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Mielolesione, la protesta davanti al palazzo regionale

LA CPD SI UNISCE ALLA PROTESTA DI OGGI PROMOSSA DAL COORDINAMENTO REGIONALE ASSOCIAZIONI PERSONE CON MIELOLESIONE 

La Consulta per le Persone in Difficoltà è scesa in piazza per la manifestazione che oggi alle ore 11 si è raccolta di fronte al Palazzo della Regione Piemonte 

 

Tutte le associazioni delle persone con mielolesione che appartengono al Coordinamento Regionale questa mattina sono scese in piazza per l’ennesima volta per protestare contro tutte le misure che ancora continuano a essere disattese  e che sono invece di vitale importanza per la cura e l’assistenza di chi vive in questa difficile condizione. In particolare rivendicano quanto sia urgente che le Unità Spinali della regione ritornino  a essere efficienti come in passato e collegate in modo sinergico per salvaguardare la salute di tutti coloro che hanno subito una lesione del midollo spinale.

Purtroppo proprio partendo dall’Unità Spinale Unipolare di Torino, la più grande e conosciuta del nostro territorio, ci si sta allontanando sempre di più dalla piena efficienza di queste strutture.

Si allunga di giorno in giorno la lista delle criticità e delle situazioni che peggiorano inesorabilmente, tanto per citarne solo alcune il secondo piano dell’Unità Spinale e la piscina riabilitatitva non hanno ancora riaperto, continuano a mancare all’appello 24 posti di degenze e servono 18 mesi d’attesa per interventi urologici complessi e quasi 2 anni per interventi di chirurgia plastica mentre l’esoscheletro Lokomat è fermo da due mesi per un guasto.

A questo proposito Giovanni Ferrero, Direttore della CPD, ha dichiarato: “Non è più possibile chiedere una sanità giusta per le persone con mielolesione a forza di manifestazioni e proteste eclatanti. Il diritto alla salute non solo deve essere garantito a tutti, ma costituzionalmente e storicamente deve esserlo ancor di più per le fasce più fragili della popolazione. In più una sanità giusta in qualunque regione italiana la si misura proprio dal livello di qualità che hanno le strutture d’eccellenza, quelle più complesse e specializzate come per esempio l’Unità Spinale che da gioiello del nostro territorio negli anni sta venendo smantellata in modo sistematico e scellerato. La CPD quindi non può che unirsi, come sempre ha fatto, alle legittime istanze delle persone con mielolesione e le associazioni che le rappresentano per ottenere maggiore dignità e soprattutto la garanzia dell’erogazione dei servizi essenziali all’interno di una sistema sanitario che deve essere in grado di rispondere alla problematiche di tutti i cittadini, nessuno escluso!”

Per questo ricordiamo quanto viene chiesto dal Coordinamento Regionale Associazioni delle Persone con Mielolesione :

  • La creazione di un tavolo tecnico a livello regionale per le tre unità spinali.
    · Chiediamo l’immediata riapertura del secondo piano dell’U.S.U. di Torino con
    un minimo di 10 posti letto e l’integrazione del personale necessario.
    · Il riordino dei letti di neuro-urologia portandoli a 4.
    · 4 posti letto per la chirurgia plastica
    · 2 posti letto di follow up.
    · L’abbattimento dei tempi delle liste di attesa per gli interventi urologici
    complessi e di chirurgia plastica.
    · La ripresa istantanea della riabilitazione in acqua.
    · Il ripristino del Lokomat.
    · Il potenziamento del Day Hospital.
    · La nomina dell’assistente sociale in struttura.
    · Il rispetto del codice 28

I rondoni pallidi che popolano Palazzo Madama: un incontro sulla biodiversità

In occasione della Notte dei Ricercatori

Venerdì 30 settembre 2022 ore 17

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello, Torino

Palazzo Madama aderisce, venerdì 30 settembre 2022 alle ore 17, alla Notte dei Ricercatori con un approfondimento dedicato alla colonia di rondoni pallidi che popola le buche pontaie dell’edificio. I naturalisti Giovanni Boano, Marco Cucco e Irene Pellegrino accompagneranno i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche e delle abitudini dei rondoni pallidi, che nella stagione estiva abitano le fenditure di Palazzo Madama.

