ilTorinese

Addio a Bruno Pizzul, cronista di razza e tifoso granata

A 86 anni è morto all’ospedale di Gorizia il celebre telecronista sportivo Bruno Pizzul, in Rai dal 1969.  La sua inconfondibile  voce resta legata ai  Mondiali  del 1990.  Non tutti sanno che lo storico giornalista era un grande tifoso granata. il sito Cuore Toro riporta le parole con le quali Pizzul ne spiega la ragione:

“Da queste parti, era facile ammirare il Grande Toro. Ma io e i miei coetanei diventammo tifosi del Torino per un altro motivo. Nell’immediato dopoguerra, qui la situazione era durissima: non si sapeva se saremmo rimasti con l’Italia o se saremmo finiti con la Jugoslavia. Non avevamo nulla. Miracolosamente, però, il prete del paese riuscì a trovare un pallone, che usava per chiamarci a raccolta in parrocchia. Solo che ne lasciava la gestione a noi ragazzi. Quelli più grandi di noi se ne impadronivano, non ce lo facevano mai toccare. Erano tutti tifosi della Juventus. Per reazione, ci mettemmo a tifare Torino…”.

PD: “La Lega vuole affondare il diritto allo studio

PENTENERO – PAONESSA: “NOI NON CI STIAMO!”

5 marzo 2025 – “Siamo esterrefatte di fronte alla proposta della Lega di destinare meno risorse alle borse di studio universitarie. Purtroppo, considerata la mancanza di visione nel futuro e di politiche per i giovani di questa Giunta non ci dovrebbe stupire la decisione leghista, sostenuta, a quanto pare, anche dall’apertura di FdI, di presentare un ordine del giorno che mette in discussione il futuro di migliaia di studenti piemontesi. Peraltro, precisiamo che si tratta di una proposta strumentale in quando le borse di studio vengono pagate utilizzando risorse statali che sono vincolate e risorse FSE e che non possono essere destinate ad altro” dichiarano la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero e la Consigliera regionale Pd Simona Paonessa.

“È inaccettabile che la Lega proponga di ridurre le risorse destinate alle borse di studio per destinarle a altri settori, come se la formazione e il diritto allo studio fossero mere voci di bilancio da sacrificare sull’altare di scelte politiche miopi. Gli studenti universitari non sono una spesa superflua, ma rappresentano il nostro domani, un domani che deve essere garantito. Diciamo, quindi, “No” ai tagli e anche all’inasprimento della premialità, già peraltro presente. Invece di garantire equità e accesso per tutti, si propongono misure che creano divisioni e discriminazioni tra studenti. Inoltre, assicurare le borse di studio è fondamentale per attrarre studenti internazionali” proseguono le esponenti dem.

“Le risorse esistenti devono essere gestite in modo efficiente, non ridotte in modo da danneggiare il diritto all’istruzione. In un momento in cui la formazione è fondamentale per affrontare le sfide del futuro, non possiamo permettere che il nostro sistema universitario venga messo in discussione da scelte politiche che mirano a risparmiare a scapito del diritto allo studio. Il Partito Democratico continuerà a difendere strenuamente i diritti degli studenti, a opporsi a qualsiasi tentativo di ridurre le borse di studio e a combattere la battaglia per garantire un’istruzione di qualità e accessibile a tutti” concludono Pentenero Paonessa

Torna il Lovers Film Festival diretto da Vladimir Luxuria

Dal 10 al 17 aprile presso il Cinema Massimo avrà luogo il Lovers Film Festival, lo storico festival italiano  che indaga i temi LGBTQI+ ( lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai.

L’immagine dell’edizione 2025 sarà dedicata alla capacità del cinema di essere specchio di tanti modi di vivere, e di vedere il presente e alla omogenitorialità, e sarà firmata da Andrea Maresca, in arte Spif, artista napoletano che dipinge i luoghi dimenticati e che, con I suoindisegni, prende posizione sull’identità e le sue tante declinazioni. Un’immagine, quella scelta, poetica ma anche dalla forte valenza politica e sociale.

