeva quei caratteri universali che al Duce e al suo entourage non piacevano per niente. Pagina dopo pagina John Steinbeck ci accompagna nella biblica trasmigrazione della famiglia Joad, assieme ad altre centinaia di poveri, dall´Oklahoma attraverso il Texas, il New Mexico e l´Arizona, lungo le famosa Route 66 ( che conoscerà altre storie letterarie, da Kerouac a tanti altri), fino alla California, “il paese del latte e del miele”, in cerca di una vita nuova e un poco di fortuna. Una speranza che viene ben presto delusa perché vi troveranno amarezze e stenti, al limite della sopravvivenza: paghe da fame, padroni duri e cinici, lavori da schiavi. Erano gli anni della grande crisi dopo il crollo di Wall Street nel 1929, dell’America dura e disperata, della lotta di classe più aspra, dei sogni che s’infrangevano a contatto con la  realtà. Woody Guthrie, il “menestrello della Grande Depressione”, padre putativo del folk revival degli anni ’60, scrisse una grande ballata su Tom Joad nel 1940, quasi dieci anni prima che Bruce Springsteen, il “boss” del rock, venisse al mondo. Influenzato da Guthrie e dalla storia, molti decenni dopo Springsteen trasformò Tom Joad in uno spirito, capace aggirarsi ovunque come un fantasma alla ricerca di una giustizia e una rivalsa in un mondo nel quale il destino degli emarginati è inevitabilmente un destino segnato da una cruda realtà che non smette di riproporre la propria attualità. The Ghost of Tom Joad è una canzone che parla di diseredati, di povertà e di un sistema economico spietato e ingiusto.

Un testo che non lascia spazio ai dubbi: “L’autostrada è viva questa notte e dove va a finire tutti lo sanno, io sono seduto qui accanto alla luce del fuoco ad aspettare il fantasma di Tom Joad. Ora, Tom diceva: – Mamma, ovunque ci sia un poliziotto che picchia un ragazzo, ovunque un neonato pianga per la fame, ovunque ci sia una battaglia contro il sangue e l’odio nell’aria, cercami mamma, io sarò là. Ovunque ci siano uomini che lottano per un posto dove stare o per un lavoro decente, o per una mano che li aiuti, ovunque ci sia gente che sta lottando per essere libera, guarda nei loro occhi, Mamma, e tu vedrai me –“. Il fantasma di Tom Joad è ancora ben presente nell’America di oggi, e anche se sono passati quasi ottant’anni l’impressione è che per gli ultimi ben poco sia cambiato. The Ghost of Tom Joad  è stato l’undicesimo album in studio di Springsteen, pubblicato nel 1995 dalla CBS Records. Presidente degli “states” era il democratico Bill Clinton che, di lì a poco, sarebbe stato rieletto alla guida della nazione. Un anno dopo, nel 1996, Springsteen, ne parlava così: “La maggior parte delle cose che ho scritto riguardano l’America di oggi, anche se trovano le loro origini nel passato. Anche la canzone di Tom Joad non è storica, ma è sull’America degli anni ’90“.

E, possiamo aggiungere, anche su quella odierna al tempo del secondo mandato di Donald Trump. Nella canzone si parla dell’autostrada, luogo simbolo del sogno americano, esaltato dalla generazione beat. Un immaginario ancora ben vivo ma popolato da gente senza speranza, il cui destino è un fuoco acceso sotto un ponte per scaldarsi. I Tom Joad di oggi sono i nuovi poveri, le vittime della grande recessione e della crisi economica che prese avvio negli Stati Uniti d’America nel 2007 in seguito allo scoppio della bolla immobiliare dei subprime, i disgraziati messi in ginocchio dalla pandemia del Covid, gli afroamericani e i latinos, gli homeless e in migranti, le principali vittime del nuovo ordine mondiale che piace al 47° Presidente degli Stati Uniti e al suo amico Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, sempre più affollato di gente senza lavoro e disperata, con poche libertà e scarso futuro.

