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Covid, focus Torino e Piemonte: la situazione

In Piemonte si conferma il calo dei casi in tutte le classi di età: per gli epidemiologi della Regione la curva dei contagi ha raggiunto il plateau ed iniziato la sua fase discendente.
In calo anche le ospedalizzazioni con il tasso di occupazione dei posti letto ordinari ed in terapia intensiva che risulta inferiore rispetto al dato nazionale.

INCIDENZA E RICOVERI

Il Piemonte presenta un’incidenza in calo rispetto alla settimana precedente (572.1 casi ogni 100.000 abitanti nella settimana 17-23 ottobre rispetto a 690.3 nella settimana 10-16 ottobre). Il valore nazionale è di 414.6.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 24 ottobre si attesta al 10,9% (il valore nazionale è 11,2%) e quella delle terapie intensive all’1,9% (il valore nazionale è 2,3%), mentre la positività dei tamponi è al 9%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 17 ottobre evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BA.5 nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara.
Sono presenti anche mutazioni della sottovariante BA.4 e con bassa frequenza della sottovariante BA.2.75. Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.3, BA.2.12.1 e BG.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 17 al 23 ottobre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3.493. Suddivisi per province: Alessandria 327, Asti 153, Biella 187, Cuneo 380, Novara 266, Vercelli 117, VCO 132, Torino città 642, Torino area metropolitana 1.216.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 24.448 (-5.428).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.290 (-399), Asti 1.073 (-261), Biella 1.311 (-558), Cuneo 2.663 (-928), Novara 1.865 (-352), Vercelli 820 (-178), VCO 924 (-365), Torino città 4.497 (-609), Torino area metropolitana 8.515 (-1637).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 17 al 23 ottobre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 572.1 in diminuzione (-18,2%) rispetto ai 690.3 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 293.6 (-21,9%).

Nella fascia 25-44 anni è 498.6 (-18,4%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 661 (-21,3%).

Nella fascia 60-69 anni è 779.7 (-17,9%).

Tra i 70-79 anni è 804.6 (- 19,7%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 788.1 (-7,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 17 al 23 ottobre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in diminuzione in tutte le fasce di età.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 189.3 (-16,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 106.5 (-6,4%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 157.3 (-12,7%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 217.9 (-13,3%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 201.7 (-18,1%).

A Chieri 500 nuovi alberi e arbusti

Nuove piantumazioni ed aree boscate realizzategrazie al progetto sulla forestazione urbana e periurbana

 

In questi giorni in diverse zone di Chieri si stanno ultimando i lavori di messa a dimora di alberi e arbusti autoctoni finanziati dal ministero dell’Ambiente quali azioni di sequestro di carbonio, cioè volti alla riduzione della CO2.

Il finanziamento, ottenuto e gestito da Città Metropolitana di Torino, interessa 20 comuni metropolitani per un totale di circa 2,5 milioni di euro suddivisi in 5 progetti da 500 mila euro.

Il progetto denominato “Foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane – Lotto CMTO5 – Corona verde area metropolitana”, si sviluppa su tre comuni, Chieri, Torino e Venaria Reale.

«Questo progetto prevede per Chieri il piantamento di circa 5500 tra alberi e arbusti, le cui specie più rappresentative sono pioppi, farnie, ciliegi, frassini, olmi, carpini, biancospini, cornioli, ecc. -spiega Massimo CEPPI, assessore all’Ambiente e alla Pianificazione e gestione del verde pubblico del Comune di Chieri- Si sta piantando lungo i corsi d’acqua Ravetta, Vallo e Tepice, dove oltre al sequestro del carbonio, si contribuirà a migliorare la funzionalità ecologica dei rii e ad incrementare la biodiversità; inoltre, si realizzeranno aree boscate anche vicino al Liceo Monti, a margine degli orti urbani e a Fontaneto. La stima del beneficio ambientale atteso per il nostro comune è pari a circa 3300 t di CO2 equivalente sequestrate in 18 anni, oltre ad un contributo alla ricostituzione di boschi planiziali poco presenti nelle pianure del bacino padano, area in cui gli sforamenti dei limiti inerenti la qualità dell’aria sono purtroppo molto numerosi».

