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Guido Calleri di Sala, dalle energie rinnovabili alla cultura

Ritratti torinesi

 

Torinese, 55 anni, il suo nome si lega alla dimora storica della famiglia, il palazzo dei Conti di Bricherasio, in provincia di Torino, che egli gestisce da qualche anno.

Esperto nel settore delle energie rinnovabili, Guido Calleri di Sala ha due figli, Melania e Matteo, e il suo nome riporta alla memoria proprio  un palazzo tuttora esistente, che ha vissuto fasti nel passato, il palazzo dei Conti di Bricherasio.

Venne costruito a cavallo tra il Seicento e il Settecento ai piedi della collina del castello, dove sorgevano le fortificazioni distrutte nel corso dell’assedio del 1594 in cui Bricherasio, occupata dai francesi, venne riconquistata dalle truppe dei Savoia,  dopo quaranta giorni di bombardamenti. Nel parco, come testimonianza storica, si può ancora vedere ciò che è rimasto delle mura di quelle fortificazioni. Nel palazzo nacque nel 1706 il conte Giovanni Battista di Cacherano di Bricherasio, comandante delle truppe austropiemontesi che il 19 luglio 1747 sconfissero i Francesi nella battaglia del colle dell’Assietta. Tra Otto e Novecento frequentò il palazzo Emanuele Cacherano di Bricherasio, tra i primi esponenti della nobiltà italiana a intuire le enormi potenzialità dell’industria meccanica volta alla produzione di automobili a uso privato.  Erail primo luglio del 1899 quando Emanuele Cacherano di Bricherasio convocò nel suo studio,  nella sua residenza torinese, un gruppo di aristocratici e notabili per siglare l’accordo costitutivo della prima società che prese il nome di FIAT. Per l’occasione Bricherasio convocò il celebre pittore Delleani, amico di famiglia, per abbozzare il soggetto che ritrasse lo storico evento.

Residenza nobiliare per oltre due secoli, il palazzo dei Conti di Bricherasio venne adibito dal dopoguerra a residenza estiva e fu da quel periodo che iniziò a disegnare l’attuale architettura del parco di oltre quattro ettari, che oggi conta una cinquantina di specie arboree e almeno venti specie arbustive per un totale di oltre mille alberi.

Dominato da stili che attingono sia al giardino inglese di prima maniera sia alla vena del collezionismo botanico il parco presenta grandi macchie arboree che si contrappongono ad ampie radure a prato con laghetti e rigagnoli.

Il palazzo dei Conti di Bricherasio è inserito nei beni culturali sottoposti a  vincolo di tutela dalla Sovrintendenza del Piemonte e fa parte dell’ADSI, Associazioni Dimore Storiche italiane e del consorzio turistico del Pinerolese con cui collabora ad organizzare diversi eventi, quali, per esempio,  quello dedicato al bicentenario della nascita della Cavalleria di Pinerolo oppure il percorso Benessere come quello in programma il 15 luglio prossimo.

Da quest’anno partecipa alla rassegna letteraria, giunta alla sua quarta edizione, dal titolo “Bellezza tra le righe”, in collaborazione con il Castello di Miradolo e con Casa Lajolo  di Piossasco. Sono nove incontri,  di cui il primo inaugurato lo scorso 25 giugno con la presentazione del libro di Beppe Pezzetto,  dal titolo “Pala e Tequila”. Il prossimo 30 luglio presenteremo alle 17 il libro dell’autrice Bruna Macaluso e la rassegna si concluderà  con la presentazione di un libro divertente e al tempo stesso ironico, dal titolo “De rebus brevi” di Marco De Candia, in arte Mark Mc Candy.

“Bellezza tra le righe” rappresenta una rassegna di ottime letture che ogni anno porta autori e libri nei giardini storici di alcune dimore del Pinerolese. In questa edizione sono casa Lajolo,  il castello di Miradolo e palazzo Bricherasio.

“Come ADSI siamo aperti l’ultima domenica ogni mese tra aprile e ottobre, quando i nostri visitatori saranno condotti a conoscere gli interni e il parco. Le visite del parco fanno parte di un progetto in collaborazione con l’Istituto Agrario di Osasco, dove un gruppo di studenti porta i visitatori alla scoperta del parco e delle sue bellezze.

