Dopo lo sgombero da parte delle forze dell’ordine, avvenuto a Settimo Torinese, ieri i lavoratori di Mondo Convenienza sono stati alla prefettura di Torino. Qui una delegazione di lavoratori, con il sindacato Sì Cobas e la sindaca di Settimo, Elena Piastra, è stat ricevute per realizzare un tavolo con le istituzioni per ricercare una soluzione alla condizione lavorativa insostenibile.
Sotto la guida di Don Stefano VOTTA Parroco della Madonna della Pace e presidente degli Oratori cattolici si sono chiusi gli oratori estivi cui hanno partecipato 22.000 ragazzi in tutta la provincia di Torino . Una bellissima iniziativa di socializzazione e formazione .
Don Stefano Votta il Parroco della parrocchia di Barriera di Milano al centro di una periferia difficile e sovente dimenticata , dove don Stefano con don Luca e la loro squadra son riusciti a evitare che i parrocchiani si sentissero figli di un Dio minore.
Foto Museo Torino
Ruba cellulare dal tavolo, arrestato
Gli agenti del Commissariato di PS Centro hanno arrestato un trentunenne di origini colombiane gravemente indiziato di furto aggravato; inoltre il soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e per non aver ottemperato all’espulsione dal territorio nazionale emessa sia dal Prefetto che dal Questore di Torino in data 20/12/2022.
Intorno all’una di notte un gruppo di quattro amici si incontra in un locale nel quartiere San Salvario per passare la serata, ma quando le due donne si allontanano per andare in bagno lasciando i cellulari sul tavolo, custoditi dall’amico, giungono da piazza Madama Cristina quattro soggetti, uno dei quali afferra uno degli smartphone per poi scappare in direzione via Bernardino Galliari.
Inviato sul posto personale della Polizia di Stato dalla locale Centrale Operativa, gli agenti del Commissariato Centro intercettano la persona segnalata proprio in via Galliari, riuscendo poi a bloccarlo all’inizio di via Saluzzo.
Sottoposto a perquisizione personale, il trentunenne viene trovato in possesso del telefono cellulare della donna derubata; inoltre, all’interno del suo portafoglio viene rinvenuta una tessera sanitaria europea già denunciata dal legittimo proprietario, oltre a della sostanza stupefacente del tipo hashish pari a 3,4 grammi.
Pertanto, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato e denunciato per ricettazione e violazione della legge sull’immigrazione.
È morto monsignor Bettazzi
Mons. Luigi Bettazzi vescovo emerito di Ivrea è morto a 99 anni. Era nato il 23 novembre del 1923 a Treviso, dove è stato ordinato sacerdote nel 1946. Nel 1963 la nomina a vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Ha partecipato a tre sessioni del Concilio Vaticano II quando è stato ordinato vescovo di Ivrea, in carica fino al 1999.
Nel 1968 è diventato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale dedicato alla pace. Si è sempre occupato di questioni sociali e filosofiche con scritti e interventi sui mezzi di informazione.
Insediamento ufficiale per l’Osservatorio sul personale sanitario. Coordinato dalla Regione Piemonte e composto dalle organizzazioni sindacali del comparto (Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, in rappresentanza in particolare di infermieri, oss, tecnici e amministrativi) e della dirigenza medica (Anaao, Cimo, Fassid, Fvm, Aaroi Emac, Anpo, Fesmed, Cigl medici, Cisl medici, Uil medici), accanto ad Azienda Zero, aziende sanitarie regionali, Università di Torino e del Piemonte orientale, si riunirà a cadenza mensile per il monitoraggio continuo dell’andamento occupazionale del personale in sanità e l’analisi e l’avanzamento degli obiettivi occupazionali.

Il primo atto del nuovo organismo è stata la firma del protocollo d’intesa per l’attuazione del piano straordinario con il quale la Regione garantisce risorse aggiuntive per 2.000 assunzioni. Un piano che, dopo 15 anni di tagli e assenza di investimenti strutturali sul personale della sanità pubblica, segna per il Piemonte una storica inversione di tendenza, risultato di un inedito, serio e complesso lavoro di coordinamento e collaborazione tra tutti i soggetti che compongono il servizio sanitario regionale.