“Sirene, sireni e tritoni sono l’emblema della mia città e della mia identità – commenta Spif – le ho disegnate da sempre, fin da bambino, e una parte di me è convinta che esistano. Napoli, racconta la leggenda, sia stata fondata sulla tomba di Partenope morta per amore e l’amore universale, senza gabbie, barriere e pregiudizi”.

A Lovers verrà proiettato “Prima di tutto” di Marco Simon Puccioni (Italia, 2012), il documentario che racconta la storia di una coppia di gay italiani divenuti padri di due gemelli grazie all’aiuto di due donne americane, che li hanno accompagnati nel percorso di gestazione per altri, o surrogacy. Il loro viaggio è raccontato in prima persona dal regista, che decide di affrontare questa esperienza di vita così particolare come narratore protagonista e compagno di un altro uomo, Gianpietro Preziosa, con cui ha deciso di intraprendere il lungo ed emozionante percorso che li ha portati a diventare padri in California e poi a vivere in Italia come famiglia omogenitoriale. Oltre al regista e al suo compagno, sarà eccezionalmente a Torino la “gestante per altri” Cynthia Kruk, grazie alla quale Marco e Gianpietro hanno potuto diventare genitori. Ancora oggi le famiglie omogenitoriali, in Italia, non sono riconosciute, e non hanno gli stessi diritti civili di altre famiglie, e la presenza di Cynthia Kruk, insieme al marito che condivide le sue scelte, consentirà di dare voce a coloro che quasi mai vengono ascoltate e che quasi mai hanno modo di offrire la propria testimonianza, le gestanti per altri.

“’To emerge’ non è solo l’infinito del verbo emergere, ma anche Torino emerge – commenta la direttrice artistica Vladimir Luxuria – i quarant’anni del festival e la storia del nostro movimento, sono stati caratterizzati dalla necessita di emergere: dal buio dell’ignoranza, da ogni forma di discriminazione, dall’omobitransfobia, dalla violenza fisica e verbale, dalla solitudine. L’immagine 2025 raffigura due sireni con una sirenetta in braccio tra onde di celluloide per affrontare tra gli altri il tema della omogenitorialità. Così come il cinema ha il pregio di farci conoscere le storie degli altri, anche noi vogliamo farvi conoscere, invitandola al festival, la storia di Cynthia Kruk, una donna californiana che anni fa ha deciso di essere gestante per una coppia italiana, che ne ha fatto un bellissimo documentario. Si parla molto di gestazione per altri, ma alle gestanti per altri raramente si è chiesto di parlare: noi lo faremo senza censure. Torino, città dei diritti, anche del diritto di parola”.

Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MIC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

Mara Martellotta

Torna Messer Tulipano

Consolata Pralormo racconta:

La grande manifestazione nel parco del castello di Pralormo compie 25 ANNI!

Il piantamento, di oltre 130.000 tulipani, è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici ma anche un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani conosciuti già dal 1600, come le varietà botaniche che possono considerarsi le ”antenate” dei tulipani. Si tratta di tulipani che nascono nei boschi, soprattutto in Asia ed in genere sono alti solo dai 15 ai 20 cm, con foglie sottili.

La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude e in Piemonte. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico originario. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.

Quest’anno si rievocheranno le 25 edizioni con i loro temi particolari. 

Sarà sviluppata la storia del tulipano, partendo dal 1600, quando in Olanda scoppiò la ”febbre del tulipano” con costi altissimi per ogni bulbo, che valeva come un casa… infatti gli olandesi si indebitarono per comprarli alle aste. Questa follia durò fino al 1630 circa… poi di colpo finì l’interesse per questo fiore e ci fu il primo fallimento finanziario europeo (il Sole 24 Ore parla sovente di questo fenomeno).

Un’introduzione storica racconterà la vera origine del tulipano in Asia, in particolare in Turchia, in Mongolia e poi in Europa.

