ilTorinese

In Piemonte finanziate sette nuove aule studio

Finanziate 7 nuove aule studio sul territorio regionale per gli studenti universitari del Piemonte. Edisu, L’ente strumentale dell’assessorato regionale per il diritto allo studio ha approvato di recente le graduatorie del bando finalizzato alla realizzazione di sale studio in convenzione per l’anno 2023, parte del progetto Campus Diffuso, per estendere le offerte di luoghi adibiti allo studio e le opportunità formative dei giovani universitari. 100 mila euro stanziati nel bilancio 2023 per sostenere sette progetti: Fondazione Esperienze di cultura Metropolitana Settimo Torinese; CUS TORINO –Palavela di Torino; Mediateca della Biblioteca Civica Carlo Negroni di Novara; Biblioteca di Rivalta di Torino; Biblioteca Civica di Biella; Biblioteca civica di Mondovì e il Centro giovani di Rivoli. Per l’assessore regionale Elena Chiorino:”Il diritto allo studio è una assoluta priorità come lo è rendere sempre di più i nostri territori  a misura di studenti. Non solo attraverso l’offerta delle nostre università, ma anche grazie a servizi messi a loro disposizione e che siano sempre più di qualità. Un lavoro che portiamo avanti con impegno insieme a Edisu e su cui si continuerà a investire energie e risorse”.
“Per rendere il Piemonte attrattivo per la formazione universitaria servono anche servizi di qualità e capillarmente diffusi. Per questo negli anni abbiamo cercato di incentivare ed accrescere collaborazioni e legami con i territori per allargare la rete di luoghi adibiti allo studio non solo nei grandi centri ma anche nei comuni delle provincie. Ci fa quindi piacere anche in questa edizione del bando poter sostenere il diritto allo studio universitario finanziando ben sette progetti in diverse realtà del nostro Piemonte” ha dichiarato il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.

Non rinunciare all’indipendenza economica

In una società come la nostra, ancora fortemente patriarcale, la donna è la parte più debole sul lavoro, nella famiglia e in genere.

Non soltanto: in molte realtà lavorative la donna percepisce uno stipendio inferiore ad un collega uomo a parità di mansioni ma è penalizzata anche al momento dell’assunzione perché sono ancora molte le aziende (meglio sarebbe dire “gli addetti al colloquio”) che chiedono se la candidata intenda avere figli, sposarsi nel caso non lo sia ancora ed altre domande che non trovano riscontro nei candidati di sesso maschile.

Il vero problema, però, è quando il lavoro lo si abbandona spontaneamente perché, e purtroppo non è una rarità, il compagno chiede (chiedere è un eufemismo) alla compagna di licenziarsi o, e qui subentrano altri problemi, si resta a casa volontariamente per seguire i figli piccoli.

Ho ripetuto fino alla nausea che nel caso la richiesta venga dal proprio compagno va rifiutata nettamente e, se non basta, al rifiuto segue il ritorno nella casa dei genitori o in una propria (o, alla peggio, presso una collega o amica) perché senza lavoro si diventa totalmente schiavi del partner. Anche per acquistare oggetti di costo esiguo come collants, assorbenti, shampoo o, ancora più, per recarsi dalla parrucchiera o per acquistare un vestito occorrerà elemosinare al partner il denaro necessario; il passo successivo, nell’iter del narcisista patologico, sarà di impedirvi di andare dalla parrucchiera e, in crescendo, di andare a trovare la mamma, la sorella o le ex colleghe per un aperitivo.

Molte donne, e questo è il punto di forza degli psico-orchi, si convincono che il proprio compagno impedisca loro alcune cose perché lui, da solo, fa già tanto per la famiglia e non è giusto che loro spendano in cose futili. Se mai leggerete questo articolo dopo che il vostro compagno ha già avanzato richieste di questo tipo e siete ancora legate a lui preparatevi: il peggio deve ancora venire. Inutile dirvi di verificare in quante cose futili lui spende per sé, dall’abbonamento allo stadio al bar con gli amici, dai gratta e vinci al nuovo tatuaggio, al nuovo cellulare “perché l’altro ha già 1 anno” e così via.

