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“Open Book Club”, il primo Club del “Libro Accessibile”

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Nasce a Torino nello spazio “Open”, promosso dalla “Fondazione Time2”

Un “tema” e un “libro”. Il primo scelto non a caso, in linea con gli obiettivi e i principi (ispirati alla piena inclusività sociale) della “Fondazione” promotrice; il secondo, come compagno concreto di viaggio per l’intero percorso calendarizzato fino al prossimo marzo e teso alla più rigorosa focalizzazione e comprensione del “tema”.

Nasce in un perfetto mix di tali elementi “Open Book Club”, il primo gruppo italiano di “lettura accessibile”, pensato per “accogliere ogni diversità e garantire risorse e modalità di partecipazione che possano rendere l’esperienza della lettura condivisa praticabile per chiunque”. L’iniziativa nasce nello spazio aperto di diversità “Open” (da cui prende il nome), sede torinese della “Fondazione Time2”, realtà, fondata e guidata dalle sorelle Manuela (presidente”, e Antonella Lavazza (vicepresidente), con lo scopo di promuovere una cultura che favorisca i diritti dei “giovani con disabilità” e permetta la costruzione di un “progetto di vita indipendente”.

 

Il “tema” che guiderà, infatti, questa prima esperienza dell’“Open Book Club” sarà “Passaggi di Vita: ovvero il passaggio all’età adulta, “affrontato e discusso in modo intersezionale”. In quest’ ottica, il “primo libro” selezionato per la lettura condivisa è “Intermezzo” (Einaudi, 2024), il quarto romanzo – i primi tre hanno venduto in Italia decine di migliaia di copie – dell’acclamata scrittrice irlandese Sally Rooney (Castlebar, 1991), lanciata in patria dal suo editore come la “Salinger della generazione Snapchal” o (appellativo probabilmente da lei preferito) come la “Jane Austen dei Millenial”. Alla discussione finale, che si terrà mercoledì 12 marzo (alle 18,30) nello spazio “Open” di Corso Stati Uniti 62/B a Torino, parteciperà il traduttore del volume Norman Gobetti.

“Il progetto vuole essere – sottolineano gli organizzatori – un appuntamento pensato per tutte le persone a prescindere dalla confidenza che si ha con la lettura”. E aggiungono: “Il ‘book club’ di ‘Fondazione Time2’ è ideato per essere fruibile e garantire gli strumenti di accessibilità che permettano la piena partecipazione di tutti, anche a chi trova barriere nella lettura”.

Qualche notizia “per l’uso”. L’iscrizione a “Open Book Club”  è gratuita: in fase iniziale ogni partecipante riceverà un “kit di lettura”, pensato appositamente dalla “Fondazione”, contenente una “tessera di partecipazione” e un “righello” per facilitare la lettura. L’iniziativa – cosa particolarmente interessante – è organizzata in collaborazione (collaborazione che dura da sempre) con la “Libreria Binaria” del “Gruppo Abele”, che offre alle persone iscritte al “Book Club” uno sconto del 5% sull’acquisto dei libri. Presso “Open” sono inoltre disponibili i libri cartacei dei gruppo di lettura e anche una selezione di libri dedicati ai temi della disabilità.

Durante il primo incontro verrà consegnata a ogni persona iscritta una scheda del libro facilitata, inoltre sarà possibile far parte di un gruppo “Whatsapp” dedicato alla discussione del volume in fase di lettura e volto a organizzare “incontri informali” nella “sede Open” di corso Stati Uniti per leggere e/o ascoltare insieme il libro in vista dell’incontro finale.

Questo ultimo appuntamento avverrà con una “cadenza bimestrale”, così da poter permettere a tutte le persone iscritte il tempo necessario per leggere o ascoltare il libro. L’incontro conclusivo sarà l’occasione per incontrare l’autore del volume o professionisti che hanno lavorato alla realizzazione del libro e discutere direttamente con loro le proprie impressioni o trovare lo spazio per le curiosità. Tutti i partecipanti del “Book Club” collaboreranno attivamente “per aiutare eventuali altri partecipanti che abbiano difficoltà nella lettura, nell’ascolto o nella comprensione della storia letta”.