Ad ottobre chiuderemo poi la stagione ospitando le Giornate del Fai d’autunno”.

MARA MARTELLOTTA

Elena Basteris la vincitrice della borsa di studio di Amazon

Politecnico di Torino. Dedicata alle materie STEM


Elena Basteris ha 20 anni e da Cuneo ha deciso di trasferirsi a Torino per frequentare il Politecnico con la valigia colma di passione per l’informatica e per le materie scientifiche, interessi che coltiva da quando era bambina. Oggi è al primo anno di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino.

Dal 2018 – anno di inizio del progetto – a oggi, sono 19 le giovani meritevoli premiate con una borsa di studio della durata di 3 anni, del valore di €6.000 all’anno.

 

 Elena Basteris, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino, è la vincitrice della quinta edizione di “Amazon Women in Innovation”, la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie STEM.

La giovane meritevole – insieme alle vincitrici degli altri cinque atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon – usufruirà di un finanziamento di €6.000 per l’anno accademico 2022/23, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, oltre al supporto di una mentor, ossia una manager di Amazon che possa aiutarla a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro.

La borsa di studio è parte del programma “Amazon nella Comunità” e mira ad aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad avere successo nell’economia digitale ed essere d’esempio per le tante altre ragazze che vogliono intraprendere questi percorsi di studi.

Oltre al Politecnico di Torino, gli Atenei italiani che hanno aderito all’iniziativa sono stati l’Università degli Studi di Cagliari, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Napoli Federico II,  l’Università degli Studi di Palermo e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Chi è la vincitrice di “Amazon Women in Innovation” per il Politecnico di Torino

Elena Basteris ha 20 anni e da Cuneo ha deciso di trasferirsi a Torino per frequentare il Politecnico con la valigia colma di passione per l’informatica e per le materie scientifiche, interessi che coltiva da quando era bambina. “Sono al primo anno di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino e ho già superato tre esami. L’informatica è sempre stata la mia vera passione, per questo anche sulla scelta dell’Università non ho mai titubato”.

Se anche gli interessi, così come i tratti somatici, siano ereditari, non è ancora dato saperlo, eppure Elena non ha dubbi che la passione per le discipline scientifiche l’abbia ereditata dal suo papà: “Mio padre è un ingegnere di professione e insegna matematica e fisica a scuola. Sono cresciuta in un contesto molto stimolante, che mi ha permesso di approcciarmi allo studio delle materie scientifiche con curiosità e passione, e credo che mi abbia consentito di avere una marcia in più”.

Guardando al futuro, Elena è molto ottimista: “Il settore dell’Informatica offre numerose opportunità di crescita, personale e lavorativa. Ad oggi non so ancora quale sarà la mia specializzazione, ma una cosa è certa: una volta laureata desidero trovare un lavoro che mi permetta anche di viaggiare e di conoscere culture diverse”.

“Amazon Women in Innovation”: dal 2018 a oggi

“Amazon Women in Innovation” nasce nel 2018 e, per il quinto anno consecutivo, continua a supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie STEM. Quest’anno, con l’aggiunta dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Università Federico II di Napoli, coinvolge sei Atenei, a conferma del successo riscontrato nel corso delle precedenti edizioni. Con le premiazioni annunciate oggi, dal 2018 il progetto ha premiato 19 giovani meritevoli attraverso l’erogazione di 19 borse di studio.

Da Fondazione Crt nuove ambulanze per Anpas

 

Sono in arrivo otto nuove ambulanze per Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) grazie al bando Missione Soccorso di Fondazione Crt. Il bando Missione Soccorso è operativo nel campo dell’emergenza sanitaria e assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza.

