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Il sindaco Lo Russo: “Con 300 milioni dal Governo si fa la tratta del Metro’ Rebaudengo-Politecnico”

Se il Governo entrante accettasse la richiesta della Città di Torino di poter dotare la Città stessa di 300 milioni per fronteggiare il caro materiali non avrei nessun problema a dire che potremmo andare tranquillamente in gara mantenendo e confermando sia la previsione integrale della tratta di 10 km da Rebaudengo a Politecnico, sia il numero di stazioni così come sono state previste”.

Così ha risposto il Sindaco Stefano Lo Russo,  in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni da parte della consigliera Dorotea Castiglione (M5S), in merito alle dichiarazioni del sindaco stesso apparse sui quotidiani, relative all’ipotesi di riduzione di fermate o di riduzione del primo lotto della linea 2 della metropolitana.

La situazione congiunturale ha costruito una situazione complicata per le imprese edili nello stare all’interno dei computi metrici estimativi che riguardano le opere pubbliche”, ha sottolineato il Sindaco.

Il problema relativo alla metro 2 riguarda principalmente le stime redatte in questo momento su un’enorme volatilità dei prezzi di mercato che producono effetti riguardo la possibilità di procedere alla gara di progettazione del primo lotto” ha precisato.

Per il lotto Rebaudengo – Politecnico, oggetto della discussione, il valore economico stimato sulla quale è stato richiesto e ottenuto dal Governo uscente il finanziamento è di un miliardo 827 milioni.

Lo Russo ha ricordato come tutti gli atti normativi predisposti dal Governo uscente per fronteggiare il caro materiali riguardino la copertura di appalti già banditi o lavori già partiti. In questo caso, ha sottolineato, la gara deve essere bandita e non può accedere a quella capienza finanziaria.

Ha quindi evidenziato le ipotesi a fronte dei rincari che potrebbero procurare scenari diversi, oscillanti dal 20% in più con un costo totale di 2 miliardi 192 milioni, ad un 30% con un costo di 2 miliardi 375 milioni fino ad un 50% in più pari a 2 miliardi 740 milioni, legati esclusivamente al primo lotto.

Lo Russo ha affermato che mentre si sta procedendo con gli iter autorizzativi, si stanno facendo valutazioni per capire, a fronte di rincari costanti, come poter partire con la gara senza correre il rischio che vada deserta.

Quindi, per far sì che l’intera tratta possa avere la copertura finanziaria a fronte dei rincari, ha evidenziato il Sindaco, o si riduce la tratta mandando in gara meno chilometri, arrivando fino a Porta Nuova con interscambio con linea 1, oppure si verifica se la previsione iniziale delle stazioni può essere rivista.

Stimando dunque un rincaro intorno al 20%, ad oggi la somma che manca è di 300 milioni di euro per la quale il primo cittadino auspica l’intervento del nuovo Governo nazionale.

Dopo l’intervento del Sindaco il dibattito in Sala Rossa 

Silvio Viale (Lista Civica per Torino) si sente rassicurato dal fatto che la prima tratta e il primo lotto rimangano immutati. Ritiene importante e necessaria questa seconda linea di metro (e ben venga anche la terza) fondamentale per lo sviluppo della città. Lo dimostrano i risultati della linea 1, servita a valorizzare ed aumentare le differenze con le altre parti della città. Per questo, la linea 2 servirà anche ad un riequilibrio. Il capogruppo della Lista civica per Torino propone poi l’ipotesi di finanziare la nuova linea con un pedaggio per l’ingresso delle auto in città.

Dorotea Castiglione (M5S)considera il progetto strategico ma è stupita dall’ipotesi di un taglio delle fermate perché la parte nord della città ha bisogno di questa linea che andrebbe a rivalutare quelle zone della città spesso lasciate indietro. Per la consigliera pentastellata la soluzione non è tagliare fermate, ma che il sindaco si faccia portavoce del territorio presso il nuovo governo. E la Linea 2 si deve fare anche se l’attuale contingenza economica sfavorevole mette a dura prova l’apertura di nuovi cantieri.

Per Antonio Ledda (PD) era inevitabile che la situazione attuale incidesse sui costi dei materiali e di conseguenza sui costi di tutta l’opera. Un’opera fondamentale per la città ma tormentata, combattuta dall’Amministrazione precedente. Per il consigliere del Partito Democratico non si deve sacrificare la qualità del progetto e i soldi sono sufficienti per allestire un bando importante.

