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Il bilancio sociale della Fondazione Piemontese Ricerca sul Cancro

Nel 2024, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha destinato oltre 20 milioni di euro alle attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Un impegno che si traduce in 291 ricercatori attivi in 40 laboratori, 241 studi pubblicati, 577 operatori clinici, più di 1,3 milioni di prestazioni ambulatoriali e 256 studi sperimentali attivi. Allegra Agnelli: “Grazie ai nostri sostenitori garantiamo impegno e passione per sconfiggere il cancro”.

Candiolo, 13 ottobre 2025 – La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro presenta il Bilancio Sociale e di Sostenibilità – dati 2024, giunto alla sua ventunesima edizione. Una pubblicazione che racconta i risultati raggiunti dalla Fondazione e dall’Istituto di Candiolo – IRCCS in un anno ricco di traguardi significativi: l’apertura di Oncolab, l’avvio della progettazione della nuova Biobanca, l’avanzamento del piano di innovazione tecnologica e il lancio del progetto Candiolo Cares, nato per supportare i pazienti e le loro famiglie.

Sono numeri importanti quelli che fotografano l’impegno della Fondazione: 291 ricercatori impegnati in 40 laboratori, 241 studi scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali, 577 operatori clinici, oltre 1 milione e 300mila prestazioni ambulatoriali erogate, 256 protocolli e studi sperimentali attivi, e circa 20 milioni di euro destinati alla ricerca e alla cura del cancro. Dati che confermano il ruolo di eccellenza e di riferimento che Candiolo ha conquistato nel panorama della ricerca oncologica.

Curare sempre più persone e farlo sempre meglio: è questo l’obiettivo che da sempre guida la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, e che oggi trova riscontro negli investimenti e nei progetti realizzati.

La presentazione del Bilancio Sociale è stata l’occasione per raccontare, in un evento digitale condotto da Francesca Schianchi, giornalista de La Stampa, la crescita dell’Istituto di Candiolo – IRCCS negli spazi, nelle tecnologie e nella qualità della cura e della ricerca. Un viaggio tra numeri, volti e storie che testimoniano come la visione della Fondazione si traduca ogni giorno in progetti concreti e innovativi.

“La Fondazione non si ferma mai, vogliamo guardare sempre avanti. La straordinaria generosità della comunità – cittadini, istituzioni, imprese – che ci accompagna da 40 anni è per noi una grande responsabilità, che ci motiva a continuare a impegnarci per tradurre ogni risorsa raccolta in ricerca, cura e speranza per un futuro libero dal cancro”, dichiara Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

La ricerca scientifica resta il cuore pulsante di ogni attività della Fondazione. Grazie alle risorse messe a disposizione, i ricercatori di Candiolo portano avanti progetti che trasformano la conoscenza in cura. Nel 2024, i fondi del 5X1000 hanno consentito di finanziare nove progetti pluriennali dedicati alle principali patologie tumorali, in collaborazione con i più prestigiosi centri oncologici internazionali.

“Studiare il sistema immunitario ci permette di comprendere come il corpo reagisce al tumore e di sviluppare terapie personalizzate. A Candiolo stiamo costruendo un ponte tra la ricerca di base e la clinica, per offrire ai pazienti trattamenti sempre più mirati e meno invasivi”, sottolinea la Dottoressa Luigia Pace, Direttrice del Laboratorio di Immunità e Cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Accanto a lei il Dottor Christopher Heeschen, Direttore del Laboratorio di Eterogeneità del Cancro al Pancreas, che, dopo l’esperienza alla Shanghai Jiao Tong University, ha scelto Candiolo, dove può sviluppare al meglio i suoi studi su questa patologia, precisa che “In Istituto lavoriamo per rendere la ricerca sempre più vicina ai bisogni dei pazienti. Grazie ai fondi del 5X1000 possiamo affrontare tumori complessi come quello del pancreas con un approccio multidisciplinare, capace di trasformare i risultati scientifici in cure reali”.

Parallelamente, il piano di sviluppo “Cantiere Candiolo” ha continuato a crescere: l’apertura di Oncolab ha dato vita a 15 nuovi laboratori di ricerca, mentre è iniziata la progettazione della nuova Biobanca, una struttura avanzata destinata a diventare una risorsa chiave per la medicina di precisione.

