Ieri pomeriggio un motociclista piemontese ha perso il controllo della moto nel tratto tra Quiliano, Altare e il bivio con l’autostrada A10 sulla Torino – Savona. È stato trasportato in condizioni gravi all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove è deceduto per i traumi riportati.
In piena notte ferisce la compagna con un coltello
Era ubriaco e durante una violenta lite avrebbe ferito con un coltello la compagna fortunatamente non gravemente. L’’episodio di cronaca è avvenuto in un comune del Biellese. La donna è ora ricoverata in ospedale per accertamenti. Sono intervenuti i carabinieri che hanno fermato l’aggressore e posto il coltello sotto sequestro.
Contro gli incendi: “La strada non è un posacenere”
Un’iniziativa fondamentale per ridurre i roghi lungo le strade e le autostrade italiane. Anas, società del Gruppo FS, ha avviato come ogni anno la campagna antincendio “La strada non è un posacenere. Rispetta l’ambiente, salva il tuo viaggio” in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Sviluppata per sensibilizzare gli utenti della strada, si concentra su comportamenti scorretti che, in particolare durante i mesi più caldi, possono avere conseguenze disastrose sul territorio e sulla viabilità.
“Siamo convinti che la prevenzione sia la miglior strategia per tutelare il territorio e garantire la sicurezza di tutti – spiega l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme – Con questa campagna, vogliamo sensibilizzare cittadini, operatori e tutte le parti coinvolte sull’importanza di comportamenti responsabili e sulla necessità di interventi tempestivi. Solo attraverso un impegno condiviso possiamo ridurre i rischi e preservare il nostro patrimonio naturale. Gesti a prima vista innocui sono tra le principali cause degli incendi che divampano ai margini delle carreggiate. L’incuria causa danni irreparabili alla vegetazione e agli habitat naturali compromettendo l’ecosistema circostante. L’obiettivo è quello di educare i cittadini a una maggiore responsabilità, ricordando che un comportamento corretto alla guida non si limita solo al rispetto del Codice della Strada, ma include anche la tutela dell’ambiente che ci circonda”.
Questa attività si inserisce in un più ampio sforzo di tutela ambientale e di sicurezza stradale, dimostrando l’impegno di Anas nel proteggere il territorio e le comunità che lo abitano.
Sul tema è intervenuto il Prefetto Attilio Visconti, capo dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile: “Le alte temperature estive e il vento forte mantengono elevato il rischio di incendi boschivi e di vegetazione, soprattutto nelle regioni meridionali e insulari. In queste condizioni, anche un piccolo gesto imprudente può trasformarsi in un rogo capace di mettere in pericolo l’ambiente e la sicurezza delle persone. Ogni giorno migliaia di vigili del fuoco operano in tutta Italia per arginare le fiamme, spesso in scenari complessi che richiedono velocità di intervento e massima coordinazione. La tempestività delle segnalazioni dei cittadini è determinante per guadagnare minuti preziosi per fermare un incendio sul nascere. La prevenzione resta l’arma più efficace: non accendere fuochi in aree a rischio, non bruciare residui vegetali e non gettare mozziconi accesi lungo strade e autostrade sono gesti semplici che possono evitare danni incalcolabili.
Basta un attimo di disattenzione per compromettere ciò che la natura ha impiegato secoli a creare. Proteggerla è un impegno che appartiene a tutti”.
Per gli utenti in transito lungo le strade Anas il messaggio “Pericolo Incendi. Non gettare sigarette” è trasmesso sui pannelli a messaggio variabile presenti sulla rete.
Anas, in particolare, richiama l’attenzione sulle raccomandazioni della Protezione Civile per fronteggiare questo fenomeno:
- non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi
- non abbandonare rifiuti: sono un pericoloso combustibile
- non parcheggiare sull’erba secca: la marmitta calda può provocare un incendio
- non accendere fuochi dove non è permesso, usare solo le aree attrezzate
- se è stato acceso un fuoco non allontanarsi finché non è spento del tutto
- non bruciare stoppie o residui agricoli
- rispettare le ordinanze comunali.
