ilTorinese

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Federico Rampini “America. Viaggio alla riscoperta di un paese” -Solferino- euro 18,00

Rampini non ha bisogno di presentazione, giornalista e scrittore, è stato inviato di “Repubblica” a Parigi, Bruxelles, San Francisco e Pechino; ma soprattutto è un profondo conoscitore dell’America nella quale vive da quasi 25 anni, avendone ottenuta anche la cittadinanza.
In queste pagine sfata alcuni luoghi comuni sul paese che conosce così bene e nel quale si è trasferito con la famiglia; lo fa con illuminanti aneddoti personali miscelati a ricostruzioni saggistiche perfettamente documentate sulle tante Americhe.

Chiarisce subito che l’America è composta da tante realtà diverse tra loro: geografiche, climatiche, paesaggistiche, architettoniche, etniche, sociali e culturali. Un paese complesso in cui l’estensione continentale fa sì che annoveri differenze simili a quelle che in Europa oppongono realtà come l’Islanda a nord e la Grecia a sud.
Sostanzialmente il paese può dirsi diviso tra due Americhe che si guardano in cagnesco e vivono realtà parallele; quando si va a votare una volta vince una e un’altra l’altra.
Quella conservatrice e quella progressista, quella dei ricchi e quella dei poveri, di chi ha l’assicurazione sanitaria e di chi invece non può permettersela. Diversità anche linguistiche, tra chi parla slang e chi arriva da Sud America, India, Indocina, India,ecc. ; dunque un paese plasmato fortemente dall’immigrazione che ha creato quartieri-specchio dei paesi di origine (per esempio Chinatown a New York e San Francisco).

Una spaccatura geografica che è divisione etnica, politica, di valori e religione. L’America delle metropoli costiere ha molti più immigrati ed è segnata da queste diversità, è più progressista, vota democratico, va meno in chiesa ed ha meno armi.
L’America più profonda, quella che sta in centro, è all’opposto.
Eccezione è la Florida, capace di attrarre stranieri e fasce della popolazione – come i pensionati – che lì trovano esenzioni fiscali e agevolazioni che consentono una vita facilitata.

Tra i temi del libro, l’annoso problema delle armi che possono essere acquistate anche da persone squilibrate e tendenti a compiere stragi di innocenti (in scuole, supermercati e strade), ma non dovunque. In città come San Francisco e New York le leggi in materia sono severe come quelle europee. Le statistiche dicono che sul territorio degli Stati Uniti ci sono 400 milioni di armi da fuoco, ovvero più di una per ogni abitante, bambini compresi; ma è altrettanto vero che molti sono disarmati, mentre altri possiedono un arsenale domestico.
Rampini spiega anche cosa vuol dire studiare ed essere giovane in America, i costi dell’istruzione e le opportunità che si aprono ai più volenterosi e talentuosi. Interessante anche l’analisi che fa del sistema sanitario e di quello fiscale, e pure in questi casi ci svela che la realtà è molto più variegata e complessa di quel che normalmente si pensa.

Julia Navarro “Naufraghi del destino” -tre- 60- euro 19,80

La scrittrice spagnola compone un affresco storico in cui centrali sono gli effetti della Guerra civile spagnola e fa muovere i suoi personaggi su più sfondi: Madrid, Alessandria d’Egitto, New York, Santiago del Cile e Parigi. Protagonisti sono 4 giovani dalla vita ingarbugliata: Fernando Garzo, Cataline Vilamar, il pittore Eulogio Jeménez e l’americano con velleità poetiche Marvin Brian.

Fernando è il figlio di un famoso editore arrestato dal regime, e dopo aver tentato inutilmente di farlo liberare, quando apprende che è stato condannato a morte e fucilato, medita la vendetta, ma si trova costretto alla fuga.
Eulogio è un giovane pittore figlio di repubblicani, ferito nel corso della guerra è tornato a casa insieme all’americano Brian, al quale ha salvato la vita; e culla il sogno di andare a vivere e dipingere a Parigi.
Catalina appartiene a un’importante famiglia di grandi proprietari terrieri di fede monarchica che hanno perso tutto; indebitati fino al collo si vedono costretti a promettere la figlia in sposa al figlio dello spregevole usuraio che li tiene sotto scacco.

