ilTorinese

Windtre Business e Visit Piemonte: avviato il progetto  data analytics

Al via la fornitura di soluzioni per l’analisi puntuale e approfondita dei flussi di visitatori nella regione, a supporto delle decisioni strategiche nel settore turistico

WINDTRE, attraverso il brand WINDTRE BUSINESS, e Visit Piemonte, in cui opera l’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, hanno avviato un progetto di monitoraggio della fruizione turistica.

WINDTRE BUSINESS, in particolare, mette a disposizione dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte Mobility Analytics, la sua soluzione di big data che permette di analizzare i flussi di mobilità di turisti e visitatori e dei punti di interesse all’interno di zone specifiche. Al momento il servizio è stato messo a punto per alcuni Comuni del territorio regionale, così da permettere di approfondire e sfruttare al meglio tutte le potenzialità dello strumento, con la finalità di poterlo estendere sull’intera regione Piemonte.

Mobility Analytics fa uso di dati di rete mobile e di geolocalizzazione degli utenti gestiti in forma anonima ed aggregata, nonché di sofisticati algoritmi statistici, al fine di offrire alle aziende e alle pubbliche amministrazioni i più efficaci strumenti di supporto alle decisioni strategiche.

La soluzione è erogata attraverso un flusso di informazioni che rende disponibili indicatori su una web-dashboard interattiva, realizzata appositamente per offrire un’interfaccia semplice e intuitiva e facilitare così l’utilizzo di una soluzione molto evoluta a chi si occupa di pianificazione, gestione e analisi della movimentazione turistica.

Nell’ambito dello sviluppo del cruscotto di analisi e monitoraggio dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, lo strumento di Mobility Analytics va ad arricchire gli indicatori disponibili ed aumenta la rapidità con cui si rendono disponibili le informazioni agli stakeholder del territorio.

“Grazie al ruolo di operatore leader nel mercato mobile italiano, WINDTRE ha la possibilità di accedere, in tempi ridotti e nel completo rispetto della privacy, ad un’enorme quantità di dati aggregati molto puntuali. Si tratta di un asset prezioso per le pubbliche amministrazioni e per le imprese, perché, attraverso le nostre soluzioni di Data Analysis, consente di orientare i processi decisionali attraverso informazioni reali e approfondite, di realizzare piani di business più efficaci e di gestire al meglio gli eventi straordinari con grande affluenza di pubblico. Una soluzione che conferma il supporto di WINDTRE BUSINESS nello sviluppo dei territori e nella digitalizzazione delle PA e delle aziende italiane” Commenta Luca Cardone, Responsabile Marketing Top & Large di WINDTRE.

Il progetto è volto a valutare un ulteriore strumento a supporto della strategia data driven di sviluppo e promozione turistica della Regione Piemonte, che attualmente stiamo utilizzando per monitorare alcune destinazioni piemontesi come casi studioanalizzando non solo il movimento turistico, ma anche la fruizione della destinazione specifica per definire meglio gli attrattori principali e individuare indirettamente le principali motivazioni. Gli indicatori ottenuti attraverso la big data analysis di telefonia mobile completano le informazioni quantitative delle statistiche ufficiali, delle recensioni on-line e della spesa sul territorio che offre già il modello dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte”, commentano Beppe CarlevarisPresidente del CdA di Visit Piemonte e Alessandro Zanon, Direttore di Visit Piemonte.

Secondo suicidio in poche ore nel carcere di Torino

Ancora un episodio drammatico nel carcere di Torino, già sconvolto dal suicidio per inedia di una donna nigeriana. “Un’altra donna, 28 anni, si è tolta la vita in cella verso le 17. Era arrivata da Genova Pontedecimo”, spiega Vicente Santilli, segretario regionale SAPPE Piemonte. “Purtroppo, il pur tempestivo intervento degli Agenti non ha potuto evitare che la detenuta riuscisse a togliersi la vita”.

“Come sapete, abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato“, commenta amareggiato Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Per Capece, “la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni”. E richiama un pronunciamento del Comitato nazionale per la Bioetica che sui suicidi in carcere aveva sottolineato come “il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Proprio il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti e sconforta che le autorità politiche, penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti”.

Impietosa la denuncia del leader del SAPPE, che si appella al Ministro Guardasigilli Carlo Nordio: “Due suicidi in poche nel carcere di Torino impongono al Ministro della Giustizia Carlo Nordio un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese. E’ necessario prevedere un nuovo modello custodiale. Le carceri sono in ebollizione da mesi ed il primo grande latitante è il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo che è anche, incidentalmente, Capo della Polizia Penitenziaria”.