Oltre ai più di 130.000 tulipani nel parco quest’anno sono previste alcune varietà ”speciali” piantante in cassette olandesi per poterli ammirare da vicino: il tulipano a ‘fior di giglio”, dal gambo sottile e con i petali appuntiti; quelli ”viridiflora” con le fiammature verdi (sembra che sia il gambo verde a proseguire sui petali dai vari colori); i tulipani ”famiglietta” a mazzetto su un unico stelo; i ‘‘parroquet”, dal gambo movimentato e i petali spettinati; i frills’‘ con i petali frastagliati e anche quelli che durante la fioritura fanno le ”mutazioni di colore”.

Un bosco sarà dedicato ai narcisi di tante varietà.

Accanto ad uno dei laghetti un ”fiume” di muscari blu che simulerà l’acqua… pervinche blu ai bordi dello stagno dove abitano le rane che io definisco ”dive del crepuscolo”, perché cantano solo alla sera.

Tutto questo è nel grande parco recintato.

All’interno dell’Orangerie un percorso dedicato alla storia del tulipano, partendo dalle terre di origine, Turchia, India e Cina per giungere all’Olanda ed al personaggio del medico olandese Nicolaes “Claes” Pietersz, impazzito per il tulipano tanto da cambiare il proprio cognome in ‘Dottor Tulp”.

Io rimasi talmente impressionata che decisi di rievocarlo inventando ”Messer Tulipano” e raccontando che ogni anno lui torna al Castello di Pralormo per fare rifiorire il parco! Quest’anno apriremo il cancello verso l’Azienda Agricola dove su una collinetta ho sparso i bulbi in modo naturalistico e i visitatori potranno fare i picnic fra i tulipani accanto ad un vialetto di ciliegi giapponesi che in aprile sono fioriti come ”nuvole rosa”.

Nella serra antica, arrivata da Parigi, eseguita dai Fratelli Lefevre nel 1890, si ammirerà una collezione di orchidee e nel piccolo giardino su cui si affaccia la serra il tulipano nero ‘‘Queen of the night” che suscita sempre curiosità e che io pianto insieme a tulipani bianchi e ai tulipani rosa.

Infine, in un bosco ci sarà il viale degli uccellini dedicato ai bambini che scopriranno le specie di uccelli che vivono indisturbati nel nostro grande parco: si racconta cosa mangiano, che nidi fanno e si potrà leggere una fiabetta illustrata presa dalla nostra biblioteca del Castello che contiene libri dal 1400 e anche una bella collezione di libri per l’infanzia dal 1800 con illustrazioni e testi che hanno affascinato generazioni di bambini della nostra famiglia e sicuramente contribuito a ”sviluppare la creatività”.

Oltre a tutto ciò….

Un’apprezzata zona shopping propone eccellenze del territorio, prodotti stagionali dei produttori agricoli, mieli e marmellate artigianali, delizie gastronomiche, vini doc, cosmetici naturali, tessuti e articoli per la casa e poi piante, fiori e prodotti per rinnovare il giardino o il terrazzo.

Inoltre, per permettere ad ognuno di trascorrere una divertente e serena giornata all’aperto con tutta la famiglia è allestito un bar-ristorante che propone menu, piatti freddi e caldi, panini e molto altro. Sono presenti inoltre zone pic-nic nel parco, mentre nel paese di Pralormo è possibile degustare e acquistare i prodotti delle cascine dei dintorni.

Inoltre la Proloco propone vari menu a base di specialità del territorio.

Per gli amici a quattro zampe, ciotole d’acqua fresca e un vero Dog Bar nel parco.

Per i bambini: percorsi nel parco e allestimenti dedicati.

Ogni anno inoltre, Messer Tulipano ospita e dà visibilità a realtà impegnate nell’affrontare problematiche sociali e l’importante attuale tematica della sostenibilità ambientale. Tra queste, Specchio dei Tempi.

