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Il Politecnico di Torino sul podio italiano (e mondiale) degli Atenei sostenibili

GreenMetric World University Rankings 2022

Annunciati i risultati del GreenMetric World University Rankings sulla sostenibilità di oltre 1000 campus universitari nel mondo. L’Ateneo mantiene la sua posizione tra i primi venti al mondo per le azioni messe in campo sul tema dello sviluppo sostenibile

Il Politecnico di Torino si conferma tra le Università più sostenibili in Italia e nel Mondo. Lo dicono i risultati del GreenMetric World University Rankings, una delle classifiche internazionali più note, che mette a confronto gli Atenei valutandone la sostenibilità ambientale e sociale. Nell’edizione 2022 del ranking, da poco annunciata, il Politenico di Torino conferma la sua posizione fra i primi 20 classificati a livello internazionale e secondo per punteggio tra le Università italiane.

Il ranking ha l’obiettivo di valutare le azioni che le Università mettono in campo sul tema dello sviluppo sostenibile, analizzando ambiti molto diversificati: le infrastrutture dell’Ateneo, le azioni sui consumi e sulle scelte energetiche, sul sistema di gestione dei rifiuti, sul recupero e trattamento delle acque, sulle scelte per il miglioramento dei trasporti e della mobilità attiva e infine sull’attenzione che ogni Ateneo pone alle tematiche di sostenibilità nella sua ricerca e offerta formativa.

L’Ateneo partecipa da anni al ranking GreenMetric e ha recentemente dimostrato una rapida ascesa fra gli Atenei più virtuosi al mondo, non risentendo dell’aumento del 10% del numero dei partecipanti di questa edizione.

“Siamo un Ateneo impegnato nella transizione ecologica e sociale e abbiamo investito energie e risorse da anni per rendere il nostro campus e le comunità che serviamo sempre più sostenibili e inclusive – commenta la professoressa Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili e coordinatrice del Green Team di AteneoEssere confermati ventesimi al mondo su oltre 1000 atenei partecipanti al GreenMetric avvalora questo impegno e ci spinge a fare sempre meglio, sempre di più, per quella che è riconosciuta a livello internazionale come ‘quarta’ missione universitaria, attraverso una “governance organizzativa” in grado di sviluppare politiche ed implementare e gestire il campus in maniera sostenibile ed in forte sinergia con il territorio”.

Riaprirà i battenti la storica buvette della Sala Rossa

Dopo 8 anni di chiusura, è stato ora pubblicato un bando per la gestione della buvette presso la Sala Rossa, sede delle adunanze del Consiglio Comunale. 

È prevista una sperimentazione di un anno, con la rotazione di più operatori per un periodo variabile da 2 a 4 mesi ciascuno. Il bando non prevede spese a carico del Comune per il servizio e il gestore non praticherà prezzi calmierati ma di mercato. Inoltre, nei giorni di riunione del Consiglio comunale, la buvette sarà aperta, oltre che ai consiglieri e ai componenti della Giunta, al personale di Palazzo Civico e agli ospiti.

La Città di Torino offre l’opportunità di riaprire e di ridare luce ad una saletta storica del Palazzo, che potrà anche rappresentare la vetrina di torrefazioni piccole e grandi.  – afferma la vicesindaca Michela Favaro – Si è cercato di dare la giusta attenzione ai prodotti a km 0 e filiera corta.”

 “L’imminente riapertura della storica buvette – commenta la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo – si inscrive in una serie di rinnovamenti, iniziati con questo mandato amministrativo, atti a valorizzare e ottimizzare le attività dell’assemblea elettiva di Palazzo Civico e dell’Amministrazione comunale nel suo complesso. Ne è stato un altro esempio, nei mesi scorsi, l’allestimento della nuova Sala stampa”. 