Il Bivacco Corradini, riaperto agli escursionisti, si presenta a Cesana

CESANA TORINESE – Una serata dedicata alla presentazione del Bivacco Corradini che è stato riaperto agli escursionisti.

La organizza venerdì 11 agosto alle ore 21 presso la Sala conferenze dell’Ufficio del Turismo l’Associazione Culturale Incipit, con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese.

Una serata dedicata a questo rifugio particolare e avveniristico, “un prisma scuro con profilo esagonale, incastonato nel paesaggio montano” che è stato costruito al confine tra Italia e Francia a 2.908 m slm, sulla cima Dormillouse delle Alpi Cozie.

Il Bivacco Corradini è un piccolo rifugio costruito in memoria di Matteo Corradini, giovane appassionato di alpinismo deceduto a soli 21 anni, nel 2017, a causa di una grave malattia. La costruzione del bivacco, curata dagli architetti Andrea Cassi e Michele Versaci, è stata proposta dal padre di Matteo, Paolo Corradini, per regalare un punto di appoggio agli appassionati di montagna e così il 14 luglio 2019 il Bivacco Matteo Corradini è stato aperto agli escursionisti.

Il Bivacco Corradini è anche conosciuto come “Black Body Mountain Shelter” (rifugio di montagna dal corpo nero), ha la particolare forma di un prisma esagonale la cui base poggia sul suolo solo per il 25% della struttura.

Grazie al suo colore scuro e al particolare materiale di rivestimento, il bivacco rimane perfettamente isolato dal punto di vista termico, tanto in estate quanto in inverno.

L’interno è costruito in pino cembro, con il suo caratteristico profumo che irradia tutti i 20 mq della struttura. Intorno al tavolo centrale, sono installati dei gradoni in legno che fungono sia da sedute che da basi su cui sdraiarsi per la notte. Ai lati, due grandi vetrate si aprono, rispettivamente, verso la Val Thuras a Nord e verso il Massif des Ecrins verso Sud, mettendo simbolicamente in comunicazione le due vallate, quella italiana e quella francese.

La fotografia allegata a questo articolo è stata scattata da Delfino Sisto Legnani.

Marina Tabacco, “Souvenir de voyage” a Bardonecchia

Si inaugura, oggi, presso la Base Logistico Addestrativa di viale Bramafam a Bardonecchia,  la mostra di Marina Tabacco,  “Souvenir de voyage”. Nuova tappa di Scena 1312 Art.
Una serie di tele nelle quali protagonista indiscusso è il colore, in particolare i toni accesi del sole e del mare del continente africano. Un amore, quello per l’Africa, ed in particolare per il Senegal, cresciuto grazie a numerosi viaggi fatti dall’artista tra il 2007 ed il 2018, che le hanno consentito di entrare in contatto con artisti locali.
Attraverso i suoi lavori,  Marina Tabacco,  che si definisce “una nomade culturale e stilistica” pone l’accento su temi come quello delle identità sofferenti, delle ingiustizie,  delle disuguaglianze,  dei problemi ambientali.
Alcuni suoi lavori,  inoltre, sono stati utilizzati per la collezione di moda “Resort 2020”  dalla stilista italo-haitiana Stella Jean.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 25 agosto.

Il Cardinale della Consolata   

Ricorre il Centenario della morte dell’Arcivescovo di Torino, dal 1897 al 1923, Agostino Richelmy.

Legato da amicizia fraterna al Beato Giuseppe Allamano e tantissimo al Santuario della Consolata dove ricevette la Cresima, celebrò le prime messe, e nel 1906 lo volle insignire del titolo di Basilica Pontificia, tanto da essere definito il “Cardinale della Consolata”.

La devozione del Richelmy alla Consolata fu resa poi ancora più evidente dal preziosissimo paramentale, un vero e proprio capolavoro della ricamatrice torinese Fiorenza Rocco, che egli volle donare al Santuario negli ultimi anni della sua vita e che fu terminato solo dopo la sua morte.

Agostino Richelmy nel corso del suo non breve episcopato torinese partecipò a ben 3 Conclavi: nel 1903 per l’elezione di San Pio X, nel 1914 per quella di Benedetto XV e nel 1922 per quella di Pio XI.

Morì il 10 agosto 1923. Dopo i funerali con gli onori di stato la sua salma, inizialmente sepolta nei loculi riservati agli Arcivescovi nel Cimitero Monumentale di Torino, venne poi trasferita nel 1949 alla Consolata; il luogo della sua sepoltura è una pregevolissima urna marmorea proprio accanto alla Sacrestia.

