ilTorinese

Camminata al Bialbero e alla cantina di Casorzo

Domenica 23 marzo 

Camminata al Bialbero e Cantina di Casorzo, trekking ad anello organizzato da Cammini Divini di Augusto Cavallo, che dalla cantina di Casorzo porta a Grazzano Badoglio, per poi proseguire verso il famoso Bialbero per una bella passeggiata tra meravigliose colline che da oltre un decennio hanno fatto il loro ingresso nel Patrimonio UNESCO.

Domenica 23 marzo il ritrovo è previsto nei pressi della Cantina di Casorzo a partire dalle ore 13.30, con partenza alle ore 14. Il rientro è previsto intorno alle 17-17.30. Percorso ad anello di circa 12 km tra le splendide colline patrimonio dell’UNESCO su strade sterrate e asfaltate a bassa percorrenza. Dopo la partenza ci si dirigerà verso il centro abitato di Casorzo, costeggiando la chiesa della Madonna delle Grazie, per poi giungere alla chiesa parrocchiale di San Vincenzo. Si uscirà quindi dall’abitato scendendo a fondo valle, fino alla chiesa della Madonna del Cuvo, ormai in stato di abbandono. Da qui si risalirà verso Grazzano Badoglio raggiungendo la Big Bench #91, dedicata ad Alasia, moglie di Aleramo, fondatore del Monferrato, per una prima tappa. Si proseguirà rientrando nel Comune di Casorzo per raggiungere il famoso doppio albero, che è formato da un gelso su cui è cresciuto un ciliegio, che ormai ha un’altezza che supera l’albero che lo sorregge. Ciliegio che con le sue radici riesce a tenersi aggrappato al gelso con forza, facendo in modo di tenersi eretto anche sotto le sferzate del vento. Questo esemplare rappresenta una rarità per via delle dimensioni raggiunte. Si farà una pausa nei pressi del Bialbero per una sessione fotografica, e a seguire si proseguirà su un altro sentiero per poi far ritorno al punto di partenza attraversando vigneti in posizione panoramica. Al termine dell’escursione sarà possibile aderire alla degustazione facoltativa proposta dalla cantina di Casorzo, che comprenderà la visita alla cantina stessa e una spiegazione delle tecniche di vinificazione e di spumantizzazione, a cura del Capo cantina.

Contributo per partecipare all’escursione 9 euro – costo degustazione in cantina 12 euro

Info: Augusto Cavallo (339 4188277) – augusto.cavallo66@gmail.com

Mara Martellotta

Le trasgressioni e la forza di una donna e di una fotografa di guerra

Sugli schermi “Lee Miller” con Kate Winslet

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Elizabeth “Lee” Miller fu musa e amante (di Man Ray), fu modella e fotografa di guerra, fu artista ambiziosa – una leggenda del mondo dell’editoria e della moda racconta che a bella posta si sia messa davanti a un’auto in corsa per essere salvata da Condé Montrose Nast, all’epoca l’uomo più influente di quei mondi; realtà che, nel 1929, ventiduenne, abbia visto pubblicata una sua foto a pubblicizzare degli assorbenti – e donna anticonformista e capace di farsi desiderare, una vita spericolata e avventurosa in un mondo che prevedeva soltanto uomini, e infaticabile, che la vide attraversare le stanze della sede inglese di “Vogue” (in cui s’aggirava il “nemico” Cecil Beaton) come gli scenari di combattimenti (la battaglia di Saint-Malo dopo lo sbarco in Normandia) e i campi di concentramento, a descrivere corpi scheletriti e buttati in orribili mucchi e bambine dagli occhi terrorizzati alla ricerca di una pagnotta di pane (la rabbia successiva quando quelle foto non verranno pubblicate perché ”troppo sconvolgenti”), obbligata a camuffarsi tra le file dei soldati americani le cui gerarchie la respingevano, rifiutando l’idea di una donna al fronte. Una donna dalla giovinezza non facile, la perdita della madre e la coabitazione con il padre, anch’egli fotografo che la usò giovanissima per le sue immagini di nudo, un rapporto per cui qualcuno ha avanzato anche l’idea di violenza. Una donna che aveva come amici Paul Eluard e Picasso e Jean Cocteau, la Dietrich e Colette, con i quali anche collaborò in vario modo, una donna che, arrivata nella casa di Monaco del dittatore tedesco, all’indomani della resa, si fece fotografare da Dave Sherman, collega di “Life”, nella vasca da bagno, in “quella” vasca da bagno, gli stivali usati per mesi a imbrattare di fango il piccolo tappeto e preoccupata che “le tette non si devono vedere, la censura non approverebbe”. Le nozze niente affatto tranquille con Roland Penrose, il bicchiere perennemente in mano e l’immagine di una sigaretta sempre chiusa tra le labbra, un passato che continuava a tormentarla, il sospetto di spionaggio per conto dell’Unione Sovietica, le memorie dettate al figlio Anthony (ne nascerà “The Lives of Lee Miller”), il cancro che la porta via a settant’anni.

