ilTorinese

BIBLIOweek Rivoli, la biblioteca come ‘luogo dei luoghi’


 Cultura, democrazia e libertà

Dal 23 al 27 settembre la biblioteca si apre alla città

 

La Biblioteca Civica “Alda Merini” sarà protagonista di una settimana speciale dedicata alla cultura e alla socialità dal 23 al 27 settembre 2025. 

Si intitola  “BIBLIOweek Rivoli” la rassegna promossa dal Comune che prenderà il via per celebrare la biblioteca come spazio di conoscenza, crescita e incontro per tutta la comunità. L’iniziativa, inserita nei circuiti Bi.TO – Biblioteche di Torino e Provincia e BiblioPride – settimana dell’orgoglio delle biblioteche e dei bibliotecari, nasce dalla collaborazione con la Consulta Giovani di Rivoli e le realtà culturali del territorio.

Il programma degli eventi

Dal 2settembre – Mostra “In biblioteca c’è un parco”
Il racconto del progetto partecipativo cittadino “C’è un Parco in Biblioteca” realizzato dal 26 marzo al 30 giugno 2025. La mostra, allestita in collaborazione con la Consulta Giovani, rappresenta il primo passo di un cammino condiviso con i cittadini per valorizzare gli spazi culturali della città.

23 settembre – Progetto “Voci Silenti” con Bombettabook! alle ore 17:00
Un evento pensato per le famiglie e per tutti, dai 4 ai 99 anni a cura dell’Associazione F94.0. La giornata sarà animata da una lettura animata relazionale curata da Bombettabook! e ideata da Davide Toscano. L’attività, attraverso il linguaggio della narrazione, promuove l’inclusione e il dialogo tra generazioni, creando un momento di condivisione per bambini, genitori, nonni e tutti coloro che desiderano partecipare a un’esperienza di ascolto e immaginazione.

27 settembre – “Silent Reading” dalle ore 10:00 alle ore 11:00

Un’ora dedicata alla lettura silenziosa condivisa, per riscoprire il valore del tempo e come momento di arricchimento personale e collettivo.

Verrà inoltre inaugurata la mostra “In biblioteca c’è un parco”, un percorso espositivo dedicato alla narrazione del progetto partecipativo “C’è un Parco in Biblioteca”.

«Con BIBLIOweek Rivoli vogliamo ribadire il ruolo centrale della nostra biblioteca come “luogo dei luoghi” di cultura, democrazia e libertà. – afferma l’Assessore all’Istruzione e alla Biblioteca Lidia Zanette – Non è solo uno spazio di libri e studio, ma un punto di riferimento vivo per la comunità, in cui i giovani, le famiglie e gli adulti possono incontrarsi, crescere e confrontarsi. Questa rassegna è il segno di una città che investe nella cultura come strumento di coesione e di futuro, capace di parlare a tutte le generazioni.»

“BIBLIOweek Rivoli” rappresenta un’occasione per vivere la biblioteca non solo come luogo di studio, ma come spazio dinamico di incontro e crescita culturale. Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti i cittadini.

La Biblioteca Civica “Alda Merini” si trova in Corso Susa 132.
Per informazioni cultura.biblioteca@comune.rivoli.to.it – tel 011 9563208 – 011 9503947

“Mi piace annusare la lana”: amori, passioni, buone e cattive azioni

Il libro MI PIACE ANNUSARE LA LANA di Roberto Veronesi, edito da Paola Caramella è stato presentato nei giorni scorsi al Circolo dei Lettori di Torino

Gli amori, le passioni, i buoni e i cattivi propositi fanno giri strani. Il tempo con loro scherza, si diverte, li distrae, li lusinga, ma non li dimentica. Hanno dialogato con l’autore e con il pubblico l’editrice Paola Caramella e l’avv. Alberto Cochis

Una raccolta di racconti scritti nel corso del tempo, che compongono un colorato mondo di situazioni in cui si intrecciano storie, personaggi e protagonisti — veri o immaginati — del vivere quotidiano, con le loro passioni, amori, buoni e cattivi propositi. 

Ironia, leggerezza e buon umore si alternano a riflessioni profonde, sui grandi temi della vita: l’amore, il lavoro, l’amicizia, le passioni.

E al centro, lo scandire del tempo “che si sa, passa inesorabile e non si cura di te”, accompagna ogni racconto con ritmo e dialoghi serrati.

