ilTorinese

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Eliseo, Reposi)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Rosso, Fratelli Marx sala Chico, Massimo, Nazionale sala 3)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 4)

La famiglia Leroy – Commedia. Regia di Florent Bernard, con José Garcia e Charlotte Gainsbourg. Innamorati da sempre Sandrine e Christophe, una famiglia solida, due figli e un cane e una casa in Borgogna, un lavoro di noleggiatore d’auto lui e impiegata in un’agenzia di viaggi lei, la vita di ogni giorno che tira avanti tranquilla, senza sobbalzi: poi, un bel (o bruttissimo) giorno, Sandrine decide di chiedere la separazione, è stufa di mettersi a piangere per ogni più piccolo motivo, è stufa che Christophe sia sempre più assente e scontroso verso lei e verso i figli, ormai decisamente stanchi di assistere alle continue liti dei loro genitori. Ma Christophe non vuole accettare questa nuova disperata situazione, ama ancora la moglie e lo sfascio della famiglia non lo sopporterebbe mai: per cui decide e porta l’intera famiglia in un weekend che dovrebbe essere di sogno, a viaggiare una seconda volta nei luoghi lui e Sandrine sono stati felici e in cui hanno ricordi che varrebbe la pena rivivere. Durata 102 minuti. (Fratelli Marx sala Chico e Groucho)

Familiar Touch – Drammatico. Regia di Sarah Friedland, con Kathleen Chalfant. Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

L’isola di Andrea – Drammatico. Regia di Antonio Capuano, con Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni. Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e loro unico figlio, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale per i minorenni una sentenza giudiziale che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre e quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei loro disagi e desideri. E così facendo a rivelarsi progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi conteso tra due genitori cui vuole bene allo stesso modo. Durata 105 minuti. (Romano sala 1)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Nirvana)

I mastri – Documentario. Regia di Daniele De Michele. Sei mastri costruiscono i loro manufatti partendo dalla materia bruta: la terra, il legno, il vetro e la pietra. La trasformano e la plasmano attraverso la forza degli elementi naturali: acqua, fuoco e aria. Due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia napoletana, dei fabbricanti di pentole d’argilla in Romagna, un costruttore di tamburi alle pendici del Vesuvio, un ragazzo senegalese che impara a fare il vetro a Murano, un maestro d’ascia veneziano. Il lavoro li porta a osservare il mondo che cambia, la chiusura delle botteghe, la produzione in serie e la fine della trasmissione dei saperi. Durata 63 minuti. (Romano sala 1)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Lux sala 1, Uci Lingotto, The Space Beinasco)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 1)

Testa o croce? – Western. Regia di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con Alessandro Borgi, John C. Reilly e Nadia Tereszkiewicz. Buffalo Bill è arrivato nella campagna romana, in un’Italia ottocentesca e risorgimentale. Un profumo di Unità, mentre l’eroe americana istruisce rodei e canta le gesta dei pionieri e la costruzione della ferrovia. Ma è pure arrivato nello stivale in qualità di cantastorie: ed eccole inseguire le (piccole?) gesta di Santino, in fuga con la bella Rosa, che lui ha strappato – uccidendolo – al possidente locale. Più da inseguire le avventure di Santino o la taglia che gli hanno messo sulla testa? Durata 116 minuti. (Ideal, Reposi, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3, Reposi sala 4, Uci Moncalieri)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta maanche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse V.O., Eliseo Grande V.O., Fratelli Marx sala Harpo V.O., The Space Torino V.O., Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 1)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 2 e sala 3, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Sciopero 3 ottobre, le fasce garantite Gtt

In data odierna è previsto uno sciopero di 24 ore proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Filt-CGIL e USB anche se la Commissione di Garanzia lo ha valutato illegittimo. Il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito nelle seguenti fasce orarie: – URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, ASSISTENTI ALLA CLIENTELA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 – dalle ore 12.00 alle ore 15.00. – EXTRAURBANO , Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 – dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

