ilTorinese

Elezioni: Grimaldi (AVS), legge FdI su sepoltura feti criminalizza chi abortisce

Riceviamo e pubblichiamo

“Ora basta criminalizzare chi si trova a dover scegliere di interrompere una gravidanza. È intollerabile e indegno. Il senatore di Fratelli d’Italia De Carlo continua con la sua crociata, torna sulla necessità di una norma nazionale sulla sepoltura dei feti, come in Veneto” – dichiara Marco Grimaldi, candidato alla Camera con l’Alleanza Verdi Sinistra e membro della segreteria nazionale di Sinistra Italiana.

“Le donne che interrompono una gravidanza in base alla legge 194, anche se non lo vogliono, dovrebbero per forza firmare per la sepoltura? Che incubo è questo? Che cosa ne pensano le colleghe Chiorino e Montaruli, candidate al parlamento come me?” – prosegue Grimaldi.

“Lo chiedo a Giorgia Meloni, che ambisce a essere la prima donna Premier: vuole davvero una legge che imponga la sepoltura dei feti con croci e nomi, come propongono gli esponenti del suo partito?”

“Come denunciano le donne che in Veneto sono passate attraverso questa esperienza terribile” – conclude Grimaldi – “è un’invasione nel campo della libertà e di sentimenti individuali e privati, con intento punitivo e colpevolizzante. Non c’è nessun rispetto per la nostra coscienza. Sarebbe un orrore autoritario e noi lo impediremo”.

10 anni di Panettone Day. Il Maestro Gino Fabbri incorona Astrit Feraj

Durante la finale, svoltasi a Milano, nella cornice esclusiva del Ristorante Cracco in Galleria, trionfa in Piemonte il pasticcere Astrit Feraj della pasticceria L’Elysée di Avigliana, per la categoria tradizionale della decima edizione del prestigioso concorso Panettone Day

Un’edizione celebrativa quella dei dieci anni di Panettone Day in cui martedì 13 settembre il maestro Gino Fabbri ha premiato il pasticcere Astrit Feraj della pasticceria L’Elysée di Avigliana (TO) come miglior panettone tradizionale del Piemonte. Il concorso, riconosciuto ormai tra i più autorevoli nel panorama dei lievitati d’eccellenza è nato dalla spinta creativa di due aziende leader nel mondo della pasticceria artigianale: Braims – che fa capo al gruppo CSM Ingredients, multinazionale attiva nella ricerca e produzione di ingredienti innovativi e sostenibili – e Novacart – azienda italiana che per prima ha creato le forme cottura. Le due aziende, forti della collaborazione di sponsor del calibro di Barry-Callebaut, Vitalfood, 1895 Coffee Designers by Lavazza e grazie alla partnership tecnica di FB e CAST Alimenti, si impegnano a scoprire, premiare e valorizzare i migliori panettoni artigianali d’Italia e i pasticceri che si dedicano all’arte dei lievitati.

“La decima edizione di Panettone Day ci ha regalato grandi sorprese ed è stato un onore per me ricoprire il ruolo di Presidente di Giuria per questo speciale anniversario.” commenta Gino Fabbri. “I concorsi di pasticceria come Panettone Day svolgono un ruolo fondamentale per chi svolge un mestiere come il nostro, perché consentono ai pasticceri di continuare a mettersi in gioco e confrontarsi con i colleghi, oltre che la possibilità di cogliere nuove opportunità di visibilità e comunicazione connesse alla partecipazione. Sta poi ai singoli pasticceri usare al meglio questi strumenti per uscire dalla propria comfort zone e continuare ad evolversi e innovarsi.”

Come da tradizione, l’esclusiva Sala Mengoni del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele a Milano ha fatto da cornice all’evento conclusivo, durante il quale, i 33 lievitati selezionati per la finale sono stati degustati con professionalità ed in totale anonimato dalla prestigiosa giuria guidata dal Maestro Gino Fabbri e composta dallo chef stellato Carlo Cracco, Marco Pedron, Head Pastry Chef del Ristorante Cracco e nuova stella emergente della Pasticceria Italiana, il Maestro Vittorio Santoro, Presidente e Direttore di Cast Alimenti ed il vincitore dell’edizione 2021 di Panettone Day.

Grande l’emozione e l’entusiasmo del pasticcere Astrit Feraj che è stato applaudito dalla giuria e che, grazie al suo talento, ha conquistato i palati esperti dei giudici ottenendo con il suo panettone il miglior punteggio per tutti i parametri, dalla cottura all’alveolatura passando ovviamente per il gusto.  Il percorso è stato lungo e impegnativo dato che il contest, riconosciuto ormai tra i più autorevoli nel mondo della pasticceria, è riuscito a coinvolgere 146 professionisti provenienti da tutta l’Italia che hanno deciso di accettare con entusiasmo la sfida di Panettone Day con ben 253 panettoni, sia con l’obiettivo di mettersi in gioco per sfidare se stessi e gli altri pasticceri in gara e al contempo cogliere le grandi opportunità di comunicazione offerte dal concorso.