Il sindaco vuole chiedere altri 300 milioni al futuro Governo, ma è già stato detto che i fondi del Pnrr non basteranno per tutte le opere – ha affermato il consigliere Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), auspicando che l’istanza venga comunque presa nella dovuta attenzione. Ha però sottolineato che la priorità sarà aiutare cittadine e cittadini a pagare le bollette.

Siamo favorevoli al progetto della linea 2 – ha dichiarato Simone Fissolo (Moderati) – che va condiviso da parte di tutte le forze politiche, anche con confronti in Commissione e con le Istituzioni. Tutti insieme potremo fare il bene della città – ha concluso, chiedendo la medesima condivisione anche sul progetto Tav.

Anche noi siamo contenti che il M5S, dopo aver osteggiato il progetto, abbia cambiato idea – ha ribadito Nadia Conticelli (PD), spiegando che servono ora lavori concreti, per rivitalizzare la zona nord di Torino e ricucire la città anche da un punto di vista urbanistico.

Per Giuseppe Catizone (Lega) la Linea 2 è un motivo di rivincita per chi vive nella zona nord della città. Per questo non potrebbe mai accettare un taglio al numero delle stazioni previste, mai un progetto al ribasso. Perché l’opera permetterebbe di riqualificare anche la parte in superficie coinvolta dal progetto: arredo urbano, piste ciclabili, passeggiate. Ma questa linea deve essere finanziata adeguatamente e voi dovrete trovare soluzioni non al ribasso. L’amministratore bravo è quello che non si piange addosso ma a parità di condizioni riesce a trovare soluzioni. Senza slittare ulteriormente i tempi del bando.

Paola Ambrogio (Fd’I) dichiara che l’accorato appello del sindaco Lo Russo sulla necessità di fondi verrà ascoltato dal nuovo Governo. Ma ricorda anche che il mondo è molto cambiato negli ultimi due mesi e bisogna tenerne conto. La tragica realtà dell’aumento dei costi dell’energia mette nelle condizioni il Governo di dare precedenza alle urgenze del territorio sul caro bollette, mettendo in sicurezza aziende e famiglie.

Valentina Sganga (M5S) si dichiara stupita dalla tracotanza della maggioranza e ricorda che se di Linea 2 della metro se ne parla da almeno venti anni, è nel mandato della sindaca Appendino che si è arrivati a concretizzare il progetto definitivo e sono arrivati i primi 800 milioni di euro. In quel mandato, sostiene ancora Sganga, è stata fatta la scelta politica di fare partire la Linea 2 dalla zona nord della città. Asserendo che il dibattito odierno è stato ricco di preoccupazioni ma povero di soluzioni, la consigliera propone di stornare fondi destinati a infrastrutture inutili come il TAV per finanziare il progetto della Linea 2.

Tagliare fermate alla linea 2 sarebbe un segnale estremamente negativo per chi aspetta quell’opera da tanto tempo e siamo pronti a dare battaglia per il riscatto della periferia nord di Torino – ha affermato Domenico Garcea (Forza Italia).

Torino Nord ha già pagato in passato per le mancate scelte delle Amministrazioni di sinistra e modificare la linea significherebbe creare un’opera monca – ha denunciato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), che ha chiesto di mantenere il progetto originario.

Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) si è detto deluso: occorrono coraggio e progetti nuovi – ha spiegato – e si dovrebbe già pensare a una terza linea di metropolitana invece di togliere fermate alla linea 2, per dare un futuro migliore alla città.

Il Sindaco, nella replica conclusiva al dibattito, ha evidenziato l’importanza di proseguire il progetto della Linea 2. Lo Russo ha aggiunto che sarebbe un errore strategico usare gli stanziamenti a fini emergenziali per fronteggiare l’attuale fase dei rincari energetici. Fronteggiare il caro bollette e garantire lo sviluppo, ha evidenziato, non sono situazioni da contrapporre ma vanno affrontate entrambe. Ha ribadito l’importanza della zona Nord di Torino definita un’area da tutelare per le sue peculiarità da non considerare periferia degradata ma zona di grandi potenzialità per lo sviluppo della città.

I primi 25 anni di Turismo Torino

Si è svolto  nei giorni scorsi, il Consiglio di Amministrazione dell’ATL Turismo Torino e Provincia in videoconferenza.