Se qualcuna non mi crede posso farle incontrare chi abbia vissuto sulla propria pelle quell’esperienza.

Inutile sottolineare che, una volta perso il lavoro, nella remota ipotesi che voi possiate liberarvi da quell’orco dovrete innanzitutto trovare un nuovo lavoro, ma saranno passati anni di disoccupazione, sarete invecchiate, sarete rimaste indietro nell’evoluzione tecnologica e, dunque, essere assunte sarà quasi impossibile.

Unica consolazione: con il c.d. “Codice rosso”, la serie di norme che regolano la prevenzione e la repressione della violenza sulle donne, il patrocinio legale è gratuito indipendentemente da ogni altro requisito. Così almeno salverete la pelle e quel che rimane del vostro equilibrio psichico.

Se, invece, avete deciso di restare a casa dal lavoro per seguire i cuccioli tenete presente alcuni fattori chiave: i figli costano da piccoli e, ancora più, quando avranno bisogno di libri, dovrete pagare le tasse scolastiche o le gite; crescendo avranno bisogno continuo di vestiti nuovi, vorranno conseguire la patente e molto altro.

Inoltre, ma qui è materia di uno psicologo, ritengo sia preferibile che un bimbo cresca confrontandosi con suoi coetanei, frequentando un nido d’infanzia ed una scuola materna così da crescere autonomo e sviluppare fin dai primi anni un carattere indipendente.

Ai tempi del servizio di leva effettuai un breve sondaggio fra i commilitoni, valutando il comportamento di molti di loro: tutti quelli che non avevano problemi a cambiare treno in caso di guasto, ad assaggiare cibi nuovi per loro, a saper lavare all’occorrenza un indumento senza aspettare di andare in licenza erano ragazzi che avevano frequentato da piccoli il nido o l’asilo; per contro, chi non si era mai allontanato dalle gonne di mamma era immediatamente identificabile anche nell’addestramento militare.

Il senso del primo caso, cioè di quante abbandonano il lavoro perché il compagno vuole disporre della vita come fossero un oggetto di sua proprietà, è che quella persona vuole soltanto portarvi all’annullamento della vostra personalità ed alla privazione della libertà: lasciatelo senza indugio appena avanza simili richieste senza arrivare a pensare di essere inadeguate; non siete voi inadeguate a lui (o ad altri), è lui ad essere inadeguato ad una società civile e merita di trascorrere un po’ di tempo di riflessione a spese dello Stato.

Nel caso di spontanee dimissioni, ricordate che i figli non devono pagare per le scelte errate dei genitori: perché impedirgli, un domani, l’accesso all’università o a viaggi di istruzione alle superiori solo perché abbiamo scelto oggi uno stile di vita che ci obbliga a rinunciare alle cose importanti?

Sergio Motta

Biblioteche civiche torinesi chiuse il 14 e 15 agosto

Le Biblioteche civiche Torinesi saranno chiuse lunedì 14 e martedì 15 agosto.
Vi invitiamo a consultare il link con gli orari di apertura delle Biblioteche civiche torinesi durante il periodo estivo 2023.
https://bct.comune.torino.it/avvisi/orari-di-apertura-delle-biblioteche-civiche-torinesi-durante-il-periodo-estivo-2023?fbclid=IwAR3CBNUYLaCzmsd9XLmhdILm4iQHT1ZmbZccGQq0ICJozC8Uo7huGxHIW6k

Cesana si prepara al Ferragosto con un pienone di iniziative

CESANA TORINESE – Il Ferragosto si avvicina e a Cesana Torinese si intensificano le iniziative. Ormai ci siamo ed il lungo weekend ferragostano è alle porte.

