ilTorinese

Merlo: Futuro della montagna, una questione centrale per la Regione 

“Sì, la difesa, la valorizzazione e la infrastrutturazione dei territori montani restano una delle
questioni politiche centrali della Regione Piemonte a guida Alberto Cirio. E proprio partendo dal
crescente turismo estivo nelle montagne piemontesi di questi mesi arriva la conferma che è
sempre più indispensabile rafforzare una politica e un progetto specifici per il futuro dei territori
montani. Prospettiva che passa non solo attraverso l’attivazione dei servizi essenziali per le
persone e le comunità locali ma anche, e soprattutto, con una specifica ed efficace politica di
sgravi fiscali, di aiuti per le pubbliche amministrazioni e di incentivi concreti per restare in questi
territori. E il problema, come ovvio, non riguarda soltanto il cosiddetto comparto della neve e il
suo relativo indotto ma, semmai, l’intero mosaico della montagna.
Per fortuna, il programma politico ed amministrativo della coalizione che ha vinto le recenti
elezioni regionali già prevede una forte e specifica attenzione al futuro della montagna. E dove
non esistono, e questo è un ulteriore elemento positivo, partiti che predicano la ‘decrescita felice’
da un lato o un fondamentalismo ed estremismo ambientalista dall’altro. Semmai, serve un
progetto amministrativo, e politico, che solo partiti responsabili e che puntano allo sviluppo e ad
una reale promozione del territorio, possono garantire”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi Popolari uniti, Assessore Pragelato. Già Sindaco.

Da necessità a piacere

Chiunque visiti il nostro Paese, e ancor più noi che ci viviamo, non possiamo non conoscere la cucina, i cibi, le ricette e tutto ciò che contraddistingue la nostra alimentazione da quella di molti altri Paesi.

Per ammissione di molti stranieri, noi cuciniamo i cibi mentre loro si limitano a cuocerli, non riuscendo così ad attribuire al pasto quel valore aggiunto che la nostra cucina ha guadagnato in secoli di storia.

La posizione geografica, il clima, la presenza di montagne elevate e di mari pescosissimi, di fiumi e laghi, di pianure estese ed una storia multi-millenaria, fabbriche di armi e di imbarcazioni hanno contribuito a rendere l’Italia famosa in tutto il mondo per le sue prelibatezze.

Ma questo sarebbe l’aspetto puramente alimentare della cucina; noi italiani andiamo oltre: il mangiare, il cucinare, il sedersi a tavola è diventato un rito sociale, un momento che non soltanto riunisce parenti ed amici ma che stimola riflessioni, è prodromico alla redazione di un contratto, consente di raccontare le proprie vacanze attraverso ciò che di alimentare si è portato a casa.

Un carissimo amico narra che la sua compagna, finlandese, potrebbe vivere a cotoletta e patatine, eventualmente aggiungendo alla sera una minestrina (modello nudelnsuppe tedesca) senza sentire la necessità di cambiare sapori.

In effetti sembra che mentre noi viviamo per mangiare, molti altri Paesi mangino per vivere.

Ho viaggiato in Medioriente, nei Caraibi, nell’Africa sub sahariana, nel Maghreb, nei Balcani, in Turchia e posso dire che sono pochi i Paesi che si avvicinano al nostro per varietà di cibi, per modalità di cottura, per fonti (ovini, caprini, equini, molluschi, pesci d’acqua dolce e di mare, verdure e frutta di tutti i generi) e per capacità di presentazione oltre che per qualità dei vini di ogni tipo e gradazione e dei liquori e distillati.

Tralasciando festività quali Pasqua e Natale, anche la preparazione di un pasto della domenica o di una festa di compleanno è un evento conviviale che consente non soltanto di soddisfare il bisogno primario di alimentarsi, ma coinvolge i partecipanti, a vario titolo, nella riuscita dell’evento.

Dalla scelta della tovaglia e degli accessori, dalla scelta dei menù e delle bevande la socialità tra i partecipanti è un sentimento che raggiunge il suo culmine nel brindisi di inizio pasto e prosegue con la portata in tavola delle varie portate.

Ancor più se ognuno dei partecipanti porta qualcosa perché narrerà come gli sia venuta l’idea, dove abbia trovato la ricetta, dove abbia comprato le materie prime, ecc.

In ogni regione ci sono riti, tradizioni particolari tipiche di un periodo dell’anno e cibi che diventano il motivo ufficiale dell’incontro, mentre il motivo ufficioso, ben più importante, è ritrovarsi, magari dopo mesi senza vedersi.

