ilTorinese

Focus Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

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2022

 FOCUS  SETTIMANALE 

Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 178.3 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 15-21 agosto) a fronte del valore nazionale di 255.6 si conferma il più basso in Italia insieme a Lombardia e Toscana.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 22 agosto si attesta al 5% (il valore nazionale è al 10,2%) e quella delle terapie intensive all’1,1% (il valore nazionale è 2,6%), mentre la positività dei tamponi è al 7,3%.

VACCINAZIONI

Il Piemonte continua ad essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi (fonte: Covid-19 vaccini open data / lab24 il sole24ore) con oltre 390.000 dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari per la quarta dose (immunocompromessi, over80, ospiti Rsa, fragili over60 con specifiche patologie, over60 e fragili over12).

Nelle farmacie dal 26 aprile sono state somministrate oltre 15.000 quarte dosi e le prenotazioni sono circa 2.200.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 15 al 21 agosto i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.089.

Suddivisi per province: Alessandria 133, Asti 56, Biella 43, Cuneo 140, Novara 92, Vercelli 39, VCO 35, Torino città 172, Torino area metropolitana 331.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 7.621 (-2280, -23% rispetto alla settimana precedente).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 933 (-159), Asti 394 (-130), Biella 301 (-67), Cuneo 982 (-297), Novara 643 (-128), Vercelli 274 (-174), VCO 248 (-68), Torino città 1.204 (-417), Torino area metropolitana 2.316 (-782).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 15 al 21 agosto l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 178.3, in forte calo (-23%) rispetto ai 231.7 della settimana precedente.

Si tratta della quinta diminuzione consecutiva dopo sei settimane in cui la curva era stata in rialzo.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 139.8 (-22,2 %).

Nella fascia 25-44 anni è 176.9 (-17,8%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 208.1 (-16,5%).

Nella fascia 60-69 anni è 208.2 (-30,4%).

Tra i 70-79 anni è 219.4 (-32,4%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 166.6 (-32,8%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 15 al 21 agosto, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in calo in tutte le fasce di età.

Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 134.5 (-25,6%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 76.2 (-26,3%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 90 (-3,6%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 113.3 (-5,7%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 100.1 (-6,8%).

Il “Cammino di Don Bosco” Tredici camminate tra i colori e i sapori della collina torinese

Dal 28 agosto al 12 novembre

Chieri (Torino)

I sabati e le domeniche del villaggio. Il “Cammino di Don Bosco”: con questo slogan prende avvio l’itinerario escursionistico ideato e programmato dal “Tavolo tecnico” del progetto “Strade di Colori e Sapori” e realizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Nordic Walking Andrate”, che propone, a partire da domenica 28 agosto fino a sabato 13 novembre, tredici “camminate gratuite”, organizzate in concomitanza di una fiera, di una sagra o di un evento culturale o enogastronomico, che veda protagonisti i 13 Comuni della collina torinese aderenti alle “Strade di Colori e Sapori”.

 

Si inizia domenica 28 agosto, con “Cammina Pralormo” (in occasione di “Pralormo Experience & Food – Beicà che bun”), con partenza alle ore 9 da Via Lunga, al bivio con la strada provinciale 133, e si termina sabato 12 novembre, a Chieri, in occasione della “Fiera di San Martino”, dove verranno premiati i dieci partecipanti con il maggior numero di presenze. “Questa iniziativa – spiega l’assessora allo “Sviluppo e Promozione del Territorio e al Turismo” del Comune di Chieri Elena Comollo fa parte di un progetto più ampio di rilancio del ‘Cammino di Don Bosco’ e di promozione del Chierese. Attraverso l’organizzazione di camminate che vedono protagonisti i Comuni aderenti, uniamo l’attività fisica alla possibilità di approfondire la conoscenza del territorio a partire dalle eccellenze agroalimentari locali e alle fiere e sagre costruite attorno ad esse; il tutto all’insegna di un turismo ‘lento’, che attraversa i nostri paesaggi e si ferma per apprezzarne i prodotti (dalle ciliegie di Pecetto al miele di Marentino, dalla Freisa di Chieri al pomodoro Costoluto di Cambiano) e l’offerta culturale”.