Allontanamento zero, Accossato (LUV): Una legge che non aiuta i minori in situazione di difficoltà

 

E delegittima il lavoro di servizi sociali e famiglie affidatarie.

“Oggi si è concluso l’iter di approvazione del ddl Allontanamento zero, provvedimento che, come gruppo consigliare Liberi Uguali e Verdi, abbiamo avversato fin dalla sua presentazione, accogliendo le preoccupazioni espresse dagli operatori sociali, dai sindaci, dalle famiglie affidatarie. Una legge viziata da un pregiudizio di fondo, contro tutto il sistema di tutela dei minori oggi presente in Piemonte, accusato ancora oggi nel dibattito in aula di sottrazione di minori” – dichiara la Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Silvana Accossato.

“Questa legge, o sicuramente la narrazione che la maggioranza ne sta dando, anziché aiutare i minori in situazione di difficoltà, delegittima e intimidisce il lavoro dei servizi sociali e delle famiglie affidatarie; aumenta i conflitti tra famiglie d’origine e servizi sociali; non aggiunge risorse al sistema ma, con una dubbia ingerenza nell’autonomia decisionale dei consorzi e degli enti locali, vincola soltanto una parte dei fondi già esistenti” – prosegue Accossato. – “Una pessima legge di cui non si sentiva il bisogno, per questo il voto di Liberi Uguali Verdi è stato convintamente negativo”.

Lisetta Carmi alle Gallerie d’Italia: Suonare Forte

Alle Gallerie d’Italia di Torino dal 22 settembre 2022 al 22 gennaio 2023 la grande mostra monografica dedicata a Lisetta Carmi, una delle personalità più interessanti del panorama fotografico italiano, recentemente scomparsa all’età di 98 anni.

La mostra “Lisetta Carmi. Suonare Forte” è realizzata con la curatela di Giovanni Battista Martini, curatore dell’archivio della fotografa, con un prezioso contributo video creato per l’occasione da Alice Rohrwacher.

Con il progetto “La Grande Fotografia Italiana” affidato a Roberto Koch, editore, curatore, fotografo e organizzatore di eventi culturali intorno alla fotografia, le Gallerie d’Italia – Torino si propongono di dare spazio ai maestri della fotografia italiana attraverso una serie di mostre dedicate: “Lisetta Carmi. Suonare Forte” inaugura il primo di questi appuntamenti volti a celebrare la grande fotografia italiana del Novecento. Il titolo della mostra dedicata a Lisetta Carmi evoca la sua formazione di pianista ma anche il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, per seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi.

DOVE

Gallerie d’Italia – Torino

QUANDO

Dal 22 settembre 2022 al 22 gennaio 2023

Martedì, Giovedi, Venerdì, Sabato, Domenica dalle 9.30 alle 19.30

Mercoledi dalle 9.30 alle 22.30

Lunedì chiuso

Ultimo ingresso: un’ora e mezza prima della chiusura

BIGLIETTI

Intero 10 €, ridotto 8 €, ridotto speciale 5 € per clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo e under 26; gratuità per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo

ARCI cerca volontari per la distribuzione degli alimenti alle famiglie in difficoltà

AAA cercasi volontari e volontarie. Il Comitato Arci Torino che, all’interno della rete di “Torino Solidale”, supporta ogni mese più di 800 famiglie attraverso la distribuzione alimentare, cerca persone che l’aiutino nelle iniziative di solidarietà.

La chiamata – inserita all’interno del progetto “Spazi di re(l)azione”, cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020″ – punta a rispondere a una domanda in aumento, figlia della pandemia e della crisi in corso: i dati pubblicati da Caritas raccontano di un incremento delle richieste di aiuto nell’ultimo anno, con una crescita del 7,7 per cento.

Il Comitato Arci Torino da alcuni anni ha deciso di sfruttare – sotto il grande cappello del progetto “Fooding” – la sua rete di circoli sparsi a Torino per aiutare chi è in difficoltà. Attualmente vanta due snodi di distribuzione – nella Circoscrizione 4 e nella Circoscrizione 6 – e una mensa in centro. Dieci sono i circoli coinvolti in questa catena di solidarietà. Bastano alcuni numeri: circa 15mila sono i chili di prodotti alimentari distribuiti al mese, di cui 3mila recuperati da invenduto o donazioni, 45 pasti sono serviti ogni giorno.

