ilTorinese

Campioni nella Memoria. Lo sport e le leggi razziali

Alla “Soms” di Racconigi, un recital per raccontare le storie degli atleti perseguitati e uccisi a causa delle leggi razziali

Sabato 28 gennaio, ore 20,45

Racconigi (Cuneo)

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi” in collaborazione con il racconigese “IIS Arimondi Eula”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il “Giorno della Memoria” e propone il recital, che andrà in scena a Racconigi  presso la “Soms” (ex Società Operaia di Mutuo Soccorso) di via Costa 23, dal titolo “Campioni della memoria. Lo sport e le leggi razziali”. Il testo è tratto da una puntata del podcast “Fuoriclasse” del “Salone Internazionale del Libro” di Torino, ideato e realizzato da Marco Pautasso (vicedirettore dello stesso “Salone”, nonché presidente di “Progetto Cantoregi”) e da Federico Vergari e disponibile sulle principali piattaforme di streaming gratuite. Sul palco lo stesso Pautasso, che darà voce alle storie di varie figure dello sport internazionale la cui vita venne stravolta, se non annullata, a causa della persecuzione antisemita, nazista e fascista. Ad affiancarlo alcune studentesse e alcuni studenti dell’“Istituto Arimondi Eula” di Racconigi.

“A seguito dell’approvazione delle leggi razziali – sottolinea Marco Pautasso – gli ebrei furono esclusi dalla società, da qualsiasi tipo di servizio o attività pubblica. Tra le tante limitazioni imposte, ci furono anche quelle riguardanti lo sport, dal quale vennero allontanati tutti gli atleti di razza ebraica, al fine di ‘bonificare’, come si disse, il mondo dello sport. Giovani promesse o stelle affermate, ex campioni, di tutte le età, allenatori, intere generazioni di uomini e di donne, che avevano dedicato la propria vita allo sport, portando anche lustro alla propria nazione di appartenenza, furono perseguitate e annientate dalle leggi razziali”.

A queste donne e a questi uomini, atleti ma prima di tutto esseri umani emarginati e sterminati dall’odio razziale, il recital renderà onore e memoria, attraverso riferimenti musicali, servizi di cronaca dell’epoca ed interviste di repertorio che serviranno a far emergere dal buio dell’oblio toccanti vicende umane e sportive. Orrori. Terribili, inaccettabili ingiustizie e crudeltà, cristallizzate in storie “particolari”, selezionate nell’indefinita moltitudine di tantissime altre che hanno segnato anni tremendi, da non “mai dimenticare” nella storia dell’umanità. Il palco diventa quindi pietoso “sudario” su cui scorrono e si svelano i volti e i corpi martoriati di Arpad Weisz, giocatore e allenatore del Bologna, morto ad Auschwitz a 47 anni o di Julius Hirsh, calciatore tedesco, primo ebreo in Nazionale, arrestato dallo Gestapo e anche lui ucciso ad Auschwitz o ancora di Carlo Castellani, calciatore simbolo dell'”Empoli”, morto a Mauthausen o di Eddie Hamel, calciatore dell’Ajax, internato ad Auschwitz dove morì nel 1940. Tante storie, tanti nomi: da Ernst Egri Erbstein, che, scampato alle persecuzioni e ai campi di sterminio, morì con la squadra del “Grande Torino” nella tragedia di Superga del 1949 a Jeno KonradWilmas WilhemEmerich Hermann e Gyula Feldmann, soprannominati gli allenatori “danubiani”, fino a Renato Sacerdoti, presidente della “Roma”, a Renato Jaffe, presidente del “Casale” e a Giorgio Ascarelli, presidente del “Napoli”. Senza dimenticare Leone Efrati, pugile, Ferdinando Valletti, calciatore del “Milan”, i fratelli Cervellati, ciclisti e contadini, la schermitrice tedesca Helene Mayer, la squadra calcistica austriaca “Sport Klub Hakoah” e le Ginnaste ebree olandesi, medaglia d’oro all’ Olimpiade del 1928.

