Un drammatico incidente ferroviario è avvenuto dopo la mezzanotte nella stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria Torino-Milano. Sette operai sono stati investiti da un treno passeggeri vuoto, fuori servizio che viaggiava in direzione di Torino. Dei sette operai travolti che stavano eseguendo lavori sui binari cinque sono morti. I due sopravvissuti sono stati trasportati all’ospedale di Chivasso dove stato di choc, è ricoverato anche il macchinista del treno. Le vittime stavano sostituendo un tratto di binari ed erano dipendenti di una ditta esterna alle Ferrovie dello Stato.
Un incidente mortale ha avuto come vittima un giovane motociclista diciottenne. È da chiarire la dinamica su cui indagano le forze dell’ordine. Pare che il giovane centauro abbia fatto tutto autonomamente andando a schiantarsi contro una ringhiera sul lato della strada a Sagliano Micca, nel Biellese, lungo un rettilineo. Inutili i soccorsi del 118 giunti sul posto, il giovane è deceduto per le gravi ferite.
In riferimento a quanto accaduto ieri nel proprio stabilimento di Venaria Reale Lighting, Marelli informa che la produzione è ripresa regolarmente già nel corso del pomeriggio.
Si è trattato di alcune fiamme, probabilmente causate da un corto circuito, che hanno riguardato esclusivamente tre uffici direzionali al primo piano.
Non si sono registrati danni a persone.
Traffico ferroviario sospeso tra Settimo e Chivasso
- Tra Settimo e Chivasso
Sulla linea convenzionale Milano-Torino, la circolazione ferroviaria è sospesa tra Settimo e Chivasso per gli accertamenti in prossimità di Brandizzo da parte delle Autorità competenti.
I treni Regionali delle linee Torino-Milano, Sfm2 Pinerolo-Chivasso, Torino-Aosta, Biella-Torino E Chivasso-Alessandria subiranno ritardi e cancellazioni e sono sostituiti da un servizio bus attivo tra Torino Porta Nuova e Chivasso e tra Chiasso-Brandizzo e Settimo. I treni Intercity tra Milano e Torino subiscono cancellazioni, limitazioni di percorso e sostituzioni con bus.
La circolazione sulla linea ad Alta Velocità è regolare.
In mostra all’ “Ufficio del Turismo” di Sauze d’Oulx, l’intensa narrazione pittorica del torinese Claudio Campini
Fino al 17 settembre
Sauze d’Oulx (Torino)
La pittura come coraggioso racconto di sé. Come emotiva confessione dell’ “io” più profondo narrato in contesti astratti (ma non solo) dove segno e colore si fanno voce inquieta e inquietante di esistenze spesso costrette nella routine del vivere quotidiano a immaginare di dover scegliere fra due opposti che opposti non sono. Il “coraggio” e la “paura”. “Oro” e “Nero”. Non realtà totalmente “altre” o sentimenti paralleli fra loro, sul cui possibile ipotetico incontro meglio non giocare un centesimo che sia uno, ma assidue compagne di strada, da tenere addosso e per mano con giusta considerazione, saggezza e tenace pacatezza. “Anche il coraggio è fatto di paura”: su questa ferma convinzione – fortemente espressa, in ogni tempo, da non pochi “grandi” della storia – trovano vita e diventano storie di “cuore”, “ragione” e “anima” gli acrilici (una ventina) esposti, fino a domenica 17 settembre prossimo, presso il salone espositivo dell’ “Ufficio del Turismo”di Sauze d’Oulx, dal pittore torinese Claudio (Claude) Campini, che già in precedenza, aveva realizzato un’analoga personale, sempre a Sauze, nella suggestiva location dello “Scacco Matto” di Paola Debili.