Le otto ambulanze andranno a Croce Verde di Montemagno Odv (At); Croce Verde Felizzano (Al); Croce Verde None Odv (To); Croce Verde Torino Odv (To); Croce di Collegno Odv (To); Croce Verde di Porte (To); Croce Verde Gravellona Toce e Dintorni (Vb); Corpo Volontari Soccorso Villadossola Odv (Vb) e saranno presto al servizio della collettività e del territorio.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

 

Tentato omicidio nel Torinese: ferisce la moglie a colpi di mannaia

A Settimo Torinese un italiano di 83 anni, affetto da demenza senile, ha colpito più volte con una mannaia la moglie  di 78 anni. La donna ha riportato ferite guaribili in 30 giorni ed è stata trasportata in ambulanza al Giovanni Bosco di Torino. L’anziano è stato denunciato dai carabinieri di Settimo.

Ricordando Andrea Camilleri scomparso il 17 Luglio 2019

 

A Torino l’edizione 2019 di Portici di Carta fu dedicata al grande scrittore siciliano

Tra le tante, questa foto di Camilleri è emblematica della sua esistenza di scrittore e di ricercatore della vita, nel suo studio stracolmo di libri, volumi, quaderni di annotazioni, penne e calamai da collezione, con quel disordine ordinato che fa parte di chi è abituato a districarsi nel suo mondo fatto di tanti oggetti, ricordi, pezzi di storia vissuta da sé e da altri. Alla sua scrivania, con i suoi occhiali, fedeli alleati di giorni e di notti, il suo sorriso ospitale, quel suo sguardo ironico che anche oltre le lenti sapeva giungere all’anima della gente e delle cose.

Ci sono persone che non si ha modo di conoscere nella vita ma che sono entrate pienamente nei giorni di tutti e Camilleri è stata una di queste per molti che hanno scelto i suoi libri e per quanti hanno scelto invece di conoscerlo attraverso il piccolo schermo, con il suo Commissario Montalbano e le tante vicende che lo hanno reso popolarissimo e familiare. Ha traghettato il suo mare siciliano oltre i confini italiani, lui così presente con i suoi libri nelle case del mondo ! Oltre cento libri, tradotti in più di trenta lingue, per trentun milioni di copie vendute soltanto in Italia, con Mondadori e Sellerio editore. Ha fatto parte di quelle persone che non si vorrebbe mai dover lasciare, mai dover dire non ascolteremo più la sua voce ormai familiare che ci narra, dal piccolo schermo, di mondi tutti suoi facendoci partecipare in prima persona come solo lui sapeva fare. Camilleri che sapeva di sapere e per questo si faceva umile senza stancarsi mai di porgere quel suo mondo di conoscenza, di una lunga vita vissuta pienamente !


Il 17 Luglio del 2019 questo prolifico scrittore ha lasciato questo mondo ed in molti lo ringraziarono quel giorno per averli accompagnati per mano per tanti anni nei suoi percorsi, sempre illuminanti, vivi, intelligenti con quella sua capacità di entrare nei mondi delle sue narrazioni e di quanti sapeva dipingere attorno a sé, tratteggiandoli con la sua penna prolifica ed infaticabile ! Non si può che pensare a lui con un sorriso di simpatia come al ricordo di chi è stato caro a tanti per tanto tempo, scandendo giorni, stagioni ed anni e ricordare quando Torino, nell’anno della sua dipartita, gli dedicò Portici di carta 2019 ! Due chilometri di libri nella libreria più lunga del mondo , sotto quegli antichi portici torinesi che videro la nascita dell’Italia e che ci raccontano l’autentica storia sabauda in ogni loro pietra. Quell’anno i librai che ancora sono presenti nel capoluogo piemontese e nella sua provincia, gli editori pedemontani, e sono tanti, i giornalisti , gli scrittori, tutti gli amanti della carta stampata e della lettura si trovarono a rendere omaggio ad un grande siciliano, nato a Porto Empedocle nel 1925, legato indissolubilmente alla sua terra d’origine che contribuì a far conoscere nel mondo.

Patrizia Foresto

Prende il via la grande festa per i 90 anni del MAUTO 

Mercoledì 19 luglio la giornata clou: dalla Millemiglia delle idee, una maratona di incontri con testimonianze dirette sulla storia e sul futuro dell’automobile, alla parata di vetture d’epoca con partenza da piazza San Carlo, fino alla chiusura serale con il concerto dei solisti del Regio Ensemble.

