Nella notte a Chieri, intorno alle 2, in corso Torino, vicino a un edificio in fase di ristrutturazione, una pattuglia del locale nucleo radiomobile dei carabinieri ha arrestato un cittadino romeno 40enne residente a Chieri. L’uomo aveva già caricato in auto diversi attrezzi da lavoro rubati dall’interno del cantiere.
Museo d’Arte Orientale di Torino: un incontro inedito e singolare con la collezione buddhista
Fino al 4 settembre
“Il Grande Vuoto”. Il perché del titolo? Perché il concetto di “vuoto” o “vacuità” è un concetto centrale della dottrina buddhista.
Concetto che non porta in sé una connotazione negativa, così come accade nelle tradizioni culturali e filosofiche europee, ma all’opposto un’accezione positiva “legata in ultima istanza – spiega Davide Quadrio, nuovo direttore del MAO e curatore della stessa mostra – al raggiungimento della consapevolezza, ovvero alla comprensione che la vita, con i suoi continui mutamenti, è impermanenza e interdipendenza, poiché tutto esiste solo in relazione all’altro. Capire questo, e quindi liberarsi dalla sofferenza della vita, si risolve in una dimensione di pace assoluta (nirvana): è qui che si rivela l’essenza del Buddha, che non è divinità, ma appunto Vuoto”.
Ed é intorno a questi non semplici concetti che si articola la rassegna presentata al Museo di via San Domenico, fino al 4 settembre prossimo, come “esperienza multisensoriale e come segno forte di speranza per un futuro che si rivela incerto e sconfortante”. Un consiglio per la visita. Che vuole essere visita d’arte, ma anche esperienza mistica di indubbia suggestione. Si abbandoni ogni preconcetto o pregiudizio. E ci si lasci trasportare. Il primo impatto è con un “grande spazio vuoto”. E semibuio. A saturarlo gradualmente, le note del giovane e pluripremiato compositore romano Vittorio Montalti che, per l’occasione, ha composto il brano dal titolo (che tale non poteva essere) “Il Grande Vuoto”, lavoro sospeso “tra composizione e installazione sonora che abita i diversi spazi del Museo”. Sulla magia di quelle note (sospese fra silenzio, sonorità e l’eco dello spazio stesso) i visitatori sono invitati a compiere un “percorso esperienziale e meditativo” per raggiungere il fulcro della mostra in “Sala Colonne”: qui, in uno spazio nero, è infatti esposta una rarissima “thangka” tibetana del XV secolo, la più preziosa delle collezioni del “MAO”, che ritrae Maitreya, il Buddha del Futuro raffigurato in splendide vesti e seduto sul “trono dei leoni”, con le mani atteggiate nella “dharmacakramudra” (il gesto della messa in moto della “Ruota della Legge”), che rivela la sua futura missione di promulgatore della Dottrina, reggendo gli steli di piante e fiori, simboli germinali di una futura liberazione. In un intreccio variegato di forme, gesti rituali e colori, l’arte diventa strumento del “trascendente”, all’origine del “ritratto fotografico” dei “tulku”, cui è dedicata la parte finale della rassegna. Nelle ultime due sale trovano infatti spazio centinaia di fotografie di “tulku”, parte di una collezione di immagini realizzate dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, che ritraggono i “Buddha viventi”, figure salvifiche la cui “mente di saggezza” rinasce in nuovi corpi per condurre l’umanità verso la salvezza e il “Grande Vuoto… verso la buddhità”. In questo senso non si tratta di semplici ritratti fotografici, ma di autentici oggetti di venerazione: si ritiene infatti che l’immagine abbia il medesimo potere del “tulku” stesso. Questa raccolta, iniziata oltre una decina di anni fa dall’artista Paola Pivi, ha raggiunto migliaia di immagini e costituisce quello che è oggi il più grande archivio di “tulku” al mondo. A corollario della mostra, il “MAO” ha programmato, fino al 4 settembre, una ricca serie di appuntamenti artistici e musicali. I primi sono in agenda per venerdì 13 e domenica 15 maggio, quando, in occasione di “Eurovision Song Contest”, Vittorio Montalti e Gloria Campaner (giovane pianista veneta) suoneranno in anteprima assoluta (dalle 11,30 alle 19) i movimenti che compongono l’opera “Il Grande Vuoto”. Durante le performance Gloria Campaner indosserà una scultura realizzata per l’occasione dall’artista Maurizio Anzeri.