 

Nuovo percorso formativo di progettazione culturale, ecco AREA.Lab

LA NUOVA MANIERA E TDF.COLLECTIVE PRESENTANO IL PERCORSO 
LA PROGETTAZIONE CULTURALE – Dalla Critica alla Curatela –

 

L’associazione culturale La Nuova Maniera e TDF.Collective presentano l’innovativo percorso formativo di progettazione culturale: AREA.Lab che avrà inizio a partire da febbraio 2023. Il corso, ospite degli spazi dell’Accademia Albertina di Torino grazie alla collaborazione con il Dipartimento di scenografia e applicazioni digitali per le arti visive diretto dalla prof.ssa Elisabetta Ajanì, prevede più di 40 ore di lezioni frontali di formazione teorica dove verranno approfonditi elementi di storia dell’arte contemporanea, di storia e metodologia della curatela, estetica e critica d’arte, oltre che storia e regole di allestimento, digital marketing e scrittura per l’arte. Oltre 40 ore di workshop con professionisti del settore e momenti di incontro con artisti accompagneranno lo studio teorico con l’analisi di casi studio.
La formazione teorica sarà costantemente affiancata da un percorso laboratoriale di scoperta dei modi e le possibilità di ideazione, creazione e realizzazione di una mostra all’interno di spazi selezionati dell’Accademia Albertina.

Di questo particolare per-corso Annachiara De Maio e Giovanna Rombaldi, ideatrici del progetto dicono: “Crediamo fortemente in un modello di formazione differente, che possa aiutare l’allievo a perfezionare e implementare gli strumenti conseguiti nei suoi anni di studio. AREA.lab è pensato per far conoscere la progettazione culturale a tutto tondo grazie anche alla collaborazione con diverse realtà del territorio pronte a raccontare e a condividere le loro esperienze” .

Un intenso periodo di partecipazione pratica, che vedrà alternarsi momenti di progettazione ed esercitazioni pratiche, a studio-visit con artisti e galleristi nella realizzazione di un progetto finale.
Al termine gli studenti partecipanti avranno la possibilità di seguire e partecipare ai lavori per la realizzazione di una mostra all’interno della Summer Exhibition dell’Accademia di belle Arti
Il focus di AREA.lab è la sperimentazione, stimolare alla contaminazione tra linguaggi diversi e diverse realtà. Il mondo culturale oggi è una vasta rete dove collaborazione e scambio sono alla base della crescita professionale.
Principale obiettivo del corso è quindi quello di offrire ai giovani aspiranti curatori e professionisti della cultura la possibilità di sperimentare sul campo le conoscenze acquisite e introdurli all’interno di un primo approccio al mondo del lavoro culturale.
Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 gennaio.
Il form di iscrizione è online su www.tdfcollective.com
Per maggiori informazioni: corso.arealab@gmail.com

Spazio portici, percorsi creativi in San Salvario

VIDEO ART VIA NIZZA – BODY TALKS

In via Nizza nel tratto da Via San Pio V a Via Berthollet

 

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IMG 01_-Abramovic_sss – Courtesy of Electronic Arts Intermix (EAI), New York

COMUNICATO

È stato inaugurato il 14 dicembre 2022, sotto i portici di via Nizza nel tratto da Via San Pio V a Via Berthollet – l’episodio 5 di ‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’, un progetto di  Fondazione Contrada Torino Onlus  in collaborazione con Città di Torino e Torino Creativa, che ha dato vita, già dal 2020, a un percorso artistico itinerante che ha contribuito ad animare artisticamente i portici.

Dopo il successo delle varie edizioni Spazio Portici si è inserito tra le offerte culturali della città rivolte ai cittadini e ai sempre più numerosi turisti dell’arte, e nel suo divenire si sta rigenerando anche grazie alla collaborazione sempre più organica con enti, associazioni, organizzazioni e con gli stakeholder dei territori interessati.