Negli ultimi mesi, almeno a Torino e Milano, i ristoranti sono tutti prenotati, e non solo nei week end, segno che le persone dopo aver dovuto rinunciare obtorto collo ai ritrovi, alle serate a cena fuori, stanno recuperando perché la voglia e la capacità di relazionarsi è superiore a qualsiasi paura, a qualsiasi rischio sanitario.

A chi non è capitato, trovandosi da solo in prossimità del Natale o di Pasqua, di essere invitato da parenti o amici “così mangiamo insieme”.

E cosa dire dei giovani che, magari solitari e taciturni davanti allo smartphone, trovano però occasione di dialogo e cameratismo nell’intervallo di pranzo in un fast food o nella mensa universitaria?

Eventi come “Cheese”, la “Fiera del peperone”, la “Fiera del tartufo bianco” o la “Fiera del bue grasso” iniziano come una fiera di paese ma proseguono come un momento conviviale organizzato mesi prima e vissuto come un pellegrinaggio laico, in adorazione di questo o quel cibo.

Dalla trippa di Moncalieri al tartufo d’Alba, dalle olive taggiasche o coratine alle lenticchie di Castelluccio di Norcia i santuari del cibo vedono aumentare ogni anno il numero di visitatori e di eventi.

Le trasmissioni di cucina in TV, moltiplicatesi negli anni, sono la dimostrazione mediatica di quale e quanto sia l’interesse per il cibo.

Non dimentichiamo, però, che gli eccessi possono nuocere gravemente alla salute e che una festa è bella quando la si vive ogni tanto e non diventa una abitudine perpetua.

Soprattutto ricordate: non guidate se dovete bere.

Sergio Motta

Morto in casa per un malore l’erede degli storici biscotti “Krumiri”

È stato trovato morto in casa a Casale Monferrato probabilmente per un malore Nicola Molghea, 58 anni, figlio di Anna Maria Portinaro e Carlo Molghea, titolari della celebre pasticceria Rossi eredi Portinaro che detiene dalla fine dell’800 la ricetta”segreta” dei veri Krumiri di Casale. I famosi biscotti hanno la forma arcuata in omaggio ai baffi di re Vittorio Emanuele II. Molghea lascia i genitori e un fratello.

Il fotovoltaico cresce in Piemonte

 

Lombardia, Veneto, Lazio e Piemonte sono le regioni d’Italia che si sono distinte per maggior numero di installazioni.

 Il settore fotovoltaico continua la sua crescita in tutta Italia. Nell’ottava edizione del Barometro del Fotovoltaico di Elmec Solar – l’azienda di Brunello che si occupa di installare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali – emergono risultati che superano le aspettative. A marzo 2024 sono oltre 1 milione e mezzo, più precisamente 1.684.316, gli impianti installati in tutto il Paese, 360.198 in più dell’anno scorso, pari a un incremento del 27%.

A un’analisi più dettagliata emerge che le città sul podio per il maggior numero di impianti installati si confermano essere Roma, Brescia e Padova, ma non solo. L’incremento di nuovi impianti a Roma è stato di +15.435, quintuplicando (+485 %) il risultato dell’anno precedente; lo stesso vale per Brescia (12552 impianti, +325% sul 2023) e Padova (11363 impianti, +365% sul 2023), che hanno quadruplicato gli impianti installati l’anno precedente.

“I risultati ottenuti nell’ultimo anno dimostrano che l’Italia sta facendo notevoli progressi nella transizione energetica, in particolare nell’adozione del fotovoltaico. Gli italiani hanno capito che, anche senza il bonus del 110%, l’energia solare è un investimento che offre significativi risparmi economici e garantisce indipendenza dalla variabilità dei prezzi dell’energia elettrica. Questa consapevolezza è evidente dal fatto che in tutte le regioni l’adozione del fotovoltaico non è stata una semplice moda degli ultimi due anni, ma una scelta consapevole e ponderata per privati e aziende”afferma Alessandro Villa, amministratore delegato di Elmec Solar e membro del consiglio di Italia Solare e di Confindustria Varese.

Secondo la rielaborazione da parte di Elmec Solar dei dati pubblicati da Italia Solare, le 10 province d’Italia più “virtuose” sono rispettivamente: Roma con +15435 nuovi impianti; Brescia con +12552; Padova con +11363 nuovi impianti; Milano con +9534 nuovi impianti; Torino con +9451 nuovi impianti; Bergamo con +8587 nuovi impianti; Udine con +8511 nuovi impianti; Bari con +8038 nuovi impianti; Verona con +7889 nuovi impianti e Venezia con +7886 nuovi impianti.
Complessivamente, al netto del maggior numero di installazioni realizzate nei primi tre mesi del 2024, la provincia d’Italia che conta più impianti solari a marzo 2024 è Roma (66322) seguita rispettivamente da Brescia (58531), Padova (52531), Treviso (48730), Torino (44169), Vicenza (42910), Milano (39905), Venezia (39505), Bergamo (39412) e Verona (37706).