«Più di 200 sono le persone che due anni fa hanno dato la loro disponibilità e ci hanno aiutato – spiega Alice Eugenia Graziano del Comitato Arci Torino – Un contributo essenziale che ha permesso di dare una risposta alle tante esigenze arrivate nei nostri circoli da famiglie in condizioni di estrema necessità». Sui territori coinvolti la partecipazione di tanti volontari ha dato vita a una «comunità di supporto di prossimità» che ora ha l’ambizione di crescere ancora: «Vogliamo ampliare lo spettro delle attività in risposta ai bisogni che emergono».

Per diventare volontariato basta compilare il form al link: https://www.arcitorino.it/notizie/4601/alimenta-la-solidarieta-diventa-volontari.html.

Informazioni: fooding@arcitorino.it324/ 7890867.

 

Più fondi per i bus pubblici

“Per la prima volta negli ultimi due anni abbiamo stanziato due milioni di euro per il trasporto su gomma. Un dato storico mai verificatosi, che rappresenta sicuramente un’inversione di tendenza, grazie anche allo sforzo del fondo nazionale trasporti e alle nostre risorse”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui frequenti disservizi registrati sulle linee del trasporto pubblico locale.

“Giungono numerose e costanti segnalazioni da parte degli utenti, spesso riportate dagli organi di stampa – ha detto in Aula il consigliere Avetta – sui diffusi disservizi nel trasporto pubblico locale su gomma. Non sembra si riescano a trovare soluzioni efficaci, in particolare per quanto riguarda il trasporto degli studenti”. Il consigliere ha citato come esempio i casi delle linee Ivrea-Cossano Canavese e Pinerolo-Piossasco, sulle quali spesso gli studenti non riescono a salire per un eccessivo affollamento dei mezzi.

“In momenti particolari su alcune linee ci sono stati dei disservizi – ha riconosciuto nella risposta l’assessore Gabusi – ma si tratta di episodi sporadici o di conseguenze di guasti ai mezzi; quelle che risultano più affollate sono già state rinforzate. Bisognerebbe anche utilizzare al meglio la piattaforma informatica appositamente creata per far dialogare le scuole con i gestori dei mezzi di trasporto degli studenti, in modo da ottimizzare gli orari dei passaggi. Infine dobbiamo tener contro della cronica mancanza di autisti e di mezzi, un problema non solo locale ma nazionale: in Italia mancano 14 mila autisti dei mezzi pubblici”.

“Il Trasposto pubblico su gomma ha viaggiato a due differenti velocità tra la provincia di Torino e il resto del Piemonte. Nel 2014-2015 quando ci furono i tagli, tutte le province rientrarono nella spesa, ma non la provincia di Torino. Ha continuato ad esercire sostanzialmente la stessa cifra, generando un accumulo di risorse fuori dalla copertura economica che stiamo con difficoltà cercando di contingentare con un grosso lavoro dell’Agenzia della Mobilità Piemontese”, ha concluso l’assessore.

Armonie di voci per il Sermig, il Jazz incontra il classico

Giovedi 27 ottobre 2022 dalle 20,45 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino (piazza Bodoni) CONCERTO VOCALE dal titolo “Il jazz incontra il classico” per una raccolta di fondi a favore del Sermig “Per chi bussa alla porta degli Arsenali”.