L’episodio 5 si chiama Body Talks, ed è stato curato da Karin Gavassa (in rappresentanza delle associazioni Passepartout e  Algoritmi) e Roberto Mastroianni (curatore per la Città di Torino della Urban Art e per la Fondazione Contrada di Spazio Portici). L’animazione e la rigenerazione delle arcate viene affidata questa volta alla video e sound art con l’intento di attivare nuove relazioni tra San Salvario e i suoi portici: saranno proiettati video di artisti di fama internazionale come Marina Abramovic e Charles AtlasVito Acconci, Hasan Elahi e Sintetica Collective.

Per realizzare questa esperienza pilota, dai caratteri fortemente innovativi,  sono stati predisposti 9 proiettori ad alta luminosità e 20 diffusori sonori che adottando le tecnologie più avanzate possono interagire ed integrare immagini e suoni. Infine da via Berthollet fino a corso Vittorio una serie di led posti tra le arcate sottolineeranno verso l’esterno l’intero allestimento. La regia degli apparati sarà realizzata grazie all’interazione tra strumenti e contenuti in remoto con la possibilità di adattare alle varie esigenze artistiche e di comunicazione l’intera infrastruttura. A corredo della mostra sono stati predisposti dei totem dotati di  QR code che permetteranno di scoprire e approfondire i video artistici sui siti dedicati.

 

Spazio Portici-Video Arte: Body Talks è la prima esposizione di video e sound art di carattere museale in spazio pubblico d’Europa -Dichiarano  Karin Gavassa e Roberto Mastroianni, curatori- I linguaggi del digitale e dell’audio video vengono utilizzati per dare vita a un’operazione di rigenerazione urbana delle arcate di via Nizza a Torino, usando i linguaggi dell’arte e del contemporaneo per mettere in dialogo lo spazio e i corpi della cittadinanza nella creazione di un paesaggio sonoro e visivo, che si popola delle opere di artisti storicizzati e contemporanei. Quest’ultimo episodio di “Spazio Portici-Percorsi creativi”, rappresenta una nuova frontiera della fruizione e dell’arte pubblica e e una valorizzazione delle specificità creative, culturali e urbanistico- architettoniche della città di Torino”

 

Al fine di connettere idealmente i portici con il quartiere il 16 gennaio alle ore 21.30 al Cinema Teatro Baretti, sarà proiettato un documento fondamentale e imperdibile della Video Art Fluxfilm Anthology, un’antologia di 120 minuti risalente agli anni Sessanta e realizzata da George Maciunas (1931-1978, fondatore di Fluxus). Fluxfilm Anthology è composto da 37 cortometraggi di durata compresa tra 10 secondi e 10 minuti. Questi film d’artista sono stati mostrati come parte degli eventi e degli avvenimenti dell’avanguardia newyorkese. Realizzate da protagonisti di quella stagione gloriosa che vanno da Nam June Paik e Wolf Vostell a Yoko Ono, le opere celebrano l’umorismo effimero del movimento Fluxus.

La mostra è resa possibile dal prestito delle opere concesse dalla prestigiosa Electronic Arts Intermix (EAI), fondata nel 1971 a New York, organizzazione che rappresenta una delle principali risorse internazionali per la video e la media art. Sostenitore pionieristico della media art e degli artisti, il programma principale di EAI è la distribuzione e la conservazione di un’importante collezione di oltre 4.000 opere video nuove e storiche di artisti. 

 

 

CONCEPT ARTISTI

SINTETICA COLLECTIVE – Distratto Presente

Un video mapping interattivo e un sounscape elettronico, progetto creato da Sintetica Collective, collettivo che lavora su progetti site specific che collegano il mondo digitale a quello reale.

In “Distratto presente” i corpi di coloro che camminano sotto i portici vengono captati e trasformati in un’opera di video mapping. Una passeggiata sotto i portici diventa la realizzazione collettiva di un’opera multimediale: suoni e luci si attivano nel momento in cui una persona entra nel raggio di azione dei sensori. Chi attraversa i portici di Via Nizza si ritroverà dentro un paesaggio sonoro e visuale, trasformando una passeggiata quotidiana in un’esperienza sensoriale ed estetica dello spazio urbano. L’opera esiste solo con la presenza del corpo nello spazio, esattamente come lo spazio urbano esiste solo in rapporto a chi lo vive. Essa è completata dalla traccia sonora che disegna un soundscape elettronico che immerge i passanti in una dimensione inaspettata durante lattraversamento.

