ilTorinese

Bartoli: “Agrivoltaico e fotovoltaico, una norma che tuteli territorio e agricoltori”

Torino, 16 ottobre 2025 – “La V Commissione consiliare – Ambiente, di cui sono onorato di essere il Presidente, ha preso oggi l’impegno di lavorare con celerità e determinazione, anche a seguito di un’eventuale approvazione del Decreto Legge Energia, di cui oggi il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato a breve l’esame in Consiglio dei Ministri, per armonizzare la necessità di produrre più energia da fonti rinnovabili, in particolare per quanto concerne il fotovoltaico, e le esigenze del territorio e dell’ambiente”, lo dichiara il Consigliere regionale Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente PML), a margine della sessione congiunta della V Commissione e della III Commissione per l’audizione dell’Assessore Marco Marnati sul tema dell’agrivoltaico, richiesta dal Vice Presidente del Consiglio regionale, Domenico Ravetti.
 
“I 5GW di produzione di energia da fonti rinnovabili per il Piemonte – prosegue Bartoli -, rappresentano un obiettivo complesso da raggiungere, anche a dispetto del numero sempre crescente di richieste di installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici: il tema è quello di trovare una quadratura fra l’esigenza di produrre più energia solare, per l’ambiente e per l’economia del Paese, con la tutela del comparto agricolo e del paesaggio. Le criticità in questo senso esistono, è inutile negarlo, e spesso sono acuite da una normativa comunitaria, recepita da quella nazionale, che frena qualsiasi norma regionale o locale volta a porre delle limitazioni e regolamentazioni, per esempio per i terreni a uso agricolo, piuttosto che in prossimità di centri abitati o per definire delle priorità tra possibili luoghi per l’installazione di nuovi impianti. Su questo tema lavoreremo, come Commissione e in accordo con l’Assessore Marnati, una volta che sarà approvato il Decreto Energia annunciato oggi dal Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, che tra l’altro conosce molto bene le peculiarità piemontesi: la quantità di territorio montano, per esempio, riduce le possibili aree da destinare agli impianti fotovoltaici”.
 
“Il Piemonte ha una grande tradizione agricola e tutt’ora l’agricoltura è una risorsa fondamentale per intere comunità – conclude Bartoli -, non è pensabile che questa tradizione debba essere sacrificata anche a fronte di esigenze condivisibili e significative, quali la produzione di energia da fonti rinnovabili, senza tener conto delle esigenze proposte dagli Enti Locali e dal territorio, come anche giustamente sottolineato da quasi tutti i Commissari che sono intervenuti”.

«Fine della vita oggi», convegno al Cottolengo

Venerdì 17 ottobre convegno alla Piccola Casa di Torino

 

Dalle ore 8.30 alle 17 nella Sala Convegni (via Cottolengo 12) in occasione della Giornata Mondiale della Bioetica

 

In occasione della Giornata Mondiale della Bioetica (Unesco), venerdì 17 ottobre 2025 dalle ore 8.30 alle 17 nella Sala Convegni della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12), si tiene il convegno «’Non c’è diritto senza limiti’ (Valerio Onida). Una prospettiva medica e giuridica sulla fine della vita oggi».

 

Il seminario formativo, voluto dal Padre generale della Piccola Casa Padre Carmine Arice e dalla Direzione generale dell’Ospedale Cottolengo, vede la partecipazione di medici e infermieri palliativisti, bioeticisti, giuristi e pastoralisti che a vario titolo sono impegnati in prima persona nell’assistenza ai malati in fase avanzata e nel dibattito legislativo e bioetico. I lavori in particolare intendono offrire uno spazio di riflessione poliedrica sul tema del fine vita. La giornata si propone di fornire ai partecipanti mattoni fondamentali per una personale riflessione in materia che permetta di comprendere meglio i nodi di una tematica complessa e spesso fraintesa.

