ilTorinese

B&B Hotels apre a Borgaro

 PROSEGUE IL SUO PIANO DI ESPANSIONE E CHIUDE IL 2022 CON UNA NUOVA APERTURA IN PIEMONTE

B&B HOTELS sale a 4 strutture in Piemonte e 59 sul territorio italiano

B&B HOTELS, catena internazionale con oltre 670 hotel in Europa amplia ulteriormente la sua presenza in Italia con l’acquisizione del B&B HOTEL Borgaro Torinese, portando così a 4 i suoi alberghi presenti in Piemonte, 3 dei quali aperti nel 2022, di cui 3 nell’area di Torino.

Situato nelle immediate vicinanze dell’aeroporto di Torino Caselle, a soli 7 km dalla Reggia di Venaria Reale, a 10 minuti dall’Allianz Stadium, l’hotel è la soluzione ideale per chi desidera soggiornare in una location a 4 stelle a 2 km dal capoluogo di regione per business o per leisure.

L’hotel dispone di 147 camere non fumatori in tipologia Singola, Doppia, Matrimoniale, Tripla e Quadrupla, tutte dotate dei comfort necessari per godersi un momento di relax dopo gli impegni di lavoro, un viaggio in aereo o un’intensa giornata alla scoperta della destinazione. Non mancano infatti Wi-Fi gratuito a 300 Mb/s in tutti gli spazi comuni e nelle camere, bagno con doccia e asciugacapelli, climatizzazione autoregolabile, Smart TV con canali satellitari e SKY, Frigobar e cassaforte elettronica. Uno stile smart e minimal ne caratterizzano l’arredamento e l’accoglienza. Al mattino, la colazione offre un ricco buffet dolce e salato di alta qualità che si completa con prodotti Bio e gluten free. Il B&B HOTEL Borgaro Torinese dispone inoltre di un ampio parcheggio esterno e garage privato accessibile agli ospiti.

Per chi non vuole rinunciare ai sapori autentici della tradizione piemontese, il Ristorante Rubino annesso alla struttura, è il posto ideale per pranzi e cene in grado di soddisfare ogni palato.

A completamento dei servizi è disponibile anche una navetta che collega l’aeroporto alla stazione di Torino.

“Crescita e aperture da record nel 2022 che, nonostante un inizio dell’anno segnato dalla pandemia, conta l’apertura di 9 strutture sul territorio nazionale superando le 8 del 2021.” ha dichiarato Valerio Duchini, Presidente e AD di B&B HOTELS Italia. “Una pipeline serrata, quella di B&B HOTELS, che per il 2023 vede oltre 10 nuove aperture, tra acquisizioni e riconversioni in destinazioni primarie e secondarie, per una clientela sia business che leisure da nord a sud Italia.”, conclude Duchini.

 

Il B&B HOTEL Borgaro Torinese è una location ideale per anche meeting aziendali grazie a sale modulabili e perfettamente attrezzate per ospitare qualsiasi genere di convegno o evento fino a un massimo di 500 persone. Spazio anche per ogni occasione speciale per chi abita nei dintorni: matrimoni, battesimi, comunioni, lauree ma anche compleanni, cene aziendali o semplici feste tra amici. Oltre alla sala conferenze principale, il B&B HOTEL Borgaro Torinese dispone anche di sale secondarie, come la Sala Panorama, la Sala Monterosa e la Sala Monviso, ideali per eventi minori fino a 120 persone.

Treni, al via gara elettrificazione Ivrea-Aosta

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha avviato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta lungo la linea ferroviaria Chivasso-Aosta. Il valore complessivo ammonta a circa 80 milioni di euro, finanziati anche con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e l’attivazione è prevista entro il 2026.

Gli interventi rientrano nel più ampio progetto di adeguamento e miglioramento della linea ferroviaria Chivasso-Aosta, in base a quanto previsto dall’Accordo di Programma Quadro tra Regione Valle d’Aosta e RFI ed è finalizzato a incrementare e migliorare le prestazioni dei servizi sulla linea Aosta – Ivrea – Torino.

Il progetto consiste nell’elettrificazione del tratto di linea tra Ivrea ed Aosta, lungo 66 km, e prevede la realizzazione di tre nuove sottostazioni elettriche a Donnas, Chatillon ed Aosta con l’adeguamento delle opere d’arte e delle gallerie lungo la tratta.

