ilTorinese

Aurélien Boussin alla galleria Domus Lascaris di Torino

Dal 15 ottobre al 5 dicembre il gruppo Building mette in mostra sei opere dello scultore normanno 

Il linguaggio artistico di questo scultore trasmette un’energia immobile nella quietezza del marmo, una forza che vibra tra la perfezione della geometria e l’imprevedibilità della natura. La mostra, che permette di scoprire l’arte di questo autore e che il gruppo Building ha scelto come prossima esposizione alla Domus Lascaris di Torino, invita a scoprire un universo di forme eleganti e pure attraverso sei opere di marmo e pietra.

Le sculture astratte di Boussin si ispirano al mondo naturale e nascondo dall’equilibrio tra rigore e sensibilità, dando vita a creazioni che sembrano materializzare il flusso vitale. La sua poetica prende forma da alcuni volumi simbolici, come il cubo, la sfera e l’uovo. Da questi solidi l’artista esplora gli stati d’animo dell’uomo, mettendoli in rapporto con la perfezione dell’universo e traducendo in opere che trasmettono un profondo senso di serenità o inquietudine. Ne è un esempio l’opera “Toc Vajont”, in cui lo slancio verticale del marmo evita la tragedia del 1963, inducendo lo spettatore a una potente riflessione sulla fragilità e la forza della natura. Questo linguaggio è frutto del particolare linguaggio artistico di Boussin, iniziato con la formazione in restauro di monumenti storici, a Notre Dame de Paris e al Château de Versaille, e poi sbocciato lungo la Loira attraverso l’amore per il marmo, che lo ha condotto fino al cuore delle Alpi Apuane, dove tra Carrara e Pietrasanta ha fondato il suo laboratorio. Le ampie vetrate di Domus Lascaris offriranno ai passanti la possibilità di apprezzare le opere a tutte pe ore del giorno, rivelando normale linee sinuose delle sculture entrino in risonanza con l’architettura modernista del palazzo, in un dialogo costante tra interno ed esterno, tra la visione dell’artista e lo spazio abitativo. Questo è il riflesso della filosofia che anima l’impegno culturale del Gruppo Building.

“La capacità di infondere vita e dinamismo in un materiale eterno come il marmo è ciò che rende interessante il lavoro di Aurélien Boussin – dichiara Luca Boffa, CEO del Gruppo Building – le sue opere celebrano la bellezza e la complessità della natura, una visione che si sposa con la nostra idea di creare spazi in cui architettura e arte contribuiscono al benessere”.

L’esposizione torinese implementa il percorso internazionale di un artista prestigioso, esposto ed apprezzato in contesti come Barcellona, Hong Kong, Roma, Milano, Forte dei Marmi, in Francia, Svizzera, Norvegia, Cina e Romania. Giovedì 16 ottobre, dalle 18, lo spazio Domus Lascaris sarà aperto per un incontro con l’artista, occasione di dialogo tra Boussin e il pubblico, e di presentazione delle sue opere.

Mara Martellotta

“Aspettando Meating”, i piaceri della carne

A Savigliano appuntamento per tutti i “meat lovers” e per i palati più sopraffini tra “show-cooking” e incontri vari

Da venerdì 10 a domenica 12 ottobre

Savigliano (Cuneo)

“Meating” come “carne”. E quanti buongustai amanti del genere stanno aspettando questo fine settimana per farne giusta (e in tutti i modi) scorpacciata a Savigliano, dove per tre giorni, da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, si terrà la seconda edizione di “Aspettando Meating: percorsi di carne bovina piemontese”. Tre giorni pieni pieni di appuntamenti di diverso genere e di alto livello. L’organizzatrice “Fondazione Ente Manifestazioni”, infatti, allestirà in piazza del Popolo, due spazi: un’“Area Meating Experience”, nella quale saranno protagonisti soprattutto gli show-cooking promossi da chef rinomati e associazioni di settore e un’“Area Meating Talk”, che vedrà alternarsi convegni, conferenze, presentazioni non solo per addetti ai lavori ma anche per un pubblico più vario e generalista.

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita fino ad esaurimento posti.

Per ulteriori info, si può telefonare al numero 0172/712536 o scrivere a: info@entemanifestazioni.com

Ad aprire le danze, nell’“Area Meating Experience”venerdì 10 ottobre, sarà “Coalvi” con le sue meraviglie della carne di “razza piemontese” accompagnate da un doppio evento di assaggi con vino in abbinata. Alle 17, wurstel, polpette al pomodoro e bollito; alle 18 carne in gelatina, brasato e spezzatino.

