ilTorinese

Concerti di Natale in Piemonte, Liguria e Abruzzo per la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense

La tournée prenderà il via il 7 dicembre a Savigliano e si concluderà a Chieti il 22, con esibizioni a Rosta, Forno Canavese, Bardonecchia, Trecate, Bra e Genova.

 Saranno otto le tappe del tour musicale che vedrà nel mese di dicembre la Fanfara della Taurinense offrire al pubblico musiche natalizie, oltre a marce militari e classici della letteratura per fiati con brani di Percy Grainger e Alfred Reed, prima del caratteristico finale rappresentato dalla Marcia dei Coscritti Piemontesi, seguita dall’Inno degli Alpini e dal Canto degli Italiani. Nata nel 1965 a Torino, la Fanfara è costituita da 35 musicisti.

Specialità della Fanfara è il carosello, spettacolo musicale in marcia che offre un saggio di sincronismo tra melodia e forma militare.

L’iniziativa della Brigata Alpina Taurinense, comandata dal Generale Nicola Piasente, si inserisce nel quadro della consueta e crescente collaborazione con le amministrazioni comunali, le comunità locali e l’Associazione Nazionale Alpini. Ciascun appuntamento della Fanfara è ad ingresso libero ed è stato promosso da un singolo reggimento della Taurinense in Regioni e territori legati alla storia o alle recenti attività operative e addestrative del reparto. Il 32° Reggimento genio ha curato il concerto a Savigliano previsto il 7 dicembre, il Reggimento Logistico a Rosta il 13, il 1° Reparto Comando e Supporti Tattici a Forno Canavese il 14, il 3° Alpini a Bardonecchia il 16, il Nizza Cavalleria a Trecate il 17, il 2° Alpini a Bra il 19, il 1° reggimento artiglieria da montagna a Genova il 20 e infine il 9° Alpini a Chieti il 22.

Le località dei concerti sono le stesse che in tempi recenti hanno ospitato le compagnie alpine in operazione e in addestramento oppure sono state sedi storiche di reparti alpini della tradizione della Taurinense, che proprio quest’anno ha celebrato il 70° anniversario della propria ricostituzione.

Settore forestale, Valle (Pd): “Servono più risorse”

 “PER LA CURA DEL TERRITORIO E LA GESTIONE DEI BOSCHI SERVONO PIÙ PERSONALE E PIÙ ATTREZZATURE”

Il Vicepresidente del Consiglio regionale : “Vigileremo affinché la Giunta mantenga gli impegni presi”

«La tenuta dei territori, soprattutto collinari e montani, costituisce una vera e propria emergenza: occorre fronteggiare fenomeni di dissesto idrogeologico, gestire boschi e foreste, garantire condizioni di vivibilità anche nelle aree più disagiate. Un ruolo fondamentale nella cura e nella gestione del territorio è svolto dagli operatori forestali, che si trovano a lavorare in condizioni non facili sia per insufficienza del personale sia per carenza di attrezzature e di macchinari. Per questo ho sollecitato la Giunta regionale, attraverso un’Interrogazione, per avere un quadro preciso della situazione e per capire se il settore forestale sia considerato strategico per la Regione Piemonte oppure no. Secondo quanto illustrato in Aula dall’assessore Marco Gabusi, attualmente il Piemonte conta su 351 operatori forestali (229 tempi indeterminati, 122 tempi determinati). Le ultime assunzioni risalgono al 2019, mente nell’anno passato si sono stabilizzati 32 Otd. L’assessore ha promesso nuove assunzioni e/o stabilizzazioni, ma richiamando l’attenzione soprattutto alle nuove misure organizzative adottate: il nuovo Settore per la gestione dl personale attivo da febbraio, la gestione informatizzata delle presenze, la programmazione ordinata degli interventi. Sul versante delle attrezzature, risulterebbero impegnate tutte le risorse disponibili: 122mila euro per attrezzature forestali, 134mila per le macchine cingolate, 134mila per un impianto irriguo, 27mila per i Dpi. Prendiamo atto di questi numeri e degli impegni presi, ma è evidente che le risorse sul versante delle macchine e delle attrezzature non sono sufficienti a mettere i forestali in condizioni di lavorare meglio e in modo più efficace, e, senza togliere nulla all’importanza della riorganizzazione, resta fondamentale aumentare le risorse umane. Consideriamo quello forestale un settore di grande importanza e da troppo tempo trascurato. Vigileremo affinché la Giunta non venga meno agli impegni presi»: lo afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle.