A deliziare il pubblico una selezione di Specialty Coffee della collezione 1895 Coffee Designers by Lavazza – partner della manifestazione – serviti sotto forma di Espresso o in versione fredda con il metodo Cold Brew, in abbinamento con le proposte dolci e salate elaborate per l’occasione da esponenti di spicco del mondo della pasticceria come Gino Fabbri e Marco Pedron.

 

Prossima tappa: il Temporary Store a Milano con doppio appuntamento a ottobre e novembre per celebrare i 10 anni

Tutti i 33 finalisti del concorso avranno l’opportunità di vendere le proprie creazioni nel Temporary Store che aprirà a partire dal 3 sino al 30 ottobre, in Corso Garibaldi (angolo Via Palermo 21) a Milano: un indirizzo diventato ormai un punto di riferimento per gli appassionati di panettone, che offre una vetrina esclusiva per i pasticceri nel cuore di Brera.

Per festeggiare i 10 anni quest’anno l’appuntamento raddoppia e oltre alla tradizionale apertura nel mese di ottobre, ci sarà una sorpresa: dal 2 al 27 novembre il Temporary Store ospiterà una selezione di panettoni firmati dai vincitori degli ultimi 10 anni, che creeranno un lievitato in limited edition pensato per celebrare questo speciale anniversario.

Nell’arco di questi due mesi presso il Temporary Store sarà inoltre possibile acquistare anche gli Specialty Coffee 1895 by Lavazza, la collezione di eccellenza messa a punto con maestria e visione dai Coffee Designers e realizzata con i più pregiati caffè del mondo, nel pieno rispetto della tradizione italiana. I clienti potranno degustare le diverse referenze per trovare l’abbinamento perfetto tra caffè e panettone per poi procedere con l’acquisto dei prodotti, perfetti come idea regalo per il prossimo Natale.

Quest’anno lo spazio tornerà ad animarsi tutti i giovedì con un ricco calendario di eventi, finalizzati a fare cultura e valorizzare in modo contemporaneo un prodotto ricco di storia come il panettone. Il calendario degli appuntamenti sarà comunicato nel corso delle settimane di apertura attraverso i canali social di Panettone Day, degli sponsor del concorso Braims (gruppo CSM Ingredients), Novacart, Barry-Callebaut, Vitalfood e 1895 Coffee Designers by Lavazza.

Inoltre, Il gruppo CSM Ingredients, a cui Braims fa capo, ha da tempo intrapreso un percorso di studio ed approfondimento dei trend e dei fabbisogni del mercato, ideando – grazie al supporto di NielsenIQ – il primo ed unico Osservatorio dedicato al panettone artigianale, con l’obiettivo di indagare l’evoluzione e le dinamiche che muovono il mercato di questo lievitato artigianale e le attese del consumatore. Anche quest’anno, i dati rilevati sul comparto saranno divulgati nel mese di dicembre attraverso una conferenza stampa dedicata.

 

BRAIMS

Fondata nel 1969, Braims è una delle più importanti aziende italiane attive nella produzione di materie prime e ingredienti per pasticceria d’eccellenza. L’alta qualità, l’innovazione tecnologica, l’attenzione all’evoluzione del mercato, le collaborazioni con le grandi firme del mondo della pasticceria sono solo alcuni dei fattori di successo di Braims sul mercato. Nel 2000 entra a far parte di CSM Ingredients, multinazionale attiva nella ricerca e produzione di ingredienti alimentari la cui mission è contribuire a plasmare il futuro dell’industria del food ponendo la sostenibilità al centro. La grande passione per il mondo della pasticceria ha portato Braims a investire negli anni in un percorso di partnership con i propri clienti, offrendo una serie di servizi, attività ed eventi, tra cui lo sviluppo del “Marchio di Pasticceria Artigianale”, nato per supportare gli artigiani pasticceri nel differenziarsi dai produttori industriali, e “Panettone DAY”, concorso creato assieme a Novacart, su scala nazionale per premiare la maestria dei migliori pasticceri italiani.

Movida: cento persone, ventisette veicoli e ventisei attività commerciali controllati


Gli interventi eseguiti dalla Polizia di Stato

Nello scorso weekend sono stati effettuati, nelle rispettive zone di competenza, servizi di controllo del territorio da personale della Polizia di Stato dei Commissariati di P.S. Dora Vanchiglia e Centro; all’attività ha concorso anche personale della Divisione PAS della Questura.

Oltre 100 le persone identificate, 27 veicoli e 26 le attività controllate.

In uno dei locali sottoposti a controllo, il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha riscontrato e contestato la mancata osservanza di alcune importanti prescrizioni poste a tutela dell’incolumità pubblica.

Durante il pomeriggio, personale del Commissariato Dora Vanchiglia, unitamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, ha identificato trentaquattro persone, di cui undici con precedenti di polizia, controllato diciassette veicoli ed elevato quattro contravvenzioni al codice della strada.

L’attività poi è proseguita nelle aree interessate dal fenomeno della c.s. “movida” a cura del personale del Commissariato Centro.

In Piazza Vittorio Veneto sono state controllate 67 persone e sanzionati due esercizi commerciali per disturbo alla tranquillità pubblica; in Piazza Santa Giulia, su undici locali controllati, due le contestazioni elevate per disturbo alla tranquillità pubblica. Nell’area di San Salvario su dodici controlli amministrativi, elevata una sanzione amministrativa per disturbo alla tranquillità pubblica ed identificate quarantadue persone.

I controlli nelle aree oggetto di segnalazione da parte della cittadinanza continueranno con cadenza regolare nelle prossime settimane.

Lapide partigiana vandalizzata, Magliano: “Grazie ai residenti che hanno pulito dopo l’atto vigliacco”

Gli anonimi e vigliacchi soggetti che hanno bruciato, in largo Montebello a Torino, la corona d’alloro posta sotto la lapide in ricordo dei caduti partigiani hanno agito di notte, nascosti:

una modalità d’azione che si commenta da sé e che definisce i suoi autori. Oggi è una giornata triste: non è stata offesa soltanto la memoria di quei caduti, ma un quartiere e una città. Il mio grazie sincero ai residenti che hanno immediatamente provveduto alla pulizia.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Scuderia Efferre, a Torino tris di classe

Soddisfazione nel team Efferre con l’arrivo di tutti e 4 gli equipaggi presenti alla gara piemontese.

C’è di più perchè sono addirittura tre le vittorie di classe alla 37° edizione del Rally città di Torino, gara di campionato di zona.

17° assoluto, primo pilota all’arrivo tra le due ruote motrici vincitore di classe e di gruppo troviamo Mattia Broggi ed Andrea Chinaglia, su Peugeot 208 Rally4, una gara maiuscola per il pilota varesino che ha battuto la fortissima concorrenza locale.

Hanno letteralmente dominato la classe A5, con la loro Peugeot 106 Alessio e Giuseppe Sucato, che hanno concluso in una splendida 58° posizione assoluta, in mezzo a classi più prestigiose.

Vittoria anche in classe N1 per Stefano Alessandro Bossuto e Nancy Bondì , anche loro su Peugeot 106. Per il pilota torinese una vittoria ottenuta sul filo dei secondi, lottata sino all’ultima prova speciale e per questo ancor più gustosa. In classifica generale li troviamo in 78° posizione.

Infine, 86° assoluti, gli oltrepadani Riccardo Chiapparoli e Alessandro Albeetazzi, in gara sulla Citroen Saxo N2. Per loro una gara decisa all’ultimo minuto, in una classe “storicamente” numerosa ed agguerrita.

Superbonus: Casolati (Lega), sblocco crediti d’imposta

Riceviamo e pubblichiamo

“Il grande lavoro della Lega sul superbonus ha dato i suoi frutti: la mediazione del sottosegretario Freni sullo sblocco dei crediti d’imposta consentirà di salvare le imprese che hanno crediti bloccati nel cassetto fiscale e difficoltà a cederli.

 

Tante realtà produttive della nostra regione possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, contare su di un sistema normativo teso alla loro difesa ed alla prevenzione di frodi e raggiri, e proseguire con rinnovato slancio verso quel percorso di crescita su cui esse stesse e la nostra comunità regionale puntano per l’immediato futuro. Ancora una volta, la Lega è passata dalle parole ai fatti, con pragmatismo e buonsenso”.

È il commento della senatrice torinese della Lega Marzia Casolati.

Problema siccità, le proposte della Regione Piemonte

 

Per l’assessore regionale all’Ambiente una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali

Affrontare il problema della siccità in prospettiva strutturale, con un approccio legato alla pianificazione distrettuale; semplificare le normative per accelerare gli iter autorizzativi relativi alle opere di accumulo e di trasporto delle risorse idriche; sostenere misure volte al risparmio idrico urbano, come la realizzazione delle reti duali; costituire una Cabina di Regia nazionale che coinvolga i Ministeri per assicurare il coordinamento nella pianificazione degli interventi strutturali a medio – lungo termine, in modo da limitare gli interventi emergenziali e portare alla realizzazione di un’infrastruttura nazionale idrica più solida; arrivare ad un maggior coordinamento e coinvolgimento diretto dei Presidenti delle Regioni in quanto dotati di ampia conoscenza del proprio territorio.

