ilTorinese

Quando l’ambiente si disegna a matita

Lunedì 3 aprile 2023 alle 16 nella sala conferenze dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14/G a Torino) verrà presentata la mostra “L’ambiente a matita. Ognuno di noi può contribuire a disegnare l’ambiente di cui abbiamo bisogno”.

La mostra, promossa dal Consiglio regionale e realizzata dal Sermig, è composta da 21 pannelli espositivi che propongono, attraverso le splendide illustrazioni di Gian Piero Ferrari, tanti modi diversi ma semplici per riflettere su come tutelare l’ambiente naturale in cui viviamo: dall’uso dell’acqua del rubinetto alla raccolta differenziata dei rifiuti, fino ai reati ecologici, alla siccità, ai pannelli solari…

La mostra rimarrà a disposizione del pubblico nelle vetrine dell’Urp fino al 19 maggio 2023.

 

Interventi:

Saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale

Renato Bonomo, rivista mensile del Sermig “Nuovo Progetto”

Carlo e Manuele Degiacomi, Ecofficina srl

Gian Piero Ferrari, illustratore grafico

Paura in tangenziale, auto contro il guardrail Conducente ferito

Sulla tangenziale di Torino nella serata di ieri a Moncalieri, in direzione  sud Savona-Piacenza una  Ford è sbandata e si è schiantata contro il guardrail all’ingresso del raccordo di corso Unità d’Italia. L’uomo al volante  è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. È stato trasportato in ambulanza al Cto. Sul posto la polizia stradale.

Controllo del vicinato, serata a San Mauro

San Mauro Torinese è stato il terzo centro del Piemonte ad introdurre il sistema del Controllo del Vicinato – dopo Casorzo e Ponzano Monferrato – ed il primo nella Città Metropolitana di Torino.

La scorsa settimana  si è tenuta una partecipata serata nell’aula consigliare su quello che il Controllo del Vicinato può essere di supporto per i commercianti.

Sono intervenuti il presidente nazionale Acdv-Associazione Controllo del Vicinato, Ferdinando Raffero, che con l’illustrazione di numerose slides ha affrontato la tematica, il comandante della polizia locale Carlo Delfini, il referente comunicazione Acdv, Diego Innocenti ed il consiglieri Acdv Claudio Capone e Mauro Zucca, oltre al sindaco di San Mauro Torinese, Giulia Guazzora

Il 5 aprile a Chivasso la staffetta della Peace Run

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È previsto per mercoledì 5 aprile, alle ore 10, nel Parco del Bricel
di Chivasso l’arrivo della staffetta internazionale della Peace Run, l’iniziativa podistica
dell’Associazione Sri Chinmoy Oneness Home Peace Run, con sede a New York, fondata
nel 1987 da Sri Chinmoy, – ambasciatore di pace, atleta, poeta, artista, musicista,
scomparso nel 2007, che ha dedicato la sua vita ad ispirare le persone a trovare la pace
dentro se stesse, per poi diffonderla all’esterno.
La tappa europea di quest’anno è partita dal Portogallo, attraverserà diverse nazioni
europee concludendosi in settembre in Latvia, Estonia e Lituania per promuovere la
cultura della pace e della fratellanza tra i popoli. Ad oggi ha attraversato più di 150 nazioni
in tutti i continenti ed incontrato più di 7 milioni di partecipanti.
La staffetta è composta da un team di corridori provenienti da diverse nazioni, e porta con
sé una fiaccola di tipo olimpico, simbolo della comune aspirazione alla Pace, che viene
consegnata ai membri delle comunità locali. Autorità, associazioni e scolaresche
accoglieranno la Peace Run 2023, condivideranno il messaggio di pace con il motto “La
pace inizia da me – Peace begins with me” celebrando contestualmente anche la giornata
internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace indetta dall’Onu per il 6 aprile.
Peace Run ha ricevuto nel corso degli anni il sostegno di numerosi luminari tra i quali
citiamo di recente Papa Francesco, e tra i grandi della storia Nelson Mandela, Madre
Teresa di Calcutta, Michail Gorbačëv, Papa Giovanni Paolo II, il presidente della
conferenza generale dell’Unesco David Hepburn, personaggi dello sport e tanti altri.
A Chivasso, è previsto il prezioso coinvolgimento dell’associazionismo locale attraverso
attività di accompagnamento, animazione e sorveglianza dell’iniziativa.
La fiaccola infatti, lungo il percorso, viene consegnata ai membri delle comunità locali, dai
cittadini alle personalità di rilievo del mondo delle istituzioni, cultura e sport, ma una
particolare attenzione è rivolta a bambini e studenti, ai quali sono riservati percorsi
specifici sul tema della Pace (in Piemonte, quest’anno, la Peace Run ha collaborato con
l’USR). La fiaccola viene passata di mano in mano per condividere un’esperienza di unità
e fratellanza, affinché ognuno possa sentirsi parte di una “unica famiglia mondiale” che si
estende oltre i confini geografici, culturali e sociali.
“La Città di Chivasso – ha commentato il sindaco Claudio Castello – è onorata di
accogliere la staffetta internazionale della Peace Run e di consacrare ai valori della pace,
dell’amore e della fratellanza uno degli scenari ambientali più belli del territorio, a
conferma che in natura l’armonia è la regola, e la guerra è una contraddizione. Specie in