Il rondone pallido è una specie migratrice che giunge alle nostre latitudini verso fine marzo e trascorre in volo la maggior parte della sua vita, nutrendosi di piccoli insetti e aracnidi. È una specie sinantropica che ha trovato nelle cavità dei manufatti delle nostre città il luogo adatto per nidificare. Questo aspetto la mette in pericolo quando l’uomo decide di restaurare i monumenti o di attuare delle misure per la lotta ai piccioni. Grazie agli studi condotti dal Museo di Storia Naturale di Carmagnola (TO) in collaborazione con l’Università di Lund in Svezia, si è scoperto che questi animali trascorrono l’inverno a sud del Sahel, dalla Costa d’Avorio al Cameron, e che, al di fuori del periodo riproduttivo, passa più del 99% del tempo in volo.

Durante l’evento saranno svelati i segreti della biologia riproduttiva dei rondoni, come gli incredibili accoppiamenti in volo, e del loro comportamento, come le migrazioni annuali dall’Africa all’Europa e ritorno. Saranno inoltre presentate alcune soluzioni che si possono adottare per salvaguardare questi affascinanti volatori.

Palazzo Madama appartiene a quella categoria di edifici definita “Monumento Vivo”: un edificio, antico o moderno, le cui caratteristiche architettoniche hanno determinato l’insediamento di colonie di rondoni, durante il periodo riproduttivo, e di altre specie di interesse conservazionistico. L’identificazione di colonie di rondoni nidificanti in un edificio permette di certificarlo come Monumento Vivo e di attuare le dovute tutele in caso di ristrutturazioni e restauri.

Giovanni Boano è stato direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola. Ha da sempre coltivato un grande interesse per gli studi faunistici e in particolare per gli Uccelli. Fra i suoi argomenti di ricerca preferiti si possono citare le garzaie, i rondoni, la dinamica di popolazioni e l’avifauna forestale. Ha pubblicato oltre 150 articoli scientifici e contributi a libri prevalentemente a carattere ornitologico, ma anche erpetologico ed entomologico. Ex Presidente del Gruppo Piemontese di Studi Ornitologici e membro del direttivo dell’Associazione Naturalistica Piemontese.

Marco Cucco è professore ordinario di Zoologia all’Università del Piemonte Orientale. Nel campo dell’ornitologia compie studi riguardanti l’etologia di diverse specie, ma anche la raccolta dati e relativo studio della distribuzione a larga scala (regioni Piemonte e Valle d’Aosta) delle specie di uccelli tramite il metodo degli Atlanti faunistici. Le ricerche zoologiche hanno riguardato l’ecologia di invertebrati, Chirotteri e uccelli e la genetica tramite analisi del DNA.

Irene Pellegrino è ricercatrice in zoologia all’Università del Piemonte Orientale. Si occupa in particolare dello studio tassonomico di specie di uccelli e di invertebrati di interesse conservazionistico o gestionale attraverso un approccio molecolare (filogeografia, genetica di popolazione, filogenesi e ibridazione). Parte della sua ricerca ornitologica si svolge anche attraverso il monitoraggio, i censimenti e l’inanellamento a scopo scientifico per indagini su etologia ed ecologia di alcune specie di interesse venatorio e conservazionistico.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione obbligatoria: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Uffi