Questi gli altri appuntamenti in programma:

–       sabato 3 settembre: Riva presso Chieri (“Fiera Zootecnica”)

–       sabato 10 settembre: Andezeno (“AgriCultura – Festa dell’agricoltura e del paesaggio”)

–       sabato 17 settembre: Montaldo Torinese (“Montaldo Green Fest”)

–       sabato 24 settembre: Marentino (“Fiera del Miele”)

–       domenica 25 settembre: Pecetto Torinese (“Non solo ciliegie: dal Paleopo a Monspheratus, da Covacium a San Sebastiano”)

–       sabato 1 ottobre: Sciolze (“Sagra della zucca”)

–       domenica 2 ottobre: Baldissero Torinese (“Sagra dell’uva e del vino Cari”)

–       domenica 9 ottobre: Pavarolo (“De Rerum Natura – opere di A. Raphael Mafai, Kim Smith e Cindy Sherman”)

–       sabato 15 ottobre: Pino Torinese (“Pino cielo&terra: dal Planetario all’agricoltura”)

–       domenica 23 ottobre: Cambiano (“Tra il Pianalto e le colline”)

–       domenica 30 ottobre: Cinzano (“Fiera dei vini della Collina Torinese”)

–       sabato 12 novembre: Chieri (“Fiera di San Martino”)

Info e iscrizioni: tel.334/6604498scuolanordicwalkig@viviandrate.itinfo@camminodonbosco.eu

g.m.

Nelle foto:

–       Veduta di Pralormo

–       Don Bosco

Agosto, operazione solidarietà. Prosegue la distribuzione di cibo recuperato dai mercati

 

Proseguono nel mese di agosto le attività nei mercati delle Sentinelle Salvacibo dell’associazione Eco dalle Città, realizzate nell’ambito del progetto RePoPP, sostenuto da Città di Torino, Amiat – Gruppo Iren ed Eco dalle Città, con il duplice obiettivo di sostenere le persone in difficoltà in un periodo dell’anno in cui  diminuiscono le attività di assistenza, e di continuare nell’azione di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari nei mercati cittadini.

L’intenzione è di garantire una copertura completa in ogni giorno della settimana; sarà possibile procurarsi gratuitamente le eccedenze alimentari donate presentandosi a fine mercato (a Porta Palazzo è necessario ritirare prima il numero a partire dalle h.13:30), o al Mercato Centrale di piazza della Repubblica (presso il Banco Circolare) dove peraltro ogni pomeriggio si raccolgono anche donazioni di cibo (per esempio, alimenti prossimi alla scadenza).

Questo è il calendario delle distribuzioni:

– lunedì: Borgo Vittoria h.14:00, Porta Palazzo h.14:30, Mercato Centrale h.15:30

– martedì: v. O. Vigliani h. 14:00, c. Svizzera h.14:30, Porta Palazzo h.14:30, Mercato Centrale h. 15:30

– mercoledì: Santa Rita h. 14:00, p. Foroni h. 14:00, c. Cincinnato h. 14:00, Porta Palazzo h.14:30, Mercato Centrale h. 15:30

– giovedì: v. O. Vigliani h. 14:00, c. Svizzera h. 14:30, Porta Palazzo h. 14:30, Mercato Centrale h. 15:30

– venerdì: Santa Rita h. 14:00, p. Foroni h. 14:00, c. Cincinnato h. 14:15, Porta Palazzo h. 14:30, Mercato Centrale h. 15:30, v. Montanaro n.2 h. 15:30

– sabato: c’è il Sabato Salvacibo!

Anche ad agosto infatti proseguono gli appuntamenti del Sabato Salvacibo: la rete dei mercati nei sabati si allarga, arrivando a coprire una dozzina di aree sparse su tutto il territorio cittadino e oltre.

Per essere aggiornati sulla lista di luoghi e orari di distribuzione, è possibile consultare i canali social delle Sentinelle Salvacibo, che ogni venerdì pubblicano sempre un aggiornamento dedicato. Sabato Salvacibo è un progetto di Eco dalle Città realizzato con ARCI Torino, Maìs, Re.Te. ong e in collaborazione con la Città di Torino.

Inoltre tutti i venerdì di agosto, a partire dalle ore 16:30, è prevista un’ulteriore attività di distribuzione delle eccedenze recuperate al CAAT e presso Battaglio Frutta dal progetto Carovana Salvacibo (sostenuto dalla Città di Torino) presso l’area di piazza Foroni (via Montanaro n. 2) e, nelle due settimane centrali del mese, all’interno dell’area Skate Park del Parco Dora. Grazie a questa iniziativa, solo nel mese di luglio il punto di raccolta di via Montanaro 2 ha salvato e redistribuito oltre 1000 kg di frutta e verdura.

RePoPP e le altre attività collegate nel recupero e nella distribuzione non vanno in vacanza. Il progetto, così come le altre iniziative collegate (la Carovana Salvacibo, e la Cucina Ecomora che presso il Mercato Centrale trasforma quanto recuperato in pasti caldi) continua a operare in questi giorni.

La distribuzione è aperta a tutti i cittadini che si presenteranno nei luoghi e negli orari indicati. Una forte affluenza, sostenuta dall’informazione veicolata dai media e agevolata dal passaparola tra cittadine e cittadini che hanno a cuore la lotta agli sprechi, permetterà di salvare tonnellate di cibo e di aiutare chi rimane in città in un periodo così difficile da affrontare.

Unione Popolare il 25 settembre sarà sulla scheda elettorale

QUASI 60MILA FIRME IN 10 GIORNI!

