ilTorinese

Calciomercato chiuso! Toro da 7, Juve da 5

Ha chiuso i battenti, alle ore 20,il calciomercato invernale altresì nominato di riparazione a quello estivo.

Pochi movimenti di rilievo,il Toro è stato protagonista mentre la Juve è rimasta a guardare,non potendo operare visti i ben noti problemi societari e la penalizzazione di 15 punti in classifica.
I granata di Juric hanno messo a segno 3 colpi importanti:il centrocampista serbo Ilic,cercato da mezza serie A,il difensore Gravillon arrivato dal Reims con la formula del prestito con diritto di riscatto, trasformabile in obbligo al raggiungimento di determinante condizioni. L’ultimo è invece il centrocampista Ronaldo Vieira, approdato dalla Sampdoria con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Sono partiti Lukic ed Edera a titolo definitivo, Ilkhann e Garbett in prestito.
In casa bianconera nessun acquisto e 2 cessioni:McKennie al Leeds e Pellegrini alla Lazio.
In attesa di tempi migliori la Juve dovrà risolvere ben altri problemi!

Enzo Grassano

Risorse europee per le imprese, se ne parla a Venaria

Le nuove misure di finanziamento della Regione Piemonte

Il 1° febbraio 2023 alle ore 18:00 la Città di Venaria Reale organizza l’incontro di presentazione sulle nuove misure di sostegno alle imprese con F.E.S.R. – Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale del Piemonte, approvato dalla Commissione europea. L’incontro si terrà presso la biblioteca civica Tancredi Milone, in via Verdi 18. Sono previsti i saluti istituzionali del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del presidente del Patto Territoriale Zona Ovest di Torino, Umberto D’Ottavio, del sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi. L’iniziativa, realizzata in collaborazione col Patto Territoriale Zona Ovest di Torino, sarà moderata dall’assessore alle Attività Produttive e Commercio della Città di Venaria Reale, Monica Federico. Interventi di Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo della Attività Produttive della Regione Piemonte, Giuliana Fenu, direttore della Direzione Competitività della sistema regionale della Regione Piemonte, Filippo Provenzano, segretario provinciale CNA Torino,  Giancarlo Somà, responsabile Servizio Economico Unione Industriali Torino e Fabio Schena, responsabile Ufficio Studi API Torino

Malore a scuola, morta studentessa di 18 anni

Una ragazza, studentessa 18enne,  si è sentita male questa mattina in classe, all’Istituto “Bona” di Biella. La giovane è stata portata in ospedale in codice rosso, ma è morta poco dopo. Le sue condizioni erano parse da subito gravi. Non si hanno ancora informazioni dalle autorità sanitarie sulle possibili cause del malore. 

In Duomo i funerali di don Carlo Franco

Si sono svolti oggi in Cattedrale a Torino i funerali di  Don Carlo Franco.

Il  parroco della Basilica Cattedrale Metropolitana è deceduto nelle prime ore di sabato 28 gennaio scorso, a soli 64 anni, in seguito a una grave malattia.

Era nato il 23 febbraio 1958 a Torino ed era stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1987. In duomo una grande partecipazione di fedeli e di autorità alla commovente cerimonia officiata dall’arcivescovo monsignor Repole.

(Foto M. Martellotta)

Agente di polizia si toglie la vita in autostrada

Aveva 32 anni l’agente di polizia che si è tolto la vita ieri sera nella sua auto sulla A5 tra Settimo e Volpiano. Lavorava da alcuni anni presso la sottosezione della Polizia stradale a Settimo Torinese. Il personale Ativa ha trovato la vettura  ferma sull’autostrada  con il corpo all’interno. Non sono ancora chiare le motivazioni del gesto estremo.

CSI, Canalis (Pd): “scaricabarile su asilo nido aziendale”

La difesa della famiglia è solo uno slogan ideologico se alla prova dei fatti non si sostengono i servizi. Assurdo scaricare le responsabilità sul Comune di Torino.

 

 “Assurda la risposta dell’assessore Chiorino al Question time che ho discusso oggi” – dichiara la consigliera Canalis.

“Durante la convention per i dipendenti del CSI tenutasi lo scorso 1° dicembre, è stata paventata la chiusura dell’asilo nido aziendale, portando a giustificazione la minore richiesta da parte dei dipendenti, aventi un’età media di molto superiore ai 40 anni.

L’asilo nido aziendale del CSI è situato a Torino in Corso Unione Sovietica 216, è stato accreditato nel 2005, ha 43 posti, è dotato di ampie aule e di un giardino dedicato. Questo asilo rappresenta il fiore all’occhiello del welfare aziendale del CSI ed è anche uno strumento di raccordo con il territorio, essendo aperto alle iscrizioni dei residenti torinesi non dipendenti dell’azienda.

