ilTorinese

Congresso Associazione Pannella, le nuove cariche

Si sono conclusi ieri a Torino, al Centro “Mario Pannunzio” i lavori del IV Congresso dell’Associazione Marco Pannella di Torino.

I lavori, aperti dal saluto del Presidente della Regione Alberto Cirio e introdotti dal Prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio, si sono svolti alla presenza di numerose personalità di diverse organizzazioni e movimenti politici di Torino e del Piemonte ed esponenti dell’opposizione democratica iraniana, venezuelana, tibetana, e dei cittadini di Hong Kong.

Durante i lavori Mario Barbaro membro della Segreteria del Partito Radicale non si è ricandidato alla carica di Coordinatore.

Eletti i nuovi organi: Sergio Rovasio è stato confermato Presidente. Daniele Robotti confermato Tesoriere, Il nuovo coordinatore dell’Associazione Daniele Iglina.

L’Associazione, che ha approvato la nuova mozione annuale con l’impegno a continuare a dare priorità ai temi del Partito Radicale sui temi della riforma della Giustizia, della difesa e promozione dei Diritti Umani e i Diritti Civili, e sui temi che da sempre caratterizzano l’impegno dei Radicali: Antiproibizionismo, diritti dei carcerati, riforma complessivo del sistema penitenziario. Nella mozione congressuale si ripropone anche l’impegno alla lotta alla fame nel mondo e dei temi transnazionali in particolare sul Tibet, sulla lotta alle dittature che violano costantemente i diritti umani dei propri popoli, Iran, Cina, Russia, Venezuela.

Nella foto: Marco Pannella con il professor Pier Franco Quaglieni

“Il Purgatorio ritrovato” di Francesco Longano sarà presentato alla Fondazione Firpo


LIBRI / 
Nella Sala Seminari in piazza Carlo Alberto 3, al primo piano della Biblioteca Nazionale Universitaria

 

“Il Purgatorio ritrovato – Censura Inquisizione e massoneria” di Francesco  Longano verrà  presentato presso la Fondazione Firpovenerdì 14 ottobre 2022 dalle 10 alle 13.

La Fondazione Firpo ha recentemente acquisito l’unico esemplare esistente della prova di stampa del Purgatorio ragionato” di Francesco Longano (1729-1796), che costituisce un ottimo spunto per in incontro che riguarderà  la storia del libro e dell’editoria, dell’Illuminismo meridionale e italiano e della censura antimassonica tipica del Settecento. L’opera sarà presentatavenerdì  14 ottobre prossimo dalle 10 alle 13.

Francesco Longano è  considerato uno dei rappresentanti più significativi dell’Illuminismo meridionale italiano per la sua riflessione politica e filosofica e per gli studi di geografia.

La sua opera più celebre, che verrà  presentata presso la Fondazione Luigi Firpo, il 14 ottobre prossimo, è  il ‘Purgatorio ragionato’, o ‘Purgatorio politico’, risalente al 1779. Si tratta di un’opera fondamentale per la sua riflessione umanistica e massonica sulla purificazione ultraterrena. Commissionata da un libraio di Vienna, sottoposta a censura preventiva, fu mandata in stampa senza tenere conto dei rilievi dei censori e venne proibita e sequestrata tra l’agosto e il settembre 1779.

I fogli allora stampati furono chiusi in una stanza dell’Università di Napoli e la stampa venne interrotta al settimo capitolo. Nessun esemplare a stampa fu trasmesso e la conoscenza del contenuto rimase affidata all’autobiografia di Longano e a poche testimonianze dei contemporanei.

Nel 2005 avvenne un ritrovamento eccezionale e la Biblioteca Apostolica Vaticana acquistò  il manoscritto da un privato a Ripalimosani, la città natale dell’autore.