Interessante notare che, ponderano il numero di impianti per numero di abitanti, la provincia di Treviso rileva addirittura la presenza di un impianto ogni due persone (0,580), seguita dalla provincia di Cuneo (0,448) e da quella di Pordenone (0,407).

Di seguito la classifica delle 10 province italiane che hanno installato il maggior numero di impianti fotovoltaici nei primi tre mesi del 2024.

CLASSIFICA PROVINCIA Incremento da dicembre 2023 a marzo 2024 Numero totale di impianti a marzo 2024
1 Roma + 15435 66322
2 Brescia + 12552 58531
3 Padova + 11363 52531
4 Milano + 9534 39905
5 Torino + 9451 44169
6 Bergamo + 8587 39421
7 Udine + 8511 33918
8 Bari + 8038 30693
9 Verona + 7889 37706
10 Venezia + 7886 39505

 

Ultimi giorni della mostra dedicata alla Principessa Mafalda

 Municipio di Valdieri: 80° anniversario della tragica morte nel campo di concentramento di Buchenwald

L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv commemora l’80° anniversario della morte a Buchenwald della secondogenita della Regina Elena, S.A.R. la Principessa Reale Mafalda di Savoia, nata in Roma il 19 novembre 1902, e di tutti i deportati ed internati che non hanno potuto rivedere la Patria.

Le celebrazioni sono iniziate il 18 agosto a Valdieri con l’inaugurazione della mostra allestita dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv nella Sala Consiliare del comune della Valle Gesso, visitabile fino al 31 agosto, dove è intervenuto il Dr. Luciano Regolo, Condirettore dei settimanali “Famiglia Cristiana” e “Maria con te” e Presidente del Comitato per la beatificazione di Jelena Petrovic Njegos.

Altre commemorazioni sono state organizzate dal Sodalizio internazionale nelle città che hanno dedicato una via alla Principessa Martire.

Una cerimonia sobria ma molto sentita è stata organizzata a Modena dove una strada è stata inaugurata il 1° ottobre 1994, alla presenza del Presidente Nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, Cav. Gr. Cr. Ilario Bortolan, e di dirigenti regionali e locali.

La Principessa Mafalda, di ritorno dal funerale del Re dei Bulgari Boris III, consorte della sorella Giovanna, fu arrestata a Roma il 22 settembre 1943 e tradotta come ostaggio nel campo di concentramento di Buchenwald (Weimar). Da quel giorno le fu imposto il nome di “signora Abeda” e proibito di mandare o ricevere notizie. Il 24 agosto 1944 il campo fu bombardato e la Principessa Reale rimase sepolta sotto il crollo della baracca. Gli aiuti furono tardivi, su ordini personali di Hitler, ed ella volle si desse precedenza alla Signora Breitscheid, amica di baracca. Fu poi trasportata in un ospedale di fortuna e dopo tre giorni le fu amputato l’avambraccio. L’operazione fu lunga e perse molto sangue, nessuno più la visitò. Assistita da italiani, mori senza riprendere conoscenza il 28 agosto 1944.

Padre Giuseppe Tyl riuscì a sottrarla alla cremazione. Fu sepolta a Weimar, con il numero 262.

Successivamente, alcuni marinai italiani di Gaeta vi posero una croce di legno con una lapide. E’ grazie a loro se oggi riposa accanto al consorte, Principe Filippo, ed ai figli Maurizio, Enrico ed Ottone, come era suo desiderio nel piccolo cimitero del Castello di Kronberg della Casa di Assia (vicino a Francoforte).

Dopo le commemorazioni è stata letta la preghiera composta da Mons. Giuseppe Gagnor, a Napoli il 18 novembre 1945: “Fa che Ella spiritualmente ricollegata alle grandi donne della sua Casa che la precedettero, in una Dinastia di Santi e di Eroi. Ascenda presto alla Beatitudine del Regno dei cieli, onde intercedere presso di Te per la grandezza del Regno d’Italia. Cosi sia”.

Altre cerimonie saranno organizzate dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv a Lourdes, Montpellier e Nizza, Fatima (Portogallo), Alessandria, Acqui Terme (AL), Bologna, Casalnuovo (NA), Catania, Forlì, Genova, Grosseto, Lucca, Messina, Parma, Rapallo (GE), Rivoli (TO), Roma, Torino, Trieste, Venezia, Vigone e Villanova Canavese (TO).