Il CSI-Piemonte è un Consorzio di Enti pubblici, partecipato per il 19,87% dalla Regione Piemonte, la cui Assemblea è presieduta dal Presidente della Giunta regionale. La Regione non può quindi lavarsene le mani come ha fatto oggi l’assessore nel rispondere al mio Question time.

L’assessore Chiorino ha affermato che questo asilo è di competenza del Comune di Torino, ma il ruolo del Comune nei confronti dei nidi aziendali accreditati si limita al controllo, monitoraggio, verifica e autorizzazione. Il Comune autorizza l’esistenza e verifica che siano rispettate le condizioni igienico sanitarie e strutturali.

In una fase storica in cui le buone pratiche di welfare aziendale sono sempre più diffuse, ci pare in controtendenza che lo storico asilo nido aziendale del CSI, antesignano del settore, venga chiuso.

Ci pare inoltre quantomeno curioso che la Giunta regionale, sempre pronta a fare battaglie prettamente ideologiche e simboliche sulla difesa della famiglia, non si assuma una responsabilità e un impegno sulla difesa di un servizio concreto come il nido aziendale del CSI, sicuramente utile per tanti genitori, dipendenti e non dipendenti del CSI.

Ancora una volta questa Giunta ha perso un’occasione per lanciare un segnale di coerenza e collaborazione istituzionale trasversale, facendo uno scaricabarile su un Comune di colore politico diverso.

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Salario minimo: l’impegno del Consiglio comunale

Ieri  in Sala Rossa si è discusso dell’introduzione del salario minimo. Con ventuno voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno presentato dal consigliere e presidente della Commissione Lavoro Pierino Crema (Pd) a sostegno di una forma di regolamentazione salariale già esistente in 21 Stati membri dell’Unione Europea su 27.

L’atto è esplicito: invita il Sindaco e la Giunta a sostenere in tutte le sedi gli atti e le misure che prevedono l’introduzione del salario minimo ed equo per i lavoratori pubblici e privati, e una legge sulla rappresentanza delle organizzazioni sindacali e sui datori di lavoro; a sollecitare il Parlamento e il Governo affinché elaborino una proposta di sintesi tra i diversi disegni di legge presentati nella scorsa legislatura a suo tempo analizzati dalla Commissione Lavoro che possa portare in tempi rapidi all’introduzione della normativa nel nostro Paese; a promuovere confronti istituzionali con esponenti politici, associazioni di categoria, sindacati e realtà imprenditoriali per esporre i dati e le motivazioni che rendono l’approvazione di questa legge prioritaria; ad inviare il presente documento al Governo e al Ministro del Lavoro; a verificare rispetto alle gare della Città che siano applicati correttamente i contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e che tale vincolo sia presente in tutte le gare, anche per società partecipate, enti strumentali e Fondazioni di cui la Città fa parte.

Dopo la presentazione di Crema sono intervenuti Russi – Ravinale – Catizone – Conticelli – Liardo – Sganga – Viale.

31 gennaio 1944, Árpád Weisz muore ad Auschwitz

Accadde Oggi

31 gennaio 1944, Árpád Weisz muore ad Auschwitz. Calciatore e tecnico ungherese di origine ebraica, Weisz fu vittima vittima delle leggi razziali in Italia e poi dell’Olocausto. Fu uno degli allenatori più importanti dell’epoca. Il 31 gennaio 1944 è una data sconvolgente che ricorderà, per sempre, tutto il calcio italiano, soprattutto il Bologna e l’Inter,con cui vinse gli scudetti. Quel giorno, infatti, Árpád Weisz morì dentro una camera a gas nel campo di concentramento ad Auschwitz.

Enzo Grassano

Sentenza Juve: “ripetuta e prolungata violazione”

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Secondo la Corte di Appello federale sul caso plusvalenze “La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione”. Questo è quanto  si legge nelle motivazioni della sentenza sulla società bianconera. La Juventus conferma il ricorso: “Motivazioni viziate da evidenti illogicità”

Obesità: in Piemonte quattro persone su dieci sono in sovrappeso

Sono soo alcune delle conclusioni emerse dall’incontro “Obesità, la patologia del terzo millennio”, svoltosi a Palazzo Lascaris, nel corso del quale esperti e specialisti si sono alternati in quattro tavole rotonde tematiche per condividere informazioni, dati e tendenze di quella che è stata definita dall’OMS la patologia del terzo millennio, le cui stime prevedono che entro il 2025 circa 167 milioni di persone saranno in sovrappeso.Tra gli obiettivi dell’incontro, organizzato su suggestione della quarta commissione sanità, in particolare del presidente Alessandro Stecco e dei vicepresidenti Andrea Cane e Domenico Rossi, in collaborazione con gli Stati generali della prevenzione e del benessere  quello di fare il punto su come, concretamente, il sistema sanitario, le amministrazioni, le associazioni e i cittadini stiano lavorando per la prevenzione e presa in carico di tutte quelle patologie legate al sovrappeso.