Queste, in estrema sintesi, le proposte contenute nel documento, fortemente sostenuto dall’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, Matteo MArnati, approvato  dalla CAES (Commissione Ambiente Energia Sostenibilità) delle Regioni e scaturito dalle riunioni, coordinate dalla Protezione Civile nazionale, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza per la crisi idrica, che ha colpito l’intero territorio italiano ma in modo più significativo le Regioni del Nord, tra cui il Piemonte.

Da queste riunioni, in merito alle opere emergenziali da avviare con celerità è emersa la necessità di modificare le modalità di intervento nella programmazione e gestione delle infrastrutture idropotabili e irrigue del nostro Paese, adottando un approccio sistemico che sortirebbe l’effetto di limitare l’emergenza potenziando la messa in sicurezza delle infrastrutture idriche per l’approvvigionamento, anche con funzione preventiva.

Per l’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, e coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica, è fondamentale la programmazione di interventi strutturali per aumentare la resilienza rispetto ai cambiamenti climatici e questo documento si prefigura come una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali.

“Il gigante. La leggenda del Re di Pietra”

In anteprima a Saluzzo il nuovo spettacolo di “Progetto Cantoregi”

Giovedì 15 settembre, ore 21

Saluzzo (Cuneo)

“Un inno alla natura, un monito al rispetto dell’ambiente”. E un omaggio al protagonista delle terre cuneesi e del Basso Piemonte: il Monviso, con i suoi 3.841 metri, la montagna più alta delle Alpi Cozie, soprannominata per questo il “Re di pietra”. Tratto dal libro “La leggenda del Re di Pietra” della pinerolese Silvia Bonino (professore onorario nella “Facoltà di Psicologia” dell’Università di Torino) edito nel 2013 da “Araba Fenice”, questo vuol essere lo spettacolo teatrale “Il gigante. La leggenda del Re di Pietra” che l’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi” porterà in scena in anteprima, giovedì 15 settembre (ore 21), presso il “Monastero della Stella” , in piazzetta Trinità 4, a Saluzzo (Cn). Al centro della storia, proprio lui, il Re Monviso ( riconosciuto formalmente nel 2013 come “Riserva della Biosfera nazionale e transfrontaliera” nel programma UNESCO “Man and Biosphere”) raccontato attraverso un monologo, interpretato da Alessio Giusti – Compagnia Teatrale Saluzzese “Primoatto” – che affonda le radici in una leggenda tramandata dalla notte dei tempi.

Quando Re Vesulo e la sua sposa Besimauda regnavano in tutta la Val Varaita. “Come spesso succede – narra la favola – tra moglie e marito, i due ebbero una discussione riguardo l’atteggiamento del re verso le dame di corte Vallanta e Soustra. Cosi Vesulo perse le staffe e scalciò Besimauda fuori dal reame. La regina, esiliata ed infastidita, imprecò contro il re talmente forte che gli dei, irritati da tanto baccano, si scagliarono contro la coppia e l’ira divina sfogò tramutando Vesulo e Besimauda in pietre. Vesulo pentito del suo gesto espresse agli dei un ultimo desiderio: che lui e la sua sposa fossero posti talmente in alto da potersi almeno guardare in viso. Gli dei lo accontentarono, cosi Vesulo, il ‘Re di Pietra’ o di Viso, e la sua dama Besimauda o Bisalta, vennero posti al di sopra di tutti i monti, destinati per l’eternità a guardarsi da lontano rimpiangendo il loro litigio”. Una leggenda “ecologica”, che ha per protagonista la natura ed i venti dell’ovest, dell’est, del sud e del nord che dialogano con il gigante di pietra, narrandogli le strabilianti avventure dell’umanità. “Una storia per tutti, con un messaggio di vita eterno quanto le montagne”.

Progetto e composizione sono a firma di Marco Pautasso e Fabio Ferrero. Di quest’ultimo anche la regia. Coro dei venti: Irene Avataneo, Elide Giordanengo, Manlio Pagliero e Federico Scarpino. Prenotazione consigliata: tel. 0175/291447 o

www.monasterodellastella.it/prenotazioni.

