ilTorinese

Askatasuna, Zangrillo: “Fucina di illegalità”

«Ha fatto bene la Procura di Torino a ricorrere in appello contro la decisione di assolvere sedici militanti di Askatasuna dall’accusa di associazione a delinquere», dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione e segretario di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo che prosegue:

«Parliamo di soggetti che da anni si rendono protagonisti di aggressioni, intimidazioni e atti violenti contro le Forze dell’ordine, ferendo poliziotti e carabinieri e alimentando odio e tensione nelle nostre città. Askatasuna non è un centro sociale: è una vera fucina di illegalità ed eversione, un luogo in cui si organizzano azioni contro lo Stato, come dimostrano gli assalti ripetuti ai cantieri dell’alta capacità Torino–Lione. E oggi le stesse persone vicine a questo centro sociale hanno preso come bersaglio, con cori e insulti, il ministro Giuseppe Valditara, a cui esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza: episodi che confermano, ancora una volta, la natura violenta e intollerante di questi ambienti.

È ora di mettere fine a questa deriva estremista: i violenti vanno privati di ogni spazio concesso e riportati davanti alle proprie responsabilità. I cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla legalità, non a convivere con chi si fa beffa delle istituzioni», conclude Zangrillo.

cs

Bartoli: “Il nuovo salone polifunzionale di Bessolo è un simbolo di comunità, amicizia e collaborazione”

Scarmagno (Bessolo), 21 settembre 2025 – È stato inaugurato questa mattina il rinnovato salone polifunzionale della Frazione Bessolo di Scarmagno, intitolato ai compianti Parroci don Zaverio Pecchenino e don Stefano Fogliato, figure amate e di riferimento per la comunità.

Alla cerimonia, particolarmente sentita, hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a tanti cittadini.

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli ha rivolto un sentito ringraziamento al Sindaco Adriano Grassino e a tutta l’Amministrazione comunale “per il grande impegno e la visione dimostrata nel restituire alla comunità uno spazio rinnovato, moderno e funzionale, destinato a diventare un punto di riferimento per famiglie, associazioni e cittadini”.

Tra le presenze istituzionali e associative si segnalano:
• S.E. Rev.ma Daniele Salera, Vescovo di Ivrea,
• il Parroco don Piero Agrano,
• il Dirigente del Commissariato di Polizia di Stato di Ivrea e Banchette, dott. Domenico Giampà,
• il Maresciallo Capo Gianfranco Calabrese, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Strambino,
• l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI – Gruppo Volontari ANC di Ivrea-Banchette ODV,
• l’Associazione Polizia di Stato di Ivrea,
• numerosi sindaci e amministratori del territorio,
• le associazioni locali e i tanti volontari che hanno contribuito a rendere speciale la giornata.

La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa e un momento conviviale all’insegna della fraternità e della sinergia tra istituzioni, comunità e associazioni.

“Questo salone – ha sottolineato Bartoli – non è soltanto un edificio, ma un segno concreto della volontà di custodire la memoria di due figure fondamentali per la comunità e, allo stesso tempo, di rafforzare i legami sociali e costruire insieme il futuro del territorio”.

Sciopero generale, lunedì di passione: difficoltà per chi usa i mezzi pubblici

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Lunedì 22 settembre si preannuncia una giornata complicata,  è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore  indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per tematiche politico – sociali.

Tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati possono scioperare per l’intera giornata. Difficoltà per chi utilizzerà i mezzi pubblici.

Dalle 21:00 di domenica 21 settembre fino alle 21:00 del giorno successivo è stato infatti proclamato uno sciopero nazionale che coinvolgerà il Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord.

Durante le 24 ore di agitazione, la circolazione ferroviaria potrà subire cancellazioni e modifiche.

Per quanto riguarda il servizio regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper, saranno comunque garantite le fasce orarie di tutela previste nei giorni feriali: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

Gli orari dei treni assicurati sono disponibili sull’orario ufficiale di Trenitalia e sui rispettivi siti: www.trenitalia.com, www.trenord.it e www.trenitaliatper.it.

Gtt: IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

La traccia della tentazione in un gioco di ruolo

In un’atmosfera sospesa tra realtà storica e immaginazione, ispirata a “Il nome della Rosa”, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, nel torinese, apre le porte a un’esperienza di gioco unica, ambientata nel Medio Evo, tra chiostri, reliquie e leggende popolari.