 

HASAN ELAHI – Tracking Transience 

Hasan Elahi sviluppa questa opera partendo da una domanda che si è sentito rivolgere all’aeroporto di Detroit da un agente dellFBI al ritorno da un viaggio oltreoceano: dove si trovava l’11 settembre 2001? Elahi è stato scambiato per errore con un uomo sospettato di attività terroristiche nellambito degli avvenimenti dell11 Settembre. Dopo essere stato trattenuto allUfficio Immigrazione, sono seguiti nove test della verità che, ovviamente, lo hanno scagionato da ogni accusa. È da questa esperienza che è nato tutto il lavoro artistico di Elahi, tra estetizzazione dellinformazione e autosorveglianza.

Per dimostrare la propria estraneità ai fatti, dopo sei mesi di indagini in cui non venne mai formalmente accusato, Elahi anziché fornire le proprie informazioni allFBI, che intendeva continuare a tracciarlo, ha reso disponibile sul suo sito internet i dettagli della sua quotidianità: migliaia di informazioni su orari, spostamenti, viaggi, carte di imbarco, foto in tempo reale dei pasti consumati durante i voli, movimenti bancari etc.  Elahi crea cosí un database multimediale pubblico della sua vita personale, iniziato ben prima della diffusione dei social network. Il materiale raccolto ha preso forma nel progetto Tracking Transience. Hasan Elahi ha sviluppato personalmente il sistema, composto da un GPS e uninterfaccia di rete.

MARINA ABRAMOVIC E CHARLES ATLAS – Sss

Marina Abramovic ha collaborato con il videomaker Charles Atlas a questo straordinario lavoro di performance autobiografica. Abramovic offre un monologo che traccia una cronologia personale concisa. Questa breve storia narrativa (che fa riferimento al suo passato nell’ex Jugoslavia, al suo lavoro performativo, alla sua collaborazione e separazione da Ulay) è intrecciata con le immagini di Abramovic impegnata in gesti simbolici e atti rituali: Abramovic invoca il personale e il mitologico in una toccante affermazione di sé.

VITO ACCONCI – Filling Up The Space

Veduta di un muro di mattoni: l’artista entra e cammina da una parte all’altra, avanti e indietro, fila dopo fila. Il corpo è luogo di una ricerca fisica e psicologica di sé, con il linguaggio come catalizzatore. Il video è equiparato al primo piano, uno spazio teatrale intimo per confessioni e azioni faccia a faccia. Intensamente personali, spesso fino all’esibizionismo, i monologhi del flusso di coscienza e gli atti performativi di Acconci, documentati in tempo reale da una telecamera fissa, raccontano l’inserimento del sé privato nella sfera pubblica, il corpo e il sé, pubblico e privato, soggetto e oggetto, assenza e presenza.

 

 

Tornano in piazza le “pigotte” della casa Circondariale di Torino 

Nella giornata di ieri il Presidente dell’UNICEF di Torino si è recato presso la Casa Circondariale di Torino per ritirare le “pigotte” realizzate presso il laboratorio della sezione femminile.  

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Nella foto da sx :Sgroi Antonio (Unicef Torino) la Direttrice Cosima Buccoliero, Operatrici della struttura e Juri Nervo (EssereUmani onlus 

Preceduta da un’attività di informazione sul significato della Pigotta collegata alla missione dell’UNICEF, e da una formazione operativa per mostrare i vari passi necessari al suo confezionamento creativo, l’iniziativa dall’alto valore sociale, ha riscosso un vero e proprio successo. 

Si tratta, infatti, di una importante attività di socializzazione che consente alle ospiti della struttura di lavorare in gruppo e contribuire, grazie al proprio impegno, a salvare la vita di tantissimi bambini lontani. 