Dopo l’anteprima di Saluzzo, lo spettacolo debutterà il prossimo venerdì 28 ottobre (ore 21) alla “Soms” di via Costa 23, a Racconigi (Cn). Ingresso: 10 Euro intero / 8 Euro ridotto. Prenotazione consigliata: tel. 349/2459042 o info@progettocantoregi.it .

g.m.

Nelle foto:

–       Alessio Giusti

–       La locandina dello spettacolo

Giovane, enogastronomica e politica: ecco Terra Madre

Oltre 700 espositori da tutte le regioni d’Italia e dal mondo, quasi 200 Presìdi Slow Food, più di 500 eventi in programma di cui la stragrande maggioranza gratuiti e senza necessità di prenotazione, aree degustazione per tutti i gusti, dai caffè ai vini, dalle birre ai piatti tradizionali e al cibo da strada da tutte le regioni della penisola e dal mondo, decine di ospiti italiani e internazionali che parleranno di gastronomia, di alimentazione e del significato economico, ambientale e sociale di ciò che ogni giorno mettiamo sotto i denti.

 

Terra Madre Salone del Gusto torna in presenza, a Torino, dal 22 al 26 settembre. Nuova la location – quest’anno ad accogliere i tremila delegati e le decine di migliaia di visitatori attesi è Parco Dora, simbolo di rigenerazione urbana nella città capoluogo del Piemonte – ma immutato lo spirito della manifestazione: cinque giorni tutti da gustare con la consapevolezza che mangiare è un atto politico e che le scelte di acquisto e consumo impattano direttamente sulla salute dell’uomo, del pianeta e del mondo vivente intero.

 

Una chiamata all’azione

 

Partecipare a Terra Madre significa immergersi in un mondo fatto di sapori, di profumi, di storie legate al cibo. Significa gioia e contemporaneamente significa anche prendersi un impegno: quello di godere del cibo buono, ma scegliendolo sulla base di princìpi sani. Perché Terra Madre è proprio questo: un’idea, prima ancora che un Salone. Perché non esiste manifestazione al mondo che, al pari di Terra Madre, sia in grado di coniugare il piacere del gusto con l’improrogabile necessità di cambiare abitudini a tavola, per sopravvivere.

 

Terra Madre è «una gioiosa chiamata all’azione»: così l’ha definita Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione andata in scena nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte. «È ora di attivarsi – ha aggiunto –, di tutelare e difendere il futuro del cibo invece che inficiarlo come stiamo facendo ora».

 

A proposito di futuro: «Sono nata lo stesso anno del Salone del Gusto, nel 1996 – ha aggiunto Ottavia Pieretto, attivista alimentare laureata all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, già fiduciaria della Condotta Slow Food della Facoltà –. Quando ho partecipato la prima volta a Terra Madre, nel 2014, ho aperto gli occhi: non c’è evento al mondo che spieghi altrettanto chiaramente la quotidianità di ciò che lega noi al cibo. I numeri, alle volte, non bastano a capire quanto strettamente le nostre colazioni, gli aperitivi con gli amici e le cene fuori siano collegate alle politiche alimentari, da cui derivano effetti che riguardano la salute, l’ambiente, il clima, i diritti, la vita e la sopravvivenza. Venite a Terra Madre per scoprire come essere parte del cambiamento!».

 

Il presidente della Regione Piemonte ha sottolineato come Terra Madre Salone del Gusto non sia semplicemente una fiera perché non ha un termine con la fine dell’evento fisico, e questo accade perché Terra Madre fa cultura, una cultura del cibo basata sulla conoscenza e il rispetto. Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Terra Madre si conferma punto di riferimento sui temi della sostenibilità e della rigenerazione.

 

Il sindaco di Torino ha voluto inoltre sottolineare l’importanza della scelta di Parco Dora come sede dell’evento, un’area fino a pochi anni fa sede di industrie pesanti e oggi spazio aperto alla cittadinanza e a manifestazioni culturali, esortando visitatori e concittadini a cogliere il messaggio di Terra Madre per rigenerare il pensiero, fare ordine tra le priorità quotidiane e a non dimenticare le lezioni apprese dalle crisi che stiamo vivendo, quella sanitaria della pandemia e quella economico-sociale della guerra in Ucraina.

 

L’evento in pillole

 

Un numero basta per tutti ed è la somma degli appuntamenti in programma nei cinque giorni di Terra Madre 2022: al momento in cui scriviamo, sul sito web dell’evento ne sono pubblicati 510. Presto saranno di più: impossibile allora, se non inutile, raccontarne una manciata in queste poche righe. Meglio procedere per macrocategorie.