Ne discuteranno Elvira Chiosi dell’Università di Napoli  Federico II, Francesco  Lepore di Linkiesta di Roma, Giuseppe Recuperati dell’Università di Torino, Antonio Trampus dell’Università Cà Foscari di Venezia, Simone Volpato della Libreria Antiquaria Drogheria 28  a Trieste.

 

MARA MARTELLOTTA

Segreteria Fondazione Firpo, Centro Studi sul Pensiero Politico Onlus presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino,

Piazza Carlo Alberto 3 Torino 

Tel 011/8129020.

La polizia sgombera l’Edera Squat, dal 2017 casa occupata

La polizia sta intervenendo  all’Edera Squat, la casa occupata autogestita anarchica di via Pianezza a Torino. La Digos ha iniziato all’alba lo sgombero dell’ex sede dell’istituto sperimentale per la nutrizione delle piante, edificio occupato dal 2017. Nei locali erano presenti sette persone, alcune decine sono all’esterno per protestare.

Grave alpinista su ghiacciaio: non aveva attrezzature e abiti adatti

È  in gravi condizioni l’alpinista che ha trascorso la notte  sul ghiacciaio di Bionnassay, in Valle d’Aosta a quota 3.100 metri. Non era attrezzato e aveva un abbigliamento leggero, infatti ieri pomeriggio aveva chiesto aiuto ma non riusciva a indicare la sua posizione esatta. L’alpinista parla inglese ma non ha con sé i documenti. I soccorritori, che hanno potuto recuperarlo solo questa mattina a causa del forte vento che impediva il decollo  dell’elicottero, hanno detto che non era equipaggiato adeguatamente  e non aveva attrezzatura e abiti adatti alla presenza su ghiacciaio. (foto archivio)

Rinascita Juve. Juventus-Bologna 3-0

Ottava giornata di campionato serie A

Kostic
Vlahovic
Milik

La Juve è tornata e mette alle spalle la crisi con una netta vittoria contro il Bologna all’Allianz Stadium. I bianconeri si sono imposti per 3-0 sugli emiliani. Dopo che il primo tempo si era concluso sull’1-0 grazie ad una rete di Kostic, nella ripresa i gol di Vlahovic al 59′ e Milik al 62′. Con questo successo i bianconeri salgono a quota 13 punti in classifica.Resta da capire se quella con il Bologna sarà vera gloria: è stato tutto merito dei bianconeri oppure la compagine rossoblù ha agevolato il  compito mostrando una fragilità preoccupante in mezzo al campo e una scarsissima incisività delle sue punte. Più che dalla sfida di Champions di mercoledì contro il Maccabi Haifa, i dubbi verranno cancellati dal big match di sabato a San Siro contro il Milan: dopodiché sapremo se la Juve è tornata in lotta per vincere il campionato.

Enzo Grassano

Un nuovo investimento sulla montagna: 3 milioni di euro per le “Botteghe dei servizi”

Dalla Regione Piemonte un nuovo investimento per la montagna: stanziati 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “Botteghe dei servizi“, ovvero gli esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza. In sostanza, veri e propri “terminali” per la Pubblica amministrazione sul terrritorio e per migliorare la qualità di vita dei residenti.

Da ieri è pubblicato sul sito della Regione l’apposito bando: il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione. Le domande di contributo potranno essere presentate dal 30 settembre al 15 novembre 2022. Ecco il bando: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-botteghe-dei-servizi

Il bando è rivolto a microimprese singole, iscritte al registro imprese della Camera di Commercio, e a cooperative di comunità, iscritte all’albo della Regione Piemonte, attive al momento della presentazione della domanda di sostegno.

Le Botteghe dei servizi possono, devono essere nuovi ‘luoghi di comunità’ come Uncem ha scritto nel recente dossier (“Luoghi della comunità, nuovi centri multiservizio“) proprio sugli spazi che si fanno luoghi, generando identità, servizi, ma soprattutto comunità. Comunità anche di più Comuni, di una valle, di un territorio che superano frammentazioni, incomprensioni, storiche inimicizie per lavorare insieme, per ‘camminare insieme’.