Il Sindaco Roberto Vaglio da il benvenuto ai turisti: “Stiamo entrando nel weekend più caldo dell’estate, quello di Ferragosto che quest’anno è davvero un weekend lungo. Cesana si sta arricchendo di turisti e siamo lieti che in tanti abbiano scelto la nostra località per trascorrere queste festività estive. Per rendere il soggiorno ai nostri tursiti sempre più piacevole le nostre associazioni si sono prodigate per predisporre un calendairo di eventi il più articolato possibile. Diamo quindi il più caloroso benevenuto ai nostri turisti e a nome dell’Amministrazione Xomunale ringrazio anche tutte le persone che in questi giorni stanno lavorando per Cesana e le sue frazioni”

Sabato 12 agosto alle ore 16 presso il Parco Avventura Chaberton Cabaret e Magia con il Mago Alberto Allione e Mauro Villata a cura della Pro Loco PerCesana +39 379 1961133. Dalle 16,45 presso la Biblioteca “2 Giugno” laboratori creativi per bambini a cura dell’Associazione Culturale INCIPIT. A Sansicario Alto Mercatino nel centro commerciale pedonale mentre a cura di AltaQuotaSport passeggiata a sei zampe “Memorial Yuba”, passeggiata cane-padrone a scopo benefico.

Sempre sabato 12 agosto alle ore 21,30 presso l’ex cinema di Sansicario presentazione del libro “In casa Melzi con Leonardo” di Gian Vico Melzi d’Eril. La serata verrà introdotta da Franco Faggiani.

Domenica 13 agosto Festa Patronale a Champlas Seguin in onore di Sant’Ippolito con Santa Messa alle ore 16.

Nel pomeriggio a partire dalle ore 16 in via Roma 7 “Il ballo liscio” con l’orchestra “Silvano Barbara e la Band” a cura della Proloco PerCesana. Non solo ballo perché sarà anche possibile degustare i gofri: per info rivolgersi al numero 3791961133.

Sempre domenica 13 agosto a Sansicario Alto Mercatino nel centro commerciale pedonale.

Lunedì 14 agosto spettacolo di burattini “Meneghino e Brighella” alle ore 16 presso il ristorante “Da Cosetti”: spettacolo teatrale per grandi e piccini. A seguire merenda e animazione con Tato DJ a cura della Proloco PerCesana: per info rivolgersi al 3791961133

Da lunedì 14 agosto sino a mercoledì 16 agosto la Chiesetta di Sagnalonga ospita la mostra “Arte di una vita in mostra. Pittura e scultura” con sculture e opere d’arte in legno di Nino Capetti a cura dell’Associazione MontiLuna2000. L’inaugurazione della mostra è prevista per le ore 10 di lunedì 14 agosto e la mostra resterà aperta il 14 agosto ed il giorno di ferragosto dalle 10 alle 18,30 mentre mercoledì 16 agosto l’apertura sarà dalle 10 alle 17.

Sempre lunedì 14 agosto “Ferragosto a Sansicario” dalle ore 21,30 presso ex cinema Sansipario Dj set by Lorenzo Richetto

Per il pomeriggio di Ferragosto di martedì 15 agosto, dopo il successo dello scorso anno torna alle 17 in piazza Amedeo l’evento “Il turista è protagonista”. Anche in questa seconda edizione i partecipanti si potranno esibire in quello in cui sono più bravi: cantare, ballare, recitare, imitare, eccc. Sarà poi una selezionata giuria a decretare il vincitore. Per partecipare è sufficiente iscriversi presso Ufficio del Turismo in modo del tutto gratuito. Ovviamente anche questo è un evento proposto dalla Pro Loco PerCesana cui ci si può rivolgere per ulteriori informazioni al numero 3791961133. Strettamente legata a questa corrida di Richetto in salsa cesanese ci sarà l’estrazione della lotteria di Ferragosto, sempre a cura della Pro Loco, con ritiro premi solo in presenza.

Cattolici, adesso oltre la testimonianza

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

La GMG di Lisbona ha confermato, ancora una volta, anche se non è affatto una notizia, il
giacimento di valori, di impegno, di altruismo e di cultura che accompagnano le giovani
generazioni cattoliche provenienti da tutto il mondo. E quindi anche dal nostro paese, l’Italia. Un
momento di straordinaria importanza che si ripete periodicamente e che conferma, anche con il
magistero di Papa Francesco, il ruolo che possono avere nella società contemporanea, seppur
molto secolarizzata e laicizzata, i valori cristiani e cattolici.

Detto questo, che non è nient’altro che una fotografia oggettiva e persin scontata, è altrettanto
indubbio che oltre alla testimonianza straordinaria di questi giovani, resta ancora inevasa una
domanda che, almeno per il nostro paese, merita di avere prima o poi una risposta adeguata e
pertinente. Ovvero, quando sarà possibile che questo giacimento di valori, di impegno, di
generosità e di cultura oltrepassano la dimensione testimoniale – peraltro importante e sempre
significativa – e accettano la scommessa e la durezza anche dell’impegno politico diretto? Detto
in altri termini, quando sarà possibile immettere queste “forze nuove” nella concreta dialettica
politica italiana? Certo, forse la domanda è troppo cruda e magari anche mal posta. Ma sarebbe
semplicemente da irresponsabili che una forza del genere, prorompente e carica di valori e di
impegno concreto, si arrestasse di fronte alla politica e alle sue dinamiche perchè ancora vissute
come distinte e distanti dal proprio percorso formativo ed ideale. Certo, non mi nascondo dietro
ad un dito. Partiti personali, partiti senza una cultura politica precisa e definita, partiti fatti da
classi dirigenti improvvisate e rigorosamente ubbidienti e servili non rappresentano un viatico così
entusiasta ed allettante per intraprendere un cammino di impegno politico diretto e militante.
Qualcuno dirà, e anche giustamente, che non è affatto necessario legare l’impegno politico alla
presenza sistematica ed organica all’interno dei partiti. Anche perchè, com’è evidente, si tratta di
partiti che tutto hanno tranne che un profilo politico e culturale accattivante o che siano
particolarmente ospitanti. Perchè o si tratta, il più dei casi, di partiti personali o del capo dove il
filtro è l’adesione totale ed incondizionata ai diktat e ai tic del padre/padrone del partito, oppure
sono articolati in rigide ed impenetrabili correnti organizzate dove l’unico esercizio possibile è
quello di applaudire il verbo o il dogma recitato dal capo corrente di turno.

Però, e proprio di fronte ad un quadro così desolante ed ossificato, forse è giunto anche il
momento per alzare il tiro. O meglio, per fare uno scatto in avanti e un vero salto di qualità. Ben
sapendo che, prima o poi, occorre pur affrontare il nodo della partecipazione e della presenza
nella politica organizzata e nei partiti che restano, bene o male, gli strumenti decisivi ed essenziali
della stessa politica. Anche perchè, ed è appena sufficiente scorrere le diverse fasi storiche del
nostro paese per rendersene conto, il ruolo dei cattolici è decisivo e determinante nella sfera
pubblica quando si accettano sino in fondo, e si fanno i conti, con le dinamiche concrete che
caratterizzano e disciplinano la politica. Sapendo di uscire da una dimensione puramente
testimoniale ma con la consapevolezza e la convinzione di intraprendere un nuovo cammino, o
una nuova missione, per cambiare e migliorare la società con cui occorre pur convivere. E l’intero
magistero dei grandi leader, statisti e testimoni cattolici democratici, cattolici popolari e cattolici
sociali del passato ci spinge a porci questa domanda cercando, al contempo, di dare una risposta
concreta e convincente per oggi. Certo, una risposta adeguata ai tempi e che non sia meramente
nostalgica o passatista. Ma, comunque sia, una risposta che accetti sino in fondo le sfide e le
domande, a volte scomode e a volte complicate e difficili, che la politica pone di fronte a noi di
volta in volta.