Gli incontri, per quest’anno, saranno nel complesso cinque. Sul sito www.open.fondazionetime2.it saranno, a breve, disponibili le date e i titoli selezionati per i futuri appuntamenti.

g.m.

Nelle foto: immagini “Open book Club” e cover “Intermezzo” ( “Einaudi”, 2024) di Sally Rooney

La salute nel piatto: tranci di salmone al cartoccio

Una ricetta veloce, leggera e salutare per un delizioso piatto di pesce.

La cottura al cartoccio conserva intatto il profumo ed il sapore del pesce mantenendolo morbido e succoso senza l’aggiunta di molti condimenti. Un secondo gustoso di sicuro successo.

Ingredienti

2 Tranci di salmone fresco
Miele q.b.
Salsa di soia q.b.
Sale e pepe q.b.
Verdure a piacere saltate in padella

Mettere i tranci di salmone sulla carta forno, irrorarli con un filo di salsa di soia, poco sale e pepe. Completare con qualche goccia di miele, chiudere bene il cartoccio e cuocere in forno a 200 gradi per 15/20 minuti. Saltare velocemente in padella le verdure a piacere, servire con i tranci di salmone e poco sugo di cottura.

Paperita Patty

Modifiche circolazione treni del Regionale linea SFMA Ciriè-Germagnano

  • 8-9 e 22-23 febbraio

 

 Modifiche alla circolazione dei treni del Regionale per interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea SFMA Ciriè-Germagnano.

Per agevolare le attività, nei fine settimana dell’8 e 9 e del 22 e 23 febbraio Regionale Piemonte ha riprogrammato il servizio con bus dedicati.

L’orario del bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non sono ammessi animali di grossa taglia eccetto i cani da assistenza.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

I canali di acquisto sono aggiornati.

Ravinale – Cera (AVS): “Parco Salute, Giunta gioca a Risiko?”

Nella commissione sanità abbiamo finalmente potuto ottenere l’informativa urgente richiesta in aula due settimane fa sullo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute e l’accorpamento con il Regina Margherita, e sull’ubicazione dei due ospedali nel Parco della Salute.
Ne emerge un quadro inquietante, con decisioni che appaiono del tutto irrazionali: il Regina Margherita doveva originariamente essere trasferito nel Parco della Salute; a seguito dello scorporo voluto nel primo mandato di Cirio, allo scopo ormai chiaro di consentire al Regina Margherita di tentare il percorso per diventare IRCCS, è stato escluso che il Regina Margherita venisse fisicamente spostato nella nuova struttura; ora, ci vengono a dire che invece è necessario trasferirlo, costruendo ex novo un’altra struttura, che l’assessore Riboldi ha definito kafkianamente “non-torre”, in un’area non meglio identificata vicino a quella ex Avio in cui dovrebbe sorgere il Parco della Salute, perchè c’è un problema di inadeguatezza al rischio sismico della struttura in cui si trova oggi l’ospedale infantile (rischio noto almeno dal 2016 e per il quale, a quanto pare, non è stato fatto nulla).
In tutto questo, soltanto ad ottobre 2024 era stato escluso dal direttore La Valle lo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute, mentre oggi l’assessore Riboldi conferma che si sta procedendo in quella direzione. Ma con almeno due interrogativi che restano senza risposta. Il primo è che senso abbia accorpare il Sant’Anna, che verrà trasferito all’interno del Parco della Salute, al Regina Margherita, che sarà comunque in un altro edificio. Il secondo e più grave ancora è come sia possibile ragionare di questo accorpamento visto che per lo scorporo del Regina Margherita non sono ancora stanziate le risorse necessarie e dunque stiamo parlando di pie illusioni.
E’ uno scherzo? Come è possibile avere le idee così confuse su opere che costano centinaia di milioni di Euro e da cui dipende il diritto alla salute, in particolare per donne e bambini? Davvero la sanità piemontese può permettersi di raddoppiare i costi amministrativi e di gestione per sdoppiare aziende sanitarie che sono destinate ad operare nello stesso posto, rendendo meno accessibili e integrati i servizi per le pazienti?
La salute delle donne quindi sarebbe dentro il Parco della Salute a livello immobiliare, fuori da Città della Salute a livello di servizi e cure, escludendo la necessaria integrazione con altre specialità: il problema di questo scorporo resta infatti quello di non avere idea di cosa sia la medicina di genere e i bisogni complessi di salute femminile.
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte

“Super app” per la mobilità integrata e sostenibile con il progetto “MaaS Piemonte”

È in corso la fase sperimentale del progetto “MaaS Piemonte”, che fa parte del programma nazionale “MaaS for Italy” (finanziato dal PNRR), per una mobilità “al servizio della persona”, come suggerisce il nome dell’approccio MaaS (Mobility as a Service). Il progetto della Regione Piemonte è coordinato dalla società partecipata 5T.

Come partecipare alla sperimentazione

Partecipare è semplice: seguendo le istruzioni indicate sulla pagina ufficiale (https://www.muoversinpiemonte.it/partecipa-a-maasforpiemontee), i cittadini possono iniziare a sperimentare un nuovo modo di muoversi, organizzare spostamenti, prenotare e acquistare viaggi multimodali (come treni, autobus, monopattini, taxi e sosta), utilizzando un’unica piattaforma digitale, detta “Super App”. Chi si registra dovrà rispondere a un breve questionario che aiuterà a comprendere le abitudini di mobilità e a migliorare i servizi offerti da “MaaS Piemonte”.

Incentivi e “Super App”

Utilizzando una delle “Super App” aderenti all’iniziativa, è possibile accedere a numerosi vantaggi:

  • Welcome bonus: 20€, utilizzabile sul 50% del costo dei viaggi, valido fino a 60 giorni dal momento della ricezione.

  • Cashback mensile: 20% degli importi spesi nel mese precedente, fino a un massimo di 40€ al mese, utilizzabile entro 90 giorni dalla ricezione.

Le “Super App” disponibili in questa fase includono Wetaxi, Urbi, MooneyGo e ACI-Sara Go, a cui si uniranno presto TABNET e Moeves. Ogni applicazione offre diverse soluzioni di mobilità, permettendo agli utenti di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze di spostamento e di viaggiare in modo smart, più conveniente e sostenibile. Gli incentivi accumulati sono gestiti attraverso un wallet dedicato al progetto “MaaS Piemonte”, disponibile direttamente all’interno della Super App utilizzata.

Un progetto per tutti i cittadini piemontesi

Il progetto “MaaS Piemonte” copre tutto il Piemonte, includendo sia le aree urbane che quelle extraurbane e rurali. L’obiettivo è migliorare i collegamenti tra città e poli di attrazione, promuovendo una mobilità sostenibile e valorizzando il turismo locale.

Un’alleanza tra pubblico e privato

“MaaS Piemonte” è un esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico e mondo privato, già avviato coinvolgendo 6 aziende di trasporto pubblico locale 6 operatori MaaS (Mobility as a Service). L’obiettivo è creare un ecosistema digitale che metta al centro le esigenze degli utenti, offrendo soluzioni di mobilità innovative e sostenibili.

Marco Gabusi, Assessore ai Trasporti e Mobilità della Regione Piemonte, dichiara: “Nel contesto dell’era digitale e della crescente diffusione delle tecnologie, ‘MaaS Piemonte’ rappresenta un passo significativo verso una mobilità sempre più smart e sostenibile. Grazie all’utilizzo di app innovative e a incentivi pensati per i cittadini, stiamo offrendo una soluzione pratica e conveniente per gestire i propri spostamenti, unendo diversi mezzi di trasporto in un’unica piattaforma. Con la ‘Super App’, i piemontesi possono beneficiare di vantaggi immediati come bonus di benvenuto e cashback, rendendo l’esperienza di mobilità ancora più accessibile e conveniente. Questo progetto non solo facilita la vita quotidiana, ma promuove anche una mobilità più ecologica, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando al contempo il nostro straordinario territorio. È un esempio tangibile di come la tecnologia possa migliorare la qualità dei servizi pubblici, rendendoli più efficienti e vicini alle esigenze di tutti.”