Non un’improvvisa (né tantomeno improvvisata) “folgorazione sulla via di Damasco”, la passione per la pittura, per Campini, ha radici ben profonde nel tempo. E per varie ragioni, motivazioni anche professionali. Ma esplode, in tutta la sua concretezza e nelle sue giuste esigenze di raffronto espositivo, solo di recente. “E’ solo nel 2018, al termine della mia vita professionale – ricorda il pittore – che decido di dedicarmi in toto a sviluppare quell’amore per segni e colori portato avanti da sempre, dedicandomi completamente al ‘mestiere’ del dipingere, con la volontà di sviluppare in particolare, oltre all’immagine, idee che siano ‘idee creative’”.
Idee specchio del reale, frutto di contesti sociali su cui confrontarsi e dialogare e aprirsi al mondo. Il colore è il grande protagonista delle sue tele. Grigi, neri, gialli luminosi si contendono, in grumosi grovigli materici, spazi di tela su cui la cifra stilistica riporta alle grandi lezioni dell’espressionismo astratto e informale non meno che a certe intuizioni arrivate dall’attenta osservazione e ammirazione per quei color field paintings espressioni di “avanguardie” novecentesche (Mark Rothko su tutti) sul cui tracciato Campini muove il suo attuale percorso creativo, per “raccontare, senza la pretesa di essere compreso, l’importanza del coraggio”. Coraggio “fatto anche di paura”. Come scriveva Oriana Fallaci, ricorda Campini, nel suo celebre “Insciallah”, ambientato ai tempi della guerra civile in Libano negli anni ’80, durante l’intervento delle forze internazionali, cui partecipò anche l’Italia. Romanzo corale, ma soprattutto “storia di coraggio”.
“La prova che senza il coraggio – sottolinea il pittore – non fai nulla, che se non hai coraggio nemmeno l’intelligenza ti serve. Il coraggio ha molti volti, il volto della generosità, della curiosità, della necessità, dell’orgoglio, della disperazione perfino della ‘paura’ cui rimane sempre legato da un vincolo quasi filiale”. E conclude: “Nei protagonisti di quel romanzo ci siamo noi tutti, donne e uomini, quelle e quelli, ad esempio, che hanno avuto il coraggio di affrontare la pandemia e le sofferenze derivatene, portandosi dietro lo zaino ‘nero’ della paura”. “Nero” e “Oro”. L’ “oro” della sfera che sorge e sferza il “nero” del cielo o il contrapporsi dei ruvidi grovigli “gialli”e “grigi” e “neri” de “Il coraggio e la paura”, fino all’esplosione salvifica di skylines urbane capaci di aprire spazi d’azzurro in cieli ancora nuvolosi e mitigare il grigiore terrifico di oceani infernali, oscuro imbuto di disperse speranze. Campini ci apre il libro dei suoi “sogni” e delle sue emozioni. Cosa non semplice. Perché “ci vuole un sacco di coraggio – com’ebbe a dire la grande scrittrice statunitense, Erma Bombeck – per mostrare i tuoi sogni a qualcun altro”.
Gianni Milani
“NERO E ORO. Anche il coraggio è fatto di paura”
“Ufficio del Turismo”, viale Genevris 7, Sauze d’Oulx (Torino); tel. 0122/858009 o www.comune.sauzedoulx.to.it
Fino a domenica 17 settembre
Orari: tutti i giorni, 9/12 e15/18
Nelle foto:
– Claudio Campini
– Claudio Campini: “Città dorata”
– Claudio Campini: “Il coraggio e la paura”
– Claudio Campini: “Notte di coraggio”
Opere dell’ingegno e delle arti, un’avventura in bicicletta per la lotta ai tumori
Si concluderà a Torino il 10 settembre l’edizione 2023 di un eccezionale progetto ciclistico, la “Pontedera – Lingotto” promosso in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), il Politecnico di Torino e il Touring Club Italiano. Questa iniziativa unisce passione, impegno sociale e scoperta del patrimonio italiano in un’avventura senza precedenti.
In un’epoca in cui la salute e il benessere assumono un ruolo centrale nelle nostre vite, la ciclomobile diventa una metafora di speranza e resilienza. Il progetto si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza della prevenzione e della ricerca oncologica, promuovendo nel contempo un approccio attivo e sostenibile alla scoperta del nostro Paese.