 

Abbiamo raccolto circa 60mila firme in 10 giorni, un risultato straordinario senza precedenti nella storia elettorale italiana. Grande risultato anche a Torino e provincia dove le firme raccolte sono più di 2000.

Grazie ad una gigantesca mobilitazione, all’infaticabile lavoro, all’impegno, alla tenacia dei nostri attivisti e delle nostre attiviste, siamo riusciti a compiere un’impresa titanica. Si voleva impedire ad una forza popolare dal basso, che rappresenta le istanze dei molti e non i privilegi dei pochi, di partecipare al processo democratico.

Non ci sono riusciti. Unione Popolare il 25 settembre sarà sulla scheda elettorale.

Ma, cosa più importante, abbiamo avuto una conferma: questo paese ha voglia di tornare a concepire la politica nel senso più nobile del termine.

Ad ogni banchetto, ad ogni firma, ad ogni incontro, abbiamo avuto conferma che il paese reale, quello dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani, delle studentesse, dei pensionati, ha un disperato bisogno di rappresentanza.

Persone che chiedono a gran voce salari più alti, bollette più basse, diritti sostanziali. Che rifiutano la guerra e chi la alimenta, come la NATO e tutti i partiti dell’arco parlamentare, dal centrosinistra alla Meloni. Che vorrebbero urlare basta alla politica concepita come difesa di interessi personali, alle grandi opere inutili come il Tav, ai beni pubblici svenduti e regalati sull’altare del profitto privato, allo svilimento della dignità del lavoro e alla povertà come colpa morale.

Che vorrebbe gridare basta ad una politica preoccupata esclusivamente nel garantire a chi ha troppo ancora di più, togliendo a chi ha già poco.

Le candidate e i candidati di Torino e provincia

CAMERA

P01 (Torino e cintura)

ANGELO D’ORSI (storico, già candidato a Sindaco di Torino)

FRANCESCA BERTINI (universitaria, attivista di PaP e delle lotte studentesche)

DAMIANO CARRETTO (ex consigliere comunale M5S)

ALESSANDRA DE ROSSI (docente di matematica di Unito)

P02 (provincia di Torino)

FIORENZA ARISIO (consigliera comune Avigliana; militante ambientalista e NO TAV)

FAUSTO CRISTOFARI (segr. prov. PRC Torino, già militante FIOM e segr. FP CGIL)

GIULIA SOPEGNO (insegnante, attivista trans femminista, di PaP Ciriè)

STEFANO ALBERIONE (già assessore Bilancio com. Torino; pres. APS La Poderosa)

UNINOMINALE

U01 (Torino 1,2,7,8) ELISABETTA FORNI (sociologa, Politecnico Torino)

U02 (Torino 3,4,5,6) LUIGI CELEBRE (psicologo, militante PaP, attivista contro il carovita)

U03 (Collegno) ROSA BARTIROMO (insegnante di sostegno, attivista della Casa del Popolo Estella)

U04 (Chieri) CADIGIA PERINI (segr. PRC Ivrea, già delegata FIOM, pubblicista)

U05 (Moncalieri) MARCO SCIBONA (ex senatore M5S)

SENATO

EMANUELE NEGRO (fisico, ricercatore ambientalista)

TERRY SILVESTRINI (insegnante, militante femminista)

LUIGI SARAGNESE (insegnante e saggista; già assess. Comune Torino)

ISABELLA LIGUORI (impiegata Agenzia Piemonte Lavoro e rappresentante sindacale)

UNINOMINALE

U01 ADRIANO SCANGA (avvocato, referente Telefono Rosso di PaP)

U02 DANIELA ALFONZI (ex dip. Prov. Torino, già senatrice PRC, impegnata nei movimenti)

Unione Popolare

Unione Popolare è nata dalla convergenza di forze sociali, sindacali, culturali, ambientaliste, politiche con Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, DeMa, le parlamentari di ManifestA. Il nostro portavoce è  Luigi De Magistris, già europarlamentare e sindaco di Napoli, con il quale si è avviato da tempo un percorso di democrazia e partecipazione.