Marco Travaglini

Automotive, il 21 marzo giornata con Conte e Fratoianni

Da Avs e M5S riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 21 marzo, alle ore 10, manifestazione  davanti ai cancelli di Mirafiori insieme al gruppo parlamentare europeo The Left per chiedere risposte e investimenti a tutela della piena e buona occupazione nella transizione ecologica del settore automotive.
Mirafiori è al diciottesimo anno di cassa integrazione e il green deal che la destra continua a demonizzare non c’entra: quella in corso è una crisi indotta da scelte finanziarie e industriali che hanno volutamente sacrificato i posti di lavoro sull’altare dei profitti.
Inoltre, il piano d’azione per rilanciare il settore dell’automotive presentato dalla Commissione europea è assolutamente insufficiente.
Occorre che le istituzioni, a partire da quelle europee che in queste ore stanno varando un piano monstre sugli armamenti, tornino a fare politiche industriali lungimiranti, climaticamente e socialmente sostenibili.
Siamo particolarmente felici per la presenza di Yolanda Diaz, vicepremier spagnola che ha avuto un ruolo cruciale nella riforma che ha introdotto in Spagna la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: un cambio di paradigma necessario, oggetto di una proposta di legge delle opposizioni e che è anche il punto più avanzato dalla piattaforma sindacale per il rinnovo del CCLN del settore metalmeccanico in discussione in queste settimane.
All’evento saranno presenti il Presidente Giuseppe Conte, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, europarlamentari, deputati, senatori, Consiglieri regionali e comunali.
Facciamo sentire la nostra voce a Bruxelles e alle Istituzioni nazionali e regionali.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO 👇
🕑 ore 10:00
📍 Stabilimento Stellantis Mirafiori, Porta 2, Torino
Interventi:
🔹Lavoratori e delegati di Mirafiori
🔹Lavoratori/delegati imprese dell’indotto
🔹Organizzazioni sindacali: FIOM (Samuele LODI), CGIL(Pino GESMUNDO), CISL (Giorgio GRAZIANI), FIM, UILM ( Gianluca FICCO)
🔹Confederazioni sindacali europee e internazionali: IndustriALL (Isabelle Barthes)
🔹Eurodeputati Movimento 5 Stelle, The Left: Pasquale Tridico, Gaetano Pedullà
🔹Marco Grimaldi, deputato, Alice Ravinale e  Valentina Cera, consigliere regionali, Emanuele Busconi, consigliere comunale Torino – Alleanza Verdi Sinistra
🔹Giuseppe Conte e Portavoce Movimento 5 Stelle: Appendino, Auriemma, Turco, Patuanelli, Gravina, Araneo, Pirro, Iaria.
🔹Consiglieri regionali Piemonte, consiglieri comunali e circoscrizionali Torino.
🔹Collettivo di Fabbrica – Ex Lavoratori GKN
🔹Fridays For Future
🔹Alleanza Clima e Lavoro
🔹Co.mu.net- Officine Corsare per la Rete Italiana Imprese Recuperate
🔹Forum Disuguaglianze e Diversità: Filippo Berbera
🔹Fondazione Feltrinelli
🟢 13:30 – 14:30 Buffet
SECONDA PARTE
🕑 ore 14:30
📍Museo Nazionale dell’Automobile, Torino
“Lavoro e Mobilità Sostenibile – Il Futuro del Settore Automotive Europeo”
PRENOTA QUI IL TUO POSTO 👉 http://bit.ly/3XFIOn0)
Apertura dei lavori
🔹Michela Favaro, ViceSindaca di Torino
🔹Sarah Disabato, Consigliera Regionale del Piemonte M5S
Tavolo politico ( 14:30 – 15.00):
🔹Pasquale Tridico (M5S) in dialogo con Giuseppe Conte (M5S) , Nicola Fratoianni (SI)
🔹Yolanda Diaz (Ministro del lavoro Spagnolo Sumar)
🟢 Sessione 1: Le cause e le conseguenze della crisi del settore auto europeo
Chair: Chiara Appendino (M5S)
Interventi di: Stefano Musso (Università di Torino), Andrea Boraschi (Transport & Environment), Francesco Zirpoli (Università Ca’ Foscari Venezia), Clelia Li Vigni (Scuola Normale Superiore), Estrella Galan (Sumar)
Esperienza belga: Marc Botenga (Ptb)
Modera Gaetano Pedullà
🟢 Sessione 2: Italia, Europa, Cina: relazioni industriali e guerre commerciali
Chair: Alessia Araneo (M5S)
Interventi di: Massimiliano Bienati (ECCO), Angelo Moro (Università di Modena e Reggio-Emilia), Giovanni Balcet (Università di Torino),Benedetta Scuderi (Greens),
Esperienza Francese: Marina Mesure (LFI)
Modera Pasquale Tridico
🟢 Sessione 3: Tecnologia, catene di fornitura e politica industriale
Chair: Dario Tamburrano (M5S)
Interventi di: Silvia Bodoardo (Politecnico di Torino), Matteo Gaddi (Centro Studi Fiom-Cgil), Simone Gasperin (Institute for Public Policy Research), Leonardo Artico (Motus-E), Simone Fardella (TariffEV), CNA
👉 CONCLUSIONI: Pasquale Tridico, Gaetano Pedullà, Dario Tamburrano, Stefano Patuanelli

