Il capogruppo leghista di Venaria Marco Palmieri, è stato preso a calci e pugni da un aggressore che lo ha lasciato a terra sanguinante. I titolari del bar del centro di Venaria davanti al quale è avvenuto il pestaggio hanno prestato i primi soccorsi a Palmieri che è stato successivamente operato in ospedale per ridurre le fratture al volto. La prognosi è di 40 giorni. Secondo fonti dei Carabinieri l’aggressione sarebbe dovuta a motivi personali e non politici.
Sindaco di Carignano, comune capofila “Procedura necessaria per i nostri Comuni, soprattutto per il Pnrr”
Assunzioni smart nei Comuni piemontesi soci ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali.
Dal 7 Marzo sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Concorsi e sul Portale InPA i maxi avvisi per gli elenchi di idonei alle assunzioni nei Comuni (legge 113/2021). Moltissimi i profili professionali richiesti, anche esperti tecnici per il PNRR, sia laureati che diplomati e operai specializzati. C’è tempo fino al 22 marzo per candidarsi. Chi sarà incluso negli elenchi ci resterà per tre anni o comunque fino all’assunzione a tempo indeterminato. I singoli enti locali interessati possono assumere in sole 5 settimane chiamando gli iscritti negli elenchi tramite interpello e svolgendo una sola prova selettiva.
Tra gli enti aderenti all’innovativa procedura ci sono Biella, Pinerolo, Poirino, Serravalle, Venaria Reale, Borgomanero, Santena, Moretta oltre naturalmente al Capofila della gestione associata, il Comune di Carignano. Il sindaco Giorgio Albertino, anche consigliere nazionale dell’associazione Asmel sottolinea «L’iniziativa, cui tutti i Comuni piemontesi possono aderire, coinvolge già diversi Comuni e rappresenta un modo più facile e veloce rispetto al classico concorso pubblico di procedere all’assunzione da parte degli Enti locali in conformità a tutte le regole contabili».
L’obiettivo del nuovo Maxi Concorso indetto da Asmel è anche quello di integrare gli elenchi dei profili banditi nel 2022 e messi a disposizione delle esigenze dei 4mila enti locali soci dell’Associazione, di cui 738 del Piemonte.
Tante le assunzioni che si stanno formalizzando proprio in questi giorni in Piemonte, ad esempio, nel comune di Pinerolo stanno per essere assunti 9 amministrativi di categoria sia C che D.
Dal Comune di Moretta fanno sapere che «è imminente l’assunzione di un amministrativo C e altre procedure sono in fase svolgimento per figure legate al PNRR. L’accordo con Asmel ha dato la possibilità di reclutare personale motivato e qualificato con una procedura innovativa e veloce».
Soddisfatto il Consorzio Chierese per i Servizi della Città Metropolitana di Torino che ha appena assunto utilizzando gli Elenchi di idonei già disponibili. La responsabile del Personale conferma «Procedura di un livello elevato e ben organizzata. La selezione svolta in modo telematico è stata una garanzia di efficienza e trasparenza. È uno strumento snello e rapido per supportare gli Enti Locali spesso oberati di lavoro e burocrazia». Mentre la neoassunta presso il Consorzio sottolinea i vantaggi anche per gli idonei «Un’ottima opportunità per ampliare le possibilità di ingresso nella PA che facilita il processo di selezione, soprattutto per piccoli enti con meno risorse».