I dati:

In Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni. Di questi, 6 milioni sono soggetti obesi, corrispondenti al 12% dell’intera popolazione. È quanto emerge dai dati raccolti nel 4° Italian Barometer Obesity Report, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave. Anche tra i bambini e gli adolescenti le percentuali, seppur inferiori, sono preoccupanti: il 26,3% dei minori italiani tra i 3 e i 17 anni, ovvero 2 milioni e 200mila persone, presentano problemi di peso. Le differenze di genere ci sono ma tra gli adulti sono poco evidenziate: tra i maggiorenni le donne mostrano un tasso di obesità leggermente inferiore (11,1%) rispetto agli uomini (12,9%). Più marcata la differenza tra bambini e adolescenti: dove il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso rispetto al 29,2% dei maschi.

In Piemonte – Secondo i dati 2020/2021 del sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni, è in sovrappeso e il 10%  è obeso, complessivamente quindi quasi quattro persone su dieci sono in eccesso ponderale. Si osserva inoltre, un’alta coincidenza tra percezione del proprio peso e l’IMC negli obesi (87%) e nei normopeso (83%). Invece tra le persone in sovrappeso il 47% ritiene il proprio peso giusto. Emerge una diversa percezione del proprio peso per sesso: tra le donne in sovrappeso il 31% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 57% degli uomini, tra quelle obese il 7% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 14% degli uomini.

 

Interventi istituzionali:

Stefano Allasia – presidente del Consiglio regionale del Piemonte – “Anche le istituzioni sono chiamate a compiere sforzi per prevenire la patologia del terzo millennio, affrontando i fattori strutturali dell’obesità, intensificando le campagne di educazione alimentare, promuovendo l’attività fisica, sensibilizzando i più piccoli attraverso interventi a scuola e agendo nelle zone e negli ambienti più a rischio, senza trascurare l’importanza di fornire agli operatori sanitari tutti gli strumenti necessari”.

“Il Piemonte dispone della rete delle Strutture di dietetica e nutrizione clinica che integra le attività a livello ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare – affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – un modello organizzativo che si sta rivelando utile per un approccio multidisciplinare, con un’ampia gamma di interventi coordinati ai differenti livelli delle patologie. L’obesità è un fattore di rischio per la salute che peggiora la qualità della vita e concorre all’insorgere di malattie croniche e di patologie anche importanti. Nella maggior parte dei casi le cause sono da ricercare negli stili di vita: da una parte un’alimentazione ipercalorica e dall’altra l’inattività fisica. Fondamentale è agire sul fronte della prevenzione, favorendo l’adozione di comportamenti corretti, a partire dall’età scolastica per proseguire in tutte le fasi della vita”.

Alessandro Stecco – presidente Commissione Sanità  –  “i tassi di sovrappeso e obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche in Europa. L’OMS dettaglia che il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) è in sovrappeso o è affetto da obesità, le stime legano questo fattori a più di 1,2 milioni di decessi all’anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale. Segnali inequivocabili del fatto che l’obesità è una malattia complessa, le cui cause sono molto diverse, e che richiede un approccio sistemico approcciando il problema intervenendo sui fattori strutturali della stessa”.

Domenico Rossi – vicepresidente Commissione Sanità – “Il tema richiama tutti noi alla necessità di un cambio di paradigma. Occorre investire nella prevenzione sia da un punto di vista delle risorse sia per quanto riguarda le politiche culturali. Dobbiamo inoltre  rafforzare i servizi esistenti, perché mentre aumentano i casi di persone con questo tipo di disturbi, le nostre asl vanno in sofferenza in termini di personale”.

Andrea Cane – vicepresidente Commissione Sanità – ” Parliamo di un fenomeno in forte ascesa che necessita di un percorso sanitario strutturato e multidisciplinare: ben vengano quindi convegni come quello odierno che può essere strategico per fare il punto della situazione sulla rete clinico-terapeutico-assistenziale della nostra Regione”.