Ieri i discendenti della famiglia Richelmy si sono ritrovati al Santuario della Consolata per ricordare un grande torinese, e per l’occasione Il Rettore Giacomo Maria Martinacci ha indossato durante la partecipata celebrazione il prezioso paramentale donato dal Cardinale.

Igino Macagno

 

Detenuta si lascia morire di fame e di sete nel carcere di Torino

Una detenuta di origini nigeriane, 43 anni, si è lasciata di morire di fame nel carcere di Torino dove era detenuta. A nulla sono servite le sollecitazioni ad alimentarsi da parte dei medici e del personale di Polizia Penitenziaria. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.

“Il pur tempestivo intervento dei nostri Agenti di Polizia Penitenziaria di servizio non ha purtroppo impedito la morte della detenuta”, commenta. Santilli evidenzia che “la donna stava scontando una pena per cui era prevista il termine nell’ottobre 2030. È deceduta intorno alle 3, nell’articolazione di salute mentale presso cui era ristretta, e la morte è stata accertata dal personale medico e paramedico del 118, immediatamente chiamato dagli Agenti. La donna, entrata in carcere poco dopo la meta del luglio scorso, si era da subito rifiutata di assumere alimenti, rifiutava ogni cura e sollecitazione a mangiare e persino i ricoveri in Ospedale”. Il segretario del SAPPE Piemonte rappresenta che “in Piemonte vi sono 13 istituti penitenziari sui 189 nazionali. La capienza regolamentare regionale stabilita per decreto dal ministero della Giustizia sarebbe di 3.999 detenuti, ma l’ultimo censimento ufficiale (al 31 luglio 2023) ha contato 4.036 reclusi, che ha confermato come il Piemonte sia tra le regioni d’Italia con il maggior numero di detenuti. Le donne detenute sono complessivamente 160 mentre gli stranieri ristretti sono circa 1.600”

“La situazione sanitaria nelle carceri resta allarmante, come hanno anche confermato in più occasioni anche gli esperti della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria: altro che emergenza superata”, commenta Donato Capece, segretario generale SAPPE. “Secondo un rapporto su “Salute mentale e assistenza psichiatrica in carcere” del Comitato Nazionale per la Bioetica, osservando le tipologie di disturbo prevalenti sul totale dei detenuti presenti, al primo posto troviamo la dipendenza da sostanze psicoattive (23,6), disturbi nevrotici e reazioni di adattamento (17,3%), disturbi alcol correlati (5,6%). Le carceri, dunque, assomigliano sempre più a “moderni lazzaretti” di manzoniana memoria”, conclude Capece. “Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Servono interventi concreti: sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”.

Amministratore di condominio tenta di dare fuoco a inquilino

Ieri nel corso di una assemblea un amministratore di condominio ha tentato di dare fuoco a un condomino, in un locale in zona Falchera a Torino.

Una lite su questioni legate alla casa  sarebbe alla base del gesto. L’amministratore è stato infatti accusato di appropriarsi indebitamente di alcune somme di denaro. L’uomo ha quindi  afferrato una borraccia d’alcol, l’ha versata addosso a un condomino, e ha tentato di dargli fuoco. I carabinieri lo hanno arrestato per tentato omicidio.

Consumatori, Polliotto: “Voli aerei cancellati? Ci pensa Unc Piemonte”

Grazie all’intervento della nota associazione è possibile recuperare sino a 600 euro su ogni ticket di viaggio.

L’arrivo delle vacanze, sia estive che invernali, comporta sempre il confrontarsi con un più ampio margine di rischio di problematiche logistiche legate all’orario dei voli. I quali, spesso, divengono preda di ritardi, cancellazioni e sospensioni che possono mettere gravemente a rischio i programmi di passeggeri e viaggiatori.

Che, magari, spesso sostengono costi decisamente elevati tra costo della tratta, sia locale che internazionale, inclusi i servizi accessori che concorrono a maggiorare l’esborso, ancora più alto nel caso di coppie e famiglie con bambini al seguito.

Come Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana, difendiamo da sempre il diritto alla tranquillità, sia che si tratti di lavoro o di vacanze potenzialmente entrambi rovinabili”, esordisce l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 dell’Unc Piemonte.

Vero è che le continue oscillazioni dei prezzi, gli scenari climatici e geopolitici e le fluttuazioni ricorrenti e sempre più improvvise del mercato spesso mettono a dura prova pazienza e portafogli di professionisti e turisti. I cui diritti, in un’ottica di obiettività e ragionevolezza, vanno sempre difesi”, precisa il noto legale che prosegue.