Se si avvista un incendio è fondamentale chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) o il numero di emergenza 112 o il 1515. E’ importante segnalarli ma al contempo bisogna tenersi lontani per facilitare le operazioni senza correre rischi.
Per un viaggio informato le notizie sulla viabilità sono disponibili al link www.stradeanas.it/esodoestivo e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas, Instagram @stradeanas e X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2025.
Il Museo del Paesaggio di Verbania ospita fino al 28 settembre prossimo la mostra dal titolo “Aria Acqua Terra. Dall’ambiente al paesaggio” a palazzo Viani Dugnani, in via Ruga 44. Curata da Guido Curto, presenta opere di Maura Banfo, Daniele Galliano, Andrea Massaioli e Pierluigi Pusole.
L’arte contemporanea, declinata in fotografie e dipinti, dialoga con le tele ottocentesche della collezione permanente della Pinacoteca del Paesaggio di Verbania. Sono una ventina le opere esposte degli artisti contemporanei, affermati e attivi in Piemonte, che trovano ispirazione negli elementi che sono alla base della bellezza del creato, aria, acqua e terra, come indica il titolo della mostra, posti in relazione tra loro, come indica il sottotitolo.
In mostra le opere di Daniele Galliano, originario di Pinerolo (1961) , che si confronta con gli elementi naturali più vicini all’uomo, raffigurandoli con colori forti; cieli blu e prati verdi appaiono costellati di essere umani accennati con pennellate di tocco, che risultano tipiche dei macchiaioli italiani e del pointillisme francese, rivisitati in chiave moderna.
Un altro artista in mostra è Andrea Massaioli, nato a Torino nel 1960, che si allontana progressivamente dalla dimensione figurativa, approdando ad un’astrazione che si spinge fino ai confini dell’informale. I suoi grandi quadri presentano un vasto scenario naturalistico che fa da sfondo al vero soggetto del quadro.
Il paesaggio si mostra attraverso vibrazioni, tracce e composizioni simboliche.
Terzo artista in mostra è Pierluigi Pusole, anch’egli torinese, nato nel 1963, la cui opera pittorica si ispira a laghi, montagne, cieli solcati da nubi, come quelli tipici dell’estate del Verbano Cusio Ossola, immagini che paiono emergere in un equilibrio fra forma e dissolvenza.
La fotografia in chiave pittorica è, invece, usata da Maura Banfo, sempre artista di nascita torinese ( 1969) , capace di trasformare l’immagine in uno spazio visivo, con paesaggi appena accennati da una luce riflessa.
Così in “Aria Acqua Terra. Dall’ambiente al paesaggio” quattro affermati artisti hanno scelto come soggetto d’ispirazione poetica gli elementi primigeni della natura e del paesaggio, nella bellezza straordinaria del contesto naturalistico del lago Maggiore. Il risultato della mostra è un’esposizione site specific, con alcune opere esposte per la prima volta al pubblico proprio a Verbania, e realizzata grazie al sostegno della Città di Verbania, il patrocinio della Regione Piemonte e Distretto Turistico dei Laghi e delle Valli.