Si esibiscono il coro Chorus (sestetto di jazz vocale a cappella), diretto da Mario Allia, il Coro da camera di Torino (direttore Dario Tabbia) e la Corale universitaria di Torino, diretta da Paolo Zaltron. Il concerto è organizzato con la partecipazione dell’Associazione cori piemontesi, del Sermig e del Laboratorio del suono e ha il patrocinio del Comune di Torino e la sponsorizzazione di Roberto Lanzetti. Ingresso 15 euro su Evenbrite, al Sermig e al Conservatorio la sera del concerto.
Chorus. Diretto dal suo fondatore, Mario Allia, una realtà attiva fin dal 1985. Per loro il canto a cappella non è una pratica da custodire sotto vetro ma un terreno da continuare ad esplorare, senza trascurare le risorse dell’elettronica. Definiti da Andrea Malvano “una realtà che porta in giro per l’Europa un repertorio originalissimo”, ha una discografia di oltre 80 registrazioni che rispecchiano la loro evoluzione verso il jazz.
Coro da camera di Torino. Nasce nel 2008 su iniziativa del suo direttore Dario Tabbia con l’obiettivo di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto. Ha tenuto concerti all’interno di importanti festival musicali fra i quali MiTo Settembre Musica e Unione Musicale di Torino, Piemonte in Musica, Musici di Santa Pelagia, Teatro Bibiena di Mantova, Festival della Via Francigena, Ruvo Coro festival con un repertorio che spazia dal Rinascimento al XX secolo. Nel 2017 è finalista al Grand Prix del prestigioso Concorso Internazionale di Maribor dove gli viene assegnato un premio speciale. Nel 2019 al Concorso nazionale di Vittorio Veneto vince tre primi premi, due premi speciali e il Gran Premio “Efrem Casagrande”.
Corale universitaria di Torino. Fondata nel 1954 su iniziativa di alcuni studenti, la Corale universitaria di Torino rappresenta oggi una delle espressioni più originali e qualificate della vita culturale e musicale della città. Svolge un’importante e riconosciuta opera di ricerca tesa alla riscoperta e alla valorizzazione dei grandi maestri del Rinascimento, non trascurando peraltro l’interesse per autori del periodo classico e contemporaneo. Dal 1997 Paolo Zaltron è direttore artistico della Corale universitaria di Torino, con la quale si è esibito in numerose manifestazioni, festival e concorsi in Italia e in Europa, tra cui più volte per MiTO- Settembre Musica.

 

(Foto archivio)

Sette corse all’ippodromo di Vinovo

Ottobre si sta per chiudere, novembre sta per cominciare e per l’Ippodromo di Vinovo sarà sempre tempo di trotto. Mercoledì 26 ottobre tutto in pista pensando già al 1° novembre, quando tornerà puntuale l’appuntamento con il Gran Premio Orsi Mangelli.

Come sempre accade nell’impianto torinese, saranno giornata di grandi emozioni in pista come fuori. In particolare nella giornata dell’Orsi Mangelli tante opportunità per il pubblico e un ospite d’eccezione: lo chef Sergio Barzetti, da anni è presente accanto a Antonella Clerici nei suoi programmi culinari del Mezzogiorno. Sarà presente per “IL RISOTTO AL TROTTO” e preparerà per tutti i presenti uno dei suoi speciali risotti, con una degustazione gratuita. In più rappresenterà La Casa del Giocattolo Solidale, nata con l’obiettivo di raccogliere e donare giocattoli, ma anche materiale scolastico e articoli per l’infanzia a bambini le cui famiglie vivono situazioni di criticità o difficoltà economica (www.lacasadelgiocattolosolidale.it): durante la giornata è in programma una raccolta fondi.

Intanto però si comincia a correre mercoledì 26 ottobre: nelle sette corse in programma troveremo un bel centrale per puledri di due anni, oltre a due belle corse di contorno, una per i tre anni ed una per i cavalli di cinque anni ed oltre e una corsa riservata agli aspiranti allievi che come sappiamo richiama molta partecipazione da parte degli addetti ai lavori.

Andando per ordine, nei puledri saranno in otto schierati dietro le ali dell’autostart. Sempre difficile fare un pronostico in questi casi ma tanto per cambiare piace un allievo di Mauro Baroncini e Andrea Farolfi, Ergon Ferm, che all’ultima a Milano ha ottenuto un buon crono.

Il premio Brahms, sul doppio km per soggetti di tre anni, vedrà Diego Pan (allievo del solito binomio) sfidayo da Dayak che invece è allievo di Gino Salacone e Duma Neh D’Asti, pupillo di Franco Ferrero reduce da un’assoluta prestazione di livello a Modena.

Bellissima corsa anche il premio Stravinskij che vedrà Ugolinast, allieva di Santo Mollo, giocarsi tutte le sue carte contro avversari di livello come Voltaire Gifont, Borboletta e Zef. Pronostico apertissimo quella degli Aspiranti allievi con gli ultimi quattro dello schieramento a giocarsi la vittoria:leggera preferenza per Zodiac Dany Grif, affidato da Loccisano a Gaetano Casella. La riunione prenderà il via alle ore 14,50 con ingresso gratuito.