Presieduto dal Presidente Maurizio Vitale, presenti i membri Maria Luisa Coppa (Presidente Ascom Torino), Franco Capra (Rappresentante dei Comuni Olimpici di montagna), Giancarlo Banchieri (Presidente Confesercenti di Torino e Provincia e Confesercenti Piemonte) e Francesca Soncini (Direzione Commerciale e Marketing Extra Aviation, Comunicazione SAGAT). Partecipa alla riunione anche il Collegio Sindacale, composto dal Presidente Dott. Milanese e dal Dott. Carrera e Dott.ssa Morello.

Nel corso del Consiglio sono stati ribaditi gli ottimi risultati conseguiti nell’estate 2022: Torino con la prima cintura registra nel trimestre estivo un incremento di oltre il 50% di arrivi e di oltre il 40% di presenze; supera anche i valori del 2019 (+7%), recuperando lo stop subito a causa della pandemia. A conferire fiducia che l’esercizio 2022 superi i valori pre-pandemici, i dati di vendita registrati dalla Torino+Piemonte Card: da gennaio a settembre 2022 oltre 38mila card con un incremento del +21% rispetto al 2019.

In ossequio al piano di attività 2022, con riferimento al trimestre in corso, si segnalano tra le principali azioni svolte dall’ATL:

– La realizzazione del nuovo trailer #torinotheplacetobe (della durata di 40/60 secondi) che attraverso un mix di riprese – timelapse, hyperlapse, drone cinematic FPV – racconta le attrattive della città creando un vero e proprio effetto esperienziale, come se si stesse vivendo i luoghi e gli incontri in prima persona e in tempo reale. Il video sarà veicolato attraverso delle sponsorizzate sui canali social in Italia, Spagna, Svezia, Danimarca, Belgio, Germania, Svizzera;

 La creazione di una nuova identità visiva, più attuale e coinvolgente, applicata a tutti gli strumenti di comunicazione (dalla guida “Torino in Tasca” alla cartina di Pragelato e Bardonecchia per citarne alcuni) con l’obiettivo di rafforzare la proposta turistica di Torino e della provincia e renderla immediatamente riconoscibile al grande pubblico. Il linguaggio utilizzato è contemporaneo sia nella scelta delle immagini che nell’architettura dell’impaginazione; la fotografia si fonde con il colore che diventa il codice identificativo delle diverse aree tematiche e di contenuto.

È inoltre proseguita l’attività di promozione della destinazione “Torino e provincia” attraverso la partecipazione ad oltre 10 fiere e workshop a livello nazionale, all’organizzazione di molteplici educational con media e tour operator sia nazionali che internazionali e alla definizione di campagne di influencer marketing.

Parallelamente si registrano risultati più che soddisfacenti in ambito congressuale: 14 i congressi acquisiti, da 200 a 3000 persone e 20 i congressi in candidatura.

Per la seconda edizione delle Nitto ATP Finals (13 -20 novembre 2022) L’ATL presidierà il punto di informazione turistica al Fan Village al Pala Olimpico e il punto di accoglienza e animazione per cittadini e visitatori a Palazzo Madama oltre a realizzare iniziative di comunicazione, dalla social room a “Piovono palline” alle sagome di cartone dei tennisti per coinvolgere visitatori e tennisti. In ultimo si evidenzia che L’ATL verrà coinvolta in occasione dell’evento Audi Fis Ski World Cup in programma a Sestriere il 10 e 11 dicembre.

Come sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia “Il miglioramento costante degli indicatori di bilancio unitamente al puntuale svolgimento del piano di attività 2022 presentato ai soci, rappresentano le migliori condizioni per celebrare i primi 25 anni di Turismo Torino e Provincia.”

Corpo carbonizzato nell’auto, la vittima è di Torino: giallo nel Canavese

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A San Maurizio Canavese un’auto stava bruciando nei pressi dell’ecocentro comunale. Arrivati sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Venaria hanno trovato all’interno  un cadavere carbonizzato. Sono in corso i rilievi per accertare le cause. I carabinieri sono risaliti alla vittima, si tratta di un uomo di Torino. Potrebbe essersi trattato di suicidio ma sono al vaglio altre ipotesi.  (foto archivio)

Benzema quinto francese Pallone d’Oro

Karim Benzema diventa il quinto giocatore francese a vincere il Pallone d’Oro: lo riceve proprio dalle mani dell’ultimo francese che lo aveva sollevato, Zinedine Zidane. Gli altri sono stati Kopa, Platini e Papin.
Karim Benzema,attaccante e capitano del Real Madid e della Francia vince il suo primo Pallone d’Oro all’età di 35 anni. Secondo posto per Sadio Mané, terzo per Kevin De Bruyne e quarto per Robert Lewandowski.

