ilTorinese

L’abbraccio del Piemonte a Papa Francesco

Due giorni intensi per Papa Francesco tornato nel suo Piemonte.

Ieri a Porta omari l’abbraccio di tanti bambini che lo hanno aspettato in piazza prima del pranzo del pontefice nella casa dell’anziana cugina. Oggi ad Asti con la “papamobile” Francesco percorrerà un tratto del centro cittadino fino alla cattedrale dove celebrerà la messa.

È un momento importante ed emozionante per tutta la nostra comunità, perché questo è un viaggio nel segno della famiglia e delle radici. Un viaggio che riporta il Santo Padre nella sua terra d’origine. E il Piemonte è felice, onorato e orgoglioso di poter dire a Papa Francesco bentornato a casa»: sono le parole del presidente della Regione Alberto Cirio con il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore Marco Gabusi nella giornata in cui il Papa arriva in visita a Portacomaro e Asti.

«La venuta del Santo Padre è un evento straordinario che ha messo in campo tantissime energie e ha coinvolto moltissimi volontari – sottolinea Marco Gabusi, assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte -. Solo ad Asti domenica mattina saranno in servizio oltre 300 volontari della Protezione civile e un grazie particolare va anche a loro, che insieme a tutte le associazioni e alla pubblica sicurezza hanno dato un supporto fondamentale per rendere possibile questo momento e donarci una grande emozione

(foto: il Valcerrinese)

Memissima: Oscar a Luigi Di Maio

 Premiato a MEMISSIMA nel corso del primo oscar dei meme italiano Luigi Di Maio, come personaggio più “memato” del 2022.

Insieme all’ex Ministro degli Esteri, assegnati a OFF TOPIC, nella serata di sabato 19 novembre, anche i premi alle 10 pagine finaliste in gara con l’Oscar per ogni categoria: politica, attualità, arte e spettacolo, meme-romanzi, video, sport, metameme, everyday memes, trash / dunk.

Le pagine che hanno partecipato hanno presentato i propri meme ad una giuria composta da Valentina Tanni (Politecnico di Milano, Naba Roma), Daniele Polidoro (Wired), Alice Oliveri (the Vision) Serena Mazzini (Domani), Mattia Salvia (Icongrafie XXI), Francesco Brocca (Cose Non Cose – CNC Media), Jacopo Morini e Fabiano Pagliara (Direzione Creativa Armando Testa)

Gli oscar hanno premiato i vincitori scelti dalla combinazione tra il voto della giuria e quello dei follower della pagina dell’evento Memissima/Meme Awards attraverso la pagina  Instagram del Festival, esprimendo la propria preferenza nel corso della serata finale del 19 novembre.

Una vera e propria wave ha quindi travolto il web grazie alle pagine che hanno aderito al festival creando un flusso comunicativo ininterrotto per oltre una settimana. Non solo pagine “big” perché fino al 15 novembre, tutti i memers hanno avuto la possibilità di entrare direttamente in gara e partecipare all’evento, inviando i propri meme a @memissimafestival, il profilo Instagram dell’evento.

L’idea di un “Oscar dei meme” è nata dall’esigenza di riunire admin e addetti al settore in uno stesso luogo per creare massa critica e riflettere su questa tipologia di supporto comunicativo, il meme, ovvero le immagini che incontriamo centinaia di volte al giorno sui social, diventate ormai centrali nelle pratiche comunicative di chiunque: dal vicino di casa all’influencer, dalle aziende alla politica e alle istituzioni.

Memissima è un evento prodotto da OFF TOPIC, l’hub culturale della Città di Torino che continua a essere spazio di creazione di contenuti innovativi e contemporanei. Media partner dell’evento è Lievito Consulting. Memissima è ideato e diretto da Max Magaldi musicista e artista che, a partire dal 2018, sperimenta azioni performative digitali che intrecciano musica, arte contemporanea e hackeraggio sui social network.