Francesca e “lui” si rivedono dopo quindici anni: un tempo lungo, ma non abbastanza per dimenticare quello che poteva essere e non è stato. Un angelo e un diavoletto vorrebbero invertire i propri destini, almeno per un anno. Dura un mese la partita che porta l’Italia a vincere i Mondiali di calcio del 2006 mentre il momento bello dell’ingegner Rossila “puzzola”, dura solo pochi istanti nel suo ufficio. Il tempo di una sfida, forse l’ultima, al contact center “Chiamaqui”, in un gelido otto dicembre. E poi c’è l’imprevedibile direttore d’orchestra Giovanni Moretti, tifoso del Toro, che, al primo sguardo si innamora perdutamente della bellissima Sofia. 

Con l’augurio che in Francesca, Demian, Giovanni, Barberis, Sofia, o in un frammento di dialogo, ci si possa riconoscere. E magari riflettere sul tempo, sugli amori, sulla vita e sul loro valore.

Qualche primo commento/recensione: 

L’abile scrittore-giornalista torinese, reduce dal successo del romanzo “Qui non ride mai nessuno” torna, questa volta, con una raccolta di racconti. Schegge di vita condensate nelle pagine fulminee di ogni “avventura” che si susseguono in un volume che, grazie alla felice penna dello scrittore, in grado di dosare saggiamente ironia, profondità e leggerezza, si preannuncia come una nuova piacevole conferma. TG Vercelli

“Ho letto e anche riletto tutti i racconti e ogni volta ho trovato sfumature diverse.  Mi sembra che ci siano due sguardi che alterni sulla realtà, uno fanciullo e uno oscuro, quello oscuro mi ricorda i Delitti esemplari di Max Aub. Tutti raccontati con leggerezza e ironia. I testi dei tuoi racconti hanno una duplice chiave di lettura quella leggera e spensierata, divertente, ironica in alcuni punti esilarante e una molto più profonda e riflessiva a tratti malinconica. Prof. Maria Cianniello Università di Napoli

“Sto amando ogni pagina di questo libro, i racconti sono un un mix perfetto di leggerezza e profondità, ti fanno sorridere e riflettere allo stesso tempo”.

Ruby Pistocchi

Settimo torinese modello di Comune sostenibile

L’attuazione dell’Agenda Locale 2030 passa anche dai Comuni, con la nuova fase del monitoraggio delle politiche di sostenibilità e ambientali messa a punto dalla Rete dei Comuni Sostenibili in collaborazione con l’ente facente parte della Città Metropolitana di Torino. E Settimo Torinese si colloca tra i primi Comuni in Italia a sperimentare i nuovi target per alzare ulteriormente l’asticella per il raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite dieci anni fa con l’orizzonte fissato al 2030.

 

Sabato 20 settembre, nella sala Levi della Biblioteca Archimede, è stato illustrato il Rapporto di sostenibilità relativo al 2025, con l’aggiunta dei nuovi target, ed è stata presentata la Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/2026, di cui l’ente fa parte per il secondo anno consecutivo. Sono intervenuti: Elena Piastra (sindaca di Settimo Torinese), Jacopo Suppo (vicesindaco della Città metropolitana di Torino), Francesco Tresso (presidente assemblea MAB Unesco – CollinaPo), Arnaldo Cirillo (assessore all’ambiente di Settimo Torinese), Alessandro Raso (assessore ai lavori pubblici di Settimo Torinese), Valerio Lucciarini De Vincenzi (presidente della Rete dei Comuni Sostenibili), Maurizio Gazzarri (direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili).

 

Cos’è la nuova fase del monitoraggio della sostenibilità

 

Il Comune di Settimo Torinese è stato tra gli enti che hanno sperimentato nel 2024/2025 la nuova fase del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. Si tratta di una evoluzione determinante nell’ottica della redazione e della realizzazione delle Agende Locali 2030. Ecco come funziona.