A Torino nasce la Gypsy Cinema Academy, diretta da Luca Canale

Tra i docenti Piero Basso della New York Film Academy e Margherita Fumero

A Torino, città che sta diventando sempre più il cuore pulsante del cinema italiano, sorge una nuova, rivoluzionaria realtà formativa dedicata a tutti coloro che vogliono fare della settima arte una vera e propria professione. Si tratta della Gypsy Cinema Academy, lo spin OFF della Gypsy Academy, dedicato al grande schermo dalla prestigiosa accademia torinese, fondata oltre vent’anni fa da Neva Belli, una delle più importanti d’Italia e riconosciuta a livello internazionale. La sede della Gypsy Academy, che avvierà i propri corsi a ottobre, non sarà nella sede centrale di via Pagliani 25, ma nella sede dedicata di via Canelli 57, a Torino. Comprenderà un triennio di studio per la recitazione cinematografica amatoriale e professionale, e un biennio di studio per regia, sceneggiatura e produzione. A dirigere la Gypsy Cinema Academy il giovane e talentuoso regista torinese Luca Canale B., che vanta titoli di film per Prime Video USA, UK, Giappone, e lavori quali Onirica-omaggio a Dario Argento, e l’atteso Lenskeeper-alle porte dell’abisso, scelto come film di chiusura del Torino Underground Cinefest. Al suo fianco l’attore noto al grande schermo Eugenio Gradabosco e una squadra di docenti di altissimo livello, rappresentata da prestigiose figure internazionali. In cattedra anche importanti artisti come l’attore londinese Reece Richards, attore delle serie Sex Education e You, e il direttore alla fotografia americano, con cattedra alla New York Film Academy Piero Basso, di origine torinese. Tra i docenti nostrani, le acclamate attrici Margherita Fumero, famosa per la sua interpretazione in Cane e Gatto, il Diavolo e l’Acqua Santa, Aurora Ruffino, per La solitudine dei numeri primi, l’attore Diego Casale, interprete in Non ho sonno, di Dario Argento, e in È tutta colpa della musica, di Riky Tognazzi, poi il doppiatore, scrittore, sceneggiatore e fumettista Pasquale Ruju. Allo staff si aggiungono docenti come Valter Perrone, esperto in tecniche di combattimento corpo e arma per film italiani e londinesi, e Giulia Colantonio, direttrice artistica della nuova scuola di doppiaggio Dubside, partner della Gypsy. Due settori, quello attoriale e quello registico, che possono confluire in un unico programma di studio.

La Gypsy si avvale di una propria agenzia che, come è stato per numerosi allievi, oggi protagonisti del settore, aiuta i giovani allievi dell’Accademia ad inserirsi nel mondo dello spettacolo e nelle varie produzioni italiane di cinema e televisione.

Mara Martellotta

“IBRIDO” di Paolo Carlo Borgonovo: le conseguenze di un’ossessione

Per quale motivo un luminare della genetica contatta un vecchio compagno di studi del quale aveva perso le tracce da anni? La domanda troverà risposta solo nelle ultime pagine

“IBRIDO” di Paolo Carlo Borgonovo “Ibrido è la storia di un’ossessione e delle sue conseguenze. Attraverso personaggi ben definiti – calati in una trama che si colloca tra il genere mistery e thriller – l’autore ci condurrà in una stazione di ricerca nascosta in un luogo remoto e ostile. Davide è uno psicologo infantile, protagonista nonchè narratore di una vicenda che inizia come un viaggio di lavoro. Ben presto però, il viaggio si trasformerà in una serie di sinistri eventi e scoperte inquietanti che metteranno a dura prova la sua integrità, imponendogli scelte che trasformeranno per sempre la sua esistenza. Davide è chiamato a sciogliere la fitta nube di mistero che lo avvolge fin dalle primissime pagine, quando un perfetto sconosciuto gli recapita un invito. Il mittente è un uomo che credeva morto da decenni. Per quale motivo un luminare della genetica contatta un vecchio compagno di studi del quale aveva perso le tracce da anni? La domanda troverà risposta solo nelle ultime pagine.”