 

A Terra Madre si mangia, naturalmente: c’è la Cucina che ospita chef internazionali e quelli dell’Alleanza Slow Food dei cuochi; ci sono le degustazioni organizzate nei Laboratori del Gusto e le cene degli Appuntamenti a Tavola, su prenotazione; per il pubblico che preferisce vivere l’atmosfera di Parco Dora fino a tarda sera, ci sono invece i Food Truck e le Cucine di Strada

 

A Terra Madre, poi, si beve bene: vini e birre, l’Enoteca che propone etichette da cantine di tutto il mondo che aderiscono alla Slow Wine Coalition, boccali che raccontano territori e tradizioni brassicole importanti, e poi i caffè nati dalla Slow Food Coffee Coalition.

 

A Terra Madre si fa anche la spesa, quella buona, pulita e giusta come dice lo slogan che da sempre accompagna Slow Food: «Al mercato partecipano 700 espositori e circa duecento Presìdi Slow Food» ha ricordato Alessandra Turco, responsabile eventi di Slow Food.

 

A Terra Madre, soprattutto, si genera cultura per grandi e piccini. Una cultura gioiosa in grado di stimolare un cambiamento nelle abitudini alimentari di chi partecipa. Una cultura che è frutto della riflessione politica dell’associazione e dei membri che in Slow Food si riconoscono, da oltre trent’anni, ovunque. Le conferenze, i Food Talks, i forum di Terra Madre, i percorsi in cui si racconta la biodiversità: perché è importante difendere varietà pressoché sconosciute di ortaggi, frutti e verdure? Perché occorre frenare il consumo di suolo e smettere di gettare cemento su campi agricoli? Perché è indispensabile ridurre il consumo della carne, del latte e degli altri prodotti di origine animale? Perché i pascoli vanno salvati? Perché è importante discutere di quali pesci mangiare, dove e in quale periodo dell’anno?

 

Ma soprattutto: come facciamo ad alimentarci in un modo gustoso e soddisfacente, scegliendo cibi prodotti nel modo meno dannoso possibile per l’ambiente, e che non nasconda sfruttamento del vivente? Le risposte a Terra Madre Salone del Gusto 2022.

 

Partner e istituzioni

 

Nutrita la schiera delle istituzioni regionali che, da tutta Italia, sono presenti a Torino nei giorni di Terra Madre: dalla Valle d’Aosta alla Basilicata, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, Parco Dora è il palcoscenico delle eccellenze di ogni angolo del nostro Paese.

Autunno a tutta cultura, al via la nuova stagione del Circolo dei lettori

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Il Circolo dei lettori inaugura la sua nuova stagione disegnando una geografia culturale che parte da Torino e Novara, passa per Chambéry, la Francia e l’Europa, coinvolge l’universo del libro con grandi autori e novità editoriali, getta uno sguardo sul presente con coscienza del passato e visione  del futuro. Questa è la nostra missione: promuovere la lettura in tutte le sue forme.

Il viaggio parte e giunge all’Europa, con il progetto internazionale Vis-à-Vis: una riflessione sul vecchio continente a partire dal pensiero di Jean-Jacques Rousseau che unisce due città cardinali per l’errante illuminista ginevrino, Chambéry e Torino, per riflettere sulla nostra vocazione di Europei e cittadini del mondo.

 

«Un’altra sfida! Un programma sempre più variegato e sempre più pluralista. La dimostrazione che la cultura è senza confini e che il Circolo non conosce confini. Un’offerta che spazia dai consueti incontri con gli autori, ai festival, ai gruppi di lettura, ai progetti nelle carceri, agli spazi per i bambini, i lettori di domani. Con l’entusiasmo e la vitalità che lo contraddistingue da sempre il Circolo diffonde l’unico virus contro il quale non occorre vaccinarsi: quello della cultura. Negli spazi rinnovati con l’apertura di nuove sale inizia un altro anno da vivere insieme» commenta Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori e del Salone Internazionale del Libro di Torino.

 

«La ripartenza del Circolo è quest’anno più ricca e variegata che mai: vogliamo ricominciare a vivere, ascoltare, dialogare e leggere insieme, per “accorgerci” insieme di una realtà complessa, problematica ma anche affascinante. Dal confronto con l’Europa di ieri, oggi e domani a uno spettro ampio di suggestioni come solo la  “pelle”  – tema di Torino Spiritualità giunto alla sua 18. edizione – può ispirare, a tanti autori italiani e stranieri che finalmente tornano a trovarci, in presenza, la programmazione autunnale del Circolo dei lettori è tutta da vivere» è la sintesi del pensiero di Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.