Rifiuti, in Piemonte aumenta la raccolta differenziata

In Piemonte aumenta la raccolta differenziata ediminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: anche per il 2023 si consolida dunque l’andamento positivo.

In particolare, il raggiungimento del 67,9% di raccolta differenziata supera l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti e si avvicina alla quota del 70% prevista per la fine del 2025.

La differenziata risulta in crescita rispetto al 2022 di quasi un punto percentuale: ogni cittadino piemontese nel corso del 2023 ha separato 10 kg di rifiuti in più rispetto all’anno prima, lasciando nell’indifferenziato 162 kg contro 163. Così, del 2.140.900 tonnellate di rifiuti prodotte quelle raccolte maniera differenziata sono state 1.454.049. L’indicatore più significativo per verificare l’efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione di rifiuti è il quantitativo pro capite di rifiuto indifferenziato prodotto, il cui valore di riferimento per il 2023 era 159 kg pro capite: l’obiettivo è stato raggiunto in tutte le province tranne Alessandria (165 kg/anno per abitante, in miglioramento rispetto al 2022) e Torino (181 kg/anno per abitante con un obiettivo di 190).

«I dati ufficiali del 2023 dimostrano che il lavoro che stiamo portando avanti, in termini di piani e di investimenti, sta raccogliendo i frutti con risultati sempre migliori – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Passo dopo passo, dopo aver raggiunto quasi ovunque l’obiettivo del 65%, ci avviciniamo a quelli fissati entro la fine del 2025. Il costante aumento della raccolta differenziata indica che stiamo recuperando materiale da riciclare e quindi avere, da una parte un minore impatto sull’ambiente, e dall’altra andare nella direzione dell’economia circolare potenziando sempre più le filiere del recupero. Il Piemonte sta diventando una regione dove si rafforza sempre di più l’economia circolare col potenziamento di tutta la filiera del recupero dei materiali. Questo sarà uno dei punti chiave di sviluppo industriale».

La raccolta in dettaglio

La principali frazioni di rifiuti raccolte separatamente

Le frazioni maggiormente raccolte pro capite nel 2023 sono state la carta e il cartone (298.332 tonnellate, 70,2 kg pro capite), l’organico (267.885 tonnellate, 63 kg pro capite), sfalci e potature (150.242 tonnellate, 35,3 kg pro capite), il vetro (124.621 tonnellate, 29,3 kg pro capite) e il legno (110.155 tonnellate, 25,9 kg pro capite).

A livello di province l’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti, viene superato da tutte le province ad esclusione di Torino, che comunque registra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 2022, attestandosi ora al 64% contro il 62%.

A livello di Comuni quelli che nel 2023 hanno superato quota 65% di differenziata sono saliti a 757 (64,1%, erano 714 nel 2022 pari al 60,5%), la maggior parte dei quali, circa l’85%, ha meno di 5mila abitanti. In 182 hanno superato l’82% di raccolta differenziata.

Per quanto riguarda il dato di raccolta differenziata riferito ai Comuni capoluogo al primo posto si è collocata Novara (77,18%), seguita da Biella (76,75%), Verbania (76,71%), Vercelli (70,12%), Cuneo (67,67%), Asti (66,5%), Torino (57,2%) e Alessandria (47,8%).

A livello di Consorzio di area vasta il 65% di raccolta differenziata stato raggiunto o superato da 18 Consorzi su 21. Il podio spetta a Medio Novarese e Chierese, a pari merito con l’84%, seguiti da Albese Braidese (81%). Altri sei Consorzi sono tra l’80 e il 70% e restano al di sotto del 65% Alessandrino, Area Vasta Torino e Canavesano. L’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati a 159 kg/abitante è stato raggiunto da 12 Consorzi su 21: il podio è occupato da Chierese (80 kg/abitante), Medio Novarese (84) e Basso Novarese (104).