VISITE DEL CASTELLO

In occasione di MESSER TULIPANO inaugura anche la nuova stagione di aperture al pubblico dell’interno del castello che propone due itinerari: uno dedicato alla vita quotidiana in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore e uno al Trenino del Conte, uno stupefacente impianto d’epoca in miniatura, che occupa tre sale, su cui viaggiano treni in scala 0 tra paesaggi dipinti sulle pareti, gallerie scavate nei muri e un interessante scalo merci. Gli attuali proprietari, la famiglia Beraudo di Pralormo, abitano fin dal 1600 il Castello con un impegno costante di tutela, restauro e conservazione.

…Vedremo insieme le segrete del Castello, fucina dei riti quotidiani dedicati al funzionamento della grande dimora, il fuoco, l’acqua, la luce, il cibo, le stanze instrise di tradizioni e di storia di personaggi illustri; il salotto dedicato alle riunioni familiari ai giochi infantili e agli svaghi femminili; il maestoso salone evocativo di musica, danze e momenti conviviali…vissuti per più di 300 anni dalla nostra famiglia che conserva con passione e dedizione questa casa anche per accoglierVi…

(www.castellodipralormo.com/le-visite-del-castello/)

OSPITALITA’

Si segnala inoltre la possibilità di pernottamento nelle Rural Suites “Le case della Giardiniera”, camere e appartamenti adiacenti al muro di cinta del Castello arredati con attrezzi di un tempo e arredi semplici ma evocativi della vita quotidiana delle persone che in passato lavoravano per il Castello e abitavano in questi appartamenti, come il Cocchiere, l’Erborista, il Boscaiolo, l’Ortolano e la Giardiniera.

Apertura: tutto l’anno

Informazioni e prenotazioni: Tel. 011 884870 – 8140981 – info@lecasedellagiardiniera.it – www.lecasedellagiardiniera.it

INFORMAZIONI UTILI

MESSER TULIPANO

Apertura: tutti i giorni dal 29 marzo al 1 maggio 2025

Orario: lunedì/venerdì 10-18, sabato/domenica/festivi 10-19

Ingresso: € 12,00 intero / € 10,00 speciale ridotto nei giorni feriali / € 9,00 gruppi prenotati e convenzioni / € 5,00 bambini

da 4 a 12 anni / gratuito fino a 4 anni

CASTELLO DI PRALORMO

Apertura: Per visitatori singoli tutti i giorni dal 29 aprile al 1 maggio 2025. E a seguire, tutte le domeniche dal 4

maggio al 26 ottobre 2025 (chiuso agosto);

Per gruppi oltre le 15 persone (su prenotazione) tutti i giorni dal 30 marzo al 27 ottobre 2024 (escluso agosto).

Orario: 10-18 (sabato/domenica/festivi durante Messer Tulipano 10-19)

Ingresso: Itinerario “Vita quotidiana in un’antica dimora”:

Dal 29 marzo al 1 maggio€ 8,00 ridotto per tutti in occasione della manifestazione/ € 7,00 gruppi prenotati

nei giorni feriali / € 5,00 bambini da 4 a 12 anni / gratuito fino a 4 anni

Dal 4 maggio al 26 ottobre: € 9,00 intero/ € 8,00 gruppi prenotati e convenzioni / € 5,00 bambini da 4 a 12

anni / gratuito fino a 4 anni

Itinerario “Il Trenino del Conte”:

Dal 29 marzo al 26 ottobre€ 12,00 intero / € 10,00 gruppi prenotati e convenzioni / € 8,00 bambini da 4 a

12 anni / gratuito fino a 4 anni

Visita abbinata Castello + “Il Trenino del Conte”:

Dal 29 marzo al 26 ottobre€ 15,00 intero / € 12,00 gruppi prenotati e convenzioni / € 10,00 bambini da 4 a