La trama

Un’amicizia dimenticata irrompe nella vita dello psicologo Davide Ceriani. È un invito tanto inquietante quanto inatteso che lo condurrà in un luogo remoto: una futuristica stazione di ricerca costruita sul paludoso delta di un fiume tropicale. Perché nascondere un istituto scientifico agli occhi del mondo? “L’ossessione porta alla paranoia” si ripete Davide. Eppure ne è sicuro: c’è qualcosa di sinistro che aleggia tra il personale dei laboratori. Davide scoprirà che il suo vecchio compagno di studi, il dottor Ludovico Strati – le cui tracce si erano perse in seguito ad una tragedia personale – è coinvolto in un progetto scientifico all’avanguardia.  Agli albori dell’ingegneria genetica, l’ambizione di un genio porterà Davide a domandarsi se esistano limiti che l’uomo deve porsi per non trasformare il progresso scientifico in un campo da gioco dove ognuno è libero di usare la scienza per inseguire i propri idoli. O per sfuggire ai propri demoni.

disponibile in formato ebook e cartaceo presso i maggiori book-store

https://www.amazon.it/Ibrido-Paolo-Carlo-Borgonovo/dp/B0FHF6MFRJ/ref=sr_1_1?crid=34SWJ0SGAK6XM&dib=eyJ2IjoiMSJ9.K1lq5E6-BpfVPRbwZtVVjhtZzp2bX60EFvU08ymC3RC3D_5FhcYj-AXCIM6U-sKj9B8M1gv9ksyD0CI_Blnbag.beSqWot4CND3xkcp45ry1xpManjC5756VbEK-qyBFi8&dib_tag=se&keywords=paolo+carlo+borgonovo&qid=1759323512&sprefix=paolo+carlo%2Caps%2C103&sr=8-1

L’autore

Paolo Carlo Borgonovo nasce nel 1980 nella provincia di Monza, dove svolge la professione di avvocato. È autore di una trilogia d’avventura: “L’oro di Saddam”, “Il Bastone d’avorio” e “Via da Mogadiscio”; oltre che di un giallo ambientato tra il Lago di Como e la Svizzera: “Le memorie segrete dell’avvocato Raniero Bellini”. “Ibrido” è il suo ultimo romanzo, con il quale esplora il delicato mondo dell’ingegneria genetica nel momento critico in cui questa scienza muoveva i primi passi, ed i potenziali orrori che un suo abuso potrebbe determinare.

Pagina facebook dell’autore https://www.facebook.com/paolocarloborgonovo/

Dal Governo 25 milioni di euro contro il dissesto idrogeologico in Piemonte

Gli interventi riguardano diverse aree del territorio regionale e sono incentrate sulla realizzazione e l’adeguamento di argini e rilevati nei comuni di Volvera, None, Almese, Villadossola, Rubiana e Foglizzo, e la mitigazione del rischio idrogeologico e consolidamento dei versanti a Ormea, Cabella Ligure, Berzano di Tortona, Pontestura, San Michele Mondovì, Sarezzano e Portula.

“Oltre 25 milioni di euro alla Regione Piemonte per l’anno di 2025 al fine di realizzare tredici interventi prioritari di mitigazione del rischio idrogeologico – ha dichiarato Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Si tratta di opere fondamentali per la sicurezza della comunità. Il dissesto idrogeologico rappresenta una delle principali criticità ambientali e di sicurezza per l’Italia. Con questo stanziamento confermiamo l’impegno del governo nella prevenzione, attraverso investimenti che non solo riducono i rischi, ma producono benefici durevoli per l’ambiente, l’economia e i cittadini. Un impegno rafforzato dal recente DL Ambiente con cui potenziamo il ruolo di commissari del governo, semplifichiamo le norme e acceleriamo la realizzazione degli interventi”.

Mara Martellotta

La Città di Torino “Casa Di Vetro”

 L’incontro dedicato ai dipendenti in occasione della Giornata della Trasparenza

 

Nell’ambito della terza edizione delle “Giornate della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi”, inaugurata giovedì mattina, al palazzo di Giustizia di Torino, la Segreteria Generale della Città di Torino, ha organizzato, il 2 ottobre, un evento aperto a tutti i dipendenti, in occasione della Giornata della Trasparenza 2025, attraverso la visione in streaming.

All’incontro hanno partecipato anche alcuni studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino e anche per loro è stato un importante momento di formazione.

In questo particolare momento storico, in cui ingenti risorse finanziarie di derivazione comunitaria entrano nelle casse degli enti pubblici attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), risulta importante, attraverso la competente analisi di pubblici funzionari, di rappresentanti del mondo accademico e di organi delle forze dell’ordine, accendere un riflettore sui meccanismi sottesi al loro utilizzo, compiendo un’operazione di informazione e di trasparenza su ciò che, in particolare, la Città di Torino ha messo in campo, che ben si allinea con la rappresentazione della pubblica amministrazione come “casa di vetro”, nucleo strategico di una buona amministrazione.