Dallo Snowboard le prime tre medaglie azzurre di Torino 2025

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli con i giovanissimi Young Athletes. Tante emozioni anche all’evento MATP Challenge al Pala Asti

Torino, 11 marzo 2025

 

Snowboard azzurro da favola con tre medaglie su tre per i nostri azzurri sulla tavola. Grazie a Luca De Pieri, Sonia Sechi e Ugo Valentini, il quarto giorno ai Giochi Mondiali di Torino 2025 regala le prime gioie preziose a Bardonecchia nello Slalom Gigante, un percorso più lungo con porte distanziate rispetto al normale slalom, e che richiede maggiore velocità e precisione. Due bronzi e un argento da festeggiare con tutto il team per la grande capacità di leggere un tracciato non semplice, come spiegano i due tecnici di Snowboard del Team Italia, Francesca Calcagno e Matteo Rossi: “Tutti e tre meritano un grande applauso perché oggi le curve erano molto strette e la neve veramente difficile da gestire a causa dell’umidità, del caldo. Condizioni che aumentavano il rischio di impantanarsi. Luca, Sonia e Ugo hanno saputo affrontare la loro gara senza cadere mai, senza saltare porte e quando ci sono state imprecisioni hanno saputo riprendersi senza interrompere la discesa. Io e tutto lo staff siamo orgogliosi di loro e ci aspettiamo grandi cose anche nelle prossime due giornate dedicate allo Slalom e al Super G.”.

 

Ecco le loro storie, scoprile cliccando sul nome.

 

Luca De Pieri, 28 anni (Asad Biella).

 

Sonia Sechi, 35 anni (Amico Sport Cuneo).

 

Ugo Valentini, 33 anni (Sportabili Predazzo).

 

Per tutte le altre discipline la giornata è stata dedicata al divisioning, processo che suddivide gli atleti in gruppi basati su sesso e abilità. Un sistema che garantisce competizioni equilibrate, permettendo a ogni atleta di competere contro avversari con abilità simili. E da domani le prime medaglie arriveranno anche negli altri sport. Tantissima eccitazione in tutte le piste e negli impianti dell’evento sportivo inclusivo più importante dell’anno a livello globale con1500 Atleti di 101 delegazioni provenienti da tutto il mondo che si stanno confrontando in 4 località piemontesi: a Torino con Floorball, Pattinaggio artistico e di velocità, a Bardonecchia con la Danza Sportiva e lo Snowboard, al Sestriere con Sci alpino e Corsa con le racchette da neve e a Pragelato con lo Sci di fondo.

 

I vincitori dell’International Chamber Music Competition

A Pinerolo e Città Metropolitana di Torino

La sala del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino  era gremita domenica 9 marzo scorso per applaudire i vincitori della finale dell’International Chamber Music Competition “Pinerolo e Torino Città metropolitana”. Il prestigioso concorso biennale di musica da camera membro della World Federation of International Music Competitors di Ginevra (Unesco), nato nel 1994, ha visto esibirsi tra il 3 e il 9 marzo scorsi, tra Pinerolo e Torino, alcuni tra i migliori musicisti del panorama Internazionale.  L’ingresso gratuito e la promessa di vivere dal vivo l’emozionante conclusione di una competizione internazionale con un montepremi da 31 milioni e 500 mila euro hanno trasformato la finale in un  vero e proprio evento condotto da Federico Sacchi, musicteller.

Il concerto dei finalisti è  stato preceduto dai saluti di Laura Richard, presidente e direttore artistico della Fondazione Accademia di Pinerolo e Torino che da trent’anni organizza la competizione,  Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della  Città  di Torino, Francesca Costarelli, Vicesindaca e Assessora alla Cultura del Comune di Pinerolo.