Partendo da Pontedera il 31 agosto, un nutrito gruppo di “ciclisti”, seguiti da un team di supporto dell’Associazione “La Storia in Bici”, che da anni promuove la cultura e la storia attraverso la passione per la bicicletta, intraprenderà un emozionante viaggio attraverso alcune delle regioni italiane più affascinanti. 1000 chilometri, 10 tappe, per attraversare 6 Regioni e 100 Comuni e località per incontrare comunità locali, appassionati delle due ruote, esperti e sostenitori dell’iniziativa, in questa edizione dedicata alla scoperta dei principali protagonisti dell’ingegno, dell’industria e della tecnologia, toccando con mano i prototipi che hanno fatto grande il nostro Paese e lasciato un segno indelebile tutto italiano, nella cultura e nella storia. Una profonda riflessione intorno alle origini dei miti della tecnologia e dell’innovazione che, con la leggerezza di un viaggio su due ruote, ha l’obiettivo di riscoprire e valorizzare personaggi e luoghi che hanno affermato i marchi e i prodotti del “made in italy” nel mondo. Un percorso studiato per essere alla portata di tutti, con il filo conduttore rappresentato dallo stile e dalla creatività che, dalla fine dell’Ottocento, hanno reso grande l’Italia.
Il Politecnico di Torino, accreditata dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, si unisce a “La Storia in Bici”: in occasione dell’ arrivo dell’ultima tappa a Torino il 10 settembre, sarà inaugurata la mostra allestita presso il Castello del Valentino “Biciclette Politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali” curata dal professor Claudio Germak e presentato l’omonimo volume di Vittorio Marchis.
La LILT, con il suo costante impegno nella lotta contro i tumori e nel sostegno ai pazienti e alle loro famiglie, sarà il prezioso partner sociale in questa avventura. Grazie alla sua esperienza e dedizione, si pedalerà su una strada di consapevolezza, cambiamento e speranza per un futuro migliore.
Il Touring Club Italiano, noto per la sua dedizione nella scoperta e tutela del patrimonio culturale e naturale del nostro Paese, supporterà l’itinerario del viaggio, in questa esperienza autentica alla scoperta delle meraviglie italiane che coniuga attività fisica, cultura, conoscenza, tecnologia, cibo, musica, arte. In definitiva, il buon vivere.
Anche in questa edizione 2023 la Polizia di Stato accompagnerà il gruppo della “PO-LI23”, per vegliare sulla sicurezza dei partecipanti e sul rispetto delle regole lungo le strade d’Italia e delle norme del Codice della Strada. Un ulteriore, prezioso contributo che, grazie al reparto Polizia Stradale, arricchisce la campagna di educazione stradale e promuove la consapevolezza dei pericoli derivanti da condotte scorrette e pericolose.
Durante il percorso, gli appassionati di ciclismo, sostenitori della causa e chiunque voglia unirsi al gruppo per pochi km o per una tappa, sarà il benvenuto. L’invito è esteso ai media e agli influencer che vogliano condividere una storia di impegno sociale, scoperta e avventura: “La Storia in Bici”.
Le tappe della Po-Li23:
Ven 01/09 PONTEDERA – RUFINA
Sab 02/09 VICCHIO – SASSO MARCONI
Dom 03/09 BOLOGNA – MODENA
Lun 04/09 CARPI – MONTECCHIO MAGGIORE
Mar 05/09 VALDAGNO – PERGINE VALSUGANA
Mer 06/09 TRENTO – RIVA DEL GARDA
Gio 07/09 SALÒ – BRESCIA – BERGAMO
Ven 08/09 BERGAMO – VARESE – CITTIGLIO
Sab 09/09 VERBANIA – OMEGNA – BIELLA
Dom 10/09 BIELLA – IVREA – TORINO
Rinnovata la passerella della stazione di Chivasso
La storica passerella pedonale della stazione di Chivasso è completamente rinnovata. L’apertura al pubblico è avvenuta questa mattina alla presenza dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco, Claudio Castello, e dei referenti di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) rappresentati da Daniele Mari, responsabile della Direzione Infrastrutture del Piemonte.