Il Laboratorio Arione, promosso nell’ambito del progetto “Lavoro, Emancipazione e Inclusione” (LEI),  è formato da gran parte delle ospiti della sezione femminile della Casa Circondariale ”Lorusso e Cutugno” di Torino seguite dalle operatrici Jessica Filardo e Damaris Paolone e Emanuela Torrini di EssereUmani onlus di Torino e per l’UNICEF dalla Sig.ra Annamaria Pansera  Referente dei laboratori  ”Pigotte” dell’UNICEF. 

La nostra presenza, dichiara Antonio Sgroi Presidente Provinciale per l’UNICEF di Torino, ha portato una ventata di ottimismo, consentendo alle ospiti di impegnarsi, diventando protagoniste nelle campagne umanitarie dell’UNICEF, tese alla difesa dei diritti dell’infanzia ed all’accoglienza dei bambini migranti. 

La realizzazione delle “Pigotte” rientra nel progetto “Lavoro, Emancipazione e Inclusione” (LEI) che si pone gli obiettivi di consentire alle donne detenute di apprendere o affinare le competenze nella prospettiva dell’uscita dalla struttura favorendone un reinserimento socio-lavorativo volto alla prevenzione della recidiva. 

Le suddette “Pigotte” unitamente a quelle realizzate dalle Volontarie dell’UNICEF e dell’UNITRE possono essere adottate presso: 

la sede dell’UNICEF in Corso Orbassano 215 dove è possibile acquistare anche prodotti ecosolidali; 

le postazioni UNICEF allestite in Piazza San Carlo e alla Gran Madre nei giorni 17 e 18 dicembre; 

InGenio  Via Montebello, 28. 

 

Fusioni di Comuni, decideranno i cittadini

DAL CONSIGLIO REGIONALE 

Approvato il Ddl di modifica: il referendum in ciascun Ente diventa vincolante.

Cambiano le norme per la fusione dei Comuni, d’ora in avanti sarà necessario la maggioranza dei cittadini di ogni singolo Comune, coinvolto nella consultazione referendaria, sia d’accordo: solo in questo caso l’iter potrà proseguire. Lo ha deciso il Consiglio nella seduta di martedì 13 dicembre, approvando il Ddl di modifica all’attuale normativa.
“Questa è una legge molto attesa dai piemontesi – ha spiegato il relatore del provvedimento Andrea Cane (Lega) – che punta a una maggiore democrazia nel processo di fusione dei Comuni”.

“Camera” presenta Imaginarium, la piattaforma di educazione all’immagine

Realtà unica in Italia per PENSARE PER IMMAGINI IL MONDO CHE CAMBIA

Giovedì 15 dicembre, ore 17.00, Gymnasium di CAMERA

Ingresso libero con prenotazione sul sito di CAMERA

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, che dalla sua nascita nel 2015 lavora per la divulgazione della cultura dell’immagine attraverso mostre, incontri, laboratori e workshop, lancia una nuova sfida, che presenta al pubblico e alle istituzioni giovedì 15 dicembre, alle ore 17.00 nel suo GymnasiumIMAGINARIUM, un innovativo strumento digitale per ampliare lo sguardo sul mondo attraverso la fotografia.

IMAGINARIUM – realizzato con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo – è un progetto di educazione all’immagine, unico in Italia, che adotta la fotografia come strumento didattico utile all’analisi e alla conoscenza del mondo, partendo dall’assunto che apprendere il linguaggio delle immagini è oggi una competenza fondamentale per capire e interpretare la contemporaneità.

Il 15 dicembre 2022 viene lanciata la sezione della piattaforma rivolta alle SCUOLE, un primo step verso l’ampliamento della stessa che, nel corso dei primi mesi del 2023, vedrà l’integrazione di sezioni dedicate anche ad altri pubblici dagli appassionati di fotografia agli studiosi e agli artisti.