Enzo Grassano

Radicali italiani per il gemellaggio con la città ucraina di Dnipro

Si è svolto questa mattina presso il Municipio di Torino l’incontro tra la vice-sindaca Michela FavaroIgor Boni (Presidente di Radicali Italiani) e Silvja Manzi (Direzione RI). L’incontro segue l’istanza popolare presentata a norma dello Statuto della Città dallo stesso Igor Boni con Andrea Turi e Daniele Degiorgis, Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta. L’istanza invitava il Comune di Torino ad attivarsi per chiedere il gemellaggio con la città ucraina di Dnipro.

«Ringraziamo per la disponibilità concreta e l’ascolto la vice-sindaca di Torino Michela Favaro. L’interesse dimostrato nei confronti della nostra proposta – hanno dichiarato i due esponenti radicali Igor Boni e Silvja Manzi – è un buon punto di partenza per costruire il percorso, politico e amministrativo, per arrivare al gemellaggio dei due Comuni. Siamo convinti che molte città italiane dovrebbero costruire rapporti di collaborazione e di cooperazione con città ucraine per prepararsi alla fase di ricostruzione. L’iniziativa di gemellaggio rappresenta infatti un fondamentale strumento di sensibilizzazione politica, di mobilitazione e di cooperazione tra enti locali diversi ed è un formidabile strumento per costruire solidi legami economici.
Noi siamo convinti che Dnipro sia la città ideale con cui costruire questi rapporti, date le molte caratteristiche assimilabili a Torino: è costruita sul principale fiume del Paese, ha 1 milione di abitanti, è la terza città dell’Ucraina per dimensione, è un ex città industriale, ha una linea di metropolitana. Una città che ha subito e subisce gli attacchi sui civili da parte delle truppe russe e che resiste come l’intera Ucraina.
Il gemellaggio – concludono Boni e Manzi – sarebbe un ottimo modo anche per sviluppare nuovi rapporti internazionali e aprire ulteriori possibilità di scambio culturale ed economico.»

A Rivoli una tappa del Giro

Il Sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli, con il Vice Sindaco Laura Adduce e l’ Assessore allo Sport Andrea Filattiera, sono presenti oggi al Teatro Lirico Giorgio Gaber a Milano dove si presenta il Giro d’Italia 2023 e si definiscono i dettagli operativi della 106esima edizione della Corsa rosa.
In programma dal 6 al 28 maggio prossimi, il Giro vedrà Rivoli quale punto di arrivo di una tappa.

“Accogliamo con grandissimo entusiasmo la notizia che il prossimo Giro d’Italia farà tappa, per la prima volta a Rivoli, – afferma il Sindaco Andrea Tragaioli – dopo aver ospitato la scorsa primavera l’arrivo della Milano-Torino, la più antica corsa ciclistica del mondo. Siamo orgogliosi che la nostra città sarà di nuovo protagonista del ciclismo di alto livello. Abbiamo dimostrato di essere interlocutori affidabili e seri. L’Amministrazione comunale si adopererà per accogliere nel migliore dei modi questo evento straordinario.”

“E’ ufficiale! Per la prima volta Rivoli è città di arrivo di una tappa del Giro d’ Italia. Il passaggio della più importante corsa ciclistica italiana nella nostra Città è motivo di orgoglio e di grande importanza per questa Amministrazione. – afferma il Vice Sindaco Laura Adduce – Sarà un bel momento di sport per gli appassionati di ciclismo ma non solo. Oltre ad essere un importante appuntamento di competizione sportiva nazionale e internazionale, sarà anche di grande impatto turistico per Rivoli ed occasione per diffondere a livello mediatico il suo territorio e le bellezze culturali e commerciali.”

“L’ arrivo di una tappa del Giro d’ Italia a Rivoli, per la prima volta in 106 anni di storia, è elemento di grande orgoglio e mantiene un impegno che l’Amministrazione aveva annunciato nel suo programma appena tre anni fa– dichiara l’ Assessore allo Sport Andrea Filattiera – La città accoglierà con la carovana del Giro tanti appassionati delle due ruote e soprattutto molti visitatori, che impareranno a conoscere Rivoli grazie al passaggio della Corsa Rosa. Invitiamo fin d’ora tutti i cittadini a prepararsi a questo grande evento con tutto l’orgoglio che servirà a mostrare il meglio di Rivoli al Paese.”