12 anni / gratuito fino a 4 anni

Informazioni sulle modalità di prenotazione: Tel. 011 884870 – 8140981 – info@castellodipralormo.com –

www.castellodipralormo.com

OSPITALITA’ CASE DELLA GIARDINIERA

Apertura: tutto l’anno

Informazioni e prenotazioni: Tel. 011 884870 – 8140981 – info@lecasedellagiardiniera.it – www.lecasedellagiardiniera.it

Bici giù dai Murazzi: fu un gesto preparato e non d’impeto

Il lancio della bicicletta dalla balaustra dei Murazzi del Po, che provocò il grave ferimento di un giovane,  non fu «un gesto d’impeto». Si trattò di un’azione «preceduta da una fase preparatoria di cui tutti gli imputati sono stati consapevoli». Così i giudici della Cassazione hanno scritto nelle motivazioni della sentenza che conferma  le condanne per i tre adolescenti, allora minorenni, che la notte del 21 gennaio 2023 colpirono lo studente di medicina Mauro Glorioso.

Il 6 marzo l’appuntamento con GiovedìScienza raddoppia

6 MARZO Ore 11 – Intelligenza artificiale: la nuova rivoluzione del mondo. Lavoro, industria, economia e politica, con Marco Mezzalama, Politecnico di Torino e Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino.

Beeozanam – Community Hub. Via Foligno 14, Torino.

Ore 17.45 – Verso il riso del futuro. Modificare le piante con le tecniche di evoluzione assistita, con Beatrice Mautino e Vittoria Brambilla.

Polo del ‘900, Via del Carmine 14, Torino.

Il 6 marzo l’appuntamento con GiovedìScienza raddoppia.

Alle 11 tornano i GiovedìScienza dietro l’angolo: speciali incontri in orario mattutino in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e la Rete case del Quartiere. A guidare la conferenza in programma presso Beeozanam – Community Hub di Via Foligno 14, Marco Mezzalama, professore emerito di Sistemi di Elaborazione al Politecnico di Torino e Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, che dialogherà con il pubblico su come si prospetta il mondo del futuro, sempre più influenzato da tecnologia e IA: dal lavoro all’industria, dall’economia alla politica.

 

Alle 17.45 GiovedìScienza si sposta al Polo del ‘900 per la consueta conferenza pomeridiana. Protagoniste la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino e la biologa Vittoria Brambilla che analizzeranno il settore di ricerca che ha recentemente portato all’avvio della prima sperimentazione in Italia di piante di riso geneticamente modificate con le tecniche di evoluzione assistita (TEA).

L’obiettivo delle ricercatrici e dei ricercatori che stanno portando avanti la sperimentazione presso l’Università di Milano è quella di trasmettere alle piante di riso la resistenza alla malattia, rendendole più forti e meno dipendenti dall’uso di sostanze fungicide. È un esperimento importante, che ha segnato la fine di un periodo di blocco alla ricerca sulle piante geneticamente modificate durato vent’anni, nel corso dei quali i ricercatori italiani hanno dovuto lavorare con una cassetta degli attrezzi ridotta rispetto ai loro colleghi in giro per il mondo.

L’ingresso ad entrambi gli incontri è libero e gratuito sino ad esaurimento posti. Maggiori informazioni su www.giovediscienza.it – Tel. 0118394913. WhatsApp 375 6266090 – mail gs@centroscienza.it

Le conferenze si svolgono in presenza e saranno disponibili online sul canale YouTube di GiovedìScienza a partire dalle ore 17:45 di venerdì 7 marzo 2025.

Boschi promossi: sostenibilità forestale, Piemonte al terzo posto per superficie certificata

PEFC Italia presenta il Rapporto Annuale sulla certificazione di gestione forestale sostenibile: a fine 2024 sono 1.061.059,26 gli ettari di superficie certificata PEFC (+8,2% rispetto all’anno precedente). Il Piemonte si posiziona sul podio – dopo Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia – per superficie forestale certificata. Press kit Un traguardo significativo per l’ecosistema della certificazione forestale: il 2024 ha registrato il maggior numero da sempre di nuove aziende certificate in un solo anno, confermando la validità del sistema di certificazione PEFC in particolare per le piccole e medie imprese. Gli ettari di foreste e piantagioni gestite in maniera sostenibile in Italia nel 2024 sono saliti a quota 1.061.059,26 (+8,2% rispetto all’anno precedente) e sono 236 le nuove aziende ad aver ottenuto la certificazione di catena di custodia (o CoC, dall’inglese Chain of Custody) che, sommate a quelle degli anni precedenti, raggiungono un totale di 1.585, registrando un +16,8% rispetto al 2023.

Sono questi i numeri emersi dal Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. Per quanto riguarda i servizi ecosistemici da foreste certificate, sono 15 le nuove attestazioni rilasciate, di cui 14 riguardanti il servizio ecosistemico del carbonio e 1 per la biodiversità. Attualmente, PEFC Italia conta 35 certificati di servizi ecosistemici, con un coinvolgimento di 27.856 ettari, a dimostrazione della sempre più crescente attenzione verso la tutela della biodiversità, la promozione del turismo e del benessere forestale e dei benefici ecosistemici. Piemonte sul podio per superficie forestale certificata e maggior incremento di aziende certificate Tra le regioni protagoniste del report PEFC Italia, spicca il Piemonte, che si conferma al terzo posto per superficie forestale certificata con 86.847,97 ettari gestiti in modo sostenibile (dopo Trentino Alto Adige con 598.463,29 ettari e il Friuli-Venezia Giulia con 98.570,46 ettari). Il Piemonte si distingue inoltre per il numero di nuove aziende che hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia PEFC nel 2024: con 70 nuove certificazioni, la regione registra il maggior incremento a livello nazionale. Questo risultato porta il totale delle aziende certificate in Piemonte a 179, evidenziando l’interesse crescente delle imprese verso la sostenibilità e la tracciabilità, garantendo che il materiale legnoso e i prodotti derivati siano gestiti e trasformati in modo responsabile, dal bosco al consumatore finale. A livello provinciale, il contributo del Piemonte è variegato e significativo.

Torino guida la classifica regionale con una superficie forestale certificata di 50.076,22 ettari, di cui 2,25 ettari di pioppeti, e 90 aziende certificate nella catena di custodia. Il Verbano-Cusio-Ossola contribuisce con 16.771,58 ettari certificati e 4 aziende CoC, mentre Vercelli registra 10.860,8 ettari certificati e 4 aziende CoC. Cuneo segue con 5.866,94 ettari certificati, di cui 151,95 di pioppeti, e 58 certificazioni CoC. Alessandria si distingue per i suoi 2.764,29 ettari di pioppeti certificati e 12 aziende CoC.Infine, Asti e Biella, pur con superfici più contenute – rispettivamente 163 ettari e 259,71 ettari – dimostrano un impegno crescente, con 7 aziende certificate ad Asti e una a Biella. Biella, infine, vanta una certificazione per il servizio ecosistemico del carbonio. “I risultati di quest’anno sono straordinari e dimostrano come la certificazione PEFC stia diventando un elemento chiave per le aziende italiane orientate a perseguire pratiche sostenibili e obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Questo è un percorso fondamentale per trasformare processi produttivi e organizzativi”, spiega Marco Bussone, Presidente di PEFC Italia.

“Il Piemonte, in particolare, si conferma una regione all’avanguardia nella gestione forestale sostenibile e nella certificazione PEFC: il crescente numero di aziende certificate e gli ettari di foreste gestiti in modo responsabile dimostrano come la sostenibilità sia ormai parte integrante delle strategie produttive e organizzative delle imprese piemontesi. Pianificare e certificare è una necessità, una opportunità anche per il sistema degli Enti locali, in particolare nel quadro delle Strategie di Green Community”. “In generale, l’aumento delle certificazioni PEFC non è solo un numero ma piuttosto il segno tangibile di un cambiamento culturale in direzione della sostenibilità e della trasparenza delle filiere di approvvigionamento”, conclude Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia. “In un momento storico in cui la crisi climatica è al centro del dibattito globale, la certificazione PEFC rappresenta un impegno concreto per il futuro del nostro patrimonio forestale, per la sua gestione al fine di una mitigazione degli estremi climatici e per il benessere della società”.