Aborto e obiezione di coscienza

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Un gruppo di femministe arrabbiate sostiene che il diritto dei medici ginecologi all’obiezione di coscienza a praticare l’aborto va abolito,  facendo del medesimo un diritto assoluto. Forse queste donne non sanno cosa significhino i problemi di coscienza che sono alla base delle nostre libertà,  come la stessa legge 194 che depenalizza il reato di interruzione di gravidanza, garantisce ai medici.
Violare il diritto all’obiezione significa snaturare la stessa legge 194, frutto di un dibattito parlamentare intenso ed attento che le femministe odierne non sembrava  in grado neppure di capire.
La 194 afferma il principio dello Stato laico che non esprime giudizi morali, tutelando nel contempo chi pensa ad essi e vuole essere coerente con se’ stesso. In una società imbarbarita in cui l’aborto è  usato come un contraccettivo del giorno fare sesso viene considerato solo come scopare, a prescindere da ogni funzione procreativa, ignorando la famiglia naturale.
La 194 va applicata interamente e non si possono calpestare i diritti e i sentimenti altrui per tutelare non i propri diritti, ma i propri comodi. Una società che vive una forte decrescita demografica con effetti devastanti già nel presente, dovrebbe anche pensare ad altro, lasciando che le estremiste sfoghino, novelle “streghe”, le loro voglie liberticide in piazza senza prestare loro ascolto. I loro proclami pieni zeppi di * la dicono lunga su che gente si tratti. Piccole imitatrici di Murgia e compagne che hanno davvero esagerato con delle vere e proprie orge di demagogia che oggi ben pochi possono prendere sul serio.

Incidente sulla Torino-Milano, morta una donna

In un incidente sulla Torino-Milano nei pressi di Rondissone in direzione Torino è morta una donna di 78 anni, si Torino. Coinvolte nello scontro due automobili, una 500 e una Lancia Delta, oltre a un furgone. La vittima viaggiava sulla seconda auto come passeggera. Anche due persone sono rimaste ferite.

Grimaldi (Avs): Lavoratori Roger da 5 mesi senza stipendio

Inaccettabile che appalti pubblici siano affidati ad aziende dai comportamenti corsari e scorretti sulla pelle di lavoratori e lavoratrici.

“Da 5 mesi 37 lavoratori e lavoratrici della Roger Logistics, in appalto alla RAI per servizi di facchinaggio e manovalanza, non ricevono lo stipendio. Ma qual è il più grande paradosso? Il 30 settembre l’attuale appalto scadrà, eppure la RAI, di fronte ai lavoratori in sciopero a oltranza, ansiosa di non creare disservizi avendo in corso produzioni importanti, ha firmato un contratto con una ditta esterna fino a fine appalto. Si chiama ‘sostituzione momentanea per continuità di servizio’: senza bandire un ulteriore regolare appalto, l’azienda impiega altri manovali e lascia a casa con affitti, mutui e rate da pagare i 37 dipendenti che prestano servizio da 4, 10, addirittura 20 anni. 37 famiglie che già da mesi ingoiano solo ingiustizia e pagano materialmente l’irresponsabilità e le irregolarità di altri. Per loro solo lettere di licenziamento con la comunicazione di un prossimo cambio appalto e di una successiva riassunzione, su cui non esiste alcuna certezza” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi appena eletto alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, a proposito della situazione dei dipendenti Roger che da maggio aspettano quattro mensilità più la tredicesima.

“Nessun segnale è arrivato da parte di RAI, a cui le sigle sindacali hanno chiesto un incontro. Non vi sono state rassicurazioni, né l’indicazione di una data per i pagamenti, benché Radiotelevisione italiana S.p.A. si sia impegnata a surrogare i mancati bonifici da parte di Roger” – prosegue Grimaldi. – “Non lo possiamo accettare, soprattutto da un’azienda concessionaria di un servizio pubblico. La strategia aziendale di appoggiarsi sempre più all’esterno con service ha come unici effetti l’aumentano dei costi, la riduzione della qualità del prodotto e continue lesioni dei diritti e riduzione dei salari di lavoratori e lavoratrici”.