“Capovolgere”. Lo scopo dell’incontro è stato quello di provare a capovolgere uno stereotipo, una visione del “pubblico” chiusa in un luogo comune difficile da scardinare, anche perché spesso oggetto di triste cronaca, ma che è importante iniziare a leggere da un altro punto di vista, evidenziando la volontà della Pubblica Amministrazione di incarnare il principio di legalità e correttezza nella gestione delle risorse, valorizzando le azioni di controllo messe in campo, spesso capaci di arginare eventi corruttivi sul loro nascere.

Hanno portato i saluti Michela Favaro, Vice Sindaca della Città di Torino, Marco Porcedda, Assessore alla Legalità e Sicurezza, Rosanna Purchia, Assessore alle Politiche Culturali, Luca Pidello, Presidente della Commissione Legalità, Valeria Marcenò, Curatrice scientifica Giornate della Legalità, Alessandra Cimadom, Direttrice Generale Comune di Torino e Steven Giuseppe Palmieri, Vice Presidente dell’ANCI Piemonte.

All’evento sono intervenuti Annalisa Puopolo, Segretaria Generale e RPCT (Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza) della Città di Torino che ha introdotto e coordinato l’incontro, Alessandro Langella, Comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, Barbara Gagliardi, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, Claudio Spadon, Dirigente della Divisione Coordinamento Fondi Europei e Carmela Brullino, Vice Segretaria Generale e Dirigente della Divisione Affari Istituzionali e del Presidio Legalità.

L’incontro si è concluso con l’esibizione teatrale di Annamaria Troisi.

TORINO CLICK

Amici dell’Educatorio della Provvidenza ODV, progetto “ATTIVAZIONE”