La nuova opera realizzata da RFI, che sovrasta la linea ferroviaria Torino-Milano, riveste una notevole importanza logistica per la città, permettendo un più agevole collegamento tra via Caluso e via Clara.
L’investimento complessivo per l’opera è di circa 2,5 milioni di euro.
La passerella metallica è stata radicalmente rinnovata e adeguata agli standard di sicurezza di RFI con l’aggiunta di un nuovo pilastro in corrispondenza dell’area dello scalo ferroviario, lato via Caluso, e dotata di moderni impianti di illuminazione Led.
Durante i lavori, che nei mesi scorsi hanno richiesto anche la sospensione della circolazione ferroviaria, sono stati effettuati interventi di manutenzione, ripristino e consolidamento alle scale in muratura.
Per garantire l’accessibilità a tutti i passeggeri, nei prossimi mesi RFI provvederà a installare due ascensori in corrispondenza delle scale.
Controlli in Barriera: identificate 244 persone
Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dalla Polizia di Stato nel quartiere Barriera di Milano che nelle ultime settimane ha consentito di registrare i seguenti risultati:
ü sono state identificate 244 persone di cui 169 stranieri;
ü sono state denunciate 7 persone;
ü sono stati arrestati 2 soggetti con ordine di carcerazione;
ü sono stati controllati 11 esercizi pubblici e sanzionati per 4.000 euro;
Con l’ausilio della Polizia Municipale sono stati controllati diversi locali in via Cimarosa e via Spontini a seguito dei quali, in una pizzeria, è stata verificata e sanzionata la violazione dei sigilli apposti alle strumentazioni musicali e di filo diffusione alla quale è conseguita la denuncia del titolare e l’apposizione nuovamente dei sigilli. Mentre, in un bar della zona è stato sottoposto a sequestro una soundbar, strumento idoneo a riprodurre musica ad alto volume.
In due minimarket di via Montanaro e via Martorelli sono stati rinvenuti prodotti con ingredienti e indicazioni non in lingua italiana e alimenti scaduti e in collaborazione con i Carabinieri del NAS venivano comminate sanzioni per un totale di 4 mila euro.
Nel corso di uno degli ultimi controlli la volante ha notato un soggetto bivaccare sui gradini nei pressi di alcuni distributori automatici di c.so Giulio Cesare. Alla vista degli operatori l’uomo, un marocchino quarantenne, si presenta da subito molto nervoso. A seguito di approfonditi accertamenti risulta, infatti, a suo carico un ordine di esecuzione per la carcerazione con una pena residua da scontare di 4 mesi di reclusione.
Il giorno successivo, intorno alle 22.00, nei pressi di via Montanaro angolo via Baltea, gli agenti sottopongono a controllo i presenti in strada. Alcuni di questi, privi di documenti, vengono accompagnati in Questura per l’identificazione e per uno di loro, un cittadino mauritano, con ordine di carcerazione per l’espiazione della pena della detenzione di quasi 3 anni per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, si sono aperte le porte del carcere “Lorusso e Cotugno”.
Gli altri 4 soggetti, tutti irregolari sul territorio nazionale e provenienti da Algeria, Egitto, Senegal e Gambia, sono stati muniti di espulsione del Prefetto con ordine di allontanamento dal territorio nazionale entro 7 giorni.
+Europa: “Euro 5, Giunta Cirio responsabile”
“REGIONE PIEMONTE COLPEVOLIZZA EUROPA, MA UNICI RESPONSABILI LORO STESSI!”
“La confusione della Giunta regionale del Piemonte, la regione più inquinata d’Italia, sui provvedimenti sullo stop ai mezzi Euro5 è lo specchio del pressappochismo col quale viene governata la nostra Regione. Non riconoscono di non aver promosso azioni di transizione prima del provvedimento che loro stessi hanno adottato. Come sempre, la buttano in caciara dando colpa alla cattiva Europa anziché a loro stessi.” Lo scrive sul suo account Facebook Flavio Martino, Coordinatore regionale del Piemonte di +Europa.