Per info visita il sito: https://www.asmel.eu/elencodiidonei
L’ULTIMO RE D’ITALIA. APPUNTAMENTO A PALAZZO CISTERNA
Informazione promozionale
Io sono convinto che l’arte, qualunque essa sia, abbia lo scopo primario di generare emozioni. La mia idea era quella di offrire diverse modalità d’emozione e così ho ingaggiato alcuni amici lasciando loro la libertà totale di esprimere la loro vena artistica secondo il loro istinto…”
IL LIBRO
Peak Tower (Le Cose Dimenticate)
Stefan è un ingegnere meccanico, sposato con Dana e con due figli. Vive una vita tranquilla senza accorgersi che il suo comportamento freddo e insensibile lo sta allontanando dalla moglie e gli impedisce di avere amicizie profonde. Essendo un appassionato di montagna, decide di scalare in solitaria l’impegnativo Peak Tower. Durante il percorso incontra l’enigmatico e misterioso Demetrius, anche lui intenzionato a conquistare la medesima montagna. Decidono di proseguire insieme. Le conversazioni tra i due porteranno Stefan ad intraprendere un viaggio interiore alla ricerca dei ricordi di un trauma cancellato dalla memoria e che solo adesso può prendere forma per essere elaborato ed accettato. Per raggiungere la cima dovrà fare emergere ricordi dimenticati, fare i conti con le proprie emozioni e trovare la forza di perdonare se stesso.
L’AUTORE
Andress Allan Paul, il cui vero nome è Paolo DeAndreis, è nato a Milano nel 1964 e vive a Novara. Diplomato in Tecnologie Meccaniche, si è poi specializzato nella vendita. Ha frequentato diversi corsi formativi sulla comunicazione e ha conseguito un master di Marketing Leadership Development presso l’università SDA Bocconi di Milano. Attualmente lavora come responsabile vendite presso una multinazionale americana. Fin da piccolo ha manifestato particolari predisposizioni artistiche, durante le scuole elementari elaborava fumetti e nel periodo dell’adolescenza ha militato in alcuni gruppi musicali dell’area milanese in qualità di bassista e voce solista. Da sempre appassionato di montagna pratica sport invernali, trekking e mountain bike. Nel 2021 ha pubblicato con la Herkules Books il romanzo “11”, e nel 2022 il romanzo “Peak Tower – Le Cose Dimenticate”.
Potresti raccontare qualcosa di te e il motivo perché hai iniziato a scrivere?
Il mio vero nome è Paolo DeAndreis, ho 58 anni, sono nato a Milano ma vivo da diverso tempo a Novara e Stresa. Attualmente sono responsabile commerciale del canale distributivo di una multinazionale americana che opera nel mercato dei componenti elettronici. Come immagino sia capitato a molte persone, durante il periodo delle varie restrizioni a causa della situazione pandemica, mi sono ritrovato ad avere molto tempo libero e così, un po’ per gioco e sfida personale, ho cominciato a scrivere scoprendo che questa attività cominciava ad appassionarmi. Ho realizzato in breve tempo il mio primo romanzo pubblicato dalla Herkules Books dal titolo 11 ancora disponibile attraverso i principali negozi virtuali e ordinabile anche in libreria. Seguendo il suggerimento dell’editore, essendo 11 un thriller metafisico, si volle creare un’aurea di mistero intorno a chi fosse lo scrittore, e quindi fu necessario utilizzare uno pseudonimo. Per me fu naturale utilizzare il nome Andress Allan Paul coniato per me da un amico all’epoca nel periodo nel quale da adolescente suonavo in una band hard rock di Milano. Questo nome nacque incrociando il mio con quello di Edgar Allan Poe del quale stavo leggendo i racconti. Alcuni amici di allora tuttora mi chiamano così!
Vorresti dirci da cosa hai trovato ispirazione per scrivere Peak Tower, e questa esperienza ti ha insegnato e lasciato qualcosa?
Innanzi tutto bisogna dire che io sono un grande appassionato di montagna. L’ispirazione mi è arrivata durante un’escursione in solitaria dove mi è capitato di trovarmi colto inaspettatamente dalla nebbia, scoprendo che in quella situazione i sensi si amplificano: ogni rumore potrebbe rappresentare un potenziale pericolo. In quell’occasione mi venne in mente l’inizio il senso e la fine della storia ma naturalmente mancava tutto il resto. Trovai poi l’ispirazione per completare il lavoro in alcuni libri che stavo leggendo relativamente alla PNL (Programmazione Neuro Linguistica), in particolare ero affascinato dall’enneagramma che può essere definito uno strumento costituito da una stella a nove punte, ognuna delle quali rappresenta una particolare personalità. Per il mio racconto, quello che viene definito il “perfezionista” calzava perfettamente in quanto in genere si tratta di una persona che tende a reprimere le proprie emozioni. Ho provato quindi a raccontare una storia e contemporaneamente a trattare alcuni argomenti quali la consapevolezza, la potenza del perdono, il conscio, il subconscio, e soprattutto come quest’ultimo può influenzare, e non sempre in modo positivo, la nostra vita. Ho dovuto pertatdo informarmi maggiormente su questi temi permettendomi di arricchire la mia conoscenza.
Andando a sbirciare all’interno del tuo sito web www.andressallanpaul.it abbiamo visto che oltre ai trailers dei tuoi libri ci sono anche delle musiche per accompagnare il lettore durante la lettura. Anche la copertina del libro e le immagini interne sono in realtà delle opere artistiche, come voler integrare diverse forme d’arte. Com’è nata questa idea?
Io sono convinto che l’arte, qualunque essa sia, abbia lo scopo primario di generare emozioni. La mia idea era quella di offrire diverse modalità d’emozione e così ho ingaggiato alcuni amici lasciando loro la libertà totale di esprimere la loro vena artistica secondo il loro istinto. La copertina è un’opera di Giuseppe Ravizzotti e penso sia stato molto abile a racchiudere il senso stesso del libro in un’immagine dove l’alpinista, visto come persona normale, trascina dietro di se il fardello delle esperienze negative della vita. Mentre scrivevo il libro parlai con la collega Violeta Georgieva, anch’essa appassionata di pittura, e che subito manifestò di voler contribuire realizzando un disegno da porre all’inizio di ogni capitolo, e anche in questo caso, cercando di rappresentare il tema del capitolo stesso racchiudendolo in un cerchio. Come dicevo prima, da ragazzo suonavo in una band e quindi sono anche appassionato di musica; è stato pertanto naturale chiedere al mio primo chitarrista Antonio di realizzare un sottofondo atto a stimolare la lettura. In pratica l’idea finale è quella di non offrire un semplice libro ma un insieme di espressioni artistiche.
Venendo al titolo “Peak Tower – Le Cose Dimenticate”, qual è la montagna alla quale ti riferisci e soprattutto, quali sono le cose dimenticate?
La montagna e i posti descritti nel libro non esistono veramente ma sono solo frutto della fantasia anche perché avevo bisogno di descrivere un itinerario includendo la scelta che si adattasse ai tempi della storia stessa e non viceversa. Brevemente il libro racconta di Stefan, padre di famiglia, che decide di scalare in solitaria una montagna. Lungo il faticoso percorso per raggiungere la cima incontra un personaggio misterioso, un certo Demetrius il quale ha il medesimo obiettivo di conquistare il Peak Tower. Ben presto questo compagno d’avventura accompagnerà Stefan non verso la cima ma verso una discesa verso il proprio passato e l’inconscio alla scoperta di se stesso e anche alle “cose dimenticate”.
C’è qualcosa che vorresti dire hai tuoi attuali e futuri lettori?
Ho sentito dire che i libri sono i nostri migliori amici, ci aspettano pazientemente, sempre a nostra disposizione e ci fanno compagnia quando abbiamo voglia di leggere. Penso quindi che, allo stesso modo con il quale scegliamo i nostri amici, sia molto importante scegliere buoni libri. Essendo di parte naturalmente non posso dire se Peak Tower sia un “buon amico” o un buon libro, ma sicuramente è un lavoro onesto scritto col cuore e chi avrà voglia di leggerlo, come nel caso di un amico di “ascoltarlo”, penso potrà ricevere in cambio qualcosa di prezioso sotto forma di emozione.
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La Juve vola! Juventus-Sampdoria 4-2
26esima giornata serie A
Bremer. Augello
Rabiot (2). Djuricicic
Soulè
La Juventus vola in campionato nell’attesa della,probabile, restituzione dei 15 punti di penalizzazione.Stesso identico risultato del derby di 2 settimane fa e con le medesime modalità d’allora.
Calano i brividi sulla schiena del pubblico bianconero con il fuori onda di 71 secondi che permette ai blucerchiati di recuperare il doppio svantaggio. Apre Bremer e chiude Soulé, in mezzo si scatena Rabiot con una bella doppietta, mentre Vlahovic continua il digiuno sbagliando anche un rigore. Nemmeno questa è la volta decisiva,dopo la parziale presenza nel derby, per vedere Pogba: dopo l’esclusione di giovedì contro il Friburgo per motivi disciplinari, eccolo di nuovo assente per la sfida contro i blucerchiati. Colpa di un altro fastidio muscolare durante la rifinitura, alla Juve hanno già fissato per esami strumentali per valutare bene l’entità del nuovo ed ennesimo infortunio.
Enzo Grassano
Nella notte di sabato hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli interforze, coordinati dalla Polizia di Stato, nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”. L’attività è stata svolta principalmente nell’area di Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore, Lungo Po Cadorna e nel quartiere San Salvario.
L’attività, espletata tramite pattuglie appiedate e presidi fissi, ha consentito complessivamente l’identificazione di quasi 300 persone e il controllo di 14 attività commerciali: 5 nell’area di Piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore e 9 nell’area del quartiere San Salvario. In quest’ultimo caso, tutti e nove gli esercizi commercialicontrollati sono stati sanzionati per diverse violazioni amministrative.
Nello specifico:
ü 5 per la vendita di alcolici dopo le ore 21 (via Berthollet, via Baretti e via Saluzzo);
ü 2 per la vendita di alcolici dopo le ore 24 (via Nizza e via Valperga Caluso);
ü 1 per la vendita di alcolici dopo le ore 21 e per l’omessa esposizione della cartellonistica contenente le prescrizioni previste in materia di tutela del riposo della salute e della vivibilità urbana (via Galliari);
ü 1 per l’omessa esposizione della cartellonistica contenente le prescrizioni previste in materia di tutela del riposo della salute e della vivibilità urbana (via Madama Cristina).
Complessivamente, per le violazioni riscontrate, sono state emesse sanzioni per 14443 euro.
A Torino le finali di Champions League 2023 di volley
È ufficiale: il 20 maggio Torino e il Piemonte saranno il palcoscenico delle Finali della Champions League 2023 di volley maschile e femminile.
Fabrizio Ricca: “Fieri di questo ennesimo risultato del Piemonte. Il grande sport genera grandi ricadute e la pallavolo troverà qui una nuova casa”.
Mimmo Carretta: “Siamo felici di ospitare questo importante evento e orgogliosi di mettere a disposizione la straordinaria capacità organizzativa e il nostro patrimonio al servizio del volley internazionale”.
L’annuncio fatto oggi dalla CEV, la Confédération Européenne de Volleyball, rappresenta una grande occasione di promozione sportiva per il Piemonte e per la città di Torino, oltre che un nuovo tassello del puzzle di eventi internazionali che costellano il calendario agonistico locale.
“Siamo fieri che anche la pallavolo internazionale trovi casa in Piemonte e che lo faccia venendo a giocare sul nostro territorio la finale di uno dei suoi titoli più prestigiosi – afferma l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca -. Questo nuovo evento permetterà ad atleti e appassionati di sport di conoscere la nostra regione e scoprirne non solo le bellezze ma anche le solide capacità organizzative. I grandi eventi sportivi sono un traino per l’economia del territorio, questo lo hanno ribadito con precisione tutte le ricerche sulle ricadute economiche che abbiamo fatto svolgere fino a oggi, e siamo certi che anche la Finali della Champions League di volley regalerà al Piemonte grandi soddisfazioni”.
“Dopo il grande successo delle Final Eight di Basket, Torino è pronta ad accogliere un altro appuntamento internazionale di Sport – dichiara l’assessore allo Sport e ai Grandi eventi della Città di Torino, Mimmo Carretta -. In attesa del Campionato Europeo di Pallavolo femminile che vedrà la nostra città sede delle gare Italia-Bosnia Erzegovina e Italia-Croazia rispettivamente il 22 e 23 agosto, il 20 maggio si svolgeranno al Pala Alpitour Le Super Finals di Champions League di Volley 2023, femminile e maschile. Siamo felici di ospitare questo importante evento. I riflettori continuano a illuminare Torino, le sue bellezze, la sua storia, la sua immensa tradizione sportiva. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione la straordinaria capacità organizzativa e il nostro patrimonio al servizio del volley internazionale”.
Il capoluogo del Piemonte è conosciuto per molte ragioni. Sede del regno dei Savoia e prima capitale del Regno d’Italia, vanta anche un ricco passato culturale. È stato infatti un vivace crocevia di variegate personalità, un ritrovo di intellettuali e di conseguenza un ricettacolo di s e leggende. La più famosa vuole che Torino sia magica dato che è il punto di intersezione dei due triangoli della magia, quella bianca e quella nera. Infatti in questa città coesistono sia le energie positive che quelle negative che risultano spartite geograficamente esattamente nei due lati opposti della città.
La Torino magica: il Bene
Tutto il centro abitato è nettamente diviso in due. La parte più vicina al fiume è considerata quella benefica, essendo tradizionalmente collegata al culto delle acque. Sulle sponde del Po infatti sorge la Gran Madre, che secondo le antiche storie è stata fondata su un tempio egizio dedicato alla dea Iside. La chiesa è considerata un posto molto potente per le sue vibrazioni femminili, date dalla presenza di queste divinità che condividono le caratteristiche di vergine e madre. Inoltre pare che lungo la sua scalinata una delle due statue sia la chiave per trovare il Santo Graal. Basterebbe seguire infatti lo sguardo di quella che tiene in mano un calice per trovare la reliquia più famosa di tutti i tempi.
Il polo maschile invece è rappresentato dalla Mole Antonelliana, che viene recepita nella tradizione esoterica come una antenna che canalizza l’energia dalla terra verso il cielo. Invece in Piazza Castello, precisamente davanti all’entrata di Palazzo Reale, è ricco di vibrazioni positive. Infatti il cancello, sorvegliato dai due Dioscuri, rappresenta al contempo il punto più positivo della città e quello di confine con la zona più oscura.
Il Male, il quadrilatero e piazza Statuto
Questa ha la sua maggiore espressione in Piazza Statuto, dove la credenza popolare ha situato l’entrata dell’inferno. Il collegamento con la religione cattolica è sicuramente dovuto al monumento che troneggia al suo centro, quello dedicati ai caduti durante la costruzione del Traforo del Frejus. Si tratta infatti di un ammasso di rocce e di corpi su cui troneggia un Genio Alato. La simbologia ufficiale rappresenterebbe infatti i minatori, vittime di un’impresa che all’epoca era considerata estremamente tecnologica. Essendo una allegoria del progresso, i corpi potrebbero anche rappresentare i Titani sovrastati da una figura celeste, la Ragione. Però proprio la forma di quest’ultima richiama una delle iconografie collegate a Lucifero, un angelo che porta sul capo un pentacolo. Questa interpretazione trova un terreno ancora più fertile nel momento in cui si nota il suo orientamento verso est, direzione in cui sorge la stella del mattino. Però la credenza che questo posto emanasse delle energie ostili era diffusa ben prima dell’installazione del gruppo scultoreo. Infatti in epoca romana lo snodo delle fogne partiva da quest’area: la divisione netta fra le acque bianche, vicine al fiume, e quelle nere avrebbe anche determinato la dicotomia Bene e Male.
Nelle vicinanze allo stesso modo si può trovare il Rondò della Forca, spiazzo utilizzato per l’esecuzione delle pene capitali, e la guglia Beccaria. Si tratta di un piccolo obelisco situato vicino a via San Martino. Fu costruito nel 1808 per misurare il meridiano che passa per Torino: per questo sulla sua punta reca un astrolabio. Si pensa che da qui partano i vertici per il triangolo della magia bianca -che include Praga e Lione- e della magia nera -con San Francisco e Londra.
Leggi anche – Torino e le sue leggende fondative: il toro rosso e la discendenza egizia dei Savoia
Francesca Pozzo