I tre sono cresciuti insieme e Fernando è innamorato – non corrisposto- di Catalina che lo vede solo come amico.
Le cose si complicano ulteriormente quando la ragazza s’invaghisce dell’americano Brian, che è planato a Madrid sulle orme di Cervantes, ha combattuto per i repubblicano ed ha un debito di riconoscenza verso Eulogio che l’ha tratto in salvo.
Proprio come dei naufraghi alla deriva i 4 protagonisti devono lasciare la Spagna per cercare un futuro migliore altrove ed inseguire i loro sogni. Ma intanto scoppia la seconda guerra mondiale e le loro vite vengono dirottate attraverso mille prove, pur sempre tenacemente attaccati al sogno della libertà e del riscatto.

Agatha Christie “Il giro del mondo” -Mondadori- euro 23,00

Esattamente un secolo fa l’allora 32enne giallista Agatha Christie fu la prima donna occidentale a fare surf in piedi alle Hawaii e a raccogliere esperienze uniche ed esotiche durante il suo Grand Tour in giro per il mondo.
Tutto racchiuso in questo libro che ha la prefazione scritta dal nipote Mathew Prichard, e accompagnato dai ricordi dell’ autobiografia della scrittrice. Risultato: un affascinante album di lettere e fotografie con cui la grande scrittrice inglese ha raccontato il lungo ed emozionante viaggio fatto con il marito nel 1922.
Attraverso le missive destinate alla madre e alla figlia ha praticamente redatto una sorta di diario di bordo e viaggio di quella che ha annoverato come una delle esperienze più straordinarie della sua vita.

Il 20 gennaio del 1922 ebbe inizio il viaggio nell’Impero Britannico, in cui la famosa giallista accompagnò il consorte Archibald nel British Empire Exhibition Tour, ovvero il viaggio ufficiale dal Sud Africa all’Australia, di lì alla volta della Nuova Zelanda, poi Hawaii e Canada. Tutto per promuovere la mostra dell’Impero che si doveva tenere tra 1924- 25 a Wembley.

La Christie scattò centinaia di foto con la sua fotocamera portatile, raccolse cartoline, ritagli di giornale e cimeli vari.
Un giro durato un anno e scandito da navigazioni a tratti perigliose e con il mal di mare che inchiodò la Christie per giorni tra cuccetta e malesseri. La scoperta del Sud Africa, tra le imponenti Cascate Vittoria, Città del Capo, scoperta del fiume Zambesi a bordo di una lancia. Sempre accolti con tutti gli onori dai personaggi che li ospitarono. Ma anche un viaggio oscillante tra glamour e miserie locali, che contribuì a instillare nella giovane scrittrice la passione per l’avventura

Seconda tappa la lontanissima Australia dove la coppia andò alla scoperta del Queensland, con escursioni nella rigogliosa e sorprendente giungla tropicale e le sue felci gigantesche. Poi Melbourne, Sydney e i loro dintorni con l’allevamento e le piantagioni di ananas

Da lì alla volta della Tasmania, con flora e fauna sorprendenti, e incontri bizzarri come quello con un ricco
“Disidratatore” che faceva soldi seguendo la moda del momento: disidratare frutta e verdure che la Christie fu tenuta ad assaggiare e trovò totalmente senza sapore.
In Nuova Zelanda -che la scrittrice descrisse come il paese più bello che avesse mai visitato- soggiorneranno a Wellington, (che trovò meno deludente di Auckland) e verranno guidati in escursioni per scoprire la rigogliosa natura dei dintorni e paesaggi “straordinari”.

Altre tappe le Fiji e poi Honolulu,dove lei e Archie si cimentarono nel surf, alle prese con enormi tavole rudimentali. Infine di nuovo in viaggio verso il Canada per ammirare le Niagara Falls, le Montagne Rocciose e il lago Louise che ammaliò letteralmente la Christie.
Infine una tappa a New York e poi il viaggio di ritorno a bordo della prima classe (lussuosissima come testimoniano le foto) della sontuosa SS Majestic.