Spadoni torinese-alassina fuori ordinanza

IL RICORDO  di Pier Franco Quaglieni
Con Chiara Spadoni ci siamo conosciuti molti anni fa alla cerimonia del IV novembre quando, con il Sindaco Enzo Canepa, partecipai alla cerimonia della festa della Vittoria. Gentilmente Chiara mi aiutò ad indossare la fascia di cavaliere di gran croce che metto nelle cerimonie solenni quando vengo invitato a ricordare feste  civili. In quella occasione scambiammo qualche parola che mi fece ricordare che Chiara l’avevo conosciuta anni prima ad un ricordo di Umberto II ad Alassio e alla presentazione del bel libro di Massimo Coco sulla tragedia che coinvolse lui e la sua famiglia con l’assassinio di suo padre Francesco Coco, Procuratore Generale di Genova ucciso dalle Br a cui intervenne il comune carissimo amico avv. Alfredo Biondi. Bastano questi elementi per cogliere la cifra di Chiara che sentiva da persona  che era vissuta in Inghilterra come docente, l’orgoglio di essere italiana e di amare la Patria e la sua storia. Chiara fu con me nel Centro “Pannunzio” alassino come protagonista e fu mia vice presidente della FIVL di Alassio ai tempi gloriosi del comandante e patriota Lelio Speranza . Il nostro era un mondo fatto di grandi ideali che Chiara manifestò  sempre con coraggio e coerenza. Anche la devozione religiosa di Chiara mi fu di ammaestramento perché mi  consenti’ approfondire il mio rapporto con mons. Angelo De Canis che divenne mia guida spirituale nell’anno terribile della prima pandemia. Chiara fu determinante nella inaugurazione della piastrella dedicata al capitano Franco Balbis medaglia d’oro al Valor Militare ,ex allievo del collegio salesiano di Alassio, fucilato al Martinetto di Torino. Ebbe una parte di rilievo anche per l’inaugurazione della targa in ricordo alla biblioteca  di Alassio per Giovannino Guareschi e fu decisiva per l’inaugurazione di una panchina con il logo del Centro “Pannunzio” che la sua lunga malattia e una certa incuria hanno impedito di conservare nel modo più opportuno. Chiara ebbe anche un ruolo importante  nella fondazione del Rotary di Albenga di cui fu Presidente ma da cui si distacco ‘in modo rapido. Abbiamo passato tante serate al”Toscana” dove non riesco più ad andare senza di lei e persino abbiamo condiviso dei capodanni insieme .La sua compagnia era davvero unica come la sua raffinata eleganza .Su facebook abbiamo condiviso tante idee in nome della libertà e dell’anticoncormismo. I due lunghi anni della sua malattia mi avevano già privato della sua compagnia.Apprendere della sua morte mi riempe di tristezza .Un stella della mia vita si spegne per sempre. E’ un dolore grande. Fui io a ricordare nella chiesa francescana di Alassio la morte di suo marito, medico insigne anche lui colpito da una grave malattia. Per ricordare Chiara vale oggi solo una preghiera e l’amico  mons . De Canis celebrerà una Messa in suo suffragio. Il modo migliore per ricordare un’anima eletta e un’amica gioiosa davvero fuori ordinanza. La sua elegante e raffinata figura resterà nella nostra memoria come il simbolo di una Torino e di una Alassio che non ci sono più e che vedevano in suo padre l’avvocato torinese che aveva scelto di vivere ad Alassio il simbolo di uno stile oggi scomparso.

Al collegio San Giuseppe il progetto “SOSteniamoci”

Sabato 15 ottobre, nella sala conferenze del Collegio San Giuseppe di Via San Francesco da Paola 23 di Torino è stato presentato il progetto “SOSteniamoci”.

L’appuntamento si è svolto alla presenza di Andrea Tronzano, Assessore Regionale con deleghe all’artigianato e PMI, fratel Alfredo Centra, direttore del collegio “San Giuseppe dei Fratelli delle Scuole Cristiane”, Davide Testera, direttore di Confartigianato Torino e Antonio Piarulli, presidente nazionale Popolo Partite Iva,.
“SOSteniamoci”, lo ricordiamo in breve, è un’iniziativa gratuita al 100%, pensata per aiutare nel concreto famiglie e piccole e medie imprese e basata sull’uso della moneta complementare “Genius Gold”: in Basilicata, dov’è nato il progetto, si usa già in oltre 100 aziende.
Un “centro commerciale solidale diffuso” che è arrivato anche in Piemonte: “Diversi imprenditori della zona hanno risposto bene e già aderito – ha detto Pasquale Autiero, ideatore della startup sociale di Pianeta Genius – ma questo è solo l’inizio. Diffonderemo il progetto in tutt’Italia”.
Il responsabile commerciale dell’area nord ovest Italia, Giorgio Zimbaro, ha posto l’attenzione sul sostegno che si tende dare alle attività del territorio che oltre all’attuale problema del “caro bollette” subiscono la concorrenza di multinazionali come Amazon, con rischio concreto di chiusura. Inoltre, oltre a dare un maggior potere d’acquisto alle famiglie, la distribuzione dell’app geolocalizzata, parte integrante del progetto, darà un opportunità di lavoro soprattutto ai giovani”.
Scopri di più su www.pianetagenius.com