MEME AWARD: LE NOMINATIONS

Categoria POLITICA

ora.et.memora

governo_del_cambianiente

hipdem

oberdansilmentava

Categoria ARTE / Spettacolo

inchiestagram

lukashardhella

mo_n_stre

tachimemina_500

Categoria MEME ROMANZI

Filosofia Coatta

giovanni_lindo_memetti

filippo tommaso meminetti

maidirememeit

Categoria Video

dickdidog

videofaketv

grande_flagello

intothecoldhell

Categoria SPORT

sereieamemeesreloaded

ermescervignano

I84_futsal

ercal_lariserva

Categoria Metameme

nonnulla.music

inchiestagram

mimetica.neolastica

fakecipollino

CATEGORIA MEME IGP

relatable_roma_memes

Kataniamp

ilchadbarese

ceo.del.pesto

Categoria EVERYDAY MEMES

fakecipollino

memeveterotestamentari

khamehamesutra

legolize

Categoria ATTUALITA’

69cuore

lasettimanamemistica

angispermo_di_barbatus

ariana fallaci

Categoria Trash / Dunk

lacchiesa

laura_pausini_onlyfans

Lesci3

campoinduzionememetica

Tanto ubriaco da cadere in un fossato

Sono dovuti intervenire i vigili urbani per recuperare un uomo caduto in un fossato alla periferia di Novara. Ubriaco, ha perso l’equilibrio, o forse si è addormentato, finendo in un fosso abbastanza profondo. È stato portato in ospedale e non gli sono state riscontrate ferite gravi.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

(Foto archivio)

Gli rubano l’auto, la vede in piazza il giorno dopo e chiama i carabinieri

A Moncalieri hanno rubato  l’auto a un uomo  che  24 ore dopo l’ha vista  in doppia fila in piazza Bengasi e ha chiamato i carabinieri. Il furto era avvenuto mentre il proprietario era in banca. I carabinieri hanno identificato l’uomo davanti al veicolo rubato e lo hanno denunciato. La vettura è stata restituita al legittimo proprietario.

Circoscrizione 4, bandiera Transgender: no di Fdi e Lega

Nella giornata di venerdì 18 novembre, in seguito all’approvazione di una mozione nell’ultimo Consiglio, è stata esposta fuori dalla sede della Circoscrizione 4 la bandiera del movimento Transgender.

Ciò ha suscitato la reazione dei consiglieri di Fratelli d’Italia e Lega, che hanno presentato un esposto presso i Carabinieri, parlando di violazione delle disposizioni previste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui palazzi istituzionali.

”Le prescrizioni sull’utilizzo di vessilli e bandiere sui palazzi istituzionali parlano chiaro: non può essere esposta nessuna bandiera di movimenti, partiti, associazioni o che comunque non abbia carattere istituzionale” dichiarano i Consiglieri di Fratelli d’Italia Marascio e Maggia. ”Questa mattina  insieme al gruppo della Lega, abbiamo presentato un esposto affinché la bandiera venga rimossa al più presto e sia rispettata la legalità. Per tutti e in ogni caso. Il centro civico non è un centro sociale!” concludono.

”Da amministratori siamo rammaricati del fatto che qualcuno pensi di disporre di una sede istituzionale a proprio piacimento. Non avremmo avuto nulla da ridire se la bandiera fosse stata esibita in Aula dai consiglieri di maggioranza, ma non possiamo tollerare che la casa di tutti i cittadini della 4 diventi ad uso esclusivo di qualcuno” dichiara il Consigliere della Lega Carlo Morando. ”Esigiamo il rispetto di regolamenti e prescrizioni che tutelino tutti, non siamo disposti a tollerare abusi pro domo sua”, conclude.

Al mercato di piazza Vittorio la petizione contro il cibo sintetico

Coldiretti organizza una raccolta firme contro il cibo sintetico e propone un ordine del giorno in tutti i Consigli comunali. A Torino è possibile firmare  domenica 20 novembre, dalle 9 alle 18, al punto informativo del mercato di Campagna Amica in piazza Vittorio Veneto.

L’obiettivo di Coldiretti, Fondazione Campagna Amica insieme a Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del “cibo sintetico in Italia. Per tutti i territori provinciali è possibile firmare presso gli Uffici di Zona Coldiretti.