 

Nina De Gramont “Il caso Agatha Christie” -Neri Pozza- euro 18,00

Nina De Gramont, scrittrice americana e docente di scrittura creativa nel North Carolina, è tornata sul mistero irrisolto degli 11 giorni in cui la famosa giallista Agatha Chritie sparì nel nulla, e lo fa in questo romanzo di grande suspense psicologica, in cui miscela realtà e fantasia, e ci tiene incollati fino all’ultima pagina.

Il 3 dicembre 1926 la Christie sale sulla sua Morris Cowley (acquistata con i guadagni dei primi 6 romanzi), lascia la casa nella periferia londinese, affida alla cameriera la figlia Rosalind di 7 anni e il terrier Peter. Indossa pelliccia e cappello e ha con sé una valigia.
La madre a cui era molto legata è morta recentemente e il marito Archibald le ha appena comunicato di volere il divorzio perché innamorato della giovane segretaria Nancy Neele.

La Christie scomparve e gettò l’intero paese nell’angoscia. Furono organizzate ricerche su vasta scala e si sprecarono le supposizioni sul destino della donna; dal suicidio a una calcolata mossa pubblicitaria, ad una strategia per punire l’infedele marito.
Ancora oggi nessuno ha scoperto cosa accadde in quel lasso di tempo, e quando la scrittrice viene ritrovata – viva e vegeta in un albergo termale dello Yorkshire- afferma di non ricordare nulla di quel periodo in cui era scomparsa dal mondo. Per tutta la vita si trincererà dietro a “non ricordo”, il mistero non verrà svelato neanche nell’ autobiografia che scrisse.

La De Gramont compie una magia letteraria in cui intreccia un puzzle raffinato, elegante, arguto e a tratti ironico. Mette al centro della trama l’altra donna, l’amante del marito, che è chiamata “Nan O’Dea”. Solo apparentemente ingenua sprovveduta, vittima di una spietata società bigotta che non perdona certi errori. In realtà è un personaggio ricco di soprese, ed ha un preciso piano in testa che scoprirete leggendo.

Attraverso più voci –un onnisciente narratore, Nan, Aghata, Archie, e altri personaggi minori ma funzionali al racconto- la De Gramont orchestra un romanzo che rimanda allo stile dei gialli scritti dalla Christie, e si avvale anche di rigorosi indizi storici e carte dell’inchiesta, orchestrando un libro notevole e godibilissimo.

 

Musei, ristoranti e caffè Tutto esaurito nel ponte dell’Immacolata

Il ponte dell’8 dicembre ha fatto registrare il tutto esaurito in molti ristoranti e bar di Torino.

Buona la presenza di turisti  nelle stanze degli hotel. Si attendono intanto  i dati degli acquisti negli esercizi commerciali.  Anche la cultura è stata protagonista, numerose infatti le presenze nei musei cittadini. Ecco al uni dati.

Oltre 14mila ingressi ai Musei Reali

Torinesi e turisti hanno premiato l’offerta culturale dei Musei Reali di Torino anche durante il lungo ponte dell’Immacolata. Il complesso museale, che propone un affascinante e ricco itinerario tra storia, arte, natura e architettura, tra giovedì 8 e domenica 11 dicembre ha accolto 14.140 visitatori che hanno avuto l’occasione di ammirare anche il nuovo allestimento della Galleria Sabauda e della Collezione Gualino. Sono state 1.025 le presenze alla mostra Focus on Future. 14 Fotografi per l’Agenda ONU 2030, aperta nelle Sale Chiablese fino al 19 febbraio 2023, che illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta, attraverso i progetti di artisti e fotoreporter.