 

 

 

Vis-à-Vis. Discorsi sull’Europa contemporanea nel riflesso di J. J. Rousseau

 

Soyez Humains, c’est votre premier devoir – Siate umani, è il vostro primo dovere: il pensiero di Jean-Jacques Rousseau innesca una riflessione sull’Europa nella prima edizione di Vis-à-Vis, progetto che unisce Chambéry e la residenza del filosofo alle Charmettes con Torino e il Circolo dei lettori. Ideato da Fondazione Circolo dei lettori e Musei Civici di Chambéry, con il sostegno del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg-Alcotra, Vis-à-Vis è un festival internazionale per riflettere sul senso dell’Europa contemporanea, indagare la sua dimensione culturale, osservarne frontiere e valori. Dopo Jacques Rupnik – in programma questa sera (ore 18.30) con una riflessione sull’Europa a partire dal pamphlet Occidente prigioniero (Adelphi) di Milan Kundera – al Circolo scrittori e pensatori racconteranno tanti volti dell’Europa: mercoledì 14 settembre, Espérance Hakuzwimana discute insieme a Vera Gheno sul racconto di sé e delle nuove cittadinanze d’Europa a partire dal suo romanzo Tutta Intera, in libreria per Einaudi. Giovedì 6 ottobre la filosofa francese Corine Pelluchon si interroga sull’Illuminismo, sull’idea di progresso sostenibile dei Lumi e del pensiero di Rousseau, a partire dal suo saggio Per una nuova filosofia dei Lumi, in uscita per Donzelli (Circolo dei lettori, ore 18.30). Da La trasparenza e l’ostacolo, il saggio di Jean Starobinski su Rousseau, parte la riflessione del Premio Strega 2021 Emanuele Trevi (giovedì 13 ottobre, ore 18.30). Secondo Paolo Rumiz l’Europa manca di narrazione, un vuoto che è possibile riempire solo viaggiando e ascoltando la voce dei popoli, descrivendo città e paesi, fiumi e montagne; lo scrittore e viaggiatore interviene con la lezione Europa, l’emozione perduta (mercoledì 19 ottobre, ore 18.30, in collaborazione con Pastorale Migranti – Festival dell’Accoglienza). Sulla figura del filosofo francese discuteranno i poeti Martin Rueff e Valerio Magrelli nell’incontro Il nostro Rousseau (mercoledì 20 ottobre, ore 18. 30). Per concludere il filosofo Maurizio Ferraris metterà in scena un appassionante testa a testa con la lectio Camminare a quattro zampe: Voltaire e Rousseau (giovedì 27 ottobre, ore 18.30).

 

 

Io leggo quel che mi pare. Gli scrittori e le scrittrici, i grandi incontri d’autunno

 

Tra i grandi scrittori italiani e internazionali in autunno arrivano a Torino Cristina Comencini con Flashback (Feltrinelli), il 3 ottobre, Marco Missiroli con Avere tutto (Einaudi), il 6 ottobre; il 4 ottobre, Francesco Costa presenta il suo nuovo saggio California (Mondadori), in sinergia con il Circolo, in occasione di OGR talks, format di OGR Torino; Ernesto Ferrero, storico direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e Premio Strega nel 2000 con N. , presenta il 17 ottobre Album di famiglia, maestri del Novecento ritratti dal vivo in uscita per Einaudi; il 12 e 13 novembre, nell’ambito di Biennale Tecnologia, il Circolo ospita i Premi Strega Mario Desiati e Francesco Piccolo; al Teatro Astra, 19 novembre, arriva David Quammen: l’incontro è realizzato con Fondazione TPE nel quadro di Buchi Neri, la stagione del Teatro Piemonte Europa. Oltre i primi appuntamenti di Vis-à-Vis e Torino Spiritualità, il programma di settembre del Circolo dei lettori a Torino presenta, tra i diversi, gli incontri con Alessandro Perissinotto (15 settembre), Luciano Violante (19 settembre), il 21 settembre Andrea Pomella con Il dio disarmato (Einaudi), Leonardo Caffo (23 settembre), Carlo Ginzburg(28 settembre) e molti altri e molte altre scrittori e scrittrici.

Lo scorso 8 settembre è stata inaugurata la nuova sede del Circolo dei lettori a Novara. Gli spazi del Castello Sforzesco nel centro della città si aggiungono alla sede “storica” del Broletto, ampliando così la presenza della Fondazione Circolo dei lettori sul territorio. Una grande festa letteraria aperta a tutti e dedicata al tema della felicità. L’evento al Castello ha inaugurato la stagione autunnale del Circolo novarese che a settembre ha in programma, oltre alla 5. edizione del festival Scarabocchi, incontri con autori di narrativa come Andrea Pomella, Matteo Nucci, Federica De Paolis, artisti come Emidio Clementi, ospite del Nu Festival, e approfondimenti letterari come il percorso Leggere Jane Austen condotto dalla saggista Liliana Rampello.