L’innovazione tecnologica rappresenta un pilastro fondamentale per garantire diagnosi sempre più accurate e terapie personalizzate. Nel 2024 e nei primi mesi del 2025 sono stati compiuti importanti passi avanti: dopo l’attivazione di due nuove Tomotherapy e di una TAC di ultima generazione, è entrata in funzione la nuova Sala Angiografica e la nuova PET-TC, mentre è in arrivo una TAC Photon Counting, destinata a potenziare i reparti di Radiologia, Radioterapia e Medicina Nucleare dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

“La chirurgia robotica sta rivoluzionando la nostra pratica clinica. Grazie ai nuovi robot e alla formazione di équipe altamente specializzate possiamo garantire interventi più precisi, riducendo i tempi di recupero e migliorando la qualità di vita dei pazienti”, afferma il Professor Francesco Porpiglia, Direttore dell’Urologia Oncologica a Direzione Universitaria di Candiolo – IRCCS.

A sua volta il Professor Riccardo Faletti, Direttore della Radiodiagnostica a Direzione Universitaria dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, prosegue “L’innovazione tecnologica ci permette di diagnosticare i tumori in fase sempre più precoce. Le nuove TAC e PET-TC di ultima generazione, insieme alla Sala Angiografica recentemente attivata, ci offrono immagini più dettagliate e percorsi diagnostici più rapidi, essenziali per intervenire tempestivamente”.

Accanto alla ricerca e all’innovazione, la Fondazione ha voluto dare vita a un progetto dedicato al benessere dei pazienti: Candiolo Cares, un’iniziativa pensata per affiancare chi affronta la malattia e le loro famiglie, offrendo un sostegno psicologico, fisico e relazionale. Il programma propone Pilates, lezioni di trucco, attività culturali, Pet Therapy e supporto emotivo, contribuendo a migliorare la qualità della vita e ad affrontare i trattamenti con maggiore serenità.

A testimonianza di tutto questo, Claudio Marinaccio, giornalista e paziente dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, racconta che “Da un infortunio sul campo di calcetto ho scoperto un tumore rarissimo. Il percorso è stato difficile, ma a Candiolo ho trovato competenza, umanità e fiducia. Raccontare la mia storia attraverso un fumetto è stato un modo per restituire qualcosa, per trasformare la paura in condivisione”.

“Innovazione, umanità e generosità sono i valori che orientano ogni nostra attività. Nel 2024 abbiamo investito circa 20 milioni di euro per sviluppare la qualità della cura e della ricerca dell’Istituto di Candiolo IRCCS e garantire ai nostri ricercatori e clinici le migliori condizioni per lavorare. Ma la nostra vera forza è la comunità dei donatori – persone. Imprese e istituzioni – che ci sostengono, rendendo possibile ogni passo avanti”, conclude Gianmarco Sala, Direttore Generale della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Candiolo continua a crescere, con lo stesso spirito che la anima sin dal principio: la convinzione che solo unendo ricerca, innovazione e umanità sia possibile costruire un futuro migliore per tutti.
È possibile consultare il Bilancio Sociale e di Sostenibilità al link:  https://fprc.it/chi-siamo/bilancio-sociale/

Hiroshima Mon Amour, la musica underground a Torino accoglie 22Simba

Continua la programmazione di uno dei templi della musica underground torinese: l’Hiroshima Mon Amour, punto di riferimento per chi cerca nuove voci e sonorità fuori dai circuiti più convenzionali. Sul palco, questa volta, arriva 22Simba, rapper classe 2001 originario di Saronno e nome in rapida ascesa nella scena nazionale.

Con progetti come Isolamento di Gruppo e il singolo Crash Test, l’artista racconta senza filtri le sfide della sua generazione: amicizie, amori fragili, precarietà quotidiana. La sua scrittura è diretta, cruda, ma capace di toccare corde universali. Non a caso, il suo ultimo brano è stato presentato all’Apollo di Milano durante Breakthrough, l’iniziativa di Amazon Music che sostiene i talenti emergenti più promettenti.

22Simba è un artista che sceglie di esporsi, di raccontare la vulnerabilità e i contrasti del presente. Un approccio che lo rende vicino non solo al pubblico giovane, ma a chiunque sappia riconoscere in quelle rime una parte di sé.

All’Hiroshima Mon Amour, il suo live si inserisce in un cartellone che continua a confermare il locale come crocevia di nuove energie musicali e culturali.