Alcuni di questi tratti di vita racconta Ellen Kuras in “Lee Miller”, un racconto frammentato, una sequenza di immagini ed episodi, in ampi flashback, di circa due ore per riempire il volto e il corpo della donna e dell’artista. Forse il tutto si snoda con assoluta tranquillità, troppa, senza che ci siano nel racconto impennate o improvvisi battiti d’ali, tutto resta troppo raccontato, un episodio attaccato all’altro, un ricordo che segue a un ricordo, l’orrore rischia per assurdo di rimanere chiuso in quelle fotografie e di non essere trasmesso appieno a chi lo sta guardando. Si ha l’impressione di déjà vu. Si ha l’impressione – vera – che la volontà prima della Kuras sia stata “rifare” le immagini personali e costruite di Lee, fare un copia e incolla dal passato, giocare con la eccessiva “identificazione” e con una classicità di scrittura (una sceneggiatura rifinita a sei mani) e d’impostazione del progetto che avrebbero dovuto nutrire un ben altro respiro. Il film finisce con l’appassionare a balzelloni, a colpire a tratti, a far amare una donna che ha fatto dell’irruenza e della sfrontatezza la propria ragione di vita.

Irruente e decisa, aspramente testarda, come la sua fotografa, Kate Winslet – candidata ai Golden Globe -, anche in veste di coproduttrice, ha atteso quindici anni perché il progetto si consolidasse e ne fosse a capo la Kuras con cui, nella veste di fotografa, aveva già collaborato nel 2004 per “Se mi lasci ti cancello” – oggi il direttore della fotografia è Pawel Edelman, già dietro la macchina per “Il pianista” di Polanski. Tutta la rabbia, le lotte portate avanti giorno dopo giorno, le risate che precedono il conflitto e le delusioni, i ricordi e le visioni di corpi martoriati e già in putrefazione, il puzzo e l’orrore all’apertura dei vagoni dei treni, il buio degli spazi, la trasgressione delle regole, le trincee e gli scoppi, la volontà a costruire un proprio personalissimo mondo, una vita a repentaglio, le tante testimonianze, l’attrice di “Titanic” e di “Revolutionary Road” e dell’Oscar “The Reader” se li porta al contrario appresso, in maniera autenticamente viscerale, offrendo una delle sue più convincenti interpretazioni (che vale da sola il biglietto). Tutti gli altri compagni di viaggio, pur bravi, inevitabilmente, ridotti a figurine che finiscono per avere un leggerissimo spessore (Alexander Skarsgård, Marion Cotillard, Andrea Riseborough), le restano indietro. “Lee Miller” “è” lei, con la dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, d’essere una delle attrici più affascinanti del nostro tempo.

Guido Giordano: Pinocchio – Il naso assoluto

Lunedì 31 marzo preso il Circolo dei Lettori di Torino sarà presentato il libro di Guido Giordano da Gianni Dotta Presidente di Lettori Cento per Cento, Andrea Pagliardi direttore editoriale de
L’indice dei libri del mese, Giovanni Tesio scrittore, Pompeo Vagliani Presidente della Fondazione Tancredi di Barolo e Dino Aloi editore. Sarà proiettato un video saluto introduttivo di Pier Francesco Bernacchi Presidente della Fondazione Collodi Guido Giordano architetto, artista multitasking e poliedrico. Nel corso della sua carriera ha affrontato il disegno, la pittura, la scultura, la grafica, il fumetto e la vignetta umoristica con elaborazioni che spaziano dal bronzo all’ottone, dal vetro alla ceramica sino alla gomma. Dopo l’esperienza dell’adattamento a fumetto/illustrazione de Les Onze Mille Verges di Guillaume Apollinaire, per cui ha disegnato oltre 250 tavole interamente con la tecnica della biro, piccolo capolavoro ricco di oltre 750 citazioni del mondo dell’arte e della cultura, questa volta l’artista si è cimentato con Pinocchio, testo tra i più stampati e illustrati nel mondo. Una sperimentazione innovativa quella proposta da Guido Giordano che ha realizzato una sua versione di Pinocchio accompagnata da 300 illustrazioni a colori. Il testo è basato su quello originale di Carlo Lorenzini ma spesso ha incursioni dell’autore, segnalate con un carattere di stampa diverso, atte a giustificare la presenza dei disegni che spaziano ben oltre la percezione classica che abbiamo del racconto. L’artista è riuscito a disegnare ciò che la fantasia lo ispirava, seguendo passo dopo passo il racconto, accostandolo a riferimenti e citazioni, riuscendo a realizzare una versione innovativa e divertente. E poi Pinocchio non ha il naso lungo che tutti conosciamo, ma un naso assoluto perchè in grado di percepire sensazioni che solo un ragazzino può cogliere.