Sabato 28 maggio nella sala polifunzionale del Museo verranno poi proiettati i film “The Reincarnation of Khensur Rinpoche” e “The Thread of Karma” dei registi Ritu Sarin e Tenzing Sonam. Il loro film “Some Questions on the Nature of Your Existence” verrà anche proiettato per tutta la durata della mostra. Dal 21 al 24 giugno l’artista Chrysanne Stathacos sarà ospite del Museo e darà vita a un “mandala” (universo sacro) di specchi e rose con la performance “Blowing roses”. Per info sugli altri appuntamenti: www.maotorino.it
Gianni Milani
“Il Grande Vuoto. Dal suono all’immagine”
MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it
Fino al 4 settembre
Orari: dal mart. alla dom. 10/18
Nelle foto:
– “Thangka”, tempera su cotone, XV sec.
– Vittorio Montalti: Ph. Luca Condorelli
– “Il Grande Vuoto”: Ph. Perottino
– Gloria Campaner: Ph. Damiano Andreotti
In una sola sera vince 1000 euro ai videopoker ma viene rapinato pochi istanti dopo. Il malcapitato è un uomo di 62 anni di Chivasso che in stradale Torino, fuori dal centro scommesse, è stato avvicinato da un malvivente che lo ha rapinato minacciandolo. Gli ha sottratto i 1000 euro appena vinti alle slot.
L’uomo aveva messo i soldi nel borsello a tracolla ma, giunto nel parcheggio, è stato avvicinato dal rapinatore che si è fatto consegnare il denaro.
Da venerdì 26 a domenica 28 agosto, oltre 10.000 persone di ogni età e provenienza hanno attraversato l’asse nord di Torino per assistere alla settima edizione di TODAYS Festival, tra i più grandi festival di musica riconosciuti in Italia a livello internazionale.
Oltre 30 ore di musica, arte e performance per scoprire artisti fuori dall’ordinario, su un vero e proprio palcoscenico urbano di spazi rigenerati, che ha visto il suo quartier generale nei luoghi di condivisione e aggregazione che sono sPAZIO211 e l’ex fabbrica INCET, nella periferia della città.
In un momento storico di assoluta incertezza, il festival estivo della Città di Torino si è confermato visionario e ambizioso: tre giorni con più di 90 artisti per 16 band e djset, di cui oltre 10 date uniche in Italia sono il risultato di un percorso identitario preciso e focalizzato, che vuole superare la visione di un mondo che già c’è e andare oltre l’inatteso.
TODAYS si conferma l’unico festival in Italia a proporre una line up con più artisti internazionali, provenienti da Stati Uniti, Australia, Inghilterra, Scozia, Svezia, Germania, Francia e Bielorussia.
Non solo gli artisti, anche per gli spettatori si è registrata una crescente affluenza dall’estero, con oltre il 48% del pubblico proveniente ida Inghilterra, Francia, Austria, Slovenia, Svezia, Olanda, Germania, Irlanda, Marocco e Stati Uniti, oltre naturalmente a tutte le regioni d’Italia.
Tra i momenti indimenticabili, l’energia extraterrena di Tash Sultana per un live in cui ogni nota è la risposta perfetta alle domande di sempre, la pioggia battente che non ha fermato nessuno e ha accompagnato il concerto caleidoscopico di FKJ tra divani e luci soffuse, gli attesissimi Primal Scream con un concerto che di
nostalgico ha avuto davvero poco e che ha trovato nella contemporaneità il suo senso, il post-tutto dei Black Country, New Road, i fulmini lontani sul cielo nero sopra l’intensa new wave dei Molchat Doma, le storie folli degli scatenati e un po’ pazzi Yard Act, il concerto intenso e potente di Alynda Lee Segarra, leader degli Hurray
for the Riff Raff e guida magnetica di un mondo sconosciuto che speravamo di ereditare, le scintille irriverenti di Los Bitchos tra cumbia spavalda e tequila vibes, le chitarre soniche, le melodie sognanti e la dipendenza nu-gaze dei DIIV, l’aloha soul al tramonto di Eli Smart – “ne sentiremo parlare” – che ha sostituito
splendidamente i Geese, tutta la libertà di divertirsi degli Squid, gli Arab Strap e il suono di una band che non riemerge nel nostro mondo, ma ci invita a fare un passo dentro al loro.