In questa sezione docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado hanno la possibilità di accedere a percorsi di approfondimento su temi di attualità, esercitazioni pratiche sulla lettura delle immagini e giochi ideati per invitare gli studenti a sperimentare, divertendosi, le competenze acquisite nei percorsi tematici. Tutte le attività proposte sulla piattaforma prendono in esame fotografie di autori contemporanei italiani e internazionali, le fotografie tratte dagli Archivi fotografici dei partner di CAMERA (Archivio Storico Eni e Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo), le immagini tratte dargli archivi presenti nel Censimento delle raccolte e degli archivi fotografici in Italia, oltre ai materiali relativi alle mostre organizzate da CAMERA.

Ad oggi sono disponibili tre percorsi per le scuole primarie e tre per le secondarie con l’obiettivo di potenziare nel tempo l’offerta, il numero e i temi dei percorsi disponibili.

Iscriversi a IMAGINARIUM è molto semplice: è sufficiente accedere al sito di CAMERA (www.camera.to), cliccare sul logo di IMAGINARIUM e procedere con la registrazione gratuita.

La piattaforma sarà attiva dal 15 dicembre.

Una particolare attenzione è rivolta al tema dell’accessibilità. La piattaforma sarà dotata del software AccessiWay che, grazie all’IA (intelligenza artificiale) elimina le barriere comunicative agevolando la fruizione dei contenuti a persone con differenti disabilità.

Per accompagnare l’inizio dell’utilizzo della piattaforma, nel primo periodo lo staff di CAMERA sarà disponibile per tutoraggio online gratuito prenotabile direttamente sulla piattaforma.

 

Scrittori leggono scrittori, rassegna letteraria della Scuola Holden

Giovedì 15 Dicembre Mario Desiati racconta Goffredo Parise

A partire da novembre, la Scuola Holden ha inaugurato la rassegna letteraria Scrittori leggono scrittori-  pensata da Federica Manzon, direttrice di Holden Original – in cui autori e autrici contemporanee hanno raccontato uno scrittore che per loro è stato decisivo, che ha influito sulla loro vita professionale e personale.

  Il primo incontro è stato  il 10 novembre: lo scrittore e giornalista Gabriele Romagnoli ha letto Richard Ford, autore che ha più volte intervistato e da cui è legato da un profondo rapporto di amicizia.

Si è proseguito poi il 17 novembre con Giorgio Fontana, Premio Campiello 2014 con il libro Morte di un uomo felice e docente Holden: Fontana ha parlato di Franz Kafka, soffermandosi sugli aspetti meno noti e discussi della sua opera, come l’ironia.

Il 1° dicembreChiara Valerio ha presentato la poeta Patrizia Cavalli. Valerio è stata sua editor e amica e si adopera tuttora per tenerne viva l’opera, dedicandole spesso contenuti sui suoi canali social, in cui mescola l’intimità e il racconto personale alla letteratura.

Il 15 dicembreMario Desiati, Premio Strega 2022 e profondo conoscitore della letteratura italiana del secondo dopoguerra, racconterà Goffredo Parise.

Gli incontri della rassegna Scrittori leggono scrittori, invece, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Chi vuole prenotarsi può scrivere a reception@scuolaholden.it.

Ettore Andenna: “Mi ritiro dalle scene. Questo mondo dello spettacolo non rispetta più il pubblico”

“Dopo gli ultimi lavori che ho fatto più che altro per dimostrare a me stesso che sono ancora capace di non fare danni, anzi, mi sono accorto di non riuscire più a riconoscermi in questa televisione e nell’attuale magico mondo dello spettacolo.