Giuseppe Pezzetto, Presidente di 5T, aggiunge: “Con il progetto ‘MaaS Piemonte’ rafforziamo la collaborazione con gli operatori di trasporto, le amministrazioni locali e gli stakeholder coinvolti per accelerare la digitalizzazione della mobilità, rendendola accessibile a tutti i cittadini piemontesi. Come società partecipata della Regione Piemonte, ci impegniamo a essere il facilitatore di un nuovo ecosistema che favorisca la collaborazione tra aziende private e amministrazioni pubbliche, avvicinando i servizi digitali di mobilità a tutto il territorio regionale. Questo progetto rappresenta un passo concreto verso una mobilità più moderna, inclusiva e sostenibile, valorizzando le bellezze e le specificità locali del nostro Piemonte.”

Rosso, la Cassazione annulla con rinvio la condanna

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Per l’ex assessore regionale di Fratelli d’Italia, Roberto Rosso, si terrà un nuovo processo d’appello per le accuse di voto di scambio politico mafioso. Lo ha deciso la Cassazione. L’uomo politico  era stato condannato in secondo grado a 4 anni e 4 mesi, con sentenza della Corte d’Appello di Torino. Poiché non è diventata definitiva la condanna, l’ex assessore non dovrà tornare in carcere.

“Penso di essermi perso senza di te”

Music Tales, la rubrica musicale 
“Penso di essermi perso senza di te
mi sento schiacciato senza di te
sono stato forte per così tanto tempo
che non ho mai pensato quanto ho bisogno di te
Penso di essermi perso senza di te”
Quando si è seduta al suo pianoforte, l’intera Storia mondiale del Tennis – insieme agli spettatori presenti e a quelli collegati da ogni parte del globo – ha trattenuto il respiro. In rigoroso silenzio, per immergersi nella sua musica e abbandonarsi alla sua voce. Un momento emozionante avvenuto durante i festeggiamenti organizzati per celebrare il centenario del prato verde più famoso del mondo, il campo principale dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, nei pressi di Londra, dove si svolge ogni anno Wimbledon, il più antico torneo di tennis. Un santuario dello sport, per l’occasione diventato il palcoscenico per la passerella d’onore dei campioni di oggi e delle leggende di ieri che hanno scritto la storia di Wimbledon: da Novak Djokovic (vincitore dell’ultima edizione) a Roger Federer, vincitore di otto titoli tra il 2003 e il 2017, da Rafael Nadal ad Andre Agassi, Björn Borg, Stan Smith, Chris Evert e tanti altri ancora. È stato davanti a tutti questi leggendari tennisti, accolti da continue standing ovation, che è iniziata l’emozionante performance della cantante britannica.
Nata il 19 aprile 1994 a nord di Londra, Freya Ridings è la figlia dell’attore e musicista britannico Richard Ridings, che ha interpretato Alan Ashburn nel dramma televisivo Fat friends ed è la voce di Daddy Pig in Peppa Pig. Freya ha imparato fin da bambina a suonare la chitarra sulle orme del padre, ma contrariamente a quella di Richard, la sua carriera è stata sempre nel mondo della musica: dal singolo di debutto, Blackout, nel maggio 2017 a soli 23 anni, fino a Lost without you nel novembre 2017, il suo lavoro più rivoluzionario, che ha scalato i vertici della Top 10 della classifica dei singoli del Regno Unito, raccogliendo ben oltre 35 milioni di visualizzazioni su YouTube. Sebbene sia questa la sua canzone di maggior successo, anche Castles, nell’album eponimo sta ottenendo grandi risultati di ascolto con oltre 33 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Abiti maestosi, voile di seta vaporoso e tanto colore, sono queste le tre peculiarità delle sue mise scelte nelle occasioni più importanti, dai concerti live al red carpet dei The BRIT Awards 2020. Rimane indimenticabile l’outfit scelto per intrattenere durante la London Fashion Week, creando un dolce sottofondo per la sfilata firmata Richard Quinn: per l’occasione ha sfoggiato un leggerissimo vestito dalla stampa bouquet, dal retrogusto retrò.
Mi piace assai questa ragazza….ascoltate il suo disco!!!
“Il bello non è ritrovarsi, è il non essersi mai persi veramente.”.
Ascoltatela bene ma bene proprio. Ve ne prego.
CHIARA DE CARLO
scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
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Ecco a voi gli eventi da non perdere!
Vi invito a seguire le pagine sottostanti per far parte di una comunità che vuole cambiare le cose.
Che vuole più educazione al rispetto per le donne e lo fa con uno spettacolo chiamato “Respect” che, a breve, sarà nelle vostre piazze.
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Uno spettacolo intenso interamente cantato da uomini affinchè sia la voce maschile ad esortare al rispetto per le donne.
Oltre 30 artisti tra cantanti musicisti ballerini e performer, al lavoro per offrire un’esperienza immersiva che trasmette un grande senso di appartenenza e gruppo.
In aiuto all’associazione Scarpetta Rossa per un sostegno concreto a chi, dall’inferno della violenza, è già passato ed è riuscito a fuggire.
Vuoi far parte della rivoluzione? Seguici!
Prima data 05 aprile 2025 Parco Michelotti Torino