L’Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza ODV, con enti e organizzazioni di Terzo Settore di 19 Regioni e 20 città del territorio nazionale è capofila, in Piemonte, di un percorso laboratoriale esperienziale all’interno di un progetto di rilevanza nazionale promosso dal Ministero delle Politiche Sociali e da Opes Italia aps in qualità di capofila.
Il progetto si intitola “ATTIVAZIONE” e si pone come obiettivo primario quello di aumentare l’efficacia della capacità di intervento degli Enti di Terzo Settore di tutto il Paese e sostenere l’attuazione o la sperimentazione di nuovi modelli di intervento tra l’utenza e altri professionisti del Terzo Settore per cogliere i bisogni del territorio e strutturare al meglio i futuri progetti sociali.
Il Progetto prevede una formazione articolata su due livelli: corso post-laurea di 1.500 ore e corso di alta formazione di 90 ore, un tutoring one-to-one di affiancamento nell’attivazione e costruzione di progetti sociali da realizzare sul proprio territorio. A Roma e Torino sono attivati 5 laboratori esperienziali di progettazione e gestione progetti destinati a: rappresentanti delle istituzioni pubbliche di 19 regioni italiane, organizzazioni di Terzo settore, organizzazioni di volontariato, organismi sportivi, progettisti “attivatori” di nuovi interventi di welfare sociale e/o sportivo reclutati su tutto il territorio nazionale, funzionari/dirigenti di amministrazioni locali coinvolti nei processi di co-programmazione e co-progettazione.
Si invitano quindi Manager, Quadri, Operatori e Volontari di organismi sportivi e di Terzo Settore (di tutte le età con coinvolgimento di giovani under 35) a partecipare ai laboratori esperienziali di progettazione sociale secondo il seguente calendario organizzato in relazione alle diverse categorie di utenti.
Tutti i laboratori esperienziali si svolgono presso la Fondazione Educatorio della Provvidenza, in corso Trento, a Torino, ed è necessaria la prenotazione obbligatoria a attivazione.laboratoriotorino@opesitalia.it:
L’8 ottobre, dalle ore 17:30 alle 20:00 è aperto un laboratorio per le associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di persone anziane e invecchiamento attivo. Il 15 ottobre, dalle  17:30 alle 20:00  è previsto un laboratorio per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di malattie e persone con disabilità. Il 29 ottobre, dalle 17:30 alle 20:00 il laboratorio per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano di bambini e famiglie straniere.
Il 12 novembre, dalle 17.30 alle 20, laboratorio aperto per associazioni ed enti del Terzo Settore che si occupano delle Pari Opportunità e del rapporto tra la condizione femminile e il diritto all’istruzione e alla cultura. È rivolto anche ad associazioni e gruppi che si occupano di sperimentare il gioco di ruolo “Donne Exempla”. Il 27 novembre, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30 il laboratorio di partecipazione al Convegno Nazionale “Valori, impatto e fiducia- il Marketing al servizio del Terzo Settore, organizzato da AISM (Associazione Italiana Sviluppo Marketing). La sessione pomeridiana del laboratorio prevede un tavolo di lavoro dedicato all’organizzazione del Terzo Settore per organizzare e condividere con questionari e report i risultati emersi dai precedenti incontri laboratoriali.
La partecipazione al laboratorio può avvenire tramite iscrizione online, per permettere all’Associazione Salva Mamme di Roma per partecipare a questo importante evento nazionale. Ogni modulo si realizza in tre step successivi: 15 minuti a cura di Amici della Fondazione della Provvidenza, con l’individuazione delle linee guida per il progetto “La cultura che cura”, marchio registrato con approfondimenti sul contenuto e di implementazione della piattaforma nel suo impiego sul territorio. Il secondo step prevede un’ora e mezza di Vol.To ETS  Centro Studi per il Volontariato Torino. Analisi guidata e ragionata dei bisogni e delle aspettative del territorio quando si affronta il tema della Progettazione Sociale, con riferimento pratico al progetto “La Cultura che cura”, e alle sue azioni. L’analisi specifica per i diversi tipi di fruitori che partecipano di volta in volta ai laboratori. Il terzo step è un’ora e mezza a cura di Gaetano Baldacci, già residente regionale, che si occuperà delle strategia d’impatto e delle strategie del progetto in rapporto ai fondi e agli steakholder.
L’Associazione Amici dell’Educatorio ODV si occupa di progetti a sostegno delle fasce deboli e alla capofila e ideatrice della “Cultura che cura”, progetto che rientra nel sistema Motore Cultura ispirato al Welfare generativo, nel quale il piano di inclusione sociale passa attraverso la possibilità di accedere attraverso le proposte culturali. A tale scopo è costruita la rete territoriale che ha messo a disposizione  le risorse culturali diventando parte integrante del sistema, coinvolgendo una cinquantina di interlocutori in fase di espansione, tra fondazioni, musei, aree archeologiche, cinema e teatri. I beneficiari sono individuati sul territorio da servizi sociali, sportelli civici, associazioni culturali e altri sportelli gestiti da associazioni culturali. Fa parte inoltre del comitato scientifico di controllo e coerenza del progetto, rispetto ai principi e ai valori che lo ispirano, e di coordinamento e verifica dell’attività della ricerca scientifica.
La Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS nasce come ente filantropico per Regio decreto nel 1735. Nel 1920 si crea la Fondazione, in seguito alla trasformazione dell’omonima IPAB, ai sensi della legge della Regione Piemonte n.12 del 2/08 2017. Con il provvedimento della Regione Piemonte datato 6 febbraio 2023, la Fondazione è stata iscritta in “Altri enti del Terzo Settore”. È impegnata in progetti volti a promuovere la salute, l’istruzione, l’impegno culturale e l’inclusione sociale all’interno della comunità. Queste iniziative sono realizzate grazie alla co-progettazione e co-gestione delle varie organizzazioni di partenariati, concentrandosi su diversi tipi di target d’età. I progetti hanno la finalità di migliorare lo sviluppo personale e fornire un supporto fornendo ricche attività culturali. Le aree di intervento sono: contrasto alle dipendenze, educazione sulle life skills, educazione alla legalità, educazione digitale e prevenzione del bullismo e cyber bullismo, prevenzione alla violenza di genere, sportello psicologico di ascolto, laboratori culturali per bambini e ragazzi, Inclusivo per disabilità fisiche sensoriali e cognitive, social hub, progetto “La cultura che cura”. Beneficiari di tutte le attività sono 6 mila soggetti.
Vol.To ETS è un’associazione riconosciuta del Terzo Settore, di secondo livello, ovvero un’associazione  di associazioni composta da 144 associazioni socie. Dal 1997 lavora al fianco dei servizi di volontari affinché siano sempre più consapevoli del loro ruolo di costruzione del bene comune. Sono coinvolti nel progetto Paola De Matteo, Clarissa Amateis, Matteo Maritano, Francesco Restauri.
Mara Martellotta

World Press Photo chiusa per sciopero

In segno di solidarietà e vicinanza alla Global Sumud Flotilla e al popolo palestinese, World Press Photo Torino domani, venerdì 3 ottobre, resterà chiusa all’Accademia Albertina delle Belle Arti.