Soprattutto mi sono reso conto di non avere più interlocutori, la maggior parte degli addetti ai lavori dimostrano di non sapere neanche chi sono o se sono ancora vivo, mi mancano persone con cui parlare di progetti, evoluzione, tecnologie e tutto quello di cui si parlava tempi fa per creare emozioni. Sì, perché fare spettacolo vuol dire creare emozioni per l’unico utilizzatore finale che conta, il PUBBLICO. Trovo che non sia più così e che l’unico utilizzatore finale sia il fare più denaro possibile fregandosene di quello che dovrebbe andar bene per chi ti guarda ed ascolta. Quindi, caro mondo, dopo attenta riflessione in cui mi sono guardato ben bene dentro ed ho acclarato con me stesso di non avere rimpianti e che anzi rifarei tutto quello che ho fatto esattamente come l’ho fatto, ho deciso che è giunto il momento di RITIRARMI DALLE SCENE! Con decisione unilaterale e definitiva!” .

Così Ettore Andenna, noto conduttore televisivo, un pezzo di storia della radio e della televisione, annuncia su Facebook, esattamente 55 anni dopo l’inizio della sua carriera con la prima apparizione a Radio Monte Carlo, l’addio al mondo dello spettacolo. Tanto amore e altrettanta amarezza verso un ambiente che non ha più rispetto per i valori artistici e per i valori in assoluto. Ma anche tanta lucidità e coraggio da parte di un uomo la cui storia è stata segnata dalla radio e dalla televisione. Una storia che ha radici lontane.

Monte Carlo, fine Anni Sessanta. Mentre Ranieri e Grace Kelly regnavano sul loro piccolo Stato fiabesco, due giovani – un italiano e un francese – di grandi speranze e talento (ma con pochi, pochissimi quattrini), si aggiravano per il Principato. Avevano iniziato a collaborare come voci nuove di Radio Monte Carlo, stazione che trasmetteva in Italia scardinando il monopolio Rai. L’emittente per un certo periodo non pagò granché i due ragazzi. Tant’è che, per mettere qualcosa sotto i denti, andavano all’economica trattoria di madame Balestra. La simpatica ristoratrice aveva intuito che i giovanotti disponevano di una limitatissima quantità di franchi ma li aveva presi in simpatia per il loro genuino entusiasmo per un mestiere del tutto nuovo. E così, a poco prezzo, li rifocillava con gustose pietanze volutamente rinforzate nelle porzioni. Grazie alle loro capacità e rimpinguati dal cibo della generosa ostessa, i due iniziarono a fare strada. Il francese diventò un top manager della tv d’oltralpe. E l’italiano? Lui era ed è nientemeno che Ettore Andenna, popolare conduttore radiofonico e televisivo. Una lunga carriera, la sua. Iniziata per caso, pensate un po’, perché venne iscritto dalla mamma a un provino di dizione e conduzione. Ne uscì primo tra i concorrenti. Nel 1972 Cino Tortorella lo volle conduttore della trasmissione Scacco al re, della TV dei ragazzi del primo canale RAI, dove presentò anche Il Dirodorlando, celebre trasmissione giovanile della storia della tv. Andenna Negli anni ottanta è stato anche europarlamentare, per il Partito Socialista Democratico Italiano: sua la direttiva “Televisione senza frontiere”, che ha regolamentato l’emittenza comunitaria. Terminata la parentesi in politica è tornato a condurre Giochi senza frontiere. Ma noi lo ricordiamo soprattutto come conduttore della Bustarella, il programma che fece epoca su Antennatre Lombardia, grazie alla visione e all’inventiva dello stesso Andenna, di Cino Tortorella e di Renzo Villa, il fondatore della leggendaria emittente privata che cambiò il modo di fare televisione. E siamo arrivati ad oggi.

“Ci siamo, l’avevo promesso – scrive Andenna su Facebook – Il 12 dicembre 1967, più o meno a quest’ora, attorno alle 16,45, la mia amica Barbara Marchand mi presentava come suo nuovo collega dai microfoni di RadioMonteCarlo e ricordo quei momenti in modo molto nitido:
“Vi presento un nuovo collega, è un bel ragazzo, alto, si chiama Ettore, da dove vieni?”
“da Milano”
“Quanti anni hai?”
“21”
“Hai già fatto radio?”
“no, mai è la prima volta”
“Bene, allora annuncia il prossimo disco”
“ok, qual è?”
“Questo!”
Era “Mes rèves de satin” versione francese di “Nights in white satin” dei Moody Blues interpretato da Patricia, una cantante franco svizzera che partecipò anche ad un EuroSong festival.
Da allora sono passati esattamente 55 anni!
Con Barbara siamo ancora affettuosi amici su Fb e ci sentiamo ogni tanto per telefono”.