Immancabili anche per questa edizione i SOLD OUT. La terza giornata di TODAYS oltre 2.000 persone hanno partecipato alla chiusura di un’edizione straordinaria del festival. Se il giorno non basta, è stata poi la notte di TODAYS a popolarsi ancora: all’ex fabbrica INCET si è raggiunto il tutto esaurito con Tamburi Neri e le loro
percussioni ancestrali, distorsioni lontane e testi metafisici, con la pista da ballo di Adiel completamente assorta in una danza tribale ipnotica e con il party della label Periodica Records guidato da Whodamanny e Mystic Jungle.
“Per avere qualcosa da raccontare, bisogna farla. TODAYS è dove le cose succedono, e in questa edizione sono state tante e più belle dei sogni, per ricordarci che se non si è disposti a sacrificare l’usuale, ci si dovrà accontentare dell’ordinario. Esattamente 30 anni fa, negli stessi giorni di agosto in cui si è svolta questa settima edizione di TODAYS, i Primal Scream pubblicavano il loro capolavoro Screamadelica, contenente la canzone-manifesto “Moving On Up”, letteralmente traducibile con l’espressione “in movimento”, ovvero un movimento perpetuo verso l’alto. Essere riusciti a essere “in movimento” ha rappresentato l’essenza e la missione di questa edizione, cioè far muovere uno spettatore da una posizione fissa verso un nuovo punto di vista, osando, andando oltre il convenzionale, sovvertendo ciò che già si conosce per mettersi in gioco e non restare immobile, per progredire in un momento storico come questo in cui gli effetti (anche sul piano culturale) della pandemia sono più che mai reali e presenti, e disfare e rifare diventa un inno alla creatività vera e alla resilienza.
A TODAYS ciascuno ha cercato il proprio “wow”, tornando tutti un po’ bambini e cercando di fare un balzo in avanti verso qualcosa di diverso dal quotidiano: come direbbero i Primal Scream “Come together as one!”, perché ne vale la pena, anzi ne è valsa la gioia”, commenta Gianluca Gozzi, direttore artistico di TODAYS
Festival.
Non solo musica. Anche quest’anno i TOlab si sono rivelati fondamentali, per dare voce a nuove idee grazie al sostegno e alla collaborazione dei numerosi partner e la coprogettazione con oltre trenta tra realtà associative ed eccellenze territoriali.
Luogo del confronto tra innovazione, musica, cultura e green economy è stato il cortile interno dell’ex Fabbrica Incet. La partecipazione all’intenso programma pomeridiano di panel e showcase di TODAYS ha visto sul palco ospiti da tutta Italia, tra professionisti, artisti e stakeholder.
In particolare, grande interesse è stato rivolto al laboratorio partecipativo di idee “A che punto è la notte”, a cura di Associazione FEA, per costruire con le tante realtà del territorio una visione sul come vivere la notte e l’intrattenimento nel presente e progettando il futuro, ripensando lo spazio pubblico dalla fascia preserale a
quella più notturna, facendo coesistere le necessità delle diverse comunità che abitano questo spazio: giovani, residenti, esercenti.
In pieno spirito edutainment, non poteva mancare un talk dedicato alla musica e al bere responsabile con ospiti d’eccezione come Petunia Ollister, content creator, Francesco Pirineo, advocacy manager di Compagnia dei Caraibi e Hamilton Santià, giornalista e autore.
Infine un panel tutto dedicato alla sostenibilità, con una profonda attenzione mirata non solo al presente, ma soprattutto al futuro: Torino Giungla Urbana è l’occasione per immaginare la città verde del futuro, in collaborazione con IREN.
Un festival sempre più sostenibile
Anche quest’anno TODAYS ha rafforzato il suo impegno di responsabilità contro le sfide ambientali cui ci troviamo ogni giorno di fronte: quindici azioni sostenibili e concrete in ambito di trasporti, mobilità, consumo d’acqua, rifiuti, riciclo ed energia per educare, ispirare e motivare ad uno stile di vita più consapevole e rispetto
per le generazioni future. Alcune delle azioni sostenibili sono realizzate in collaborazione con tante realtà della Città e sono state rese possibili grazie alla preziosa partnership con Iren.
TODAYS Festival nel 2022 non è più solo un evento che parla al presente, tutto può, anzi deve, essere declinato al futuro. Ognuno può fare la sua parte!
Come i fulmini che non hanno un loro posto e lo cercano dappertutto, siamo incapaci di fermarci e ancor meno di restare fermi, perché a musica amplifica il coraggio e anche quest’anno è andata in scena la colonna sonora perfetta per non accontentarci mai.