Il Comitato Scientifico della Rete ha selezionato 16 indicatori, tra i 100 del set del monitoraggio implementato nel 2021, rispetto ai quali è stato chiesto ai Comuni che hanno effettuato la sperimentazione, la fissazione di target da raggiungere – in questo caso – entro il 2030. In questo modo, l’analisi è stata spostata da ciò che è successo a ciò che potrebbe accadere. Sulla base delle metodologie adottate da Eurostat, sono state calcolate le percentuali di raggiungibilità degli obiettivi fissati. E, di conseguenza, sono state assegnate delle valutazioni calcolando la distanza da tali obiettivi quantitativi, misurando la percentuale di raggiungibilità dell’obiettivo nell’ipotesi che il trend osservato nel breve o nel medio/lungo periodo sia confermato fino all’anno previsto per il raggiungimento del target, quindi fino al 2030.

 

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Settimo Torinese relativo al 2025: i dettagli

 

Vediamo intanto la fotografia degli indicatori. Settimo è al suo terzo Rapporto di sostenibilità, segno di un costante lavoro fatto di progetti, azioni, monitoraggio. Settimo Torinese si attesta a circa il 77% di indicatori quantitativi con tendenza positiva o stabile su materie di competenza comunale nel breve periodo, cioè negli ultimi 3 – 5 anni. Considerando l’ultimo anno, tale percentuale sale a circa all’87%, una percentuale che attesta Settimo nella fascia alta di performance, mentre per quanto riguarda gli indicatori qualitativi, il tasso di positività è all’82,6%, un dato molto interessante, considerando l’asticella alta posta dal set di indicatori della Rete.

 

Tra i dati quantitativi più significativi si segnalano:

 

– la diminuzione del nuovo consumo di suolo

– la diffusione della videosorveglianza cittadina;

– la diminuzione dei consumi energetici pro capite;

– la conversione di quasi tutta l’illuminazione pubblica a LED;

– la crescita dei servizi digitali e degli strumenti di comunicazione digitale;

– l’incremento dell’uso dei Criteri ambientali minimi negli acquisti comunali;

– la diffusione delle colonnine di ricarica per auto elettriche;

– l’incremento della capacità di riscossione dell’ente;

– il riequilibrio di genere per le intitolazioni toponomastiche;

– la diffusione di casette dell’acqua e fontanelle;

 

Tra gli indicatori qualitativi, positive, tra le altre, le azioni su:

 

– la presenza di parchi accessibili;

– l’approvazione nel 2022 del piano di contrasto all’inquinamento acustico, nel 2020 del Paes, nel 2024 del piano di Protezione civile;

– l’avvio dello studio per l’adozione della tariffazione puntuale per la Tari;

– l’avvio della proceduta per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile;

– le iniziative nelle scuole contro lo spreco di cibo e per l’educazione alimentare;

– il mantenimento dell’addizionale comunale Irpef a livelli minimi per i redditi più bassi;

– il pagamento delle fatture mediamente con oltre 16 giorni di anticipo sulla scadenza;

– l’avvio dell’iter per la redazione del primo Bilancio di Genere comunale;

– l’adozione e il potenziamento di forme innovative di partecipazione pubblica, alcune delle quali rivolte ai giovani;

– l’adozione della Carta di Avviso Pubblico per l’etica in politica.

 

 

Settimo Torinese e la nuova fase del monitoraggio

 

Come accennato, il Comune di Settimo Torinese, già all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità e forte dei propri numeri, ha sperimentato l’evoluzione del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. L’altro comune pilota è stato Piacenza, mentre dal 2026 il metodo sarà esteso a tutti i comuni aderenti all’associazione

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

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SOMMARIO: XX settembre ed IMI – Un’Italia sempre più  illiberale – Lettere