“D’ora in avanti farò l’uomo di campagna (si occupa di un’azienda agricola a Moncalvo, dove risiede, ndr) , il marito, il padre, il nonno a tutto campo, – prosegue Andenna – giocherò un po’ a golf, finché ci riuscirò, per mantenere lubrificate le cartilagini e vivrò, come del resto ho sempre fatto, senza soffrire perché sono fuori. Mi ci sono messo io! Ci sono tante cose che si possono apprezzare della vita anche in età avanzata e quello che ho di più importante è la famiglia che sono riuscito a creare con quella gran donna che è mia moglie Diana. Fra cinque giorni accompagnerò a nozze, tenendola sottobraccio, mia figlia Giaele ed è un altro sogno che si realizza, poi ci sarà il primo compleanno di un nipotino, poi ci sarà Natale e poi l’inizio dell’anno nuovo. Care amiche ed amici di Fb, rallenterò un poco, in futuro, la mia partecipazione social, ma non del tutto, nel mio ego un po’ di relazione con un palcoscenico, anche se affievolita, non è sparita del tutto e questa la manterrò attiva, siete in 5000, pubblico di tutto rispetto d’altronde, come sempre. Buone Feste a tutte ed a tutti!”

Una scelta difficile, sofferta, che merita rispetto. Anche se non ci vogliamo credere fino in fondo e ci piace pensare che, da vero uomo di spettacolo qual è, Andenna ci abbia solo somministrato un beffardo coup de théâtre. Caro Ettore, non è un addio ma un arrivederci.

Cristiano Bussola

Neve in vista, Ferrovie in allerta

  • per la giornata di domani 15 dicembre
  • rischio nevicate e gelicidi in Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna
  • possibili riduzioni del servizio ferroviario in alcune linee della Liguria e del basso Piemonte

Torino, 14 dicembre 2022

In base al bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile che prevede per la giornata di domani, giovedì 15 dicembre, nevicate e possibili gelicidi in diverse regioni del Nord Italia, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha attivato la fase di preallerta dei Piani neve e gelo in Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia,  Trentino Alto Adige, Veneto,  Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.

In particolare in Liguria e in basso Piemonte, a seconda dell’evoluzione delle condizioni meteorologiche e soprattutto dei fenomeni di gelicidio, potrebbe essere ridotto il servizio ferroviario su alcune linee (Genova-Ovada, Genova-Busalla, Genova-Arquata, Genova-Milano via Mignanego, la Pontremolese e l’Alessandria-San Giuseppe di Cairo).

Per far fronte in maniera tempestiva a eventuali criticità provocate nelle prossime ore dal maltempo sono attivi i Centri operativi territoriali nelle regioni interessate, coordinati dalla Sala Operativa centrale di RFI.

Le principali azioni previste sono:

  • presidi tecnici degli impianti nevralgici, con particolare attenzione ai nodi urbani ferroviari;
  • corse raschia-ghiaccio, per mantenere in efficienza i sistemi di alimentazione elettrica dei treni;
  • attivato il personale delle ditte appaltatrici per garantire la piena operatività dei marciapiedi e degli spazi di stazione aperti al pubblico.

Sono oltre 600 le persone, fra operatori della circolazione, tecnici di RFI e delle ditte appaltatrici, pronte a intervenire in caso di necessità per eseguire specifici controlli sull’infrastruttura, attività di monitoraggio sugli impianti ferroviari o interventi per la rimozione del ghiaccio sulle linee elettriche.

Si invitano i viaggiatori a tenersi informati sulla situazione della circolazione dei treni visitando fsnews.it, rfi.it o i siti web delle imprese ferroviarie.