“Vorrei entrare in Parlamento raccontando e denunciando subito questa storia, chiedendo che si metta la RAI di fronte ai propri obblighi: mantenere le promesse fatte ai lavoratori e alle lavoratrici e procedere a un nuovo regolare appalto che garantisca le clausole sociali e il rientro in servizio dei 37 dipendenti” – conclude Grimaldi. – “Ma non solo: vicende come questa non dovrebbero più avvenire, eppure in Italia le sentiamo ogni giorno. Come è possibile? Troppe aziende e troppe cooperative agiscono indisturbate con comportamenti corsari, scorretti, a volte vessatori nei confronti dei dipendenti. È il momento di indagare e far venire alla luce una situazione di diffusa impunità e lesione dei diritti di chi lavora”.

Stellantis, il dibattito in Sala Rossa

Il protocollo siglato con Stellantis rappresenta un passaggio storico importante. In questa città da circa 20 anni si parla della fine dell’industria dell’auto. E’ una buona notizia per tutti noi, per la città e per il Piemonte poter dire che non solo l’industria a Torino non ha finito di esistere ma fa nuovi investimenti nell’ottica dell’economia circolare, della transizione ecologica, della mobilità elettrica che rappresentano elementi di soddisfazione territoriale”.

Così si espresso il sindaco Stefano Lo Russo, a Palazzo Civico, durante le comunicazioni relative alla recente sigla di protocollo tra Città di Torino, Regione Piemonte e il Gruppo Stellantis.

Il Sindaco ha ricordato i principali contenuti del documento che prevede la produzione della 500 elettrica, il montaggio della linea Maserati, con motorizzazione tradizionale, Hybrid e full electric, e la scelta di realizzare a Torino l’hub europeo per il recupero funzionale dei veicoli elettrici, che rappresenta da una lato una politica di sviluppo industriale, dall’altro garantisce effetti ambientali benefici.

Lo Russo ha evidenziato che, come amministratori territoriali, occorre farsi carico anche della filiera dell’indotto che sarà anch’essa coinvolta nella trasformazione ecologica. Si tratta, ha sottolineato il Sindaco, di un background storico importante per Torino, una filiera che vale il 33% del pil e migliaia di posti di lavoro, una vocazione che insieme alla vocazione universitaria e tecnologica della città rappresenta un’eccellenza europea.

Nel dibattito in aula, il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha ringraziato il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio per l’accordo siglato, che prevede anche la produzione di cambi per vetture ibride, e ha ribadito che la principale vocazione di Torino è quella industriale. Ha quindi auspicato un maggior numero di assunzioni nello stabilimento torinese e la realizzazione del Tav per offrire maggiore competitività alle industrie.

Elena Maccanti (Lega) si è augurato un passaggio più graduale alle vetture completamente elettriche per non danneggiare le aziende dell’indotto dell’automotive, mentre Andrea Russi (M5S), pur condividendo un cauto ottimismo, ha chiesto maggiori garanzie sui livelli occupazionali e sulle esternalizzazioni delle produzioni e un maggiore coinvolgimento dei sindacati nelle trattative.

Per Nadia Conticelli (PD) una buona notizia per il quartiere e per tutta la zona nonché una ulteriore sfida per l’Amministrazione. La capogruppo del PD ritiene ci siano poi altre tematiche da affrontare quali i livelli occupazionali, da non abbassare, anzi da implementare, oltre alla questione salariale. In Francia Stellantis discute del buono anti inflazione che si aggancia al salario minimo, tema da noi ancora fermo al rinnovo contrattuale. Per questo Conticelli si augura che il prossimo Governo intervenga presto sulla materia. Sulla questione elettrica, Stellantis dovrà fare i conti con la concorrenza del mercato orientale perché la transizione ecologica o per tutti o non serve. L’auto elettrica non può restare un prodotto di nicchia e la transizione ecologica va sostenuta con politiche concrete.

Simone Fissolo (Moderati) considera positivamente che la visione di un’azienda vada a combaciare con quella di una realtà del territorio che chiede di essere riconosciuto per le sue competenze. La rete di realtà che già esiste sul territorio e si occupa di economia circolare non potrà che beneficiare della notizia che Torino diventa hub di economia circolare per una delle aziende più grandi d’Europa. Positivo anche il recupero degli spazi di Mirafiori. Per Fissolo non ci sono solo batterie ed elettrico e sarebbe bello se Torino potesse diventare avanguardia nello sperimentare buone pratiche quali l’utilizzo di materiali riciclati per la produzione di auto.