Diventare scrittori in tre minuti! Si può con “Crea Incipit

Una gara di scrittura, al “Circolo dei Lettori” di Torino, per aspiranti scrittori

Lunedì 5 dicembre, ore 20

C’è chi ci ha messo una vita per riuscire a pubblicare un libro! Ora possono bastare tre minuti! E non è uno scherzo. La cosa è assolutamente seria. E possibile. E lodevole. Come? Aderendo all’iniziativa “Crea Incipit”, rivolta ad aspiranti scrittori ed ospitata al “Circolo dei Lettori” di Torino. L’appuntamento è per lunedì 5 dicembre (ore 20), al “Circolo” di via Bogino 9, ed è una vera e propria gara di scrittura.  Partendo dalle parole chiave indicate dalla giuria, i concorrenti dovranno ideare un “incipit” in tre minuti, leggerlo ad alta voce in sessanta secondi per poi essere giudicati dal pubblico presente in sala. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, esordienti e non, di tutte le nazionalità. La vincitrice o il vincitore si aggiudicherà un buono spesa in libri del valore di 100 euro. Tutti i concorrenti potranno inoltre partecipare a una delle tappe di “Incipit Offresi”, il primo “talent letterario itinerante” dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla “Fondazione ECM-Biblioteca Civica Multimediale Settimo Torinese”, in sinergia con “Regione Piemonte”. “Incipit Offresi” è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro.

Fino ad oggi sono stati decretati sette vincitori, uno per ogni edizione e sono stati pubblicati circa 60 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara. “Incipit Offresi” è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. Il “Premio Incipit”e il “campionato” sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato “Incipit Offresi”.

Laureato in lettere a Torino nel 1985, Eugenio Pintore (Bonarva – SS, 1956 – Gassino, 2019), nel 1983 prese servizio alla “Biblioteca” di Settimo Torinese, diventandone direttore nel 1993. Dal 2003 divenne dirigente della “Regione Piemonte”, con l’incarico di riorganizzare la rete dei sistemi bibliotecari, cui afferivano circa cinquecento biblioteche di ente locale, e di dare avvio al “Sistema bibliotecario area metropolitana di Torino (SBAM)”, che vedeva la partecipazione di circa settanta comuni della prima e della seconda cintura torinese. Nel 2008 assunse l’incarico di dirigente del “Settore regionale Biblioteche, archivi e istituti culturali”, lavorando scrupolosamente per la promozione del libro e della lettura, attraverso lo sviluppo di “Fiere del libro”, “Festival” e “Premi letterari”. Suo il progetto “Nati per leggere”, con più di quattrocento comuni piemontesi aderenti e la partecipazione al “Salone internazionale del libro” di Torino, con il progetto “Lingua madre” e gli spazi dedicati agli editori piemontesi. A lui si deve anche l’attuazione della “legge per la piccola editoria piemontese”, per favorire la promozione e la diffusione delle opere degli editori locali anche attraverso il sostegno alle traduzioni e la loro partecipazione alle principali fiere nazionali e internazionali.

g. m.

Farine troppo care. Anche i panificatori di Torino chiedono aiuto al governo

Il costo delle farine è aumentato del 34%

Con il rincaro dell’energia il prezzo del pane lievita inesorabilmente.

Servono interventi specifici per far fronte ai rincari di farina, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: lo chiedono  al governo i panificatori di Torino e Piemonte aderenti alla Confartigianato.

Con l’aumento fino al 40 per cento delle materie prime molti panifici sono a rischio chiusura.

Cerca di nascondere la droga, la polizia lo vede e lo arresta

La polizia ha arrestato  un cittadino marocchino ventunenne per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Durante l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in alcune aree cittadine, nello specifico in Piazza della Repubblica, il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha notato un soggetto che si aggirava con fare sospetto negli interni di uno stabile della zona.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, alla vista dei poliziotti gettava a terra un oggetto incellofanato, immediatamente recuperato dagli agenti.  A seguito di accertamenti, il panetto risultava contenere 100 grammi di hashish e veniva sequestrato insieme alla somma di 110 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività delittuosa.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il giovane è stato tratto in arresto.