Piemontesi a Lepanto. La flotta sabauda nella battaglia del 1571

Tre galee e due giganti della storia subalpina, l’ammiraglio Andrea Provana di Leinì e il duca Emanuele Filiberto di Savoia.
Anche i piemontesi fecero la loro parte, si distinsero e combatterono come leoni nella battaglia di Lepanto. Quel giorno, il 7 ottobre 1571, oltre 400 galee e quasi 200.000 uomini si scontrarono nella più grande battaglia navale dell’Era moderna, 200 galee cristiane contro 200 galee turche, 90.000 cristiani contro 90.000 turchi. Come gran parte dei principi italiani, anche i Savoia inviarono navi e soldati per combattere i turchi e respingere la minaccia ottomana nel Mediterraneo e in Europa. Nella seconda metà del Cinquecento gli Ottomani erano una grande potenza e una grande minaccia per l’Europa cristiana. I ciprioti ne sanno qualcosa: l’isola veneziana, baluardo cristiano nel Mediterraneo orientale, fu conquistata dalla flotta turca e gli abitanti di Famagosta furono massacrati. L’eccidio provocò una tale ondata di sdegno in Europa che spinse i sovrani a rispondere con la forza per frenare l’espansione turca verso occidente. La vittoria cristiana a Lepanto fu forse sopravvalutata perché bloccò solo temporaneamente i piani del sultano ma fu anche la prima e più importante vittoria di un’armata cristiana contro i musulmani. La gloria di Lepanto si protrasse per secoli e la data del 7 ottobre 1571 viene ancora oggi ricordata e commemorata nei Paesi europei. Su Lepanto sono stati scritti numerosi libri ma nessun testo finora ha messo bene in risalto il ruolo dei sabaudi e la partecipazione alla battaglia navale della piccola ma coraggiosa flotta piemontese comandata dall’ammiraglio Andrea Provana di Leynì e inviata nel Golfo di Patrasso da Emanuele Filiberto. Una lacuna che il libro “Lepanto, i piemontesi combattono”, di Massimo Alfano e Giorgio Enrico Cavallo, Pathos Edizioni, ha provveduto a colmare. “Un volume che, scrive nell’introduzione Paolo Thaon di Revel, narra con dovizia di particolari l’inizio della marineria di Casa Savoia svelando episodi e notizie curiose spesso ignorate o sottovalutate”. I Savoia dunque si fecero valere anche sul mare con una propria marina, piccola ma potente ed efficiente, temuta e rispettata dalle altre potenze marinare. Con la spedizione di Lepanto i Savoia si sedettero per la prima volta al tavolo delle grandi potenze, vincitori della guerra contro il sultano ottomano insieme alle forze della Lega Santa voluta da Pio V. Lepanto non fu solo un episodio importante nel quadro del secolare scontro tra Oriente e Occidente ma, scrivono Alfano e Cavallo, “fu piuttosto un passo fondamentale per enfatizzare la potenza dei Savoia che divennero indispensabili attori dello scacchiere europeo, anche per quanto riguarda la geopolitica marittima”. La fama di Lepanto per i Savoia fu però quasi nascosta dalla storiografia che certamente esaltò le gesta del Provana e di Emanuele Filiberto ma, lamentano gli autori del libro, “mancò di sottolineare che proprio da quella campagna navale il Piemonte sabaudo si candidò ad entrare da protagonista nelle complesse vicende mediterranee”. Pertanto gli eventi di guerra sul mare non furono solo “periferiche scaramucce prive di importanza”. Due uomini aiutarono in modo determinante il duca Testa di Ferro nella sua opera di modernizzazione della politica marittima: Andrea Provana di Leynì, governatore di Nizza e consigliere tecnico del duca di Savoia e Giovanni Moretto, consulente per la costruzione e l’utilizzo delle galee. La flotta sabauda mostrò tutto il suo valore prima nell’assedio ottomano di Malta del 1565 e poi con la Lega Santa nel 1571 a Lepanto dove si batterono tre galee, la Capitana, la Piemontesa e la Margarita. Malta e in modo particolare Lepanto, osservano gli autori del libro, significarono molto per i Savoia ed esaltarono “quello che fu probabilmente il primo eroe del moderno Piemonte sabaudo, l’ammiraglio Andrea Provana di Leynì”, nominato da Emanuele Filiberto capitano generale delle flotta sabauda e Grande ammiraglio dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Ottenne inoltre il Collare dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata. Durante la battaglia il Provana fu colpito alla testa ma si salvò grazie al “morione”, un tipo di elmetto, che ammortizzò il colpo di un archibugio. Un capitolo è dedicato a papa Pio V, il domenicano alessandrino Antonio Ghislieri, l’unico Papa piemontese, alla cui figura è legata la costituzione della Lega Santa, voluta fortemente dal pontefice per difendere la fede e la civiltà cristiana, senza la quale non sarebbe stato possibile sconfiggere i turchi a Lepanto. Pio V istituì un giorno festivo per ricordare l’evento sotto il nome di festa della Madonna del Rosario e celebrò in San Pietro una grande Messa di ringraziamento per la vittoria di cui parlava tutta la cristianità. Anche a Torino ci furono grandi festeggiamenti per la vittoria di Lepanto. La notizia giunse in città solo il 19 ottobre e fu un tripudio generale con feste popolari, fuochi di artificio, spari di artiglieria e solenni celebrazioni in duomo e in tutte le chiese di ogni piccolo paese.
                                                                                      Filippo Re