Sabato 11 ottobrealle 13, gli “Amici della Piemontese” (in collaborazione con la Cantina “Ca del Baio” e la “Macelleria Boasso”) faranno assaggi comparati (e certo molto apprezzati) di carne di “razza piemontese” e vino “alla scoperta di differenze e peculiarità”Alle 15,30, dietro i fornelli ci sarà il blasonato “paninaro gourmet” Daniele Reponi, ovvero il “non-chef dei panini” che si autodefinisce “un po’ oste e un po’ salumiere” e che racconterà la “bovina piemontese” e i prodotti del Piemonte nei suoi panini. Alle 18“Coldiretti” presenterà uno show-cooking dedicato alla carne bovina di “razza piemontese”, in cui i consumatori potranno assaggiare uno dei prodotti più rappresentativi del “Made in Cuneo” abbinato alla “Birra Baladin”.

Domenica 12 ottobre, l’allevatore Dario Peruccaalle 11, presenterà uno show-cooking sulla “cruda battuta al coltello” all’aroma di Begonia, mentre alle 12, il macellaio Matteo Monieri dimostrerà come la “magra carne Piemontese” bene accetti anche la cottura al “barbecue”Alle 15,30 e alle 17, il “butcher chef” veneto Matteo (Teo) Villani proporrà alcune curiose (e gustose) ricette internazionali. Chiusura alle 18,15 con “Asprocarne Piemonte” che, per il suo 40° compleanno, lancerà “Crudissima”, ovvero il “Festival della carne più buona del mondo”.

In parallelo, nell’“Area Meating Talk”, si inizia sabato 11 ottobrealle 9,30, con il Convegno organizzato da “Anaborapi” sul contributo degli allevamenti di “bovini autoctoni” al “mantenimento dell’avifauna”Alle 15, la nutrizionista Susanna Bramante sfaterà tanti luoghi comuni contro la carne per quanto riguarda l’alimentazione, la sostenibilità e la scienza. Alle 16,30, la “CIA” cuneese approfondirà il ruolo  dell’agricoltura nell’educazione alimentare.

Domenica 12 ottobrealle 11, la “Compral – Commercializzazione prodotti allevamenti” promuove un Convegno sulla sostenibilità della sua filiera per la valorizzazione del territorio e, alle 16, in collaborazione con il “Comune di Savigliano” presenterà le sue tre prelibatezze “De.Co. – Denominazione Comunale di Origine”“Madama La Piemonteisa”“Pan dl’Alvà di Savigliano” e “Pnon” di Levaldigi. Infine, alle 18, in collaborazione con l’ “Atl del Cuneese”, verranno presentati i principali eventi fieristici che vedono sempre quale protagonista la “carne bovina Piemontese”.

Poi tutti a casa … e, forse, a pancia piena, in molti salteranno la cena!

g.m.

Nelle foto: Immagini di repertorio – Show-cooking con Luca Terni nel 2023 e “Barbecue” in azione

“Volersi Bene”, la boutique del benessere

Inaugura la sua nuova sede a Balangero, alla presenza di Carlo Rosa conte di Corneliano

Sabato 18 ottobre prossimo si terrà l’inaugurazione della nuova sede della boutique del benessere “Volersi Bene”, un evento a metà tra benessere, bellezza e raffinatezza, che avrà il Conte di Corneliano come ospite d’onore. Dopo 10 anni di attività, “Volersi Bene” scrive un nuovo, affascinante capitolo della sua storia: alle ore 15.30 la boutique del benessere, fondata da Monica Romanetto, aprirà ufficialmente le porte della sua nuova sede a Balangero, in stradale Mathi 24/a. Si tratta di un evento unico nel suo genere, pensato per chi ricerca l’eleganza, la cura del dettaglio e servizi esclusivi. Un invito rivolto in particolare alle donne che desiderino prendersi del tempo per sé in un ambiente dove bellezza, benessere e consapevolezza si incontrano.