È inoltre previsto l’adeguamento delle stazioni di Nus e Hone Bard agli standard internazionali in termini di accessibilità per persone a mobilità ridotta, con la realizzazione rispettivamente di un sottopasso e sovrappasso, ascensori, percorsi per ipovedenti e marciapiedi rialzati.

A conclusione dei lavori, l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta consentirà la circolazione d treni completamente elettrici, in alternativa o in sostituzione agli attuali treni diesel e bimodali, permettendo maggiori disponibilità in termini di capienza e di incremento degli standard di regolarità e puntualità oltre che contribuire al perseguimento delle strategie globali di sviluppo sostenibile.

 

Italia Lib-Pop: politiche più stringenti su Covid e Cina

“La contemporanea recrudescenza del Covid, la dismissione di controlli e la mancanza di condivisione dei dati epidemiologici da parte del regime comunista cinese, già responsabile del diffondersi della pandemia a livello globale nel 2020, impone misure drastiche a tutela della salute e dell’economia del nostro Paese. Per questo, come Italia Liberale e Popolare, crediamo che il Decreto firmato dal Ministero della Salute, che impone test obbligatori unicamente ai viaggiatori provenienti da voli diretti in partenza dalla Cina, sia insufficiente a tutelare gli interessi nazionali”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, annuncia la proposta dell’Associazione, favorevole a controlli più stringenti.
“I dati relativi ai viaggiatori in arrivo nel nostro Paese dalla Cina sono preoccupantiTra il 30 ed il 50% di essi risultano positivi agli screening volontari a cui si sono sottoposti in questi giorni tra Malpensa e Fiumicino. Dati che evidenziano come ci siano migliaia di casi potenzialmente in ingresso in Italia”, aggiunge Desirò.
“La misura del test obbligatorio unicamente per i viaggiatori in provenienza diretta è un ago nel pagliaio. Infatti, risulta che più del 90% degli ingressi nel nostro Paese dalla Cina provenga da tratte con scalo. Numeri così grandi di eventuali positivi potrebbero avere una ricaduta preoccupante su un SSN colpevolmente non aggiornato e potenziato dagli ultimi due Esecutivi. Questo porterebbe con sé tutte le conseguenze del caso, tra limitazioni della libertà individuali ed eventuali misure emergenziali, che tutti noi, purtroppo, ci ricordiamo, avendole subite già per due anni”, continua Desirò.
“Per questo, come Italia Liberale e Popolare, vorremmo sensibilizzare il Governo Meloni ad una misura più stringente, espandendo il tampone obbligatorio a tutti i viaggiatori provenienti dal Paese asiatico, anche dopo uno o più scali. Seguendo il principio della “difesa dei confini“, tanto caro all’elettorato dell’attuale esecutivo, è proprio con misure come quelle suggerite che si mette in atto la difesa degli interessi nazionali, tutelando la salute pubblica e proteggendo l’economia da eventuali nuovi disagi dovuti al diffondersi del contagio importato dalla Cina”, conclude Desirò.

Ufficio Immigrazione Corso Verona:  non saranno rinnovati gli interinali

Erano appositamente formati, fondamentali per lo svolgimento delle le pratiche degli immigrati.

Non sappiamo le ragioni di questa sconsiderata e poco lungimirante decisione, né se la stessa dipenda  da questioni di carattere economiche inerenti la Corte dei Conti. Sentiamo solo di manifestare tutta la nostra disapprovazione unita ad una grande preoccupazione per quanto attiene alla funzionalità dell’Ufficio Immigrazione di corso Verona, già oggi costretto a gravi ritardi nell’evasione delle richieste di regolarizzazione avanzate dai cittadini stranieri.
Una mole di lavoro che senza gli interinali in argomento, andrà incontro a tempi biblici per far fronte alle numerose richieste.
Sembra impossibile, continua Eugenio Bravo, che non si sia stato possibile   garantire il rinnovo del contratto di lavoro fondamentale per la funzionalità di un ufficio tanto delicato e tanto ingiustamente criticato anche dai media i quali, sanno soltanto strumentalizzare e scaricare la responsabilità sui poliziotti, senza analizzare le cause che sono chiaramente politiche. Finanche recentemente anche “Striscia la Notizia” ha creduto bene di mettere alla berlina i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione senza sforzarsi di approfondire le cause strutturali.
Il SIULP, continua Eugenio Bravo, non starà a guardare inerme allo sfacelo che si vorrebbe compiere ai danni del lavoro degli operatori di polizia in perenne emergenza, sovraccarichi di lavoro e con ritmi che ricordano i cottimisti. Così come non dimentica tutti i cittadini che giustamente chiedono che lo Stato si attivi per dare risposte certe e veloci alle loro esigenze personali e che, paradossalmente, con  meno interinali l’odissea dei lavoratori e dell’utenza peggiorerà più di quanto già non sia
Sarebbe auspicabile che qualche forza politica abbia la bontà di rendersi conto della gravità della situazione ed agisca di conseguenza affinché l’ufficio immigrazione non diventi la cenerentola e i suoi utenti dei “ poveretti” abbandonati a se stessi e con un amministrazione comunale che sembra campione di indifferenza e nutrita dal mantra del “non mi compete” , lasciandoli in balia di una grave criticità annunciata, che si rifletterà altresì nella città torinese, con gli inevitabili e crescenti malcontenti della stessa utenza.
Non si può dimenticare che la dignità dei lavoratori passa anche attraverso l’utilizzo di un numero di organici e mezzi all’altezza delle esigenze ed in grado di garantire un servizio che sia funzionale a chi necessita dei giusti servigi dello Stato.
Che sia chiaro per tutti: dal primo gennaio nell’Ufficio Immigrazione ed in particolare in corso Verona ci saranno una ventina di persone in meno;
che nessuno si sogni di dare la colpa alla Polizia di Stato e abbia il coraggio di guardare laddove si trovano i veri responsabili.
Intelligenti pauca…

