ilTorinese

Per il Giorno della Memoria “8 passi tra il fumo dei campi“

Venerdì 27 gennaio alle ore 21:00 va in scena al Teatro Le Serre di Grugliasco lo spettacolo 8 passi tra il fumo dei campi, il lavoro teatrale tratto dal delicato e intenso testo di Alfonso Cipolla, realizzato per la Giornata della Memoria e che unisce sullo stesso palco le maestranze di Viartisti 2.0 Camaleonte, Associazione Musica Insieme, Compagnia Mixit e Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare. L’evento è a ingresso gratuito.

Nasce a Torino la prima rassegna di “OFF TOPIC” dedicata a libri e “podcast”

“Senti chi parla”

Da giovedì 26 gennaio

“Ideare, valorizzare, educare, diffondere e connettere”: questi i principi, non pochi, su cui si fonda “OFF TOPIC”, l’“hub culturale”(progetto del “Torino Youth Centre”), riconosciuto dal Comune di Torino come “Centro di Protagonismo Giovanile” e sede di attività formative (corsi, workshop, conferenze) e co-working, nonché di residenze artistiche, musica live, teatro, proiezioni, attività sociali e di promozione del territorio e quant’altro. Tanta progettazione e intenso impegno. Su questa linea nasce e si muove, da giovedì 26 gennaio (ore 19,30), anche “Senti chi parla”, la prima rassegna dedicata interamente alle presentazioni di libri e podcast, nata con il patrocinio del “Salone OFF” del “Salone del Libro”, che ogni giovedì porterà un nuovo ospite sul palco del “Bistrò” di via Giorgio Pallavicino 35, a Torino.

Il primo appuntamento è con Martino Gozzi per la presentazione de Il libro della Pioggia, edito da “Bompiani”. Nato a Ferrara nel 1981, scrittore e traduttore nonché amministratore delegato della “Scuola Holden” di Torino, Gozzi scrive un “memoir” che racconta il congedo lento ed eroico di Simone, “un giovane uomo con il dono di saper e farsi amare”. La carriera di Martino Gozzi inizia nel 2004, con la pubblicazione del suo primo romanzo, “Una volta Mia” edito da “PeQuod”. Con “Feltrinelli” ha in seguito pubblicato “Giovani promesse” (2009) e “Mille volte mi ha portato sulle spalle” (2013).

“Il libro della Pioggia” racconta di Martino e Simone. Un’amicizia epica la loro, tenuta insieme dalla musica e dalla giovinezza. Simone suona il basso mancino come Paul McCartney, ha una band e scrive musica. Se ne va troppo presto. Martino, voce di questo romanzo-mémoir, racconta la loro storia e la traccia che Simone ha lasciato nella vita di chi lo ha amato. “Simone – sottolinea Gozzi – è la pietra di paragone, il punto di riferimento, l’irrinunciabile metro rispetto a cui misurare col passo pacato della maturità le tappe di una vita: Ferrara, Torino, la scrittura, il matrimonio, la paternit- à, la musica, i cambiamenti”.

Quando abbiamo pensato di creare ad ‘OFF TOPIC’ una rassegna di presentazione di libri e podcast – dichiara da parte sua il Direttivo dell’‘Hub culturale’ – non potevamo non includere il ‘Salone del Libro’ con la sua rassegna ‘OFF’. Come sempre il nostro Hub tende reti alla città e alle sue eccellenze nella ferma convinzione che la Cultura debba essere ponte per unire teste e contenuti, per moltiplicare, per creare il senso di ‘civitas’ imprescindibile all’identità di una comunità sempre più multiforme. Non è del resto questo il significato più denso della parola ‘città’ ?”.

Prenotazione per cena consigliata, scrivendo a: #Bistrò di OFF TOPIC, su WhatsApp al 338/4463855

g.m.

 

Nelle foto:

–       Cover “Il libro della pioggia”

–       Martino Gozzi, Photo credits Paolo Properzi

La banalità del male. Arte e memoria per non dimenticare

Conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

 

per la Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime dell’Olocausto

 

venerdì 27 gennaio 2023 ore 17

 

Palazzo Madama – Sala Feste

Piazza Castello, Torino

In occasione della Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime dell’Olocausto,Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, venerdì 27 gennaio alle ore 17, la conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa dal titolo La banalità del male. Arte e memoria per non dimenticare.