Arrivederci alla prossima edizione nel 2023
In moto contro un muretto: morto ragazzo di 17 anni
Si chiamava Marco Cavaglià, il 17 enne di Cavallerleone morto questa mattina in un incidente autonomo avvenuto a Cavallermaggiore. Il ragazzo percorreva la SP 193 a bordo di una moto (125cc), quando è uscito fuori strada andavo a sbattere contro un muretto in cemento. È morto sul posto.
Accade molto spesso che la Polizia Locale, talvolta su segnalazioni dei cittadini, intervenga sul territorio cittadino per recuperare le biciclette abbandonate sul suolo pubblico. Sovente si tratta di carcasse senza ruote, sellino o altre componenti, legate a pali o recinzioni in modo da arrecare intralcio alla circolazione e degrado urbano. Altre volte invece le bici sono integre, anche se portano evidenti i segni del tempo trascorso, esposte alle intemperie in assenza di utilizzo e manutenzione.
In condizioni decisamente migliori si presentano invece i velocipedi confiscati derivanti da sequestri amministrativi.
Da alcuni anni, in questi casi, così come nel caso di tutte le altre merci oggetto di ritrovamenti o sequestri amministrativi, tra cui alimenti a lunga conservazione non scaduti, abbigliamento, biancheria, giocattoli e altri oggetti, l’Ufficio Recupero Veicoli Abbandonati della Polizia Locale adotta la procedura della donazione a rotazione, a favore di Parrocchie, Caritas, Fondazione Banco Alimentare e di tutte le associazioni senza fini di lucro impegnate nel sociale che ne hanno fatto richiesta, rendendo in tal modo riutilizzabili e fruibili prodotti altrimenti destinati alla distruzione.
Durante tutto l’anno, sono centinaia le biciclette, o parti di esse, che vengono recuperate dall’Ufficio Recupero Veicoli Abbandonati della Polizia Locale, anche se soltanto una parte di queste vengono donate alle associazioni. Le bici irrecuperabili, in avanzato stato di degrado, vengono invece destinate alla distruzione, proprio come avviene per tutte le altre merci deperite.
Nei giorni scorsi, questa volta, è toccato all’Associazione Monsù Ciclet, ciclofficina sociale gestita dalla Cooperativa animazione Valdocco, ricevere la donazione di 17 biciclette.
Gli operatori dell’Associazione Monsù Ciclet attivano dei laboratori socio educativi riabilitativi per persone con disabilità dell’intelletto, all’interno dei quali le biciclette vengono restaurate, rese riutilizzabili e reimmesse in circolazione.
sulla rete stradale in gestione, circolazione sostenuta soprattutto in direzione nord e verso i centri urbani, senza particolari disagi
- divieto di transito ai mezzi pesanti fino alle 22:00 di lunedì
Traffico intenso ma senza particolari criticità sui circa 32 mila chilometri di rete stradale e autostradale gestiti da Anas (Gruppo FS Italiane) in questo ultimo fine settimana di agosto, contrassegnato dal bollino rosso.
I maggiori flussi di traffico si sono verificati verso nord e in direzione dei grandi centri urbani e hanno fatto registrare una circolazione sostenuta ma scorrevole; il viaggio in auto dei vacanzieri ha interessato, in maniera minore, anche i valichi internazionali di confine. Traffico sostenuto ma scorrevole anche in direzione sud, per i vacanzieri di inizio settembre,
Nei punti nevralgici della rete stradale e autostradale il personale Anas ha monitorato costantemente la situazione per prevenire qualsiasi disagio.
Nella giornata di sabato il traffico è stato sostenuto ma scorrevole sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” con qualche rallentamento nella mattinata, a Tarsia in provincia di Cosenza a causa di un incidente che ha coinvolto tre veicoli. Circolazione sostenuta anche sulla SS 9 “via Emilia” nel Riminese e lungo la SS 16 “Adriatica” a Ravenna. Infine, nelle zone di montagna, si sono registrati rallentamenti lungo la SS 26 dir “della Valle d’Aosta” nei pressi di Courmayeur.