Il cibo sintetico è cosa diversa dal cibo ultraprocessato di origine vegetale: burger a base di legumi, bevande a base di soia e cereali, preparati a base di glutine sono già da tempo in commercio. Ma nel caso del cibo sintetico si tratta di alimenti che non hanno nessun ingrediente naturale fabbricati con tecnologie di riproduzione cellulare o di sintesi proteica. Nel caso dell’imitazione della carne questo alimento viene prodotto all’interno di bioreattori a partire da cellule staminali moltiplicate fino a realizzare surrogati di fasci muscolari animali. Le staminali vengono prelevate da feti bovini. Le frazioni di aggregati cellulari possono poi essere compattate per simulare la fetta di carne oppure assemblate per imitare un hamburger. Continuando con gli esempi, per l’imitazione del latte vengono invece avviati processi di fermentazione che creano proteine per un liquido del tutto nuovo che non ha nulla a che fare con la complessità nutritiva, inimitabile, del latte. In alcune nazioni come gli USA, Israele e Singapore è già pronta la commercializzazione. L’Europa si appresta finanziare con soldi pubblici la produzione di questo cibo inquietante su cui non ci sono nemmeno sufficienti studi sugli effetti a medio e lungo termine per la nostra salute. E nemmeno è provato che un cibo sintetico sia davvero una soluzione accettabile dal punto di vista ambientale, visto che per produrlo si consumano molta energia e molta acqua.

Su questi progetti stanno investendo le multinazionali che hanno già in mano i nostri dati personali e la nostra vita nel web con i nomi noti che vanno da Bill Gates (fondatore di Microsoft) a Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems).

Coldiretti denuncia che queste tecnologie saranno in grado di esautorare completamente gli agricoltori dalla produzione di cibo. Oggi tutte le persone possono scegliere di diventare contadini e allevatori: serve una formazione e servono investimenti ma si tratta di scelte di vita alla portata di tutti. Se passa il disegno che sta dietro al cibo sintetico il cibo sarà prodotto solo da aziende con grandi investimenti tecnologici concessionarie dei brevetti. Una prospettiva pericolosissima e inaccettabile che non solo ucciderebbe l’agricoltura e la storia millenaria del rapporto Uomo-Terra, ma renderebbe dipendenti tutti noi dalle imposizioni di mercato dettate da pochi signori del cibo.

«Il mercato di Campagna Amica – osserva il presidente di Coldiretti Torino e di Agrimercato, Bruno Mecca Cici – è il luogo migliore per informare i cittadini sul cibo sintetico e per illustrare la nostra petizione contro questa aberrazione che le multinazionali hi-tech vorrebbero subdolamente introdurre nella nostra alimentazione con il falso scopo di volere salvare il Pianeta. I mercati di Campagna Amica sono fatti da agricoltori che vendono direttamente i loro prodotti in un rapporto di fiducia con i consumatori. I mercati di Campagna Amica rispettano tutte le scelte alimentari senza preconcetti. Da noi si trovano prodotti, a Km Zero, sia per chi segue una dieta onnivora con carni fresche, formaggi, yogurt e miele, sia per chi sceglie diete esclusivamente vegetali. Ma con tutti i consumatori, qualunque siano le loro scelte alimentari ed etiche, abbiamo un patto non scritto: il cibo deve provenire dalla natura e insieme dobbiamo migliorare l’impronta ecologica e sociale della produzione del nostro cibo che è un bene comune stagionale, garantito dalla sapienza e professionalità dei nostri contadini e che non deve essere proprietà tecnologica di pochi».

Non si ferma all’alt della polizia e causa incidente

Quando gli agenti hanno alzato la paletta un automobilista  non si è fermato.  Nel tentativo di fuggire ha causato  un incidente. I fatti a Biella, dove l’uomo, un cittadino italiano, una volta bloccato si è rifiutato di sottoporsi ai test dell’alcol e delle sostanze stupefacenti.

Due fondazioni per la formazione dei cittadini europei

La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo di Torino e la Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS di Ferrara, si sono aggiudicate un grant della Comunità Europea all’interno di CERV – Citizens, Equality, Rights and Value, programma che sostiene progetti volti a sensibilizzare i cittadini europei alla loro storia, cultura e valori comuni.

 

IL PROGETTO

REMEMBR-HOUSE: An educational KIT to raise awareness on the Holocaust and promote knowledge of civil rights and EU values, è incentrato sulla memoria della Shoah e mira a favorire la riflessione sul passato come mezzo per costruire cittadini consapevoli.

 

Il progetto realizza percorsi formativi per docenti, educatori e studenti, che si configurano come percorsi di Educazione civica, con un forte focus sul tema della ricerca storica e delle competenze informative, attraverso prospettive di insegnamento innovative, strumenti digitali, forme di engagement e di condivisione, che aprono il progetto ad un audience esteso e internazionale.

 

Attraverso un approccio di digital humanities, il progetto esplora tre dimensioni principali, memoria, ricerca e educazione, avvalendosi dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo. L’Archivio conserva infatti le carte del Servizio Gestioni EGELI dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino, delegato al sequestro e alla gestione dei beni sequestrati agli ebrei in Piemonte e Liguria in seguito all’emanazione da parte del governo fascista italiano delle leggi “in difesa della razza” nel 1938 e negli anni successivi.

 

IL TEMA

Il concetto portante del progetto REMEMBR-HOUSE è la casa, soggetto conosciuto e condiviso che facilita l’empatia e consente di attivare riflessioni sotto differenti prospettive e riferimenti contemporanei: casa come famiglia, rifugio, vita quotidiana, sicurezza, spazio privato, spazio segreto, trappola

documenti EGELI descrivono le case stanza per stanza, riportano gli oggetti conservati nei cassetti e negli armadi: tutti i beni di quelle famiglie venivano elencati, stimati e gestiti. Dal tavolo da cucina alla cornice porta ritratti, dal comodino da notte al cappello di paglia, dal vecchio tappeto alla biscottiera in metallo.

 

“Come ci sentiremmo se dovessimo rinunciare ai nostri beni? A banali oggetti che incontrando la nostra vita si arricchiscono di significato, custodiscono ricordi, tempi felici, amori e dispiaceri?”

 

È proprio a partire da questa domanda che la casa, un luogo intimo, ma anche una sensazione ed uno stato d’animo, diventa un mezzo straordinario per avvicinare e accrescere la consapevolezza della storia della Shoah e conoscere la molteplicità dei suoi risvolti drammatici. Far rivivere quelle stanze e quegli oggetti perduti, recuperati grazie ai documenti d’archivio, consente di costruire azioni e connessioni con i partner e ci porta anche a riflettere sul tempo attuale, coinvolgendo un pubblico con formazioni diverse.

In questo modo il progetto vuole promuovere “il dialogo interculturale e il patrimonio locale legato alla memoria europea”.

 

LE ATTIVITÀ

Il progetto che si avvia a novembre 2022 è biennale e prevede attività di training per i docenti, workshop e laboratori con i ragazzi, eventi di divulgazione, contenuti multimediali, la realizzazione di manuali e kit didattici in formato bilingue.

Cuore del progetto è il modulo laboratoriale, con la realizzazione di una propria casa della memoria: a partire dalle fonti archivistiche, la comprensione e la riflessione personale dei ragazzi sui temi trattati si concretizzerà nella creazione della propria REMEMBR-HOUSE, un modello in scala 1:20, in cui interagiscono ricerca, storytelling e sperimentazione creativa.

Un contest deciderà i migliori progetti di “case” che potranno essere riprodotte con una modalità di “mostra in scatola” e ospitate in diverse location.

 

L’Orchestra Polledro celebra il suo decennale

Un concerto mercoledì 30 novembre al teatro delle Fonderie Limone di Moncalieri

 

L’Orchestra Polledro festeggia i suoi primi anni di attività con il “Concerto del decennale”, che coincide con il primo della stagione 2022/2023, in programma mercoledì 30 novembre prossimo alle 20.30 presso il Teatro Fonderie Limone a Moncalieri.