Palco Emozioni e T’Amo: la nuova stagione del Teatro Luciano Pavarotti a Leini’

E la rassegna amatoriale

Un cartellone principale di quattro spettacoli da novembre a gennaio, uno spettacolo dedicato ai più giovani e quindi tre rappresentazioni amatoriali. Tornano Tiziana Foschi e Alessia Olivetti: in scena generi per tutti i gusti dalla commedia al musical

 

Leini – Riparte la stagione teatrale presso il teatro civico con un cartellone principale e una rassegna amatoriale.

Palco Emozioni, questa la denominazione del cartellone principale, inizia sabato 12 novembre con una commedia dedicata alla maternità, “Mamma…zzo!!!” con Federica Cifola: un’ironica riflessione sul ruolo di madre, ponendosi dubbi e inquietanti interrogativi, analizzando anche i percorsi di alcune mamme famose della storia, della politica e dell’attualità.

Il 19 novembre torna Roberta Olivetti con “Il treno dei desideri”: Linda, attrice squattrinata trentaquattrenne, intraprende un viaggio in treno per andare a Napoli, dal suo grande amore, ormai ex.  Il desiderio è di riconciliarsi con Filippo per continuare a scrivere quella storia amorosa che le ha dato molto ma che continua a farla soffrire. Un viaggio pieno di imprevisti ed avventure fra ricordi ed incontri, consapevolezze e addii, significativo per sciogliere tanti nodi del passato e poter vivere così un futuro colmo d’amore per… se stessa.

Il 3 dicembre tocca al duo Andrea Murchio e Alessia Olivetti in un musical dalle note decisamente rock: è la storia di Rick Bradley, un reduce della guerra in Vietnam, che diviene contestatore del potere attraverso uno show sulla CBS -“ON AIR”- che, nel giro di poco tempo, si trasforma in un fenomeno di costume, ma anche quella della sua musa tuttofare Linda. Una vicenda attraverso la quale riscoprire la grande musica del periodo d’oro del rock, dall’inizio degli anni ’60 fino alla metà dei ’70.

Il 22 dicembre un gradito ritorno sul palco del Pavarotti, quello di Tiziana Foschi, già componente della Premiata Ditta, impegnata in “Faccia un’altra faccia”, uno spettacolo che cerca di scatenare una risata, stimolare un pensiero, suscitare un ricordo… cerca una nuova faccia da mostrare.

Il 15 dicembre Silvano Antonelli racconterà la storia di un palloncino ai ragazzi delle scuole, nella rappresentazione dedicata e riservata ai più piccoli.

A gennaio e febbraio, la rassegna amatoriale T’Amo: il 14 gennaio “La panchina”, dell’associazione Teat-Rino, racconto ambientato in un unico posto, la panchina, sulla quale si dipanano 5 storie diverse, tutte con un minimo comune denominatore, la verità. Omossessualità, dipendenza, luoghi comuni, i temi che si sviluppano all’interno dello spettacolo trattati senza vergogna e con la massima autenticità.

L’11 febbraio sarà il momento di un’opera di Alan Ayckbourn, con la regia di Luciano Caratto, “Sinceramente bugiardi”: Ayckbourn costruisce un autentico capolavoro di virtuosismo con il minimo dei mezzi, un banale equivoco e due coppie appartenenti a generazioni diverse. Il risultato è una pièce dalla comicità irresistibile. Ginny e Greg sono da poco fidanzati, e Greg vorrebbe sposarla. Ma nell’appartamento di Ginny a Londra, Greg trova un paio di pantofole da uomo…

Chiude la rassegna il 18 febbraio “Il vero ispettore Hound” di Tom Stoppard, con la regia di Cristiano Falcomer, fondatore di Lunathica: la commedia è una sofisticata parodia del genere giallo, un brillante esempio di teatro nel teatro nel quale finzione e realtà si mescolano al punto da confondere lo spettatore. Il repentino scambio di ruoli tra critici, attori e personaggi, mina le nostre certezze, le regole del buon senso e i canoni teatrali. Continui esilaranti colpi di scena divertono e disorientano. I punti cardinali sono invertiti, palcoscenico e platea si fondono.