Tra settembre e ottobre la programmazione include tre appuntamenti di Proxima,  percorso di formazione per il mondo della comunicazione dedicato ai giovani dai 18

 

ai 35 anni che conclude il progetto Interreg Binario 9 e ¾, e che, dopo l’incontro con la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli, ospiterà alla Caserma Passalacqua l’autore e conduttore Matteo Caccia e l’autore radiofonico e teatrale Mauro Pescio per tre lezioni speciali sul podcasting e la narrazione audio.

Il mese di ottobre prosegue con le presentazioni editoriali di, tra gli altri, Cristina Comencini (martedì 4 ottobre), Francesco Costa (mercoledì 5 ottobre), Alessia Gazzola (martedì 11 ottobre), Laura Pepe (mercoledì 19 ottobre), e si concluderà l’ultima settimana del mese con un progetto dedicato al colonialismo italiano, in collaborazione con il Comune di Novara. Tra gli autori lo scrittore Carlo Lucarelli, ospite con una lezione sull’Italia coloniale (martedì 25 ottobre) così come da lui raccontata nella trilogia di romanzi Il tempo delle iene, L’ottava vibrazione e Albergo Italia (Einaudi); la scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi, con la lezione in programma dedicata all’Arte come ricostruzione del sé e alla funzione della creazione dello stereotipo sulle donne afro discendenti (mercoledì 26 ottobre); il poeta albanese Gëzim Hajdari, con una lezione sul bilinguismo come via di colloquio tra culture diverse.
Nelle quattro domeniche di novembre sono in programma i Dialoghi con la Scienza progetto in collaborazione con Novamont con il sostegno di Città di Novara e in collaborazione con Università degli Studi del Piemonte Orientale e Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, con il patrocinio di ATL – Turismo Provincia di Novara. Riscaldamento climatico, crisi ambientale, pandemie, diseguaglianze: il rapporto tra la specie umana e la Terra è da anni sempre più urgente. Per rispondere a queste sollecitazioni è stato ideato un ciclo di incontri con la curatela scientifica di Telmo Pievani in cui riflettere sui temi scientifici più urgenti e sulle loro narrazioni più avvincenti. Un modo per avvicinare il pubblico generico e anche i più giovani, protagonisti degli incontri e del mondo che sta cambiando.

 

Dopo la tempesta della pandemia la stagione del Circolo torna in presenza e in sicurezza. Tra la fine dell’estate e l’autunno è tempo dei grandi festival, a Torino e a Novara.

 

Scarabocchi, Torino Spiritualità, Festival del Classico

 

A Novara dal 16 al 18 settembre torna Scarabocchi: la 5. edizione del “mio primo festival”, progetto di Doppiozero e del Circolo, dedicato al gesto del disegno e dell’improvvisazione. Il tema quest’anno è In Gioco: figure e parole. Inaugura il festival il dialogo tra il papà della Pimpa Altan e Michele Serra; molti ospiti tra illustratori, artisti, disegnatori come Olimpia Zagnoli, Guido Scarabottolo, Valerio Magrelli, Silvia Ferrara, Giuseppe di Napoli, Gabriele Pino.

 

Dal 29 settembre al 2 ottobre Torino Spiritualità vive la sua 18. edizione e mette al centro la frontiera tra sé e il mondo, la Pelle, confine ma anche straordinaria via di comunicazione. Si inaugura giovedì 29 alle 18 e 30 alla chiesa di San Filippo Neri con il campione del mondo e oggi attivista Lilian Thuram in dialogo con Padre Zanotelli. Tra gli ospiti, il Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk presenta Le notti della peste (Einaudi), Joshua Cohen presenta I Netanyahus (Codice), Premio Pulitzer 2022, uscito a settembre in Italia; e poi tanti attori, pensatori, donne e uomini di culto discutono di pelle e contemporaneità, tra questi Fabrizio Gifuni,Luciana Littizzetto, Stefano Mancuso, Massimo Recalcati, Oliviero Toscani, Cecilia Strada, Gherardo Colombo, Vito Mancuso e Alessandro Bergonzoni, Jan Brokken, Frank Westerman, Nicola Lagioia e Valeria Parrella, Luigi Maria Epicoco, Enzo Bianchi e molti altri.

 

Tra l’1 e il 4 dicembre, torna anche il Festival del Classico, giunto alla sua 5. edizione. Il tema conduttore di quest’anno è Lavoro: condanna, diritto, utopia; a inaugurarlo la lectio magistralis di Luciano Canfora.

 

Oltre al ricco calendario di novità editoriali e ai festival, il programma della Fondazione prevede un palinsesto di focus tematici,  gruppi di lettura, incontri per le scuole e attività per bambini.

 

 

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