Oltre 12.000 visitatori da giovedì 8 a domenica 11 dicembre 2022 nei musei della Fondazione Torino Musei GAM, MAO e Palazzo Madama

Hic sunt dracones alla GAM Buddha10 al MAO Margherita Regina d’Italia

a Palazzo Madama

 

 

Sono oltre 12.000 le persone che hanno visitato, dal 8 al 11 dicembre 2022 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, trascorrendo il lungo ponte dell’Immacolata nei tre musei della Fondazione Torino Musei per visitare le collezioni e le mostre in corso.

In particolare, 1.982 persone hanno visitato la GAM, 1.754 il MAO e 8.279 Palazzo Madama.

Le mostre in corso:

  • GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento Edoardo Sanguineti Il volto del poeta,  Jannis Kounellis in Videoteca (incluse nel biglietto di ingresso al museo); Hic Sunt Dracones Chiara Camoni – Atelier dell’Errore (biglietto mostra a pagamento)

  • MAO Museo d’Arte Orientale

Buddha10 (biglietto mostra a pagamento)

 

  • PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica

Margherita di Savoia, Regina d’Italia (biglietto mostra a pagamento) e La porta della città. Un racconto di 2.000 anni (biglietto mostra gratuito)

 

Situazione Iran: “si riuniscano Camera e Senato”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Mohsen Shekari, un ragazzo di soli 23 anni, è stato il primo condannato a morte per le proteste in Iran. L’8 dicembre, alle prime luci dell’alba, Sherkari è stato impiccato, dopo una detenzione di appena due mesi nel carcere di Evin. Il processo era iniziato il primo novembre e il 20 dello stesso mese era stato condannato a morte per il reato di “Moharebeh“, ovvero di “guerra contro Dio“.

 

Il suo crimine è stato di aver “bloccato la strada Sattarkhan” a Teheran, che, secondo le autorità, avrebbe “creato terrore” e messo a repentaglio la “libertà e la sicurezza” della popolazione. Il fondatore di Iran Human Rights, Mahmood Amiry-Moghaddam, ricordando che i manifestanti sono privati del diritto a un processo equo, ha chiesto ai governi occidentali di intervenire immediatamente. Nelle prossime ore, infatti, un cantante di origine curda, Saman Saydi, potrebbe essere il secondo manifestante a essere impiccato.

 

Dall’inizio delle proteste in Iran, che sono scoppiate in tutto il Paese dopo l’uccisione della ragazza di origine curda Mahsa (Jina) Amini da parte della polizia “morale”, sono stati uccisi più di 500 manifestanti e sono state arrestate più di 18 mila persone (di cui, in molti casi, le famiglie non sanno dove siano detenuti e se siano ancora vivi). Inoltre, sono migliaia i feriti gravi.

 

Il quotidiano inglese, The Guardian, ha riportato che le forze di sicurezza iraniane mirano al viso, agli occhi, al petto e ai genitali delle donne che protestano contro il regime, con l’intento di sfigurarle. Queste donne, come tutti i manifestanti scesi in piazza, non possono nemmeno trovare soccorso negli ospedali per paura di essere arrestati.

 

Il regime della Repubblica islamica sta anche colpendo duramente le minoranze etniche dell’Iran. Lo scorso 30 settembre, il regime ha represso violentemente le proteste nella città di Zahedan, in Balochistan, uccidendo più di 90 persone.

 

Nel mese di novembre, invece, le forze di sicurezza hanno ucciso più di 100 manifestanti nella città di Mahabad, a maggioranza curda. È stato riportato che nella regione iraniana del Kurdistan, i servizi di sicurezza compiono irruzioni notturne nelle case di comuni cittadini, arrestando e torturando giovani curdi senza alcun motivo, danneggiando le loro proprietà, i loro veicoli, imbrattando con slogan pro-regime gli edifici residenziali, per spaventare e intimidire la popolazione.

 

Il sito Iran international ha inoltre riportato che, dall’inizio delle proteste, la Repubblica islamica è colpevole dell’omicidio di più di 60 minorenni. Fra questi, ricordiamo Kian Pirfalak, di appena 9 anni, ucciso lo scorso 22 novembre.