Tariffe: Cartellone Palco Emozioni (platea 16 €, galleria 12 €, ridotto 10 €) – Abbonamento a 56 € per 4 spettacoli

Mini rassegna amatoriale T’Amo: Prezzo fisso e unico 8 €. Abbonamento a 21 € per 3 spettacoli

Biglietteria: Tutto il mese di novembre: mercoledì ore 17-19 e sabato mattina 10-12. Foyer del teatro Pavarotti

Dal 1 al 6 novembre solo per acquisto abbonamenti. Dal 7 al 30 novembre prevendita biglietti singoli spettacoli. Biglietteria aperta la sera di ogni spettacolo dalle ore 20.

“Abbiamo raggiunto un altro piccolo obiettivo – commenta l’Assessore alla Cultura, Cristina Bruno -: oltre a proporre un cartellone principale di qualità, con spettacoli vari e di grande rilievo, e una rappresentazione dedicata ai ragazzi, aggiungiamo una mini-rassegna amatoriale, un segnale di attenzione per un mondo che per il nostro teatro può essere un riferimento importante. Voglio ringraziare gli Uffici comunali per l’impegno e augurare buon divertimento a chi vorrà condividere con noi quell’arte affascinante e coinvolgente che è il teatro”.

 

Gemellaggio tra ippica e podismo all’ippodromo di Vinovo

Il gemellaggio tra ippica e podismo ancora una volta ha funzionato. All’Ippodromo di Vinovo infatti è stata la domenica di Hipporun Mezza Maratona internazionale (quinta edizione) abbinata alla Hippoten 10 km internazionale (quarta edizione), anche non competitiva, organizzate dall’Asd Podistica Torino, ma anche del grande trotto.
Un migliaio i podisti al via delle due corse che non hanno tradito le attese, soprattutto nella Hipporun femminile vinta dalla eniana Nyabochoa Ronah Nyaboke (Run2gether) che ha abbassato il record della manifestazione di 26”, concludendo la sua prestazione in 01h11:42. Alle sue spalle l’etiope Wolkeba Asmerawork Bekeleé di Podistica Torino che ha polverizzato il suo record personale concludendo in 01h12:10 e terza Kingori Ziporah Wanjiru con 01h14:12. Prima delle Italiane l’inossidabile Catherine Bertone dell’Atletica Sandro Calvesi,
Roger Maiyo, portacolori della Podistica Torino, ha vinto in scioltezza la gara maschile con un interessante 1h03:58 battendo Bett Amos Kipkemboi di Run2gether (01h05:25) e Riungu
Eric Muthomi dell’Atletica Saluzzo con 01h07:47 Primo degli italiani e quarto assoluto Paolo Gallo dell’Atletica Santhià in 1h11’12”. Velocissima anche la Hippo Ten. Nella gara maschile vince Francesco Breusa del Battaglio CUS Torino con 29’32, stabilendo il nuovo record della manifestazione, seguito da Enrico Martino Oddone e Luca Magri. Nella gara femminile prima Lorenza Beccaria dell’Atletica Saluzzo con 35’17, seguita da Francesca Durante e Gloria Barale.
Poi nel pomeriggio spazio alle corse di trotto. Nel Premio Podistica Torino dedicato ai due anni dominio della famiglia Mollo: primo Santo con Esperia CR seguito dal figlio Simone insieme ad Efrem mentre Andrea Guzzinati fa vinto la corsa dedicata ai 3 anni con Dracomar. Ma è stata festa anche per il trionfo di Vernissage Grif che interpretato come sempre da Alessandro Gocciadoro ha colto un altro scalpo importante: suo il Gran Premio Lotteria di Agnano davanti a Vivid Wyse AS con Mathieu Arbivard e Zacon Giò con Roberto Vecchione. Per il figlio di Varenne, nato e allevato presso Il Grifone della famiglia Brischetto a Vigone, vincitore quest’anno anche del GP Costa Azzurra sulla pista di Vinovo è la conferma che il GP d’Amerique non è un sogno.