 

Intervengono:

 

  • Padre Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa;
  • Gian Paolo Zanetta, Direttore generale dell’Ospedale Cottolengo;
  • Antonio Spagnolo, Coordinatore della Sezione di Bioetica e Medical Humanities del Dipartimento di Scienza e Bioetica;
  • Claire Fourcade, medico in Cure palliative, già Presidente della Société Francaise de Soins Palliatifs;
  • Stefano Canestrari, Professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB);
  • Mauro Ronco, Professore emerito di Diritto penale all’Università di Padova, Vicepresidente del CNB, Presidente del Centro Studi Rosario Livatino;
  • Ferdinando Garetto, medico in Cure palliative, responsabile medico del Cottolengo Hospice di Chieri (TO)

 

Moderano:

 

  • Ferdinando Cancelli, medico palliativista, membro della Pontificia Accademia per la Vita e collaboratore del quotidiano “Il Foglio”;
  • Lucetta Scaraffia, storica e giornalista, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, organismo del Governo italiano

«Le tematiche sulla fine della vita», spiegano i promotori del convegno, «occupano una parte sempre più rilevante del dibattito pubblico, non solo in Italia. A fronte però della rilevanza di un argomento che tocca tutti sia dal punto di vista medico e umano che etico e giuridico, le argomentazioni portate a sostegno di diritti reali o presunti non sono sempre chiare e giustificate da una riflessione pacata. Il rischio, in un momento in cui anche la politica deve prendere decisioni delicate, è quello di cadere nell’ideologia piuttosto che ragionare su dati ed evidenze».

 

 

 

Iscrizioni

 

 

 

L’evento è accreditato per tutte le professioni sanitarie.

 

Per iscriversi: https://forms.office.com/e/B2WSwx7aRT

 

 

 

La Segreteria Organizzativa è a cura del Centro di Formazione dell’Ospedale Cottolengo.

 

 

Accoltella suo padre nella notte: ferito, l’anziano riesce a fuggire

Un 24enne ha accoltellato il padre nel sonno a Grignasco nel Novarese  nella notte tra domenica e lunedì. Il genitore  è riuscito a fuggire e si è recato al pronto soccorso di Borgomanero. I  carabinieri hanno arrestato il giovane con l’accusa di tentato omicidio. La  moglie della vittima, madre dell’arrestato, ha detto che il ragazzo si sarebbe svegliato improvvisamente durante la notte e avrebbe colpito con un coltello da cucina  il padre che dormiva sul divano del soggiorno. Il 72enneha  riportato lesioni  al volto, al collo e alle mani.

Camminate Reali immersi nella storia a Moncalieri

In programma domenica 19 ottobre 

Fin dal 2018, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude ha dato vita al progetto Camminate Reali, con un duplice obiettivo: valorizzare il sistema delle 16 Residenze Sabaude del Piemonte e, al contempo, offrire un’esperienza unica attraverso un cammino che unisce storia, paesaggio e benessere. Queste manifestazioni non competitive si sono affermate con grande successo, capaci di attirare ogni volta migliaia di partecipanti e di conquistare una enorme attenzione mediatica. La prossima tappa si svolgerà domenica 19 ottobre, con data di riserva in caso di maltempo fissata per domenica 26 ottobre, e punterà i riflettori su una delle perle sabaude, il castello di Moncalieri.
Imponente custode di storia, affacciato sulla collina torinese, il castello sarà il fulcro di un‘esperienza che promette scorci paesaggistici sorprendenti e inaspettati. Due percorsi ad anello pensati per soddisfare ogni passo, entrambi con partenza dal Comune di Moncalieri e con arrivo al Bosco del Re. Un tracciato più impegnativo, di circa 17 km, con un dislivello di 350 metri, che prenderà il via alle 8.30, e un percorso più breve, circa 10 km, con un dislivello di circa 200 metri, che partirà alle 9. Il “kit del Viandante” potrà essere ritirato sabato 18 ottobre sia presso le biglietterie della Reggia di Venaria e del Castello di Moncalieri , sia domenica 19 ottobre direttamente in piazza del Comune di Moncalieri, prima della partenza. Non mancano le opzioni per il parcheggio, con numerose zone gratuite come via Petrarca, piazza Garibaldi, interscambio stazione FFSS e Brandina, oltre a un’opzione a pagamento nel parcheggio multipiano di via Alfieri, tutte situate a pochi minuti a piedi dal punto di partenza.
Le Camminate Reali sono realizzate in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Piemonte, Città di Moncalieri, i Comuni coinvolti e Visit Moncalieri, per garantire una giornata indimenticabile tra arte, storia e natura.