La prestigiosa giuria aveva ammesso alla fine cinque gruppi, dichiarando di aver dovuto scegliere tra concorrenti di altissimo livello. La giuria era composta dal pianista austriaco  Claus- Christian Schuster, dal compositore italiano Francesco Antonioni, dallo spagnolo Cristo Barrios Reyes (clarinetto), dallo spagnolo Lukas Hagen (violino), dal pianista italiano Francesco Pennarola, Mariella Razavi alla viola, Wen Sinn Yang al violoncello. La giuria, selezionando tra 120 musicisti under 33 provenienti da 29 Paesi del mondo, ha assegnato il primo premio  di 13.500 euro ” Città di Pinerolo e Torino Città Metropolitana “ al duo Andersson, fondato nel 2019 dai rinomati musicisti lituani di giovane generazione Julija e Paulius Andersson, capaci di promuovere costantemente la scena musicale lituana all’estero e di presentare brani raramente eseguiti e programmi concettuali per il pubblico internazionale. 

Il secondo premio di 8000 euro ”Fondazione Accademia di Musica” è stato consegnato al duo Stefanelli-Pantani, in cui Francesco Stefanelli, nativo nel 1999 a San Marino, suona il violoncello, mentre Nicola Pantani, riminese, suona il pianoforte. Fin da giovanissimi hanno esplorato il vasto repertorio per violoncello e pianoforte.

Il terzo premio di 4000 euro  Premio Club Pinerolesi, Rotary Pinerolo, Lions Club del 

Pinerolese Host, Lions Club Pinerolo Acaja, Lions Club Barge- Bagnolo- Cavour, Lions Club Luserna S.G. Torre Pellice, Zona Club Pinerolo è stato assegnato al Trio Goldmund, formato dal violinista moscovita Putnikov Sergey, dal violoncellista tedesco Behrens Leopold e dal pianista cinese Liu Xinlai.

A Sestriere nuovamente operativo l’ufficio postale dopo gli interventi Polis

 

Ha riaperto al pubblico l’ufficio postale del Sestriere. Sono terminati nella sede I lavori di ristrutturazione e ammodernamento finalizzati ad accogliere tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione, grazie al progetto “Polis- casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7  mila comuni con meno di 15 mila abitanti, contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione,  lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali sono disponibili anche i servizi INPS ( il cedolino della pensione,  la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).

L’ufficio postale sarà a disposizione dei cittadini con il consueto orario martedì e giovedì dalle 8.20 alle ore 13.45 e il sabato fino alle ore 12.45.

Poste italiane conferma ancora una volta non solo la missione al servizio del sistema Paese, ma anche il valore della capillarità, elemento fondante  del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori. 

Dopo l’autorizzazione della Commissione europea, a fine ottobre 2022, i lavori di ristrutturazione  sono stati avviati in oltre 3390 uffici postali in tutta Italia, entro la fine del 2026 saranno complessivamente settemila i nuovi uffici Polis.

Mara Martellotta

“Natura in Città” nel parco urbano dei Laghetti a Torino

Il progetto, lanciato nel 2024, prevede la realizzazione di 20 interventi di forestazione urbana in 20 regioni italiane, a favore della biodiversità e del capitale naturale.

 

 

Torino,  marzo 2025- Riceviamo e pubblichiamo –  Conad Nord Ovest partecipa attivamente alla campagna “Forestiamo Insieme l’Italia” attraverso il progetto “Natura in Città nel comune di Torino, in collaborazione con Rete Clima Impresa Sociale, ente tecnico che supporta Aziende in percorsi ESG orientati alla decarbonizzazione, alla Corporate Social Responsibility, alla rendicontazione ESG, a progetti di forestazione e progetti NBS (Nature Based Solutions) sul territorio nazionale.

La nuova area verde all’interno del parco urbano dei Laghetti a Torino è stata inaugurata ieri alla presenza di Giuseppe Fornasiero, Direttore Rete Piemonte, insieme ai Soci del territorio, per Conad Nord Ovest, di Diego Scaglia per Rete Clima, di Francesco TressoAssessore al Verde della Città di Torino, del Presidente della circoscrizione 6 di Torino, Valerio Lomanto, e della classe terza della scuola elementare Ambrosini.

L’intervento di forestazione urbana ha visto la messa a dimora 25 piante a pronto effetto e 25 arbusti, con l’obiettivo di supportare la biodiversità locale e il capitale naturale. Inoltre, nell’area è stato installato un Bug Hotel, una struttura progettata per ospitare e favorire la colonizzazione di insetti, sia impollinatori, che non.