Alle Molinette la prima Lupus Clinic

E’ nata la Lupus Clinic della Città della Salute di Torino, presso la Reumatologia dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Enrico Fusaro, coadiuvato dal dottor Luca Lo Sardo). In collaborazione con il Gruppo LES Italiano ODV, che da sempre si occupa della tutela dei pazienti affetti dal Lupus Eritematoso Sistemico, si tratta della prima struttura di questo tipo in Piemonte e tra le prime in Italia. La Lupus Clinic nasce dall’esigenza di un approccio integrato e multidisciplinare che prevede la collaborazione tra medici specialisti, medici di medicina generale, personale infermieristico ed Associazioni dei pazienti. La principale finalità del progetto è una precoce presa in carico del paziente fin dalle prime fasi di sospetto diagnostico ed un successivo follow-up in tutte le fasi successive della malattia, anche grazie alla creazione di un team multidisciplinare all’interno dell’Azienda. L’approccio clinico – organizzativo è principalmente volto ad una gestione finalizzata ad evitare i flares (riacutizzazioni) di malattia, come evidenziato dalle raccomandazioni EULAR. A tale scopo si sta sviluppando un specifico PDTA.
Numerosi i benefici del progetto:
·  facilitare il percorso del paziente all’interno dell’Azienda sia per quanto riguarda gli accessi ambulatoriali che i ricoveri diurni o ordinari, garantendo un accesso coordinato ed appropriato alle prestazioni necessarie (visite specialistiche, esami diagnostici, terapie);
·  favorire la gestione del paziente nella sua complessità, con migliore gestione dei processi, razionalizzazione del percorso con, ove possibile, maggior ricorso all’assistenza ambulatoriale, razionalizzazione dell’uso del farmaco, diminuzione del danno d’organo, riduzione di aborto e parto prematuro, ridotto impatto della patologia a livello lavorativo e sociale;
·  creare un network con la Medicina generale che permetta di ottimizzare il percorso di diagnosi e la terapia, tramite collaborazione e la rete di specialisti referenti all’interno dell’Azienda;
·  favorire un più stretto rapporto tra paziente e la Reumatologia, anche con l’utilizzo della telemedicina;
·  garantire l’accesso a terapie innovative, anche tramite la possibilità di partecipare a trial clinici con possibilità di accesso a terapie sperimentali non ancora disponibili in commercio;
·  creare un punto di riferimento per facilitare l’afferenza dei pazienti piemontesi o provenienti da regioni limitrofe non dotate di tale servizio.

Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia infiammatoria cronica autoimmune di origine multifattoriale ed interessamento sistemico di natura autoimmune. All’eziopatogenesi concorrono, quindi, fattori genetici, ambientali ed ormonali. Tali elementi portano ad una alterazione della tolleranza immunologica che si manifesta come risposta immunitaria diretta contro strutture dell’organismo stesso del paziente.
Il LES presenta una prevalenza che può variare dai 10 ai 122 casi ogni 100.000 abitanti. Si osserva un maggiore numero di casi nelle etnie afro-caraibiche (120 casi/100.000 ab.), mentre il minimo valore è verificato nei pazienti caucasici (12 casi/100.000 abitanti). Un valore medio tra i due sopra descritti è registrato negli USA, con una prevalenza di circa 51 casi ogni 100.000 abitanti. La massima prevalenza si verifica nelle aree rurali rispetto a quelle maggiormente urbanizzate.
L’incidenza del Lupus è quasi triplicata negli ultimi 40 anni, anche a causa del miglioramento degli strumenti diagnostici. Le stime dell’incidenza in Europa e Nord America suggeriscono un intervallo di 2-8 nuovi casi ogni 100.000 abitanti per anno.
In base a tali dati si stima dunque che vi sia una prevalenza di 271 casi per la Città metropolitana e 523 nella regione Piemonte.
Relativamente all’incidenza, la Città Metropolitana di Torino si dovrebbe attestare tra i 45 ed i 181 casi/anno, mentre la regione Piemonte ne osserva tra gli 87 e i 348 casi/anno.
Il LES è una malattia che tipicamente colpisce giovani donne, con un picco di incidenza tra i 15 ed i 40 anni d’età ed un rapporto genere femminile – maschile di 9 a 1.
Il Lupus Eritematoso sistemico è una patologia complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente.
I principali bersagli sono rappresentati dalla cute, dai reni, dalle articolazioni, dal sistema nervoso, dal cuore e dall’interessamento ematologico.
Inoltre vi è un aumento del rischio di infezioni legate sia alla malattia che alla terapia immunosoppressiva.
La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia al follow up, che consistono principalmente nella produzione di autoanticorpi.
Tra le terapie in uso i corticosteroidi sono ancora una delle colonne portanti del trattamento del LES, soprattutto nella fase di induzione di pazienti con manifestazioni severe (interessamento renale e del Sistema Nervoso Centrale). Inoltre si possono annoverare farmaci antimalarici ad azione immunomodulante (Clorochina e Idrossiclorochina), immunosoppressori ed i più recenti farmaci biotecnologici. Durante tali terapie risulta fondamentale uno stretto monitoraggio del paziente al fine di valutare l’efficacia del trattamento, la prevenzione di effetti collaterali e lo sviluppo di infezioni.
È evidente come un approccio multidisciplinare sia indispensabile per la cura del paziente affetto da LES, per le motivazioni suesposte e per consentire al paziente (molto spesso alla paziente) una adeguata qualità della vita. In quest’ottica risulta fondamentale l’assistenza della paziente anche in gravidanza, in tutti i suoi aspetti.

