ilTorinese

Cesana-Sestriere 2023: Tondelli c’è, anche sui muri

 

Chi percorre la Cesana-Sestriere, la mitica strada che da oltre sessant’anni ospita annualmente la storica cronoscalata, teatro di mille imprese, esordi e piloti che hanno fatto la storia, di certo non potrà non aver notato le scritte “W Tondelli” presenti da anni sui muri.

Mille storie e mille leggende dietro a quelle scritte, ma una è certa, il pilota in questione è Eris Tondelli, che quella strada la conosce a memoria, è quella corsa l’ha fatta per oltre 15 edizioni.

Quest’anno però l’attenzione ricadrà non solo su quelle scritte a cui tutti siamo abituati, bensì su un cartellone che decora l’ultima casetta prima del traguardo: un opera artistica fatta da un gruppo di nostalgici, con il supporto dello stesso Eris, che ha deciso di dedicare lui questo omaggio.

Si nota la figura del pilota, attorniato da due tra le vetture più iconiche da lui guidate, e sullo sfondo Sestriere e le montagne innevate.

“Un onore ed un piacere immenso vedermi ritratto su quella casetta, ma soprattutto lungo questa strada che amo alla follia – commenta Tondelli – ringrazio chi ha avuto questa bella iniziativa, che ho voluto personalmente supportare, e per la quale ringrazio l’artista siculo Paolo Amico per averla disegnata, per me significa davvero un omaggio alla mia carriera, e il premio è la cosa più bella: essere ancora oggi ricordato a distanza di anni dai miei primi successi”.

Precipita dalla finestra di casa, uomo in gravi condizioni

Un uomo  di 58 anni si è lanciato dalla finestra della propria abitazione in una palazzina di corso Mortara a Torino.  È stato soccorso dai sanitari  e trasportato all’ospedale Giovanni Bosco. Sul posto anche la polizia per le indagini, anche se si tratta con ogni probabilità di un gesto volontario.

Al Teatro Regio: Passaggi d’estate, gioie musicali nella corte del cielo

Dall’8 al 22 luglio, il Teatro Regio presenta Passaggi d’Estate: otto concerti con l’Orchestra, i Solisti del Regio Ensemble e il Coro di voci bianche del Teatro Regio; l’ambientazione è tra le più suggestive della città, la Corte d’Onore di Palazzo Reale. Passaggi d’Estate si realizza in collaborazione con i Musei Reali di Torino.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21 e non prevedono intervallo. Per una passeggiata esclusiva e un aperitivo prima dello spettacolo, sarà possibile accedere al Giardino Ducale e al Caffè Reale a partire dalle ore 20, grazie all’apertura straordinaria riservata ai possessori del biglietto per il concerto.

Sabato 8 luglio si inaugura con un recital dei Solisti del Regio Ensemble: Irina Bogdanova e Amélie Hois(soprani), Ksenia Chubunova (mezzosoprano), Lulama Taifasi (tenore) e Rocco Lia (basso), accompagnati al pianoforte dal maestro Giannandrea Agnoletto. Il programma, omaggio alla grande musica italiana dell’800, presenta capolavori di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi, una selezione di arie d’opera che, per limpida bellezza e forza espressiva, sono impresse, tutte, nella storia della musica come esempi di belcanto. Amori teneri e contrastati, amori che vincono, ma anche amanti straziati di dolore e di malinconico ricordo, per una serata in crescendo emotivo.