Info: www.camminatereali.it

Mara Martellotta

“Da Fontana, a Crippa, a Tancredi”. Il Museo Accorsi-Ometto si apre ancora al Novecento 

 

La formidabile avventura del Movimento spazialista

Il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto prosegue la sua ricerca sull’arte italiana del Novecento, che ha visto di recente protagonista Carol Rama. Dal 17 ottobre prossimo al 15 febbraio 2026, lo fa con la mostra dal titolo “Da Fontana, a Crippa, a Tancredi. La formidabile avventura del Movimento spazialista, a cura di Nicoletta Colombo, Serena Redaelli, Giuliana Godio, e con la consulenza scientifica di Luca Massimo Barbero.

“ Il nostro museo, incentrato su opere settecentesche, da tempo si dedica in particolare all’arte del Novecento – spiega Luca Mana, direttore del Museo Accorsi-Ometto – e con questa mostra intende indagare il ruolo dello spazialismo nel rinnovamento artistico dell’immediato secondo dopoguerra”.
La trasformazione dell’arte italiana è iniziata nella seconda metà degli anni Quaranta e non è immaginabile senza l’approccio concettuale al problema dello spazio, individuato, in pittura, da segni – base, linee, buchi e tagli nelle tele. Questo cambiamento trova impegnati in prima linea i protagonisti del Movimento spazialista, affascinati da una nuova visione del cosmo, sintetizzata in manifesti usciti tra il 1947 e il 1958.

“Fondamentale risulta il sodalizio tra Lucio Fontana (1899-1968), artista e autore dell’interpretazione dello spazio allusivo a una dimensione immateriale, e il collezionista Carlo Cardazzo (1908-1963), editore e illuminato mercante d’arte, titolare della galleria Del Cavallino di Venezia e della galleria del Naviglio di Milano – ha dichiarato il professor Luca Massimo Barbero, consulente scientifico della mostra – Lo Spazialismo o ‘Concetto spaziale dell’arte’ coinvolge l’interesse di intellettuali, artisti, scrittori e poeti che riconoscono in Fontana un leader provocatore e rivoluzionario, ideatore dal 1949 delle sperimentazioni sui ‘buchi’, costellati da un ordito di materie, pietre, sabbie e vetri colorati, in cui il vuoto diventa l’elemento costruttivo di un nuovo cosmo. Dopo il 1958 Fontana proseguirà la sua ricerca con i Tagli, noti come ‘Concetti spaziali-attese’, ricchissimi di varianti, realizzati con l’intento di rappresentare la tridimensionalità in pittura”.

L’esposizione riunisce le circa 50 opere di 24 maestri provenienti da musei, raccolte istituzionali e private, e si apre con Lucio Fontana, formatosi artisticamente a Torino, per proseguire con Roberto Crippa (1921-1972), artista in dialogo con le tendenze internazionali del gesto e del segno, interpretate in formule vorticose, spiraliformi e dinamiche, riflessi del personale vitalismo e della passione per il volo acrobatico, con escursioni nel riferimento al surrealismo e al primitivismo totemico. Il percorso espositivo esplora le tematiche dei protagonisti dello spazialismo milanese, fucina creativa delle ricerche del Movimento con opere di Gianni Dova, Cesare Peverelli, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass, Beniamino Joppolo, Aldo Bergolli e Gian Carozzi, autori interessati a implicazioni surrealiste ed esistenziali, sostenuti dalle iniziative espositive culturali di Cardazzo, collezionista e gallerista aperto a confronti internazionali e al coinvolgimento collezionistico con Peggy Guggenheim, aspetti che conferiscono allo scenario spazialista importanti riferimenti cosmopoliti.
La rassegna documenta anche il notevole contributo allo Spazialismo dato dagli artisti veneziani, giunti alla sperimentazione sulla fenomenologia spaziale tra il 1951 e il 1952: Virgilio Guidi, Tancredi Parmeggiani, Mario Deluigi, Edmondo Bacci, Vinicio Vianello, Gino Morandis e Bruna Gasparini, Ennio Finzi, Saverio Rampin e Bruno De Toffoli, protagonisti delle novità apportate dalla pittura astratta degli anni Cinquanta, con una sensibilità squisitamente veneta nei confronti della luce, del colore e di un linguaggio transitato da scansioni spaziali in tramature astratte, al fascino del vuoto ricco di segni e di deflagrazioni cromatiche. Dal carattere inclusivo del Movimento e dalla ampia visione strategica di Cardazzo, derivano le presenze spazialiste di Roberto Sebástian Matta Echaurren, Giuseppe Capogrossi, Enrico Donati, Iaroslav Serpan e di Remo Bianco, testimoni delle contaminazioni surrealiste, segniche e nucleari ricorrenti nel clima interdisciplinare degli anni Cinquanta.