“Siamo orgogliosi di contribuire attivamente anche quest’anno alla campagna ‘Forestiamo Insieme l’Italia’ con il progetto ‘Natura in Città’ qui a Torino, nel Parco dei Laghetti. Questa iniziativa, resa possibile anche grazie al prezioso contributo dei nostri clienti che hanno partecipato al “Palio Conad”, dimostra il nostro impegno concreto per la sostenibilità e la tutela del territorio. – dichiara Giuseppe Fornasiero, Direttore Rete Piemonte insieme ai Soci di Conad Nord Ovest di Torino – Con la messa a dimora di nuove piante e l’installazione del Bug Hotel, puntiamo a favorire la biodiversità locale e a creare un ambiente più sano e vivibile per tutti, perché crediamo che un futuro migliore si costruisca insieme, con azioni concrete per l’ambiente, le persone e le comunità.”

“Questa iniziativa non solo arricchisce il paesaggio urbano, ma ha un impatto diretto sulla biodiversità locale, creando habitat naturali essenziali per la fauna e la flora autoctone. In un contesto urbano, ogni albero piantato contribuisce a ristabilire un equilibrio ecologico, offrendo rifugio a insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi, oltre a migliorare la qualità dell’aria. La biodiversità è un elemento chiave per la resilienza delle città e per il benessere dei cittadini. Per questo motivo, siamo felici di promuovere una cultura della sostenibilità e della tutela degli ecosistemi”, afferma Paolo Viganò, Presidente di Rete Clima.

 

“Ringrazio Rete Clima e Conad per questa importante iniziativa, che oggi trova casa ai Laghetti Falchera: un sito che era fortemente degradato e che oggi è una risorsa importante in termini di ecosistema urbano, un polmone verde che merita di essere scoperto da tutti i torinesi. – ha dichiarato Francesco Tresso, Assessore al Verde della Città di Torino – Gli interventi di forestazione urbana rappresentano un vero e proprio investimento sul futuro delle nostre città: gli alberi offrono preziosi servizi ecosistemici, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a tutelare la biodiversità. Queste iniziative non solo rafforzano il nostro patrimonio verde, ma contribuiscono a rafforzare una cultura del verde in città, a beneficio di tutti e soprattutto delle nuove generazioni”.

 

In questa terza edizione della campagna “Forestiamo insieme l’Italia” sono previsti complessivamente sul territorio nazionale 20 interventi di forestazione di parchi urbani entro il primo semestre 2025.

I clienti Conad hanno svolto un ruolo fondamentale per l’implementazione del progetto attraverso “Il Palio di Conad”, l’attività di gamification inserita nell’App HeyConad, attraverso cui gli utenti di tutta Italia hanno potuto accumulare “Margherite Verdi” con l‘obiettivo di rendere concreto il progetto di forestazione nella propria Regione.

 

“Forestiamo Insieme l’Italia” è la campagna, avviata da Conad nel 2022, in collaborazione con Rete Clima e parte della più ampia campagna “Foresta Italia” e parte della più ampia Campagna nazionale Foresta Italia®, in partnership con Coldiretti nazionale  e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e patrocinata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal CUFAA (Carabinieri forestali). Le prime due edizioni hanno permesso di mettere a dimora 27.000 su tutto il territorio italiano.

Andrea De Carlo per “Prendersi cura”

Sarà il celebre scrittore milanese il nuovo protagonista del Progetto ideato dal “Salone Internazionale del Libro” in collaborazione con “Esselunga”

Venerdì 14 marzo, ore 18,30

Con “Diamo spazio all’ascolto”, l’ormai consueto claim che accompagna gli incontri (con scrittrici, scrittori e figure del mondo culturale particolarmente apprezzate dal grande pubblico) del Progetto “Prendersi cura”, ideato dal “Salone Internazionale del Libro” di Torino, main partner “Esselunga”, che dal 2021 sostiene la manifestazione, sarà lo scrittore Andrea De Carlo – dopo la scrittrice romana Chiara Gamberale – il protagonista del secondo appuntamento organizzato, come sempre fra autunno e primavera, nei negozi “Esselunga” o in spazi pubblici ad essi vicini, nonché ovviamente nel mese di maggio al “Salone” di “Lingotto Fiere”.

Milanese, non solo scrittore, ma anche musicista e fotografo (in anni di residenza negli USA ed in Australia), nonché assistente alla regia di Federico Fellini, co-sceneggiatore con Michelangelo Antonioni e regista del cortometraggio “Le facce di Fellini” e del film “Treno di panna”, De Carlo (al suo attivo come scrittore 22 romanzi, tradotti in 26 Paesi e venduti in milioni di copie) presenterà a Torino, venerdì 14 marzoalle ore 18,30, il suo nuovo libro “La geografia del danno”, pubblicato per i tipi de “La Nave di Teseo”. L’incontro si terrà nei locali aulici della “Sala Gonin” di “Torino Porta Nuova”, vicino al negozio “Esselunga” di via Sacchi.

L’appuntamento, a ingresso libero e su prenotazione sul sito www.salonelibro.it , sarà introdotto da Marco Pautasso, segretario generale del “Salone del Libro”. Il tema su cui si concentra, quest’anno, “Prendersi cura” è quello della “famiglia”: le “relazioni” e la “parità di genere”, la “cura del nucleo” dal quale veniamo ed al quale tendiamo.

“La cura – afferma, in proposito Annalena Benini, direttrice del ‘Salone Internazionale del Libro’ – è costituzionalmente una relazione: tra chi è nel bisogno e chi se ne occupa. Prendersi cura degli altri ed essere curati, in diverse fasi della nostra vita, è una delle esperienze emotive centrali della nostra esistenza. Prendersi cura vuol dire molte cose: curare gli altri, se stessi, lo spazio in cui viviamo e quello che condividiamo, la natura, i mondi più o meno vicini con i quali interagiamo. La famiglia è il primo luogo in cui l’azione della cura si manifesta, o perlomeno così dovrebbe essere, quello in cui impariamo quali sono le nostre prime responsabilità e cosa fare per formarci come persone in relazione con il mondo esterno”.

E, attraverso l’avventura del suo ultimo libro, proprio di “famiglia” parlerà Andrea De Carlo, rendendo partecipe il pubblico e invitandolo a riflettere su una “storia vera” (pur se romanzata) “che viaggia attraverso il tempo, per cercare di indagare i riflessi che le vite dei nostri antenati hanno su di noi e quanto e come chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi”: una, e più storie, che sono storia di un “segreto di famiglia”, di una traversata oceanica dall’Italia al Cile in cerca di fortuna, di un’emigrazione dalla Sicilia alla Tunisia per le stesse ragioni. “Il libro è la storia di una ragazza cilena che arriva a Genova all’alba della Prima Guerra Mondiale e di un giovane ingegnere navale che perde la testa per un’attrice di teatro, ma anche di una compagnia di commedianti sudamericani che cela talenti straordinari e di una coltellata che sfigura un uomo e distrugge una famiglia”. Andrea De Carlo parte da una rivelazione che lo ha turbato, per cavalcare un’indagine che lo porta indietro nel tempo, ai primi decenni del secolo scorso e successivamente ancora più indietro, alla fine dell’Ottocento. Poco alla volta, grazie a vecchie fotografie ritrovate, scritti, incontri e un lavoro di osservazione e deduzione, l’autore ricostruisce, in tal modo, e ci presenta, con l’essenziale incisività di una scrittura fortemente partecipe e singolare, le vicende avventurose e drammatiche della sua famiglia. Che diventeranno tema portante di discussione, ampliandosi dalla pagina narrativa alla concretezza di una quotidianità su cui il pubblico sarà invitato e stimolato a riflettere e a condividere o a dissentire con esiti dialogici sicuramente intensi e coinvolgenti.

“Con questa iniziativa ‘Esselunga’ torna a dimostrarsi – sottolineano i responsabili del Supermercato, fondato nel 1957 a Milano e oggi attivo in Italia con oltre 170 punti vendita fra Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romana, Toscana, Liguria e Lazio – una realtà commerciale particolarmente, e da sempre, attenta nel sostenere le comunità dei territori in cui opera anche attraverso la promozione di eventi culturali”. Sempre in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, “Esselunga” è stata anche nel 2022 e nel 2023 promotrice nella “Sala Olimpica” di incontri e presentazioni di libri e autori legati al “mondo sportivo”. Nel 2023, inoltre, ha permesso l’incontro tra il pubblico e alcuni atleti olimpici e paralimpici e ha allestito un food truck con la sua “Cucina Esselunga” per i partecipanti alla manifestazione.

Gianni Milani

Nelle foto: Immagine – guida “Prendersi cura”; Andrea De Carlo; cover “La geografia del danno”