XX settembre ed IMI
Per avere un ‘idea dello stato confusionale in cui è precipitata  l’Italia è sufficiente leggere sul “ Corriere della sera“, liquidata in poche righe ,la notizia  della istituzione della giornata dell’internato militare fissata il 20 settembre. È  stato un voto unanime del Parlamento ad istituire l’ennesima giornata. Appare un errore marchiano aver  dimenticato l’altro XX settembre, quello del 1870, che ricorda la Breccia di Porta Pia e Roma capitale, per far  coincidere due temi storici nello stesso giorno che non hanno nulla di simile. Anzi l’ultimo cancellerà quello dell’800 così indigesto ai clericali di ogni tempo. Ho scritto molto  ed ho battagliato per anni perché gli Imi, gli internati militari italiani,  avessero il dovuto riconoscimento per decine d’anni  loro negato soprattutto dai comunisti che vedevano nei soldati del Regio Esercito fedeli al giuramento dei “badogliani“, termine coniato da Hitler e dalla Rsi.  Ma dedicare loro una giornata resta anche un  grave errore se si pensa che in questo modo si mette in disparte  dalla giornata della memoria e dallo stesso  25 aprile il ricordo di chi si oppose ai tedeschi e fu loro prigioniero. Solo gente superficiale e digiuna di storia può farsi promotrice una giornata che cancella una data molto importante del Risorgimento e toglie spazio agli IMI nelle suddette date del 27 gennaio e del 25 aprile. Gli Imi furono dimenticati  per decine d’anni dalle feste della Liberazione perché gli Imi portavano le stellette.
Posso testimoniare che certi miei discorsi il 25 aprile diedero fastidio all’ Anpi perché parlai di IMI. Non si riesce a risalire ai deputati proponenti, se non l’ex grillina Castelli ,perché apparve subito un unanimismo sospetto su un terreno  pur ancora altamente  divisivo. Chi non ha colto l’errore di data che oscura il XX settembre risorgimentale  è indiscutibilmente un ignorante. Lo Stato laico fondato sul separatismo cavouriano tra Stato e Chiesa nacque dalla breccia dei bersaglieri a Porta  Pia che segnò  la fine del potere temporale della Chiesa e fu l’atto sul quale poggiò la Legge delle Guarentigie che attuò il “Libera Chiesa in libero Stato“, a sua volta fondato sulle leggi Siccardi che abolirono i privilegi ecclesiastici nel regno di Sardegna nel 1850.  Che oggi l’intero parlamento dimentichi la storia d’Italia riempie di amarezza e  anche di indignazione. L’internato militare Giovannino Guareschi che amava il Risorgimento e si identificava nel vecchio tricolore con lo scudo sabaudo, sarebbe il primo ad indignarsi di una classe politica che legifera senza conoscere la storia.
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Un’Italia sempre più  illiberale
Un paese che sta vivendo certi fatti senza reagire, è  un paese che non merita rispetto e che spiega perché Giuseppe Prezzolini si definisse anti- italiano  e parlasse di “porca Italia”. Un paese in cui i professori universitari vengono aggrediti o addirittura rimossi per le loro idee politiche è un paese sudamericano.
Un paese in cui si vuole imporre a colpi di probiviri codici linguistici politicamente corretti , è un paese che allontana le donne e gli uomini liberi dalla militanza obbediente a gente ossessiva e ossessionata che è profondamente antidemocratica. Uno dei tanti motivi che ha portato a disertare il voto. Un paese in cui, a furor di popolo, si richiede la rimozione di un giudice per una sentenza che viene considerata sbagliata ed è stata  subito appellata ,e ‘ una repubblica delle banane in cui il diritto e le sue regole  più elementari sono alla mercé delle nuove tricoteuses del terzo millennio, del tutto  simili a quelle che si godevano  tra gli schiamazzi il macabro spettacolo della ghigliottina. Questo è diventato un paese illiberale  in cui bisogna  misurare le parole per poi scegliere il silenzio, imposto dalla prudenza che è cosa più grave del conformismo. Le frasi urlate  in certi cortei fanno rabbrividire e sono tutto fuorché pacifiste. Questo andazzo  è qualcosa di molto simile al fascismo con la sola differenza che il manganello non è più quello di legno , ma quello mediatico. Se pensiamo che a Cristina Seymandi c’è chi imputa, con linguaggio irridente,  come una colpa il fatto di aver subito una violenta aggressione registrata in diretta, si ha un esempio del clima irrespirabile. A tutto questo si deve aggiungere un clima che induce le persone sensate  a pensare al pericolo ineludibile di una guerra imminente. Siamo nelle mani di politicanti incapaci ed improvvisati che ci stanno portando alla catastrofe. Non escluderei nessuno perché i grandi e i piccoli della terra stanno facendo a gara nel dare il peggio di sé.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
Lettori e lettrici
Il circolo dei lettori e delle lettrici (nuova dizione in linea con la nuova parità di genere) riprende alla grande con interviste ed  articoli  prettamente politici anche sull’insediamento del ministero della cultura al suo interno. Mi sembra un segnale non da poco del nuovo Min.Cul.Pop. che sta insediandosi anche  nella cultura torinese. Il cugino del brigatista rosso  Culicchia che adesso celebra il  giovane missino ammazzato è la sintesi del nuovo corso. Il Circolo dei lettori fondato da Antonella Parigi e da Gianni Oliva  è diventato il crocevia di evidenti risvolti politici. La cultura come pluralismo è ormai  cosa lontana. La destra si rivela  faziosa come la sinistra. Vilma Giubetti
Culicchia si è appena insediato. Prima di giudicarlo, lasciamolo lavorare. Poi daremo un giudizio. Che qua e là ci sia aria da Min.Cul.Pop. mi pare un ‘osservazione non infondata: è un pericolo grave a cui sarà doveroso opporsi.
I due Franceschi
Ho letto che sia Barbero sia Cazzullo si sono cimentati con due libri su San Francesco. Cosa ne pensa?     Bianca Mastrangeli
Io mi occupo di storia contemporanea e risorgimentale , non ho fatto all’Università neppure un esame di storia medievale. Quindi non ho  la competenza per giudicare. A grandi linee le posso dire che questa volta Barbero ha scritto un libro stando nell’ambito  temporale di sua competenza . Cazzullo è un giornalista di successo  che scrive anche  di storia. Forse ambisce ad essere un nuovo Montanelli. Tutti e due gli autori sono bravi divulgatori e quindi non sono sicuramente libri noiosi. Su San Francesco lessi in passato libri autorevoli e non credo ci siano motivi per una revisione storiografica. Il nome Francesco è tornato di moda per il pontificato di Papa Bergoglio. Ed è sull’onda di Bergoglio che i due libri avranno successo.  Franco Cardini si è cimentato su San Francesco con ottimi risultati. Il pericolo è di cadere consciamente o inconsciamente nelle agiografie, una tentazione sempre in agguato per chi scriva di Santi.