A rendere ancora più speciale l’inaugurazione, sarà la presenza del Conte Carlo Rosa di Corneliano, ospite d’eccezione e autentico cultore dell’eccellenza nella cura della persona. Il Conte guiderà le clienti alla scoperta del reparto Skincare e Haircare, entrambe linee griffate Volersi Bene, offrendo consulenze personalizzate e la possibilità di testare prodotti selezionati con un approccio sartoriale al benessere.
Il vero fiore all’occhiello dell’inaugurazione sarà la presentazione di una nuova linea make-up, creata per esaltare la bellezza naturale con formule performanti, sicure e inclusive. Una postazione dedicata permetterà alle ospiti di provare in anteprima i prodotti, guidate dai consigli di professionisti ed esperti. Per accompagnare l’esperienza sarà allestito un buffet raffinato, con proposte pensate anche per chi soffre di diabete o intolleranze alimentari, perché bellezza e benessere iniziano da ciò che si sceglie di mangiare.
Il nuovo spazio sarà impreziosito da un allestimento in tema autunnale, elegante e accogliente che riflette lo spirito del brand: calore, attenzione e quella delicatezza che da sempre contraddistinguono “Volersi Bene”. A guidare il progetto, ancora una volta, la visione appassionata di Monica Romanetto, affiancata da sua figlia Martina Bottero Quaranta, per offrire un’esperienza che va oltre l’acquisto e che si concretizza in un viaggio personalizzato nel mondo della cura di sé stessi.

Mara Martellotta

Da Cereseto al mondiale di Nuova Delhi. Arjola Dedaj, medaglia di bronzo 

Alcuni giorni dopo la “Sfilata della Gioia” nel castello di Cereseto, la modella e atleta Arjola Dedaj ha ottenuto in India un grande risultato sportivo nel mondiale paraolimpico di Nuova Delhi. Sabato 4 ottobre 2025 Arjola si è aggiudicata la medaglia di bronzo nel salto in lungo con la misura di metri 4.41 alle spalle della francese Tiffany Logette-Lods, medaglia d’argento e alla spagnola Alba Garcia Falagan, medaglia d’oro. La prestazione nella categoria T11 della nostra atleta, nonostante l’intervento medico per problemi fisici durante la gara, le ha permesso di ritornare sul podio mondiale dopo la medaglia d’oro ottenuta a Londra nel 2017.

Nata ipovedente a Tirana nel 1981, ha iniziato in Albania l’attività sportiva nel baseball per ciechi e accarezzato il sogno dell’atletica mondiale dopo l’esordio del 2014. Arjola e altre sei colleghe si erano esibite domenica scorsa 28 settembre a Cereseto nel castello di Francesco Sangiovanni, presidente del gruppo HGM Spa, realtà industriale nei settori immobiliare, alberghiero e delle telecomunicazioni. La sfilata di Cereseto “Sette Spose per un Castello” ideata da Simona Giantin, responsabile e fondatrice del progetto Associazione Rosa Assoluta, è stata interamente dedicata a modelle con grave disabilità visiva, non vedenti e ipovedenti.
Il commosso pubblico presente ha potuto ammirare l’eleganza non convenzionale che ha unito moda e inclusione, evento unico nel suo genere, trasformando un luogo storico in un palcoscenico di autentica bellezza. Gli abiti da sposa indossati nella serata sono stati messi a disposizione da una boutique privata di Milano, mentre le acconciature e makeup sono stati curati dal salone Ricci e Capricci di Castagnone di Pontestura. I cani da guida, compagni inseparabili delle ragazze, hanno arricchito l’inconsueta passerella. L’originale evento sarà promosso in altre città italiane.
Armano Luigi Gozzano 

Free Flow, Conticelli (Pd): “In tangenziale ancora troppa incertezza”

 Il nodo autostradale e tangenziale gestito dalla nuova ITP (Ivrea Torino Piacenza), guidata dal gruppo Sis di Dogliani, è strategico per il Piemonte e soprattutto per il capoluogo. In particolare, fra i temi affrontati questa mattina in Commissione, di spiccata rilevanza sono il completamento del nodo idraulico di Ivrea, con i dieci chilometri di opere (e il casello di Borgofranco, importante accesso per il nuovo ospedale, ma non previsto nel piano ministeriale) e la tangenziale torinese.

Al netto delle opere di messa in sicurezza idraulica e sismica, della manutenzione sui cavalcavia, su cui il nuovo gestore, al quale spettano gli investimenti, sta già lavorando con le progettazioni, c’è tutto il tema del boulevard extraurbano della tangenziale torinese, raccordo strategico con tutta la rete delle autostrade e delle provinciali, ma anche per l’accesso alla città e all’area metropolitana.

