ilTorinese

All’accademia commenti al Premio Nobel 2022 per la Medicina

Venerdì 16 dicembre alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Descrizione e commenti al Premio Nobel 2022 per la Medicina. Svante Pääbo: la paleogenetica, scienza dell’oggi”. L’incontro verrà introdotto da Lorenzo Silengo, Professore emerito di Biologia Molecolare, Università di Torino. Il relatore sarà Alberto Piazza, Professore di Genetica umana, Università di Torino. Entrambi sono soci ordinari dell’Accademia di Medicina.

Svante Pääbo (personalmente conosciuto dal prof. Piazza) è nato a Stoccolma nel 1955. Dopo aver studiato egittologia e lingua russa a Upssala si è dedicato alla medicina. L’interesse per la biologia molecolare lo ha dapprima stimolato a esaminare il DNA delle mummie egiziane: questa ricerca ha determinato in lui significative frustrazioni, descritte con disperato umorismo nel quinto capitolo della sua autobiografia dal titolo “L’uomo di Neanderthal. Alla ricerca dei genomi perduti” (2014) che segna la nascita di una nuova disciplina scientifica: la paleogenetica. Dal 1999 dirige il Dipartimento di Genetica Evoluzionistica del Max-Planck-Institut für Evolutionäre Anthropologie di Lipsia, da lui progettato e realizzato quale istituzione interdisciplinare, oggi tra le più avanzate e attive del panorama internazionale. Il sequenziamento degli estinti uomo di Neanderthal e uomo di Desinova identifica le origini biologiche degli antenati più vicini a noi, ipotizzando alcune risposte alla domanda: chi siamo?

Nello scorso mese di settembre sulla rivista “Science” è stato pubblicato, con Svante Pääbo quale penultimo autore, un contributo che individua nella sostituzione di un singolo amminoacido (Arginina al posto di Lisina) nella proteina TKTL1 la possibile differenza nella neurogenesi e nella densità delle connessioni neuronali nella corteccia prefrontale di Homo Sapiens rispetto a Neanderthal. Basta questa mutazione a spiegare perché noi siamo ancora qui e loro no? Se la funzione di tale differenza fosse confermata, quali implicazioni, quali applicazioni potrebbe suggerire in Medicina?

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

Natale per tutti al Museo del Tessile di Chieri

E, alla “Porta del Tessile”, proiezione del corto “Rosso Fuori”

Giovedì 8 dicembre

Chieri (Torino)

Una giornata di festa per tutti in piena atmosfera natalizia. E’ quanto propone il “Museo del Tessile” di Chieri, aperto nel 1997 nell’ex Convento di Santa Chiara – in via Giovanni De Maria 10 – già opificio “Levi”, per volontà di Armando Brunetti, ex imprenditore tessile. L’appuntamento è per la “Festa dell’Immacolata”, giovedì 8 dicembre prossimo.

Alle 14,45 è in programma una “Caccia al tesoro” organizzata da Laura Vaschetti e riservata ai bambini dagli 8 ai 12 anni di età. Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei 20 posti disponibili:  prenotazioni@fmtessilchieri.org, tel. 338/4710717

Alle 17, presso la sala della “Porta del Tessile” (via Santa Chiara 10/A), proiezione del cortometraggio “Rosso fuori” di Anita Contini. Il film ha vinto il “Premio ingaggio” conferito dalla “Fondazione Chierese per il Tessile” ed il “Museo del Tessile” in occasione del “Fashion Quick Corto Lab Contest”, concorso rivolto a giovani film maker emergenti organizzato da “Piemonte Movie Glocal Network” e “Hòferlab Project”, nell’ambito del progetto “Riflessioni Circolari. Ricucire il territorio. Tra abito e habitus”, curato dall’associazione culturale “Hòferlab” e ideato dall’artista torinese Sara Conforti, da molti anni impegnata nello sviluppo di progettualità che promuovono la cultura della “moda circolare” e la connessione tra industria culturale e manifatturiera, oltre a progetti artistici che coinvolgono donne in stato di fragilità. Sara Conforti interverrà alla premiazione di Anita Contini e alla proiezione del suo “Rosso fuori”. Il “corto” racconta di Ada, in una società provata e corrotta da un consumismo tossico. Giovane narratrice del mondo, Ada, messa alla prova dalla vita, troverà il modo di esprimere se stessa e la sua visione delle cose, sfruttando a suo vantaggio proprio il sistema che vuole scardinare.