Bob Sinclar, Mario Biondi, Ivana Spagna, al Foro Festival di Carmagnola

Tutto il programma dei concerti dal 2 – 11 settembre: sul palco  decine di altri artisti

Il Foro Festival si svolge in concomitanza con la 73^ FIERA NAZIONALE DEL PEPERONE: 10 giorni ricchi di eventi gastronomici, culturali e artistici che propongono intrattenimenti ed esperienze coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età

Nato nel 2018 da un’idea dei ragazzi della Consulta Giovanile Carmagnolese come evento musicale collaterale alla frequentatissima Fiera Nazionale del Peperone, Il Foro Festival dal 2018 porta a Carmagnola (TO) molti dei protagonisti della scena musicale italiana.  L’evento prende vita in una grande arena all’interno del Foro Boario di Piazza Italia, da cui il nome del festival. Tra i grandi nomi sino ad ora ospitati dal festival, nel 2018 Ermal Meta, nel 2019 gli Eiffel 65 e i Pinguini Tattici Nucleari, pochi mesi prima della loro “esplosione” al Festival di Sanremo. Nel 2021 invece è stata la volta di Giusy Ferreri e Noemi.

E che succede nel 2022, in concomitanza con la 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone, in programma dal 2 all’11 settembre 2022? Il programma è definito nel dettaglio, per un livello del festival è decisamente alto. L’organizzazione è a cura della Kontakt Agency di Francesco Andrisani, agenzia che organizza grandi eventi a livello internazionale, in collaborazione con Langhewood Records.

Ecco il programma:

Venerdì 2 settembre Il Foro Festival a Carmagnola (TO) inizia con l’evento “Vivere” by Stay Club”. E’ una cena in bianco  animata a cura dello Stay Club di Carmagnola, in collaborazione con la Consulta Giovanile Carmagnolese

Verranno aperte le porte alle ore 20:30 e dalle 21 inizierà la cena, che sarà condita da spettacoli circensi, ottima musica e tanto divertimento. Il Dress Code richiesto è totalmente in bianco ed elegante. Info & Prenotazioni: tel.  331 335 5931 ; info@staycarmagnola.it

Sabato 3 settembre Il Foro Festival continua con una scatenata Dagma Night. Protagonisti sono artisti piemontesi che sanno come far scatenare i più giovani e non solo loro. In console, sul palco, l’energia di Molinhero, ovvero la musica e lo show Roberto Molinaro, Greta Tedeschi, Visco, Juno O (vocalist)  e Danilo El Paris (MC) (ingresso libero).

Domenica 4 settembre Il Foro Festival propone invece un evento in grado di mettere d’accordo generazioni diverse di spettatori. La serata inizia con un doppio concerto, quello della Special Guest Cristina D’Avena, voce amatissima di mille sigle di cartoni animati e quello di Ivana Spagna, voce simbolo della dance italiana anni ’80 e non solo. Più tardi si balla con il format “Mania ’90”. Le voci sono quelle di Kim Lukas e Nathalie Aaarts from Soundlovers, interpreti di tanti successi di quel decennio e pure quella di Haiducii, celeberrima per la sua versione della hit “Dragostea din tei”. Il sound invece è quello di Emanuele Caponnetto e di Dj Jump. (posti in piedi 12 € + ddp, posti a sedere 15 € + ddp).

Lunedì 5 settembre a Il Foro Festival di Carmagnola (TO) la musica è quella di Ogni Istante, tribute band che interpreta il repertorio di Elisa, senz’altro una delle artiste italiane più amate di sempre.  Ingresso Libero. Inizio Concerto ore 21.

Martedì 6 settembre alle 21 a Il Foro Festival di Carmagnola (TO) invece ecco sul palco il Sunshine Gospel Choir, una formazione di ben 40 elementi diretta da Alex Negro. Con il loro repertorio sono in grado di emozionare chiunque. L’ingresso per il concerto è gratuito, con posti a sedere a disposizione fino ad esaurimento. Ingresso libero, dalle 21. Info Whatsapp 3277928137.

Mercoledì 7 settembre con ingresso libero dalla 21 ancora live music a Il Foro Festival di Carmagnola (TO): sul palco vanno gli Oronero, scatenata tribute band che interpreta le canzoni di Luciano Ligabue.