Mara Martellotta

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Quest’anno dopo tanti anni passerò il Ferragosto a Torino perché di ritorno da un incontro ormai tradizionale a Bardonecchia dove vado la vigilia di ogni Ferragosto, non voglio spingermi nel traffico delle autostrade per tornare al mare. Non credo che troverò la città deserta come nel lontano passato. E non è certo perché Torino sia diventata una città turistica. Per trovare un ristorante di qualità aperto ho dovuto prenotare a Pino Torinese, dove c’è una terrazza di straordinaria bellezza con cibi squisiti e accoglienza cordiale e professionale. Le sere d’estate era e resta un punto di ritrovo non di scontati vip torinesi ma di gente per bene, professionisti, docenti, imprenditori. Un ex ambasciatore mio amico vi portava a cena le giovani amiche, affascinate dal suo fascino guerriero. A Torino i ristoranti sono quasi tutti chiusi per ferie forse anche perché i turisti si portano il panino imbottito. Nel Ponente ligure ho un po’ scorrazzato in questo ultimo mese perché quasi ogni sera sul mare o nell’entrorerra ho cenato fuori di casa da quando un vicino mi ha di fatto costretto, almeno momentaneamente, a smantellare il mio terrazzo fiorito dove invitavo gli amici. Finora tra i nuovi e vecchi locali dove sono stato non ho trovato un posto che mi piaccia in modo particolare. Sono stato in una bellissima location alassina con vista mozzafiato sulla Gallinara. Purtroppo la qualità del cibo si è rivelata deludente e il servizio lentissimo. La ripida discesa per scendere al parcheggio era gravemente insicura. Basterebbe questo particolare per non replicare. Anche a Sanremo non ho trovato di meglio. Il mitico “ Rendez – vous” e il “Pesce d’oro” non hanno trovato degni sostituti.

Fuga dalle città
Se confrontiamo i residenti di Torino di dieci anni fa con quelli attuali, salta subito all’occhio come la popolazione sia diminuita notevolmente a causa dell’emigrazione verso i Comuni della provincia (o della Città metropolitana).
Nel 1951, all’inizio dell’immigrazione dal sud Italia, Torino aveva719.000 residenti, per giungere nel 1974 alla cifra di 1.203.000 residenti. Da allora tale numero è andato via via calando per arrivare alla fine del 1° decennio di questo secolo a poco più di 910 mila, scendendo ancora fino alla cifra di 840 mila dell’inizio di quest’anno.
Va notato che Milano, a contrario, pur avendo subito un calo nel periodo post boom economico questo non è stato così marcato e, anzi, per i prossimi 15 anni è previsto un aumento dei residenti.
Considerando che l’immigrazione da altri Paesi si attesta soprattutto nelle grandi città per ovvie ragioni di occupazione, scuola, ecc. è evidente che questa emorragia di popolazione abbia cause ben precise che non solo non sono risolte, ma non accennano a migliorare.
In un’intervista formulata a cittadini migrati da Torino verso la valle di Susa, il Canavese, la valle di Lanzo e l’astigiano, è emerso come la molla che li ha spinti a migrare sia stato soprattutto il costo degli appartamenti, spesso insostenibile per le famiglie monoreddito o numerose.
Un secondo motivo è sicuramente legato alla percezione di insicurezza che il nostro capoluogo ha come triste primato: minigang anche nelle zone auliche della città, clochard talvolta fastidiosi e desertificazione delle attività commerciali rendono sgradevole girare, specie nelle ore notturne, particolarmente per le donne, per chi sia solo o per i più giovani e gli anziani.
La scarsa pulizia delle strade e la difficoltà di trovare un parcheggio sono soltanto due degli altri motivi che hanno spinto i torinesi a migrare.
Per contro, è ovvio, chi ha deciso di migrare si trova a dover affrontare problemi di altro tipo: difficoltà di trasporto, specie da Canavese e valle di Lanzo, insufficiente offerta sanitaria perché gli ospedali sono pochi e sottodimensionati, traffico intenso specie su alcune direttrici.
Se da un lato è opportuno, anzi necessario, farsi due conti razionalmente e capire cosa andiamo a guadagnare a fronte di ciò che peggiorerà, dall’altro gli Enti locali devono valutare bene il fenomeno e capire come evitare disagi, anche gravi, caricando troppo un ospedale e svuotandone altri, intasando successivamente alcune strade.
I Comuni, come Torino, i cui investimenti in sicurezza, pulizia etrasporti non conseguono gli obiettivi desiderati, devono aver ben presente che meno spenderanno meno introiteranno, perché molti cittadini migreranno in altri Comuni riducendo sempre più il gettito fiscale.