L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv

Foto: tomba della Principessa a Kronberg con un omaggio floreale dell’Associazione Internazionale Regina Elena 

Persone scomparse, Frossasco: Unità Cinofile Croce Verde di Cumiana

Nel fine settimana del 31 agosto e 1° settembre 2024, nel Comune di Frossasco, si svolgerà una due giorni di formazione di K9 Mantrailing delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (disciplina di ricerca persone scomparse con l’ausilio di unità cinofile di cani molecolari).

L’esercitazione è resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Frossasco, in particolare nella figura del Vice Sindaco Dott.ssa. Rosanna Napoli e sarà guidata dagli istruttori Ivan Schmidt e Vassilia Sacco sotto la supervisione del Responsabile UC Croce Verde Cumiana Luca Fra e del Presidente Gianni Mancuso.

Ivan Schmidt ha al suo attivo una ventennale esperienza in qualità di formatore di unità cinofile, consulente tecnico, ausiliario di polizia giudiziaria nella ricerca di persone scomparse, esperto in missing profiling, odorologia biologica forense, negoziazione in ambiente ostile e psicologia dell’emergenza.

Vassilia Sacco, Operativa in K9 Mantrailing con il suo cane Adele è alla guida delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (ricerca in superficie e K9 Mantrailing) e ha all’attivo diversi interventi operativi, formata anch’essa come operatore in psicologia dell’emergenza.

Così Ivan Schmidt: – “Grazie alla sensibilità e collaborazione del Comune di Frossasco è stato possibile organizzare questa esercitazione, utile soprattutto a migliorare le sinergie tra i Comuni limitrofi nella ricerca di persone scomparse sul territorio. La sinergia tra le parti porta a maggiore consapevolezza che di fatto permette interventi operativi in tempi brevi.

Crediamo fortemente in questi eventi, in quanto molti fatti di cronaca ci vanno a dimostrare come sia fondamentale la formazione e le esperienze in ambienti e scenari diversificati ma radicati sul territorio di competenza. I casi ci dimostrano che un intervento tempestivo unitamente ad una formazione consolidata, frutto di continuo accrescimento, aumentano di fatto le probabilità di ritrovamento di una persona scomparsa. Un altro tassello importante, lo abbiamo avuto con la nostra creazione del “K9 SCENT BOX” che oggi risulta essere un perfetto alleato nella ricerca di persone scomparse e ci permette di raccogliere anticipatamente un’impronta olfattiva di persone a rischio e più vulnerabili. Progettato per essere facile da utilizzare e accessibile a tutti, elimina i ritardi nelle raccolte di prove olfattive da fornire al cane riducendo al minimo il rischio di contaminazione”. 

PH CREDITS: ALESSANDRA VISENTIN 

Verona – Juventus 0-3

La Juventus vince per 3-0 contro il Verona.

I bianconeri sono soli al comando della classifica di Serie A.

Allo stadio  Bentegodi, la Juve parte lenta  ma  va in vantaggio con Vlahovic.

Quando sta per terminare il primo tempo ecco il raddoppio di  Savona. Nella ripresa,  il rigore di Mbangula si trasforma nella rete di Vlahovic ed è  3-0

Valle: Povia, posizioni omofobe e novax non possono avere cittadinanza

«Ma quali destra e sinistra, con la decisione del Comune di Nichelino non c’entra niente l’orientamento politico: semplicemente posizioni omofobe e novax non possono avere cittadinanza nelle manifestazioni patrocinate da un Comune»: così commenta la scelta del comune di Nichelino Daniele Valle, consigliere regionale PD. “Stupisce che si arrivi alle interrogazioni parlamentari per una questione tanto semplice. Sarebbe interessante la stessa trasparenza sui finanziamenti della fondazione AN all’associazione neofascista Acca Larentia o ai novax dell’associazione “Sereni, vittime del Covid” dal quale sono partiti gli esposti, tra il 2020 e il 2021, contro Conte e Speranza».

Ragazzo senza patente non si ferma all’alt e sfascia tre auto

Nella notte di sabato nel corso di un inseguimento in tangenziale a Torino un minorenne conducente di  Fiat 500x trovandosi di fronte una  pattuglia di polizia  ha accelerato, ha preso l’uscita IV Novembre in direzione Rivoli, non rispettando  l’alt e schiantandosi contro tre auto parcheggiate. Il giovane senza patente è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale