ilTorinese

I concerti del Politecnico, Scienza e Creatività 

2022 PROGRAMMA 2023
XXXI edizione 
I CONCERTI DEL POLITECNICO
POLINCONTRI MUSICA  
   
 POLITECNICO DI TORINO   
Aula Magna “Giovanni Agnelli”
corso Duca degli Abruzzi 24  
inizio concerti ore 18,00    

Prende il via, anche nella stagione 2022/23, la consueta programmazione del ciclo Scienza e Creatività in collaborazione con Rivolimusica, Scene dal vivo, Istituto Musicale Città di Rivoli. Protagoniste due eccellenze nei relativi ambiti: Vittorio Marchis e Alan Brunetta.
Dal fortepiano, al cembalo scrivano, fino alla consolle di un PC, la testiera è stata la protagonista di una vita ‘digitale’, non nel senso quale oggi intendiamo, ma letteralmente ‘attivata con le dita’. Sia i tasti di un pianoforte, sia le pelli di un tamburo, sia i contatti di uno smartphone, agiscono sotto l’azione ON/OFF di comandi a cui le macchine rispondono… mettendoci tutta la loro fantasia. E noi godiamo delle opere degli scrittori, come delle armonie dei ‘musicanti’.
La storia delle tastiere amalgamata con i suoni emessi dagli strumenti a percussione, qui armonizzata nel dialogo tra Vittorio Marchis, storico dell’Ingegneria dal Politecnico di Torino, e Alan Brunetta, compositore, percussionista e polistrumentista, rivive dal vivo sul palcoscenico del Politecnico di Torino.

Mercoledì 16 novembre 2022       Klavier Evo(lution)

Le tastiere:  dall’analogico al digitale e viceversa

Vittorio Marchis  relatore
Alan Brunetta  
percussioni e tastiere

per il ciclo Scienza e Creatività 

in coproduzione con l’Istituto Musicale Città di Rivoli 

Vittorio Marchis
Storico dell’Ingegneria e professore ordinario di Storia della Scienza e delle Tecniche presso il Politecnico di Torino. Ha svolto la sua attività nel campo della ricerca storica della Tecnica, introducendo l’insegnamento di Storia dell’Ingegneria presso il Politecnico di Torino, di cui ha sempre curato anche la docenza. Successivamente ha fondato il MAP, il Museo Virtuale del Politecnico di Torino. Accanto all’attività accademica, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche (ad esempio su Rai Radio3) in qualità di storico e divulgatore della storia della tecnologia. Uno dei suoi libri più recenti, 150 anni di invenzioni italiane, propone l’uso dei brevetti come strumento di indagine storiografica. Oltre ai contributi scritti, Marchis ha inscenato diverse ‘autopsie’ di oggetti tecnologici, utilizzando tecniche narrative ispirate dal teatro e dalla sua esperienza di conduttore radiofonico.

 

 

Alan Brunetta
Compositore, batterista e percussionista ma non solo, Alan Brunetta studia all’Accademia di Musica Moderna e al Conservatorio di Torino. Musicista poliedrico con interessi che vanno oltre la musica, ma che affondano nel teatro, nella didattica e nel cinema.
Dal 2005 collabora con Supershock alla sonorizzazione di capolavori cinematografici quali NosferatuMetropolis e Der Golem. Nel 2008 fonda con Umberto Poli la compagnia teatrale-musicale Euthymia, volta alla realizzazione di ‘opere rock’ fondate sulla compenetrazione di letteratura, teatro e musica. Nel 2009 Brunetta fonda Lastanzadigreta, progetto nel quale chitarra elettrica e acustica si fondono con marinba, mandolino, didjeridoo e strumenti non convenzionali quali giocattoli e bidoni per creare un sound unico. Con Lastanzadigreta pubblica due EP autoprodotti. 

 “Blackrockstar” Rivelino Rigters incontra Gionathan: musica cristiana alla Gospel House

Sabato 19 novembre, ore 21.

La stella della musica cristiana olandese, “Blackrockstar” Rivelino Rigters, incontra Gionathan, uno dei più stimati interpreti della musica cristiana contemporanea italiana: nasce un duo di grande talento che farà tappa SABATO 19 NOVEMBRE, alle 21, alla Gospel House di Venaria Reale, in via Druento 274, a pochi metri dalla sede della Juventus della Continassa.

Un intrigante mix di sonorità moderne in bilico tra soul, funk e hiphop.

Prenotazione e ingresso sono gratuiti, le consumazioni facoltative: info e prenotazione al 3518270144.

I cancelli aprono alle 20.

Si segnala, inoltre, il 16 novembre il concerto al carcere Vallette di Torino. Una iniziativa coerente con le attività benefiche svolte nei loro paesi dall’interprete olandese e dal cantautore italiano. Venerdì 18 novembre, invece, il duo si esibisce in Svizzera, alle 20.15, al Centro Rehoboth di Rivera.

Sito Blackrockstar: https://blackrockstar.com/

Sito Gionathan: Gionathan – Official website

Sito Gospel House: https://www.gospelhouse.it/

Da Caselle alle Canarie con Binter

PIÙ DI 8.000 POSTI PER VOLARE ALLE ISOLE CANARIE QUESTO INVERNO

La compagnia collega Venezia, Firenze e Torino con le Isole Canarie una volta alla settimana per tutto l’anno. I passeggeri potranno volare da Torino a Dakar, con scalo a Gran Canaria. La compagnia aerea offre Discover, uno stopover che permette ai passeggeri di visitare due isole nello stesso viaggio, con un piccolo supplemento. Promozione speciale con la quale sarà possibile acquistare biglietti a prezzi molto convenienti per volare dal giorno 11 gennaio al 31 marzo 2023.

La compagnia aerea Binter offre 8.448 posti per volare alle Isole Canarie da Venezia (VCE), Firenze (FLR) e Torino (TRN) durante la stagione autunno-inverno ovvero da novembre a marzo. Binter collega gli aeroporti di Venezia – Marco Polo e Firenze – Amerigo Vespucci a quello di Gran Canaria ogni sabato per tutto l’anno, mentre il collegamento da Torino avviene di martedì. La compagnia aerea, su queste tratte, offre ai passeggeri la possibilità di viaggiare al medesimo  costo in qualsiasi isola delle Canarie, con voli di collegamento senza costi aggiuntivi e, approfittando dell’elevato numero di connessioni quotidiane che agevolano  i trasferimenti interni tra le Isole.

I passeggeri di queste rotte godranno anche di altri vantaggi offerti da Binter, come il servizio di bordo di alta gamma concepito per garantire al cliente un’eccellente esperienza, che comprende un aperitivo gourmet in omaggio durante il volo e un viaggio confortevole a bordo della sua moderna flotta di aeromobili Embraer.

Collegamento con Dakar

Dalla scorsa estate, la compagnia aerea collega Torino al Senegal. La partenza dall’Italia è programmata per ogni martedì alle ore 16:55, con atterraggio a Gran Canaria alle 20:15. Il volo per il Senegal è previsto alle 23.35, con arrivo alle 02.05. Il volo di ritorno da Dakar decolla ogni martedì alle ore 03.05, per la coincidenza del volo dall’aeroporto delle Isole Canarie verso Torino delle ore 11.00, con arrivo nella città italiana alle ore 16.00.

Stopover: due isole in un solo viaggio

La compagnia aerea Binter offre Discover, uno stopover che permette ai passeggeri di visitare due isole nello stesso viaggio, con un piccolo supplemento aggiuntivo. Al momento dell’acquisto, il cliente può scegliere se usufruire dell’opzione durante il viaggio di andata o di ritorno, con una sosta massima di sette giorni.

Il soggiorno può essere effettuato a Gran Canaria prima di raggiungere la destinazione finale in una qualsiasi delle isole dell’arcipelago ove è presente un aeroporto. In questo modo, la compagnia aerea facilita i passeggeri nel creare interessanti itinerari per scoprire, a soli 40 euro in più, due isole delle Canarie con un unico viaggio. Un vantaggio che sarà presto affiancato da offerte esclusive di negozi, hotel, ì autonoleggi e ristoranti dell’isola dello stopover.

Stopover è già disponibile attraverso i diversi canali di vendita della compagnia: www.bintercanarie.it, al numero telefonico +39 0654242546 e nelle agenzie di viaggio, dove è possibile consultare condizioni e prezzi.

Promozione speciale

Binter lancia una promozione speciale con la quale è possibile acquistare biglietti a prezzi molto convenienti per volare dalle tre città italiane alle Isole Canarie, dal giorno 11 gennaio al 31 marzo 2023. Grazie a questa iniziativa, è possibile acquistare i biglietti, dal 14 al 28 novembre, a partire da 87,75 euro, a seconda della tratta, solo se si acquista un biglietto di andata e ritorno.

Montagna, così il supercaldo logora i ‘giganti bianchi’ della Valle d’Aosta

A luglio nei ghiacciai già di fine estate, la Regione rafforza prevenzione

Aosta – Una tendenza evidente, che non accenna a diminuire e che mette in difficoltà sopratutto la montagna. “Il problema della situazione climatica attuale non è il singolo anno eccezionale, che potrebbe essere presente anche in momenti storici in cui il clima era meno preoccupante”. Lo dice Fabrizio Troilo, geologo e capo glaciologo della Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur, che si occupa delle fragilità della montagna e dei ghiacciai. Troilo aggiunge: “C’è la tendenza ad avere un susseguirsi di annate sempre più calde”. La Valle d’Aosta è una delle “Terre alte” più colpite dai cambiamenti climatici che negli ultimi 15 anni hanno subito una brusca accelerazione. Le quote elevate, la presenza di un paesaggio fragile ed estremo, una quota media superiore ai 2.000 metri

rendono ogni cambiamento più evidente e veloce. La Regione è attrezzata da tempo per affrontare la sfida, che vedrà situazioni sempre più delicate: novità nell’approvvigionamento dell’acqua, nella convivenza con i ghiacciai in via di estinzione, nella fragilità dell’agricoltura eroica, negli eventi meteorologici sempre più difficili da prevedere. Dopo la tragedia della Marmolada, gli occhi di tutti sono finiti sui ghiacciai.

“Come Fondazione Montagna Sicura ci occupiamo dei ghiacciai per quanto riguarda i rischi glaciali- aggiunge Troilo- quest’anno abbiamo visto che le condizioni climatiche di quest’estate unite alle scarse precipitazioni dell’inverno passato hanno portato a una situazione mai vista perlomeno negli ultimi 30 anni”.Una novità da analizzare. “Questo ha destato preoccupazione- prosegue il glaciologo- e abbiamo fatto un sorvolo dell’intero territorio regionale coperto da ghiacciai già a luglio, cosa che di solito si fa a fine stagione, a settembre o ottobre. Ne abbiamo fatto uno straordinario perché le condizioni erano già praticamente di fine estate a luglio. Fortunatamente non abbiamo visto situazioni particolarmente critiche, nuovi laghi effimeri”.

Il confronto tra le immagini di inizio Novecento con le attuali è impietoso. Molti ghiacciai sono scomparsi, altri sono destinati a farlo a breve. Da anni, Regione e Fondazione tengono sotto controllo il ghiacciaio di Planpincieux, nella val Ferret di Courmayeur, la cui fronte rischia di crollare arrivando fino al centro abitato e alla strada comunale. Nella valle di Cogne, si forma quasi ogni anno un lago effimero sul ghiacciaio di Grand-Croux. L’osservato storico è il ghiacciaio della Brenva, che presenta una situazione simile a quello di Planpincieux, ma in una zona non antropizzata. “Per il ghiacciaio di Planpincieux continua il monitoraggio come negli ultimi anni, con gli strumenti che raccolgono dati 24 ore su 24. La dinamica del ghiacciaio è stata più calma rispetto a quella che abbiamo visto nel 2019 e nel 2020 in cui era stato particolarmente attivo” conclude Troilo.La Valle d’Aosta si è attrezzata da tempo per monitorare i suoi “giganti bianchi”. Una presenza che nella sua naturale evoluzione rappresenta un pericolo per le attività umane. Con i cambiamenti climatici, il loro rischio aumenta. “La Valle d’Aosta è una regione con un territorio molto particolare: il 52% della nostra superficie è al di sopra dei 2.000 metri di altezza e noi da soli abbiamo 184 ghiacciai”. Lo spiega Carlo Marzi, assessore al Territorio della Regione Valle d’Aosta. “Di fatto ci troviamo ad accogliere un terzo di tutti quanti I ghiacciai presenti in Italia- prosegue Marzi- e questo naturalmente esiste da tempo, ma il fatto di avere questa presenza così bella nella nostra regione ci ha obbligato quasi 30 anni fa a cominciare a farci delle domande. Perché come sappiamo i ghiacciai sono una sentinella dei cambiamenti climatici. Per cui, di fatto, quello che nel corso di questi 30 anni abbiamo istituito con la collaborazione di tutti è una squadra. Anche la commissione Ambiente del Senato, quando quest’estate è venuta a trovarci, quello che fondamentalmente ha riconosciuto in prima istanza, che è palese, è un sistema Valle d’Aosta che permette di fare che cosa? Di analizzare un pericolo, studiarlo e cercare attraverso tutta una serie di strumenti, di ricerca e amministrativi, di mitigarne le varie rappresentazioni di rischio”.

«Agenzia DIRE»

Svelata la causa della moria di pesci nel Torinese

I campioni d’acqua prelevati e analizzati dall’Arpa nel parco Sabbiune’ a Chivasso non hanno rilevato la presenza di sostanze chimiche  che possano aver fatto morire centinaia  di pesci negli scorsi giorni nel  rio Orchetto. Il solo parametro nell’acqua, oltre all’ammonica prodotta dal metabolismo dei pesci intrappolati, ad essere differente dal fiume Po, a poche decine di metri, è l’ossigeno disciolto, con una considerevole diminuzione nelle acque del rio: questa  la causa della moria per asfissia di così tanti pesci.

Daniele Silvestri torna dal vivo al teatro Colosseo

Venerdì 18 novembre ore 21

Teatri 2022
sold out

Daniele Silvestri torna dal vivo con tanta musica inedita ‘in lavorazione’. Fedele all’originalità che contraddistingue ogni suo progetto,  in attesa dell’uscita del prossimo album ha deciso di non lasciare a casa il disco in lavorazione ma di portarlo in scena, costruendolo sul palco insieme al pubblico. “Non solo eseguiremo dei brani inediti – annuncia l’artista sui social – ma li scriveremo, riscriveremo, cambieremo e improvviseremo in ogni singola data sotto gli occhi di tutti quelli che verranno a vederci. Spettatori inevitabilmente partecipi – volenti o nolenti – di questa parte sperimentale e creativa dello spettacolo. Il resto…il modo e la forma…i contenuti stessi.. li lascio per ora alla vostra immaginazione”. Così, in maniera del tutto eccezionale, l’artista porta sul palco il suo processo creativo, collettivizzandolo e condividendolo con il suo pubblico, che diventa spettatore non solo di un concerto ma proprio della costruzione di nuova musica.

Stabilizzazione e ricostruzione, corso alla Scuola di Applicazione

18th Stabilization and Reconstruction Management Senior Course

Svolto presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito il corso rivolto agli Ufficiali Dirigenti delle Forze Armate.

Nel periodo 7-11 novembre 2022, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazionedell’Esercito, si è svolto il 18th Stabilization and Reconstruction Management Senior Course che, erogato da esperti militari e civili, nazionali e internazionali, è stato organizzato e diretto dal Centro Studi Post Conflict Operations.

Il Corso, sviluppato su tre moduli didattici, ha avuto lo scopo di accrescere la preparazione tecnico-professionale dei 16 frequentatori nel settore delle operazioni di Stabilizzazione e Ricostruzione, incrementare la capacità di pianificazione e coordinamento tra le varieagenzieche operano sul terrenooltre che al ruolo svolto dagli attori non statali in tali contesti.

Il programma ha previsto una serie di conferenze tenute da qualificati relatori militari, professori universitari e rappresentantidi Organizzazioni Internazionali/Regionali ed è stato rivolto a 16 Ufficiali Dirigenti delle Forze Armate (11 dell’Esercito, 3 dell’Aeronautica Militare, 2 provenienti dalla Repubblica dellaMacedonia del Nord). Al corso, inoltre, hanno partecipato, in qualità di uditori 3 civili dell’European Training Foundation (ETF) e 1 civile dell’European Council on Foreign Relations (ECFR).

Si è trattato di un corso di alta valenza formativa che ha testimoniato l’eccellenza del Centro Studi Post Conflict Operations.

Il Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazionedell’Esercito, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, durante ilsaluto di benvenuto ha sottolineato come il Centro sia unadinamica realtà in termini di integrazione civile e militare, in gradodi agevolare la costruzione di una rete di solidi rapporti traIstituzioni, Centri di Studio, Organizzazioni Governative e non governative nazionali ed internazionali.

Prezioso è anche il continuo coinvolgimento in tale palestraintellettuale, di rilevanti realtà presenti sul territorio, una sinergiatestimoniata dalla presenza di numerosi rappresentanti di aziende e centri di ricerca dell’area torinese.

La montagna del Piemonte punta sull’industria del turismo sostenibile

 

In Piemonte il comparto turistico nel 2022 supererà i valori pre-Covid e la stagione invernale che inizia non appare impattata dal costo dell’energia con una previsione di aumenti limitati. Temi al centro del convegno “Una montagna di turismo” con sostenibilità e rilancio dei territori

 

Il turismo piemontese si appresta a chiudere il 2022 superando i livelli precedenti alla pandemia generando l’8% del Pil regionale, pari a oltre 11 miliardi di euro, stando alle proiezioni della Regione e degli operatori. Tra i comparti più dinamici in questa ripartenza c’è il turismo di montagna, anche grazie alla sua rispondenza a valori e priorità della transizione ambientale ed energetica. Proprio per questo sono molte le risorse disponibili tra Fesr e Pnrr per avviare questa nuova fase, che è stata al centro dell’incontro organizzato da Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Regione Piemonte e Uncem “Una montagna di turismo”.

“E’ un tema di attualità straordinaria perché la montagna piemontese è un grande propulsore. Occorre avere visione per guardare lontano e sfruttare i macro-trend globali ma con i piedi ben piantati sulle reali capacità e attitudini del territorio nello sfruttare queste opportunità – ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia – è un momento cruciale in cui è fondamentale capire dove ci troviamo ma anche dove siamo rispetto al passato e al futuro, trovando un nuovo punto di equilibrio”.

“E’ un sistema che deve coniugare obiettivi e competenze, dobbiamo lavorare per fare in modo che l’investimento turistico generi ricchezza per le comunità in una logica di sostenibilità ambientale e sociale.  I dati molto positivi di quest’anno richiedono un consolidamento strategico, ma soprattutto un’ambizione che guardi alla qualità e all’aggiornamento dell’offerta in una prospettiva integrata che vede città e territori circostanti come alleati. La novità molto positiva è che accanto ai progetti oggi ci sono anche i finanziamenti pubblici. Per non perdere questa occasione dobbiamo saper uscire dagli steccati, dai localismi, dalle partigianerie” ha sottolineato Federico De Giuli, presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte.

“C’è massima disponibilità all’ascolto, chi ha idee le porti. Dobbiamo pensare la montagna a 360 gradi con un progetto a lungo termine. Abbiamo fondi regionali, nazionali ed europei cui attingere. Serve sinergia per una strategia vincente che generi strutture aperte per 300 giorni l’anno” ha rimarcato Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore allo Sviluppo della montagna. “Il confronto pubblico e privato è importante. Una filiera di soggetti ha messo in piedi una grande promozione e un’offerta sui mercati esteri. Continuiamo su questa linea di successo anche per il turismo di montagna, su cui l’impegno della giunta è trasversale” ha assicurato Vittoria Poggio, assessore del Turismo della Regione Piemonte.