L’ingresso alla “Soms” è gratuito. Info: tel. 349/2459042 o info@progettocantoregi.it

g. m.

Nelle foto:

–       Sul palco della “Soms”

–       Marco Pautasso e Federico Vergari

In scooter scappa all’alt dei vigili urbani: multa da 6 mila euro

E’ fuggito all’alt dei vigili in sella al suo scooter. Il conducente percorreva via Nizza a Cuneo sorpassando alcuni veicoli a destra. Gli agenti hanno mostrato la paletta ma lui è scappato accelerando  e salendo sul marciapiede.  Inseguito dalla pattuglia è stato fermato. Dovrà pagare una multa di 6 mila euro per aver infranto diverse norme del codice stradale.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Cattolici, crescono gli appelli. Ma serve più unità

L’iniziativa promossa da Pier Luigi Castagnetti tempo fa all’Istituto Sturzo a Roma ha avuto indubbiamente il merito di innescare un forte dibattito attorno al ruolo, alla funzione e alla stessa ‘mission’ dei cattolici popolari e sociali nella cittadella politica italiana.

Un confronto politico e
culturale e un’onda mediatica che sono andati ben oltre la costruzione di una micro corrente
all’interno del Pd a sostegno di qualche candidato alla segreteria nazionale del partito. Al
contrario, il mondo e l’area Popolare, almeno questa è l’opinione della stragrande maggioranza di
chi si riconosce in quest’area culturale, sente oggi il bisogno e la necessità di ritornare ad essere
protagonisti, pur senza alcuna presunzione od arroganza. Si è chiusa, cioè, al netto di chi
continua a ripararsi in qualche partito in cambio di una manciata di seggi parlamentari, la fase di
una presenza politica puramente ornamentale e di contorno. Per dirla con un riferimento politico e
storico autorevole e di qualità, l’esperienza dei ‘cattolici indipendenti di sinistra’ è giunta al
capolinea, almeno per il momento. Si apre, cioè, un nuovo cammino e una nuova stagione per
una cultura politica che storicamente ha caratterizzato il cammino della democrazia italiana dal
secondo dopoguerra in poi.

Ed è proprio lungo questo solco che si inserisce un tema curioso che campeggia in questi ultimi
tempi nel dibattito politico del nostro paese. E cioè, si moltiplicano gli ‘appelli’ dei vertici di alcuni
partiti ai cattolici, o meglio ai Popolari, per qualificare e per arricchire il progetto politico
complessivo dei rispettivi partiti. Un aspetto sicuramente importante ed incoraggiante non solo
per il riconoscimento della qualità, dell’autorevolezza e della modernità di questo filone ideale ma
anche, e soprattutto, per il ruolo politico che può ancora giocare nella concreta dialettica politica
italiana. Certo, ad oggi non è ancora praticabile, e soprattutto realistica, l’idea di dar vita ad un
partito politico organizzato ed autonomo che sia in grado di replicare, seppur in chiave aggiornata
e rivista, le esperienze di un passato recente e meno recente. Ma è altrettanto indubbio che, e non
solo per gli ‘appelli’ rivolti ai cattolici e ai Popolari, cresce la domanda per una rinnovata presenza
politica ed istituzionale. Il tutto, però, deve avvenire ad una condizione ben precisa. Ovvero, non è
più credibile, almeno questa è l’opinione maggioritaria e ricorrente, garantire una presenza di solo
potere all’interno dei partiti esistenti o limitarsi, ancor peggio, a giocare un ruolo del tutto laterale
e periferico ai fini della costruzione del progetto politico dei partiti di riferimento. E quindi ‘no’ ai
partiti schiettamente e rigorosamente “personali” e ‘no’ ai partiti che hanno una ‘mission’ politica,
del tutto legittima, ma radicalmente estranea ed esterna alle domande, alla cultura, all’esperienza
e alla storia dei cattolici popolari e sociali.