L’incapacità gestionale di alcune Amministrazioni locali ha come unico risultato il peggioramento ulteriore del bilancio comunale, con il rischio di arrivare al default; basta, infatti, un evento imprevisto e il commissariamento è alle porte.
Basterebbe intervistare i propri cittadini, analizzare il trend degli ultimi 20 anni e capire non solo cosa sia successo e cosa stia succedendo, ma anche come intervenire finché si è in tempo.
Oppure? Continuare a svuotare la città.
Sergio MOTTA
Forza Mamme! Con Specchio dei Tempi
“Un lavoro, una direzione. Grazie a chi ci ha creduto”
Un importante gesto di vicinanza concreta è arrivato per cinquanta donne sole con figli, alle prese con situazioni di forte fragilità economica e lavorativa. Grazie al progetto Forza Mamme!, promosso da sette anni da Specchio dei tempi, e alla collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro, molte di loro hanno ritrovato fiducia, competenze e nuove opportunità.
Nei mesi scorsi, i Centri per l’Impiego di Torino hanno accompagnato le partecipanti in un percorso costruito su misura: laboratori per imparare a scrivere un curriculum, prepararsi a un colloquio, valorizzare le proprie esperienze. Poi, incontri individuali, orientamento professionale, job club e scouting aziendale.
Un aiuto concreto per rimettere insieme i pezzi di una quotidianità difficile e aprire uno spiraglio verso l’autonomia. Alcune mamme hanno sostenuto colloqui di lavoro, altre hanno avviato tirocini, iniziato corsi di formazione o pensato a un progetto imprenditoriale.
Un percorso possibile grazie alla fiducia reciproca e al lavoro di squadra. «Sostenere una mamma significa investire su un’intera famiglia – ha ricordato Andrea Gavosto, consigliere delegato di Specchio dei tempi – e quindi su tutta la comunità».
Specchio dei tempi continuerà a seguire queste donne anche nei prossimi mesi, accompagnandole passo dopo passo nel cammino verso il futuro. Un cammino che è possibile solo grazie alla generosità di chi sceglie di restare accanto a chi ha più bisogno.
Ferragosto 2025 a Torino si presenta ricco di occasioni culturali accessibili, tra ingressi simbolici, visite gratuite e programmi speciali. È un’occasione perfetta per una giornata culturale intensa e variegata, ideale per torinesi e turisti che vogliono vivere la città in una chiave autentica e stimolante.
Si consiglia di verificare gli orari nei siti web dei musei
Fondazione Torino Musei – GAM, MAO e Palazzo Madama
-
Orari: apertura straordinaria dalle 10:00 alle 18:00, ultimo ingresso alle 17:00
-
Tariffe: collezioni permanenti a 1 €, mostra temporanea con supplemento di 1 €, cioè 2 € totali
-
Mostre temporanee:
-
GAM: FAUSTO MELOTTI. Lasciatemi divertire!, ALICE CATTANEO. Dove lo spazio chiama il segno, e Giosetta Fioroni (nella Videoteca)
-
MAO: Adapted Sceneries, Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tōkaidō, Haori (in supplemento)
-
Palazzo Madama: Jan Van Eyck e le miniature rivelate, Bianco al femminile, Visitate l’Italia! (in supplemento)
-
-
Visite guidate (GAM e MAO):
-
GAM: 15:00 – Seconda risonanza. Ritmo, struttura e segno; 16:30 – Mostra Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!