Guido Giordano
Pinocchio – Il naso assoluto
Edizioni Il Pennino

Pag. 376 con copertina cartonata


Guido Giordano
Nato a Cuneo nel 1947, laureato in architettura con Carlo Mollino nel 1972.
Tra i numerosi interventi artistici, si annovera la progettazione degli arredi presenti nella Colleggiata di Carmagnola
e nella chiesa di Sant’Ambrogio a Cuneo. Ha realizzato il portale in bronzo per la chiesa Madonna delle Grazie
di Cuneo.

Per sei anni ha collaborato con La Stampa, Stampa Sera e Torino Sette con immagini sulla città di Torino.
Per la rivista Alter Linus ha pubblicato il personaggio “Flappo”.
Ha tenuto mostre a Palazzo Salmatoris in Cherasco e alla Fondazione Peano di Cuneo.
Ha realizzato rilegature moderne per importanti collezionisti torinesi come Livio Ambrogio e Francesco Federico
Cerruti.

La mostra “Un’idea voluminosa”, divagazioni umoristiche sul tema del libro, è stata ospitata dal sistema bibliotecario del Piemonte.
Per l’editore Il Pennino nel 2018 ha realizzato “Les Onze Mille Verges” dal racconto di Guillaume Apollinaire
Si ricorda il suo disegno, collocato nel passaggio tra Palazzo Chiablese e Piazzetta Reale, che illustra i Musei
Reali Torino.

Informazioni
Il Pennino
3356869241
info@ilpenninodinoaloi.it

Scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS

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Alla WINS World International School of Torino si può diventare scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS si trasformerà in una vera e propria base spaziale per accogliere i giovani esploratori del futuro al WINS Science & Tech Day. Dalle 15.30 alle 18.30 bambini e ragazze dai 4 ai 14 anni, insieme alle loro famiglie, avranno l’opportunità di lanciarsi in un‘avventura intergalattica tra scienza, tecnologia, innovazione e creatività. Si tratterà di una giornata gratuita e aperta a tutti, perfetta per avvicinare i ragazzi al mondo della scienza, della tecnologia e dell’esplorazione spaziale attraverso il gioco e la sperimentazione diretta. Come veri astronauti e ingegneri spaziali, i ragazzi potranno sperimentare di persona il fascino del cosmo grazie a molti laboratori interattivi. Dalla simulazione di un lancio sulla Luna, con i visioni VR di IFLY SIMULATOR per rivivere il leggendario viaggio dell’Apollo 11, dal decollo fino al rientro sulla Terra, alla missione Marte con INFINI.TO Planetario di Torino dove i giovani esploratori potranno guidare un rover marziano e raccogliere campioni di suolo alieno, programmare il robottino Cubetto su Marte imparando i concetti base della robotica e del coding, creare una SCRIBBING MACHINE, una macchina che disegna tracciati unici simulando il moto di un satellite nello spazio, e se è vero che non possono esserci viaggi stellari senza un mezzo di trasporto, grazie a BRICKS 4 KIDS i più piccoli potranno dar vita a veicoli spaziali e non con i celebri mattoncini Lego e Duplo, e i più grandi collaboreranno alla realizzazione di un mosaico collettivo diventando ingegneri per un giorno. Spazio anche ai laboratori di robotica e Game Design nei WINS LABS, dove sarà possibile progettare e programmare piccoli robot e programmare ex novo un personaggio dei videogiochi, e poi ancora “Giochiamo con le parole”, una palestra per la mente e per l’apprendimento, e il laboratorio del gruppo Larc realizzato in collaborazione con una psicoterapeuta. Tre sono i laboratori proposti da MU-CH Museo della Chimica, tra quiz ed esperimenti: so-mu-ch explosions, un piccolo esperimento esplosivo da fare in tutta sicurezza e dedicato ai più piccoli; CRAZY ROCKETS, mini gare di razze di carta costruite da piccoli ingegneri e STEAM QUIZ, un gioco a premi in cui diverse squadre si sfideranno a colpi di nozioni scientifiche e colpi di fortuna. Non solo spazio e scienza, ma anche creatività, al WINS Science & Tech Day con due attività dedicate al mondo dei fumetti e dell’illustrazione a cura della scuola internazionale di comics di Torino: dall’ideazione alla realizzazione di un personaggio completo nei suoi equipaggiamenti e abilità, allo sviluppo di una breve storia a fumetti. A seguito della pesca alla cieca di un prologo e di un finale, lo svolgimento interno della storia sarà affidato alla fantasia e alla creatività dei partecipanti.