Realizzato in collaborazione e con il patrocinio della Città di Moncalieri vedrà sul podio Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra, quale oboe solista il Maestro Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra RAI e quale flauto solista Danilo Putrino.

Il programma del Concerto prevede tre brani di Franz Joseph Haydn, il Concerto in Fa Maggiore per due lire organizzate e Orchestra Hob.VII h.4, versione per oboe e flauto; il Notturno n. 7 in Fa Maggiore per due lire organizzate e Orchestra Hob. II:28, versione per oboe e flauto, con solisti Carlo Romano e Danilo Putrino.

Concluderà il Concerto la Sinfonia in Mi bemolle maggiore n.43, detta “Mercurio” Hob.I:43, con la direzione di Federico Bisio.

Haydn, intorno al 1785, ricevette l’incarico di scrivere una serie di concerti per il Re di Napoli Ferdinando IV, con una richiesta particolare, di essere concepiti per una coppia di strani strumenti, le cosiddette lire organizzate, un affascinante ibrido somigliante a una ghironda, spesso ascoltato per le strade di Napoli e molto amato dal popolo. Il carattere peculiare dei concerti, emerso dall’epistolario di Haydn, riguarda la gamma tonale ristretta di tutte le opere (Do, Fa e Sol maggiore, le uniche tonalità consentite).

Il secondo riguarda l’estensione della lira, che è paragonabile a quella di una oboe.

Il Notturno n.7 di Haydn risale alla fine del Settecento, quando egli si recò in Inghilterra, portando con sé molti “Notturni”,eseguiti nella prima serie di concerti per Salomon nel 1791 e 1792. In questa versione di “Londra” le parti solistiche sono sostenute da un flauto e da un oboe, al posto delle due lire.

La Sinfonia in Mi bemolle maggiore n. 43, denominata ‘Mercurio’, è stata composta intorno al 1771, in un periodo in cui Haydn sembrò accostarsi allo spirito dello “Sturm und Drang”, assumendo connotati preromantici.

Lo stesso titolo, “Merkur”, la collega all’alto messaggero degli dei, protettore dei traffici e dei ladri. Il soprannome, legato alla divinità greca, apocrifo, era documentato già a partire dall’Ottocento; tuttavia il lavoro non presenta elementi direttamente riconducibili al dio Mercurio.

Articolata in quattro movimenti, la Sinfonia Mercurio rivela una certa levità e spensieratezza, capaci di giocare con le aspettative del pubblico in modo sempre nuovo e originale.

Lo stile di Haydn dimostra, in questo caso, la sua notevole abilità di coinvolgere l’ascoltatore con una serie di domande e risposte musicali, tipiche della sua capacità di scherzare con il pubblico.

Un velo di malinconia sembra distendersi sull’Adagio, il cui tema è esposto dai violini con la sordina, e poi fiorito nelle successive riprese.

Segue un minuetto, che, per usare un’immagine del Carpani, brillada “tutte le facce come un diamante di miniera”.

L’ ultimo movimento presenta un brio irresistibile, dovuto al contrasto tra un tema ascendente e uno discendente.

Nella seriosità quasi religiosa di Haydn constatiamo un innesto di comicità mozartiana e rossiniana; il secondo tema, infatti, riporta alla mente un passo memorabile del “Barbiere di Siviglia”.

Il concerto ha ingresso libero fino a esaurimento posti e si terrà presso il Teatro Fonderie Limone, in via Eduardo De Filippo a Moncalieri.

Guarda che storia! Racconti per lo schermo

Adesione oltre le aspettative per la seconda edizione del progetto di “Film Commission “ e “Salone Internazionale del Libro” di Torino