 

 

 Con la cerimonia del taglio del nastro ai Giardini Reali davanti alla Itala 35/45 HP “Palombella” del 1907 appartenuta alla Regina Margherita di Savoia prende il via la grande festa per i 90 anni del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile: fino a domenica 23 luglio un ampio programma di eventi diffusi nei luoghi simbolo della città, cui le istituzioni culturali partecipano con talk, proiezioni, laboratori didattici, esposizioni e molto altro.

 

La città si avvicina alla giornata clou delle celebrazioni, mercoledì 19 luglio (lo stesso giorno di 90 anni fa la Città di Torino deliberava la fondazione del Museo dell’Automobile) un grande evento articolato in diversi appuntamenti dalle ore 11 alle ore 17 presso l’Auditorium del MAUTO con una maratona di racconti, dibattiti, opinioni sul tema dell’automobile, dei suoi approcci e delle sue declinazioni e sulla necessità di una riflessione generativa sugli sviluppi futuri della mobilità.

 

Dalle ore 11 alle ore 11:45i saluti istituzionali: oltre al Presidente del MAUTO Benedetto Camerana, intervengono Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, Michela Favaro, Vice Sindaca Città di Torino, Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club Italia, Dario Gallina, Presidente Camera di commercio di Torino, Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali Torino.

 

Dalle ore 11:45 alle ore 12:35una tavola rotonda sulla storia del Museo alla quale partecipano: François Confino, Architetto e Scenografo, Cino Zucchi, architetto, Roberto Giolito, Head of Heritage Stellantis, Davide Accorsi, Direttore commerciale del Salone Auto e Moto d’Epoca, Maria Bussolati, Direttrice Museo Mille Miglia.

 

Dalle 12:35 alle 13. “il MAUTO entrata nel futuro”. Relatori del progetto Metaland Roarington, insieme a Benedetto Camerana, sono: Fritz Kaiser, founder & chairman Roarington, e i piloti Davide Valsecchi e Andrea Montermini.

 

Dalle 13,00 alle 13:30: il pubblico e gli appassionati incontrano Davide Valsecchi e Andrea Montermini impegnati alla guida dei simulatori di Pininfarina e Zagato. I due piloti spiegheranno come si guida un’auto del passato come l’Alfa Romeo Disco Volante o la Fiat Turbina con le tecnologie di oggi messe a punto da Roarington. Ingresso gratuito, senza pass, in un evento dove la passione per l’automobile, di ieri come di domani, vera o virtuale, non possa mai cambiare.

 

Dalle ore 14 alle ore 17La Millemiglia delle idee: dodici autorevoli ospiti, esponenti delle discipline più diverse, si avvicendano sul palco moderati da Gianluigi Ricuperati, per confrontarsi sui temi legati all’auto come linguaggio della vita, declinato nel passato, nel presente e nel futuro. Sono: Vicky Piria, Pilota e giornalista di automobilismo, Bruno Siciliano, Ingegnere e professore di robotica, Giulia Cavaliere, Scrittrice e giornalista musicale, Leonardo Caffo, Filosofo e curatore, Beppe Gabbiani, Pilota, Ann Kiefer, Designer ed ex progettista di automobili, Italo Rota, Architetto e teorico, Michele Lupi, Giornalista e Tod’s Men Collection Visionary, Patricia Urquiola, Architetta e designer, Tomas Libertiny, Designer e artista, Marco Berti, Imprenditore e collezionista auto, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Dalle ore 17 ritrovo in piazza San Carlo e alle ore 18 inizia la parata di vetture d’epoca, organizzata in collaborazione con ACI Torino e il Veteran Car Club: 30 meravigliose vetture  prodotte prima del 1940 sfilano attraverso il centro di Torino lungo le sponde del fiume per raggiungere il Museo dell’Automobile intorno alle ore 19. A fare da capofila la Itala 35/45HP denominata “Palombella”, realizzata nel 1907 per la regina Margherita di Savoia.

Alle ore 21, nella suggestiva Piazza del MAUTO, il concerto dei solisti del Regio Ensemble, accompagnati da un pianoforte, chiude il programma della giornata, con una proposta di arie d’opera di Bizet, Mozart, Halévy, Donizetti, Verdi, Rossini.