WINS World International School of Torino – via Traves 28, Torino

Mail: info@worldinternationalschool.com

Tel: 011 1972111

Burocrazia, CNA: 100 semplificazioni per le piccole imprese

 

Costantini: È la principale riforma che serve al Paese

 

Roma – La CNA presenta un pacchetto di 100 proposte di semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese. Una robusta e ampia opera di semplificazione amministrativa e normativa continua a rappresentare una priorità per il Paese, per favorire la competitività, rafforzare la produttività e dare vigore alla crescita. Le 100 proposte sono contenute nel VI Rapporto dell’Osservatorio CNA Burocrazia presentato oggi a Roma, alla presenza del giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese, del presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, e con un videomessaggio del ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

 

LA FORESTA PIETRIFICATA

Sono state numerose le semplificazioni realizzate nel corso degli anni ma imprese e cittadini non avvertono il necessario cambio di marcia, la cattiva burocrazia rimane una foresta pietrificata che penalizza e frena il dinamismo delle imprese. Le 100 semplificazioni contenute nell’Osservatorio non si limitano a segnalare lacci e ostacoli, offrono la soluzione operativa senza pregiudicare le necessarie tutele o abbassare il livello dei controlli puntando a migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Molte delle semplificazioni proposte sono accompagnate da un’analisi dell’impatto economico. Alcune semplificazioni contenute nell’Osservatorio sono di sistema e riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori (dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria) che esprimono circa 830mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori. In termini percentuali l’impatto interessa poco meno del 18% delle imprese attive e del 20% degli addetti. Il Centro studi della CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle 100 proposte può contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e un taglio da 7 miliardi di costi della burocrazia che pesano oltre 43 miliardi l’anno.

 

CAMBIAMENTI A COSTO ZERO

Oltre a ridurre i costi della burocrazia, le 100 proposte della CNA non comportano oneri per le finanze statali, snelliscono il lavoro della Pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico.
Il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, afferma che ‘la semplificazione amministrativa e normativa è la principale riforma che serve al Paese, alle imprese, ai cittadini e alla stessa pubblica amministrazione. Semplificare non significa ridurre controlli e tutele, al contrario rendere più trasparente il rapporto con il sistema burocratico a tutti i livelli assicura una maggiore efficacia delle norme’.

 

‘CNA con l’Osservatorio Burocrazia – sottolinea – offre un contributo al decisore politico nella consapevolezza che il processo di semplificazione è un motore che non si deve mai arrestare. Le 100 proposte che presentiamo oggi si possono realizzare rapidamente senza pesare sui conti pubblici, con consistenti benefici – conclude Costantini – per l’intero sistema economico italiano’.
ALCUNE SEMPLIFICAZIONI CONTENUTE NELL’OSSERVATORIO

Classificazione rifiuto tessile – La mancanza di una chiara definizione di rifiuto tessile spinge le imprese a portare gli scarti in discarica per evitare le sanzioni. Soluzione: con una chiara classificazione invece gli scarti potrebbero essere avviati a riciclo. Per un distretto di 15 piccole imprese significa un beneficio economico fino a 430mila euro l’anno tra costi di smaltimento, risparmio energetico e vendita dei materiali. A livello nazionale uno spreco da oltre 2 miliardi di euro.

 

Industria insalubre – Anche se da 20 anni esiste il codice ambientale, è ancora in vigore un decreto del 1934 che obbliga l’imprenditore a inviare al sindaco, 15 giorni prima di avviare l’attività, una dichiarazione di industria insalubre, che si sostanzia nella presentazione di un modulo e dei relativi allegati che attestino la salubrità dell’ambiente. In caso di abrogazione della dichiarazione, i costi per preparare la documentazione, in media oltre 3mila euro, si ridurrebbero di oltre il 50%.

 

Insegne di esercizio – Posizionare un’insegna può diventare un incubo. Fino a 9 enti coinvolti (Comune, Soprintendenza se l’edificio è storico, ANAS se è vicino a una strada statale, e in alcuni casi anche della Regione), moduli e istruttorie diverse da comune a comune e in base alla zona di insediamento. Il risultato? Un’attesa di 90/120 giorni e costi che possono superare i 1.500 euro. Un’impresa deve poter installare un’insegna senza dover aspettare mesi, semplicemente attraverso una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Suap (Sportello unico attività produttive).

 

Autorizzazione nei porti – Un’impresa che ripara le vele delle imbarcazioni deve essere autorizzata dall’Autorità portuale e inserita in un registro con regole. Ad esempio per lavorare in sei porti dell’Alto Tirreno occorrono le autorizzazioni di 4 autorità portuali con documenti (fino a 20), durata e regole diversi tra loro. Noi proponiamo un’unica autorizzazione valida su tutto il territorio nazionale per almeno due anni.

 

Oltre 50 piattaforme appalti – Per partecipare al mercato degli appalti una piccola imprese si registra in media a 25 piattaforme con una spesa di 5mila euro (200 euro a piattaforma), dedicandovi 5 giorni di lavoro e altrettanti di formazione per replicare gli stessi documenti. Un registro nazionale dei fornitori accreditati e un’unica piattaforma farebbero scendere i costi del 70%.

 

Super Suap – Lo sportello unico attività produttive (Suap), quello per l’edilizia (Sue) e quello ambientale dovevano semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione, ma i procedimenti sono ancora frammentati e articolati (per aprire un forno occorre rivolgersi a sei enti diversi). Con l’accorpamento digitale degli sportelli unici (Super Suap) i tempi di rilascio delle autorizzazioni si dimezzerebbero a 30-45 giorni.