Le Verità sul Vino

Museo del Falso e dell’Inganno – Verrone (BI)
Assaggi di vini del Piemonte in un percorso di “degustazione culturale” e false credenze sul vino tra le sale del museo
Le sale del Museo del Falso e dell’Inganno, nel fine settimana del 27 e 28 settembre 2025, si trasformeranno in un particolare percorso di “degustazione culturale”.
I visitatori, muniti di calice, potranno accedere a ogni stanza tematica del museo situato all’interno del Castello di Verrone.
In ogni stanza sarà presente un produttore di alcuni tra i più rinomati vini piemontesi. Qui sarà possibile degustare le etichette proposte, riconoscibili non solo per il loro gusto inconfondibile, ma spesso anche legate a leggende metropolitane, luoghi comuni o curiose credenze popolari. Il compito di Falseum, da sempre impegnato a stimolare il senso critico, sarà proprio quello di fare luce su questi racconti, distinguendo realtà e finzione. Insomma, anche degustando un calice, si potrà evocare la frase di rito per chi accede alle sale del Museo: Sarà vero?”.
Ecco di seguito i produttori protagonisti dell’iniziativa che porteranno in degustazione diversi vini che corrispondono ad altrettante verità:
– Azienda Agricola La Riviera
– Liquorificio La Culma
– Incontri DiVini con un Derthona Timorasso DOC e un Barbera Monleale DOC
– Società Agricola Noah
– Azienda Agricola Riunci di Bordoni Stefano
– Azienda Agricola “Castello di Azeglio”
– Azienda Agricola Franco Roero
I salottini della Verità
Durante l’evento verranno proposti due momenti di approfondimento informali a ingresso gratuito presso la Sala Convegni di Falseum:
Non esiste vino senza alcol: #saràvero?
Se bevi consapevolmente, il vino è una buona abitudine: #saràvero?
Durante l’evento sarà attiva la campagna “Oggi sono Artemio“: a chi si iscrive annunciando di voler essere Artemio, ovvero l’autista designato che rimarrà “astemio”, anziché il calice per effettuare le degustazioni in loco, riceverà un bell’adesivo di riconoscimento da mettere in evidenza sulla maglia e una bottiglia di vino da portare a casa.
Organizzato dall’Associazione Turismo in Langa, in collaborazione con: Cooperativa Itur, Comune di Verrone, con il contributo di: Fondazione CRB e Fondazione CRT.
Innamorati delle Langhe, del Roero e del Monferrato dal 1988.
L’obiettivo dell’Associazione Turismo in Langa è quello di valorizzare le bellezze del territorio, culturali ed enogastronomiche.
Info presso :
TURISMO IN LANGA
Corso Torino 4, Alba (CN), Piemonte ITALY
TEL. +39.0173364030 | SMS +39.3319231050
info@turismoinlanga.it | www.turismoinlanga.it
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Askatasuna, Zangrillo: “Fucina di illegalità”