“Questo Osservatorio è la dimostrazione concreta del metodo con il quale vogliamo ricostruire la nostra sanità dopo la pandemia, ma soprattutto dopo troppi anni in cui sulla sanità, sulle sue donne e sui suoi uomini, si è smesso di investire – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – È un percorso lungo e complesso, ma lo abbiamo iniziato non da soli, ma in maniera condivisa proprio con coloro che sono ogni giorno in prima linea. La Regione torna a fare programmazione e investe risorse straordinarie per finanziare un piano di assunzioni che ha l’obiettivo di potenziare e sostenere le migliori cure per i cittadini e una sanità d’eccellenza quale è quella del Piemonte”.
“L’intesa è un’ulteriore dimostrazione che per la Regione la governance della sanità deve rimanere in mano pubblica e un passo fondamentale per la programmazione delle assunzioni del personale sanitario, tema sul quale siamo fortemente impegnati anche a livello nazionale in quanto come Regioni presenteremo una proposta di legge di iniziativa regionale che vincoli la spesa sanitaria al 7,5% del Pil – ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Le assunzioni in Piemonte previste entro il 2024 con un investimento di 175 milioni, e gli investimenti per centinaia di milioni che abbiamo già effettuato nell’ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche per migliorare l’efficienza degli ospedali, servono per dare risposte adeguate ad un bisogno di sanità che è sempre crescente: il Piemonte ha una popolazione anziana, con pazienti cronici e la domanda di sanità è destinata ad aumentare”.
Forza Italia: Tajani, continuità con Berlusconi
“Auguro buon lavoro al neo segretario nazionale Antonio Tajani. La sua elezione da parte del Consiglio nazionale oltre ad essere il giusto riconoscimento per una persona che ha contribuito a costruire con il Presidente Berlusconi gli ideali e i valori di Forza Italia è anche un chiaro segno di continuitá del Berlusconismo. Ora completiamo tutti insieme il lavoro avviato da Silvio e realizzaziamo il suo sogno di un nuovo miracolo italiano”. Ad affermarlo in una nota il vicecoordinatore regionale del Piemonte, il senatore Roberto Rosso.
POLIZIA STRADALE E ANAS, SICUREZZA STRADALE: IL NUOVO SPOT
Basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare. Basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità e di rispetto delle regole. Il viaggio su strada non può rappresentare un rischio per la propria vita e quella degli altri.
Nel nuovo spot sulla sicurezza stradale, presentato oggi, Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) rilancia questi messaggi che dal 2015 sta divulgando nella sua campagna con uno slogan diretto e chiaro: “Quando guidi, Guida e Basta”
Il video è stato realizzato da Anas in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, in versione televisiva e radiofonica.
“L’impegno di Anas per garantire sicurezza sulle nostre strade è costante e quotidiano – ha dichiarato l’AD Aldo Isi – attraverso la manutenzione, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture. Ma si deve affiancare il comportamento corretto alla guida. Rispettare il codice della strada e guidare senza distrazioni non può essere un optional, ma un dovere di tutti. Solo così possiamo raggiungere l’obiettivo, in linea con le strategie della Capogruppo FS, di riduzione degli incidenti del 50% entro il 2030 e zero vittime entro il 2050. Ricordiamo che oltre il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione. E’ responsabilità e priorità di tutti noi – sottolinea l’ad di Anas – sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni e diffondere in ogni settore sociale una nuova cultura della sicurezza stradale. La campagna “Guida e Basta” nata nel 2015 – ha proseguito Isi – è dedicata proprio ai rischi che derivano dalle cattive abitudini alla guida. Siamo impegnati anche in numerosi progetti educativi realizzati con il supporto di testimonial del mondo dello spettacolo e dello sport, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità”
“Purtroppo, quest’anno stiamo registrando, nell’incidentalità stradale, un trend lineare con dati che devono far riflettere seriamente sulle strategie da adottare per aggredire l’obiettivo europeo del 2030 del dimezzamento del numero di vittime sulle nostre strade.” Dichiara Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia Stradale – “Fra le altre, la prevenzione realizzata attraverso la comunicazione è senza dubbio la chiave di volta per affrontare efficacemente il fenomeno dell’incidentalità che vede, quale prima causa, la distrazione seguita dalla velocità. Telefonare, chattare o riprendersi mentre si guida, sono comportamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati. Guidare con prudenza deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.”
Il nuovo spot di Anas, diventato un appuntamento annuale, è stato realizzato nelle due versioni da 30 e 15 secondi e sarà trasmesso, a partire da domenica 16 luglio, sui principali circuiti radio-televisivi nazionali.
Lo spot sarà presente anche sui profili social di Anas: Facebook, Twitter, Instagram e sul canale Youtube e tutte le informazioni sulla campagna “GUIDAeBASTA” sono disponibili alla pagina guidaebasta.it
L’impianto della narrazione dello spot è incentrato su due gruppi di giovani, il target principale a cui destinato il messaggio, che stanno andando in discoteca su due diverse vetture. Con un montaggio alternato e l’uso di inquadrature verticali, che richiamano il linguaggio dei social network, si notano i comportamenti contrapposti: la condotta scorretta degli uni (uso del cellulare, realizzazione di video e foto, cintura di sicurezza non indossata) contro quella corretta degli altri.
Solo questi ultimi giungeranno a destinazione. Il messaggio è chiaro: la distrazione, l’uso smodato del telefono e dei social durante la guida sono comportamenti pericolosi per sé e per gli altri.
Molto spesso risultano fatali. Oltre alla distrazione, anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida è un dato significativo che contribuisce all’aumento degli incidenti stradali…
AL LINK IL VIDEO
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/804a34ac-22e2-11ee-b322-736d736f6674
Expocasa compie 60 anni
La 60esima edizione dell’appuntamento con l’evoluzione del gusto dell’abitare, contenitore delle migliori proposte di arredamento, la progettazione e ristrutturazione di interni,
torna all’Oval Lingotto Fiere di Torino dal 30 settembre all’8 ottobre 2023.
Per il suo 60° compleanno, Expocasa torna ad aprire la stagione autunnale delle manifestazioni programmate a Torino da GL events Italia: dal 30 settembre all’8 ottobre il salone B2C più longevo del Piemonte anima i 20.000 mq dell’Oval, la sua avveniristica casa in acciaio e vetro. L’ingresso resta gratuito, previo accredito.
Un appuntamento imperdibile per il grande pubblico, ma anche per architetti, interior designer e professionisti. Per 9 giorni Expocasa è lo spazio in cui scoprire e acquistare soluzioni di qualità̀ per tutti gli ambienti, usufruire di supporto tecnico per informazioni fiscali, problematiche condominiali e consulenze di interior design. Accanto a un programma di appuntamenti di aggiornamento e formazione per professionisti, ci saranno decine di eventi e workshop per il grande pubblico interessato ad addentrarsi nei segreti dell’home style.
L’area espositiva di arredamento e interior design proporrà le soluzioni per gli ambienti domestici: living, cucina, camerette, zona notte, armadiature e ufficio, con i più celebri brand italiani e soluzioni su misura e artigiane. Tra i grandi nomi che hanno già confermato la propria presenza: Nicoletti, Altrenotti, Snaidero, Scavolini, Stosa, Maronese, Franco Ferri, Veneta Cucine, Tonin Casa, Le Fablier, Calia, Sedit, Permaflex, Tempur, Biba Salotti, Zecchinon, Stressless.
L’area ristrutturazioni, materiali e servizi darà spazio alle soluzioni per la ristrutturazione della propria casa con aziende edili e di ristrutturazione, materiali e finiture, legno e parquet, arredo bagno, climatizzazione e riscaldamento, serramenti, servizi (assicurazioni, acqua, pulizia). Tra i brand che si potranno incontrare: Bertolotto Porte, MeglioAlge, Tolin, Parital, Gibus, Finstral, Deltadore
Tante novità per festeggiare il 60 compleanno di Expocasa.
Per la prima volta ci saranno: una collettiva di progetti e prodotti artistici emergenti, con alcuni artigiani che terranno anche corsi creativi e un percorso contract realizzato in collaborazione con Federalberghi.
Tornano, inoltre Expocasa Design Square, progetto espositivo che accoglie aziende selezionate, Expocasa Wall Paper, che presenta le migliori carte da parati e soluzioni per il decor e Spazio fitness con attività per fare sport e, per la prima volta, una palestra che espone all’interno.
Expocasa sarà dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 21.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 21.00 all’Oval Lingotto di Torino (via Giacomo Matté Trucco, 70). Per la prima volta un doppio accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61.
Expocasa è un evento dai molti volti, come raccontano i numeri dell’edizione 2022
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Oltre 35.000 visitatori, con un trend che in alcuni giorni ha registrato un +40% rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente.
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Oltre 100 le aziende presenti in rappresentanza di almeno 200 marchi, un centinaio di designer, compresi i giovanissimi di Variety Lab, neolaureati dello IAAD.
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Circa 50 i ragazzi degli istituti Colombatto e Boselli che si sono messi in gioco per applicare concretamente le nozioni teoriche apprese in aula, nei servizi di accoglienza della manifestazione.