Giovedì 8 settembre a Il Foro Festival di Carmagnola (TO) arriva poi una superstar del mixer, ovvero il francese Bob Sinclar. E’ un top dj che da decenni sta a metà tra pop e house music. Celeberrimo anche in tv (è stato super ospite a Sanremo) e non solo nei e nei festival musicali di tutto il mondo, Bob Sinclar è semplicemente una rockstar della console e brani come “World Hold On” o “Love Generation” fanno emozionare e non solo ballare il mondo.

Con Sinclar, per una serata decisamente internazionale, i bergamaschi The Cube Guys, anche loro attivi in tutto il mondo a ritmo di house. Protagonista anche anche B Jones, una delle artiste simbolo della scena musicale di Ibiza e non solo.  Non mancano il francese Rawdolff, l’italiano Ayko, il belga Hoax, la slovena Dj Xenia, il monegasco TMP Dj, l’italiano Alex Pizzuti ed il violino dell’ucraina Helinxy Violinist. Ingresso 15€+3€ Diritti di Prevendita. Info & Prevendite Whatsapp 3277928137

Venerdì 9 settembre a Il Foro Festival di Carmagnola (TO) prende invece vita uno scatenato Urban Show – Latin Night. In console e sul palco, per una festa reggaeton e urban, Dj Chama e Ricky Jo e un vero corpo di ballo. Ingresso libero.

Sabato 10 settembre ecco poi la voce unica di Mario Biondi, per una data del suo “Romantic Tour”. In molti, ascoltando per la prima volta alla radio la sua “This is what you are”  nel 2006 immaginavano che a a interpretarla fosse un robusto cantante afro-americano di mezza età. Invece a cantare era Mario Biondi, catanese (città che da sempre ha un rapporto speciale con la musica italiana) che aveva allora trentacinque anni e la pelle bianca… da allora la sua carriera è in costante crescendo (posti in piedi 20 € + ddp; posti a sedere 30 € + ddp).

Domenica 11 settembre, per una conclusione del festival piena di divertimento, sul palco va la Royal Party Band, che propone un vero e proprio revival delle canzoni più amate della musica dance. Con loro anche la dj Jay C.  (ingresso libero).

I biglietti degli eventi a pagamento de Il Foro Festival sono acquistabili in vari punti prevendita del territorio, presso le casse del Festival nelle serate dei concerti a partire dalle ore 18:30 (se ancora disponibili), via Whatsapp al numero 3277928137 e online su ticketone.it, youticket.net e ciaotickets.com. Media Partner: Radio Vida  Network.

Il Foro Festival 2022 si svolge in concomitanza con la 73^ “Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola”, dal 2 all’11 settembre 2022: 10 giorni ricchi di eventi gastronomici, culturali e artistici che propongono intrattenimenti ed esperienze coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.

Rubano vasi di fiori e ombrelloni dal dehors del negozio

Il titolare di un negozio di alimentari in via Coda a Chiavazza è rimasto basito nello scoprire che dall’esterno della sua bottega erano stati rubati due vasi con tanto di piante e gli ombrelloni sistemati nel dehors. A quel punto il proprietario  ha avvisato i carabinieri nella speranza di scoprire i colpevoli del furto.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“E così, io ti guardo buttare l’amore…”

MUSIC TALES, La rubrica musicale

E così, io ti guardo buttare l’amore

resto qui e finisco per farmi del male

passerà, serviranno altre mille persone

e va bene così”

Oggi Davide si è presentato a lezione con questo brano.

Lui, come me, è amante delle cose belle e della regia di Ferzan Özpetek, nello specifico de “le fate ignoranti”.

 

Una donna, affranta dalla prematura perdita del marito, scopre che questi aveva un amante, Michele. Questo nuovo trauma la porta a conoscere un mondo per lei ignoto, popolato di una umanità viva e lontana dal perbenismo. Niente è come sembra, quasi mai. Mai. Se posso azzardare.

Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto, che vivono i propri sentimenti, e non hanno paura di manifestarli. Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua, che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie.

Io sono una fata ignorante, mi ci rivedo in quel film, per il suo significato, per la concezione di vita che mi appartiene.

 

La canzone: “buttare l’amore” che nasce dalla penna di Gianni Bindi e Matteo Mancini e ci viene interpretata da una Mina che (non me ne vogliate) vocalmente non riesco più ad apprezzare come un tempo, parla dell’incapacità e impossibilità di continuare un rapporto, una relazione, con chi canta impegnata a guardare l’altra persona “buttare via l’amore” mentre non si riesce ad impedire che ciò avvenga. E la passione appare mancare proprio a causa dell’assenza di un elemento esterno mentre si osserva, inermi, il declino e il decorso del rapporto.