 

La decisione è stata presa da Cime, società che organizza la tappa torinese della mostra internazionale e che aderisce allo sciopero generale. Anche dal mondo culturale torinese, dunque, arriva un segnale forte di sostegno all’azione della Flotilla e al popolo palestinese.

 

La mostra riprenderà regolarmente sabato 4 ottobre. La foto vincitrice di quest’anno, peraltro, è delle palestinese Samar Abu Elouf: è un’immagine, pubblicata dal New York Times, che ritrae Mahmoud Ajjour, 9 anni, un bambino mutilato da un attacco israeliano sulla Striscia di Gaza, nel marzo 2024.

 

La Fondazione World Press Photo di Amsterdam si è espressa chiedendo, a livello internazionale, l’accesso degli aiuti umanitari in Palestina. Altresì ha lanciato un appello affinché  tutti i giornalisti sul campo possano compiere, senza rischi e limitazioni, il loro prezioso lavoro.

 

 
In allegato, la foto vincitrice della palestinese Samar Abu Elouf.

Rivoli celebra il rientro nel Centro Giolitti

Il rientro della città di Rivoli all’interno del Centro Giolitti, avvenuto lo scorso anno, rappresenta un momento di grande valore simbolico e culturale.

Rivoli riafferma così la propria appartenenza a una rete che custodisce e diffonde l’eredità di Giovanni Giolitti, statista che ha segnato profondamente la storia politica italiana. Questo ritorno sarà celebrato mercoledì 9 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Conferenze della Casa del Conte Verde, in una serata che unirà memoria storica e prospettive future.

La prima parte dell’incontro sarà dedicata proprio al rientro di Rivoli nel Centro Giolitti e alla presentazione ufficiale delle attività e delle iniziative per il Centenario. Interverranno il presidente del Centro, Paolo Bersani, che illustrerà il significato di questo nuovo percorso comune, il Sindaco di Rivoli, Alessandro Errigo, che porterà il saluto e il sostegno dell’Amministrazione Comunale, e il presidente dell’associazione La Meridiana, Angelo Castagno, che sottolineerà il valore della collaborazione tra le realtà culturali cittadine.

“Il ritorno di Rivoli nel Centro Giolitti è un segno importante – sottolinea il Sindaco Alessandro Errigo – perché ci permette di valorizzare un legame storico con una figura che non fu soltanto un protagonista della vita politica nazionale, ma anche un amministratore locale attento, consigliere comunale nella nostra città per un decennio. Questo Centenario sarà l’occasione per riscoprire la sua eredità e renderla viva, con iniziative che parlino alle nuove generazioni e rafforzino il senso di comunità.”

Nella seconda parte della serata lo sguardo sarà rivolto alla figura di Giovanni Giolitti e al suo legame con la città di Rivoli. Non tutti ricordano, infatti, che Giolitti fu consigliere comunale proprio a Rivoli tra il 1910 e il 1920, un periodo che rinsalda ulteriormente il rapporto storico e politico con la città. Su questo tema interverrà il direttore scientifico del Centro, Pierangelo Gentile, insieme a Carlo Zorzi dell’ Associazione La Meridiana, da oltre trent’anni protagonista della vita culturale rivolese.

L’incontro del 9 ottobre non sarà soltanto l’occasione per guardare al passato, ma segnerà l’avvio di una nuova stagione di iniziative che coinvolgeranno la città di Rivoli nelle celebrazioni del Centenario, riaffermandone il ruolo nella storia e nell’attualità del pensiero giolittiano.

Castello di Rivoli, Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

Sabato 4 ottobre 2025
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Ventunesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il tema conduttore dell’edizione 2025 è quello della formazione, intesa come processo ampio e plurale che attraversa educazione, ricerca, scambio di esperienze e saperi.

Sabato 4 ottobre, il Castello organizza un’apertura straordinaria per l’occasione, dalle ore 11.00 alle ore 21.00. Il pubblico potrà visitare gratuitamente il Museo, la Collezione e le mostre in corso, oltre che partecipare alle numerose iniziative che celebrano questa Giornata dedicata alla cultura del contemporaneo.