Il Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo

 

La Taurinense chiude il 2022 in alta montagna

Si conclude l’anno della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito, impegnata da gennaio a dicembre con i propri 5000 uomini e donne dei suoi reparti sul fronte delle operazioni e dell’addestramento in montagna e ai climi artici.

 

Nel quadro degli impegni operativi internazionali, la Taurinense guida attualmente un contingente di circa 250 Alpini su base 3° reggimento alpini – con apporti del 1° artiglieria da montagna, del 32° genio e del Nizza Cavalleria (1°) – schierato in Ungheria insieme ad altri Paesi della NATO nell’operazione eVA, enhanced Vigilance Activity, a presidio del confine orientale dell’Alleanza Atlantica. Sempre con la NATO, il 2° reggimento alpini era rientrato in primavera dalla Lettonia, dove per un semestre era stato inserito – insieme ad altri elementi della Taurinense – nel complesso internazionale di forze schierato nella regione del Baltico nel quadro della enhanced Forward Presence.

Sul versante della formazione, nel 2022 circa 600 ufficiali, sottufficiali e alpini hanno frequentato i corsi avanzati e di base di alpinismo e di sci in diversi comprensori del Piemonte e dell’Abruzzo, dove sono di stanza i reggimenti della Taurinense. Di rilievo le attività addestrative in alta montagna sul Ghiacciaio del Gigante, nella zona di Courmayeur a oltre 3.300 metri di altitudine.

Al movimento e al combattimento in quota sono stati dedicati tre corsi di mountain warfare, attraverso i quali sono stati qualificati oltre 150 alpini, mentre per ciò che riguarda la sicurezza in montagna sono stati svolti diversi corsi per osservatori militari di neve e valanghe e per assistenti piste. Attualmente gli assistenti piste della Taurinense contribuiscono alla sicurezza nei comprensori sciistici della Via Lattea, di Bardonecchia, Prali e Limone Piemonte – oltre che in Abruzzo a Campo Felice e Campo Imperatore – nel quadro di accordi di collaborazione a livello locale. La sicurezza in montagna è al centro anche delle attività degli specialisti del servizio Meteomont, i quali rilevano i parametri niveo-meteorologici che confluiscono nel bollettino quotidiano destinato agli utenti della montagna.