“È possibile far poesia dopo Auschwitz?”: insieme all’ineludibile domanda di Theodor Adorno ci si può chiedere se l’arte sia lo strumento adatto a descrivere la realtà della Shoah, a rappresentare l’irrappresentabile per il tramite della pietasgrafica, pittorica, architettonica e anche così giungere a una coscienza collettiva di quanto l’uomo è stato capace di compiere contro ogni logica.

In un racconto per immagini si narrerà “la banalità del male”, il passaggio dalla normalità della quotidianità ai pogrom e alle deportazioni, avendo a guida le incisioni di Isaac Celnikier e gli acquerelli di Felix Nussbaum, i disegni di Theresienstadt di Leo Haas e i lavori di Walter Spitzer e David Olère. Artisti che con le loro opere mostrano lo strenuo impegno nel trasmettere la memoria delle deportazioni naziste degli ebrei, di cui sono stati testimoni, loro stessi sopravvissuti o assassinati nei campi di concentramento, per giungere al lavoro di Christian Boltanski e a Maus, la graphic novel di Art Spiegelman, che diviene memoria privata e collettiva, alternando tragedia e divertimento, brutalità e tenerezza in uno struggente romanzo visivo.

Un’arte, come strumento di memoria figurativa, che raramente è esposta nei musei. Così che i temi che riguardano l’Olocausto sono poi stati espressi in monumenti e memoriali – dal Padiglione italiano di Auschwitz di Primo Levi, Luigi Nono, Mario Samonà e Ludovico di Belgiojoso al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, al Museo Ebraico di Berlino – capaci di divenire depositari di una memoria dal forte potere emotivo, rendendo storie personali la storia di tutti.

Un incontro non solo per mostrare quanto è stato – la riduzione dell’essere umano a pura quantità e la cancellazione della sua individualità – ma per far comprendere la gravità di quanto è avvenuto tramite una lettura emozionale ed etica.

Al mattino la conferenza si terrà in due scuole secondarie di II grado della città di Torino: il liceo artistico Renato Cottini e il Liceo Regina Margherita, proseguendo così l’intensa attività, che Palazzo Madama, in collaborazione con i dirigenti scolastici, sta portando avanti con le scuole del territorio.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

 

Picchiarelli ai Mondiali Junior di short track

Ci saranno anche pattini sabaudi ai Mondiali Junior di short track, in programma a Dresda, in Germania, da venerdì 27 a domenica 29 gennaio. Tra i convocati azzurri spicca infatti il nome di Alessandro Picchiarelli, alfiere della Velocisti Ghiaccio Torino.

Il giovane atleta classe 2004 parteciperà nella categoria Junior A2 e manterrà viva una tradizione che ha visto il club del capoluogo presente in tutte le edizioni più recenti della competizione mondiale, l’ultima delle quali culminata con l’eccellente quinto posto di Lucrezia Casagrande nei 1500 metri.

foto credit @championsiceskating

Vauda: “tagliare i confini del parco indebolisce il controllo dei cinghiali”

Un possibile ridimensionamento della Riserva naturale della Vauda, chiesto dal Comune di Vauda Canavese, potrebbe peggiorare la gestione dei cinghiali e rendere meno efficaci le azioni di depopolamento che, in quel territorio, oggi hanno almeno un ente deputato: l’ente di gestione dei parchi reali che ha in carico La Mandria, Stupinigi e, appunto la Riserva della Vauda.

Di questo tema si è parlato in un incontro tra i vertici di Coldiretti Torino, rappresentati dal presidente Bruno Mecca Cici, il direttore Andrea Repossini e il vicedirettore Giancarlo Chiesa, e l’Ente Parchi Reali con la direttrice Stefania Grella e il comandante dei guardiaparco Massimo Crovini.

«Il parco della Mandria – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ha una lunga esperienza di abbattimenti di cinghiali e dispone di personale impegnato in questo specifico compito di cui riconosciamo l’alta professionalità, le ottima capacità organizzative e l’aggiornamento tecnologico. Per noi agricoltori la presenza sul territorio di operatori così preparati (guardiaparco e selecontrollori del Parco) va incrementata e non inibita».