-
MAO: visita 10:30 per Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone
-
Museo Nazionale del Cinema (Mole Antonelliana)
-
Apertura prolungata: dalle 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso alle 19:00
-
Visite guidate gratuite: dalle 11:00 alle 15:00, al costo di 6 €, con guida esperta
-
Visita “Alla scoperta del Museo”: alle 11:00 (durata 1h30′), costo di 6 € oltre biglietto
Museo del Risorgimento
-
Orario: aperto dalle 10:00 alle 18:00, ultimo ingresso alle 17:00
-
Visite teatralizzate: alle 11:00 e alle 16:00, costo 5 € (più biglietto), prenotazione obbligatoria al 011 5621147
-
Inoltre, in mostra Torino al futuro. La cultura d’impresa, la cultura dell’innovazione e Passioni allo specchio: la Contessa di Castiglione e l’Album Nigra
Museo Egizio
-
Orario prolungato: dalle 9:00 alle 20:00
-
Visite straordinarie: la giornata include visite speciali insieme a Palazzo Reale e Palazzo Madama
Museo Regionale di Scienze Naturali
-
Ingresso gratuito per tutto agosto, compreso Ferragosto
-
Orario: 10:00–18:00, chiuso il martedì; ultimo ingresso alle 17:00 circa
Altri musei e luoghi di cultura aperti
-
-
Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”: ingresso gratuito; orario 10:00–18:00, ultimo ingresso alle 17:30
-
Orto Botanico: ingresso simbolico 1 €; visita tra giardini e serre; 10:00–19:00
-
Museo di Anatomia Umana: ingresso gratuito; 10:00–18:00, ultimo ingresso alle 17:30
-
Museo della Radio e della Televisione (RAI): gratuito; 9:30–18:30, ultimo ingresso alle 18:00
-
Musei Reali: aperti regolarmente venerdì 15 agosto, con aperture anche nei giorni circostanti (lunedì 11, martedì 12, giovedì 14, sabato 16 e domenica 17); apertura straordinaria mercoledì 13 10:00–18:00 (ultimo ingresso un’ora prima)
Tabella Riepilogativa
| Museo / Luogo | Orario Ferragosto | Modulo Tariffa | Note principali |
|---|---|---|---|
| GAM, MAO, Palazzo Madama | 10:00–18:00 (ultimo ingresso 17:00) | 1 € + 1 € mostra | Visite guidate, mostre temporanee con supplemento |
| Museo Nazionale del Cinema | 9:00–20:00 | biglietto + 6 € visita | Guida gratuita dalle 11 alle 15 |
| Museo del Risorgimento | 10:00–18:00 | biglietto + 5 € visita | Visite teatralizzate a 11:00 e 16:00 (prenotare) |
| Museo Egizio | 9:00–20:00 | regolare | Visite straordinarie, abbinabile a Palazzo Reale e Madama |
| Museo di Scienze Naturali | 10:00–18:00 (chiuso martedì) | ingresso gratuito | Gratuito tutto agosto |
| Gallerie d’Italia | 10:00–18:00 | gratuito | Mostre fotografiche contemporanee |
| Museo Lombroso – Antropologia Criminale | 10:00–18:00 | gratuito | Esposizioni scientifiche e storiche |
| Orto Botanico | 10:00–19:00 | 1 € simbolico | Passeggiata verde e varietà botanica |
| Museo Anatomia Umana | 10:00–18:00 | gratuito | Allestimento ottocentesco |
| Museo della Radio e Televisione (RAI) | 9:30–18:30 | gratuito | Collezioni RAI iconiche |
| Musei Reali | regolari (anche 15 ago) | Regolare | Aperti anche nei giorni vicini, con orario standard/settimana |
Consigli per godersi al meglio il Ferragosto culturale a Torino
-
Prenota in anticipo le visite teatralizzate al Museo del Risorgimento e le visite guidate al Cinema o alla GAM.
-
Distribuisci la giornata: il Museo del Cinema e il Risorgimento al mattino, GAM o MAO nel primo pomeriggio, e altri musei come Lombroso e Scienze Naturali nel tardo pomeriggio.
-
Apprezza la varietà: arte contemporanea, scienze naturali, cinema, anatomia, natura e collezioni istituzionali: ce n’è per tutti i gusti.
-
Segna gli orari chiave: molti musei hanno orario ridotto (ultimi ingressi tra le 17:00 e le 18:00), quindi pianifica per tempo.