«Ha fatto bene la Procura di Torino a ricorrere in appello contro la decisione di assolvere sedici militanti di Askatasuna dall’accusa di associazione a delinquere», dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione e segretario di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo che prosegue:

«Parliamo di soggetti che da anni si rendono protagonisti di aggressioni, intimidazioni e atti violenti contro le Forze dell’ordine, ferendo poliziotti e carabinieri e alimentando odio e tensione nelle nostre città. Askatasuna non è un centro sociale: è una vera fucina di illegalità ed eversione, un luogo in cui si organizzano azioni contro lo Stato, come dimostrano gli assalti ripetuti ai cantieri dell’alta capacità Torino–Lione. E oggi le stesse persone vicine a questo centro sociale hanno preso come bersaglio, con cori e insulti, il ministro Giuseppe Valditara, a cui esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza: episodi che confermano, ancora una volta, la natura violenta e intollerante di questi ambienti.

È ora di mettere fine a questa deriva estremista: i violenti vanno privati di ogni spazio concesso e riportati davanti alle proprie responsabilità. I cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla legalità, non a convivere con chi si fa beffa delle istituzioni», conclude Zangrillo.

cs

Bartoli: “Il nuovo salone polifunzionale di Bessolo è un simbolo di comunità, amicizia e collaborazione”

Scarmagno (Bessolo), 21 settembre 2025 – È stato inaugurato questa mattina il rinnovato salone polifunzionale della Frazione Bessolo di Scarmagno, intitolato ai compianti Parroci don Zaverio Pecchenino e don Stefano Fogliato, figure amate e di riferimento per la comunità.

Alla cerimonia, particolarmente sentita, hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a tanti cittadini.

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli ha rivolto un sentito ringraziamento al Sindaco Adriano Grassino e a tutta l’Amministrazione comunale “per il grande impegno e la visione dimostrata nel restituire alla comunità uno spazio rinnovato, moderno e funzionale, destinato a diventare un punto di riferimento per famiglie, associazioni e cittadini”.

Tra le presenze istituzionali e associative si segnalano:
• S.E. Rev.ma Daniele Salera, Vescovo di Ivrea,
• il Parroco don Piero Agrano,
• il Dirigente del Commissariato di Polizia di Stato di Ivrea e Banchette, dott. Domenico Giampà,
• il Maresciallo Capo Gianfranco Calabrese, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Strambino,
• l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI – Gruppo Volontari ANC di Ivrea-Banchette ODV,
• l’Associazione Polizia di Stato di Ivrea,
• numerosi sindaci e amministratori del territorio,
• le associazioni locali e i tanti volontari che hanno contribuito a rendere speciale la giornata.

La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa e un momento conviviale all’insegna della fraternità e della sinergia tra istituzioni, comunità e associazioni.

“Questo salone – ha sottolineato Bartoli – non è soltanto un edificio, ma un segno concreto della volontà di custodire la memoria di due figure fondamentali per la comunità e, allo stesso tempo, di rafforzare i legami sociali e costruire insieme il futuro del territorio”.

Sciopero generale, lunedì di passione: difficoltà per chi usa i mezzi pubblici

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Lunedì 22 settembre si preannuncia una giornata complicata,  è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore  indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per tematiche politico – sociali.

Tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati possono scioperare per l’intera giornata. Difficoltà per chi utilizzerà i mezzi pubblici.

Dalle 21:00 di domenica 21 settembre fino alle 21:00 del giorno successivo è stato infatti proclamato uno sciopero nazionale che coinvolgerà il Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord.

Durante le 24 ore di agitazione, la circolazione ferroviaria potrà subire cancellazioni e modifiche.

Per quanto riguarda il servizio regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper, saranno comunque garantite le fasce orarie di tutela previste nei giorni feriali: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

Gli orari dei treni assicurati sono disponibili sull’orario ufficiale di Trenitalia e sui rispettivi siti: www.trenitalia.com, www.trenord.it e www.trenitaliatper.it.

Gtt: IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.