La presidente del Consiglio comunale incontra le detenute

Ieri mattina, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha incontrato le donne detenute presso la sezione femminile della casa circondariale “Lorusso e Cutugno”.
A qualche settimana di distanza dalla visita della commissione consiliare Legalità, si è trattato di un ulteriore atto di testimonianza di quanto Palazzo Civico e il suo Consiglio comunale considerino il carcere una parte integrante della nostra comunità.
Mura e recinzioni non devono interrompere la continuità tra l’insieme della società e questo suo segmento che, per quanto problematico e dolente, ne fa parte a pieno titolo”, ha commentato la presidente Grippo, che ha portato alle donne carcerate un piccolo aiuto concreto, messo a disposizione dall’ufficio della Garante per i detenuti della Città di Torino, Monica Cristina Gallo, costantemente impegnata a tutela dei diritti delle persone private della libertà personale. 
In specifico, si è trattato di confezioni di shampoo, latte detergente, crema per le mani e detergente intimo: prodotti indispensabili per l’igiene quotidiana di ogni donna.
Tra i diritti fondamentali che vanno garantiti a chi si trova in carcere, restano centrali quelli alla salute e alla cura della persona”, ha commentato la presidente Grippo, aggiungendo: “Anche alla luce dell’incontro di questa mattina, auspico fortemente che il nuovo governo eviti di interrompere le misure straordinarie in precedenza assunte, con l’emergenza Covid, in materia di pene alternative per i reati di minore entità (come la detenzione domiciliare o la semilibertà anche notturna), misure che andrebbero anzi rese strutturali o almeno prorogate. Questo al fine di migliorare le condizioni di vita dei detenuti e delle detenute nonché del personale di custodia stesso, data la situazione di sovraffollamento e carenze strutturali che caratterizza il sistema penitenziario del Paese”, ha concluso la presidente. 
Nelle prossime settimane, l’ufficio della Garante dei detenuti della Città di Torino  consegnerà palloni, scarpe da calcetto e borse sportive agli ospiti dell’istituto “Ferrante Aporti”, poiché la pratica sportiva non solo è un diritto per i giovani ma anche un veicolo per affermare valori quali il rispetto delle persone e delle regole di convivenza.

In mostra rarissimi e preziosi presepi di carta tra Settecento e Ottocento alla Libreria Antiquaria Freddi

Sono in mostra  rari e preziosi presepi, testimonianza della magia dei presepi di carta tra Settecento e Ottocento.

L’esposizione è promossa dell’Associazione Culturale “Collezione Piero Marengo – Progetto libro animato d’artista”, in collaborazione con il Dipartimento Studi umanistici e Dipartimento di Studi storici.

La mostra, che rimarrà aperta fino a martedì 10 gennaio prossimo, sarà presentata da Pier Luigi Bombelli, uno dei più grandi appassionati e tra i maggiori esperti di presepi di carta, membro dell’Associazione italiana “Amici del Presepio” e della Federazione Internazionale degli Amici del Presepio (Universalis Foederatio Presipistica).

Proveniente dalla collezione Piero Marengo è un rarissimo Presepe di carta a sagome scontornate, totalmente sconosciuto e mai esposto prima d’ora, né fatto oggetto di ricerca o di studio, attribuibile al primo Settecento, anteriore a quello ben noto di Francesco Londonio degli anni 1770 – 1780, a uso devozionale domestico da parte di membri di casate nobiliari o alto borghesi che ne furono i committenti.

Questo raro presepe segnala, con la sua alta qualità pittorica, eleganza stilistica e felice inventiva, il valore della dignità assunta dall’arte del presepe, considerata a quel tempo arte minore rispetto all’arte maggiore (pittura e scultura).

L’arte conferisce alle figure di questo presepe, uomini e animali, volume, peso, corporeità e tridimensionalità, attribuendo loro lo statuto di veri e propri personaggi a tutto tondo, capaci di trasmettere una storia e rappresentarne una tradizione.

Nella stessa esposizione compare il presepe con struttura ad organetto di grandi dimensioni, ispirato ad opere di fattura monastica riguardante episodi della vita di Cristo e della Vergine, testimonianza della presenza di una cultura religiosa in regioni quali Umbria, Marche e Toscana, in cui sono state tradizionalmente elaborate.

La struttura ad organetto del presepe risulta collegabile alla sua stessa funzione culturale, con la scena che si sviluppa in una struttura ad “organetto”, come fosse un “diorama”, disposta secondo una successione di piani prospettici.

Si vuole dare così l’illusione di un vero e proprio teatro in miniatura, in cui il pubblico si rispecchi e si riconosca in una ideale curiosità da “wunderkammer”.

La mostra riconosce la forza della tradizione e la radicale modernità del presepe, in versioni ogni anno rinnovabili e aggiornabili di animazione e riconfigurazione dello spazio culturale di una comunità.

MARA MARTELLOTTA

 

Libreria Antiquaria Freddi, via Mazzini 40, Torino.

Orari di apertura: da lunedì a domenica 10:30/13:00 – 15:30/19:30

 

Per informazioni: 0118178751

 

È morto Pelé

La leggenda del calcio mondiale Pelé,vincitore di 3 Coppe del Mondo è morto a 82 anni per un’insufficienza multipla degli organi a causa del cancro al colon. Considerato da molti il calciatore più forte al mondo, stavolta si è dovuto arrendere alla malattia che non gli dava tregua da diverso Pelé è stato un fuoriclasse completo, riconosciuto il calciatorr più forte nella storia del calcio mondiale.
Centrocampista o attaccante a seconda delle partite,il leggendario numero 10 della nazionale brasiliana ha giocato sempre a casa sua,in Brasile, indossando la maglia del Santos (dal ’57 al ’74, giocando 580 partite e realizzando 568 reti) e poi chiudendo la carriera nei Cosmos di New York (dal ’75 al ’77, con 56 presenze e 31 gol),esportando il calcio degli Stati Uniti in tutto il resto del mondo. In Nazionale Pelé ha raggiunto le 92 presenze e segnato 77 reti tra il ’57 e il ’71.Oltre ad aver vinto scudetti,coppe e trofei personali, è l’unico calciatore ad aver vinto ben 3 Mondiali di calcio:1958/1962/1970.
La leggenda diventa mito,ciao Pelé!

Enzo Grassano

Capodanno in piazza è già tutto esaurito

La città di Torino comunica che i biglietti gratuiti per il Capodanno Torino 2023 sono ufficialmente tutti esauriti. Non verranno messe nuove disponibilità nei prossimi giorni.Ricordiamo che l’accesso all’area spettacoli sarà consentito ai soli possessori di biglietto.

La Russa ha sbagliato. Ma l’antifascismo non scada nel mito e nella propaganda

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Mi pare che dedicare il titolo di apertura del quotidiano “Repubblica” al Msi e a La Russa sia davvero esagerato e lontano dallo stile misurato che ho sempre apprezzato nel direttore Maurizio Molinari. Troppa importanza data ad una dichiarazione che non meritava tanta attenzione  anche perché il Msi è una realtà storica che neppure la Legge Scelba ha mai considerato un duplicato del disciolto partito fascista, per ripetere il linguaggio usato dalla Costituzione. Per comprendere il problema bisogna riandare alla  XII norma transitoria e finale della Costituzione che alcuni costituzionalisti ritengono di valore permanente. Nell’ultimo comma di quell’articolo è  prevista un’interruzione dell’elettorato attivo e passivo per un quinquennio per gli ex gerarchi fascisti, a far data dall’entrata in vigore della Costituzione, il I gennaio 1948. Questa norma è stata ampiamente violata perché alcuni  ex fascisti di rango riappaiono  in Parlamento già nel 1948 senza che nessuno abbia mai eccepito qualcosa in merito alla XII norma transitoria. Nel 1946 l’amnistia voluta da Togliatti aveva riabilitato molti ex fascisti e l’epurazione fu quasi una burla, come sostenne già allora Mario Pannunzio. In Italia, anche a dimostrazione delle diverse esperienze storiche tra i due paesi e regimi, non ci fu nessuna Norimberga, pur se ci furono i massacri delle foibe e dei fascisti documentati da Pansa e mai confutati in maniera seria da nessuno storico. Prendersela adesso con La Russa che ricorda il padre missino, appare una esagerazione propagandistica. Ma anche il comportamento del presidente del Senato va criticato perché la seconda carica dello Stato deve mantenere un riserbo e una terzietà che il ruolo comporta, anzi esige. La Russa può anche  astenersi dalle vulgate antifasciste a cui non  ha mai creduto e che sarebbero atti di pura ipocrisia, ma non può  permettersi di celebrare la parte politica in cui ha militato. E’ anche una questione di banale ineleganza istituzionale. La figlia di Pino Rauti, sottosegretaria di Stato, è stata scioccamente inopportuna ed ha rivelato una scarsissima caratura politica. La Russa che è stato ministro, deve scegliere tra essere esponente di partito o presidente del Senato. I due ruoli sono incompatibili, a prescindere dalle idee e dalle nostalgie  espresse. La Russa ha sbagliato, ma anche i vari  De Luna che hanno preso lo spunto per l’ennesima vulgata antifascista, non sono specchio di una democrazia vera perchè in passato hanno esaltato il comunismo  o sono stati silenziosi quando l’URSS massacrava la libertà e la dignità umana. L’antifascismo è e deve tornare ad essere una cosa seria come lo fu quello di chi pagò con la vita la sua opposizione al Regime. L’antifascismo a decine di anni dalla fine del regime deve avere una caratura storica, senza scadere nel mito e nella propaganda. Solo così potrà contribuire a far crollare nel ridicolo i La Russa di turno, scatenando una risata destinata a sommergerli.