Nel suo intervento, Pierino Crema (PD): ha ricordato, in merito al rapporto con le organizzazioni sindacali, che la Fiom in un suo comunicato precisa come le scelte del Gruppo Stellantis siano novità positive e un passo importante per il rilancio di Mirafiori. Critico Silvio Viale( Lista Civica per Torino), che si è detto soddisfatto per l’accordo, ma ha ricordato che la sede finanziaria di Stellantis non è a Torino e che l’azienda si muove in un contesto mondiale e prende decisioni in maniera indipendente dalla Città di Torino.

Favorevole Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) alla svolta di Stellantis verso l’economia circolare negli spazi dello stabilimento di Mirafiori; la consigliera auspica un ruolo attivo della Città per favorire e creare nuova ‘buona’ occupazione.

Nella replica, Lo Russo ha sottolineato come occorra fare di tutto per affrontare il tema dell’approvvigionamento elettrico del Paese e della diffusione delle colonnine. L’auto, oltre ad essere prodotta, deve poter circolare ad un prezzo non elevato come quello attuale. Ha evidenziato come oggi ci sia una diseconomia nell’acquisto del veicolo elettrico e nel costo dell’energia, tema che riguarda direttamente il trasporto pubblico locale.

In termini di approvvigionamento energetico, un veicolo elettrico ha costi chilometrici maggiori di quelli alimentati con altre fonti di energia.

Questo, ha concluso il Sindaco, presuppone che il Paese si doti di capacità produttiva autonoma di energia e di una rete distributiva efficace che favorisca la mobilità elettrica.

Dopo diciassette anni torna lo spareggio!

Curiosità dal mondo del calcio

È una grande novità in questo campionato di calcio che potrebbe esser sfuggita a tanti appassionati: la  reintroduzione dello spareggio per l’assegnazione del titolo e della permanenza in serie A,tutto questo nel caso che due squadre chiudono a pari punti al primo posto ed al diciassettesimo posto,l’ultimo utile per rimanere in serie A.
Non varrà, invece, per la qualificazione alle coppe europee per cui rimane sempre la vecchia regola degli scontri diretti ed, eventualmente,della differenza reti globale. Tornando allo spareggio esso si disputerà in una gara unica, campo neutro,senza tempi supplementari ed in caso di parità si andrà direttamente ai calci di rigore.
L’unico spareggio, per assegnare lo scudetto, della storia del nostro campionato è stato, a Roma, il 7 giugno del 1964:
Bologna -Inter 2-0, rossoblu campioni d’Italia.

Enzo Grassano

Per le sigarette picchia la moglie e la minaccia di morte

I Carabinieri della Compagnia di Biella hanno arrestato un 52enne ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e minacce.

Già noto alle forze dell’ordine per il carattere  irascibile e per precedenti vicende penali, l’uomo dopo aver cenato ed essere andato a dormire, nella notte voleva fumare una sigaretta a letto. Ha quindi svegliato  la moglie chiedendole con fermezza prendere il pacchetto nella stanza accanto. La donna si è alzata ma non ha trovato le sigarette.  Ne è scaturita  una accesa discussione, durante la quale l’uomo avrebbe schiaffeggiato e minacciato di morte la moglie. I carabinieri lo hanno arrestato.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Cerutti (Lega Salvini Piemonte): “I fondi per il nuovo ponte sul Ceronda”

“Il ponte prenderà il posto del Castellamonte sono un successo che la Lega rivendica a ogni livello”

Trasferito dalla Regione Piemonte alla Città metropolitana di Torino il finanziamento di 3,9 milioni di euro necessario all’abbattimento e alla successiva ricostruzione del ponte Castellamonte sul Ceronda a Venaria Reale.