“Dalla parte degli animali”, interrogazione di Pompeo (Pd)

“Abbiamo appreso da un’inchiesta della trasmissione “Report”, andata in onda il 2.2.2025 su Rai 3, che la Regione Piemonte finanzierebbe il programma tv “Dalla parte degli animali” condotta da Michela Vittoria Brambilla su Rete 4, con uno stanziamento di circa 60 mila euro destinato ad avere, durante il programma, spazi sui luoghi pet friendly del Piemonte. Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza su questa decisione, dal momento che non capisco l’effettiva ricaduta in termini di interesse pubblico” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“La tutela degli animali è un tema molto importante, ma è doveroso verificare come vengono impiegati i soldi pubblici. Chiedo alla Giunta di chiarire quali siano le motivazioni e i criteri adottati per il finanziamento di questo programma e se siano stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse regionali” prosegue la Consigliera regionale Pd.

“Voglio capire – precisa Laura Pompeo – quanto la Regione abbia effettivamente stanziato, con quali modalità siano stati assegnati i fondi e quale sia il ritorno effettivo per il Piemonte in termini di promozione territoriale o di altre finalità di pubblico interesse. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo caso di utilizzo disinvolto delle risorse pubbliche per finalità poco chiare. I cittadini piemontesi meritano trasparenza e rispetto e occorre capire come vengono spesi i loro soldi”.

Massimiliano, nuovo consulente del presidente Cirio per le tematiche della disabilità

Primo giorno di lavoro, oggi, per Massimiliano Caramazza che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha voluto nella sua squadra come esperto di tematiche relative alla disabilità.
Per svolgere la sua collaborazione, Caramazza ha da oggi un ufficio al 40esimo piano del Grattacielo Piemonte, all’interno degli spazi della segreteria del presidente, dove si occuperà in particolare di analizzare le forme di assistenza, il rispetto dei parametri per le possibilità di cumulo dei sussidi e della possibilità di ampliare la sfera di interventi da parte degli operatori socio sanitari. «Si tratta di temi specifici che Caramazza mi ha posto quando ho raccolto il suo invito a trascorrere una giornata con lui, alla fine dello scorso anno. In quell’occasione Caramazza ha ricordato quanto la Regione Piemonte già fa per il sostegno alle persone con disabilità, e mi ha posto una serie di questioni puntuali di cui ho chiesto a lui di occuparsi offrendogli un contratto di lavoro qui – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Questa è un’iniziativa professionale: chiediamo a Massimiliano di occuparsi in modo istituzionale di ciò di cui si è occupato tutta la vita. Noi abbiamo bisogno della competenza che lui ha acquisito vivendo e che può mettere a disposizione della nostra azione amministrativa e di governo».

«Sono qui perché vogliamo cambiare le cose, senza stravolgerle, ma migliorandole.
I disabili sono i più deboli tra i deboli e devono avere un’assistenza adeguata e personalizzata – ha spiegato Caramazza – Per ora non ho intenzione di chiedere più fondi, ma di migliorarne la loro destinazione. Fino ad ora non è stato così. Ringrazio il presidente Cirio per avermi voluto qui nel suo staff. Sono certo che faremo un gioco di squadra utile a tutti».

«Poter offrire servizi ancor più mirati, un’assistenza migliore e un supporto sia alle persone con disabilità sia a chi opera quotidianamente al loro fianco è un importante valore aggiunto che da oggi la Regione potrà garantire con la preziosa collaborazione di Massimiliano Caramazza; che ringraziamo sentitamente per aver accettato di dare il proprio contributo non solo alla nostra Amministrazione, ma a tutti i cittadini piemontesi», hanno sottolineato gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche Sociali Maurizio Marrone.

Verso il Parco della Salute, gli Ospedali Sant’Anna e Regina Margherita in un’unica struttura

“Un’unica struttura con due aziende è più agile ed efficiente dal punto di vista  clinico e non causa aggravio di costi in quanto può utilizzare i servizi orizzontali. Per essere concreti, un unico service per la gestione del personale, guardiania, pulizie, parte energetica e molti altri servizi non clinici permettendo cosi di risparmiare ed investire il risparmio con il vantaggio di essere più efficienti dal punto di vista clinico”. È quanto emerso nel corso dell’informativa dell’assessore Federico Riboldi in Commissione Sanità, presieduta da Daniele Valle, in merito alla possibilità di accorpare in un’ unica azienda l’Ospedale ginecologico Sant’Anna e l’Ospedale infantile Regina Margherita nel  Parco della Salute.

“Per il Sant’Anna intendiamo approfondire in quarta Commissione il percorso che prevede il rafforzamento dell’Ospedale ginecologico comprensivo anche dell’Ospedale dedicato al percorso mamma-bambino”.

“Il Parco della Salute – ha aggiunto Riboldi – sarà una struttura sovraterritoriale, non solo per Torino e il Piemonte ma per tutt’Italia”.

Per il M5s Sarah Disabato ha condiviso la necessità di trattenere il Sant’Anna all’interno del Parco della Salute e chiesto dettagli sui costi e sui fondi a disposizione mentre Alberto Unia ha interrogato sull’importanza di interventi di sicurezza per il Regina Margherita.

Per il Pd Nadia Conticelli ha sottolineato che le scelte di oggi avranno conseguenze sulla salute delle generazioni future, mentre Monica Canalis ha chiesto ragguagli sui tempi di bonifica del sito su cui sorgerà il Parco. Gianna Pentenero ha evidenziato il rischio di creare tanti contenitori senza una reale visione d’insieme e chiesto se ci siano studi per la determinazione dei posti letto. Valle ha chiesto chiarimenti sulla sostenibilità del partenariato e sui risparmi attesi dalla realizzazione del Parco mentre Domenico Ravetti si è soffermato sull’importanza e l’eventuale necessità della qualificazione a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).

Alice Ravinale (Avs) ha domandato quale sarà il futuro della medicina di genere se il Sant’Anna verr staccato dal Parco della Salute e unito al Regina Margherita mentre Vittoria Nallo (Sue) ha chiesto chiarimenti tecnici sulla cosiddetta struttura “a torre”.

 

Ufficio Stampa CRP