Perchè, come diceva un grande leader cattolico popolare a noi giovani negli anni ‘80 durante
lunghi e qualificati corsi di formazione alla politica, “solo quando si passa dalla presunzione della
testimonianza alla crudezza della politica si misura la nostra capacità di saper dare risposte
generali e convincenti ai bisogni e alle domande dei cittadini di una comunità e di un paese”. Quel
leader si chiamava Carlo Donat-Cattin. Ma, ieri come oggi, la sfida è sempre quella. E oggi tocca
ai giovani cattolici saper dimostrare, concretamente, che a quella sfida e a quella domanda, prima
o poi, occorre pur dare una risposta concreta, credibile e convincente.

 

Magliano: Guidare mezzi GTT? Da considerare un mestiere pericoloso


Ne prendiamo atto dopo l’ennesimo episodio, verificatosi sulla linea 4 a Torino: il conducente interviene in difesa del controllore ed è aggredito. Un problema ormai cronico, del quale le Istituzioni devono farsi carico.



Dobbiamo prendere atto che, ormai, autisti e controllori dei mezzi GTT svolgono un mestiere pericoloso. Ci troviamo a commentare l’ennesima aggressione ai danni del personale sui mezzi del servizio di trasporto pubblico: vittime, questa volta, autista e controllore sulla linea 4 a Torino, aggrediti in zona piazza d’Armi, subendo danni fisici (tumefazioni al volto) e alle cose (rottura dei cellulari). Giuste le richieste alla Prefettura e alle Istituzioni di farsi carico di un problema ormai cronico, episodi simili si registrano con una frequenza sconcertante.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

CreaTo di Barbara Lorenzo, gioielli artigianali come omaggio a Torino

CreaTo gioielli è  un acronimo per indicare una linea di gioielli artigianali creati da Barbara Lorenzo, una raffinata e creativa signora torinese.

“Il nome – spiega la sua creatrice – sottolinea in modo piuttosto immediato il legame con Torino, la cui eleganza, sobrietà  e buon gusto ispirano da sempre le mie creazioni.

Alcune di esse sono ispirate al mondo marino come le collane con le conchiglie e le perle di ceramica. Ho scelto la ceramica in quanto si tratta di un materiale speciale, già usato nell’antica Grecia, e di cui mi affascina il fatto che nasca dell’argilla lavorata a mano. Mi piace poter realizzare creazioni che mixano materiali poveri come la corda, la juta e la stessa ceramica per gioielli artigianali che splendono al polso o al collo delle donne”.

“CreaTo nasce in piena pandemia – specifica Barbara  Lorenzo – i tempi erano ormai maturi per lanciare un brand capace di racchiudere e sintetizzare anni di realizzazioni. Con CreaTo arrivo a proporre gioielli artigianali e  sostenibili che non sacrificano il gusto e l’eleganza che mi caratterizzano.

“Oltre alla ceramica – aggiunge Barbara Lorenzo – utilizzomateriali quali il caucciù, l’alcantara, le catene in metallo e, a breve, ho deciso di lanciare una linea totalmente dedicata all’upcycling, legata al riuso di materiali giunti a fine vita a cui io consegno una nuova esistenza”.

CreaTo ha dato vita a una community,  un gruppo Instagram che si chiama CreaTogioielli.

Le creazioni si ispirano alle bellezze della natura e ai magnifici monumenti italiani, ma al mare in particolare, soprattutto l’Adriatico che è  il suo luogo del cuore,  in cui trascorre le estati sin da bambina, dove sono presenti le sue radici materne.

“È  fondamentale non essere alla moda nel senso di non lasciare che la moda ci possegga – spiega Barbara Lorenzo  – ma come ha ben espresso Gianni Versace è  fondamentale “che siamo noi a decidere cosa siamo, cosa vogliamo esprimere con il nostro modo di essere e di vestire”.