La mostra ospita un’opera di Iaroslav Serpan mai esposta prima, intitolata “Bruvs woun” del 1954, e un’opera di Lucio Fontana del 1957 intitolata “Concetto spaziale n.115”. Entrambe le opere provengono dalla raccolta della Fondazione Milena Milani. La prima mostra di luce nera del cosiddetto “Ambiente spaziale” di Lucio Fontana fu ospitata da Carlo Cardazzo nella sua galleria del Naviglio a Milano, che diventò così la sede storica dello Spazialismo, la cui rapida diffusione avvenne grazie al lavoro del medesimo. Il 6 novembre 1951, presso la galleria del Naviglio, venne firmato il Manifesto dell’Arte Spaziale, da vari artisti tra cui Milena Milani come unica donna. Il termine fa riferimento alla nuova “era spaziale”, con gli sviluppi in campo tecnologico e le novità che permisero di disintegrare i limiti creati dalla materia, e che condussero verso l’esplorazione della comunicazione via etere. Apparecchi come la radio e la televisione divennero modelli di ispirazione, capaci di abbattere la tridimensionalità materiale per aprire una finestra sulla quarta dimensione. In questo senso il Movimento spaziale ha restituito pienamente il volto del proprio tempo fornendo un resoconto della società di quegli anni, che stava scoprendo le possibilità consentite dai nuovi mezzi. Nel 1949 iniziò la serie dei “Concetti spaziali”, a cui appartiene la tela della Fondazione in prestito a Torino.
“La scoperta del cosmo è una dimensione nuova, è l’infinito – dichiarò Lucio Fontana a Carla Lonzi in una celebre intervista – allora io buco questa tela, base di tutte le arti, creando una dimensione infinita”.
Il ‘buco’ non è un gesto distruttivo, ma un’azione che porta il concetto di spazio nell’opera e l’apertura oltre il limite. L’operazione mentale che dà origine al gesto di aprire la materia alla concezione spaziale è quella che avrebbe portato Fontana alla serie cui il suo nome rimarrà legato in maniera permanente, i “Tagli”.  Oltre a questa tela, la Collezione Milena Milani in Pinacoteca conta anche su una tela della serie dei “Tagli” e su due sculture in ceramica realizzate ad Albissola, località di cui Fontana era frequentatore assiduo e dove possedeva anche uno studio.

Orari: martedì, mercoledì e venerdì 10-18 / giovedì 10-20 / sabato, domenica e festivi 10-19 / lunedì chiuso

Visite guidate alla mostra: sabato, domenica e festivi 11.30-17.30 / costo 6 euro più biglietto intero euro 14
Speed Tour: durata 35 minuti da martedì a venerdì ore 17 – costo 3 euro+biglietto d’ingresso
Giovedi spaziale: visita guidata alla mostra 23/10, 30/10, 6/11, 4/12, 1/1 2026, 8/1 2026  e 5/2 2026 – 6 euro + biglietto d’ingresso
Visita guidata con il direttore Luca Mana: giovedì 20/11, 11/12 e, dal 2026, 22/1 e 12/2 alle 12.30 – 12 euro + biglietto d’ingresso.

Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto – via Po 55, Torino – telefono: 011 837688

Mara Martellotta

Mezzi pubblici, 4 milioni di biglietti contactless venduti a Torino: +51% nel 2025

 

Sono sempre più numerosi i cittadini che preferiscono il biglietto digitale per muoversi a bordo di bus, tram e met Metropolitana. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati venduti oltre 4 milioni di biglietti City 100 tramite il sistema Tap&Go, che permette di pagare con la carta contactless direttamente sui mezzi. Un numero davvero importante, che segna un aumento del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Cresce anche il numero degli abbonamenti e dei carnet di sosta acquistati tramite l’app GTT SostApp: 79 mila, con un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In parallelo, le vendite via app ed e-commerce dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico locale rimangono solide. L’abbonamento più acquistato sull’e-commerce è l’Under 26 mensile, mentre il biglietto più richiesto continua a essere il City, seguito dal Daily, con numeri in crescita anno su anno e mese su mese.

Nel percorso di innovazione digitale rientra inoltre l’introduzione dei nuovi biglietti digitali da 48 e 72 ore, approvata ieri dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora Chiara Foglietta. I nuovi titoli, disponibili a breve sull’app TO Move, affiancheranno le versioni cartacee “Tour” con una tariffa agevolata che incentiva l’utilizzo delle soluzioni digitali.

“I dati diffusi da GTT confermano che la digitalizzazione è ormai una leva strutturale per rendere il trasporto pubblico più efficiente, sostenibile e vicino alle esigenze delle persone – dichiara l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta. – Questi risultati sono il frutto di un lavoro condiviso tra Città e GTT per promuovere una mobilità sempre più moderna e accessibile, capace di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità del servizio. La transizione digitale, infatti, non è solo una questione tecnologica: significa costruire un sistema di trasporti più equo, sostenibile e integrato, che incentivi l’uso del mezzo pubblico e contribuisca agli obiettivi di neutralità climatica che Torino si è posta”.

In arrivo anche nuove funzionalità dedicate all’infomobilità per l’app TO Move, che offrirà una mappa interattive e aggiornamenti in tempo reale sui mezzi e sulle fermate. Sarà inoltre possibile accedere agli avvisi sul servizio, per ricevere aggiornamenti immediati sulla rete.

TORINO CLICK

Nei Distretti del commercio il futuro dei piccoli centri

 

Il commercio di prossimità come presidio sociale e motore di sviluppo è stato al centro dell’incontro “Commercio e distretti, un patto per lo sviluppo”, organizzato martedì 15 ottobre  da Confesercenti Torino e Provincia nella sede della Città metropolitana di Torino. L’appuntamento ha riunito istituzioni, amministratori locali, rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria per fare il punto sull’esperienza dei primi quattro anni dei distretti del commercio, una delle innovazioni più significative delle politiche regionali a sostegno del settore.

Promossi dalla Regione Piemonte e sostenuti dalla Città metropolitana di Torino, i distretti rappresentano una rete di collaborazione tra enti locali, operatori economici e associazioni di categoria, finalizzata a rafforzare la competitività delle attività di vicinato e la vitalità dei centri urbani. Oggi in Piemonte sono attivi 94 distretti, urbani o diffusi, che hanno generato oltre 30 milioni di euro di investimenti, di cui 8 milioni a fondo perduto, destinati a interventi di riqualificazione degli spazi pubblici, innovazione tecnologica, formazione e valorizzazione del commercio locale.

“La presenza dei negozi di vicinato è un presidio fondamentale contro lo spopolamento – ha sottolineato Sonia Cambursano, consigliera metropolitana per lo sviluppo strategico –. Il nostro obiettivo è far continuare a vivere i territori e in questo i distretti del commercio sono nostri grandi alleati. Auspichiamo che si integrino sempre più con le altre politiche di sviluppo locale.”

“Lo strumento dei distretti è una delle innovazioni più importanti di questi anni – ha aggiunto il vicesindaco Jacopo Suppo –. Nelle nostre comunità anche un solo negozio fa la differenza per la qualità della vita. Con la regia della Città metropolitana potremo consolidare le collaborazioni e creare nuove opportunità di crescita condivisa per il futuro.”