Richiediamo
 una convocazione straordinaria del Senato e della Camera dove tutte le forze politiche, con gli atti istituzionali necessari, prendano posizione nei confronti di questa barbarie e impegnino il governo a un’azione ferma di sollecitazione del Parlamento Europeo, dell’Onu, e di tutte le istituzioni dei Paesi democratici del mondo, a mostrare sostegno al popolo iraniano, che sta combattendo per la libertà contro la Repubblica islamica iraniana, responsabile di ignobili e gravi violazioni dei diritti umani e di crimini contro l’umanità.

Giuseppe Rippa, ex-segretario del Partito Radicale e direttore di Quaderni Radicali

Anna Mahjar-Barducci, scrittrice ed esperta di Medio Oriente

La messa di Natale Ucid in duomo

Il gruppo UCID Piemonte e Valle d’Aosta si prepara a festeggiare il Santo Natale presso la Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino

L’UCID Gruppo Piemonte e Valle d’Aosta della sezione di Torino si riunisce per la serata di Natale questa sera alle ore 19:00 per la Santa Messa, nella Cattedrale di San Giovanni Battista, in piazza San Giovanni, a Torino.

Alle 19:45 i soci UCID visiteranno la mostra “Natività di Gesù: l’abbraccio di una Madre, l’abbraccio di un Figlio” presso il Museo Diocesano di Torino, in piazza San Giovanni, sottostante la Cattedrale sul lato destro.

Seguirà la cena a buffet.

Per informazioni: ucid@ucidtorino.it

MARA MARTELLOTTA

Il Gala’ della danza sportiva

TRA ELEGANZA, COLORE E MUSICA

Una serata da incorniciare ha accompagnato la Federazione italiana danza sportiva del Piemonte, che ha indossato l’abito delle grandi occasioni per il “Galà di Natale”.
E’ stata una ripartenza in grande stile, per la manifestazione che ha concluso al PalaSport Gianni Asti l’anno sportivo della Federazione, che racchiude 54 discipline.
Una kermesse sportiva, all’interno del programma Piemonte 2022, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana e, che ha messo in vetrina le eccellenze della danza sportiva piemontese. La manifestazione è stata scelta dal Ministero del Turismo ed è stata promossa sul sito Italia.it.
La coreografia con gli atleti di alto livello, diretta dal coreografo internazionale, Daniele Ziglioli è stata accompagnata da tanti ospiti d’onore, tra cui la Presidente federale, Laura Lunetta e in rappresentanza della Regione Piemonte, l’Assessore allo Sport, Fabrizio Ricca.
Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente regionale Fids, Giovanni Petrilli coadiuvato dalla madrina dell’evento, Daisy Osakue, la discobola olimpica che ha dimostrato di avere qualità di danzatrice, lanciandosi in una piccola esibizione con il presidente.

L’evento è stato l’occasione per inaugurare il nuovo logo “Piemonte Dance Star Competition”, che farà da cappello per il triennio di eventi nazionali e internazionali dal 2023 al 2025.
Ha riscosso un grande successo, il coro di 200 bambini dell’Arbaga, coordinati da Giacomo Spiller della Filarmonica di Castellamonte, tra canti natalizi e supporter dei Neri per Caso. Oltre alla danza, hanno eseguito una dimostrazione sportiva gli atleti della Nazionale Italiana di Twirling e Alessandro Mosca Balma che ha stupito con l’Acro-gym, ginnastica acrobatica.
Non c’è danza sportiva Alice Bellagamba e Alessio Gaudino della trasmissione Amici, ne sono stati i protagonisti, senza accompagnamento musicale, compito affidato a Giada Bassino, Valentina Cioffi, al Rapper Huma, Davide Ragusa, e Andrea Sità.
Il Galà di Natale è solo un arrivederci al primo dei grandi eventi, la competizione international IDO dall’ 11 al 12 febbraio 2023, sempre al PalaSport Gianni Asti, per un nuovo grande appuntamento di danza sportiva.