Sono otto – fra romanzi gialli, thriller, commedie, fantasy e romanzi storici – le opere selezionate, da un’attenta ed esperta Giuria, per diventare, in base alle loro caratteristiche e potenzialità, “lungometraggi” o “serie tv”Otto e non sette (come previsto da bando) data l’alta, neppur prevista, adesione alla seconda edizione del progetto “Guarda che storia! Racconti per lo schermo”, organizzato da “Film Commission Torino Piemonte” “Salone Internazionale del Libro”, con lo scopo di “facilitare il dialogo tra il mondo editoriale e quello della produzione cinematografica e audiovisiva, così da permettere alle case editrici di presentare i propri libri a registi, sceneggiatori, produttori e ‘decision makers’ del settore”. Dopo la buona partenza del progetto nel 2021, la seconda edizione di “Guarda che storia!”, rivolta a romanzi o graphic novel editi tra il 2020 e il 2022, la cui “call for application” si è chiusa lo scorso 30 settembre, ha sorpreso per i grandi numeri raggiunti: 117 titoli arrivati per essere selezionati, in rappresentanza di 70 editori da tutta Italia, di cui 21 dal Piemonte.

Queste le otto case editrici e gli otto titoli selezionati da una Giuria composta da Gino Ventriglia (sceneggiatore e story editor), Graziella Bildesheim (produttrice) e Marco Pautasso (segretario generale del “Salone del Libro”): “Buendia Books”,  La foresta fossile di Cristina Converso; “Edizioni E/O”, Casa è dove fa male di Massimo Cuomo; “Fandango Libri”, Il guinzaglio di Giovanni Toscano; “Feltrinelli Editore”, Maschi e murmaschi” di Chiara Bongiovanni; “Graphot Editrice”, Il caso Lea Schiavi. Indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista di Massimo Novelli; “I.D.E.A.”, La farfalla d’ombra di Yali Ou Ametisha; “Neos Edizioni”, Il procuratore e la bella dormiente di Giorgio Vitari e “Rizzoli Libri”, Le amazzoni di Manuela Piemonte.

Gli otto libri saranno presentati ad una platea di addetti ai lavori, ma anche al pubblico, in una “pitching session” organizzata nell’ambito di TFI Torino Film Industry – Production Days, in programma sabato 26 novembre, alle 11.30, al Circolo dei lettori di via  Bogino 9, Torino. A introdurre la presentazione delle opere saranno Paolo Manera (direttore di “Film Commission Torino Piemonte”) e Marco Pautasso (segretario generale del “Salone Internazionale del Libro di Torino”). Il pubblico interessato potrà scrivere a segreteria@salonelibro.it per richiedere di partecipare, lasciando la propria mail e il proprio numero di cellulare. La prenotazione è obbligatoria con ingresso libero fino a esaurimento posti.

In base a quanto richiesto nel bando, sono state privilegiate le storie ambientate in Piemonte, oppure collocate in altre regioni o nazioni o in luoghi non definiti, ma potenzialmente in grado di prevedere la realizzazione cinematografica e audiovisiva in Piemonte“Sono stati valutati positivamente – sottolinea la Giuria – i racconti dal fascino visivo preponderante, con una narrazione adatta a essere proposta per immagini, con un ritmo narrativo efficace e personaggi fortemente caratterizzati e particolarmente adatti ad una messa in scena cinematografica”.

“L’entusiasmo e l’elevato numero di candidature ricevute per questa seconda edizione – afferma Paolo Manera – confermano ulteriormente la centralità e l’attualità che l’adattamento per il cinema e la TV rappresenta oggi, tanto per il comparto dell’editoria quanto per quello dell’audiovisivo. Il progetto avviato lo scorso anno con il Salone del Libro dimostra di saper rispondere adeguatamente a una necessità di un mercato costantemente alla ricerca di storie originali e rappresentative: obiettivo che si può raggiungere solo mettendo in connessione i talenti che emergono da filiere culturali e produttive diverse. Con ‘Guarda che Storia!’ cerchiamo – anche per quest’anno – di favorire e agevolare questo traguardo”E a lui fa eco Marco Pautasso: “ La scelta degli otto romanzi selezionati non è stata semplice, visto il numero davvero considerevole e qualitativamente elevato delle proposte ricevute, a conferma della bontà dell’iniziativa, ma è stata presa all’unanimità, dopo un confronto approfondito, lavorando sempre con unità di intenti”.

g.m.

 

Nelle foto:

–       Paolo Manera

–       Marco Pautasso