In base alle possibilità offerte da una legge regionale, il Comune ha infatti chiesto di restringere i confini della Riserva sottraendo 140 ettari all’attuale parco. L’area rimarrebbe vincolata anche se classificata non più come “parco” ma come Zona Speciale di Conservazione. Con questa classificazione il personale del parco non potrebbe più intervenire perché il territorio sarebbe fuori dalla giurisdizione dell’Ente Parchi Reali. Il depopolamento dei cinghiali sarebbe affidato ai cacciatori dell’Ambito territoriale di caccia ma con molte limitazioni rispetto alle possibilità attuali di intervento. Intanto, agli agricoltori non verrebbero più consegnate le gabbie di cattura di proprietà dell’Ente parco. Poi, gli abbattimenti con la caccia ordinaria sarebbero limitati ai mesi di caccia (mentre ora è possibile effettuare interventi tutto l’anno); sarebbero vietati gli interventi nelle ore notturne; sarebbe vietato l’uso di fonti luminose o di sensori termici. Inoltre, il metodo della braccata in una ZSC è limitato dall’utilizzo di soli quattro cani ed è obbligatorio l’uso di munizioni senza piombo che possono essere utilizzate solo con fucili adatti, armi di nuova concezione che non sono ancora molto diffuse tra i cacciatori.

Inoltre, è possibile che le attività di caccia al cinghiale nella nuova ZSC siano sottoposte all’approvazione preventiva in base a piani di incidenza per evitare l’impatto sulla fauna protetta.

«La nostra esperienza di agricoltori che tutti i giorni e le notti vivono sulla propria pelle il problema dei cinghiali ci insegna che i cacciatori da soli non bastano per effettuare un efficace depopolamento. Chiediamo semmai un coordinamento tra i vari soggetti che sono deputati alle catture e agli abbattimenti per migliorare sempre più le attività di controllo. Non ci convincono soluzioni che limitano le possibilità di intervento».

Fori dal territorio protetto della Vauda l’ammontare dei danni riconosciuti alle attività agricole è quasi il triplo dei danni verificati nel parco. La Vauda è quindi soprattutto un’area di rifugio e riproduzione del cinghiale che negli ultimi anni è diventato sempre più prolifico arrivando addirittura ad aumentare, ogni anno, del 200% le popolazioni.

«I cinghiali che trovano rifugio nei boschi della Vauda, di notte, vanno a devastare i campi di mais e i prati delle aziende agricole che si trovano soprattutto fuori dall’area protetta. Se dovesse mancare un efficace controllo nel bosco i nostri agricoltori sarebbero ancora più colpiti con danni alle produzioni pregiate degli allevamenti da carne e latte e agli agriturismi della zona. Al contrario, chiediamo un coordinamento tra enti che gestiscono la fauna selvatica dentro e fuori la Riserva e un maggiore impiego delle gabbie distribuite agli agricoltori. Le gabbie, secondo l’esperienza degli operatori del Parco, si stanno rivelando il sistema più efficace per catturare e abbattere i cinghiali».

Coldiretti Torino chiede anche che venga avvita al più presto la bonifica della cosiddetta Zona Rossa delle Vaude, l’area compresa nell’ex poligono militare che oggi è totalmente interdetta a chiunque, compresi e guardiaparco, dove non può essere effettuato nessun contenimento faunistico.

«Non è possibile che una porzione così ampia di parco non sia gestibile. Chiediamo che i terreni siano definitivamente ceduti dal Demanio alla Regione e che venga avviata al più presto la bonifica. Siamo al fianco dei Comuni che si sono proposti per gestire questo spazio naturale con progetti che valorizzino le potenzialità legate ai prodotti agricoli, all’escursionismo e al cicloturismo».

Il Popolo della Famiglia appoggia la decisione della Diocesi di Ivrea

Cristina Zaccanti (PdF) «La scuola paritaria è una risorsa educativa che deve essere valorizzata per quello che è, non impunemente attaccata»

Persino l’Unione Atei Agnostici e Razionalisti non può non ammettere che il ragionamento della Curia di Ivrea non fa una grinza. Se la scuola è cattolica, se è proprietà della Diocesi, se la cooperativa laica ne utilizza i locali per vent’anni senza spendere un euro, perché l’Istituto Santissima Annunziata, prestigiosa scuola del Canavese, non dovrebbe garantire la formazione cattolica che le famiglie hanno scelto all’atto dell’iscrizione?

Il primo cittadino, la Curia, persino l’avvocatessa atea hanno smorzato un attacco ideologico, uno dei tanti che, frutto dell’arroganza laicista del politicamente corretto, può solo spegnersi in un nulla di fatto. Non si trascuri il fatto che senza le paritarie la scuola pubblica statale si troverebbe in ulteriori serie difficoltà.

Bonaccini a Torino. “Per un Pd più popolare”

Venerdì 27 gennaio 2023, dalle ore 15 alle 17, a Torino, in Piazza Borgo Dora 61, si terrà il convegno nazionale a sostegno della candidatura a Segretario nazionale di Stefano Bonaccini dal titolo “Un PD + POPOLARE“.