Domenica 9 luglio il maestro Claudio Fenoglio, direttore e solista al pianoforte, conduce il Coro di voci bianche del Teatro Regio e i Solisti del Regio Ensemble Irina Bogdanova (soprano) e Ksenia Chubunova (mezzosoprano) in un nutritissimo programma che ci permetterà di incontrare generi e stili diversi, composizioni sacre e profane, con musica di autori del passato e brani di compositori contemporanei. Ascolteremo brani di Gioachino Rossini, Gabriel Fauré, Felix Mendelssohn-Bartholdy, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninov, Dmitrij Šostakovič, Leonard Bernstein, Andrew Lloyd Webber, John Rutter, Jacques Offenbach, Giacomo Puccini, Georges Bizet. Questo concerto sarà un’occasione preziosa per ascoltare il Coro dei piccoli e apprezzarne il lavoro e l’eccellente preparazione raggiunti, sempre nella convinzione che il canto corale sia un gioco di squadra, un modo di crescere insieme e di arricchire la propria vita per affrontare insieme sfide e paure.

Martedì 11 luglio Riccardo Bisatti sale sul podio dell’Orchestra del Regio per dirigere un concerto tutto mozartiano. Il programma si apre con l’Ouverture da Così fan tutte, il capolavoro della piena maturità composto tra il 1789 e il 1790 dal genio salisburghese; si prosegue con il Divertimento in re maggiore KV 251, che Mozart scrisse nel luglio 1776 per il compleanno della sorella Nannerl che amava i ritmi brillanti, arguti e leggeri; tutto scorre infatti con levità ed eleganza fino alla chiusura, con una Marcia “alla Francese”, detta in tal modo per il particolare carattere del ritmo, molto marcato e meno cantabile della maggior parte dei temi di marcia composti in precedenza da Mozart. Infine, la Sinfonia “Haffner” KV 385, rappresentata per la prima volta nel marzo 1783 a Vienna, che fu commissionata dagli Haffner, un’importante famiglia di Salisburgo, in occasione del conferimento del titolo nobiliare “von Imbachhausen” a Sigmund Haffner.

Il concerto si realizza con il sostegno di Banca Patrimoni Sella & C., nuovo Socio Sostenitore del Teatro Regio.

Sabato 15 e domenica 16 luglio il maestro Bisattidirige l’Orchestra in un programma altrettanto piacevole, dove protagonisti sono Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Schubert: del primo ascolteremo l’Ouverture da La clemenza di Tito e la Serenata KV100; del secondo la Settima Sinfonia. «Noi ammiriamo Mozart – scrisse Luigi Magnani – anche per avere egli trovato per il Tito una musica come quella del Don Giovanni e di Così fan tutte, una musica come quella del Figaro, bensì una musica diversa, adeguata al genere e al testo che gli furono imposti, ispirata all’ideale di classicità, che riviveva in lui per rispondere a una sua nuova esigenza di un’arte più semplice, spoglia e severa, espressione diretta del suo animo distaccato dalla terra, contristato e deluso» («Lo spettatore musicale», Luigi Magnani, 1966). Questo spirito classico è la chiave con cui bisogna entrare nel mondo della Clemenza di Tito, che si manifesta sin dall’Ouverture, aperta da solenni unisoni intervallati da lunghe pause, per poi svilupparsi attraverso un concitato primo tema, un secondo tema di dolce cantabilità e un terzo in tempo fugato. Il brano riflette il clima nobilmente eroico tipico dell’opera seria di stampo settecentesco.

Martedì 18 luglio i solisti del Regio Ensemble, accompagnati al pianoforte dal maestro Giulio Laguzzi, si misureranno con un programma dal sapore mitteleuropeo, godibile, di forte impatto e con slanci ricercati. Irina Bogdanova e Amélie Hois (soprani), Ksenia Chubunova (mezzosoprano), Lulama Taifasi(tenore) e Rocco Lia (basso) su musiche di Georg Friedrich Händel, Charles Gounod, Fromental Halévy, Johann Strauss figlio, Camille Saint-Saëns, Wolfgang Amadeus Mozart, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Franz Lehár: arie indimenticabili da Messiah a Faust, da Die Fledermausalla Dama di picche.

Giovedì 20 e sabato 22 luglio Riccardo Bisatti sale sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio per il gran finale: in programma l’Ouverture da Le nozze di Figarodi Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia in sol maggiore n. 88 di Joseph Haydn e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven. Composta dopo la stesura dell’intera partitura, l’Ouverture sembra ispirata, come notato da Otto Jahn, uno dei primi biografi di Mozart, al sottotitolo della commedia francese La folle journée; è infatti una pagina brillante, garbata, raffinata e con un tocco di ironia, che introduce perfettamente il vortice degli eventi. La Sinfonia in sol maggiore è una delle più famose opere di Joseph Haydn: in essa mostra tutta la sua maestria, dallo spumeggiante tema iniziale alla brillantissima coda. Si dice che Johannes Brahms, dopo aver sentito il secondo movimento (lento), avesse osservato: «Voglio che la mia Nona Sinfonia suoni come questo». Composta tra il 1800 e il 1802, la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Beethoven risente degli influssi della tradizione, soprattutto di Haydn e di Mozart; emana energia e serenità, nonostante nasca in uno dei momenti più dolorosi della vita del compositore, quando l’acutizzarsi della sua sordità lo portò a maturare la decisione di abbandonare la carriera concertistica, e il rifiuto della contessina Giulietta Guicciardi lo avesse deluso sentimentalmente. L’autorevole «Allgemeine Musikalische Zeitung», dopo una esecuzione del 1805 si espresse così: «Il Finale è troppo bizzarro, selvaggio e rumoroso. Ma ciò è compensato dalla potenza del genio che in quest’opera colossale si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina».

Sede dei concerti: Corte d’Onore di Palazzo Reale | Piazzetta Reale 1 – Torino

 

Biglietti € 20Under 30 € 10

Vendita: da sabato 27 maggio alla Biglietteria e on line

 

Biglietteria Teatro Regio | Piazza Castello 215 – Torino

Tel. 011.8815.241 – 011.8815.242biglietteria@teatroregio.torino.it

Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica ore 14-18

 

Un’ora prima dei concerti al Golden Box presso la sede dei concerti

 

Vendita on line su www.teatroregio.torino.it e www.vivaticket.it

 

In caso di annullamento del concerto a causa del maltempo, non è prevista una data di recupero.

 

Qualora il concerto sia iniziato da almeno 20’ non è previsto il rimborso dei biglietti.

 

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it | info@teatroregio.torino.it

Governo pronto a sostenere il Piemonte dopo le grandinate

TELEFONATA CIRIO-LOLLOBRIGIDA
Domani alle 10 a Cortemilia il presidente del Piemonte incontra sindaci e agricoltori di Alta Langa, Astigiano e Alessandrino. Proseguono i sopralluoghi anche nelle altre zone colpite 
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha sentito telefonicamente questa mattina il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per informarlo dai gravi danni provocati ai raccolti e alle coltivazioni dalle violente grandinate che hanno colpito alcune zone del Piemonte, tra Alessandrino, Astigiano, Cuneese e Torinese, nella giornata di giovedì 6 luglio.
Il ministro ha chiesto una relazione dettagliata che gli verrà inviata nelle prossime ore e dato la piena disponibilità del governo ad attivare tutte le procedure per sostenere e aiutare gli agricoltori così duramente colpiti da un evento di portata mai vista.
Domani mattina alle 10 in Comune a Cortemilia (Cn) è convocata una riunione a cui parteciperà il presidente del Piemonte Alberto Cirio, insieme al presidente della Provincia Luca Robaldo, con i sindaci e gli agricoltori dell’Alta Langa, dell’Astigiano e dell’Alessandrino. Sono state invitate tutte le associazioni e le rappresentanze del mondo vitivinicolo e corilicolo.
Lunedì il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa saranno impegnati in una serie di sopralluoghi, in particolare nella zona del Roero.
«Le grandinate di giovedì hanno procurato gravissimi danni alle colture di vaste zone del Piemonte – ricorda il presidente Alberto Cirio – La Regione si è immediatamente mobilitata per attivare le procedure per la richiesta dello stato di calamità naturale. I nostri tecnici, già da ieri sono impegnati in una serie di sopralluoghi sul territorio per verificare l’entità dei danni. Io stesso – precisa il presidente – ho raccolto la preoccupazione di sindaci e agricoltori in una serie di incontri sul campo. I sopralluoghi proseguiranno nei prossimi giorni, in modo da dare il più rapidamente possibile le risposte al mondo agricolo».
L’incontro di domani sarà anche l’occasione per fare il punto sui danni non agricoli, che hanno coinvolto beni e strutture, in particolare le auto, i tetti e i macchinari aziendali.

Accadde oggi, il mitico 8 luglio dei Mondiali ‘90

Accadde oggi calcio.
Italia ’90
Sono passati 33 anni da quel mitico otto luglio 1990, che vide andare in scena all’Olimpico di Roma la Finale di Italia 90. Nel Mondiale che si svolse nel nostro paese a vincere fu la Germania Ovest che in finale superò l’Argentina. L’Albiceleste guidata da Maradona,fischiatissimo all’olimpico, approdò all’atto finale dopo aver superato l’Italia ai rigori. Dall’altro lato i tedeschi,sempre ai rigori, l’Inghilterra.
Dovevano essere i mondiali dell’Italia di Vicini,Vialli,Zenga, Mancini,la maggior parte degli azzurri erano nell’under 21 quando il ct era proprio il bravo Azeglio.Non andò così e la Germania diventò campione del mondo.

Enzo Grassano

Operaio muore schiacciato da un camion

Un operaio residente a Caraglio nel Cuneese, 34 anni, originario del Mali,  è deceduto all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Aveva riportato gravissime lesioni in un incidente sul lavoro. Era stato travolto da un camion che si era mosso improvvisamente mentre stava facendo rifornimento di carburante  sul piazzale dell’azienda.

Torino, caldo: esperti SIMA lanciano allarme

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Con rialzo temperature seri rischi per salute umana. Possibili danni ad organi vitali e cervello

 

Da colpi di calore a congestioni, ecco tutte le conseguenze del caldo eccessivo sul corpo umano. Società Italiana di Medicina Ambientale diffonde la guida per difendersi dal caldo record

 

 

Il caldo record che investirà da domenica Torino, con la colonnina che potrebbe raggiungere i 40°, rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti.

Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che lanciano oggi l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano.

“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.

Nello specifico, tra i disturbi legati al caldo, i più frequenti sono:

Insolazione: determina eritemi o ustioni anche accompagnate da una sintomatologia analoga al colpo di calore;

Crampi: dolori fisici causati da una perdita di sodio dovuto alla sudorazione e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino;

Edema: causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata;

Congestione: causata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, i sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico;

Disidratazione: sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa;

Colpo di calore: si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.

La Società Italiana di Medicina Ambientale diffonde inoltre una guida con i consigli pratici per difendersi dal caldo:

– Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche

– Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale

– Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.)

– Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte)

– Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida

– Assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura

– Quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo

– Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde

Covid: Focus settimanale Piemonte

SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE IN PIEMONTE

In Piemonte nessun posto letto occupato in terapia intensiva, mentre l’occupazione dei posti letto ordinari rimane attestata allo 0,5% e la positività dei tamponi scende all’1,2%.

VACCINAZIONI

Tra venerdì 30 giugno e giovedì 6 luglio sono state vaccinate 141 persone: 11 hanno ricevuto la prima dose, 20 la seconda, 17 la terza, 36 la quarta, 57 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.897.951 dosi, di cui 3.346.760 come seconde, 2.965.352 come terze, 816.883 come quarte, 161.749 come quinte.

CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 29 giugno a mercoledì 5 luglio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 22. Suddivisi per province: Alessandria 3, Asti 0, Biella 0, Cuneo 2, Novara 2, Vercelli 1, VCO 1, Torino città 5, Torino area metropolitana 6.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 152 (-21). Questa la suddivisione per province: Alessandria 19 (+2), Asti 2 (-2), Biella 3 (-3), Cuneo 14 (-5), Novara 13 (+8), Vercelli 5 (-0), VCO 5 (-11), Torino città 34 (-6), Torino area metropolitana 44 (-6).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 29 giugno-5 luglio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 3.6 in diminuzione (-12,1%) rispetto a 4.1 dei sette giorni precedenti. Per la quarta settimana il Piemonte è sotto i 10 casi per 100.000 abitanti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 2.5 (+19%). Nella fascia 25-44 anni è 2.8 (-24,3%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 2.4 (-38,5%). Nella fascia 60-69 anni è 3.9 (+14,7%). Tra i 70-79 anni è 7.0 (+7,7%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 10.1 (+26,3%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo 29 giugno-5 luglio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in netta diminuzione.

Nel dettaglio: nella fascia 0-2 anni è 1.2 (-90%), nelle fasce 3-5 anni, 6-10 anni e 11-13 anni non si sono registrati casi (come la scorsa settimana), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 0.5 (-76.2%).

Addio grafologia?

La grafologia è una scienza, spesso considerata parente povera della psicologia, che con questa ha molti legami, come pure consociologia e criminologia.

Molti di noi pensano che la grafologia consenta unicamente di risalire all’autenticità di una firma, se cioè sia realmente stata apposta da chi dice di averlo fatto, se sia una copia o se sia una contraffazione vera e propria.

In realtà la grafologia è molto di più. Dal segno lasciato dall’autore su un foglio di carta si evincono moltissimi elementi: dalla dimensione delle lettere e la loro direzione (dritte? inclinate e da che parte?), la continuità del tratto o le interruzioni, la pressione del tratto sul foglio, l’aspetto complessivo dello scritto (ordinato? disordinato?) e molto altro ancora.

Occorre innanzitutto considerare che la scrittura, pur composta da elementi inconsci e indicatrice del carattere dell’autore, risente molto della cultura di chi scrive: una bassa scolarizzazione traspare da una scrittura infantile, incerta, talvolta fluttuante; senza arrivare alla calligrafia com’era uso nelle scuole prima del secondo conflitto mondiale, una persona dotata di cultura superiore mostra solitamente una grafia regolare, leggibile, ordinata. Fanno eccezione a questa regola i medici, per ragioni che sfuggono all’umana comprensione.

La scrittura, tuttavia, è un’arte che va coltivata: quando si sta molto senza scrivere (è il caso di chi abbia avuto l’ingessatura ad un arto o, per ragioni varie, non abbia scritto per lungo tempo) la grafia cambia, in peggio, rendendo incerto il tratto, producendo lettere deformi ed una grafia complessivamente disordinata.

Ma, e qui veniamo al titolo dell’articolo, quanti scrivono ancora a mano oggi? Non intendo la lista della spesa (spesso abbreviata che solo chi l’ha scritta è in grado di comprenderla) o il promemoria appicciato al frigo, ma una cartolina, una lettera, il rendiconto di un evento.

Ai seminari a cui ho partecipato nel corso di qualche decennio e, poi, a quelli di cui sono stato relatore ho notato che il numero di quanti prendevano appunti diminuiva drasticamente col passare degli anni: un tempo, con le sedie dotate di piano laterale per scrivere, si riempivano pagine e pagine di appunti; ora basta un semplice registratore vocale del costo di 30 euro per avere sempre a portata di mano la registrazione e, grazie al convertitore “speech to text”, creare il file di testo da quell’audio.

Le cartoline e le lettere non esistono più, persino le ricette mediche sono interamente digitali; se escludiamo la firma sui contratti si possono contare sulle dita di una mano le cose che ancora compiliamo manualmente.

Come fare quindi a verificare l’autenticità di un documento? L’autenticità di una firma?

La tecnologia, nel 99% dei casi, modifica le cose non compiendo solo un’azione peggiorativa: non compiliamo più manualmente un documento, ma lo inviamo via mail e tramite i dati dei server di posta si può risalire all’identità della persona. Falsifichiamo una firma ma la scansioniamo con cura: le stampanti lasciano un codice invisibile sul foglio stampato dal quale si può risalire quanto meno a chi abbia acquistato la stampante o dove essa si trovi.

Quando la grafologia era massimamente applicata non esistevano i social: su questi ultimi non si scrive a mano, non si firma nulla nel senso classico del termine ma sono forse più eloquenti dello scritto manuale.

Pensate soltanto alle foto che postiamo, a cosa scriviamo, a quali post mettiamo (o no) il like, chi siano i nostri amici, come commentiamo i post altrui, a quali gruppi siamo iscritti, su quali pagine siamo attivi e molto, molto altro ancora.

Al di là dell’indicazione pura e semplice di “ansioso”, “romantico”, “immaturo” o altre caratteristiche desumibili da un’analisi grafologica, l’alone che ci circonda sui social è di gran lunga molto più eloquente di quanto non lo sia la scrittura a mano. Quasi sempre le aziende alle quali presentiamo domanda di assunzione fanno un giretto sui social per vedere che tipi siamo: se scrivo peste e corna degli imprenditori, se sono un rivoluzionario in pectore molto difficilmente verrò contattato; allo stesso modo gli inquirenti che stiano investigando su un reato per il quale siamo indagati verificheranno se, sui social e più in generale in rete, vi siano elementi che possano concorrere all’ipotesi accusatoria.

Pertanto, mentre ricordiamo la grafologia come una scienza lentamente in via di estinzione, facciamo attenzione a ciò che scriviamo e facciamo sui social perché per 12 mesi quei dati restano disponibili a chiunque possa chiederne (tramite la Magistratura) l’accesso; inoltre, se una lettera di vecchio stampo mandata ad un giornale (è un esempio) per accusare Tizio integra il reato di diffamazione, diffamare qualcuno sui social diventa più grave perché l’enorme numero di persone raggiungibile costituisce un’aggravante (art. 595 comma 3 C.P.).

Dunque, se proprio non riuscite a non insultare o diffamare qualcuno sul web il consiglio è di stare lontano dal pc, o la voglia vi passerà quando vi arriverà l’informazione di garanzia.

Sergio Motta

Un nuovo sostegno dalla Regione alla montagna piemontese

Ripartiti dalla Giunta regionale i 10.735.000 euro che costituiscono il Fondo per la montagna relativo al 2023.

“Compiamo un altro passo – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso – all’interno della nostra strategia di attenzione e valorizzazione della montagna piemontese, cuore pulsante del territorio, che deve essere vissuta tutto l’anno con servizi e attività economiche oltre che come straordinario luogo di villeggiatura e turismo. Ed è per questo motivo che fin dall’inizio di questa legislatura abbiamo dedicato grande attenzione alla nostre terre alte stanziando importanti risorse, come ad esempio gli oltre 10 milioni del bando per la residenzialità, i 3 milioni per le botteghe dei servizi e i fondi per le scuole, accanto ai contributi destinati alle Unioni montane”.

La disponibilità del Fondo è stata così ripartita:

– 7.090.000 euro alle Unioni montane sulla base della superficie del territorio montano e della popolazione residente; di questi, 2.364.00 euro sono riservati al finanziamento dei progetti presentati in attuazione del programma annuale della montagna;

– 3.043.000 euro per coprire parte dei costi del personale dipendente delle Unioni montane che svolge le funzioni regionali delegate.

Inoltre, 522.000 euro vanno a finanziare iniziative di promozione, salvaguardia del territorio, valorizzazione delle risorse umane, culturali ed economiche organizzate da enti pubblici, associazioni no profit e privati aventi particolare rilevanza e considerate strategiche per la Regione in quanto coerenti con le proprie politiche di sviluppo e promozione dei territori montani.

Con 80.000 euro sono finanziate le attività delle Commissioni locali valanghe.