Josef Bican, il più grande goleador

Accadde oggi

Nella rubrica accadde oggi sfatiamo un mito che vuole Pelé, Messi e Cristiano Ronaldo come marcatori con il più alto numero di gol nella storia del calcio mondiale.Il 12 dicembre del 2001 muore all’età di 88 anni Josef Bican, ossia il più grande goleador al mondo di tutti i tempi!Ai suoi tempi la raccolta dati non era perfetta,infatti si dice che abbia segnato 1.400 reti complessive, anche se di recente, grazie all’aiuto di alcuni storici e i maggiori siti di storia e statistica del calcio si è giunto alla conclusione che il numero di reti segnate in partite ufficiale sia stato di 821,quindi assoluto primatista mondiale di tutti i tempi.Un dato impressionante, ma lo è ancor di più perché tutte queste reti sono state segnate in 528 partite,quindi una media gol incredibile!Bican nacque a Vienna nel 1913,Il grande attaccante ha legato la sua carriera,soprattutto, al Rapid Vienna e poi allo Slavia Praga. Ha inoltre rappresentato le nazionali di Austria (dal 1933 al 1936) ed,in un secondo momento, della Cecoslovacchia.

Enzo Grassano

Protesta di Extinction Rebellion alla Coppa del Mondo di Sci

Ieri  una nuova protesta di Extinction Rebellion, questa volta  alla Coppa del Mondo di Sci, a Sestriere. Un gruppo di attiviste, vestite di rosso, ha attraversato il villaggio degli sponsor alla Coppa del Mondo di Sci, a Sestriere. Arrivate all’entrata della pista, hanno srotolato uno striscione con scritto “Bye bye neve, la crisi climatica è già qui”.

Lunedì 12 dicembre, aggiornamento tecnologico servizi anagrafici

Da lunedì 12 dicembre nelle anagrafi cittadine verrà attivata la nuova piattaforma per la gestione dei servizi demografici della Città di Torino.

Il passaggio alla nuova piattaforma rappresenta un’operazione di innovazione amministrativa che permetterà di migliorare l’integrazione dei servizi per i cittadini e di ottimizzare i flussi interni di lavoro, accelerando le attività di back office e garantendo l’aggiornamento a tecnologie recenti e una maggior sicurezza informatica.
Ci saranno inoltre importanti passi in avanti anche nella dematerializzazione della pratica anagrafica, con la riduzione e la progressiva eliminazione del cartaceo, e nella graduale implementazione di nuove funzionalità sul portale di servizi online Torino Facile, integrati in tempo reale con la banca dati.

Al fine di consentire la migrazione verso il nuovo software, venerdì 9 dicembre tutti gli uffici anagrafici saranno chiusi al pubblico, con l’unica eccezione della sede centrale di via della Consolata 23, dove sarà possibile esclusivamente l’emissione di carte d’identità elettroniche alle persone prenotate nei giorni precedenti.
Lunedì 12 dicembre gli uffici riapriranno con i consueti orari di servizio.

“Lei trasformerebbe la pioggia in un arcobaleno”

Music Tales, la rubrica musicale 

Lei mi toglierebbe il mondo dalle spalle

Se mai fosse difficile muoversi

Lei trasformerebbe la pioggia in un arcobaleno

Quando vivevo nella tristezza

Perché allora, se lei è così perfetta

Vorrei ancora che fossi tu?

Perfetto non significa che sta funzionando

Allora cosa posso fare?”

Il testo della canzone di cui vorrei parlarvi oggi, tratta di una relazione ormai finita.

Il protagonista sta vivendo una nuova relazione ma non riesce a provare le emozioni che provava nella sua precedente storia quindi si fa mille domande.

GLIMPSE OF US, il titolo, Joji il cantate ed autore.

Molto giovane, Joji ( pseudonimo di George Kusunoki Miller) nasce ad Osaka il 18 settembre del 1992 ed è noto in precedenza sul web come Filthy Frank e Pink Guy.

Ricopre più ruoli: cantautore, produttore discografico e youtuber giapponese.