I Musei Reali presentano la Guida alternativa a Palazzo Reale

In collaborazione con gli utenti del Laboratorio Zanzara

Un nuovo strumento, semplice e inclusivo, per illustrare il percorso che si snoda tra Palazzo Reale, Armeria e Cappella della Sindone, offrendo una chiave di lettura originale, per una diversa esperienza di visita nella residenza sabauda: è la Guida alternativa presentata dai Musei Reali e realizzata in collaborazione con il Laboratorio Zanzara e con il sostegno del Lions Club Torino Risorgimento.

 

Il Laboratorio Zanzara, impresa sociale torinese nata come progetto d’integrazione per persone con disagio mentale, offre un servizio educativo che opera anche come negozio di artigianato e agenzia di grafica e comunicazione.

 

La Guida nasce nell’ambito del progetto ZanzArTe, frutto dell’incontro tra i Musei Reali e il Laboratorio con l’obiettivo di coniugare il punto di vista della disabilità cognitiva con la realtà museale e migliorare l’offerta educativa partendo dall’accoglienza del pubblico per arrivare alla produzione di specifico merchandising.

 

Nella prima fase del progetto, gli utenti del Laboratorio Zanzara sono stati ospiti dei Musei Reali e, guidati dagli educatori e dal personale che cura l’accoglienza, hanno potuto fruire liberamente degli spazi di Palazzo Reale, muovendosi tra le antiche stanze e i preziosi oggetti che ne fanno parte, per produrre i primi bozzetti grafici, poi rielaborati in studio. Il risultato è un piccolo volume che offre una prospettiva diversa, non istituzionale, del percorso museale. Le illustrazioni riproducono ambienti, arredi e dettagli della residenza attraverso i disegni dei ragazzi e delle ragazze che frequentano il Laboratorio Zanzara. Il loro sguardo, unito all’immaginazione, rivela l’interesse per l’arte e l’emozione di fronte alla bellezza. Accanto alla parte grafica, i testi, scritti dai Servizi Educativi dei Musei Reali e stampati in font ad alta leggibilità, restituiscono le descrizioni degli ambienti attraverso un racconto scorrevole e coinvolgente. Sarà possibile acquistare La guida alternativa a Palazzo Reale nel book shop dei Musei Reali.

 

Con la pubblicazione della guida di Palazzo Reale si chiude la prima fase del progetto ZanzArTe. Nei mesi a venire gli utenti saranno impegnati nella produzione di analoghe guide sugli altri settori dei Musei Reali. Al termine del progetto, un evento ripercorrerà tutte le tappe del “viaggio”, presentando al pubblico le attività di inclusione svolte nelle diverse fasi e l’insieme completo delle singole pubblicazioni.

 

Disabilità: Buone Pratiche per l’Inclusione e Influencers

Il 3 dicembre al convegno sull’Agenda della Disabilità 2022 in attesa della Giornata dedicata alle Scuole del 6 dicembre

Si è chiuso con successo il convegno organizzato da CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà alle OGR Torino in occasione del 3 dicembre, la Giornata delle Persone con disabilità e incentrato sull’Agenda della Disabilità 2022. Intorno al progetto innovativo, ideato da CPD e Fondazione CRT, tra i primi in Italia dove il mondo for profit e quello non profit possono incontrarsi attivamente e soprattutto condividere le proprie buone pratiche a favore dell’inclusione e del miglioramento delle condizioni delle persone con disabilità.

Proprio a sottolineare quanto sia sempre più strategica l’attenzione al nuovo welfare aziendale è stato dato subito spazio alle realtà più interessanti, legate all’ambito dell’impresa e della formazione e che aderendo all’Agenda, hanno presentato le loro case-history principali sul tema.

Nello specifico sono intervenuti Amelia Celia – Chief Sustainability Officer ASTM, Marcello Bogetti – Direttore LabNET SAA – School of Management, Carla Maria Tiburtini – Inclusion&Diversity Leader Avio Aero e Fulvia Ramello – Project Manager GL events Italia S.p.A per presentare: DAN – Dalla Scuola all’Autonomia, il progetto di Avio Aero, società di GE Aviation, coinvolge ragazzi e ragazze con disabilità, facendo loro svolgere attività di business game, una metodologia di apprendimento non formale incentrata su un contesto simulato di natura aziendale con l’obiettivo ultimo dell’assunzione; la SAA – School of Management chesi focalizza invece sulla progettazione e realizzazione di percorsi di formazione per “disability manager”: futuri imprenditori capaci di sviluppare una visione inclusiva sia all’interno sia all’esterno dell’azienda; GL events, uno dei principali player nel mercato della event industry, stimola fornitori e aziende a sviluppare un nuovo approccio verso l’accessibilità e la fruibilità in ambito urbano e architettonico, sin dalle prime fasi di progettazione; il Gruppo ASTM, secondo operatore autostradale al mondo, ha ideato l’iniziativa “Le parole giuste”: video pillole per migliorare l’accoglienza delle persone con disabilità dentro e fuori l’ambiente lavorativo.