Nella collezione di CreaTo realizzata da Barbara Lorenzo dominano due fattori, eleganza e semplicità,  eleganza che, come ben asserisce Giorgio Armani “significa non essere notati, ma essere ricordati”, e semplicità, di cui era icona Coco Chanel, per la quale la “semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”.

MARA MARTELLOTTA

Il Sappe: tavolo permanente sulle criticità delle carceri

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Invito il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ad attivare, da subito, un tavolo permanente sulle criticità delle carceri, che vedono ogni giorno la Polizia Penitenziaria farsi carico di problematiche che vanno per oltre i propri compiti istituzionali, spesso abbandonata a sé stessa dal suo stesso ruolo apicale. La seconda detenuta che ieri sera si è tolta la vita, ad esempio, era arrivata a Torino da Pontedecimo anche perché aveva aggredito il personale per due volte. Una di queste azioni a seguito di sventato suicidio da parte della Polizia Penitenziaria”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, a margine della visita del Guardasigilli oggi al carcere di Torino. “Come sapete, abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato“, commenta amareggiato “la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni”. Capece, polemicamente, si chiede “come mai una donna siciliana di 41 anni, con un figlio di quattro, stava a Torino a più di mille km di distanza e quindi nell’impossibilità di vedere il piccolo. E perché per Cospito si sia mobilitata tutta l’intelligenza italiana e invece per questa povera donna nemmeno un cane. E oggi tutti a dire che non sapevano niente … ipocrisia allo stato puro, visto i centomila garanti, le associazioni, Nessuno tocchi Caino, Antigone ecc ecc che stanno sempre con la lente di ingrandimento sul carcere”. Evidenzia poi che “il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti e sconforta che le autorità politiche, penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti”. Impietosa la denuncia del leader del SAPPE, che si appella al Ministro Guardasigilli Carlo Nordio: “Chiedo al Ministro della Giustizia Carlo Nordio un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese. E’ necessario prevedere un nuovo modello custodiale. Rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. 

Castello di Rivoli aperto a Ferragosto

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea sarà aperto il 15 agosto dalle ore 11 alle 0re 18.

Alle 11, 14 e 16 le Artenaute del Dipartimento Educazione accompagneranno i visitatori alla mostra ” Artisti in Guerra ”

La  Caffetteria osserverà gli stessi orari del Museo.

Idee per #ferragosto

(Facebook Castello di Rivoli)

Fosso nascosto dai rovi… e il signor Giuseppe viene salvato dai vigili del fuoco

Questa mattina l’intervento a Regio Parco

 

Il caso è stato segnalato dal consigliere Pino Iannò di  Torino Libero Pensiero:

 

“Non basta la cattiva manutenzione stradale a provocare danni a carico dei torinesi. Questa mattina in corso Regio Parco 112 quasi all’angolo con corso Mamiani il signor Giuseppe,  ritornando dal cimitero a causa del mancato sfalcio è scivolato in un fosso, che non è visibile, finendo dentro ai rovi pieni di spine. Per fortuna è stato notato da un ragazzo, che ha chiamato prontamente i soccorsi e sono dovuti intervenire, oltre all’ambulanza, anche i vigili del fuoco e l’uomo è stato portato in ospedale e fortunatamente non ha subito fratture. Se non fosse stato notato, sicuramente sarebbe finita peggio e l’operazione di recupero è durata almeno mezz’ora. Regio Parco sta subendo un progressivo degrado e il trincerone come tutta la zona del cimitero sono una foresta amazzonica. Una vegetazione che ha ormai colonizzato i marciapiedi e in alcuni punti rende difficile la visibilità. Vogliamo prendere atto di queste criticità o dobbiamo parlare di “biodiversità” e attendere che qualcuno si infortuni seriamente o ci sia qualche vittima? Oppure dobbiamo occuparci solo del taglio degli alberi di corso Belgio?”