Ecco perchè, se da un lato è importante che si moltiplichino gli ‘appelli’, anche se un po’ vaghi, ai
cattolici e ai Popolari affinchè siano più presenti in alcuni partiti, dall’altro è consigliabile che
questa cultura e questa storia – cioè gli uomini e le donne che continuano a riconoscersi in questo
patrimonio di idee e di valori – siano il più uniti possibile. E questo non in chiave nostalgica ma per
riaffermare in modo più forte e più convincente le ‘ragioni’ politiche, culturali e programmatici dei
cattolici popolari e dei cattolici sociali nel nostro paese.

Giorgio Merlo

La sostenibilità digitale

La tecnologia, se usata correttamente, rende il nostro pianeta più sostenibile.

Quando utilizziamo uno dei nostri device come ilcomputer, lo smartphone, il tablet e ogni tipologia  di dispositivo che rientra nella categoria ICT – Information Communication Technology – che permette di scambiare ed immagazzinare informazioni, non siamo in grado dipercepire la quantità di emissioni che questi strumenti possono produrre, non sentiamo infatti nessun odore, non vediamo alcun fumo o polvere che ci suggeriscanoche stiamo inquinando; le contaminazioni digitali sonodi fatto invisibili ma esistono ed impattanosignificativamente sull’ambiente contribuendo al riscaldamento globale, all’inquinamento e all’impoverimento di diverse risorse naturali. Questa riflessione , tuttavia,  non è un invito a non far uso dellatecnologia, sarebbe impossibile considerando l’irreversibilità della “rivoluzione digitale e i molteplici vantaggi che derivano dal suo impiego, ma è, al contrario, una chiamata al conseguimento di una maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dal suo corretto utilizzo. Sfruttare nel modo giusto la tecnologia a nostra disposizione, infatti, contribuisce a rendere il pianeta, quello che generosamente ci ospita, più sostenibile e meno a rischio.

Quali sono i comportamenti digitali da adottare per scongiurare conseguenze negative sull’ecologia? Un decalogo della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, presieduta dal professor Stefano Epifani, ci aiuta a capire cosa fare e cosa evitare.

Cosa fare per inquinare meno con il digitale.

Usare con moderazione la banda internet, evitando di lasciare video in streaming se non li stiamo guardando o spegnendo il video durante una conferenza se non serve.

Spegnere i dispositivi che non stiamo usando.

Non sostituire i device ogni anno, come ci suggerirebbe la tendenza o la moda, e  quando  si acquistano i nuovi attuare lo smaltimento dei vecchi apparecchi come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche); gli oggetti “smart” sono fatti con diversi materiali inquinanti e, soprattutto, molti di loro possono essere riciclati.

Eliminare i file inutili, spazzatura digitale, dagli account cloud.

Cosa fare per inquinare meno grazie al digitale

Installare uno smart meter per tenere sotto controllo i consumi elettrici ovvero risparmiare e inquinare meno.

Utilizzare le app per la programmazione intelligente del riscaldamento e per differenziare meglio i rifiuti.

Attraverso il navigatore satellitare scegliere i percorsi più ecologici.

Ordinare cibo a domicilio scegliendo applicazioni pensate per combattere gli sprechi alimentari.

Il punto n. 5 del manifesto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale dice una cosa molto importante “la tecnologia non è buona o cattiva. Ciò non vuol dire che non produca effetti nell’una o nell’altra direzione. È fondamentale quindi interrogarsi sugli impatti negativi per minimizzarli e concentrarsi su quelli positivi per valorizzarli”.

MARIA LA BARBERA

sostenibilitàdigitale.it

Lunedì 30 chiude la mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia

Lunedì 30 chiude la mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, allestita nella Sala Senato di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 13 ottobre 2022.

L’esposizione, coordinata da Maria Paola Ruffino, ricostruisce la straordinaria figura della prima Regina dell’Italia unita, Margherita di Savoia: una donna tra due secoli, una Regina per il Paese, un’icona per i Savoia. Glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate.

Oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, raccontano la Regina tra due epoche, che attraversa con gli italiani un periodo denso di cambiamenti politici, sociali e culturali.