Nel lungo percorso che attende la piattaforma creata su www.agendadelladisabilita.it e dove si chiede a tutti di impegnarsi, gli ambasciatori dell’inclusione però non sono soli. A loro si aggiungono le voci di testimonial che hanno occupato la parte centrale del convegno con una serie di speech dove hanno raccontato la propria esperienza personale a favore di una società che diventi sempre di più “for all”. Innanzitutto gli influencers Emanuel Cosmin Stoica e Videociecato alias Sebastiano Gravina che sono il simbolo di quanto la tecnologia e i social possano essere dei canali di emancipazione e comunicazione formidabili per le persone con disabilità e soprattutto capaci di incidere positivamente sul cambio necessario di paradigma culturale e a seguire Arianna Ortelli e Marco Andriano, co-founders di Novis Game, la startup torinese di videogiochi per non vedenti e Don Andrea Bonsignori, Direttore scuola del Cottolengo di Torino e socio fondatore e componente del Consigliodi Amministrazione della Fondazione Italiana per l’Autismo.

La ricchezza e la varietà dei contributi presentati durante la giornata dà l’idea di quanto l’Agenda della Disabilità sia una comunità in continua trasformazione e crescita, come hanno sottolineato nelle conclusioni finali Roberta Delbosco, responsabile Area Welfare e Territorio di Fondazione CRT, Giovanni Ferrero, Direttore CPD e Carlo Giacobini, giornalista e divulgatore, oltre ad aver tracciato i nuovi programmi di sviluppo messi in cantiere per il 2023.

A chiudere gli eventi organizzati per la giornata del 3 dicembre, la presentazione nel pomeriggio del video clip “Cipidillo Song” al piano zero della Mole Antonelliana, realizzato con la direzione artistica di Nicola Russo e le musiche di Pietro Trovato e soprattutto un ultimo appuntamento che si terrà il 6 dicembre dalle ore 9,30 alle 12,30 al Pala Ruffini con La Giornata dedicata alle Scuole di ogni ordine e grado del territorio piemontese, un appuntamento tradizionale e molto atteso che quest’anno torna nuovamente in presenza, coinvolgendo circa 3.000 tra studenti e insegnanti e oltre 10.000 in collegamento streaming dalle scuole di tutta Italia.

Un momento di inclusione, divertimento e sport per imparare, fin da piccoli, che la diversità “non fa paura”. Quest’anno il titolo del tema vincitore del contest “Non il solito TEMA” che darà vita alla mattinata e al relativo concorso multidisciplinare è “Sì(i) Unico/a” che nasce dalla consapevolezza che fin dai primi anni di vita si sente sempre parlare di diversità soprattutto riferito alle persone con disabilità in un costante paragone tra noi e gli altri che sfocia nel pregiudizio classico: loro sono diversi e quindi speciali.

Ma cos’è la normalità? E che cos’è la diversità? Ognuno di noi ha propri difetti, pregi, talenti, fragilità e valori dei quali è responsabile e di cui dobbiamo prenderci cura, perché questo è tutto ciò che ci rende veramente unici.

Così gli alunni sono stati invitati a riflettere sull’unicità di ciascuno di noi e a come valorizzare la propria in un mondo in cui si possa vivere tutti insieme, nessuno escluso.

Ma le novità quest’anno saranno molteplici, oltre ad aprire l’evento a tutti, non solo alle scuole italiane di ogni ordine e grado, ma anche a tutta la cittadinanza, ci sarà un collegamento speciale con l’evento gemello realizzato a Roma da OPES aps che, con il suo respiro nazionale, vuole dare il via alla contaminazione della manifestazione in presenza su tutta la penisola.

Durante la mattinata animeranno l’evento i noti influencer Emanuel Cosmin Stoica, conosciuto anche come il “King della 104” e Videociecato, gli sportivi di Bionic People, l’atleta paralimpica Noemi Viana e la danzatrice in carrozzina Giulia Bonomo, la squadra di Sitting Volley di Chieri e i campioni dell’HB Basket, i ragazzi del liceo coreutico Germano Erba e ospite speciale sarà Pepper, il robot umanoide dell’Intesa Sanpaolo Innovation Center che premierà la classe della scuola primaria vincitrice del concorso.

