ilTorinese

Dalla Chiesa tra terrorismo e mafia

Martedì 2 maggio, ore 11
Via del Carmine, 14 (Sala 900) 

 

Un incontro al Polo del ‘900 ripercorre la storia esemplare del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, protagonista nella lotta alla criminalità per tutta la sua vita: contro il fascismo prima, contro il terrorismo e contro la mafia da cui fu assassinato il 3 settembre 1982 pochi mesi dopo la sua nomina a Prefetto di Palermo. In appoggio alla mostra che Palazzo Carignano di Torino dedica al Generale, aperta fino al 29 maggio, al Polo ne parlano:

 

Paolo Borgna, ex magistrato, storico, presidente dell’Istoreto

Giancarlo Caselli, ex magistrato e saggista

Claudio Giacchino, giornalista, ex inviato speciale della “Stampa”

Claudio Lunardo, Generale comandante del Comando provinciale dei Carabinieri

Università di Torino in lutto: morti due docenti

La comunità accademica dell’Università di Torino sta è in lutto per  la perdita di due professori  della facoltà di Economia, il professor Mario Pagliero e il professor Alessandro Sembenelli. Il professor Pagliero è deceduto ieri sera, dopo una lunga malattia, e il professor Sembenelli durante la notte. Entrambi erano professori di economia molto apprezzati e rispettati dai loro colleghi, dagli studenti e dalla comunità accademica.

Spaccata in enoteca, ma il ladro di champagne viene arrestato

Questa notte gli agenti della Squadra Volante dell’UPGSP hanno arrestato un cittadino marocchino di 32 anni gravemente indiziato di furto aggravato ai danni un wine club di via Andrea Doria.

Attorno all’una e mezza giungeva infatti la segnalazione al 112 da parte di un residente in via Doria che, insospettito da un rumore di vetri infranti, si affacciava al balcone e vedeva un uomo incappucciato introdursi all’interno del locale, chiudendosi la porta alla spalle. Dalla Sala Operativa della Questura,  venivano prontamente inviati sul posto gli equipaggi di zona che, raggiunto l’obiettivo in brevissimo tempo, si posizionavano sia sull’ingresso principale  che sul retro del locale, come da indicazioni acquisite al telefono tempestivamente dal personale della Sala Radio in contatto col titolare del locale. Quando tutte le vie di fuga erano controllate gli operatori accedevano all’interno dell’esercizio, bloccando l’uomo e traendolo in arresto.

Sul luogo, veniva accertato il danneggiamento di una vetrina, avvenuto verosimilmente con un grosso piccone, che è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro dai poliziotti intervenuti.

DEF, Grimaldi (AVS): Dalla maggioranza una vera manifestazione di DEF-icienza

“Una promessa l’avete mantenuta: avete fatto ‘il ponte’. Altro che campate uniche, altro che unire Villa San Giovanni a Messina. Avete ‘bucato’ uno dei più importanti appuntamenti di questa legislatura: 45 assenze sul documento di programmazione economica e finanziaria su cui ci aspettavamo risposte sulla sanità, sui salari, sull’inflazione. Mi auguro davvero una ‘sostituzione etica’ dei deputati di quei banchi. Non contenti, come se fosse un gioco, avete chiesto la moviola, il Var. E ora vi ripresentate in un’aula vuota con un DEF in cui avete aggiunto 7 parole che semplicemente vi eravate dimenticati. Si è trattato proprio di quella che il dizionario chiama ‘accentuata scarsità di rendimento o di disponibilità’: ovvero di DEF-icienza. Dovete chiedere scusa non a noi, ma al Paese” – così questa mattina alla Camera il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

32esima giornata serie A Torino-Atalanta

Stadio Grande Torino
Sabato 29 aprile ore 20.45

Una sfida che si preannuncia emozionante:di fronte Torino e Atalanta,due squadre che hanno vinto nella giornata di campionato precedente e che puntano a confermarsi per questo importante finale di stagione.I granata di Juric hanno trovato una vittoria di prestigio all’Olimpico contro la Lazio di Maurizio Sarri grazie alla prima rete con la maglia granata di Ivan Ilic, e adesso condivide la nona posizione a 42 punti con Udinese e Fiorentina.
L’Atalanta ha battuto la Roma per 3-1 lunedì scorso ed è rientrata in piena corsa verso il quarto posto, l’ultimo disponibile per qualificarsi in Champions League:se gli uomini di Gasperini vogliono, pienamente, credere nell’obiettivo non possono lasciarsi scappare i 3 punti da questa trasferta.
Una partita aperta a tutti e 3 i risultati.
Notizia flash:
La Fiorentina,dopo il pareggio per 0-0 contro la Cremonese battuta all’andata per 2-0, sfiderà l’Inter nella finale di Coppa Italia che si disputerà mercoledì 24 maggio,ore 21,allo stadio Olimpico di Roma.

Enzo Grassano

Operazione della Guardia di Finanza di Torino: reati tributari, confisca milionaria

Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari a carattere transnazionale: confiscato dalla Guardia di Finanza di Torino patrimonio milionario. Cautelati 71 immobili, 6 terreni auto e denaro per oltre 900 mila euro.

Tra gli immobili confiscati un appartamento dal valore di oltre un milione e 100 mila euro, sito in una rinomata zona residenziale di Napoli.

 

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino, ha confiscato disponibilità patrimoniali appartenenti a un sodalizio criminoso dedito alla commissione di molteplici delitti tributari, anche fraudolenti e a carattere transnazionale.

L’operazione ha consentito di sottoporre a confisca, in favore dello Stato, un compendio patrimoniale dal valore complessivo di oltre 3,3 milioni di euro, composto da 71 unità immobiliari, situate nei Comuni di Napoli e San Giorgio a Cremano (NA), 6 terreni (nelle province di Torino e Napoli), un’AUDI Q3 e denaro per oltre 900 mila euro, depositato su diversi rapporti finanziari.

La sentenza, definitiva, ha anche confermato la responsabilità penale dei destinatari della confisca, condannati poiché facenti parte di un’associazione per delinquere risultata operante nel territorio piemontese e artefice di un’articolata frode “carosello” all’I.V.A. nel settore del commercio all’ingrosso di metalli non ferrosi, la cui esistenza era stata scoperta nel corso delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino.

Il sistema fraudolento posto in essere dagli autori degli illeciti sfruttava il particolare meccanismo di applicazione dell’I.V.A. per le operazioni commerciali in ambito europeo, che esclude la detrazione del tributo in caso di acquisto effettuato da un fornitore dell’Unione europea. Per consentire all’impresa acquirente di fruire, anche in tali casi, della detrazione dell’imposta, veniva “fittiziamente” interposto un soggetto italiano nell’acquisto dei beni tra il venditore con sede in un altro Stato dell’Unione (reale cedente) e l’effettivo cliente residente in Italia. Quest’ultimo riceveva “fisicamente” la merce dall’operatore unionale ma “cartolarmente” la acquistava da una società “cartiera” con sede nel territorio nazionale, la quale emetteva una fattura con I.V.A. senza però mai versarla, così consentendo all’acquirente beneficiario della frode di detrarre indebitamente l’imposta.

Nel caso specifico, la peculiarità della frode accertata era stata quella di interporre fittiziamente ulteriori società estere tra il reale fornitore straniero e le società “cartiere” italiane, con la specifica finalità di rendere ancor più complessa la ricostruzione delle reali operazioni commerciali.

La “frode carosello” così realizzata favoriva, in definitiva, i destinatari finali delle merci (riconducibili ai membri dell’organizzazione per delinquere), che erano in grado di praticare alla clientela prezzi concorrenziali in virtù del mancato sostenimento, di fatto, dell’onere finanziario dell’I.V.A..

Le condotte fraudolente erano state realizzate con il coinvolgimento di ben 36 società, sia italiane sia estere, risultate essere fittizie (prive di dipendenti e di qualsiasi struttura organizzativa) e gestite, di fatto, attraverso un unico ufficio, sito in Torino, le quali avevano emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 100 milioni di euro, evadendo l’I.V.A per oltre 21 milioni di euro.

Nel corso delle indagini erano stati, tra l’altro, sequestrati beni mobili, immobili e attività finanziarie nella disponibilità degli indagati, i quali, a seguito dell’esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Torino, sono stati ora sottoposti a confisca definitiva.

Tra gli immobili confiscati risulta di particolare pregio un appartamento, dal valore di oltre un milione e 100 mila euro, sito in una rinomata zona residenziale di Napoli, formalmente intestato a una società inglese ma riconducibile a uno dei promotori delle frodi fiscali, residente nel capoluogo campano.

Torino, cade dalla finestra e muore sul colpo

Un uomo di 73 anni è caduto dalla finestra della sua abitazione a Torino, in via Oriani. Sul luogo del tragico incidente si sono recati i sanitari che, purtroppo, non hanno potuto fare nulla se non constatarne la morte.  Sono intervenuti gli agenti di polizia di Madonna di Campagna, che non hanno dubbi sulla volontarietà del tragico gesto compiuto.

 

Uomo bloccato con il suo cane nella casa in fiamme, intervengono i vigili del fuoco

Nella frazione di Rivodora a Baldissero Torinese si è sviluppato un incendio in un condominio. Fortunatamente, i vigili del fuoco sono riusciti a salvare il proprietario di casa e il suo cane, entrambi bloccati nella palazzina. Al momento, non sembrano essere in pericolo di vita. Sul posto medici e carabinieri, insieme a diverse squadre di pompieri che hanno domato  l’incendio dopo ore. L’edificio in questione ha riportato danni ingenti. Le cause dell’incendio potrebbero essere legate a un cortocircuito.

(foto archivio)

 

Inaugurato lo sportello per i detenuti a fine pena

Fornire alle persone in procinto di concludere il periodo di detenzione strumenti utili per affrontare l’uscita dal carcere, evitando il disorientamento che caratterizza il ritorno alla libertà.

Con questo obiettivo nasce lo Sportello di Rete Civica – Dimittendi, inaugurato ieri nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino dagli assessori Pentenero, Rosatelli e Tresso e da numerosi enti e associazioni che operano nel carcere.

 

Lo Sportello si rivolge a tutti i cosiddetti dimittendi che sono residenti a Torino e che stanno scontando gli ultimi due anni di pena detentiva; a chi è, in particolare, privo di solide reti familiari, sociali ed economiche e ha bisogno di un accompagnamento nelle fasi delicate che precedono e seguono la conclusione del periodo di detenzione.

Nel concreto, lo Sportello supporterà i detenuti fornendo assistenza per l’iscrizione ai centri per l’impiego, per l’individuazione di soluzioni abitative per i permessi o per il dopo pena, per il rinnovo e la richiesta dei documenti di identità. E ancora, al dimittendo saranno proposte attività formative finalizzate a trovare un lavoro una volta uscito dal carcere, e messi a disposizione gli strumenti utili per rinforzare le reti sociali necessarie per il reinserimento e il rafforzamento dell’occupabilità.

Lo Sportello di Rete Civica – Dimittendi nasce all’interno di un percorso di co-progettazione che prevede quattro azioni integrate da svolgere nell’arco di dodici mesi in collaborazione con la rete dei soggetti e dei servizi già presenti nel carcere (l’ufficio della Garante, l’anagrafe, i servizi sociali) e gli enti selezionati tramite un apposito bando (Sinapsi, Si Può Fare, ACLI, Ovale Oltre le sbarre – Rugby, Casa di Carità) in sinergia con lo Sportello Lavoro della Regione Piemonte.

Il servizio sarà un punto strategico anche per l’erogazione di servizi di supporto al di fuori del carcere, nonché per l’attivazione di percorsi di riabilitazione al lavoro anche attraverso la collaborazione con gli enti che operano all’interno dello Sportello Lavoro finanziato dalla Regione Piemonte.

Per questo motivo all’interno del progetto di Sportello di Rete Civica sono anche previsti dei percorsi formativi altamente professionalizzanti: 36 persone (tra dimittendi e non) usufruiranno della parte formativa trasversale “Stem & Cultura del Lavoro” della durata di 12 ore; 12 persone usufruiranno della parte formativa professionalizzante “Formazione e Inserimento Professionale” della durata di 500 ore; almeno sei persone verranno avviate al lavoro attraverso tirocini di inclusione socio lavorativa della durata di sei mesi.

Per i dimittendi che avessero bisogno di un accompagnamento individualizzato per il reinserimento sociale e/o lavorativo è prevista la possibilità di attivare una “dote individuale di inclusione”, per poter rispondere alle necessità e ai bisogni che emergeranno durante il percorso di accompagnamento. Il budget messo a disposizione prevede un importo medio per ciascuna dote di 1800 euro, da utilizzare in acquisto di beni e servizi secondo le specifiche necessità della persona.

Inoltre, con l’obiettivo di supportare ulteriormente le persone che presto torneranno in libertà, si darà continuità all’interno del carcere alla pratica del rugby, sport di squadra che, per le sue caratteristiche, può contribuire a rinforzare le capacità relazionali e sociali utili per il prossimo reinserimento nella comunità e nel mondo del lavoro, a rafforzare l’autostima, ad educare al rispetto delle regole, al lavoro di gruppo e alla capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.

Il progetto che istituisce lo Sportello prevede anche una Cabina di Regia, di prossima costituzione con un protocollo d’intesa – di cui faranno parte Città di Torino, Ufficio del Garante della Città di Torino, direzione della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino e dal dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Clinica Giuridica) – che avrà i compiti di coordinamento, supervisione, monitoraggio e messa in rete.

L’assessora alla Sicurezza e al Sistema Carcerario della Città di Torino, Gianna Pentenero, ha dichiarato: “Con questo sportello forniremo gli strumenti concreti di cui possono aver bisogno le cittadine e i cittadini che rientrano in società dopo aver terminato di scontare la propria pena. L’esperienza del carcere deve diventare sempre più una parentesi rieducativa della vita e non un momento di sradicamento e alienazione che alimenta il circolo della recidiva che purtroppo caratterizza il sistema nel suo complesso. Questo strumento, inoltre, diminuendo il rischio di delinquere di chi esce e favorendo il suo reinserimento nella società contribuisce a rendere la nostra città più sicura e inclusiva”.

L’assessore ai servizi civici della Città di Torino, Francesco Tresso, ha aggiunto: “L’attivazione di questo sportello ha l’importante significato di considerare il carcere un quartiere della città, e come tale un luogo dove erogare servizi in un’ottica di prossimità. Servizi che in questo caso hanno la funzione, fondamentale, di accompagnare al reinserimento nella vita sociale la persona detenuta, una volta giunta a fine pena. Si tratta di un ulteriore sforzo della nostra amministrazione di andare incontro alle esigenze e ai bisogni di tutti i suoi cittadini”.