Valeria Rombolà

BallaTorino-Social Dance nelle periferie, Danza e Taranta accendono Barriera 

È stato un pomeriggio di suoni, corpi in movimento e memorie condivise quello che ha animato piazza Foroni, cuore del quartiere Barriera di Milano, con la Festa Danzante “Borgo Ospite 2025: la Danza Contemporanea incontra la Taranta Salentina- il rituale delle Tarante” domenica 12 ottobre scorso, il momento più atteso della seconda giornata di BallaTorino 2025, progetto di promozione sociale che utilizza la danza come linguaggio di incontro e di coesione, portando le arti performative nei luoghi della vita quotidiana, dalle piazze ai mercati, dalle periferie ai borghi storici, per avvicinare le persone alla cultura attraverso esperienze condivise.
Ad accogliere il pubblico sono stati Germano Tagliasacchi, direttore di Fondazone Contrada Onlus, ente che organizza e produce la rassegna, Luigi Ratclif, coordinatore del programma, insieme ai rappresentanti della Città di Torino, l’assessore al Commercio e ai Mercati Paolo Chiavarino e la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo. Entrambi hanno sottolineato il valore civico dell’iniziativa, apprezzando un lavoro che, da tre anni, è in continua evoluzione, per dare impulso alla partecipazione, all’inclusione e alla rigenerazione urbana.
Nel suo intervento l’assessore Chiavarino si è  soffermato sulla forza simbolica dell’evento e sul significato profondo della scelta di piazza Foroni: “Questa manifestazione è ormai un appuntamento consolidato nella nostra città, che ha fatto ballare Torino da Nord a Sud, raggiungendo davvero ogni angolo, nei quartieri, negli ospedali, nelle case di riposo, e nei mercati come questo. Il mercato Fioroni, che è situato in quella piazza che molti chiamano ancora Piazza Cerignola, è un luogo che  custodisce una parte importante della nostra storia collettiva. Qui si intrecciano cultura, commercio, turismo , socialità e inclusione. Si tratta di un’area che, affrontando anche qualche difficoltà, continua  a mantenere la sua identità e le sue tradizioni  con un forte senso di comunità. Ringrazio la parrocchia Maria Regina della Pace e don Marco Vitale per la loro presenza il costante impegno sul territorio.  Un grazie anche agli artisti e ai tutti coloro che hanno reso possibile questo momento.  Oggi vedremo cose straordinarie, in un dialogo profondo con la Puglia, perché questo, non dimentichiamolo, è anche un pezzo di Puglia nel cuore di Torino”.

La presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo ha espresso un invito diretto al pubblico: “Credo che tutti noi dovremmo essere grati a chi ha reso possibile non solo essere qui oggi, ma avere un programma così ricco e diffuso in tutta la Città, Fondazione Contrada, con Germano Tagliasacchi, e l’ideatore della manifestazione Luigi Ratclif.
Il senso di BallaTorino  è semplice ma profondo: non si è chiamati solo ad assistere a spettacoli  e performance ma anche a parteciparvi. Ognuno può provare la propria dimensione del ballo perché, se la danza è un linguaggio universale, allora possiamo parlarci tutti attraverso di essa. Il Consiglio Comunale crede molto in questo progetto e lo sta accompagando  nel suo percorso di crescita. Mi auguro che avrete voglia di partecipare anche ai prossimi appuntamenti”.
In questo contesto la danza contemporanea ha incontrato la potenza evocativa e catartica della Taranta Salentina, trasformando un luogo quotidiano in spazio di partecipazione e riscoperta collettiva. Protagonisti della giornata sono stati gli artisti di Eko Dance Project, che hanno presentato un adattamento del lavoro del coreografo pugliese Nicola Simonetti, intitolato “Il rituale delle Tarante”, una creazione che intreccia tradizione e ricerca, gesto e rito, in un dialogo tra linguaggi artistici e memorie popolari. Con le travolgenti esecuzioni di pizzica salentina e tarantella grecanica, la Compagnia La Paranza del Greco ha conquistato il pubblico, trasformando la piazza in una grande pista da ballo. A chiudere l’evento, gran finale con l’aperitivo popolare pugliese che ha proposto vino primitivo, taralli e le rinomate olive di Cerignola. La manifestazione è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Circoscrzione VI, la Parrocchia Maria Regina della Pace, la Cicogna Onlus e Casa Puglia Piemonte, ha unito residenti e spettatori in una piazza viva di storia, musica e sapori.