 

Uomo muore in piazza stroncato da infarto

Davanti  alla stazione ferroviaria di Pinerolo, in piazza Garibaldi,  ha perso la vita un uomo di 67 anni residente in città. Ha avuto un malore mentre si trovava vicino all’ingresso della stazione. Sono intervenuti il Nucleo Radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Pinerolo e i soccorritori del 118 ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Il medico ha constatato la morte a causa di un arresto cardiocircolatorio.

Io speriamo che me la cavo

Io speriamo che me la cavo. E speriamo che se la cavino le persone a me care tra parenti, amici ed amiche. Che altro dire?
Siamo in guerra tra di noi e con altri e manco ce ne accorgiamo. La natura è in guerra con noi.  Non ne può più e si ribella. La burocrazia italiana ci odia e ci considera dei sudditi e non dei cittadini. Ora grazie ad uno studio emerito dell’Università di Torvergata a Roma si scopre che gli sprechi nella pubblica amministrazione non sono figli della corruzione della politica.  Ma per  il 75% della burocrazia inetta ed incapace. Tra tasse, alcune volte chieste ingiustamente, e magari inutili protocolli in sanità, che mettono a dura prova il nostro equilibrio mentale. Siamo stanchi, fin troppo stanchi ed esasperati. Mancano i medici di base.  Non solo nelle vallate montane ma anche nelle città come Torino.
Il perché è molto semplice: chi va in pensione non viene sostituito. Colpevolmente mi sono dimenticato di parlare della violenza sulle donne. Violenza degli uomini sulle donne.  Come se fossero le uniche responsabili dei nostri fallimenti. O anche le morti sul lavoro,  tipico di un paese non civile. Qui la tragedia non è diventata farsa, bensì disastro, solo un angosciante disastro. La politica che fa ? I politici che fanno?  Direi poco o nulla.
Si, assolutamente dopo il disastro o le morti bianche tante parole di esecrazione.  Dopo, il ritorno al più totale oblio. Mi sa che per Torino è ancora peggio.  Ora pure le dimissioni di tutto il cda Juventus. Difatto un’ammissione di colpa o certamente la consapevolezza di un radicale fallimento.
Eppure prima di Ronaldo era un gioiellino come squadra e società. Vincevano scudetti e soprattutto, in qualche modo i conti economici tornavano. Ma che c’entra Torino?
Oramai l’immagine di una Torino vincente si è offuscata, deteriorata. Sembra proprio che tutto tra burocrazia e politica, passando per gli imprenditori e i loro dirigenti, si siano dati l’appuntamento per sancire il fallimento del paese. Con la più totale incoerenza e negazione della realtà. Si produce una falsa coscienza della realtà diventando solo ed esclusivamente ideologia. Ad esempio basta cambiare ruolo per cambiare opinione sulla realtà e sul suo perché. Emblematica la politica.  Se dall’opposizione passi ad essere forza di governo diventi un altra cosa. Come chi passa all’opposizione al governo dice oggi cose che in passato non avrebbe mai detto. Anche qui mi sembra un gioco delle parti. Un Pd arroccato nel suo marasma di congresso. Dovrebbe essere un congresso rifondativo. Vedo tanti che si candidano e poca discussione sui contenuti del proprio essere. Una delle poche al di fuori del coro è Anna Rossomando. Continua a fare la spola tra Roma e Torino, tra le istituzioni, vice presidente del Senato ed il Nazareno.
Ultimamente molto presente in Barriera di Milano.  Galvanizzare questo “corpo” atrofizzato è difficile, se non impossibile, ma Anna Rossomando ci prova con tutte le sue forze.  Decisamente encomiabile.
La Frediani passa con Potere al Popolo.
I vecchi amori non si scordano mai e l’Appendino è… oramai sempre a Roma.
Per i pentastellati il territorio è zero.
Fratelli d’Italia appaiono inebetiti nel loro ruolo di governo.  Ma non rinunciano alle polemiche e giochini politici con gli alleati leghisti. Leghisti boccheggianti. Unico in palla è Giorgetti:  lui è Giorgia Meloni sono diventati gli ultimi moicani di Mario Draghi.
Aspettate , aspettate ci sono anch’io: Pichetto da Biella.  Dopo tanti sacrifici ministro a tutti gli effetti.  Nessuno pensava che questo ministro avesse la verve di volere mandare in galera i sindaci che hanno permesso l’abusivismo. Poi ha coretto il tiro.  Espressione decisamente molto forte, ma sostanzialmente corretta. Subito Salvini che replica tra i sindaci ed i burocrati , manderei i burocrati in galera.  Va beh, sceneggiate.
Tanto sia i politici come i burocrati non pagheranno mai per gli errori compiuti. Anche per questo ” io speriamo che me la cavo ” .
E non ci resta che piangere. Giusto per finire in bellezza . Con lo scetticismo d’obbligo.