questa fase storica di drammatiche tensioni internazionali promuovere la cultura della
pace è un dovere che va seguito con vigore”.
“Un grande evento che ha portato la fiaccola della pace in moltissimi Paesi del mondo,
dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Asia all’Africa – ha spiegato l’assessore comunale alla
Cultura e allo Sport Gianluca Vitale -, passando per quasi tutti i Paesi europei da nord a
sud dell’Europa, accolta anche dal papa, il 5 aprile farà una tappa straordinaria nella
nostra città. Cogliendo l’occasione del suo passaggio a Torino siamo riusciti con gli
organizzatori a portarla a Chivasso. Un evento sportivo senza precedenti che coniuga lo
sport con la promozione della pace. Sono orgoglioso e felice, come assessore alla cultura,
allo sport e all’istruzione che ciò possa accadere a Chivasso coinvolgendo i nostri studenti
e tutta la città in un messaggio meraviglioso – ha concluso Vitale – che lo sport può e deve
essere anche un potente strumento di promozione della cultura della pace”.
Per l’assessore comunale all’Ambiente Fabrizio Debernardi: “Il passaggio della fiaccola di
Peace Run a Chivasso è un’ottima occasione per riflettere quanto sia importante coltivare
la pace. Se poi uniamo questo gesto al bello della natura che ci circonda, siamo tutti più
portati ad entrare in sintonia con il creato e i nostri simili. La pace va coltivata innanzitutto
dentro di noi, per poterla poi ottenere anche altrove.”
Nella stessa giornata, il fiume Po sarà denominato fiume di Pace, ovvero Luogo dedicato
alla Pace, aderendo così agli altri simboli permanenti di ispirazione per la pace “Sri
Chinmoy Peace-Blossom” che includono luoghi di incantevole bellezza ed ispirazione,
meraviglie della natura e siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco in più di cento nazioni.
Luoghi che contribuiscono a far fiorire la pace nei cuori e nelle vite di milioni di persone in
tutto il mondo e ci ricordano la comune ricerca della pace. Il tratto del fiume Po che bagna
Chivasso fa anche parte delle risorse dei luoghi Mab Po collina dell’Unesco, un vanto per il
patrimonio ambientale del territorio piemontese.
Al Parco del Bricel sarà piantumato un acero campestre dedicato alla Pace e sarà messa
in posa una targa per ricordare che pace e natura fanno parte della stessa famiglia e che
entrambe hanno bisogno del contributo di ognuno di noi per poter crescere ed espandersi.
L’associazione “Amici del Po – Chivasso” sensibilizzerà gli alunni sull’importanza del fiume
e dell’acqua.
La cultura della Pace viene intesa non tanto come mera assenza di conflitti, siano essi tra
singoli o individui, ma come una “presenza di pace” da costruire attivamente, una cultura
che per sua natura non può che fiorire a partire dal singolo individuo, dalla mente e dal
cuore di ognuno di noi, come ci ricorda il fondatore della staffetta, Sri Chinmoy: “Pace non
significa assenza di guerra, pace significa presenza di armonia, amore, soddisfazione e
unità. Pace significa un flusso di amore nella famiglia umana”.

L’Ecosistema “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”: dal Pnrr 110 milioni per il territorio

Ricadute su Piemonte, Valle d’Aosta, sulle province di Como, Varese e Pavia e sulle regioni del Sud del Paese. Il piano presentato al castello del Valentino 

Al via i “bandi a cascata” per le aziende a favore della crescita sostenibile e inclusiva dai territori di riferimento

 

Il progetto “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato presentato presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente del consorzio NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, il Direttore Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del MUR Fabrizio Cobis, l’Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese Andrea Tronzano e il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino.

L’ammontare complessivo del finanziamento di NODES è di 110 milioni di euro, che porteranno ricadute sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia); 15 milioni di euro saranno dedicati ad attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese.Si tratta di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazioneche il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).

Il soggetto attuatore – cosiddetto Hub – cui spetta la gestione e il monitoraggio dei risultati e dell’impatto, è la società NODES Scarl, costituita a tale scopo da tutte università pubbliche del territorio: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta.

I soggetti realizzatori sono denominati Spoke e sono coordinati dalle stesse Università che hanno costituito l’Hub, unitamente all’Università di Scienze Gastronomiche. L’iniziativa nel suo complesso vede il coinvolgimento di 24 partner pubblici e privati.

L’obiettivo ambizioso del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del nostro territorio: Industria 4.0 per la mobilità sostenibile e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.

 

Il progetto si propone di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle PMI esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro di favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» negli ambiti individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, PMI, grandi imprese e mondo della ricerca, che siano scalabili e replicabili anche a PNRR concluso.

Il progetto NODES è iniziato il 1° ottobre 2022 con l’avvio delle attività di ricerca e di progettazione delle azioni di trasferimento tecnologico, accelerazione e formazione per le imprese e nuovi talenti.

Da subito sono partiti i lavori di definizione delle traiettorie di sviluppo industriale sui sette ambiti sulle quali l’Ecosistema intende stimolare e supportare percorsi di innovazione in grado di aumentare la competitività del territorio. Un importante contributo nella definizione è già stato raccolto dal coinvolgimento degli stakeholder territoriali rappresentati dell’industria, finanza privata, pubblica amministrazione locale e società civile.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare gli strumenti di finanziamento e lanciare le attività che verranno realizzate per il territorio su ciascuno dei sette ambiti del progetto.

Sono 35.5 milioni di euro i primi fondi dedicati ai bandi a cascata per le imprese per sostenere le loro attività di ricerca e innovazione:

  • 25.3 milioni di euro sono i fondi per progetti di ricerca e sviluppo, presentati dalle imprese – anche in collaborazione – del territorio Nord-Ovest e in parte dalle imprese del Mezzogiorno.
  • 10.2 milioni di euro i fondi per facilitare accesso delle start-up e PMI a servizi di supporto rivolti a promuovere investimenti strategici in attività di innovazione di prodotti, servizi e/o processi e ad accelerare lo sviluppo delle imprese innovative

I bandi a cascata per le imprese saranno emanati dagli Spoke, gli Atenei pubblici del territorio di NODES, con una collaborazione istituzionale con Unioncamere Piemonte rivolta ad aumentare la competitività delle imprese. In virtù della piattaforma a livello nazionale webtelemaco.infocamere.it utilizzata dal mondo delle imprese, Unioncamere Piemonte supporterà la gestione ottimale dei bandi.

A questi fondi si aggiungono 5.8 milioni di euro per sostenere progetti di “Proof of Concept” (PoC) proposti da ricercatori che intendono valorizzare i risultati della propria ricerca verso lo sfruttamento commerciale, favorendone il trasferimento alle imprese e la costituzione di nuove realtà imprenditoriali e più di 2 milioni di euro per formare nuovi talenti attraverso il Dottorato di ricerca in ottica «industriale» con percorsi di inserimento nel mondo produttivo.

La Direttrice Generale di NODES, Chiara L. G. Ferroniha chiarito come questi bandi potranno innescare un effetto leva che sia in grado di ampliare il raggio d’azione del PNRR, generando nuove opportunità di finanziamento e moltiplicando gli investimenti. Il Direttore invita le imprese e il pubblico più ampio a visitare il sito dell’Ecosistema – ecs-nodes.eu – per conoscere la ricca offerta di percorsi di formazione per up-skilling e re-skilling del personale impiegato, l’ampia attività di animazione e dialogo con le imprese, ed i tanti percorsi di open innovation per le imprese che vedranno il coinvolgimento di studenti e start-up.

Saranno molti gli appuntamenti sul territorio per incontrare i partner dell’Ecosistema ed entrare nel vivo delle attività, qui i primi appuntamenti:

  • Martedì 4 aprile a Novara, presso l’Aula Magna del Campus “Perrone” dell’Università Piemonte Orientale, alle ore 10.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Industria della Salute e della silver economy (Spoke 5).
  • Mercoledì 12 aprile a Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività legate al settore dell’Agroindustria secondaria (Spoke 7).
  • Giovedì 13 aprile a Torino, presso l’Auditorium Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Green Technologies e industria sostenibile (Spoke 2).
  • Lunedì 17 aprile ad Aosta, presso l’Università Della Valle d’Aosta, alle ore 15.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Montagna digitale e sostenibile (Spoke 4).
  • Martedì 18 aprile a Torino, presso l’Auditorium dell’Energy Center del Politecnico di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nel settore Aerospazio e Mobilità Sostenibile(Spoke 1).
  • Mercoledì 19 aprile a Pavia, presso l’Università degli Studi di Pavia, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Agroindustria primaria (Spoke 6).
  • Giovedì 20 aprile a Biella, presso la sede di Città Studi, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Industria del Turismo e Cultura (Spoke 3).

Il Presidente di NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco commenta: “L’ecosistema NODES ha tutti i presupposti per portare avanti la sua missione di innovazione delle nostre PMI e di nascita di start up nel modo migliore: grazie al grande lavoro in fase di presentazione della proposta, siamo riusciti a farci assegnare un finanziamento molto ingente, che ci permetterà di realizzare iniziative che avranno una ricaduta importante sulla società promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Siamo consapevoli che si tratta di un’opportunità unica che non deve essere sprecata, e i nostri sforzi andranno tutti nella direzione di massimizzarne i risultati”.

 

“Siamo felici che le Università e i partner del progetto Nodes abbiano voluto coinvolgere il sistema camerale in questo progetto: l’obiettivo principale dell’iniziativa coincide con un’attività ‘core’ delle Camere di commercio, ovvero potenziare il trasferimento tecnologico verso le imprese, in particolare nei confronti delle MPMI. Tra le attività di particolare interesse per le aziende figurano sicuramente i cosiddetti ‘bandi a cascata’, ossia contributi a fondo perduto tesi allo sviluppo di progetti d’investimento in digitalizzazione e innovazione. Il sistema camerale, anche in questo caso, è pronto a fare la sua parte sia facilitando la promozione verso le imprese sia supportando gli atenei nella gestione della fase di aiuti alle aziende”, aggiunge il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

“Per il Politecnico di Torino l’ecosistema NODES è centrale per le attività di ricerca, trasferimento della conoscenza alle aziende e anche formazione. La space economy e la mobilità sostenibile, tematiche dello Spoke 1 che coordiniamo, sono due degli ambiti che per tradizione industriale e vocazione sono più vicini al tessuto industriale piemontese e alle competenze che già possiede storicamente. Per questo riteniamo che le azioni di trasferimento tecnologico, di riconversione e di sviluppo di nuove competenze e nuove figure professionali altamente specializzate saranno particolarmente efficaci e produrranno rapidamente ricadute importanti in tutto il Paese” – dichiara Giuliana Mattiazzo Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino e Research and Innovation Manager dello Spoke 1.

“È motivo di grande soddisfazione per l’Università di Torino – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – aver partecipato alla fondazione dell’hub NODES, con il quale contribuiremo alla messa a terra in chiave strategica di importanti quote di finanziamento sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il nostro Ateneo guiderà come capofila dello Spoke 2 le azioni su Tecnologie Green e Industria Sostenibile, a conferma della qualità dell’impegno messo in campo dai nostri dipartimenti sui temi dello sviluppo sostenibile. Lavoreremo su tecnologie e industrie verdi partendo dalla consapevolezza di quanto importante sia una strategia basata sull’economia circolare. Le politiche pubbliche giocano oggi un ruolo cruciale nel promuovere la transizione ecologica: in questo contesto, l’attrazione di giovani ricercatrici e ricercatori e di studenti come protagonisti del trasferimento di conoscenze sarà il miglior investimento per tutto il territorio. Lo Spoke 2, infatti, avrà un impatto trainante anche su tutto l’ecosistema dell’innovazione locale, operando in concreto per la transizione ai modelli industriali dei prossimi anni”.

 

“L’Università dell’Insubria partecipa da protagonista al Progetto NODES mettendo a segno due risultati eccellenti: il riconoscimento della qualità della ricerca condotta in Ateneo, la creazione di una filiera dell’innovazione che esce dalle aule e viene recepita dal territorio.

I bandi a cascata per le imprese offerti dal Progetto Nodes ne sono la dimostrazione. Nell’ambito dello spoke coordinato dal nostro Ateneo le imprese che agiscono nell’industria del turismo e della cultura, avranno la possibilità di candidarsi per il finanziamento di progetti innovativi di ricerca industriale volti ad accelerare la trasformazione digitale dei loro processi produttivi”,aggiunge Angelo Tagliabue, Rettore dell’Università dell’Insubria che coordina lo Spoke 3.

 

“Il progetto NODES costituisce per i territori montani una grande opportunità per far riguadagnare centralità alle imprese e alle comunità” – ha spiegato Mariagrazia Monaci, Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta. “Il cambiamento climatico sta generando importanti trasformazioni in tutti i territori, e in particolare quelli montani, che sono al centro delle attività di ricerca e innovazione condotte dall’Università della Valle d’Aosta principalmente nello Spoke 4 “Montagna digitale e sostenibile”, del quale UNIVDA è capofila, e parimenti partecipando allo Spoke 3 “Industria della cultura e del turismo”, guidato da UNINSUBRIA. Se, da un lato, queste trasformazioni presentano elementi di complessità, dall’altro emergono opportunità che l’ecosistema NODES può contribuire a intercettare. In particolare, lo Spoke 4 vuole sfruttare appieno le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici suggerendo interventi volti a consentire alle aziende di organizzare efficacemente il lavoro ibrido e remoto, con lo scopo di aumentare le prestazioni aziendali e migliorare il benessere dei lavoratori. Allo stesso tempo, è nostra intenzione accompagnare le comunità del territorio verso la gestione delle risorse idriche e della produzione energetica nell’era digitale, mostrando come la smart technology possa potenziarne la gestione integrata. Infine, si affronterà la sfida della rigenerazione e del ripopolamento delle aree montane offrendo un piano strutturato di ricerca e azione che guardi a modelli sensibili al contesto ecologico e capaci di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali. In conclusione, gli atenei e le strutture coinvolti forniscono risorse e strumenti a imprese e comunità per governare il cambiamento e aumentare la competitività attraverso l’innovazione tecnologica e l’attenzione alla sostenibilità”.

“NODES è un’occasione formidabile per il sistema del Nord-Ovest e l’Università del Piemonte Orientale, incrociando il proprio Piano strategico con le linee di sviluppo sostenibile del progetto, sta impegnando il meglio delle proprie risorse umane e tecniche”, afferma il Rettore dell’UPO Gian Carlo Avanzi. “Siamo l’ente capofila dello Spoke 5, dedicato all’industria della salute e della silver economy. Attraverso la ricerca e il trasferimento della nostra ricerca all’industria vogliamo sviluppare un modello sanitario che riconosca l’interdipendenza tra la salute dell’uomo, del mondo animale e vegetale e dell’intero ambiente che ci ospita, responsabilizzando tutti alla cura e alla prevenzione. Così contribuiremo alla realizzazione di nuovi strumenti di cura dei soggetti fragili, come la telemedicina, la digitalizzazione del sistema sanitario e del monitoraggio del paziente, di diagnosi e di terapie con farmaci innovativi e sostenibili, sviluppando così la medicina rigenerativa e nuovi profili di salute. Il tutto, interconnesso con l’ambiente: One Planet, One Health, insomma”.

 

“Il progetto NODES rappresenta una grande opportunità di collaborazione tra l’Università di Pavia e il territorio. In particolare, con lo Spoke 6 “Agroindustria primaria” rivolto al comparto agroindustriale dell’area nord-occidentale, siamo al fianco delle aziende per aiutarle ad affrontare le sfide presentate dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. Il progetto offre un’occasione importante per esprimere il forte potenziale del comparto, grazie all’introduzione di nuove tecnologie, alla digitalizzazione e alla sostenibilità”, dichiara il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto.

 

“Il sistema agroalimentare del Nord Ovest è già molto avanzato, oggi tuttavia dobbiamo lavorare per la sfida ambientale e sociale, in una prospettiva sistemica ed ecologica globale. La sfida dello Spoke 7 è di contribuire all’innovazione di questo sistema, attraverso il miglioramento della sua competitività, per garantire produzioni alimentari salubri, di alta qualità e sostenibili. Saranno finanziate la ricerca sulle filiere di origine animale e vegetale, contestualmente alla formazione e l’innovazione delle imprese. Queste ultime si potranno confrontare e collaborare con i ricercatori per far nascere nuovi progetti di ricerca attraverso un processo di co-creazione”, conclude il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bartolomeo Biolatti.

Ivrea, affidati i lavori per Palazzo Giusiana

Quello che riguarda il più aulico tra gli edifici cittadini è sicuramente uno dei principali interventi finanziati dal PNRR,  tra quelli ottenuti dalla Città di Ivrea. All’interno del Piano Urbano Integrato “TORINO METROPOLI AUMENTATA: ABITARE IL TERRITORIO”, nell’ambito della Missione 5 del PNRR “Inclusione e coesione”, il progetto che comprende la rigenerazione di Palazzo Giusiana, dei Giardini Giusiana e della Sala Cupola beneficerà, infatti, di un finanziamento di 9.692.438,01 Euro.

Grazie al supporto di Invitalia relativamente alla procedura di gara e alla collaborazione con Città Metropolitana di Torino che coordinerà le lavorazioni, sono state rispettare le scadenze del PNRR in merito all’affidamento delle operazioni necessarie.
Le progettazioni saranno curate dalla Barretta & Partners s.r.l., IQT Consulting S.p.A., TFE Ingegneria s.r.l. e Geologia Tecnica s.a.s., mentre i lavori saranno eseguiti dalla Cobar S.p.A. Nelle scorse settimane si sono già svolti i primi sopralluoghi con l’Amministrazione e l’Ufficio Tecnico di Ivrea.

Palazzo Giusiana sarà oggetto di una profonda ristrutturazione finalizzata all’ampliamento del Liceo Botta e alla restituzione alla città delle aree più prestigiose dell’immobile, con nuove potenzialità quindi per le strutture sociali e culturali del territorio.
La riqualificazione dei Giardini Giusiana sarà oggetto di un intervento, particolarmente interessante, incentrato sul percorso di visita che immetterà direttamente alla straordinaria area archeologica sotto La Serra, rendendola accessibile.
La Sala Cupola sarà completamente rifunzionalizzata dal punto di vista impiantistico e adeguata alla normative odierne.
Come per molti interventi finanziati dal PNRR i lavori dovranno essere conclusi entro il 2026.

Vivicittà, sei tappe per raccontare i luoghi della Uisp tra sport e valori

La UISP si è messa in cammino

Vivicittà 2023 si è trasformata in una camminata in sei tappe per raccontare i luoghi simbolo della Uisp torinese tra sport e valori.

Per una volta la corsa simbolo dello sportpertutti ha cambiato pagina e da corsa competitiva è diventata una staffetta dall’alto valore simbolico, con partenza dalla periferia nord e arrivo in centro.

Il GR1 come di consueto ha dato il via alle 9,30 alle  altre 34 città italiane e ancora una volta si è rinnovata l’emozione  di  quella partenza, con il cuore in tutta Italia, che ci fa sentire parte della  grande rete associativa. che solo Uisp riesce a costruire ogni giorno .

Le classifiche hanno lasciato il posto ai sorrisi dei nostri pazienti dei centri di salute mentale, che hanno percorso con noi tutti i 7 km. della camminata, incantati con tanti altri soci innamorati di questa manifestazione, dalla scoperta di pezzi di città bellissimi  e dei luoghi simbolo della nostra attività di sport sociale a Torino.

La partenza è stata data dal centro polisportivo Massari,che si è messo a disposizione per rappresentare tutte le associazioni sportive, che sanno essere presidi importanti  e capillari del territorio .

Una realtà che ha avuto il merito di organizzare, per la prima volta in Italia, una piscina femminile che promuove l’interazione tra culture e rispecchia “il diritto allo sport per tutti e le pari opportunità”.

La seconda tappa è stato il parco Dora, luogo di archeologia industriale diventato un grande progetto di “riqualificazione urbana, spazi e beni comuni”, dove tanti giovani hanno trovato casa per praticare sport come skate e parkour.

Via Cecchi 14, sede della terza tappa, è la dimostrazione che lo sport è lo strumento per eccellenza per “l’inclusione e i diritti dei nuovi cittadini” , in questa struttura si allena Balon Mundial, il torneo calcistico dedicato alle comunità straniere

“Il diritto di essere protagonisti del proprio futuro” è stato il tema della quarta tappa coincisa con il lungo Dora Napoli dove Uisp Torino e Aurora in Movimento promuovono tante iniziative.

L’incontro della quinta tappa in lungo Dora Savona è per ricordare “il diritto alla salute e ad uno sport a misura di ognuno”, sede del centro di salute mentale dove la Uisp promuove attività motorie e sportive per pazienti psichiatrici, che hanno partecipato attivamente e in gran numero alla camminata.

La sesta e ultima tappa è stata alla Rai di via Verdi 16 per ricordare “il diritto all’informazione” e chiedere che si parli di più dello sport per tutti e sociale.

La presidente Uisp Piemonte, Patrizia Alfano ha consegnato il comunicato stampa e il testimone finale di questa staffetta.

Il Piemonte protagonista al Vinitaly. Erbaluce vitigno dell’anno 2023

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Erbaluce vitigno dell’anno 2023, il Giro d’Italia per promuovere vino e territori, il premio Angelo Betti a Chiara Soldati.

 

Nella prima giornata della 55a edizione del Vinitaly a Verona il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini nello stand del  Piemonte (Padiglione 10) ha incontrato le aziende e i Consorzi di tutela.

Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Protopapa  si è presentata un’occasione importante per sottolineare al ministro la realtà vitivinicola del Piemonte oggi caratterizzata dai tanti giovani produttori evidenziando quindi il cambio generazionale e per ricordare anche le criticità da risolvere che riguardano il comparto piemontese, sottolineando la necessità di più aiuti e massima attenzione per la gestione irrigua del territorio piemontese e a tutela dei vigneti.

Anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Carosso,  ha sottolineato la soddisfazione per la presenza al Vinitaly di tanti giovani produttori piemontesi E’ quello che si auspicava per il mondo vitivinicolo e per l’agricoltura piemontese, in quanto vedere oggi i giovani che lavorano la terra garantiscono redditività e un nuovo modo di produrre vino, rispettoso dell’ambiente e per questo prosegue l’impegno della Regione nel sostenere la filiera attraverso i fondi europei.

Filippo Mobrici, vice presidente di Piemonte Land of wine, il super consorzio che rappresenta tutti i consorzi della regione, ha voluto sottolineare l’importanza della partecipazione al Vinitaly di un Piemonte vitivinicolo unito, essendo tra le principali regioni che producono vino di qualità nel mondo.

Nell’area istituzionale del Piemonte inoltre la Regione ha presentato ufficialmente l’Erbaluce, vitigno dell’anno 2023 del Piemonte, con la partecipazione del Consorzio Tutela Vini Docg Caluso, Carema e Canavese e di Colline Novaresi – Consorzio di tutela Alto Piemonte. Durante il passaggio di consegne dal Freisa, vitigno dell’anno 2022 al vitigno a bacca bianca, l’assessore regionale all’Agricoltura ha voluto sottolineare l’importanza del progetto e della continuità nel voler valorizzare i vitigni del Piemonte insieme ai territori di produzione. Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente del Consorzio di tutela Erbaluce di Caluso, Antonino Iuculano, per l’importante occasione avuta dalla Regione per promuovere sul territorio e con l’intento di portare il vino on le sue diverse declinazioni, bianco, spumante, passito nei ristoranti.

Al Vinitaly protagonista anche lo sport con il Giro d’Italia 2023 in Piemonte. Grandi vini, sport e territori bellissimi, sono queste le parole chiave che ha ricordato l’assessore allo Sport della Regione, Ricca, presentando le tre tappe che attraverseranno la regione: il 17 maggio da Camaiore a Tortona, il 18 maggio da Bra a Rivoli e il 19 maggio da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera. Tortonese, Roero, Canavese le terre delle Docg: Barolo, Barbaresco, Gavi ed Erbaluce di Caluso e di molti vini Doc. L’assessore allosport ha sottolineato come il Giro d’Italia grazie ala collaborazione con RCS Sport sarà occasione di promozione del territorio e dell’enogastronomia piemontese. Operazione questa avviata già da anni con i grandi eventi sportivi che la Regione ha portato in Piemonte, ricordando le Universiadi 2025 e le Atp final tennis.

 

Il premio Angelo Betti, dedicato ai professionisti ed imprenditori del mondo enologico che si sono particolarmente distinti per aver contribuito al progresso qualitativo in ambito produttivo, segnalati dagli Assessorati regionali all’agricoltura, quest’anno è stato assegnato a Chiara Soldati, pioniera dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro alla guida della Tenuta La Scolca, sulle colline del Gavi, in provincia di Alessandria. L’assessore regionale all’Agricoltura ha consegnato il premio sottolineando la storicità dell’azienda e ricordando che il padre Giorgio Soldati ha voluto fortemente la Doc nel 1974 e la Docg nel 1998 e ha fondato il Consorzio del Gavi, e il percorso aziendale sui temi della qualità, della promozione del territorio, dell’internazionalizzazione del brand Gavi.

Si è conclusa la prima edizione di ColtivaTo, il Festival dell’agricoltura di Torino

 

Con i piedi per Terra

 

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile


Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti

e una rassegna cinematografica

 

 

Torino, 2 aprile 2023. Si è conclusa oggi, domenica 2 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontritra conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricolturain un evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

L’edizione pilota di ColtivaTo, inaugurata venerdì 31 marzo con i saluti delle istituzioni, l’intervento magistrale di Ilaria Capua, gli interventi di Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale, ha contato più di quaranta incontri al Circolo dei lettori, al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, alla Cavallerizza Reale, a Palazzo Civico, al Cinema Massimo e al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, gettando i semi per una riflessione sull’agricoltura da differenti punti di vista.

 

Sono particolarmente soddisfatta di questa prima edizione di ColtivaTo,” ha dichiarato Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore e responsabile scientifico del Festival, “ho visto nelle sale esattamente il pubblico che desideravamo: attento, preparato, curioso. Ho colto nelle persone che ho incontrato la soddisfazione, perché è stato toccato un tema troppo spesso trascurato che riguarda tutti. Molti hanno scoperto il mondo che sta dietro a prodotti che tendiamo a dare per scontati. La città ci ha accolti in tutto il suo splendore e i relatori, efficacissimi, saranno i migliori ambasciatori di Torino e del Piemonte. Questa prima edizione, così densa di contenuti alti e variegati, ci ha permesso di gettare basi solide – direi di mettere le radici! – per crescere in modo sostenibile e ‘sano’, continuando a contare sull’aiuto delle istituzioni e sull’attenzione del pubblico.

 

È stato il Festival della sperimentazione,” ha affermato Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e direttore artistico del Festival, “abbiamo cercato di trattare argomenti importanti che tuttavia hanno difficoltà ad attecchire nel dibattito pubblico. La risposta è stata molto buona. Ora puntiamo per le prossime edizioni a trasformare ColtivaTo nel festival della divulgazione agricola, colturale e culturale.

 

ColtivaTo, nato da un’idea di Antonio Pascale e di Maria Lodovica Gullino, ha voluto infatti parlare della “vera” agricoltura, un settore economico di grande importanza, spesso poco conosciuto e dibattuto e a cui si guarda con occhio nostalgico, affrontandone aspetti troppo spesso trascurati: le opportunità lavorative, la necessità di risorse in termini economici e scientifici, i lunghi tempi della ricerca perché possa approdare a soluzioni innovative che consentano al settore di continuare a nutrire il pianeta nonostante la crisi climatica e la popolazione sempre più numerosa. Il tutto con spirito critico ma aperto, e con la volontà di parlare a un pubblico eterogeneo, facendo di coltura e culturaun binomio inscindibile – da qui il nome scelto per il Festival.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

Trovati i corpi degli scialpinisti torinesi sepolti da una valanga

Nell zona dello Chateau des Dames, montagna della Valtournenche sono stati individuati i cadaveri, sepolti da alcuni metri di neve, nel vallone dove nella notte scorsa è stata individuata  una valanga.

In corso le operazioni di recupero: i soccorritori, non essendo stati segnalati altri dispersi, ritengono che si tratti dei due torinesi scomparso ieri in quella zona. Sono intervenuti  i militari del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia e i tecnici del Soccorso alpino valdostano.