“Una decisione attesa da tempo e che rappresenta una vittoria politica della Lega a ogni livello – commenta il vicecapogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti -. Come consigliere regionale del territorio, ho seguito l’iter di approvazione di questo provvedimento durante tutte le fasi della sua procedura, sin dall’approvazione del ‘Decreto ponti’ che ha garantito le risorse necessarie per un intervento che non poteva essere ulteriormente rimandato. Una partita, quella del ‘Decreto ponti, della quale è stato protagonista l’onorevole leghista Alessandro Benvenuto, parlamentare del territorio meritatamente rieletto alla Camera nelle elezioni del 25 settembre. E un grazie va anche al sindaco di Venaria Fabio Giulivi e alla sua giunta di cui la Lega è forza trainante, che tra le priorità hanno appunto individuato quella di realizzare un nuovo ponte sul Cerdonda che sia sicuro e che diventi la nuova porta d’accesso alla Reale e alle sue bellezze attraverso la Provinciale 1 delle Valli di Lanzo”.

“Non dimentichiamoci – ricorda ancora il vicecapogruppo Andrea Cerutti – che, al di là delle proteste dei soliti noti capaci di dire no a qualsiasi progetto, il ponte Castellamonte è stato infatti giudicato inadatto e pericoloso da relazioni tecniche terze e imparziali. In altri termini, potrebbe trasformarsi in un ‘tappo’ in caso di un’alluvione del Ceronda, con effetti drammatici e facilmente immaginabili. Demolirlo significa mettere in sicurezza le nostre comunità. Una priorità assoluta per il buon governo del territorio della Lega”.

“Ottimo esordio per il Terzo Polo nei 22 comuni del Chierese-Carmagnolese”

La lista Azione-ItaliaViva-Calenda ha superato al suo debutto il 10% dei voti validi ottenendo una risposta positiva dal Chierese-Carmagnolese.

Sono risultati eletti i due candidati capolista nel proporzionale sia al Senato che alla Camera dei Deputati Ivan Scalfarotto e Daniela Ruffino.

Alla Camera Il miglior risultato 17,54% si è registrato a Pino Torinese, il peggiore a Santena con il 6,87%. Risultati oltre la doppia cifra a Pecetto, Baldissero, Pavarolo, Lombriasco, Chieri, Marentino e Moriondo, in linea con la media nazionale a Carmagnola e Poirino.

Si tratta di un ottimo risultato se consideriamo che la lista è nata dalla “fusione fredda” tra Azione e Italia Viva poco prima dell’avvio della campagna elettorale. Campagna che è stata un’esperienza entusiasmante, vissuta fra i cittadini nei mercati, nella quale abbiamo lavorato insieme, trottando e divertendoci, militanti di Azione ed Italia Viva, integrandoci al punto che ci siamo dimenticati delle rispettive provenienze. Abbiamo creato in modo naturale la casa dei riformisti, un progetto solido che dobbiamo far crescere, partendo dalla presenza sui territori, ascoltandone le istanze e condividendo le nostre idee improntate alla massima concretezza e fattibilità.

Dall’analisi del voto emerge che la fascia di elettori che ci ha scelto di più si colloca fra i 18 ei 24 anni e questo ci fa ben sperare per il futuro e premia la prospettiva della nostra proposta.

Non abbiamo fatto promesse mirabolanti, ma abbiamo indicato le riforme possibili a partire da scuola e sanità per migliorare la qualità della vita di tutti. Siamo certi che questo stile molto “sabaudo” e pragmatico ci premierà perché già nei prossimi mesi molti nodi verranno al pettine e le promesse mirabolanti che oggi hanno premiato i populisti dovranno fare i conti con la realtà.

Ci attende un lungo cammino: il campionato inizia adesso per ora ci siamo qualificati a pieni voti.

Cristina Peddis

Segreteria di “Azione” – Città metropolitana di Torino

Pier Antonio Pasquero

Referente Italia-Viva del Chierese-Carmagnolese