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Almeno 2.000 persone tra allestitori, facchini, elettricisti, ristoratori, addetti alle pulizie, hanno lavorato prima, durante e dopo l’evento.
Il compositore, batterista e polistrumentista torinese Alan Brunetta torna sulle scene in grande stile. Suo il singolo “You’ve stopped walking away”, estratto dalla colonna sonora del film “The Killing of Billy the Kid”, di Brett Bentman.
Ennio Morricone diceva che non aveva bisogno di andare in America per fare colonne sonore per il mercato americano. Non fu lui a valicare l’oceano, ma la sua bravura. La sua musica partiva da Trastevere per riecheggiare nei film di Sergio Leone. La stessa strada sembra percorrerla Alan Brunetta, classe 1985, un diploma in percussioni conseguito al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e una valigia piena di strumenti del mestiere, note e melodie.
Dal 2005 al 2015 collabora attivamente col gruppo torinese Supershock prendendo parte alla sonorizzazione di capolavori come Nosferatu di F.W. Murnau’s, Der Golem di Paul Wegener e Metropolis di Fritz Lang. Nel 2009 fonda insieme a Umberto Poli, Leonardo Laviano, Flavio Rubatto e Jacopo Tomatis il collettivo Lastanzadigreta, con cui realizza l’album “Creature selvagge”- nel 2017, e vince la Targa Tenco come Opera Prima.
Ma è la strada delle colonne sonore quella che sembra attirarlo maggiormente. Nel 2013 aveva lavorato alla colonna sonora di “The Repairman” di Paolo Mitton mentre 2018 prende parte alla stesura di brani per “Ulysses: A Dark Odissey”, produzione italo-americana che vanta attori del calibro di Danny Glover, Udo Kier, Walter Nudo e un cameo di Skin, volto e voce degli Skunk Anansie. Seguono le musiche per “Dog” di Federico Alotto con cui vince il premio “Best Original Music” all’Eastern Festival del cinema europeo nel 2022.
Il 1 agosto 2023 esce il brano “You’ve stopped walking away” per il film “The Killing of Billy the Kid” di diretto da Brett Bentman. Si tratta di una ballata che rieccheggia le sonorità di Jhonny Cash, Bob Dylan e in cui fa capolino anche la musica di Nick Cave. Il brano vede alla voce Stefano Sirbone Raggi, Dave Moretti alla chitarra acustica Weissenborn e ai cori, Gianfranco Nasso al basso e infine lo stesso Alan che copre chitarra acustica, piano e batteria.
Raggiungo Alan al telefono di pomeriggio. Il caldo torrido non aiuta la conversazione, ma quando si racconta ciò che si ama fare, i racconti sono un fiume in piena. Devo chiedergli più volte di rallentare perché non riesco a prendere appunti.
Come sei stato coinvolto nella colonna sonora per questo film? Ti ha cercato Brentman?
Il direttore della fotografia è un caro amico, Federico Alotto, lui vive lì e ha chiesto al regista di farmi scrivere un brano. Avevo già lavorato per lui per Dog che sta vicendo molti premi.
Lui ha chiesto al regista se gli sarebbe piaciuto avere un brano e Brentman è parso molto interessato.
Cosa significa comporre per il cinema? Quali sono i limiti o le caratteristiche richieste, se ce ne sono?
Quando compongo mi danno delle reference. La mia era Knocking On Heaven’s Door, visto che il film si ispira al boss. Il brano doveva rieccheggiare.
Immagini e una reference musicale ti può aiutare o anche incasinare. Io cerco sempre di cancellare subito quella reference e inizio a scrivere. Diciamo che le reference servono più a chi fa sound design.
Quindi alla fine lavori su cosa il regista chiede?
Esatto, poi lui e il produttore hanno l’ultima parola. Magari hai scritto tutto ma loro ti dicono si mi piace ma mi piacerebbe andare in una direzione. E si va di taglia e cuci. Una sarta musicale.
Tu passi dal palcoscenico alla sala di registrazione. Dove preferisci stare?
Lo studio. Anche se 10 anni fa forse avrei detto il palco.
Questa risposta mi spiazza. Sento sempre dire che i musicisti amano il live, il contatto col pubblico, suonare in giro. Ma Alan mi rimanda la figura della sarta che ricama, taglia e cuce. So che tu oltre ad aver lavorato con un Premio Tenco hai anche inciso con un Premio Strega, ovvero un giovanissimo Paolo Giordano che poi avrebbe vinto con La solitudine dei Numeri Primi.
Si, muovevamo i nostri primi passi a San Mauro, nella stessa sala di registrazione in cui transitarono gruppi come Subsonica e Africa Unite. Molti artisti torinesi passarono dalla stessa sala prove (Valentine Suite) dove lui ha registrato il disco “Soli Alogeni” con gli Hodemeluna.
E dallo studio di registrazione, noi dal 1 Agosto 2023 ti ritroveremo su tutte le piattaforme di streaming con questo brano e ti ascolteremo al cinema. Grazie per queste due chiacchiere. E per averci ricordato che le barriere, quando si ha una passione, sono solo un piccolo dettaglio.
Giustizia, “Mani Pulite” è solo un ricordo
Non credo che possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una nuova ed inedita “questione
morale” nel nostro paese. E non si percepisce, almeno per il momento, quella furia giustizialista
che ha caratterizzato la stagione di “mani pulite”. Certo, persiste la tentazione in alcuni settori
politici di dare una “spallata giudiziaria” alla maggioranza politica sgradita di turno appoggiata da
alcuni organi di informazione contigui alla sinistra. Come, del resto, non è facilmente smontabile la
tesi dei soliti noti di percorrere la “via giudiziaria” per conquistare il parere. Era una prassi
perseguita ieri e, purtroppo, continua ad essere praticata anche oggi. È una sub cultura che
accomuna tutti coloro che hanno la singolare concezione di coltivare una “superiorità morale” nei
confronti degli avversari/nemici politici da un lato e un approccio populista nei confronti delle
istituzioni democratiche e della politica in generale dall’altro. E il dibattito di questi ultimi giorni lo
conferma in modo persin plateale, al di là dei singoli casi che sono sotto le lenti di ingrandimento
della magistratura.
Ma dobbiamo dire con altrettanta chiarezza che non siamo di fronte ad uno scenario che prelude
ad una furia giustizialista che potrebbe portare ad un rivolgimento del quadro politico generale.
Proprio in questi giorni abbiamo riletto, dopo la scomparsa dell’ultimo grande leader della Dc,
Arnaldo Forlani, i passi salienti di quella drammatica stagione. E, su tutti, la liquidazione di una
intera e storica classe dirigente accompagnata da una liquidazione di tutti i partiti di governo. Una
pagina che, al di là del mistero che ancora la avvolge, difficilmente si può ripetere a cuor leggero.
Ma è indubbio, almeno così pare, che quella stagione dei primi anni ‘90 è destinata ad essere
collocata in quella precisa fase storica della politica italiana e che non può essere replicata
banalmente. Una osservazione che mi porta a dire che “mani pulite” va storicizzata e che non può
ripetersi, seppur sotto altre sembianze.
Ora, però, credo che, al di là dell’azione della magistratura e dei suoi rapporti con la politica e i
vari governi, quello che va sottolineato e fortemente richiamato è che va spezzata quella spirale
che porta alcuni settori della politica italiana a perseguire con tenacia la scorciatoia della “via
giudiziaria al potere”. Perchè anche se non viene predicata apertamente, è noto a tutti che chi
continuamente trasmette alla pubblica opinione la propria “superiorità morale” nei confronti dei
propri avversari – che, di conseguenza, sono dei nemici da abbattere e da annientare – non fa altro
che strumentalizzare la stessa azione della magistratura a fini politici. Una tesi, questa, che
storicamente appartiene al campo della sinistra e alle sue 100 sfumature di rosso e, per una certa
fase, anche ad alcuni settori della destra italiana. Al riguardo, forse è bene sottolineare con forza
che l’unico modo per evitare che si ripropongano corto circuiti tra il ruolo della magistratura e il
compito della politica e dei partiti, è quello di piantarla di finalizzare il tutto alla conquista del
potere. Perchè è di tutta evidenza che così facendo, oltre ad alterare la normale e fisiologica
dialettica politica, si corre anche il rischio di perpetuare una profonda distorsione nello stesso
rapporto tra la magistratura e la politica nella sua complessità.
Ecco perchè, come sempre, molto se non tutto dipende anche dal concreto comportamento delle
forze politiche. Soprattutto di quei partiti e di quelle culture che pensano che il potere si possa
conquistare a prescindere dalla politica e dai programmi ma solo attraverso le disgrazie altrui,
opportunamente e volgarmente strumentalizzate.
Giorgio Merlo