 

L’esposizione è introdotta da dieci splendidi abiti della collezione privata di Mara Bertoli – sezione curata da Massimiliano Capella –  creazioni sartoriali che ripercorrono l’evoluzione del gusto e dello stile dagli anni cinquanta dell’Ottocento alla metà del secondo decennio del Novecento.

Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare la mostra, che ha registrato, dal 13 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, 44.752 visitatori in 89 giorni di apertura – con una media giornaliera di 503 persone – può farlo in quest’ultima settimana.

INFO UTILI:

 

SEDE ESPOSITIVA E DATE                                  Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica,

piazza Castello, Torino

fino al 30 gennaio 2023

ORARI                                                                   Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

BIGLIETTI                                                               Intero € 12,00 | Ridotto € 10,00

                                                                               Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

Mostra + museo: Intero € 16 | Ridotto € 14

INFORMAZIONI                                                  palazzomadama@fondazionetorinomusei.it   – t. 011 4433501                     www.palazzomadamatorino.it

PRENOTAZIONI                                                   011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

Prevendita: Ticketone.it

 

VISITE GUIDATE

A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE                Lunedì ore 11, sabato e domenica ore 16.30.

Venerdì 27/01 ore 16.30 visita tematica: La Regina Margherita tra moda e abbigliamento

011 5211788 o via mail a prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

Auto contro camion, schianto mortale: vittima una donna

Una donna di 68 anni di Asti è morta  in un incidente frontale avvenuto sulla provinciale 7 a Pollenzo. La sua auto, una Lancia Y, si è scontrata con un camion cisterna all’altezza della Pedaggera, località a poca distanza dalla frazione in direzione di Cherasco. Coinvolto anche un furgone, ma l’autista ha riportato solo contusioni. Sul posto il 118 e i Vigili del fuoco di Alba.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Bilancio auto da profondo rosso Stellantis punta sulla 500 a Mirafiori

Lo scorso anno sono state immatricolate nell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) 11.286.939 auto: il calo è del 4,1% rispetto al 2021.

A dicembre le immatricolazioni sono state 1.091.119, ovvero il 14,8% in più dello stesso mese dell’anno prima.

Questi sono i dati  dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto. Stellantis ha immatricolato 2.052.543 auto, il 13,7% in meno del 2021. La quota è pari al 18,2% a fronte del 20,2% dell’anno precedente.

Invece la Peugeot 208 è l’auto più venduta in Europa con quasi 220.000 unità nel 2022. Sono 4 i modelli che Stellantis piazza nei 10 più venduti: con Peugeot 208 infatti, Fiat 500, Opel/Vauxhall Corsa e Citroen C3.

Centomila vetture nel corso del 2023: intanto a Torino questo è l’obiettivo del gruppo Stellantis per Mirafiori, a proposito  di 500 Bev, il nuovo modello che sta trainando l’attività della storica fabbrica Fiat. Ci si augura che la vettura possa garantire il rilancio dello stabilimento.

Semaforo antismog: prosegue il livello 0 (zero). In vigore le misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 27 gennaio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

“I dimenticati dalla Storia”: testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista

Riceviamo e pubblichiamo

Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebrerà il Giorno della Memoria, una data simbolica per ricordare le vittime del nazismo. Il brutale terrore nazista prese di mira milioni di persone a motivo della loro razza, nazionalità o ideologia politica. Ma pochi sanno che tra le vittime dei nazisti ci furono migliaia di testimoni di Geova, che furono perseguitati per la loro fede cristiana.

I Testimoni di Geova, allora conosciuti come Studenti Biblici, furono “gli unici sotto il Terzo Reich a essere perseguitati unicamente sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice il professor Robert Gerwarth. Per motivi religiosi i Testimoni, che erano politicamente neutrali, si rifiutavano di fare il saluto “Heil Hitler”, di prendere parte ad azioni razziste e violente o di arruolarsi nell’esercito tedesco. Emma Bauer, sopravvissuta alla persecuzione nazista contro i Testimoni di Geova e tra le protagoniste del documentario di Giorgio Treves “La Croce e la Svastica”, presentato alla scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma, ha detto a proposito di questa immane tragedia: “Ricordare queste vittime è un dovere. I Testimoni di Geova con una sola firma potevano essere liberati”. Sottolineando il valore di questo sacrificio, ha aggiunto: “La dignità vale più della vita”.