Divenne famoso grazie al suo canale YouTube di umorismo surreale, nonsense e humor nero, spesso sconfinante con la satira sociale, TVFilthyFrank. Nel dicembre 2017 decide di dedicarsi esclusivamente alla musica usando il nome Joji, con il quale pubblica tre album in studio: Ballads 1 (2018), Nectar (2020) e Smithereens (2022).

Ha, a mio parere, una voce interessante e sonorità che riscontrano il mio favore.

Poco si conosce della sua vita privata, in quanto cerca di mantenere la sua privacy. Nasce a Osaka, appunto, da padre australiano e madre giapponese e si diploma nel 2012 alla Canadian Academy.

Nel 2014 pubblica un video dove rivela di essere uno studente del college di Brooklyn, New York, spiegando di non voler rivelare le proprie informazioni personali per paura di non poter trovare un lavoro in seguito, a causa della natura esagerata del suo show.

Il video viene eliminato pochi giorni dopo.

Miller crea il suo canale DizastaMusic nel 2008, con lo scopo di promuovere le sue canzoni. Insieme a ciò pubblica anche video demenziali insieme ai suoi amici.

Il canale inizia a riscuotere successo solo nel 2011, quando crea prima il personaggio di Filthy Frank, il quale si descrive come “l’anti-blogger di YouTube”, poi quello di Pink Guy, che lo vede indossare un costume rosa.

Altri personaggi da lui impersonificati sono Salamanderman e Chin-Chin, tra i tanti.

L’umorismo demenziale e “nonsense” è alla base del suo canale e rende Miller uno degli youtuber più famosi e più popolari su YouTube.

Nel 2014 crea un secondo canale, TVFilthyFrank, a causa delle numerose segnalazioni su DizastaMusic che rischiava di portarlo alla chiusura.

In questo canale continua con i video di Filthy Frank e gli altri personaggi, caricando anche i video precedentemente realizzati.

Qualche mese dopo apre un terzo canale, TooDamnFilthy, dove inizia a pubblicare alcune sue canzoni demenziali usando il personaggio di Pink Guy. 
 
Il 23 maggio 2014 pubblica gratuitamente su YouTube il suo album autoprodotto Pink Guy, di genere hip hop e rap, dal forte carattere demenziale.

Nel gennaio 2017 pubblica su iTunes e YouTube il mixtape autoprodotto Pink Season, anche questo di musica demenziale con canzoni già presenti in diversi suoi video. Al debutto si piazza al 70º posto della Billboard 200.

L’album ha un discreto successo di critica, tanto che nei mesi successivi firma per l’etichetta discografica 88rising. Con questi pubblica il suo primo EP Pink Guy: The Prophecy, l’ultimo con lo pseudonimo Pink Guy.

Nello stesso periodo compone diverse tracce di carattere trip hop e alternative R&B sotto il nome d’arte Joji, che è semplicemente la trascrizione del suo nome George dall’inglese al giapponese, ossia il suo soprannome sin da quando era piccolo. Anche con questo suo progetto personale firma per la 88rising, con il quale però esprime maggiormente la sua creatività e la sua passione per la musica sperimentale. Il 17 maggio si esibisce alla Boiler Room di Los Angeles.

Il 18 ottobre 2017 pubblica Will He, il primo singolo estratto dal suo primo EP In Tongues che verrà pubblicato a novembre sulle piattaforme digitali sotto l’etichetta Empire Distribution con la collaborazione di 88rising. Il brano arriverà rapidamente in cima alla classifica “Viral” globale di Spotify e vi rimarrà fino all’uscita dell’EP il 3 novembre 2017.

Il 29 dicembre 2017 Miller annuncia su Twitter che non realizzerà più video di Filthy Frank, Pink Guy e gli altri numerosi personaggi da lui interpretati, a causa di seri problemi fisici e neurologici che lo stress derivante da tale attività gli provoca.

Afferma perciò di volersi dedicare esclusivamente alla sua carriera musicale utilizzando come nome d’arte Joji.

Vi presento quindi “Glimpse of Us”, sperando sia di vostro gradimento

La follia appartiene a pochi, e pochi riescono a capirla.”

Joji – Glimpse of Us

CHIARA DE CARLO

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