Per consultare il programma completo degli eventi: www.museoauto.com/programma-eventi/

Auto contro tram in centro a Torino

Nel pomeriggio di oggi si è verificato un incidente in Corso Vittorio Emanuele angolo corso Inghilterra tra un tram e una Fiat Panda. Sul posto i soccorsi e la polizia Municipale per i rilievi del caso. Qualche disagio al traffico.

Monsignor Bettazzi, simbolo del dialogo con i non credenti

Con la morte di Monsignor Luigi Bettazzi, che avrebbe compiuto cento anni il 26 novembre prossimo, scompare l’ultimo testimone del Concilio Vaticano II, vescovo di Ivrea per un terzo di secolo, fondatore e presidente di Pax Christi, autore di importanti studi e fautore del dialogo anche con i non credenti. Luigi Bettazzi era una delle più autorevoli voci fuori dal coro in un paese che tende sempre più a diventare conformista. Impegnato sul fronte pacifista con iniziative dirompenti come fu certamente la marcia per i diritti umani che si tenne a Sarajevo nel 1992, un evento che offre l’idea di quanto credesse nell’efficacia della nonviolenza. Tra le tante iniziative che intraprese va ricordato il gesto inusuale e coraggioso ( una lettera aperta..) che suscitò reazioni contrastanti, speranze ma anche critiche a Bettazzi quando scrisse all’allora segretario del Pci, Enrico Berlinguer. Era il luglio del 1976. Due anni dopo il referendum sul divorzio. La lettera iniziava così: “Onorevole, Le sembrerà forse singolare, tanto più dopo le ripetute dichiarazioni di vescovi italiani, che uno di loro scriva una lettera, sia pure aperta, al Segretario di un partito, come il suo, che professa esplicitamente l’ideologia marxista, evidentemente inconciliabile con la fede cristiana. Eppure mi sembra che anche questa lettera non si discosti dalla comune preoccupazione per un avvenire dell’Italia più cristiano e più umano”. Berlinguer rispose subito con un biglietto privato e pubblicamente, dopo un anno, nel 1977, dalle colonne di Rinascita , con delle puntualizzazioni e dei riconoscimenti importanti verso l’esperienza religiosa. In tredici fitte cartelle dattiloscritte Berlinguer scriveva : “Le posizioni assunte e i comportamenti seguiti dal Pci lungo diversi decenni fino ad oggi, penso dovrebbero portarLa a riconoscere, Signor Vescovo, che l’insieme di essi costituisce la valida garanzia che nel Partito comunista italiano esiste ed opera la volontà non solo di costruire e di far vivere qui in Italia un partito laico e democratico, come tale non teista, non ateista e non antiteista; ma di volere anche, per diretta conseguenza, uno Stato laico e democratico, anch’esso dunque non teista, non ateista, non antiteista”. Berlinguer presentò il suo partito come laico e aperto a tutti i valori, non indifferente al fatto religioso. Riconobbe che l’essere ispirati da una fede religiosa è “una condizione che può stimolare il credente a proseguire il rinnovamento in senso socialista della società“. Un’apertura concreta. Allora si ruppe, anche grazie a Monsignor Bettazzi, un muro di incomprensioni e di preconcetti e si chiarì quale poteva essere il percorso comune di credenti e non credenti di fronte alle sfide poste all’umanità. Un carteggio importante, segno di una volontà di dialogo vero, rispettoso delle diversità, ma anche attento a ciò che poteva unire. Oggi quel “terreno comune” è nelle emergenze nuove: i problemi posti dalla globalizzazione selvaggia, il modello di sviluppo, la questione ambientale, le nuove ingiustizie, i conflitti e la pace sempre minacciata, l’immigrazione, i problemi legati alla bioetica. Grandi questioni sulle quali è impossibile che non ci possa essere un terreno di impegno comune per tutti “gli uomini di buona volontà”.

Marco Travaglini

Pori dilatati sul viso: scopri i migliori trattamenti

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 Vuoi dire addio ai fastidiosi pori dilatati sul viso? Scopri i migliori metodi e suggerimenti per trattare efficacemente i pori dilatati.