“I misteri di Ranverso-la traccia della tentazione” è un’avventura originale scritta dal Departmets & Dragons dell’Università degli Studi di Torino, con il contributo dell’associazione ludica “Fortuna Dado”, pensata appositamente per il suggestivo complesso gotico. L’iniziativa rientra nell’ambito delle Gep, le giornate europee del patrimonio. Il gioco è costruito su Rosewood Abbey, titolo pubblicato in Italia da Grumpy Bear e ideato da Kalum, basato sul sistema narrativo “carved from brindelwood” (PbtA), in cui i misteri si svelano durante il gioco, senza un finale prestabilito. La vicenda prende il via il giorno di Sant’Antonio, quando una strana impronta viene rinvenuta nei pressi del chiostro. I giocatori, nei passi dei frates herodotes sono chiamati a investigare fra voci, simboli e interrogatori, e scopriranno il segreto nascosto dietro la comparsa di quella impronta. Nel corso dell’avventura, ambientata nei luoghi più emblematici della precettoria, potranno incontrare virtualmente figure realmente vissute, come il pittore Giacomo Jaquerio o il precettore Jean de Monte Chenu, accanto ad altri personaggi immaginari, creati per intrecciarsi con la storia autentica del luogo.

Il gioco di ruolo è uno strumenti potente che, attraverso la finzione e l’interazione può essere utilizzato per esplorare la mente e le emozioni umane. Il gioco di ruolo stimola la creatività e la memoria, il problem solving e la capacità di adattamento. Il fatto che ciò avvenga in un luogo ricco di storia, come Ranverso, che ne diventa la cornice e il contenitore ideale, affianca a tutte queste caratteristiche e qualità un modo straordinario per vivere i luoghi straordinari della precettoria.

Per i partecipanti, il ritrovo sarà alle 11.30 con una visita guidata alla precettoria e pranzo al sacco nel chiostro, e dalle 14 alle 18 il gioco di ruolo.

Mara Martellotta

Pentenero (Pd): “Buono Vesta, click day inaccettabile”

“È già stato presentato un numero di domande pari a quelle finanziabili con il budget disponibile di 10 milioni di euro”.
Dopo mesi di campagne promozionali discutibili, nei quali Fratelli d’Italia ha spesso associato, illegittimamente, il proprio simbolo di partito a quello di un’iniziativa istituzionale della Regione, questa è la dicitura che le famiglie piemontesi possono leggere sulla pagina del Buono Vesta.
Il click day è durato mezz’ora e migliaia di famiglie che avrebbero avuto diritto a ricevere il contributo economico hanno così visto la loro domanda respinta.
Già pochi minuti dopo la mezzanotte le code virtuali erano lunghissime, ed è stato evidente a tutti quanto avevamo già ribadito: la dotazione finanziaria di Vesta era chiaramente insufficiente!
Per capirlo bastava un semplice calcolo matematico. Con 10 milioni di euro e un importo medio di 1000 € per buono, solo 10.000 delle quasi 150000 famiglie aventi diritto avrebbero potuto beneficiare del contributo economico.
La scelta di un click day per distribuire i fondi, poi, è inaccettabile, perché non risponde ai bisogni delle famiglie: il buono andrà a chi è stato più fortunato.
Le politiche sociali sono una cosa seria, non una lotteria! Episodi come quello di Vesta non fanno altro che far crescere la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, perché i cittadini e le cittadine questa mattina si sentono presi in giro, soprattutto dopo mesi di annunci.
Avevamo espresso tutti questi dubbi alla Giunta e all’Assessore Marrone negli scorsi mesi, e ancora una volta lo scorso martedì durante la seduta del Consiglio Regionale
Eravamo stati, purtroppo, facili profeti; abbiamo già chiesto risposte a Marrone, che ci ha ignorato. Ma non ci fermiamo qui: la Giunta Regionale non può continuare a prendere in giro le famiglie piemontesi
Gianna Pentenero
Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale

Il cammeo musicale di Shreveport

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Caleidoscopio rock usa anni 60

Ciclicamente ritorniamo a parlare di grafica delle etichette discografiche, sapendo bene che nella seconda metà degli anni ‘60 negli Stati Uniti i loghi variavano incredibilmente, dalle fattezze spartane a soluzioni quasi artistiche e complesse, dalle scelte squadrate a toni perfino neoclassicheggianti e “retro”.