Nella giornata di domenica 28 agosto, lungo la penisola italiana si sono verificati temporali che già dal tardo pomeriggio di sabato hanno causato alcuni smottamenti che, nel dettaglio, hanno comportato la chiusura di un tratto della SS 745 “Metaurense” ad Urbania (PU) e della SS 51 “di Alemagna” a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Entrambe le chiusure non hanno però comportato particolari disagi alla circolazione, anche grazie all’istituzione dei percorsi alternativi e alla gestione del traffico in loco da parte delle squadre Anas.
Anche nella giornata di domenica la circolazione si è svolta in modo generalmente regolare.
Traffico sempre sostenuto ma scorrevole sia sulla SS 106 “Jonica” che lungo la A2 “Autostrada del Mediterraneo” con un aumento del traffico – dal primo pomeriggio – nel tratto incluso tra Padula e Baronissi. Nella tarda mattinata si sono registrati rallentamenti anche sulla Tangenziale Ovest di Catania. Dal pomeriggio è atteso un aumento del traffico per gli ultimi vacanzieri che si metteranno in viaggio in verso nord.
Si ricorda che il divieto di transito dei mezzi pesanti resterà in vigore fino alle 22:00 di domenica e per la giornata di lunedì dalle ore 7:00 alle ore 22:00.
Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti e in previsione dell’aumento dei flussi veicolari, Anas ha provveduto a rimuovere, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà di quelli precedentemente attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio. La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi (link www.stradeanas.it/piani-interventi).
Sotto la supervisione h. 24 della Sala Situazioni Nazionale operano 21 Sale Operative territoriali (h24 e h12) tra cui quella dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale. Sulla rete stradale e autostradale, in regime di turnazione, sono presenti circa 2.500 addetti per la sorveglianza, il pronto intervento, l’assistenza agli utenti, il coordinamento delle attività tecniche e di gestione. Il personale ha a disposizione oltre 2.000 automezzi, di questi 1.100 dotati di telecamere, 1.234 pannelli a messaggio variabile e 6230 telecamere fisse.
Un viaggio informato
Per un viaggio informato le notizie sulla viabilità sono disponibili al link www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2022.
Riceviamo e pubblichiamo
DemoS – Democrazia Solidale ha scelto di dare il suo contributo alla coalizione di centrosinistra con suoi candidati nella lista Italia Democratica e Progressista con il PD. Tra questi candidati c’è anche la nostra Elena Apollonio, consigliera comunale a Torino e segretaria di DemoS Piemonte, che è stata scelta per rappresentare il centro sinistra nel Collegio uninominale del Senato Moncalieri U02.
Questa scelta è un riconoscimento sia per DemoS, che sta guadagnando peso e visibilità nello scenario politico locale e nazionale, e sia per Elena, di cui tutti conosciamo e apprezziamo le qualità politiche, organizzative e soprattutto umane.
I tempi della campagna elettorale sono strettissimi, per cui vi invitiamo a partecipare all’incontro aperitivo per il lancio della campagna stessa, che si terrà
Lunedì 29 agosto a partire dalle ore 19
presso Circolo Amici di Borgo Vittoria
Coordinate GPS: 44.9987, 7.6932
Moncalieri
DemoS – Democrazia Solidale
3 MILIONI DI EURO PER LE BOTTEGHE DEI SERVIZI
La Regione Piemonte continua ad investire sulla montagna. Dopo il bando per incentivare la residenzialità (10 milioni), il bando sulle scuole (500mila euro), il riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700mila euro), la Giunta regionale, su proposta del Vice Presidente ed Assessore alla Montagna, ha approvato la delibera che stanzia la somma complessiva di 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “botteghe dei servizi” in aree montane.
Cosa si intende per “bottega dei servizi”? Si tratta di esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri “terminali” per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo anche esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.
Nei mesi scorsi la Direzione dell’Assessorato regionale allo sviluppo della Montagna, per avere un quadro completo delle caratteristiche dei territori montani, ha avviato un’indagine conoscitiva per mappare le aree carenti di servizi e le zone di maggior fragilità economica, sociale e territoriale.
Dall’indagine, che ha interessato 440 Comuni montani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, sono emerse informazioni utili sui servizi alla popolazione e sugli esercizi commerciali presenti sul territorio.
Come sottolineano il Presidente ed il Vice Presidente della Regione, si tratta di una novità assoluta per il Piemonte e di un’altra iniziativa davvero importante a favore della montagna che deve tornare ad essere al centro dell’attenzione delle istituzioni per evitare la desertificazione del territorio con tutte le conseguenze negative che questo comporta dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Il bando è pubblicato sul sito della Regione, scadenza 15 novembre: il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.