Detenuto sfonda muro della cella

 

DAL PIEMONTE – Ancora un grave fatto violento all’interno della Casa circondariale di Vercelli

“Dopo il detenuto che a settembre aveva minacciato di morte e poi aggredito un poliziotto ed una altro ristretto nei giorni scorsi aveva divelto e devastato le plafoniere dei neon del cortile della sezione detentiva“, spiega Mario Corvino, vice segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “questa notte un altro “ospite” del carcere ha pensato bene di spaccare, con un bastone ricavato da un tavolo in legno, parte del muro della cella in cui è ristretto. La situazione si era subito aggravata, anche perché gli altri detenuti stavano dormendo e i forti colpi iniziavano a ingenerare malesseri e malumori, il provvidenziale intervento e la mediazione del personale di Polizia Penitenziaria ha permesso di far cessare la protesta. A suo dire, il detenuto protestava per fatti che gli erano accaduti prima dell’arresto, ma è stato convincente il personale operante ha evidenziato che se voleva rilasciare dichiarazioni in merito avrebbe potuto farlo solamente in mattinata, in presenza del personale addetto all’Ufficio competente. L’uomo, extracomunitario, si è calmato, la situazione si è normalizzata e si è provveduto anche a medicare alcune ferite che si era procurato alle mani con i ripetuti colpi che aveva dato al muro “.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ricorda che “la settimana scorsa un altro detenuto extracomunitario si era reso protagonista di una violenta protesta. Anche in questo caso nessun ferito grazie alla prontezza degli agenti ma è indice del clima di tensione. La situazione a Vercelli è molto critica e servono urgenti provvedimenti”.

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime “solidarietà ai poliziotti intervenuti. Urgono interventi concreti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale a tutela del personale che lavora nelle carceri italiane, del Piemonte e in particolare a Vercelli“. Capece evidenzia come la protesta del detenuto è “sintomatica del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E che a poco serve un calo parziale dei detenuti, da un anno all’altro, se non si promuovono riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena nazionale, a cominciare dall’espulsione dei detenuti stranieri, specie quelli – e sono sempre di più – che, ristretti in carceri italiani, si rendono protagonisti di eventi critici e di violenza durante la detenzione”.

 

Il cane poliziotto Evan trova la droga nel giubbotto: due arresti

Mercoledì pomeriggio, personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha tratto in arresto due cittadini  marocchini, un uomo di 31 anni ed una donna di 39, gravemente indiziati del delitto di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’attività d’indagine condotta dagli investigatori del Comm.to ha portato all’individuazione di un alloggio in una piccola traversa di Corso Regina Margherita, dal quale la coppia avrebbe condotto l’illecita attività utilizzando una finestra per la consegna dello stupefacente. In particolare, i poliziotti hanno assistito ad una presunta cessione, quando il trentunenne si è fatto consegnare in strada una banconota da 50 € da un terzo soggetto, e pochi istanti dopo la sua complice, che era alla finestra, ha gettato  a costui un pezzo di hashish di 14 grammi ed il resto, una banconota da 10 €. Sia lo stupefacente che la banconota venivano immediatamente recuperati dai poliziotti, che sanzionavano amministrativamente l’acquirente.

Nell’ambito della successiva perquisizione dell’appartamento in uso alla coppia, sono stati rinvenuti e sequestrati altri tre frammenti di hashish, per un peso di 55 grammi, nascosti nei mobili di casa. Inoltre, l’unità cinofila dell’UPGSP intervenuta ha segnalato la probabile presenza di altro stupefacente sul ballatoio. Fra i panni bagnati stesi, è stato effettivamente rinvenuto un giubbotto asciutto, nelle cui tasche erano presenti 3 panetti di hashish, per un peso di 320 grammi.  Sequestrata a carico della coppia anche la somma in denaro contante di 1990 €, di verosimile provenienza delittuosa.