Ore 11.00
Giovani visioni, con lo sguardo dei ragazzi
 – Teatro del Castello
Giovani visioni è un’opportunità speciale per vedere il Museo e le sue opere attraverso gli occhi dei ragazzi. In occasione della Giornata Amaci, il Dipartimento Educazione ha invitato i partecipanti a presentare gli esiti, video e podcast, dei workshop realizzati in collaborazione con Fondazione TRG Teatro Ragazzi e Giovani nell’ambito di Summer School Teen.
Summer School è la programmazione estiva curata dal Dipartimento Educazione, attiva dal 2010, che offre a tutti l’opportunità di fare esperienza dell’arte attraverso campus settimanali, workshop ed eventi che coniugano arte, teatro, danza, musica e nuove tecnologie.

Ore 11.00, 14.00, 16.00 e 18.00
Visite guidate. Inserzioni e Premio Collective – primo e secondo piano, Edificio Castello

Inserzioni è un programma che invita artiste e artisti a produrre nuove opere in dialogo con le sale del Castello. Gli artisti coinvolti nella prima edizione sono: Guglielmo Castelli, Lydia Ourahmane e Oscar Murillo. Le visite guidate includono anche l’opera di Adji Dieye, vincitrice del Premio Collective 2025 dedicato a giovani artisti. Condotte dalle Artenaute del Dipartimento Educazione, le visite sono una preziosa opportunità per conoscere le molte storie che si intrecciano nelle nuove opere esposte.

Ore 16.00
Nel segno dell’arte: speciale weekend’arte dedicato a nonni e nipoti – terzo piano, Edificio Castello

In linea con il tema della giornata, il Dipartimento Educazione propone un appuntamento speciale del weekend’arte dedicato per l’occasione a nonni e nipoti. La mostra Il Castello Incantato sarà l’occasione per immergersi nel Free Land Scape di Paola Pivi e per sperimentare le innumerevoli forme dell’arte tra le opere di Carla Accardi, Lucio Fontana e Claes Oldenburg. Un pomeriggio all’insegna della condivisione dei saperi, dell’incanto e della bellezza.

Ore 18.30
UNA SCUOLA AL CASTELLO DI RIVOLI – Una nuova idea di formazione – Sala 13, I piano, edificio Castello
UNA SCUOLA AL CASTELLO DI RIVOLI è un progetto di formazione artistica post-laurea con sede al Castello, sviluppato nell’ambito del CRRI, il Centro di Ricerca del Museo. Dal 2024, i partecipanti lavorano collettivamente per destrutturare le proprie discipline e “rallentare la produzione” in uno spirito di dialogo aperto.
Il progetto è oggi alla sua seconda edizione. Durante l’incontro moderato da Marcella Beccaria, Vice Direttrice del Museo, le fondatrici dell’iniziativa Cally Spooner e Lilou Vidal raccontano la loro idea di formazione e presentano la seconda edizione dal titolo ‘Punto di partenza per l’elaborazione critica: Allungamento fino a NOTTURNO’ (30 settembre – 3 ottobre 2025 al Castello di Rivoli, 6 – 9 ottobre 2025 nella città di Torino e dintorni).

Ore 18.00 – 21.00
Apertura straordinaria

Per la Giornata del Contemporaneo, il Museo accoglie il pubblico con un orario esteso aprendo i piani I, II e III dell’edificio Castello fino alle ore 21, nell’ambito della collaborazione con C2C Festival.

Ore 21.00 – 00.30
C2C Festival / Sonorizzazione musicale –  Atrio e spazi esterni Manica Lunga 

C2C Festival, riconosciuto dall’autorevole rivista musicale Pitchfork come “the one-plus-ultra festival of avant-garde eclecticism”, è il festival musicale indoor più grande in Italia ed è considerato uno dei festival di musica avant-pop più apprezzati al mondo. In collaborazione con il Castello, C2C Festival cura un programma di sonorizzazioni degli spazi esterni della residenza sabauda che da 40 anni ospita il Museo d’Arte Contemporanea. L’evento anticipa la 23esima edizione del C2C Festival, che si svolgerà a Torino dal 30 ottobre al 2 novembre 2025.

Ingresso gratuito a tutti gli eventi.
C2C Festival ingresso gratuito previa registrazione sulla piattaforma