“Con questa giornata – sottolinea Melanie Zefferino, presidente del ‘Museo del Tessile’ e della ‘Fondazione Chierese per il Tessile’ – riservata a grandi e piccoli, la ‘Fondazione’ chiude un anno importante, durante il quale ha agito sinergicamente con la ‘Biblioteca civica’ e con il ‘Comune di Chieri’ nell’ambito del progetto ‘RestArt!’ e di altre iniziative mirate. Attore culturale anche su ‘Torino Città Metropolitana’, in virtù della collaborazione al progetto ‘Riflessioni Circolari’, a Chieri il ‘Museo del Tessile’ è stato sede di numerosi eventi d’arte, di workshop per scuole di diverso ordine e grado, nonché del corso professionalizzante di avvio al lavoro nell’industria tessile sviluppato come progetto pilota insieme alla ‘Associazione Tessili Cotonieri’ dell’ ‘Unione Industriali Torino’. È dunque con soddisfazione che ci si prepara alle feste natalizie accogliendo generazioni diverse insieme per esplorare le molte sfumature del tessile di ieri e di oggi”.

Per info: www.fmtessilchieri.org

g.m.

Nelle foto:

–       “Museo del Tessile”

–       Una scena di “Rosso e fuori”

I rifermentati naturali emiliani arrivano a Torino

Dal 10 al 12 dicembre da Ailimē, il nuovo locale torinese nel quartiere Aurora della sake sommelier modenese Chicca Vancini, si terrà la speciale tre giorni gastronomica “Emilia Sur lì goes to Ailimē”.

Protagonisti i vini rifermentati naturali in bottiglia dell’omonima associazione emiliana di vignaioli, i quali saranno abbinati alle ricette tradizionali emiliane e italiane sabato 10 e domenica 11 a pranzo e all’alta cucina dello chef Marco Sforza lunedì 12 a cena, con il format 7piattix7bottiglie, quando prenderanno la scena anche i prodotti di Società Agricola Terrevive. di Gianluca Bergianti, titolare dell’azienda e Presidente di Emilia Sur lì. Ho voluto ospitare i vignaioli dell’associazione perché, come me, hanno l’obiettivo di portare avanti una cultura legata a un territorio, che è il mio stesso di origineha dichiarato Chicca Vancini. “Abbiamo conosciuto Chicca in azienda e ci siamo entrambi piaciuti da subito” ha detto Gianluca Bergianti. “Da lì è nato un rapporto professionale, che possiamo consolidare in questa tre giorni a cui siamo onorati di partecipare. Abbiamo accettato l’invito perché entrambi intendiamo comunicare la tradizione della zona vitivinicola emiliana sui rifermentati naturali in bottiglia”. 

I PRANZI DI SABATO 10 E DOMENICA 11 DICEMBRE 

Sabato 10 e domenica 11 dicembre a pranzo, dalle 13 alle 15, da Ailimē arriveranno sei produttori di Emilia Sur lì, provenienti dalle province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. In entrambi i giorni saranno protagoniste le ricette della tradizione emiliana e tricolore, cucinate dal cuoco Massimiliano Moccia. Sabato, con un menu composto da Passatelli in brodo, Tagliatelle con friggione, Coniglio alla cacciatora e Calzagat di farina di castagne, fagioli e pancetta, saranno in degustazione i bianchi Trebbiano di Modena, Trebbiano di Spagna e i rossi Salamino di Santacroce e Gutturnio delle giovani aziende neo associate La Poiesa, Podere Beghetto e Franchina e Giarone.  

Domenica, insieme a Tortellini in brodo/alla crema di Parmigiano, Cotoletta alla bolognese e ai confermati Calzagat, sarà possibile assaggiare i vini prodotti da tre realtà che fanno parte di Emilia Sur lì già da tempo – Quarticello Roberto Maestri, Ferretti Vini e Marco Cordani – e che in degustazione porteranno etichette realizzate con diverse varietà di Lambrusco – Salamino di Santa Croce e Maestri – con il bianco Spergola e il rosso Fortana. 

LA CENA DI LUNEDÌ 12 DICEMBRE

7PIATTIX7BOTTIGLIE CON SFORZA E BERGIANTI 

Lunedì 12, da Ailimē, andrà in scena il format 7Piattix7Bottiglie, una cena in cui, ai piatti dello chef ospite Marco Sforza, Chicca Vancini abbinerà le vecchie annate modenesi di Società Agricola Terrevive, conservate dall’apertura dell’azienda del 2008 a oggi. La realtà, nata per volere di Gianluca e della moglie Simona – rispettivamente laureati in Viticoltura ed Enologia e in Agronomia – conta oggi 16 ettari e lavora a ciclo chiuso, producendo dal 2016, secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, rifermentati naturali in bottiglia. I vitigni protagonisti sono le uve lambrusche, che sul terreno sabbioso-limoso riescono ad esprimersi al meglio, per regalare dei vini espressione della complessità agricola e di un sistema vivente che ne potenzia l’espressività e la profondità. Alcuni dei vitigni che saranno in degustazione alla cena sono il prestigioso rosso Lambrusco di Sorbara e i bianchi Trebbiano di Modena e di Spagna.  

A curare i piatti portati in tavola ci sarà, come detto, lo chef Marco Sforza, che può vantare grandi trascorsi nel curriculum e un passaporto che lo ha portato a girare in lungo e in largo tutto il mondo. La mia è una cucina di prodotto. Rispetto la stagionalità e il produttore, che ha impiegato molto tempo per la realizzazione di un prodotto. Quando devo preparare una cena, cerco di contestualizzare il menu in base al posto in cui mi trovo. Essendo Ailimē un punto di incontro tra le culture giapponese ed emiliana, il menu del 12 dicembre racconterà un po’ del Giappone, paese in cui ho lavorato e a cui sono ancora legato, e un po’ di Emilia e di Italia più in generale”.  

Il percorso sarà introdotto da Kakiage veg, un tempura di ortaggi tagliati finemente, che rappresenta un benvenuto nipponico, in cui lo chef mette in mostra la sua attenzione non nuova alle verdure, tramandata dai nonni contadini. Scampo/mela verde/yuzu e Baccalà/cime/kimchi sono piatti che esaltano frutta e verdura di stagione, l’oriente e le materie prime ittiche. Zucca Hokkaido/Parmigiano 50 è un omaggio all’Emilia, per la presenza di una fonduta di Parmigiano Reggiano 50 mesi, e alla sua tradizione della pasta ripiena, qui raffigurata in un tortello. La conclusione della cena è affidata al secondo Agnello/sedano rapa/vaniglia, in cui la spalla stufata e spolpata, viene servita con crema di sedano rapa, olio alla vaniglia Bourbon e vaniglia di Madagascar, e al dessert Chocolate chuao/nocciola/sarrapia, nato dall’ultimo viaggio in Venezuela dello chef, nel quale ha assistito alla coltivazione di uno dei migliori cacao al mondo, che ha abbinato alla fava di tonka (sarrapia) e al sapore sabaudo della nocciola.

Rifondazione alla manifestazione No Tav

L’8 di dicembre,in Val di Susa, e’ la data che ricorda un episodio della lunga lotta contro il TAV, culminata, 17 anni fa, in quella che e’ passata alla storia come la liberazione di Venaus. Come ogni anno, il popolo NO TAV sfilerà l’8 dicembre, da Bussoleno a San Didero. Si celebrerà così la continuità  e l’attualità della lotta contro un’opera inutile e dannosa commenta il Segretario Prc – Torino Fausto Cristofari. Una lotta che continua, malgrado il tentativo compiuto dalla Giunta Cirio di dividere il movimento, con il pretesto delle cosiddette compensazioni ai Comuni coinvolti. Il Partito della Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione. Non si può fare a meno di rivolgere un pensiero e un abbraccio a Nicoletta Dosio, prosegue Cristofari,  condannata ad 8 mesi di reclusione per essere “evasa”, nel 2016, dagli arresti domiciliari. Una “evasione” che non e’ mai stata una fuga, ma la prosecuzione di un impegno di lotta. A Nicoletta va tutta la nostra solidarietà’ contro questo ennesimo episodio di accanimento giudiziario verso una donna accusata di reati eminentemente politici e che oggi, a 76 anni, rischia di dover rientrare in carcere. L’8 dicembre sarà quindi una giornata di mobilitazione contro il TAV e contro la repressione che continua ad abbattersi contro chi vi si oppone.

RIFONDAZIONE COMUNISTA

Alla “Palazzina di caccia” di Stupinigi apertura speciale notturna di “Salvador Dalì The Exhibition”

Di notte con Dalì

Sabato, 10 dicembre, dalle 19 fino alle 23

Che Salvador Dalì, all’anagrafe Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalì i Domènech (Figueres, Catalogna, 1904 – 1989) abbia in vita peccato di uno smisurato “super-ego” è pur vero. “Ogni mattino che mi sveglio – sue parole – provo un supremo piacere, il piacere di essere Salvador Dalì, e mi chiedo stupito: cosa farà ancora oggi di prodigioso Salvador Dalì?”. Narcisismo e stravaganza senza confini. Ma è pur vero che Salvador padre del Surrealismo e fra i più grandi interpreti del Dada e del Simbolismo poteva ben permetterselo, cavalcando quell’istrionico personaggio, totalmente avulso dalla concretezza del mondo reale, che si era autocostruito dentro e addosso, a suo totale beneficio e a suo personalissimo uso e consumo.


Salvador – pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer, sceneggiatore e cos’altro ancora –  era perfettamente (e a ragione) cosciente del suo valore artistico e del suo eccezionale virtuosismo grafico che anche oggi non manca di stupire e di attrarre eserciti di visitatori in occasione delle sue retrospettive. Lo dimostra ancora una volta la mostra-evento “Salvador Dalì The Exhibition”, prodotta da “Next Exhibition” in collaborazione con “The Dalì Universe”, allestita alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi e che, a solo due settimane dall’inaugurazione (finissage il 19 febbraio 2023) ha già registrato la bellezza di oltre 6mila visitatori. La collezione che si ammira a Stupinigi è unica nel suo genere ed inedita per la città di Torino, esponendo diversi aspetti della produzione artistica di Dalí: dalle sculture museali in bronzo, a una scultura monumentale fino ai libri illustrati e agli oggetti in pasta di vetro. Opere, prestate a più di cento importanti musei internazionali ed esposte in prestigiose location, che hanno girato il mondo e sono state apprezzate da oltre dodici milioni di persone, come rivelazione di un aspetto del lavoro creativo di Dalí precedentemente sconosciuto. Nasce di qui l’idea di dedicare alla rassegna, sabato 10 dicembre prossimo, in occasione della “Notte Bianca” della “Palazzina” di Stupinigi, un’apertura straordinaria in notturna fino alle 23, con ultimo ingresso per il pubblico alle 21,45. Lungo il percorso della “ARTIST NIGHT”, sono previste, incluse nel costo del biglietto d’ingresso, performance artistiche in collaborazione con il “Circolo degli Artisti” di Torino e “Fuori Servizio Produzioni”, importanti realtà che hanno creato due anni fa la “Compagnia degli Artisti di Torino”, sperimentandosi in diversi progetti dove la recitazione è spesso accompagnata da parti visive ed utilizzo del corpo, quasi a voler ricreare con delle immagini statiche dei “quadri” per ogni scena; ogni suggestione è inoltre accompagnata da musiche originali che possano rendere il tutto ancora più evocativo. Per la “ARTIST NIGHT” l’intervento della Compagnia è stato strutturato in tre parti, ripetibili, da potersi svolgere in contemporanea, dando modo ai visitatori di poter accedere a diversi momenti di spettacolo, senza perdersi nessuna performance.