 

buon ascolto, vi piacerà …almeno spero

 

https://www.youtube.com/watch?v=1HIJdd69ha8&ab_channel=MinaMazziniOfficial

Chiara De Carlo 

Bisognerebbe numerare ogni centimetro del nostro cuore, come si fa con un inventario, perché quando arriverà il giorno, che prima o poi verrà, sia più facile rimettere insieme i pezzi rotti.”

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Sabato 17 settembre 2022

ore 21.30

10HP – reimmaginando Lucio Battisti

Prandi’s Corso Savona 17 – Moncalieri TO

***

Martedi 20 settembre 2022

ore 19.00

The Slaves – Repertorio internazionale

OGR – https://ogrtorino.it/

Corso Castelfidardo, 22 Torino

Spirito geniale. Scrittori, ispirazione e alcol

Penne e drink, capolavori e banconi dei bar, centinaia di righe scritte in compagnia di cocktail che hanno ispirato la creatività e donato leggerezza a molti scrittori, indiscussi talenti della letteratura

 

Alcuni ne hanno abusato, ne hanno fatto uno stile di vita non sempre benefico, altri sorseggiando meravigliosi cocktail e istaurando con l’alcol un rapporto affettivo più equilibrato, di equa e sobria distanza, hanno dato vita a opere letterarie altresì straordinarie.

Il bevitore per eccellenza fu Hernest Hemingway, “bevo da 15 anni e nessuna cosa mi ha dato più piacere” affermava. Genio della forma scritta, coraggioso nei reportage di guerra, Premio Nobel per la Letteratura con Il vecchio e il mare, non si vergognò mai della sua debolezza terrena, del suo amore per il vino anzi “un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti” diceva. Tra i sui cocktail preferiti il Mojito, foglie di menta, lime, zucchero bianco di canna, ghiaccio spezzato, rum e soda e il Daiquiri, da egli stesso reso celebre, fatto con una miscela di rum, limone, zucchero, ghiaccio tritato e maraschino. Tra le sue preferenze pare ci fosse anche il whisky, assolutamente senza ghiaccio. Oscar Wilde, eccezionale scrittore e drammaturgo irlandese, era un tradizionalista e amava moltissimo lo Champagne. In seguito, dopo il suo trasferimento a Parigi in seguito a vicende giudiziarie che biasimarono la sua moralità, si dedicò all’Assenzio che considerava poetico, incline all’amore e per cui “è necessario il silenzio, la meditazione, la dolce pazzia”.

L’autore del mistero e del terrore Edgar Allan Poe amava invece il Brandy. L’alcol è spesso protagonista delle sue opere come ne Il gatto nero dove colui che narra la storia è proprio un bevitore ostinato. A causa del suo vizio ebbe problemi già ai tempi dell’università, la sua vita fu difficile, ma il suo animo tormentato diede vita a opere incredibili, poetiche e passionali. “Ciò che non cura il brandy è incurabile” dichiarava, riferendosi molto probabilmente al dolore per la morte della moglie, un evento che lo fece sbandare ma che non gli impedì di scrivere magnifiche e indimenticabili capolavori del brivido.

La birra, signora alcolica morbida ma decisa, “scoperta più grande del fuoco” come affermava Wallace è stata magnificata da molti scrittori. Charles Bukowsky la mischiava con qualsiasi altra bevanda, Goethe affermava che sapere dove si “spilla” la birra aiuta a conoscere la geografia, Poe le dedicava poesie, Rimbaud scriveva che “giugno sa di vigne e birra” e Milan Kundera: “Non è la birra una santa libagione di sincerità? La pozione che dissipa ogni ipocrisia, ogni sciarada di belle maniere?”. Il nostro Gabriele D’annunzio, poeta esuberante e trasgressivo, fu testimonial dell’Amaro Montenegro e Amaretto di Saronno, ma il suo rapporto con il vino rimane ancora un mistero, “non bevo vino dall’infanzia” diceva, “Iersera bevvi una certa “malvasìa” a me donata dai Càlabri! E tu sai che io son quasi astemio”.

Forse, come scriveva Euripide, ”bevendo gli uomini migliorano” e sicuramente l’alcol avrà favorito momenti di pura creatività e attutito periodi bui di dolore esistenziale, ma bere non può essere una condotta abituale, una consuetudine giornaliera che diventa indispensabile, una terapia o una automedicazione. Un bicchiere con gli amici, un drink dopo il lavoro, una concessione saltuaria per rilassarsi un po’ e distendere le tensioni che la quotidianità ci procura, solo questo può essere, un piacere effimero. Bere responsabilmente invece può anche aiutare l’organismo infatti l’alcol può funzionare come antiossidante, grazie al polifenolo contenuto nella buccia dell’uva, e come antinfiammatorio, maggiormente attivo nel vino rosso.
Insomma, come dice un anonimo è molto probabile che l’alcol sia un propellente che fa andare lo spirito in orbita, ma rimanere ben ancorati e sobriamente a terra è molto più salutare.

 

Maria La Barbera