Pori dilatati sul viso: come si trattano?

Hai mai desiderato stringere i pori dilatati del viso e ottenere una pelle liscia come seta? Sei stanca di lottare contro i pori evidenti che sembrano non voler scomparire? Bene, preparati a scoprire i segreti per trattare i pori dilatati viso e riacquistare un incarnato levigato e impeccabile.

Cosa sono i pori dilatati?

I pori sono piccole aperture sulla superficie della pelle che permettono all’olio e al sudore di raggiungere la superficie. Ogni poro è collegato a una ghiandola sebacea, che produce sebo per lubrificare la pelle. Normalmente, i pori sono poco visibili e non si notano a meno che non siano ostruiti o dilatati.

I pori dilatati, noti anche come pori allargati, si verificano quando i pori diventano più grandi e quindi diventano più visibili a occhio nudo. Ciò può essere dovuto a diversi fattori:

Eccesso di sebo: Un’eccessiva produzione di sebo può portare a una maggiore dilatazione dei pori. L’eccesso di sebo può essere causato da fattori come l’iperattività delle ghiandole sebacee, squilibri ormonali, stress o predisposizione genetica.

Accumulo di sporcizia e impurità: L’accumulo di sporcizia, cellule morte della pelle e altre impurità può ostruire i pori, causando un allargamento nel tentativo di espellere il materiale accumulato. L’uso di trucco pesante o di prodotti per la cura della pelle non adeguati può contribuire a questo problema.

Età: Con l’avanzare dell’età, la pelle può perdere elasticità e la capacità di mantenere i pori in posizione. Di conseguenza, i pori possono sembrare più grandi.

Fotoinvecchiamento: L’esposizione ai raggi UV dannosi del sole può danneggiare il collagene e l’elastina nella pelle, rendendo i pori più dilatati nel tempo.

I pori dilatati sono più comuni nella zona T del viso (fronte, naso e mento), ma possono comparire in altre aree del viso anche. Questo inestetismo può essere molto fastidioso, poiché i pori dilatati possono sembrare punti neri o punti bianchi e rendere la pelle meno uniforme.

Come trattare i pori dilatati

Fortunatamente, ci sono diverse misure che puoi prendere per trattare i pori dilatati e ridurne l’aspetto:

Detersione regolare: Una detersione accurata della pelle aiuta a rimuovere il sebo in eccesso, la sporcizia e le impurità che possono ostruire i pori. Utilizza un detergente delicato due volte al giorno per mantenere la pelle pulita.

Esfoliazione: L’esfoliazione regolare aiuta a rimuovere le cellule morte della pelle e a prevenire l’accumulo di sporcizia nei pori. Scegli un esfoliante chimico o meccanico adatto al tuo tipo di pelle e utilizzalo una o due volte a settimana.

Utilizzo di prodotti specifici: Esistono prodotti specifici, come tonici o sieri, che possono aiutare a ridurre l’aspetto dei pori dilatati. Cerca prodotti contenenti ingredienti come l’acido salicilico o l’acido glicolico, che possono aiutare a pulire i pori e ridurne l’aspetto.

Protezione solare: L’esposizione ai raggi UV può danneggiare la pelle e contribuire all’aggravarsi dei pori dilatati. Applica sempre una crema solare ad ampio spettro con un alto fattore di protezione per proteggere la pelle dai danni del sole.

Ricorda che la riduzione dei pori dilatati richiede tempo e pazienza. Seguire una corretta routine di cura della pelle e adottare uno stile di vita sano può aiutare a migliorare l’aspetto dei pori nel tempo. Sii costante e mantieni una routine di cura della pelle adatta alle tue esigenze specifiche per ottenere i migliori risultati.

Uomo su monopattino finisce in ospedale dopo lo scontro con una Jeep

In un incidente stradale che si è verificato nella mattinata a Torino in corso Verona angolo via Cagliari una Jeep Renegade e un monopattino si sono scontrati. Il conducente quest’ultimo è finito a terra. È stati trasportato in ospedale  ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto la polizia municipale.