La prima parte è il “Monologo dell’orologio liquefatto”: un testo surrealista pensato per raccontare l’idea del tempo (“relativo e mai fisso”, secondo la teoria di Einstein) di Dalì. Un attore si posizionerà accanto all’opera in esposizione, pronto a ripetere il suo testo con un tempo cadenzato, proprio come il ticchettio di un orologio.

 

Seconda parte “I Dalì del tempo e nel tempo”: tre attori impersoneranno nel percorso della mostra il “Maestro del Surrealismo” nelle diverse età della sua vita: un Dalí giovanissimo, acerbo e confuso nelle sue visioni, un Dalí adulto accompagnato dalla moglie (e soggetto di molte sue opere) Gala, un Dalí più anziano, che si muoverà quasi a passi di danza tra il pubblico, riproducendo mimicamente i passi della sua danza preferita, la sardana, ballo circolare originario della Catalogna.

Terza e ultima parte “Il Labirinto”: nella sala video in mostra il balletto della “battaglia dei galli”. Alcuni ballerini indosseranno delle maschere a forma di becco e testa di gallo, realizzate su disegno di Dalí e rielaborate dall’artista torinese Filippo Sabarino.

Per ulteriori info: Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.daliexhibition.it

g.m.

Nelle foto:

–       Particolare allestimento mostra

–       “Artist Night”

–       Salvador Dalì: “Dance of Time”

Torino Tricolore raccoglie panettoni per le famiglie torinesi in difficoltà

Riceviamo e pubblichiamo 


È partita ieri la raccolta di panettoni organizzata dal comitato Torino Tricolore per le famiglie torinesi in difficoltà economica. Sarà possibile dare il proprio contributo donando panettoni o pandori ogni sera dalle ore 21 in via Cellini 22/A fino al 16 dicembre.

“Abbiamo deciso di avviare questa raccolta per le famiglie torinesi costrette a vivere in ristrettezze economiche – dichiarano dal comitato – chiunque volesse contribuire e lasciare il dolce natalizio per eccellenza, sappia che ci prodigheremo per farlo avere a chi più ne ha bisogno.”

“La distribuzione avverrà il 17 dicembre – conclude la nota – in aggiunta alla consegna del consueto pacco mensile. Un aiuto concreto per circa 60 famiglie e un modo per cercare di rendere un po’ più dolce questo Natale anche a chi è meno fortunato.”

Muore giovane avvocato, il lutto della comunità e dei colleghi

Dolore e sgomento a Biella alla notizia della morte di Matteo Rossin, l’avvocato 33 enne mancato prematuramente. I genitori hanno dato l’annuncio.

La salma sarà trasferita da Asti, dove il giovane lavorava, alla Casa Funeraria Defabianis di Biella (strada Santa Maria di Campagnate 357A), ove è possibile rendere visita sabato dalle 8.30 alle 12. Il funerale alle 15 di sabato partendo dal Duomo di Biella dove si terrà anche il rosario, alle 17.30 di venerdì.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Conte a Torino attacca il governo

Difende il Reddito di Cittadinanza Giuseppe Conte, leader del M5s,  nella sua visita a Torino.

Quello di Giorgia Meloni, dice “È un Governo che vede un’Italia capovolta: sembrano volere premiare i cittadini privilegiati e i gruppi forti”. Conte ha parlato delle  trivellazioni e di norma sugli extraprofitti che riduce  le entrate da 10 miliardi con Draghi a 2,5.

Ambrogio (Fdi): “Conte soffia sulla cenere dell’odio”

“Nella sua sfilata torinese, Conte parla di un Governo intento a ‘smantellare il reddito di cittadinanza’ e di ‘mondo sottosopra’: non solo soffia sulla cenere dell’odio, ma mistifica la realtà e sobilla i percettori del rdc per tornaconto politico”.
Così Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Conte sa benissimo che il reddito di cittadinanza non verrà smantellato, ma profondamente riformato: l’obiettivo è quello di far emergere, tra i percettori, coloro che, previo percorso formativo dedicato, potranno essere reimmessi, a spese dello Stato, nel mondo del lavoro. Questo al netto dell’assistenza nei confronti di chi non è in grado di lavorare, come gli anziani, i disabili o le famiglie senza reddito con minori a carico, che verrà invece confermata e rafforzata.
Ritengo poi che il vero ‘mondo sottosopra’ sia quello in cui un 27enne di Siracusa, abile e arruolabile al lavoro, arrivi a minacciare il Premier e i suoi familiari, nel timore di perdere il sussidio garantito.
“Il rdc in salsa Contiana ha fallito miseramente: si è rivelato, infatti, una vera e propria ancora alla povertà. Noi crediamo nella formazione e nel lavoro, un percorso di vera emancipazione e di riscatto sociale. Un percorso che, finalmente, torna a parlare di futuro”.

Sen. Paola Ambrogio

Natale alla galleria Malinpensa by La Telaccia:  una collettiva che unisce artisti figurativi alla scultura

La mostra d’arte natalizia presso la galleria Malinpensa by La Telaccia si è  inaugurata il 6 dicembre scorso e rimarrà aperta fino al 20 dicembre.

Si articola in una collettiva dove espongono quattro validi artisti, che mostrano stili e tecniche diverse, ma con un connubio intenso che è rappresentato dalla sperimentazione della materia e del significato contenutistico.

La prima artista in mostra è Elena Ortelli, le cui opere derivano da una bellezza dello spirito e si avvalorano di un comunicabilità sempre rinnovata. In un’epoca in cui l’umanità risulta profondamente disorientata e quasi priva di valori, nel suo iter cogliamo una forte presenza intimistica di notevole significato.

Nel suo percorso lo sviluppo di un contenuto simbolico e di sapiente rappresentazione assume un valore universale e costituisce un elemento determinante nel suo operare.

Un altro artista in mostra è lo scultore Cesare Iezzi, che propone opere in cui emerge una ricerca di evidente solidità artistica e diprofondo valore culturale.

I suoi volti umani paiono vivere in un tempo sospeso e si liberano in un concetto universale di vero significato, pregno di risonanza emotiva e di ricchezza interiore. Le sue creature si ispirano alla mitologia greca e sono immerse in uno spazio di rinnovata dimensione, realizzate alla luce di una interpretazione personale e con un’essenza esecutiva elegante nella dinamica dei volumi e nella loro essenziale sintesi formale.

Un altro artista in mostra è Mauro Sanna, di cui è evidente un astrattismo ricco di fascino, dove la materia dell’olio su tela, palpitante di un profondo lirismo e di una concretezza assoluta, si carica di un linguaggio assolutamente originale, capace di sviluppare una naturale introspezione psicologica e una decisaqualità tecnica. La funzione timbrica del colore, sapientemente calibrato e molto ben armonizzato, rivela una interpretazione personale capace di vivacizzare uno scenario significativo, in cui luce e forma dialogano tra loro in perfetto equilibrio.

L’ultima artista in mostra è Lavinia Salvatori, che raggiunge con il suo iter pittorico una grande libertà di espressione, riuscendo a comunicare al fruitore una definizione stilistica decisamente innovativa, tanto da rendere ogni sua opera un’immagine simbolica e un’astrazione indipendente.

I suoi soggetti comunicano un linguaggio armonioso e si elevano nell’opera con un movimento di ritmi curvilinei e di larghe campiture in cui il dinamismo del gesto pittorico e la sinfonia del colore assumono un ruolo importante all’interno della loro creazione.

Il direttore artistico è Monia Malinpensa, il consulente artistico Giuliana Papadia


Mara Martellotta

 

Malinpensa galleria d’arte by La Telaccia
Corso Inghilterra 51, Torino
Telefono: 0115628220
Orari: dal martedì al sabato 10:30/12:30 – 16:00/19:00
Lunedì e festivi chiuso