L’imminente avvio della stagione invernale non dovrebbe discostarsi troppo dall’andamento positivo finora registrato, anche grazie all’azzeramento delle disposizioni legate alla pandemia. Tra i settori che dovrebbero trarne i maggiori vantaggi quello degli skypass, che da solo vale 60 milioni ma genera un indotto tra 700 e 900 milioni secondo un recente studio della Facoltà di economia dell’Università di Torino. A pesare saranno gli alti costi dell’energia, anche se il costo energetico, stimato da Unito – Centro Interdipartimentale Natrisk, per gli impianti di risalita non è elevato, essendo stato pari a 37 GWh nella stagione 2019-2020 pari appena lo 0,62% dell’energia idroelettrica prodotta in Piemonte. “La voglia di neve c’è” conferma Giampiero Orleoni, presidente Arpiet, ma “viviamo alla giornata perché per noi l’energia è la seconda voce di spesa. C’è chi riesce a lavorare con tariffe vecchie e chi invece deve aggiornare i prezzi. Gli aumenti saranno contenuti, e si potrebbe decidere di aprire solo una parte degli impianti nei giorni di minor afflusso o con meteo avverso”. Agli aumenti limitati dei prezzi contribuisce anche il limitato impatto economico e ambientale dell’innevamento artificiale, con un consumo idrico pari a 2 milioni di metri cubi acqua a stagione, a fronte ad esempio dei 6 miliardi di metri cubi utilizzati dall’agricoltura in un anno.

Se quindi il turismo della neve nella gestione ordinaria impatta relativamente poco a livello ambientale, ben diverso è l’impatto ambientale che ha avuto negli anni, sulle aree verdi ma anche a livello edilizio. “Il turismo di montagna può avere un ruolo decisivo nella ricostruzione dell’abitabilità di queste zone. In Piemonte abbiamo tutti gli ingredienti per sviluppare progetti che superino la sola estrazione di valore legata al turismo, a discapito comunità locali. Il turismo può infatti ricostruire le comunità, utilizzando grandi comprensori presenti, con un riutilizzo condiviso che conservi e rilanci l’abilità della montagna” ha spiegato Antonio De Rossi, dell’Istituto di architettura montana del Politecnico di Torino, che ha indicato nella pluralità delle esperienze e nella coesione del sistema territoriale alcuni degli elementi del «nuovo fermento» intorno alla montagna.

 

Italia Viva, assemblea provinciale

Domenica 13 novembre nella accogliente sede della Famija Moncalierese, si è svolta la prima Assemblea di Italia Viva Provincia Torino.

I graditi saluti del Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna hanno preceduto le relazioni introduttive dei Coordinatori Provinciali Angela Ferrero e Roberto Gentile.

E’ seguita la presentazione del lavoro dei tavoli tematici fra i quali il Tavolo Sanità che da tre anni studia in modo approfondito la difficile situazione della sanità piemontese e che ha offerto una serie di proposte operative.

Quindi si è aperto il dibattito vivace, schietto e di alto livello da parte di tutti gli intervenuti, ed in particolare del Sindaco di Fenestrelle Bouquet che con la sua presenza ci ha portato anche la voce ed i problemi delle ” Terre alte “.

Gradito ed applaudito il collegamento con la Presidente del partito Teresa Bellanova che si è impegnata ad essere presente al prossimo appuntamento assembleare.

 

Il messaggio che l’Assemblea ha espresso è quello di una adesione al progetto politico nazionale di progressiva unione con il Partito di Azione sottolineando la necessità di vedere accolte nel nuovo contenitore le molte esperienze positive maturate in IV in questi tre anni di vita.

Per tutti l’appuntamento a Milano ed alla prossima assemblea di Italia Viva Metropolitana.

Da giovedì chiuso versante francese Moncenisio

Per tutto l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà regolarmente transitabile fino al confine di Stato

L’Autorità francese ha comunicato che a partire dalle 16:00 di giovedì 17 novembre chiuderà al traffico la RD1006, proseguimento in Francia della statale 25 “del Moncenisio”.

Il consueto provvedimento francese di chiusura al traffico per la stagione invernale resterà in vigore fino alla primavera 2023.

Durante l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà invece regolarmente percorribile fino al confine di Stato.