Poliziotto preso a martellate: “Sparò perché aggredito”

PAOLONI (SAP), INACCETTABILE, SIAMO CERTI CHE IL COLLEGA DIMOSTRERÀ CORRETTEZZA SUO COMPORTAMENTO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Indagato per lesioni aggravate dall’uso dell’arma il poliziotto che lo scorso febbraio, in una stazione di servizio piemontese, ha aperto il fuoco per difendersi da un 26enne francese che aveva aggredito a martellate lui e il suo collega. I fatti, avvenuti sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, risalgono a poco meno di un mese fa e, come appreso dal SAP, in questi giorni a uno dei due uomini della Polstrada è stato notificato l’avviso di garanzia come atto dovuto. Come affermato dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni: “Puntuale come un orologio svizzero l’atto dovuto è arrivato. I colleghi aggrediti con un martello sono stati obbligati a difendersi e hanno dovuto sparare per fermare l’aggressore. Siamo alle solite, non è stata fatta nessuna verifica dell’eventuale sussistenza di oggettive cause di giustificazione del reato e il collega ora dovrà affidarsi ai propri legali e ai propri periti per difendersi in merito a un fatto di servizio”.

“Il collega – ha ricordato Paoloni – era di pattuglia, sia lui che l’altro operatore non solo avevano il dovere di fermare questa persona, che dopo avere causato un sinistro stradale aveva persino tentato di rubare un’auto, ma avevano anche il diritto di difendersi e lo hanno fatto con gli strumenti a loro disposizione. È inaccettabile che per fare il nostro dovere siamo noi a finire sotto processo. Ora il collega sarà obbligato a difendersi di tasca propria e sino a quando il processo non sarà concluso avrà pure la carriera bloccata”.

“Se da una parte l’avviso di garanzia consente al collega di partecipare sin da subito a tutte le fasi del procedimento penale dall’altra è anche vero che lo debba fare personalmente, nonostante stesse svolgendo una funzione pubblica. Siamo certi che saprà dimostrare la correttezza del proprio comportamento e il nostro auspicio è che i tempi del processo penale siano rapidissimi”, ha aggiunto il Segretario Generale del SAP, ricordando come questa sia “la dimostrazione di quanto sia urgente l’approvazione del Ddl sicurezza poiché contiene nuove norme relative alla tutela legale per fatti di servizio”.

Dall’“età fragile” al bello dell’improvvisazione musicale

Sarà Donatella Di Pietrantonio, “Premio Strega 2024, la prossima ospite della “Fondazione E. di Mirafiore”. Dopo di lei la “grande musica” di Stefano Bollani

Venerdì 7 e sabato 8 marzo

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Come da tradizione, non può mai mancare, negli incontri del “Villaggio Narrante” di “Fontanafredda”, organizzati dalla “Fondazione E. di Mirafiore”, l’ultimo vincitore del letterario “Premio Strega”. Così, venerdì 7 marzo (ore 19) sarà ospite a Serralunga d’Alba, la scrittrice di Arsita (Teramo), oggi residente a Penne, nel Pescarese, Donatella Di Pietrantonio con il suo ultimo libro “L’età fragile”, vincitore, per l’appunto, lo scorso giugno 2024, del prestigioso riconoscimento. Ma non solo. Il fine settimana del cosiddetto “Laboratorio di Resistenza Permanente” della “Fondazione” (voluta da Oscar Farinetti, nel 2010) abbinerà infatti all’alta “scrittura”, un eccezionale fuori programma “dialogico – musicale” dal titolo alquanto significativo de “Il bello dell’improvvisazione” con, ospite illustre, sabato 8 marzo (ore 18,30), Stefano Bollani, milanese, classe ’72, compositore, pianista e cantante, attivo anche come scrittore, attore teatrale, conduttore televisivo e showman.