 

Privacy e data breach piccole imprese – Per un fioraio perdere il tablet contenente i dati dei clienti per le consegne (dati non sensibili) può diventare una tragedia, essendo qualificato come data breach. Vale a dire una violazione di sicurezza che comporta la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. La mancata notifica al Garante entro 72 gironi comporta una sanzione. Esentando dall’obbligo di notifica le violazioni minori e di basso impatto, le micro imprese potrebbero evitare spese pari a 500?euro per la gestione del problema, nonché ridurre il rischio di sanzioni per mancata notifica.

 

Rendiconto spese cinema – I produttori cinematografici devono presentare i moduli di rendicontazione delle spese e per le richieste di sostegno in ogni regione dove lavorano. Ma ogni regione o Film commission locale chiede documenti e informazioni diverse (es. firma digitale, firma olografa, cronoprogramma, rendicontazione spese del personale, stipendi, attrezzature, clausole sull’utilizzo di manovalanza). CNA propone l’istituzione di moduli standard e di un unico registro per tutto il territorio.

 

Registro alcool etilico – Le imprese di trasformazione alimentare devono avere il registro per l’utilizzo di alcool etilico ad accisa assolta (già pagata al fornitore) che si traduce in una duplicazione della registrazione dell’accisa con costi fino a 2mila euro l’anno per la tenuta del registro.

 

Imprese orafe – Svolgere attività marginale di compro oro (un volume di attività inferiore al 20% del totale acquistato) comporta molti adempimenti che richiedono 2-3 giorni di lavoro al mese e costi di consulenza tra 500 e mille euro per le norme fiscali e di antiriciclaggio.

 

Start up innovative – Se la Apple fosse nata in un garage in Italia non avrebbe potuto definirsi start-up innovativa. Titolo riservato in via esclusiva alle società di capitali. Allargare le forme societarie per scongiurare di perdere qualche potenziale nuovo Steve Jobs italiano.

 

Rent white list – Per contrastare l’abusivismo, è diventata obbligatoria l’iscrizione al Rent (Registro elettronico nazionale) da parte di taxi e di Ncc. Molti comuni però utilizzano delle specifiche anagrafi per formulare un elenco di operatori del trasporto non di linea, ai fini della percorrenza di corsie riservate e per l’accesso alle Ztl. Per l’iscrizione serve in genere una domanda con allegati, rispettare precise modalità di trasmissione, ecc. Per tale ragione, il Rent potrebbe superare l’iscrizione alle c.d. whitelist (anagrafi comunali), snellendo di molto la burocrazia.

 

Comunicazione delle sovvenzioni pubbliche – La legge impone alle imprese di pubblicare nella nota integrativa di bilancio o sui siti web le informazioni sui contributi pubblici ricevuti sopra una certa soglia. Si tratta di un’inutile duplicazione di dati già disponibili sui siti delle Pubbliche Amministrazioni che li erogano e sul registro nazionale degli aiuti di Stato che, peraltro, espone le imprese a sanzioni minime di 2mila euro. CNA propone di abolire l’obbligo di comunicazione per le imprese che ricevono sovvenzioni.

 

Ispettori centri di revisioni – La difficoltà di reperire nuovi ispettori sta causando un blocco del turnover nel settore delle revisioni, compromettendo l’efficienza del sistema e la sicurezza dei cittadini. CNA propone di razionalizzare le ore di formazione, che da 30 sono passate a 300, e di semplificare il linguaggio dell’esame, rendendolo più chiaro e basato sui contenuti dei corsi di formazione, abbandonando il burocratese ermetico. Mai più esami con domande come: ‘La responsabilità contrattuale consegue alla violazione del dovere di non cagionare ad altri un danno ingiusto o al compimento di un altro atto o fatto cui la legge riconduce un obbligazione V/F’.

 

Codice identificativo nazionale (Cin) – Per contrastare le forme irregolari di ospitalità turistica e favorire il coordinamento dei dati, dal primo gennaio 2025, lo Stato richiede per gli immobili a uso ricettivo il possesso del codice identificativo nazionale (Cin). Tuttavia molte Regioni avevano già provveduto a disciplinare l’attribuzione di specifici codici identificativi con identico contenuto. Da qui un doppione, superabile soltanto con l’adozione di un’unica procedura.

 

 

Via Alfieri, alle Poste per la Festa del papà

Poste Italiane festeggia la Festa del Papà, in calendario mercoledì 19 marzo, con una cartolina filatelica e alcuni annulli dedicati. Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, vuole ricordare in modo originale una giornata particolare.

La colorata cartolina “Cuore di papà” sarà in vendita al prezzo di 1,00€ nei 19 uffici postali della provincia di Torino oltre che nello Spazio Filatelia di Via Alfieri 10.

Nello stesso Spazio Filatelia sarà anche disponibile, dal 17 al 23 marzo, un annullo speciale a datario mobile.

Per qualsiasi informazione o curiosità su tutto il mondo della filatelia è online il sito filatelia.poste.it/index.html.

Il lusso del gusto e dell’accoglienza… nella sua semplicità etica

Marcel Proust narrava : “Portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di madeleine. Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario..” Amabile interpretazione della delizia diviene il senso di queste parole…Un inno di delicata ammirazione che definisce il gusto come l’elevazione del piacere e di tutto ciò che esso può sussurrarci.… Mangiare è incorporare un territorio, è, che lo vogliate o no, un buon piatto, scoperta, brivido, stupore, sogno, prodigio, affinità, adorazione, qualità… e la capacità di saper scegliere nella delizia del panorama gastronomico… Se non fosse tutto questo, si chiamerebbe solo cibo. Pensateci bene: le ore più belle della nostra vita sono in gran parte collegate, con un legame più o meno tangibile, a un qualche ricordo della tavola e dell’ambiente che ha saputo ospitarla. Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco appartenente a coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. Tutto questo ci insegna quindi anche la morale del cibo, della sua qualità e del suo valore.

Quante le citazioni, nel corso dei secoli, legate al cibo e alla cultura del gusto.? innumerevoli. Da qui riusciamo a comprendere come sia variegato e importante il pensiero dedicato all’alimentazione, all’approccio con l’alimento. Ci si nutre molto spesso solo per sfamarsi, ma ci si dimentica di nutrirsi per salvaguardare innanzitutto il nostro corpo e la nostra mente, perché la cultura dell’essere passa anche da qui. Per cui cibo, salute e ambiente sono strettamente connessi. Un’alimentazione più sana e sostenibile ha effetti positivi sul nostro corpo, come del resto anche l’ambiente dove la si consuma. Non c’è niente di meglio che trascorrere dei momenti in compagnia di amici, colleghi di lavoro e perché no, persino da soli, in un ambiente spazioso e funzionale, confortevole e perfettamente idoneo alle nostre esigenze.

Ci sono milioni di italiani e di stranieri, più o meno frenetici, che escono per andare a pranzo o per sorseggiare un aperitivo di fine giornata. Trasportati dalla curiosità di conoscere e sperimentare necessitano di un luogo dove poter entrare senza dover troppo pensare di aver fatto la scelta giusta su quel luogo di ristorazione, quello che dovrebbe divenire il miglior posto per loro. Un pubblico che si identifica in svariate fasce: dalla mamma che esce con il suo bambino a passeggio, agli studenti che cercano un posto dinamico per rifocillarsi ma anche per conversare e studiare con i propri amici, al funzionario di banca, alla commessa, all’imprenditore, al professionista stacanovista che brama una location dove mangiare velocemente senza spendere troppo, nel piacere però di un sano relax che possa offrigli ciò di cui davvero necessita il suo stomaco e il suo spirito.

Fra tutti questi personaggi, si lega un comune denominatore : agio e qualità. Cresce in loro l’attenzione verso gli ingredienti e al valore delle materie prime. Diviene quindi una chiave di lettura il poter contare su menù specifici per intolleranze e allergie e per il semplice desiderio di soddisfare tutti i tipi di gusti o quasi. Nasce per questo, nel cuore di Torino, il C’ENTRO FOOD GARDEN (via Arcivescovado 2 – 011.4174684 – info@italiantastesrl.com). Un’oasi di piacere, gusto, qualità e comunicazione. Non lo si può proprio definire un semplice luogo di ristorazione, o meglio, la semplicità in questo caso prende il suo punteggio di forza per la sua unicità a 360°. Potremmo denominarla forse come “la belle maison du monde”, dove ognuno di noi, straniero e non, può davvero navigare nell’appagamento e nella delizia del proprio piacere Colazione, pranzo, caffè e aperitivo divengono le soluzioni vincenti per grandi e piccini.

C’entro Food Garden è sicuramente un punto di ristoro innovativo, studiato accuratamente per le esigenze di un pubblico dinamico e spiritoso, un punto di ritrovo molto arioso , versatile e funzionale, studiato con elementi strutturali e di arredo all’avanguardia, con sedute comode e tavoli capaci di ospitare da un tête à tête a un momento conviviale, una casa ariosa e accattivante nella quale sostare senza noia, una serra artificiale che accarezza lo spirito di chi ne rimane attratto al primo impatto. Le sale da pranzo sono open space, ventilate e senza odore. Sono l’ambiente ideale per condividere il pasto con la famiglia e gli amici, creando un’atmosfera accogliente, perfetta per stare in piena comodità. Il colore verde impera sulle pareti con le gradazioni e le sfumature della natura che donano a questa location grazia e rilassatezza, mentre le sedute comode in midollino sussurrano all’ambientazione un nonsochè di coloniale. L’impatto è comunque internazionale, capace davvero di ospitare e soddisfare un pubblico proveniente da ogni dove, offrendo ad esso, oltre che una location davvero confortevole, anche una posizione geografica ottimale, nel cuore di una città meravigliosa, adiacente ai punti di interesse più famosi e caratterizzanti. Progettato minuziosamente da esperti del settore della ristorazione, al C’ENTRO FOOD GARDEN nulla è lasciato al caso. Inoltre la struttura e il suo staff sono anche in grado di organizzare eventi personalizzati sul posto, capaci di rendere davvero ottimale e originale ogni tipo di occasione conviviale, senza dimenticare la possibilità di gestire catering esterni, take away e delivery.

E’ una ambientazione questa destinata alla coltivazione del gusto e alla conservazione del suo piacere naturale, perché crea, mantiene e raccoglie la qualità dei suoi prodotti assolutamente sostenibili, selezionati per linee guida nutrizionali, offrendo oltretutto un rapporto di qualità/prezzo eccellente. Un vero tesoro di qualità e virtù. E’ praticamente finita l’era del “mangio ciò che voglio”, perché una cattiva alimentazione è pericolosa quanto il fumo, sebbene non ci sia la stessa consapevolezza nell’assumere abitudini alimentari sbagliate. Proprio per questo motivo lo staff di C’ENTRO FOOD GARDEN, ha affinato menù molto centrati sull’argomento, che vanno seguendo la stagionalità degli ingredienti, frutto di un’accurata ricerca sul territorio. La cosa assolutamente unica è che il servizio offre un panorama davvero eclettico di varietà gastronomiche, con il supporto di un team giovane e dinamico che al momento è in grado di improvvisare le tavolozze culinarie più disparate nel rispetto dei gusti di ognuno, esibendo il cibo a vista e disponendolo con autenticità e cura, supportato anche da tempi di breve attesa. I piatti più gettonati sono la verza, il cavolo nero, il cavolo rosso, il radicchio, le carote e i fagiolini in salsa di soia, i finocchi, gli spinaci , le cime di rapa alle mandorle tostate, la caponata siciliana, il ratatouille di verdura, la zucca ecc.. Per non parlare del salmone affumicato, il pollo grigliato in crosta di sesamo, le polpette al sugo, il pollo al curry e alle mandorle, il pollo con crema di zucca, il pollo ai peperoni… Torte salate (più di 20 gusti differenti) e torte dolci, un po’ come quelle che faceva la nonna, che certo non cucinava torte industriali ma si deliziava con uova fresche di galline allevate a terra e di limoni raccolti dall’albero in giardino. Frutta, verdura e i suoi centrifugati sono fatti al momento.

E poi ancora il flan di spinaci, di zucca, i formaggi, le uova sode, filetti di tonno , il riso basmati, il riso nero, venere e il riso integrale… Ed infine gli ingredienti fondamentali : qualità, cortesia e uno chef davvero eclettico sempre pronto a soddisfare personalmente il suo pubblico con passione e dedizione. C’entro Food Garden è un brand eccellente , gestito magistralmente da Roberto e Alessandro Garosci, che con grande esperienza ormai, hanno saputo coniugare eccellenza e professionalità con amore, impegno e stile. Qualità ormai sempre più rare, in una società ormai incapace di lavorare con etica, impegno e dedizione, dilaniata purtroppo dalla globalizzazione dei cibi, non curante di quella educazione alimentare e non solo, che disegna ormai la ristorazione come una banca indigesta di numeri, ma non di valori, addirittura da gustare… Il progetto di C’entro Food Garden fa quindi la differenza, ed è proprio quella la filosofia vincente che lo rende accogliente e unico, in grado quindi di offrire una cucina assolutamente naturale, con sapori e ricette capaci di soddisfare i gusti di tutti, alleggerendo i piatti per renderli digeribili anche dallo stomaco delicato dell’avventore del Terzio Millennio. Menù quindi di uno spirito allegro e oculato per il C’entro Food Garden è : “risotto di cultura, grigliata di nozioni con contorno di coscienza e dessert a base di sapere…”, della serie…dimmi cosa mangi, dove mangi e ti dirò chi sei! C’ENTRO FOOD GARDEN : Ci entro ? Si assolutamente.

MONICA DI MARIA CHIUSANO

Il Consiglio regionale accelera sulle leggi. Nicco: “Presto sei norme in aula”

Si è svolta oggi una riunione congiunta tra la Conferenza dei Capigruppo e gli Uffici di Presidenza delle sette Commissioni regionali, convocata dal Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, per dare nuovo impulso all’attività legislativa.

“L’incontro è stato estremamente produttivo – ha dichiarato Nicco – e ho chiesto ai Presidenti delle Commissioni di dare assoluta priorità all’attività legislativa rispetto ad altre iniziative, come audizioni, informative e sopralluoghi. Ho sollecitato la definizione di tempi veloci per completare l’iter dei progetti di legge attualmente in esame nelle varie Commissioni”.

Grazie alla disponibilità e alla collaborazione dei Presidenti delle Commissioni è stato possibile individuare tempi aggiuntivi e incrementare il numero di riunioni calendarizzate. A fronte di ciò vi è già un impegno a portare a termine in brevissimo tempo ben sei norme, attualmente in discussione, che potranno così approdare in aula: dai rifiuti speciali, alla sicurezza stradale, alle attività estrattive, all’attività dell’IRES, ai beni confiscati alle mafie.

“La prima – evidenzia Nicco -, il disegno di legge n. 45 sulle truffe affettive, a prima firma del consigliere Magliano, sarà verosimilmente discussa già martedì prossimo”.

La prossima settimana si tornerà a legiferare su un provvedimento interamente prodotto dall’Assemblea.

“Voglio ringraziare tutti i Capigruppo ed i presidenti di Commissione per la grande disponibilità e consapevolezza dimostrata – ha concluso il Presidente –. È fondamentale che il Consiglio regionale proceda con determinazione, dando la giusta priorità all’attività legislativa per rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio”.

Bambina nascosta in una busta per essere venduta, a Torino arrestati i genitori

I genitori di origini marocchine, sono stati arrestati dalla polizia a Torino accusati di avere portato illegalmente in Italia dal Marocco in una busta della spesa una neonata, nata nel mese di agosto, si ipotizza per essere poi venduta.

Sono state arrestate altre due persone, marocchine, accusate di favoreggiamento. Secondo gli inquirenti avrebbero nascosto in casa la bimba, pur sapendo che si trovava in Italia illegalmente, arrivata a ottobre su una nave da Tangeri.

Italia Viva lancia “BAstage”: le proposte per contrastare la precarietà giovanile

Il gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha ospitato “BAstage”, le proposte di Italia Viva contro la precarietà lavorativa dei giovani. Il pacchetto di proposte legislative, presentato ieri in Sala delle Bandiere, punta a contrastare una delle emergenze più critiche della Regione Piemonte: l’alto tasso di disoccupazione giovanile e i bassi redditi, che ostacolano la costruzione di un futuro stabile per le nuove generazioni.

“La nostra regione registra una disoccupazione giovanile più elevata rispetto alle grandi regioni del Nord, e oggi meno di un’assunzione su tre riguarda gli under 30” – ha dichiarato la consigliera regionale Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa per il Piemonte) durante la conferenza stampa di presentazione delle proposte di legge. “Questi dati dimostrano l’urgente necessità di politiche mirate a favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro”.

Alla conferenza stampa erano presenti il vicepresidente di Italia Viva, il senatore Enrico Borghi, e la presidente regionale del partito, la senatrice Silvia Fregolent, insieme a rappresentanti di associazioni giovanili. Proprio la senatrice Fregolent ha illustrato i contenuti principali delle quattro proposte di legge, panciate a Roma il 5 marzo scorso:
• Abolizione dei tirocini extracurricolari per evitare il loro utilizzo come forma di lavoro non retribuito;
• Regolamentazione dei tirocini curricolari, con una durata massima dai 3 ai 6 mesi, un’indennità obbligatoria di almeno 350 euro al mese e la copertura assicurativa INAIL;
• Dimezzamento dell’IRPEF per i lavoratori tra i 25 e i 35 anni;
• Reddito di formazione fino a 1.500 euro al mese per i giovani under 35 disoccupati che scelgono di frequentare corsi di formazione professionale o universitari.

Chiara Costumati, studentessa lavoratrice intervenuta all’evento, ha raccontato le difficoltà di chi studia lontano da casa “Studiare come fuori sede è possibile solo per chi ha una famiglia abbiente in grado di mantenerti alle spalle. Persone come me si alternano tra università e lavoretti nel fine settimana. Serve un impegno per garantire pari opportunità a tutti i giovani, indipendentemente dalle condizioni economiche”.

Il senatore Enrico Borghi ha sottolineato l’importanza dell’occupazione giovanile e femminile per la crescita del Paese: “Se l’Italia rinuncia all’occupazione di giovani e donne, si condanna a non crescere. Senza il contributo al PIL dato dal PNRR, l’Italia sarebbe già in recessione. Serve che la politica si occupi dei giovani, perché solo investendo su di loro possiamo costruire un futuro più solido per l’Italia”.

Nel corso della conferenza, la consigliera Nallo ha posto l’attenzione anche sulla questione dell’occupazione femminile a Torino. “La nostra città è scesa dal quarto al sesto posto tra le grandi aree metropolitane per tasso di occupazione femminile”, ha evidenziato. “La Giunta regionale continua a ignorare il problema, limitando il ruolo delle donne alla sola dimensione familiare, senza introdurre politiche efficaci di conciliazione vita-lavoro”.

Il gruppo Stati Uniti d’Europa promette di portare il dibattito in Consiglio Regionale, con l’obiettivo di promuovere misure concrete per garantire stabilità occupazionale ai giovani e alle donne, rendendo il Piemonte un territorio più attento alle nuove generazioni.