PATRIZIO TOSETTO

I detenuti del carcere di Vercelli protestano per le condizioni delle celle

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Sappe

(foto di repertorio)

Protestano i detenuti nella Casa circondariale di Vercelli per le precarie condizioni delle celle. E’ successo l’altra sera, ed ha interessato una parte dei ristretti del secondo piano, lato E. Mario Corvino, vicesegretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, spiega cosa è accaduto nel tardo pomeriggio di martedì nella Casa circondariale: “All’ora di rientro dei detenuti dalle celle, in molti si sono rifiutati di rientrare lamentando le pessime condizioni delle celle e del piano. Pareti e soffitti con muffa, ragnatele, finestre che non si chiudono regolarmente e quindi lasciano entrare spifferi glaciali, locale docce con difficoltà di smaltimento acqua e quindi con un ristagno pericoloso. La situazione è stata sempre sotto il controllo della Polizia Penitenziaria, anche se la tensione è stata sempre più crescente ma gestita al meglio dal Sottufficiale di Sorveglianza generale. Nella tarda serata, poi, una parte di detenuti è comunque rientrata nelle proprie celle ma altri hanno proseguito nella protesta, che ha poi portato alla decisione di spostare i detenuti in un’area più confortevole della sezione. Io credo che la Polizia Penitenziaria di Vercelli, che ha pure dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba pagare le tensioni legate ad una situazione di interventi di edilizia penitenziaria urgenti e non più rinviabili, ma nemmeno deve essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere“.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, esprime solidarietà ai poliziotti penitenziari del Reparto di Vercelli e contesta la scelta del Governo che, nella legge di Bilancio, ha previsto il taglio di 36 milioni di euro per i prossimi tre anni per l’amministrazione delle carceri italiane: “una scelta senza senso, paradossale se si considera lo stato di emergenza vissuto che vivono le carceri: da inizio anno, 80 detenuti si sono tolti la vita, la cifra più alta nella storia repubblicana. Oltre mille sono stati i tentativi di suicidio sventati grazie all’intervento degli agenti di polizia penitenziaria. E servono decine e decine di milioni di interventi per l’edilizia penitenziaria, come dimostrano le ragioni a base della protesta avvenuta nel carcere di Vercelli. Altro che, come il Premier Meloni e tutti gli esponenti del centrodestra hanno sempre detto, porre l’emergenza carceraria tra le “priorità” dell’azione dell’esecutivo: la legge di Bilancio sembra cancellare in un colpo solo tutti i buoni propositi e per questi auspichiamo che in sede di Parlamento quei tagli verranno soppressi”.

“Ma a nostro avviso”, conclude Capece, “c”è grande bisogno di cambiamenti, c’è grande bisogno di aria nuova al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dove negli ultimi anni la classe dirigente ha fallito con scelte gestionali discutibili e pericolose come ad esempio l’introduzione e il mantenimento della vigilanza dinamica dei detenuti, che è alla base dell’altissimo numero di eventi critici che accadono ogni giorno nelle Sezioni detentive, il depotenziamento del Corpo di polizia penitenziaria, sotto organico di 4mila unità, i cui appartenenti sono stati lasciati da soli e senza mezzi a fronteggiare l’inaccettabile violenza di una parte consistente di ristretti, a cui sono state chiuse Centrali Operative, Basi Navali, Provveditorati regionali e altri Uffici operativi sul territorio e ancora senza chiare ‘regole di ingaggio’ e di una efficace organizzazione del lavoro”, conclude Capece. Il SAPPE si rivolge quindi “al Guardasigilli Carlo Nordio di trovare una soluzione urgente ai problemi penitenziari di Vercelli, di tutto il Piemonte e dell’intero Paese. Servono interventi concreti, non i tagli ipotizzati in Finanziaria per il sistema carcere”