Divenuta nota al grande pubblico con il romanzo “L’Arminuta” (termine dialettale abruzzese, traducibile letteralmente in “La ritornata”) vincitore del “Premio Campiello” nel 2017, per Donatella Di Pietrantonio (laureata in “Odontoiatria” all’Università dell’Aquila) “L’età fragile” è il suo quinto romanzo, di ambientazione ancora abruzzese e incentrato sul tema di estrema attualità della “violenza di genere”. Essenziale nelle parole e capace di colpire in profondità, la scrittura della Di Pietrantonio riesce a scavare nell’animo del lettore solchi profondi in cui la narrazione riversa emozioni, dubbi, vuoti esistenziali e domande che spesso vanno oltre ogni possibile, reale risposta. “L’età fragile” non è un’età precisa e ben definita della vita, “è la vita stessa”“La vita dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura … è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite”. Leggiamo, in proposito, nella “quarta” di copertina: “Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al ‘Dente del Lupo’ c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più”. Libro intrigante, di quelli che ti fermano sulla pagina, alla ricerca di vie interpretative in grado di lasciare spazio e fare luce sul buio dell’“appena letto”, apparentemente senza sbocchi a voli alti capaci di dribblare la “fangosità” terrena e quegli enigmi innescati dal racconto, che sono in fondo enigmi del nostro vivere quotidiano, della fatica ad alzare gli occhi al cielo cui forse potrà ancora essere possibile guardare e aspettarci, prima o poi, un segnale di speranza e di pace.

Su tutt’altre onde scorrerà invece la serata di sabato 8 marzo (ore 18,30) con Stefano Bollani, fra i più istrionici ed eclettici musicisti italiani, che intratterrà il pubblico su “Il bello dell’improvvisazione”. Titolo che già la dice lunga sul concetto attribuito dall’artista al suo “fare musica”. Virtuoso, irriverente esploratore di suoni, le “etichette”, nel suo caso, sono sempre un po’ riduttive. All’attivo 49 album, di cui 31 in studio, la sua musica non conosce confini, “sconfessa i generi musicali” e si nutre di tutti quei momenti unici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo, da Enrico Rava a Chick Corea, da Richard Galliano a Bill Frisell o a Lee Konitz. Per non dimenticare, naturalmente, l’amicizia e la lunga collaborazione con il cantautore cuneese Gianmaria Testa. La sua musica riesce a passare con la massima disinvoltura e gran divertimento per tutti dal jazz all’“Orchestra Sinfonica” e anche in occasione dell’incontro alla “Fondazione Mirafiore”, l’artista milanese renderà omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in oltre venti anni di “jam session”.

Per info: “Fondazione E. di Mirafiore”, Serralunga d’Alba (Cuneo), via Alba 15; tel. 0173/626424 o www.fondazionemirafiore.it

Gianni Milani

Nelle foto: Donatella Di Pietrantonio e Stefano Bollani

Fugge a bordo di un’auto rubata: arrestato

La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo per ricettazione un cittadino albanese di 20 anni nel quartiere Mirafiori.

Poco prima delle tre di notte, mentre stava transitando in via Bonfante, un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato un’auto giungere contromano da via Ignazio Collino e fermarsi all’incrocio con via Gaidano. Alla vista dei poliziotti il ventenne eseguiva una retromarcia repentina in direzione opposta, ma vedendosi raggiunto dalla Volante, abbandonava l’auto per darsi alla fuga a piedi, per poi essere fermato dagli agenti.

Dai successivi accertamenti è emersa la provenienza furtiva del veicolo: circa un mese prima, ignoti si erano impossessati dell’auto rubandone le chiavi nel corso di un furto in appartamento.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida del fermo, con applicazione della misura degli arresti domiciliari.