In quest’ultimo caso rientra pienamente l’etichetta “Paula Records” (sussidiaria di “Jewel Records”) dell’area di Shreveport (Louisiana), fondata da Stanley Lewis nel 1965; il logo è da sempre noto agli appassionati, dal momento che presentava caratteri assolutamente “retro”, con grafica quasi dai toni “liberty” e con una sorta di cammeo centrale e profilo femminile (con colori di fondo dal bianco al rosa confetto). D’altronde il nome si riferiva espressamente ad una donna, in particolare alla moglie Paula dello stesso Stanley Lewis, non di rado senza nemmeno l’indicazione “Records”. I generi coperti erano variegati (dal rock al rhythm&blues, al soul, al funk etc.) e l’attività (intensa fino almeno al 1973) si protrasse ulteriormente per decenni, finché il notevole catalogo venne rilevato nel settembre 2005 dalla compagine giapponese “P-Vine Records”, con estensione del mercato al sud-est asiatico.

Si può affermare che nell’ambito del garage rock l’etichetta “Paula Records” possa apparire marginale; tuttavia la qualità musicale delle incisioni ha fatto sì che vari 45 giri “Paula” siano tranquillamente entrati in “compilations” di garage rock, anche recenti.

Qui di seguito verranno elencati esclusivamente i 45 giri di surf, garage e psychedelic rock del lustro 1965-1970, con rilevante predominanza della produzione musicale del gruppo “The Uniques”, che con “Paula Records” vantò una solida collaborazione:

– THE UNIQUES “Not Too Long Ago / Fast Way Of Living” (219) [1965];

– THE UNIQUES feat. Joe Stampley “Too Good To Be True / Never Been In Love” (222) [1965];

– JOHN FRED “Fortune Teller / Making Love To You” (225) [1965];

– THE UNIQUES “Lady’s Man / Bolivar J” (227) [1965];

– THE UNIQUES “You Ain’t Tuff / Strange” (231) [1966];

– JOHN FRED “Sun City / Can’t I Get (A Word In)” (234) [1966];

– THE CHAPS “Forget Me / Tell Me” (236) [1966];

– TOM AND THE CATS “Walkin’ Man / Summertime Blues” (242) [1966];

– JOHN FRED “Leave Her Never / Doing The Best I Can” (244) [1966];

– THE UNIQUES “Run And Hide / Good Bye, So Long” (245) [1966];

– JOHN FRED & HIS PLAYBOYS “Outta My Head / Loves Come In Time” (247) [1966];

– THE CHAPS “Remember To Forget Her / You’ll Be Back” (250) [1966];

– TOM AND THE CATS “Nothing In This World / Good Good Lovin’” (253) [1966];

– THE BAD BOYS “Love / Black Olives” (254) [1966];

– JOHN FRED & HIS PLAYBOY BAND “Up And Down / Wind Up Doll” (259) [1967];

– FIVE BY FIVE “Shake A Tail Feather / Tell Me What To Do” (261) [1967];

– THE UNIQUES “Groovin’ Out (On Your Good Good Lovin’) / Areba” (264) [1967];

– THE SPECTRES “Psychodelic Situation / I Cried” (270) [1967];

– JOHN FRED & HIS PLAYBOY BAND “Agnes English / Sad Story” (273) [1967];

– THE UNIQUES “Every Now And Then (I Cry) / Love Is A Precious Thing” (275) [1967];

– ONE WAY STREET “Tears In My Eyes / I See The Light” (281) [1967];

– FIVE BY FIVE “You Really Got A Hold On Me / Harlem Shuffle” (283) [1967];

– FIVE BY FIVE “Fire / Hang Up” (302) [1968];

– JOHN FRED & HIS PLAYBOY BAND “Little Dum Dum / Tissue Paper” (310) [1968];

– FIVE BY FIVE “She Digs My Love / Ain’t Gonna Be Your Fool No More” (311) [1968];

– FIVE BY FIVE “Apple Cider / Fruitstand Man” (319) [1969];

– THE UNIQUES “Sha-La-Love / You Know That I Love You)” (320) [1969];

– FIVE BY FIVE “15 Going On 20 / Penthouse Pauper” (326) [1969];

– FIVE BY FIVE “Good Connection / Never” (328) [1970];

– FAMILY TREE “Electric Kangaroo / Terry Tummy” (329) [1970];

– OXFORDS “Come On Back To Beer / Your Own Way” (331) [1970];

– JOY “Get Outta My Mind / Your Mama” (341) [1970].

Gian Marchisio

Violentata a 17 anni nel bagno del Lingotto, al via il processo

Aveva 17 anni allora e si erano conosciuti in una chat online. Lui ventenne, originario del Congo l’avrebbe violentata  nel bagno di un cinema al Lingotto, due anni fa. In questi giorni in tribunale a Torino è iniziato il processo  a porte chiuse. L’uomo è accusato di violenza sessuale.

Torino scende in piazza per il popolo palestinese

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Oggi, a partire dalle 14.30, si è svolta a Torino una manifestazione in sostegno del popolo palestinese, organizzata dal comitato “Torino per Gaza”.

L’iniziativa ha voluto anche supportare l’operazione Global Sumud Flottila, le navi internazionali partite con l’obiettivo di portare aiuti concreti alla popolazione palestinese.
Secondo le stime degli organizzatori, alla manifestazione hanno partecipato circa 5.000 persone. Il corteo è partito da piazza Statuto e ha attraversato diverse vie del centro cittadino: corso Principe Oddone, corso Regina Margherita, piazza della Repubblica, con passaggio davanti al Comune di Torino e piazza Palazzo di Città, per proseguire lungo via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via dell’Arsenale, corso Matteotti e via XX Settembre, fino a corso Vittorio Emanuele II e piazza Carlo Felice, di fronte alla stazione di Porta Nuova.
Nella fase conclusiva, il corteo ha attraversato il cuore della città lungo via Accademia Albertina e piazza Carlina, per terminare infine in via Po, con l’arrivo a piazza Vittorio Veneto.
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Valeria Rombolá 
Foto: Francesca Tertulliani

I minorenni e le trappole della rete

Formazione e giustizia riparativa le azioni messe in campo dalla Città

 

I pericoli della rete per i minori e la tutela della privacy. Sono i temi trattati nell’incontro organizzatodal Lions Club Pino Torinese, a cui è stato invitato anche l’assessore della città di Torino Marco Porcedda che ha descritto, in particolare, il protocollo d’intesa, firmato per altri due anni tra la Città di Torino, in collaborazione con l’associazione Asai e la Procura dei Minorenni. Un percorso attivato per promuovere la giustizia riparativa, il supporto alle vittime e la prevenzione della devianza minorile, come indicato nel protocollo “Ricomincio” in collaborazione con la Polizia Locale che si concentra sull’implementazione dei percorsi di recupero e sostegno per i minori.

«Il nostro obiettivo – spiega l’assessore alla sicurezza e alla cyber security della città di Torino, Marco Porcedda – è di lavorare principalmente con i minori e con le fasce di età più esposte e più vulnerabili. Sosteniamo, con il fondamentale apporto della nostra Polizia Locale, tutti i percorsi di giustizia riparativa per i minorenni e organizziamo diversi momenti di informazione nelle scuole, soprattutto per intercettare le dinamiche di violenza online e i fenomeni di bullismo. L’obiettivo – continua Porcedda – è di educarli a diventare adulti consapevoli nell’utilizzo della rete e tutti i device che possono avere un effetto dirompente sulle loro vite. Non bisogna demonizzare gli strumenti e i social, ma insegnare ai giovani a utilizzarli consapevolmente. Questi interventi preventivi e formativi ci permettono di avere una visione a lungo termine, superando le azioni repressive che non portano a risultati concreti».

Negli ultimi due anni (2023-2024) i casi trattati per allarme sociale dei minori dalla Polizia locale sono saliti da 675 a 714. Sono, purtroppo, saliti gli atti di bullismo da 48 a 55, gli atti persecutori da 10 a 15 e i percorsi di riconciliazione (da 3 con 21 ragazzi a 11 con 33 ragazzi).

Dal canto suo l’assessorato alla sicurezza e la Polizia Locale hanno potenziato alcuni progetti educativi di convivenza civile passando da 281 classi (5.945 alunni) a 320 classi (7.253 alunni) e le attività a contrasto del disagio giovanile da 188 (3.751 alunni) a 179 (4.229 alunni). Nei primi mesi del 2026 partiranno i nuovi corsi nelle scuole e le classi coinvolte sono destinate ad aumentare.

Da molti anni ormai il Corpo di Polizia Locale è impegnato in attività di formazione negli istituti scolastici al fine di creare nei giovani cittadini la consapevolezza dell’importanza del rispetto delle regole e, anche, dei rischi che si corrono utilizzando gli strumenti ampiamente diffusi tra i giovani. Mentre un tempo l’attività era finalizzata esclusivamente alla conoscenza delle norme del codice della strada, ora si parla anche di sicurezza della rete internet, cyberbullismo e uso/abuso di sostanze psicotrope.

TORINO CLICK