Sul tavolo il primo tema è il riordino dei caselli, che oggi creano disparità e non facilitano la viabilità. Basti pensare a Bruere e corso Susa per Rivoli o Falchera e Corso Giulio per Torino: da una parte si paga dall’altra no, creando ingorghi nelle ore di punta. Analoga situazione all’innesto con la Torino-Milano. I tecnici ITP oggi ci dicono che il sistema alternativo allo studio è il free flow, come sulla Asti Cuneo, ma senza alcuna certezza rispetto al meccanismo di gestione che, attualmente, sulla Asti Cuneo crea disagi. Per chi non ha Telepass o sistemi analoghi è, infatti, necessario iscriversi e pagare sul portale, un sistema complesso se pensiamo che la tangenziale di Torino è attraversata quotidianamente da oltre quattrocentomila veicoli.

Organizzare la gestione del nodo tangenziale per almeno i prossimi due decenni non è semplicemente una questione tecnica, ma riguarda la visione della viabilità di accesso alla città e delle interconnessioni intermodali. Servono, dunque, indirizzi e scelte precisi da parte della politica. La decisione, a oggi, sta in capo al Ministero, ma coinvolge fortemente le competenze del livello regionale, che può non può limitarsi a restare semplice spettatore.

Nadia CONTICELLI – Vicepresidente II Commissione del Consiglio regionale e Consigliera regionale del Partito Democratico

8 ottobre: manifestanti in piazza anche oggi a Torino

/

AGGIORNAMENTO:

8 ottobre – Anche questa sera circa duemila manifestanti pro Gaza hanno manifestato per le vie di Torino. Si sono inizialmente ritrovati in piazza Castello dove hanno tenuto un’assemblea pubblica. Poi è iniziato il corteo che a un certo punto si è fermato davanti ai cancelli della Rai di via Verdi presidiati dalla polizia.

  7 ottobre sera – Come era stato annunciato, il corteo pro Gaza non autorizzato da questura e prefettura si è tenuto nelle vie del centro, da via Milano a piazza Castello, fino a corso Giulio Cesare. Presenti  bandiere della Palestina e di Cobas, USB, Rifondazione e Potere al Popolo. Non hanno aderito i partiti della sinistra e la Cgil. In testa al corteo lo striscione: “Il genocidio non è finito. Siamo Resistenza. Continuiamo a bloccare tutto”. E’ stata annunciata una nuova manifestazione per questa sera, mercoledì 8 ottobre, alle 18,30

 

 

Torino, 7 ottobre 2025. La città si prepara a una serata tesa. Nonostante il mancato via libera della Questura, un gruppo di collettivi e attivisti ha confermato che il corteo a sostegno di Gaza si terrà comunque questa sera, con partenza prevista da piazza Castello intorno alle 19:30. L’iniziativa, priva di un’organizzazione ufficiale e senza l’adesione di forze politiche, è diventata un banco di prova per la gestione dell’ordine pubblico e per la libertà di manifestare.

Diversamente da altre mobilitazioni, questa volta nessun partito o sindacato tradizionale ha scelto di partecipare. I promotori parlano di un’azione “autonoma e dal basso”, nata sui social e sostenuta da reti studentesche, centri sociali e gruppi di solidarietà internazionale.
I principali partiti progressisti — dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle fino ad Alleanza Verdi e Sinistra — hanno invece preso le distanze, giudicando “inopportuna” la coincidenza con l’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Una scelta che ha lasciato campo libero a una mobilitazione slegata da logiche istituzionali.

La Questura di Torino aveva invitato gli organizzatori a rinviare la manifestazione o a trasformarla in un presidio statico, citando motivi di sicurezza e l’assenza di una comunicazione formale del percorso. Il divieto, tuttavia, non ha fermato la protesta. E nelle ultime ore gli appelli alla partecipazione si sono moltiplicati, rilanciati da pagine e profili legati al mondo dell’attivismo cittadino.
Il clima resta incerto: la Prefettura ha disposto un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine in centro, mentre le autorità temono disordini nel caso in cui il corteo tenti di muoversi per le vie del centro storico.

Le forze dell’ordine presidieranno piazza Castello e le vie adiacenti fin dal tardo pomeriggio. Nonostante l’assenza di un percorso ufficiale, gli agenti sono pronti a intervenire in caso di corteo spontaneo.
Il rischio di tensioni non è escluso, anche alla luce delle proteste pro-Palestina che nei giorni scorsi hanno provocato scontri a Roma e in altre città italiane.

 

Rosta Calcio vince 22^ Coppa Grande Slam – Memorial Angelo Fanton

IL TORINESE WEB TV

Rosta Calcio vince la 22^ Edizione Coppa Grande Slam – Memorial Angelo Fanton. 2ºclassificato Cenisia e 3ºMirafiori. La Coppa Grande Slam è un torneo di calcio dedicato alle società dilettantistiche del Torinese, nato nel 2004 da un’idea di Stéphane Panetta. Il torneo si svolge tra la fine di agosto e i primi giorni di ottobre, coinvolgendo le 16 società che, nella stagione sportiva precedente, terminata a maggio, si sono classificate dalla 17ª alla 32ª posizione. Ogni anno, il torneo è suddiviso in 11 categorie, che vanno dall’Under 19 fino ai “primi calci” (bambini nati nel 2018). Quest’edizione ha visto la partecipazione di 178 squadre suddivise in 11 categorie. Le partite si sono disputate sui campi del G.S.D. KL Pertusa, A.P.D. Pro Collegno Collegnese, ASD Beiborg e ASD Nichelino Esperia, Cenisia e Vianney. La 22ª edizione (2025) ha introdotto una nuova Coppa, poiché quella precedente era stata vinta dalla Sisport per tre edizioni consecutive. L’obiettivo del torneo è offrire alle sedici società escluse dalla classifica del Super Oscar l’opportunità di partecipare a un prestigioso evento che permetta loro di mettere in mostra le proprie qualità e di confrontarsi con altre realtà. In questo modo, le squadre possono prepararsi al meglio per il campionato, evitando la necessità di organizzare amichevoli, e allo stesso tempo rappresenta un’importante occasione per quelle società escluse dal Super Oscar. Negli anni, la Coppa Grande Slam è diventata un appuntamento fisso, riconosciuto e atteso da tutta la comunità calcistica giovanile piemontese. Ai nostri microfoni il Presidente del Comitato Organizzatore Andrea Ristorto.

FRANCESCO VALENTE

 

Guarda il video:

“Bloccare i trasporti? Lo impedisca una norma costituzionale”

Caro Direttore,
Le proteste sono il sale della democrazia ma fino a che punto possono spingersi? Nell’epoca di comunicazioni globali i trasporti sono come il sistema circolatorio per
l’uomo. Bloccare i trasporti è molto più che una protesta Sindacale o politica. Al Governo ebbi la responsabilità del Tavolo dei Trasportatori, il tavolo più difficile in assoluto come sanno bene Prodi e Enrico Letta che non riuscirono ad evitare il blocco dei tir del dicembre 2007. Un blocco che fece perdere al nostro Paese ben 4 miliardi di produzione. Senza dimenticare lo sciopero dei camionisti che portò al golpe cileno di Pinochet. Nei miei anni di governo durante la crisi economica più pesante l’Italia fu l’unico Paese in Europa a non avere il blocco dei tir. Me lo riconobbe al Senato anche la opposizione. Le proteste per la Palestina l’altro sera hanno portato al blocco del Frejus l’unico traforo aperto perché quello del Bianco è chiuso per manutenzione. Contemporaneamente venivano bloccati alcuni porti e aeroporti. Nella economia moderna il funzionamento del sistema dei trasporti è vitale. Bloccando i trasporti si bloccano le medicine, generi alimentari e quant’altro.  Chi ne paga le conseguenze? I più deboli , il lavoro , le entrate fiscali dalle quali dipendono le risorse per la Sanità e la Scuola.
Le Manifestazioni  debbono essere libere ma non possono danneggiare la Comunità e soprattutto la parte più debole. La protesta sarebbe tanto più convincente senza atti di violenza e di blocco . La libertà di manifestazione concede al popolo come il voto libero la più alta possibilità di espressione delle proprie posizioni. Chiedo ai giuristi se il divieto a bloccare i trasporti e gli snodi infrastrutturali delle reti di trasporto non possa essere inserito nella Costituzione.

Mino GIACHINO già sottosegretario ai trasporti