L’isola del libro: Speciale Windsor / 2. Oltre Elisabetta II

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

In attesa che i royal watcher diano alle stampe libri aggiornatissimi in cui analizzano la situazione dopo la triste dipartita della regina Elisabetta II, possiamo intanto leggere alcuni testi che hanno ben individuato le dinamiche in atto da tempo all’interno della casa reale britannica. Libri in cui esperti di alto livello disegnano le personalità dei principali protagonisti presenti e futuri, tutti importanti, anche se in modi diversi, per il delinearsi del nuovo corso.

Vittorio Sabadin “La guerra dei Windsor” -Utet- euro 18,00
Questo libro ci aiuta a riflettere sui giovani royal inglesi e i loro complicati rapporti. Si focalizza su William e Kate, Harry e Meghan, che, a seconda delle loro scelte e dei loro comportamenti, sono l’ago della bilancia da valutare per il futuro della monarchia britannica.
Una monarchia millenaria corre il rischio di sfaldarsi e perdere smalto perché a picconarla c’è Meghan Markle, l’ambiziosa e tenace attrice americana che ha preso all’amo Harry. E’ l’ultima entrata nella famiglia reale ed è stata accolta con grande favore; eppure ha deciso di andarsene a vivere con il suo principe e i loro figli lontano dalla brumosa Inghilterra, per planare nella calda e soleggiata California e condurre una dorata vita da super vip.
In queste pagine Sabadin ripercorre la storia più recente della famiglia reale e i particolari della Megxit dopo il 9 marzo 2020, data che ha segnato l’ultimo appuntamento ufficiale dei duchi di Sussex al fianco della regina Elisabetta II. Poi anche la deflagrazione delle accuse lanciate dai “fuggiaschi”.
Di tutt’altra pasta è invece fatta Kate, la futura regina, moglie dell’erede al trono William.
Sabadin ci racconta la sua vita, il suo eccellere negli studi e negli sport, la sua capacità di stringere solide amicizie e la costante pazienza decennale al fianco di William fin dai tempi dell’università. Una giovane splendida donna che riga dritto ed esegue diligentemente quello che le si dice di fare. Mai un passo falso o una parola di troppo, sempre perfetta; come moglie del futuro re della monarchia più in vista, come madre affettuosa e attenta dei suoi tre bambini e magnifica tanto da non sembrare nemmeno vera. Invece lei è così, e totalmente diversa dalla cognata Meghan Markle. Laddove la divorziata americana che ha stregato il cadetto Harry è stata una mina che ha fatto esplodere i rapporti nella famiglia reale, Kate è sempre stata la donna saggia che finché ha potuto ha cercato di tenere uniti i fratelli.
Pagine poco benevole invece tracciano la figura di Meghan Markle, grande manipolatrice che ha orchestrato l’incontro con l’uomo famoso e ricco da accalappiare. Pare ci sia riuscita fin troppo bene, dimostrandosi capricciosa e pretenziosa. Si dice che ambisca diventare la donna più famosa del pianeta e per realizzare la sua sete di notorietà pare sia disposta a tutto, come i fatti fino ad ora hanno dimostrato.
Quasi si prova pena per l’Harry fragile, debole, che appare totalmente stregato e succube della moglie che se lo trascina dove vuole: anche lontano dalla nonna che lo aveva sempre amato moltissimo e dal fratello che l’aveva sempre protetto.
Subito dopo essere stata impalmata l’attrice ha iniziato a bistrattare e licenziare i collaboratori, primo fra tutti “il braccio destro di Harry”; insomma ha fatto il vuoto intorno per meglio controllare la situazione. Emerge a tinte forti una Meghan con la quale è impossibile andare d’accordo. Commediante capace di piangere a comando, perché in fondo la sua vita sembra il film che si è costruita su misura per il suo esorbitante ego. E i vari aneddoti raccolti nel libro ce lo raccontano in modo convincente, comprese le continue offese nei confronti della regina Elisabetta….cosa inaudita..