L’incontro è stato aperto dagli interventi di Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte, e di Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio di Torino. Hanno partecipato Carlo Chiama, direttore di Confesercenti Torino e Provincia, Ermanno Torre dell’Arecom e Luca Tamini, docente del Politecnico di Milano, che ha illustrato il contributo dei Distretti del commercio allo sviluppo locale.

Nei saluti in collegamento video, l’assessore regionale al Commercio Paolo Bongioanni ha confermato l’impegno e l’interesse della Regione Piemonte per il rafforzamento dei distretti e per la prosecuzione delle politiche di sostegno al commercio di prossimità.

Le conclusioni sono state affidate a Nico Gronchi, presidente nazionale di Confesercenti, che ha sottolineato il valore della cooperazione istituzionale come condizione per il rilancio delle economie locali e che proprio per questo le proposte attualmente avanzate al governo sono indirizzate alla prospettiva della rigenerazione urbana.

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Al Mauriziano il robot – chirurgo asporta un polmone con due adenocarcinomi

Un complesso intervento di chirurgia toracica è stato portato a termine con successo all’Ospedale Mauriziano di Torino grazie alla combinazione tra chirurgia robotica e un trattamento farmacologico personalizzato. La procedura, una pneumonectomia sinistra (asportazione completa del polmone), è stata eseguita su una paziente di 70 anni che aveva precedentemente seguito un percorso di chemioterapia e immunoterapia neoadiuvante per ridurre due adenocarcinomi di grandi dimensioni localizzati nel lobo superiore e in quello inferiore.

«Si tratta di un’operazione rara e complessa, con un rischio elevato di complicanze, ma resa possibile dalle buone condizioni generali della paziente e dagli effetti positivi del trattamento preoperatorio», spiega Alberto Sandri, responsabile della Chirurgia toracica del Mauriziano, affiancato dai dottori Lorena Costardi e Stefano Ganio.

L’intervento, durato circa quattro ore, è stato condotto interamente con tecnica robotica a quattro accessi, che ha permesso di limitare le incisioni, ridurre il trauma operatorio e favorire una ripresa più rapida, secondo il protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery). Questo approccio, che punta a ottimizzare il recupero postoperatorio, consente una minore degenza e un ritorno più veloce alla normalità.

Il caso è stato seguito da un team multidisciplinare che ha coinvolto diverse professionalità del Mauriziano, coordinate dal Centro Accoglienza e Servizi (CAS) per i pazienti oncologici. «Oltre alla determinazione della paziente – sottolinea Sandri – è stato decisivo il lavoro di squadra tra oncologi, anestesisti, pneumologi, fisiatri, fisioterapisti e personale infermieristico. Solo con un approccio condiviso è possibile garantire la migliore presa in carico».

La combinazione di chemioterapia e immunoterapia perioperatoria, oggi tra i trattamenti più innovativi in ambito oncologico, ha lo scopo di contenere localmente la malattia e migliorare l’esito chirurgico. Tuttavia, rappresenta una sfida per il chirurgo per via delle modificazioni indotte nei tessuti e nei linfonodi dalla risposta immunitaria. Nonostante ciò, la paziente ha lasciato l’ospedale in buone condizioni e sta recuperando rapidamente, con controlli clinici che confermano un’evoluzione favorevole.

L’équipe di Chirurgia toracica del Mauriziano si occupa delle principali patologie oncologiche del torace — polmoni, mediastino e parete toracica — integrando le tecniche robotiche con quelle tradizionali per unire precisione e minimo impatto chirurgico, sempre sotto la guida diretta del chirurgo alla consolle.

«Il successo di questo intervento – commenta Franca Dall’Occo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano – è il risultato della sinergia tra competenze cliniche, tecnologia e collaborazione tra professionisti. È grazie a questa integrazione che la chirurgia robotica riesce a tradursi in un reale beneficio per i pazienti».

Sulla stessa linea, Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, sottolinea: «Disporre di tecnologie all’avanguardia e di professionisti altamente qualificati consente alla sanità pubblica piemontese di offrire cure di eccellenza. Il caso del Mauriziano dimostra, ancora una volta, la qualità e l’efficacia del nostro sistema sanitario».