“I nostri sportelli sono allenati costantemente in maniera aggiornata nella gestione di qualsivoglia tipologia di controversia legata ai trasferimenti aerei: cosa che consente, in determinati casi, di poter recuperare in termini di rimborso e ristoro per il danno patito anche cifre consistenti sino a 600 euro”, approfondisce Patrizia Polliotto. “Per ottenere il risultato, occorrono in primis tempestività e chiarezza. In caso di danno da viaggio aereo, rivolgersi per tempo a professionisti specializzati al servizio del consumatore può fare la differenza”.

In caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato del volo, il passeggero che intende presentare un reclamo deve rivolgersi alla compagnia aerea che ha emesso il biglietto e/o, in caso di viaggi tutto compreso, al Tour Operator con il quale è stato stipulato il contratto di trasporto. Il reclamo può essere presentato dal passeggero entro due anni dalla data del volo o dalla data in cui il volo avrebbe dovuto essere effettuato.

Nella presentazione del reclamo alla compagnia aerea, il passeggero deve attenersi alle indicazioni fornite dalla compagnia aerea stessa. Il passeggero può inviare un reclamo all’ENAC – per l’accertamento di una eventuale violazione del Regolamento (CE) 261/2004 – quando: la compagnia aerea non fornisce risposta trascorse sei settimane dalla data di ricezione del reclamo del passeggero; il passeggero ritiene che la risposta ricevuta dalla compagnia aerea non sia soddisfacente rispetto a quanto previsto dal Regolamento (CE) 261/2004.

L’ENAC è l’organismo competente (NEB) a vigilare sull’osservanza del Regolamento (CE) 261/2004 quando i disservizi si verificano: in partenza da un aeroporto italiano: se il disservizio si verifica per un volo prenotato con una compagnia aerea di qualsiasi nazionalità (sia UE che extra UE); in arrivo su un aeroporto Italiano: se il disservizio si verifica a seguito di eventi relativi a un volo in partenza da un Paese terzo (extra UE), con destinazione un aeroporto italiano, qualora il vettore aereo operante il volo sia una compagnia aerea comunitaria.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Ladri acrobati, decine di furti negli appartamenti

Una vera e propria raffica di furti è avvenuta a Cuneo nell’ultimo mese nella zona San Paolo.  I ladri hanno colpito anche nelle case popolari e nei condomini verso corso Francia. Si tratta di professionisti, ladri acrobati che compiono i furti  arrampicandosi sulle grondaie anche fino al quinto piano.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Europride, sottoscritta la convenzione per il dossier di candidatura

Un altro passo verso l’Europride a Torino. L’Assessore Jacopo Rosatelli, delegato dal Sindaco, ha sottoscritto la convenzione tra la Città e l’associazione ‘Coordinamento Torino Pride GLBT’ per la realizzazione delle attività necessarie alla preparazione del dossier di candidatura, documento che il Coordinamento presenterà all’Annual General Meeting di EPOA (European Pride Organizers Association), network che riunisce la maggior parte dei Pride organizzati in tutta Europa.

 

L’accordo, che avrà una durata biennale, prevede la collaborazione tra Comune di Torino e il Coordinamento Torino Pride per sviluppare il dossier. Se la candidatura andasse a buon fine, Torino sarebbe la seconda città italiana a ospitare la manifestazione dopo l’edizione romana nel 2011.

Per la realizzazione del progetto, nei giorni scorsi, la Giunta ha approvato una delibera per sostenere ufficialmente la candidatura presentata dal Coordinamento Torino Pride, anche attraverso un contributo straordinario di 15mila euro per il 2023, a cui si aggiungeranno altri 15mila euro nel 2024 qualora la Città fosse inserita nella rosa dei candidati finali.

Un evento che per l’Amministrazione Comunale rappresenterebbe un’occasione di visibilità internazionale e di opportunità turistica e culturale, oltre a confermare il capoluogo piemontese come un importante e storico luogo di affermazione dei diritti civili, come sottolinea Rosatelli: “L’Europride è il maggiore evento per i diritti che si celebra in Europa ed è uno straordinario volano di sviluppo civile ed economico. Riuscire a ospitare questa manifestazione collocherebbe definitivamente Torino nella geografia delle città accoglienti e friendly a livello europeo. Immaginiamo non solo un evento isolato, ma una manifestazione capace di dare forza e visibilità a tutte le esperienze associative e di promozione e tutela dei diritti che nella nostra Città già stanno operando e che potranno crescere ancora. È tempo di credere tutte e tutti insieme a questo sogno e di lavorare per realizzarlo per Torino e per tutto il Paese”.