Nel convegno verranno proposte idee e buone pratiche per la comunità e la fraternità, sui temi della sanità, del welfare, terzo settore, economia ed ambiente, per aiutare il PD a recuperare una dimensione di popolo.

Ci si confronterà inoltre su come valorizzare nel PD la cultura politica del Popolarismo, la sua visione antropologica e il suo metodo, ancora di straordinaria attualità.

Interverranno Stefano Lepri, Patrizia Toia, Fabio Pizzul, Monica Canalis

Seguirà Stefano Bonaccini.

Le conclusioni saranno affidate a Simona Malpezzi e Graziano Delrio.

Polis Policy: Politiche e infrastrutture per l’immigrazione

La tematica della seconda sessione dei lavori della VI edizione dell’Accademia di Alta Formazione 

Politiche e infrastrutture per l’immigrazione costituiranno la seconda sessione della VI edizione dell’Accademia di Alta Formazione Polis Policy, che quest’anno affronterà la tematica relativa alle sfide e opportunità per un’Italia in transizione. L’appuntamento sarà venerdì 27 gennaio, a partire dalle 18:00, all’NH Hotel Santo Stefano, in via Porta Palatina 19, a Torino.

I lavori si articoleranno in tre sessioni, di cui la prima, a partire dalle 18:00 fino alle 20:00, dal titolo “Vision”, proporrà un dibattito tra Roberta Ricucci, Docente di Sociologia delle Relazioni Interetniche e di Sociologia dell’Islam all’Università di Torino, Giada Petterossi, studentessa universitaria, e Nzonza Berthin dell’Associazione Mosaico.

Secondo momento dei lavori, dal titolo “Another vision”, dalle 20:00 alle 21:00, prevede la cena buffet, accompagnata dal concerto del trio “Marilì”. Ultimo, ma non meno importante momento di confronto, sarà quello dell’“Agorà”, dalle 21:00 alle 22:30, che vedrà impegnati Sergio Durando, della Pastorale Migranti, Laura Cassio, della Prefettura di Torino, e Massimo Tamiatti, esperto del Mercato del Lavoro.

Mara Martellotta

 

Informazioni e iscrizioni presso: segreteria@difendiamoilfuturo.it ; www.polispolicy.it

Telefono: 3421499351

Torino, laboratorio culturale. Al Polo del ‘900

26 Gennaio 2023, ore 18

TORINO-LABORATORIO CULTURALE

Esperienze e progetti per il futuro

A partire dal nuovo volume di Francesco De Biase, Una città laboratorio culturale. Torino: storie, esperienze, strategie ed. FrancoAngeli, un confronto a più voci con:

Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino

Rosanna Purchia, Assessora alla cultura di Torino

I Sindaci delle Amministrazioni degli ultimi decenni:

Valentino Castellani

Sergio Chiamparino

Piero Fassino

Chiara Appendino

Torino è diventata unlaboratorio culturale italiano”, basando il suo sviluppo su tre assi principali: la pianificazione strategica, il fare sistema tra enti, istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, il produrre innovazione in ogni ambito.

Gli Amministratori e alcuni degli esperti che hanno fornito contributi al testo: Simone Arcagni, Aldo Garbarini, Alma Gentinetta e Renato Quaglia dialogheranno suesperienze e progetti per il futuro.

Conduce l’incontro Alberto Sinigaglia, Presidente del Polo del ’900

 

                                               Ingresso libero, via del Carmine 14, Torino

Ambrogio (Fdi): “Sciopero benzinai irrazionale, ma ascoltare Faib”

“Il presidio di Faib-Confesercenti davanti alla prefettura di Torino, all’interno di uno sciopero nazionale che, di converso, continuo a considerare irrazionale e immotivato, offre un pacato e condivisibile punto di partenza per un confronto costruttivo in materia”.
“Non comprendo lo sciopero, perché il dl carburanti non accusa nessuno e tenta, semplicemente, di individuare strumenti per combattere la speculazione, ma comprendo benissimo la necessità di instaurare e sostenere un’azione di ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione della rete, rispondente alle nuove dinamiche legate all’elettrificazione del parco auto circolante”.
“I fatti recenti, con i prezzi che, nelle ore antecedenti lo sciopero, sono schizzati verso l’alto, confermano la bontà di un provvedimento che farà emergere le poche realtà torbide e tutelerà la stragrande maggioranza di gestori, rispettosi delle regole e delle normali dinamiche di mercato. E, chiaramente, gli automobilisti”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.