I nazisti cercarono di infrangere le convinzioni religiose dei Testimoni offrendo loro la libertà in cambio di una promessa di obbedienza. A nessun altro fu data questa possibilità. La dichiarazione di abiura (offerta loro a partire dal 1938) richiedeva di rinunciare alla propria fede, denunciare altri Testimoni alla polizia, sottomettersi completamente al governo nazista e difendere la “Patria” con le armi in mano. I funzionari delle prigioni e dei campi spesso usavano la tortura e le privazioni per indurre i Testimoni a firmare. Secondo Garbe, “un numero estremamente basso” di Testimoni abiurò la propria fede.

I Testimoni furono tra i primi ad essere mandati nei campi di concentramento, dove portavano un simbolo sull’uniforme: il triangolo viola. Dei circa 35.000 Testimoni presenti nell’Europa occupata dai nazisti, più di un terzo subì una persecuzione diretta. La maggior parte fu arrestata e imprigionata. Centinaia dei loro figli furono affidati a famiglie naziste o mandati nei riformatori. Circa 4.200 Testimoni finirono nei campi di concentramento nazisti. Uno dei massimi esperti dell’Olocausto, lo storico Detlef Garbe, ha scritto: “L’intenzione dichiarata delle autorità NS [naziste] era di eliminare completamente gli Studenti Biblici dalla storia tedesca”. Si stima che morirono 1.600 Testimoni, di cui 370 per esecuzione.

Nel campo di Buchenwald fu internata con il falso nome di Frau von Weber anche Mafalda di Savoia, figlia del re Vittorio Emanuele III, arrestata a Roma il 23 settembre 1943. Come scrive Cristina Siccardi, nel suo libro Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald, le SS assegnarono alla principessa un’aiutante, Maria Ruhnau, una testimone di Geova imprigionata a motivo della sua fede. Sapendo che la donna era guidata da elevati princìpi morali e che per questo diceva sempre la verità, le SS speravano di raccogliere informazioni confidenziali sulla famiglia reale. Maria Ruhnau si dimostrò per Mafalda più che una badante. Fu la sarta che le adattò i vestiti recuperati nel campo e che le cedette le sue scarpe. La principessa le si affezionò così tanto che prima di morire, il 28 agosto 1944, lasciò in dono all’amica Testimone l’orologio che aveva al polso.

In questo periodo critico della storia per i diritti umani, la resistenza nonviolenta di gente comune di fronte al razzismo, al nazionalismo estremo e alla violenza merita una profonda riflessione in occasione del Giorno della Memoria.

Ulteriori informazioni sui Testimoni di Geova nel periodo dell’Olocausto si trovano sul sito jw.org

 

“Legàmi Familiari”, nuova comunità residenziale per persone con disabilità

Inaugurazione pubblica, il27 gennaio 2023 alle ore 16, di una nuova comunità residenziale per persone con disabilità a Torino, presso i locali della “Fabbrica del Chinino” in Via Taggia 25/A.

“Legàmi Familiari” è la seconda comunità aperta dalla Cooperativa Paradigma sul territorio della Circoscrizione 8. I suoi numeri: 380 mq, 10 posti per residenti fissi con disabilità medio-grave,  2 posti come pronto intervento, 15 operatori (educatori e O.S.S.), 0 barriere architettoniche.

Sarà un momento di condivisione e festa per un’intera comunità. Parteciperanno le famiglie, i ragazzi e gli operatori dei servizi per la disabilità della Cooperativa, i volontari, le associazioni e gli amici che hanno sostenuto il progetto nei 3 anni di lavori, i rappresentanti delle istituzioni cittadine e territoriali e gli operatori dei Servizi sociali e sanitari.

Saranno presenti all’inaugurazione, tra gli altri, l’Assessore alle Politiche Sociali della Città di Torino Jacopo Rosatelli e il Presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano.