ilTorinese

François Hébel è Direttore Artistico di CAMERA

Succede dopo 9 anni a Walter Guadagnini

Nel giorno della festa per i 10 anni di CAMERA-Centro italiano per la Fotografia, inaugurato nel 2015 nell’ex scuola di via delle Rosine, che ha vantato 85 mila visitatori, 85 mostre e 150 ospiti nell’arco del decennio, c’è stato il cambio della guardia del direttore artistico. François Hébel è succeduto a Walter Guadagnini, che ha guidato l’istituzione dal 2016 ad oggi. Hébel entrerà ufficialmente in carica l’1 novembre 2025, succedendo a Guadagnini, che in questi anni ha consolidato e fatto crescere il ruolo del Centro, portandolo a diventare un punto di riferimento per la fotografia a livello internazionale. Con questa nomina CAMERA vuole consolidare la propria identità e iniziare una nuova fase di sviluppo proprio sul piano internazionale.

“Per prima cosa voglio esprimere il mio più profondo ringraziamento a Walter Guadagnini – ha dichiaro il presidente di CAMERA Emanuela Chieli – con lui abbiamo condiviso un percorso straordinario. Ha dato solidità alla struttura, cresciuto la credibilità dell’istituzione e l’ha accompagnata in una crescita costante, fino a renderla punto di riferimento indiscusso nel mondo della fotografia. La scelta di François Hébel rappresenta un passo importante per il futuro di CAMERA. Con la sua direzione artistica si apre una nuova fase, che ci consentirà di rafforzare la vocazione  internazionale di CAMERA e di portare la nostra esperienza su un palcoscenico ancora più ampio”.

“Sono stati anni intensi e ricchi di soddisfazione – afferma il direttore artistico uscente Walter Guadagnini- in cui insieme al team di CAMERA abbiamo lavorato per avvicinare il grande pubblico alla fotografia e all’immagine. Abbiamo costruito percorsi che ci hanno permesso di riscoprire grandi autori del passato, ma anche di scoprire e sostenere le nuove generazioni che stanno reinterpretando il mondo della fotografia. Guardando indietro non posso che essere orgoglioso di quanto realizzato. Oggi CAMERA è riconosciuta come un centro solido e autorevole, e sono felice di passare il testimone a François Hébel, che saprà, con la sua esperienza e visione aprire nuove strade per l’istituzione”.

“Entrare a far parte di CAMERA in un momento simbolico come i festeggiamenti del decennale, è un onore e una responsabilità – commenta il direttore artistico François Hébel- in soli 10 anni l’istituzione ha saputo costruire un’identità chiare e di grande qualità, stabilendo relazioni internazionali significative con musei, festival e archivi di prestigio. Voglio esprimere il mio riconoscimento a Walter Guadagnini per il fondamentale lavoro svolto e al presidente del Consiglio d’Amministrazione per la fiducia che mi hanno accordato. La mia ambizione è di sviluppare ulteriormente la rete internazionale di CAMERA, aprendo nuovi dialoghi e rafforzando la sua presenza nello scenario mondiale. La fotografia è un linguaggio universale e CAMERA ha le potenzialità per continuare a raccontarlo con forza anche oltre i confini italiani”.

Mara Martellotta

I temi di oggi riflessi nei grandi autori dell’antichità

Al via il 4 ottobre, al teatro Erba, il Festival di Cultura Classica

Otto spettacoli, alcune novità e altre riproposte già ampiamente sperimentate con il successo del sold out, ad aprire la stagione dell’Erba di corso Moncalieri. Prende il via sabato 4 ottobre il Festival di Cultura Classica, stagione numero 27, efficace intelligente e seguitissimo patrimonio tragico e comico nonché processuale che ha le sue basi e i suoi esempi nell’antichità, autori del passato, greci o latini, e ripropositori del presente, da Euripide a Cicerone a Plauto ieri, da Marinelli a Mussapi a Colm Tòibìn oggi, serate e nomi che avranno, per le repliche del mattino e non soltanto, gli approfondimenti e la guida dei dibattiti del prof. Paolo Accossato. Appuntamenti dove il passato è lo specchio inevitabile della nostra epoca, dove ancora una volta vengono narrate guerre e migrazioni, affetti distrutti e prepotenze crudeli, ambizioni e corruzione.

S’inaugura con il Teatro libero di Palermo, con Antonella Delli Gatti, Roberta Belforte e Irene Timpanaro ad interpretare “Non una di meno”, urlo attualissimo che ricalca “Le troiane” euripidee, testo scritto da Manlio Marinelli – autore tra l’altro di “Aristotele teorico dello spettacolo” e di “La seconda maestra”, dal 2001 insegnante di materie letterarie nella scuola secondaria, drammaturgo e regista, da oltre vent’anni ideatore di laboratori teatrali -, dove attraverso le acque del Mediterraneo donne di un tempo, Ecuba Andromaca Cassandra, hanno vissuto la stessa tragedia di tante donne di oggi, perseguitate e ferite nel corpo e nell’intimo, alternando fragilità e forza, obbedendo e soggiacendo a una guerra imposta dagli uomini. La regia, la scena e i costumi sono di Lia Chiappara, si replica domenica 5 alle ore 16. Miriam Mesturino proporrà con la regia di Girolamo Angione e la partecipazione di Matteo Anselmi e Roberta Belforte (14 ottobre, ore 21, alla presenza dell’autore Roberto Mussapi, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei) “i Nomi e le Voci: Enea, Didone e il Tuffatore di Paestum”, una perfetta unione tra Parola e Voce, tra Musica e Gesto. Il 16 ottobre (ore 21) si darà ancora una volta vita a “Ciò che uno ama. Poeti lirici dell’antica Grecia in scena”, spettacolo-conferenza guidato da Luciano Caratto e Elisabetta Gullì con la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents.

Il Festival vive da sempre anche del proprio versante comico, apprezzato e seguito, Plauto a farla da padrone, Elia Tedesco nelle vesti di regista – con la collaborazione di Girolamo Angione – e di interprete. Da “Trinummus” deriva “La commedia delle tre dracme” (venerdì 17 ottobre), adattata all’oggi dal lavoro appassionato di Gian Mesturino e ancora Angione, storia di un giovane scialacquatore salvato da un vecchio amico del padre e da uno di quei servi che tanta parte hanno nelle pagine dell’autore di Sarsina, immancabilmente dotati d’una insuperata vena ironica e di una straripante comicità. Come non mancherà di divertire il “Miles gloriosus” da noi tutti conosciuto come “Il soldato fanfarone” – stesso team per la realizzazione -, venticinque anni di repliche alle spalle e successo più che assodato, un soldato tracotante e superbamente beffato e un servo che la furbizia ce l’ha in ogni parte del corpo, titolo tra i più famosi anche per la ricca galleria di personaggi che è capace di sfoderare.

Ancora i “Grandi processi dell’Antichità”, materia che si vede rispecchiare nelle grandi orazioni di accusa e di difesa di Cicerone, ancora “Le Troiane”, il testo antico di Euripide che non s’arricchisce di incastri moderni ma che dalle sue stesse parole lascia comprendere e far proprio, al pubblico del terzo millennio, il messaggio che ha dentro di sé. La regia è di Stefano Fiorillo, interprete con Patrizia Pozzi. Ancora, nell’interpretazione di Francesca Bianco ed Eleonora Tosto, “Ismene/Antigone”, ovvero un ulteriore rimando alla tragedia che inizia là dove finisce “Edipo re” di Sofocle, la storia dell’erede dell’amore incestuoso tra il sovrano di Tebe e la madre Giocasta, murata viva in una grotta per aver disobbedito al tiranno, un antico titolo che nelle nuove pagine di Colm Tòibìn – autore di origini irlandesi, commediografo e giornalista e critico – prende il titolo di “Pale Sister”, la regia è di Carlo Emilio Lerici, la produzione del Teatro Belli di Roma. Un testo scritto nel 2019, una tragedia vista con gli occhi della sorella Ismene in chiave schiettamente contemporanea (le lotte di una nazione contro il dominio britannico hanno insegnato) e femminista, un personaggio e una personalità non certo “pallidi” ma al contrario il prevalere di pacatezza e di buon senso, messi a confronto dallo scrittore con l’intransigenza di Antigone. Tra l’altro, sottolineano le note della compagnia: “Tòibìn prende gli elementi alla base della tragedia greca – sostanzialmente pietas e terrore – e, a questi, aggiunge istanze attuali come il genere, il potere e il suo abuso e la contrapposizione tra il silenzio e la parola. La risposta, ponderata e delicatamente distillata, di Tòibìn a Sofocle scava fino in fondo alle radici del coraggio. Come certe persone riescono a trovare dentro di sé la forza di seguire la propria coscienza trovandosi di fronte ostacoli insormontabili? Una questione molto attuale, soprattutto se vista attraverso gli occhi di una giovane donna impotente.”

Nelle immagini, due momenti di “Non una di meno”; Elia Tedesco, interprete di “La commedia delle tre dracme”.

Elio Rabbione

“Ecco perchè abbiamo bloccato l’Università”

Riceviamo e pubblichiamo
“ORA PARLIAMO NOI. DALLE UNIVERSITÀ AI PORTI: BLOCCHIAMO IL GENOCIDIO”
Gli studenti e le studentesse occupano Palazzo Nuovo, sede dell’università di Torino in
solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro il genocidio in corso in Palestina.
Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto:
Dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte di Israele avvenuto da ieri, noi studenti e
studentesse abbiamo bloccato le nostre università.
Di fronte al fermo illegale della spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, che
aggrava ancora di più la carestia prodotta dal governo israeliano a Gaza, il governo Meloni e
le principali università italiane non si sono ancora espresse contro il genocidio del popolo
palestinese e, anzi, continuano a essere complici dei crimini israeliani.
Non lasciamoci ingannare dagli specchietti per le allodole che il Governo italiano ci sta
propinando. Tutte le mezze misure che puntavano sostanzialmente a far abbandonare alla
flotta la rotta per Gaza sono degli stratagemmi il cui fine ultimo era depotenziare il portato
politico della missione della Global Sumud Flotilla e di conseguenza la mobilitazione –
ampia, popolare – che esiste in solidarietà con la Palestina, contro il genocidio.
Una flotta civile che rompe l’assedio rappresenterebbe un segnale chiaro: boicottare
l’occupazione illegale di Israele, contro l’ipocrisia e l’inerzia delle istituzioni occidentali
davanti a dei veri e propri crimini di guerra è possibile.
Abbiamo ascoltato le parole di chi tra quelli che era a bordo non ha mai, nemmeno per un
secondo durante la traversata, pensato di fermarsi: la Global Sumud Flotilla ha avuto un
impatto fortissimo e non sarebbe stato così se la missione non fosse andata avanti, il più
possibile.
Ha fatto in modo che venisse a galla l’inconsistenza dell’opposizione, delle sigle sindacali
confederali che da tempo hanno smesso di fare gli interessi della classe, di Meloni e il suo
entourage che, messi con le spalle al muro negli ultimi giorni non hanno saputo fare altro
che andare a piagnucolare in televisione, della Presidenza della Repubblica e pure della
Chiesa Cattolica che hanno schiacciato tutto sul piano umanitario per far tornare il popolo
nell’indifferenza.
Nulla di tutto questo ha funzionato.I lavoratori, gli studenti, le persone di questo Paese
stanno con la Palestina e le grandi manifestazioni di questi giorni – a partire dallo sciopero
generale del 22 settembre indetto dall’Unione Sindacale di Base che ha visto cortei di
centinaia di migliaia di persone in tutta Italia – lo mostrano per l’ennesima volta. La Flotilla ha
dimostrato che tutti i pezzi del sistema si ricompattano quando vengono minacciati.Ma
anche che, tutti insieme, questo sistema abbiamo la forza di farlo tremare. Siamo
l’equipaggio di terra, accorso in supporto dell’equipaggio di mare: chi era a bordo ed è stato
bloccato dall’esercito israeliano al momento rischia la propria libertà, se non la vita. Il nostro
compito è fare ciò che loro al momento non possono: organizzarci in modo che la
mobilitazione vada avanti.

CAU Torino 

Nuova aggressione al Pronto Soccorso di Ciriè

Nursing Up chiede un intervento immediato della Regione Piemonte

Ciriè, 1 ottobre 2025 – Ennesima aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ciriè. Ieri, 30 settembre, un paziente, già protagonista di azioni violente nei confronti del personale sanitario, ha colpito con calci e pugni medici, infermieri e operatori sanitari. 

Il primario è stato aggredito, mentre uno dei medici in servizio in pronto soccorso è rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, ma resta la drammatica evidenza: gli operatori continuano a lavorare in condizioni di rischio inaccettabile.

«Non possiamo più tollerare che la sicurezza del personale sanitario sia affidata al caso – afferma Marco Boccacciari, referente sindacale Nursing Up per l’ASL TO4 – Gli operatori non possono entrare in servizio con la consapevolezza che potrebbero essere aggrediti da un momento all’altro. La Direzione aziendale è stata più volte messa al corrente della situazione, ma non sono seguite azioni concrete: solo parole. Ora è la Regione che deve assumersi la responsabilità e pretendere un cambio di passo immediato».

Il sindacato sottolinea che la gravità di quanto accaduto a Ciriè non rappresenta un episodio isolato, ma il riflesso di una condizione diffusa in molti pronto soccorso piemontesi, dove la carenza di personale e la mancanza di misure di sicurezza efficaci alimentano tensione e rischi quotidiani.

«Quanto accaduto al Pronto Soccorso di Ciriè non è solo un’aggressione al personale sanitario, è un’aggressione al Sistema Sanitario stesso. La Regione deve intervenire con decisione: serve un piano straordinario per la sicurezza negli ospedali e serve subito. I nostri professionisti meritano rispetto e protezione. Pretendiamo che la Regione agisca e che la direzione aziendale assuma misure concrete per garantire l’incolumità di chi lavora in prima linea», conclude Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta.

Al San Paolo di Rivoli un cartellone di  classici e sperimentazione

Il teatro San Paolo di Rivoli ha svelato il suo cartellone per la stagione 2025/2026, proponendo un legame variegato che coniuga il classico e la sperimentazione. La direzione artistica, anche quest’anno curata da Niko Ferrucci di Campotheatro, ha lavorato per assemblare un’offerta che soddisfi gusti e interessi di un pubblico sempre più eterogeneo, all’insegna dell’innovazione e della qualità. La stagione si aprirà sabato 18 ottobre con la commedia comica “Quel pomeriggio di un giorno da star”. Si assisterà alla rapina più esilarante del secolo, firmata Campotheatro e con in scena gli interpreti Niko Ferrucci e Sergio Cardinale. La stagione prosegue venerdì 7 e sabato 8 novembre con lo spettacolo “Ma che bell’Ikea”, commedia tutta da ridere, in cui non sarà difficile riconoscere una parte della nostra vita. La compagnia Redarto di Roma portera in scena il 21 e 22 novembre una nuova produzione dal titolo “Va quasi tutto bene”. Ancora una compagnia romana sarà impegnata nelle serata di venerdì 12 e sabato 13 dicembre con sul palco il gruppo di Danilo De Santis che proporrà il “Padel Nostro”, commedia che narra la storia di Luna, giovane promessa del tennis che sacrifica tutta la sua gioventù per raggiungere grandi risultati sportivi. Le risate saranno assicurate anche nelle sere del 9 e 10 gennaio, quando i riflettori si accenderanno per illuminare Marco Malerba e Maurizio Poggio nella comicissima “Taxi per due”, storia di un tassista sposato con due donne, con le quali vive in due appartamenti differenti. Un giorno, però, il tassista viene ricoverato in ospedale per un incidente e, fornendo due indirizzi diversi, innesca una serie di situazioni inimmaginabili, e iniziano i guai.

Mara Martellotta

PD: Il Cresci Piemonte sia coerente con impegni enunciati: ascoltare il territorio”

“Auspichiamo che il confronto ampio e di merito che si è svolto oggi in Commissione Urbanistica trovi riscontro nel testo di legge regionale 94 , che andremo a discutere e a votare. Il cosiddetto Cresci Piemonte nel titolo mira all’accelerazione dello sviluppo economico ma nella sostanza da un lato rischia di proporre strumenti di scarsa efficaci a e dall’altro introduce percorsi agevolati per macro investimenti definiti strategici senza che ne siano definiti i criteri , ma lasciandoli alla sola discrezionalità politica della Giunta regionale.
“Anche la cabina di regia proposta per i capoluoghi di Provincia , richiesta e suggerita dal Comune di Asti, potrebbe forse rivestire una qualche utilità per tutti i comuni ma non è lo strumento su cui si era impegnato il Presidente Cirio per accompagnare e agevolare il percorso avviato ormai da due legislature dal Comune capoluogo, che aveva posto l’accento sul fatto che la Regione nella seconda conferenza di co-pianificazione si esprimesse solo sulla coerenza nelle materie di sua competenza. Un intervento nel merito che consentirebbe realmente di aiutare rispetto alla tempistica spesa ridurre i tempi delle consultazioni e del confronto col territorio.
“La proposta del Cresci Piemonte giungerà naturalmente a termine nel 2030,  ed è emersa in maniera unanime  la necessità di una riscrittura completa della legge urbanistica e non di una semplice manutenzione che rischierebbe di creare incoerenza interne e quindi lungaggini e fumosità legislative. Ribadiamo che accanto al tavolo tecnico convocato dall’assessore è necessario avviare da subito un confronto politico sulla nuova visione che si vuole dare alla legge urbanistica , che accompagni realmente lo sviluppo e insieme la tutela e la valorizzazione del nostro territorio”.
Nadia Conticelli, Vicepresidente II commissione Urbanistica e consigliera regionale PD
Daniele Valle, consigliere regionale PD
cs

La filiera auto tra crescita e nuove sfide: digitale e green al centro

La filiera dell’automotive si conferma un comparto di rilievo per l’economia italiana e regionale. L’artigianato riveste un ruolo predominante, concentrandosi per il 97,5% nelle attività di riparazione e manutenzione di autoveicoli e motocicli, che contano 69.823 imprese artigiane.

In Piemonte, nel secondo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, il comparto della manutenzione registra una crescita dell’1,7% con 8.458 imprese attive, di cui 6.484 artigiane. Ancora più significativo l’aumento delle imprese nel settore della riparazione e manutenzione di carrozzerie, che segnano un +3,9% arrivando a 3.065 unità, di cui 2.242 artigiane.

Tuttavia, parallelamente all’incremento del numero di aziende, il settore si scontra con una criticità sempre più rilevante: la difficoltà di reperire personale qualificato, in particolare con competenze digitali avanzate.

“La filiera auto si conferma un sistema a forte radicamento artigiano – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – centrale per l’occupazione e la competitività, ma chiamato ad affrontare sfide decisive legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla capacità di attrarre nuove professionalità più green. Inoltre, dopo la fiammata inflazionistica del 2022-2023, i prezzi di manutenzione dei veicoli nei primi sette mesi del 2025 crescono del 2,8% a fronte del +4,3% della media UE segnando la miglior performance tra i principali paesi europei: Germania (+5,6%), Spagna (+3,3%) e Francia (+3,2%). Tuttavia, le imprese faticano a reperire personale qualificato con competenze digitali elevate e tecnologie green”.

Secondo i dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel 2024 le aziende del settore hanno cercato 39mila meccanici e autoriparatori. Nel 52,9% dei casi sono richieste competenze nell’applicazione di tecnologie digitali, mentre al 72,6% è domandata la capacità di gestire prodotti e tecnologie green.

Il fabbisogno di competenze digitali è sempre più avanzato: per il 17,9% delle assunzioni è richiesta una preparazione medio-alta o alta nell’uso di strumenti come intelligenza artificiale, cloud computing, Industrial Internet of Things, data analytics, big data e realtà virtuale. Le regioni con la più alta quota di entrate legate a competenze digitali elevate sono Molise (47,4%), Abruzzo (27,7%) e Sardegna (26,6%), mentre il Piemonte si attesta al 18,4%.

Accanto al digitale, la sostenibilità ambientale emerge come fattore chiave: nel 2024 in Piemonte il 23,8% delle nuove entrate nel settore della riparazione richiedeva green skill, a conferma di quanto queste competenze siano ormai imprescindibili.

“Il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto profila una domanda di lavoro delle imprese di autoriparazione caratterizzata da una maggiore diffusione di competenze digitali – conclude De Santis – Inoltre, le imprese del settore confermano una domanda di lavoratori con una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. Basti pensare che Torino è tra le province con una maggior diffusione delle auto ibride ed elettriche nel 2024 con 11.990 auto ogni 100mila circolanti.”

Regione: Legge urbanistica transitoria, audizioni in Commissione

In seconda Commissione a Palazzo Lascaris, presieduta da Mauro Fava, si è tenuta la consultazione sul disegno di legge 94 “Disposizioni temporanee in materia urbanistica per l’accelerazione dello sviluppo economico regionale”.

Una legge che tende a favorire progetti con cofinanziamento pubblico e anche quelli con sole risorse private, per la più efficace attuazione degli interventi finanziati con fondi europei, statali, in particolare relativi al Pnrr o regionali e anche quelli dichiarati di strategico interesse regionale. Questo dall’entrata in vigore della legge fino al 31 dicembre 2030, attraverso il dimezzamento dei termini delle procedure amministrative e in attesa della elaborazione di una nuova legge urbanistica.

Alla presenza dell’assessore Marco Gallo, sono intervenuti i rappresentanti di Ance Piemonte, Api collegio edile, Cna Piemonte, Lega Coop, Pro Natura Piemonte, Italia Nostra, Cgil Piemonte, Cisl Piemonte, Uil Piemonte, Istituto nazionale di urbanistica, Federazione ingegneri ordini Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine geologi Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Confesercenti, Comitato regionale geometri, Rete professioni tecniche, Federazione ordini architetti Piemonte e Val d’Aosta, Asm Vercelli – Gruppo Iren.

Dai vari interventi degli auditi è emersa la necessità di definire meglio quali interventi possano essere considerati strategici.

Principalmente da parte degli ordini professionali e datoriali è stata considerata positiva la proposta di ridurre i tempi nelle varie fasi del procedimento per le varianti strutturali, quelle semplificate e per l’avvio dei procedimenti.

Tuttavia, soprattutto da parte delle varie organizzazioni ambientaliste, è stata sottolineata la necessità che queste riduzioni non compromettano la partecipazione democratica dei cittadini e delle loro associazioni. È stato anche osservato che potrebbe essere non semplice per gli uffici amministrativi riuscire a svolgere così rapidamente le varie pratiche, particolarmente importante è avere tempi certi.

Per quanto concerne l’attivazione di una cabina di regia, con componenti politiche e tecniche, per un efficiente svolgimento dell’iter di pianificazione per l’approvazione delle varianti, è stato osservato che potrebbe essere estesa a tutti i comuni e non solo alla Città di Torino ed ai capoluoghi di provincia, visto che sono i piccoli comuni quelli che hanno più difficoltà nello svolgimento delle procedure.

Tutti gli intervenuti hanno sostenuto la necessità della riforma dell’attuale legge urbanistica 56, che sebbene più volte emendata è risalente al 1977. Soprattutto gli ordini professionali hanno posto la necessità di una nuova legge organica, un nuovo provvedimento strutturale adatto ai tempi attuali dove ci si concentra soprattutto sulla rigenerazione urbana.

Il presidente della Commissione che, come richiesto, cercherà di convocare delle nuove consultazioni con gli enti locali, si è detto soddisfatto dell’ampia consultazione svolta perché ha fornito interessanti informazioni utili alla elaborazione del disegno di legge. Nel corso dell’audizione per porre domande e richiedere precisazioni sono intervenuti, oltre al presidente Fava e l’assessore Gallo, anche Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Nadia Conticelli e Daniele Valle (Pd) e Marina Bordese (Fdi).

ufficio stampa Crp

Apical Days 2025: un festival-laboratorio per il cambimento sociale

PER PARLARE DI LAVORO, ATTIVISMO E INNOVAZIONE SOCIALE 
Dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di talk, workshop, musica per ridare valore al lavoro che genera impatto sociale insieme alle realtà più interessanti di Torino e del Piemonte e in rete con Afrovision Festival, Torino Music Meeting e SOLAR
Se il lavoro può essere una forma di attivismo, come trasformiamo ogni persona in unə attivista?
In Italia migliaia di persone ogni giorno fanno attivismo con il proprio lavoro: professionistə, operatrici e operatori culturali, realtà sociali e artistiche che generano impatto positivo sulla comunità. Eppure, troppo spesso, vivono nel precariato e restano invisibili alle politiche pubbliche.
Torino si prepara a ospitare gli Apical Days 2025: un festival-laboratorio di tre giorni dedicato a chi, con il proprio lavoro, genera cambiamento sociale. Dal 10 al 12 ottobre, innovazione sociale, attivismo e sostenibilità saranno al centro di incontri, workshop, musica e momenti culturali. L’ingresso è gratuito, con iscrizione online obbligatoria. Un’occasione per riflettere insieme su riconoscimento e sostenibilità delle professioni che creano impatto positivo nella società.
L’iniziativa nasce dall’idea che “se il tuo lavoro migliora la società, anche tu sei un attivista”. Professionistə, educatori/trici, artistə, ricercatori/trici, attivistə e innovatori sociali si confronteranno su precarietà, diritti, riconoscimento e valorizzazione di professioni che generano impatto positivo ma troppo spesso restano invisibili.
Gli Apical Days 2025 si svolgeranno in cinque luoghi simbolo della vitalità culturale torinese: Ramo D’Oro, Magazzino sul Po, Bocciofila Vanchiglietta, Fondazione Amendola, Renken, Fiumi di Culture e Jigeenyi. Spazi diversi che diventeranno il cuore pulsante di talk, panel, laboratori, tavoli tematici, aperitalk serali e concerti, intrecciando riflessione e festa collettiva.
Una piattaforma condivisa e internazionale
Quest’anno gli Apical Days diventano il cuore di una piattaforma condivisa che unisce Afrovision Festival Torino Music Meeting, offrendo un’esperienza internazionale, vibrante e plurale fatta di incontri, musica, cultura e attivismo.
Nei tre giorni dell’evento, tra talk, laboratori, concerti e momenti collettivi, si affronteranno temi centrali come la precarietà strutturale, i diritti e le nuove forme di tutela, attraversando mondi interconnessi quali cultura, ricerca, terzo settore, arti performative e rigenerazione urbana. L’iniziativa offre uno spazio di confronto e riflessione in cui professionisti, artisti e attivisti condividono esperienze e strumenti per ripensare pratiche lavorative, culturali e sociali.
Tra gli ospiti che animeranno l’evento ci saranno Giulia Lineette, artista e community manager che coordina Scomodo Milano; Sergio Pejsachowicz, musicista, compositore e presidente della Cooperativa Italiana Artisti; Livia Viganò, co-fondatrice di Factanza; e l’associazione Cactus Psicologia, attiva nella promozione del benessere psicologico e dell’inclusione. Non mancheranno contributi teorici e culturali con Vincenzo Estremo, docente NABA e teorico dell’immagine, e approfondimenti dal mondo del giornalismo e dell’attivismo con Alessandro Sahebi. Inoltre, Danilo Iannetti, fondatore dell’Unione Lavoratori dell’Architettura, Gaiané Kevorkian, project manager musicale e culturale di KeepOn LIVE, Eron Quintiliano, fondatore e direttore del M.A.T.E. Festival, e Luca Bosonetto di Arci Piemonte porteranno esperienze concrete e prospettive diverse su come cultura, lavoro e comunità possano dialogare e rigenerarsi reciprocamente.
Torino, città da sempre laboratorio di innovazione culturale e sociale, diventa lo scenario ideale per immaginare nuove pratiche di lavoro e attivismo, costruendo alleanze e reti e offrendo strumenti concreti a chi opera nell’ambito dell’innovazione sociale, della sostenibilità, della rigenerazione urbana e della cultura.
Il format e gli obiettivi di Apical Days
Gli Apical Days sono promossi da Apical, piattaforma nata per semplificare l’accesso alle esperienze educative e di impatto sociale in tutto il mondo. Dal 2019 Apical lavora con centinaia di organizzazioni, università, enti pubblici e privati, creando reti internazionali attive nell’innovazione sociale.
Il festival-laboratorio combina talk, panel, workshop pratici, tavoli tematici, assemblee plenarie e momenti informali come gli aperitalk serali, insieme a una ricca proposta musicale e culturale. Ogni edizione si conclude con la redazione di un manifesto collettivo, che raccoglie proposte, visioni e richieste dei partecipanti.
La prima edizione nazionale, tenutasi nel 2024 a Palermo è stata un grande successo e ha visto coinvolti professionisti, attivisti e creativi, che hanno dato vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con interesse da istituzioni, università e media di settore.
La prima edizione nazionale degli Apical Days, svoltasi a Palermo nel 2024, ha riunito professionisti, attivisti e creativi da tutta Italia. In due giorni di confronto sono emerse idee e visioni comuni, dando vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con attenzione da istituzioni, università e media di settore.
«Con gli Apical Days vogliamo creare uno spazio in cui le persone che lavorano per generare impatto sociale possano riconoscersi, unirsi e immaginare nuove pratiche collettive. Torino è la città ideale per ospitare questo incontro perché unisce storia industriale, innovazione culturale e sensibilità sociale», dichiara Nicola Zanola, CEO di Apical.
Visita il sito www.apical.org per maggiori informazioni e per registrarti gratuitamente all’evento
Per consultare il programma completo, panel e speaker clicca questo link 
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