La scelta di piazza Foroni non è stata casuale. Da oltre settanta anni questa piazza è  il cuore pulsante di un mercato agroalimentare che racconta la storia dell’emigrazione pugliese a Torino. A partire dagli anni Quaranta molte famiglie provenienti da Cerignola e da altre località del Foggiano e del Salento si stabilirono in Barriera di Milano, portando con sé accenti, ricette e devozioni della loro terra. Piazza Foroni è  da decenni nota come Piazza Cerignola in omaggio alla grande comunità che vi si è  radunata nel dopoguerra.  Nel 1945 una famiglia pugliese pose sulla facciata di un palazzo una piccola edicola votiva dedicata alla Madonna di Cerignola, un gesto di devozione che custodisce ancor oggi la memoria di chi lasciò il Sud in cerca di lavoro e futuro.

Mara Martellotta

Torna l’appuntamento con la Apple Run

Il 1° novembre la prova di Cavour sui 10 km

Mancano venti giorni alla 18esima edizione della Apple Run, in programma sabato 1° novembre 2025 a Cavour
(Torino), su un tracciato di 10 km omologati Fidal. Il percorso, interamente pianeggiante, si articola su due giri intorno
alla Rocca e negli anni si è dimostrato molto veloce, come dimostrano i primati della manifestazione: 29’20” per il
keniano Simon Waithira Mwangi (2024) e 32’23” per l’etiope Tegeng Adissalem Belay (2022).

La Apple Run, negli anni, ha visto la partecipazione di numerosi atleti di alto livello, a partire da Valeria Straneo
(medaglia d’argento sulla maratona ai Mondiali di Mosca 2013 e agli Europei di Zurigo 2014. Sul percorso di Cavour
hanno gareggiato anche Elisa Romagnolo (due volte azzurra alle Olimpiadi: sui 3000 siepi a Pechino 2008 e sui 5000
a Londra 2012) e Catherine Bertone, maratoneta azzurra ai Giochi di Rio 2016.

L’albo d’oro della manifestazione non si ferma qui. Dopo la prima edizione, nel 2007 – vinta dal keniano dell’Atletica
Saluzzo Biwott Zakaio Kipsang e dalla cuneese Paola Ventrella (Dragonero) – sul podio di Cavour si sono alternati
molti nomi importanti dell’atletica nazionale: Valeria Roffino (vincitrice delle due ultime edizioni), Elisa Stefani,
Giorgia Morano, Martina Merlo, Sara Brogiato, Francesco Breusa.

Ma la Apple Run non è soltanto per i campioni. Inserita nell’ambito di Tuttomele (oltre 300 stand con il meglio della
produzione frutticola nazionale), la gara unisce da sempre qualità e quantità di partecipazione e la vista della marea di
runner allineati dietro la starting line in Piazza Marconi (Piazza del Peso). La partenza è prevista per le 10: come da
tradizione, ogni concorrente riceverà 8 chilogrammi di mele come premio di partecipazione.

La gara – organizzata dall’Applerun Team di Marco Isoardi, Mauro Riba e Martina Mercol con il patrocinio del
Consiglio Regionale del Piemonte – sarà valida per l’assegnazione dei titoli provinciali sui 10 km per le categorie
allievi, juniores, promesse e seniores (23-34 anni).

Scritte contro gli ebrei al Valentino

Sulle panchine del Parco del Valentino a Torino sono apparse alcune scritte contro gli ebrei. Lo comunica in una nota l’Associazione Marco Pannella di Torino. I graffiti sono stati visti da una famiglia di religione ebraica, su alcune panchine del parco torinese. Sono raffigurate alcune stelle di David con la scritta ‘fuck’, vicino al castello, su corso Massimo D’Azeglio. L’Associazione Pannella ha inviato al Comune e ai carabinieri le fotografie.

(FOTO IL TORINESE.IT)

La pasticceria Fabrizio Galla propone una nuova colazione salata 

La pasticceria “Fabrizio Galla”, punto di riferimento dolce del territorio piemontese, apre le porte a una nuova proposta di colazione salata. Disponibile negli orari di apertura ogni sabato e domenica nella sua sede di San Sebastiano Po, l’offerta è pensata per chi ama iniziare o proseguire la giornata con equilibrio e gusto, senza rinunciare alla qualità artigianale che da sempre contraddistingue la firma del maestro Galla.

“In tanti ci chiedevano qualcosa di salato già dalle prime ore del mattino – spiega il maestro Fabrizio Galla – volevamo rispondere con la nostra impronta, senza snaturare il linguaggio della nostra pasticceria. Abbiamo lavorato per mesi sulle basi, perché volevamo che ogni boccone raccontasse la stessa cura che mettiamo nei dolci. È un’idea per ampliare l’esperienza mattutina in pasticceria, offrendo alternative sfiziose e leggere che combinassero l’eleganza della sfoglia e delle focaccia artigianali con ingredienti freschi e selezionati. Tra le novità figurano i croissant con salmone, avocado e songino, grande classico della colazione francese che diventa un piatto gourmet burroso e fragrante; segue la focaccia croccante con semi di girasole e mais con salame di Varzì e olive taggiasche, un incontro tra rusticità e morbidezza, arricchito dal profumo del salame di Varzì e dalla sapidità elegante delle olive taggiasche, con aggiunta di fichi. La carta offre anche il toast aperto, una focaccina croccante con semi di girasole e mais, fontina filante, prosciutto cotto e grani di senape, dal gusto deciso. Da provare anche il panino sfogliato con prosciutto crudo, burrata e pomodorini confit, dove la sfoglia fragrante abbraccia la cremosità della burrata e la dolcezza dei pomodorini confit, con la nota sapida del prosciutto crudo e la dolcezza della mela cotta al forno.

“Abbiamo ragionato sulle farciture come su piccole ricette. Ogni elemento è equilibrato per dare armonia e freschezza – racconta Federica Russo, capo laboratorio della pasticceria – non volevamo solo riempire un cornetto, ma creare un modo di vivere la colazione qui da noi”.
Con questa novità la pasticceria di San Sebastiano Po conferma la sua vocazione alla ricerca e alla sperimentazione, rinnovando la tradizione con un tocco contemporaneo. La colazione salata è disponibile ogni sabato e domenica a partire dalle prime ore del mattino, per chi ama cominciare la giornata o concedersi una merenda pomeridiana all’insegna del gusto e della qualità.

Pasticceria Fabrizio Galla – via Chivasso 79, San Sebastiano Po, (TO)

Aperta da martedì a domenica dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.

info@fabriziogalla.it

Mara Martellotta

Assemblea UI Torino: l’industria piemontese cerca la svolta tra innovazione, sostenibilità e capitale umano

Se ne parlerà all’Assemblea dell’Unione Industriali di Torino del 17 ottobre 2025: è un momento in cui la produzione industriale piemontese mostra ancora segnali di debolezza ma anche alcune potenzialità di rilancio. Nel corso dell’ultimo anno la manifattura regionale ha registrato una flessione complessiva di circa l’1,7 per cento, proseguendo una fase di rallentamento che interessa in modo particolare i comparti tradizionali come la metalmeccanica, l’automotive e il tessile, mentre settori come l’alimentare, la chimica e il legno-arredo si dimostrano più resilienti. Il quadro torinese riflette la complessità della situazione: le grandi imprese soffrono maggiormente, anche per il peso delle trasformazioni in atto nel settore dell’auto, mentre le piccole e medie aziende mantengono una certa capacità di adattamento, sostenute da iniziative locali e da una moderata ripresa della fiducia. Il clima resta comunque incerto, con export in flessione e investimenti ancora timidi, anche se nuovi strumenti di sostegno — come l’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per 17 miliardi di euro destinati a innovazione e sostenibilità — potrebbero rappresentare una leva importante per invertire la tendenza. La Regione Piemonte, parallelamente, continua a promuovere programmi di visibilità e apertura verso il pubblico, come l’iniziativa “Fabbriche Aperte”, e a spingere sulla manifattura avanzata, sulla digitalizzazione e sulle nuove competenze tecniche. Le prospettive per i prossimi anni dipenderanno dalla capacità delle imprese di innovare i propri processi, diversificare i mercati, investire in sostenibilità e formare capitale umano qualificato. In uno scenario base si può ipotizzare una lenta ripresa tra il 2026 e il 2027, sostenuta dall’adozione di tecnologie intelligenti e da politiche industriali coordinate, mentre un contesto più favorevole potrebbe generare una vera accelerazione, soprattutto nei comparti a più alto valore aggiunto. Resta però concreta la possibilità di una stagnazione prolungata se non si riuscirà a rilanciare gli investimenti e a rafforzare la fiducia. In questo quadro, il messaggio chiave dell’assemblea sarà la necessità di fare sistema, di unire imprese, istituzioni e formazione per costruire un modello produttivo capace di crescere, innovare e competere, restituendo a Torino e al Piemonte il ruolo di protagonisti dell’industria italiana