Poi martedì 1° novembre, lo spettacolo del GP Orsi Mangelli che rappresenta la vera rivincita del Derby e delle Oaks per i 3 anni. All’appello dei maschi hanno risposto in 20, suddivisi nelle due batterie intitolate alla memoria di Giuseppe e Vittorio Guzzinati. E la piazza torinese farà il tifo per il francese Joyner Sport affidato ad Andrea Guzzinati, nella stessa batteria con Dhube Prav insieme a Santo Mollo. Saranno invece ben 12 le femmine al via delle Oaks.

L’apoteosi della natura nel Delta del Po

È già bello sul Monviso quando nasce ma è ancora più spettacolare vederlo quando il suo lungo percorso si conclude nell’Adriatico.

È forse l’autunno il periodo migliore per navigare il Grande Fiume nel Parco del Delta del Po tra la Romagna e il Veneto. L’esplosione dei colori autunnali rende il paesaggio ancora più affascinante. Uno scenario molto vario, mutevole, dai campi coltivati alla laguna, dalle dune sabbiose ai boschi e ai fitti canneti. Sullo sfondo si stagliano le pinete litoranee che svettano sulle distese d’acqua, discendenti di quelle piantate dai romani duemila anni fa per rifornire i cantieri navali. Quelle lagune e quelle paludi che fermarono gli eserciti invasori e protessero Ravenna facendola diventare, dopo il crollo di Roma, tre volte capitale, dell’Impero romano d’Occidente, del regno ostrogoto e poi baluardo italiano dell’Impero bizantino. Sopra di noi nel parco volano centinaia di uccelli in un festoso viavai, un autentico paradiso per i volatili, sia migratori che stanziali. Un grande spettacolo naturale da non perdere, immersi in un ambiente incantevole tra pioppi, arbusti e orchidee, fenicotteri, gabbiani rosati e centinaia di altri uccelli. A Porto Tolle, nella parte veneta del Delta, si arriva facilmente in auto. Da qui muovono le barche per l’esplorazione, qui comincia l’avventura in un groviglio di lagune salmastre, stagni, piccoli e grandi rami del fiume e sbocchi al mare e tutto diventa misterioso, quasi magico. Carpe, cefali, tinche, lucci popolano canali, fiumi e paludi ma sono gli uccelli la parte più ricca e interessante della fauna del Delta, appartengono a oltre 300 specie ed è facile vederli sugli alberi mentre sulle rive del Po e dei canali svolazzano aironi, garzette, cormorani, il falco di palude, l’usignolo di fiume, il gabbiano reale, il cavaliere d’Italia, la pettegola, l’avocetta, l’ibis, gheppi, poiane e tanti altri. I volatili migratori giunti dai Paesi freddi del nord trovano nel Delta un rifugio sicuro e adatto allo svernamento, in inverno migliaia di anatre come il germano reale affollano le distese d’acqua e in primavera gli aironi e le garzette si riproducono nei canneti e lungo gli stagni. Per alcuni il Delta del Po è deprimente e triste, per la nebbia, per le zanzare (meglio comunque evitare l’estate) e per la piattezza del paesaggio. In realtà è un colpo d’occhio eccezionale, un’esperienza unica. Sarebbe bello che il grande fiume fosse navigabile da Torino fino all’Adriatico, fino al Parco regionale del Delta del Po. Per adesso lo è solo parzialmente, da Cremona al mare per quasi 300 chilometri.                                          Filippo Re

Tassa rifiuti, scoperti mille evasori totali: pagheranno 5 anni di arretrati

La nuova raccolta differenziata con tessera si sta rivelando a Pinerolo un sistema molto valido per individuare gli evasori totali della tassa rifiuti. In molti usufruiscono del servizio ma per il Comune non esistono, non essendosi iscritti a ruolo Tari.
Evasori che ora si devono dichiarare per poter continuare a usare il servizio e ottenere la tessera necessaria per aprire i cassonetti. E non erano pochi. Già in mille hanno dovuto pagare gli arretrati di cinque anni.