Antonio Caprarica “William & Harry” -Sperling & Kupfer- euro 19,90
Il giornalista, scrittore ed ex corrispondente Rai da Londra, Antonio Caprarica, in questo libro ci racconta i come e i perché della frattura avvenuta tra i fratelli William ed Harry, l’eredità più preziosa lasciata da Lady D. che li amava sopra ogni altra cosa. In parte la tenuta della monarchia britannica si basava anche sulla prospettiva di William sul trono e al suo fianco il fratello Harry; amatissimi dagli inglesi che non dimenticano il loro contegnoso sfilare a capo chino dietro la bara della madre. Una prova titanica per un 15enne e un 13enne rimasti improvvisamente orfani di colei che maggiormente li copriva di affetto.
Erano legatissimi e inseparabili, anche se il primo -destinato al trono- aveva ricevuto un’educazione finalizzata al suo futuro ruolo di regnante; mentre il secondogenito era un po’ quello di riserva, ma godeva anche di maggiore libertà.
William, che da bambino era incontenibile, poi è maturato diventando un giovane responsabile, bravissimo negli studi e negli sport, con uno stuolo di fidati amici e compagni di studi. I tè settimanali con la nonna regina servivano a fare scuola e riversavano sul ragazzo l’esperienza e i consigli preziosi della monarca più amata sulla terra. Harry era il più fragile, particolarmente legato a lady Diana, ed è quello che probabilmente è stato maggiormente segnato dalla sua tragica precoce morte. E’ cresciuto con quel dolore che più volte ha contribuito a portarlo fuori carreggiata con bravate discutibili. William l’ha sempre difeso e protetto, e anche Kate è stata meravigliosa con quel fratello acquisito.
Tra le cause della fine dell’idillio ci sono più fattori. Carlo è stato un ottimo padre, ma i molteplici impegni insiti nel suo ruolo di erede al trono probabilmente non gli hanno permesso di svolgere a tutto tondo il ruolo genitoriale. Ha fatto quello che ha potuto e non deve essere stato facile nemmeno per lui.
Harry probabilmente si è sentito meno importante del fratello maggiore e qualche lacuna è sicuramente rimasta non colmata.Il resto l’ha fatto il ciclone Meghan che, se da un lato ha imbrigliato le sue energie peggiori, dall’altro sembra averlo dominato completamente. L’equilibrio esistente tra i fratelli e Kate è stato letteralmente spazzato via dalla new entry americana, con la quale è stato impossibile portare avanti la bella idea dei “fab four” alleati nel perorare cause umanitarie.
Harry ha avvallato le accuse che l’attrice ha gridato ai quattro venti contro la sovrana e l’istituto della monarchia, dimenticando che la nonna era amica di Nelson Mandela e razzista non è mai stata. Probabilmente parte del livore del principe però affonda nel suo passato in casa Windsor e insieme alla moglie ha pensato male di sfogarsi in pubblico. E nello strappo della Megxit anche lui ci ha messo del suo.La frattura con il fratello -che riveste un ruolo strategico nella casa reale- sembra sempre più ampia, come hanno dimostrato le ultime comparsate dei duchi di Sussex; che dopo aver deciso di staccarsi dalla famiglia sembrano finiti nelle retrovie degli eventi pubblici ai quali non hanno potuto evitare di partecipare.
I tentativi di riconciliazione sono stati fatti in occasione del funerale di Filippo di Edimburgo, nonostante l’inopportuna intervista rilasciata da Harry e Meghan a Oprah Winfrey in concomitanza con gli ultimi giorni di vita del nonno. Kate aveva tentato di far riavvicinare i fratelli, ma l’impresa è miseramente fallita. Peggio ancora è andata per il Giubileo di Platino del regno di Elisabetta, per non parlare della distanza dei fratelli ai funerali della sovrana.
Nelle pagine di Caprarica c’è la puntuale ricostruzione della vita e dei rapporti tra i due fratelli, ma cosa accadrà in futuro non è ancora stato scritto. Ed ora si attende il libro di memorie di Harry che si preannuncia esplosivo.

Enrica Roddolo “Elisabetta & i segreti di Buckingham Palace” euro 16,00
Qui la giornalista ed esperta di reali ci conduce all’interno delle stanze e delle sale di Buckingham Palace che dal 1837 è il cuore della monarchia britannica e teatro di tantissime vite, vicende , segreti e retroscena dei Windsor.
L’autrice dedica il libro alla storica “Firm”, come è chiamato il team reale, e ripercorre non solo la storia della reggia più famosa al mondo, ma anche passi, pensieri dei tanti personaggi della vita di corte che tra quelle pareti si sono avvicendati facendo la storia.
Si parte dal famoso balcone al quale si affaccia da sempre la famiglia reale tra matrimoni, giubilei ed eventi pubblici importanti; poi si scivola nel salone dei banchetti ufficiali dove tutto è preparato con una precisione al millimetro; e così via entriamo in una stanza dopo l’altra.
Un tour accurato dentro il palazzo che è il luogo dove vengono accolti capi di Stato e celebrities giunte da ogni angolo del mondo, ammessi al cospetto dei sovrani che si sono passati la corona nel corso degli anni.

Ma è anche la “casa” della famiglia reale. E’ lì che si sono svolte le vite private dei sovrani; dai nonni e i genitori di Elisabetta a lei, con il consorte il duca di Edimburgo che rivestiva il ruolo di capo famiglia, l’unico autorizzato a dialogare con la regina da pari a pari.
Nel libro sono tanti gli aneddoti e i sipari che portano in scena momenti importanti per la famiglia reale, molti inediti, conditi da risvolti segreti di questo monumentale palazzo intriso di storia.

Eva Grippa “Kate” -DeAgostini- euro 17,00
La futura regina d’Inghilterra Kate Middleton ha compiuto 40 anni (splendidamente portati e all’apice della sua bellezza) il 9 gennaio 1922, Poco dopo è uscito in Italia questo libro della scrittrice, giornalista di Repubblica e Royal watcher Eva Grippa, dal sottotitolo “Luci e ombre della futura regina”.
Diciamo subito che Kate sembra perfetta per il ruolo che ricopre e le luci nel suo caso sono sfavillanti. Ombre invece apparentemente non ce ne sono. Comunque difficilmente emergerebbero dal momento che essendo lei un personaggio pubblico ha saputo proteggersi bene e non è mai venuta meno a una delle sue caratteristiche tra le più apprezzate dalla casa reale, ovvero la discrezione.
Sappiamo che è cresciuta in una famiglia borghese che ha fatto fortuna grazie all’ingegno della madre che ha saputo gestire alla perfezione anche i tre figli; educazione rigorosa, piena di amore e suggerimenti preziosi
(che Kate ha saputo ascoltare … e guarda dove l’hanno portata!), le scuole migliori e le frequentazioni giuste.
Sarà la prima regina inglese commoner e laureata. Sebbene nelle sue vene non scorra sangue blu, di fatto il blasone se lo è conquistato sul campo, con la serietà in tutto quello che fa. Si muove con stile innato ed eleganza ad ogni apparizione pubblica; strepitosa quella ai funerali della regina Elisabetta II, in cui tra occhi tristi, cappello e veletta, era più bella che mai, ed ha trasformato il lutto in elemento di incommensurabile classe e stile.
Il suo apprendistato è stato lungo, impegnativo e notevole, nulla le è stato regalato dalla Royal family.
Ha saputo aspettare ben 10 anni prima che William si decidesse a sposarla…e bene che ha fatto perché fin da subito Kate è stata al suo fianco nel modo giusto. Amorevole, fedele, intelligente e colta, madre di tre splendidi bambini che educa personalmente insieme al marito. Lei cresciuta in una famiglia doc è riuscita a creare lo stesso clima amorevole nel suo matrimonio, offrendo a William quell’unione familiare che non aveva mai avuto. Ha anche lenito la ferita della morte di Lady D, incarnando per il consorte un universo intero di affetto e solidità.
Responsabile e rispettosa, eccellente in tutto quello che ha fatto, grande sportiva e con interessi comuni con William, Kate è ligia al dovere; se prende un impegno lo svolge fino in fondo e pure in modo egregio.
Fin da subito si è stagliata come grande risorsa per la casa reale e la sua strada è in costante ascesa. In questo libro conosciamo meglio la sua storia e finiamo per amarla ancora di più.

Angela Kelly “The other side of the coin” -HarperCollins Publishers-
E’ un affascinante libro fotografico in cui la stilista di moda, sarta e modista britannica Angela Kelly ci conduce praticamente negli armadi della sovrana più iconica del mondo. La Kelly è stata assistente personale, consigliere e curatore della regina Elisabetta II dal 2002 fino alla sua recente morte. E’ lei che ogni giorno la vestiva e lo ha fatto anche il giorno della sua ultima apparizione, il 6 settembre quando nell’amato castello di Balmoral ha ricevuto la neo premier britannica Liz Truss.
Angela Kelly è stata anche una delle prime persone ad avvertire l’approssimarsi della fine della vita della regina perché da più di tre mesi viveva con lei, rivestendo il ruolo di confidente oltre che guardarobiera e stilista di Elisabetta. Deve essere stata anche colei che l’ha vestita per l’ultimo viaggio e su cosa aveva disposto al riguardo la regina mantiene il più stretto riserbo.
In questo libro c’è la testimonianza visiva di come la Kelly per circa 20 anni ha avuto un rapporto speciale e privilegiato con la sovrana, alla quale ha dedicato la sua vita consigliandole i leggendari abiti e cappelli colorati che rendevano Elisabetta unica in tutto e per tutto, quella sempre immediatamente visibile nella folla che accorreva a omaggiarla.
Ci si intenerisce a guardare le immagini in cui gli abiti color pastello della regina sono conservati negli armadi, divisi per colore e tonalità. Come aprire una piccola porta che ci permette di affacciarci sul privato della donna più famosa del pianeta, accanto alla quale la Kelly, oggi 64enne, è stata presenza costante, compagna nel noioso isolamento del lockdown, sempre un passo dietro e di supporto alla sua regina.

“Her Majesty. A photografic history 1926-today” -Taschen- euro 50,00
Altra testimonianza per immagini della vita di Elisabetta II, che racconta la lunga vita della sovrana, nata nel 1926, sposatasi nel 1947 ed incoronata nel 1953. Il prezioso volume racchiude splendide fotografie che hanno immortalato tanti momenti della vita privata e pubblica della sovrana. In un mix di bellezza, storia, glamour e cultura.
Ripercorriamo i viaggi di Stato in tutto il mondo, gli incontri e le strette di mano con i grandi della terra, con le celebrità che si sono inchinate di fronte a Elisabetta.
Poi tanti momenti di vita familiare e più privata, tutto da scoprire con un tuffo al cuore e rimpianto. Immagini che raccontano una vita assolutamente unica e irripetibile e attraverso i tanti fotogrammi che ricompongono l’affascinate percorso della Storia.