Partecipano ai lavori dell’Assemblea dell’unione Industriali di Torino il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini, il Presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. In collegamento interverranno il Vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

I lavori saranno moderati da Monica Maggioni e si potranno anche seguire in streaming sul canale YouTube dell’Unione Industriali Torino.

Zangrillo: “Persone e procedure per il futuro delle amministrazioni”

Il ministro per la Pubblica amministrazione a Torino all’incontro organizzato da Dumsedafe

“Persone e procedure sono i due fattori principali su cui stiamo lavorando per modernizzare le nostre amministrazioni”, lo ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, all’evento organizzato dal sodalizio Dumsedafe al Circolo della Stampa di Torino.

L’incontro è stato l’occasione per raccontare i traguardi raggiunti sia sul fronte delle semplificazioni delle procedure sia su quello del rafforzamento del capitale umano. “Abbiamo semplificato circa 400 procedure intervenendo in settori strategici per cittadini e imprese come l’artigianato, la razionalizzazione dei controlli, le energie rinnovabili, i servizi sanitari, il turismo e molto altro ancora. Tutto questo è stato possibile grazie a un lavoro di squadra con le amministrazioni, le associazioni di categoria, i cittadini e le imprese. Vanno in questa direzione le iniziative come “Facciamo semplice l’Italia”, la consultazione “La tua voce conta”, che ha raccolto 600 segnalazioni e il portale “Italia semplice” che, per la prima volta, permette con pochi click a tutti i cittadini di conoscere come sono state semplificate le procedure”, ha sottolineato il ministro.

“Sul fronte delle persone, la chiave su cui ogni organizzazione deve puntare, abbiamo innovato le procedure di reclutamento per attrarre talenti, rafforzato la formazione, per potenziare soprattutto le competenze trasversali, e ora puntiamo a introdurre sistemi di crescita e di carriera per valorizzare le nostre persone. Su quest’ultimo fronte, con il disegno di legge sul merito, all’esame del Parlamento, passiamo da un approccio “burocratico” della valutazione e misurazione della performance a uno per “obiettivi” in cui contano i risultati raggiunti. La vera innovazione risiede nella possibilità per le nostre persone di accedere alla dirigenza attraverso un sistema che, nel rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità, sia capace di valutare prima di tutto il “saper fare” oltre al “sapere”, ha aggiunto il ministro.

“Con il contributo di tutti gli attori coinvolti e con un metodo di lavoro che segue un approccio collaborativo di ascolto e confronto con le realtà territoriali possiamo raggiungere le prossime sfide che abbiamo davanti per liberare energie, attrarre investimenti e valorizzare il talento delle persone”, ha concluso Zangrillo.

La calligrafia: quando la scrittura diventa arte

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In un mondo dominato dalla fretta e dagli schermi luminosi, la calligrafia ci invita a rallentare. È un gesto antico e poetico che trasforma la scrittura in arte e meditazione. Ogni tratto, ogni curva, ogni pausa racconta qualcosa di noi: la calligrafia non è solo una tecnica, ma una forma di espressione personale, un modo per ritrovare il piacere del segno e la bellezza della lentezza.

Scrivere a mano ci riconnette al corpo e alla mente. L’inchiostro che scorre sul foglio ci costringe a respirare, a concentrarci, a trovare armonia. In un’epoca digitale, la calligrafia diventa così un atto di resistenza estetica, una piccola ribellione gentile contro la standardizzazione del carattere tipografico.

Alla Tipolitografia dei Mercanti, in via San Tommaso 23 a Torino, crediamo che la scrittura a mano non sia solo un ricordo del passato, ma una risorsa viva e contemporanea. Per questo organizziamo corsi di calligrafia aperti a tutti, dai curiosi ai più esperti, per imparare i segreti del tratto e riscoprire la gioia del gesto scritto.

 

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I nostri corsi offrono un’occasione per:
  • conoscere i diversi stili calligrafici,
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  • sviluppare un proprio stile personale,
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