ilTorinese

Atp Finals: a Candiolo nuovo ecografo 3D

ACQUISTATO GRAZIE ALLA CAMPAGNA “UN ACE PER LA RICERCA” DI INTESA SANPAOLO.

L’iniziativa, lanciata in occasione delle ATP Finals 2022 da Intesa Sanpaolo e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha permesso di destinare 80.000 euro all’Istituto di Candiolo-IRCCS per l’acquisto di un innovativo Ecografo 3D. “Un Ace per la Ricerca” si rinnova anche quest’anno con l’obiettivo di finanziare l’acquisto di un Microscopio Blu. Intesa Sanpaolo contribuisce al progetto donando 100 euro per ogni Ace messo a segno dai finalisti nelle prossime Finals di Torino, che diventano 200 in occasione della finale. Chiunque potrà supportare l’iniziativa attraverso la piattaforma ForFunding.

Candiolo, 7 novembre – È stato inaugurato all’Istituto di Candiolo-IRCCS da Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, un macchinario innovativo, un Ecografo 3D acquistato grazie ai fondi raccolti durante le Nitto Atp Finals 2022 con l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca”, lanciata insieme alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Il nuovo Ecografo migliora significativamente la diagnosi del tumore alla prostata, perché unisce le immagini della risonanza magnetica con quelle ecografiche per eseguire la Fusion Biopsy della prostata. Grazie alla visione del tessuto tumorale differenziato dal tessuto sano, esegue una chiara mappatura dell’organo e di conseguenza migliora la precisione dei prelievi necessari ad una corretta diagnosi. La biopsia con fusione, concentrando i prelievi sulle zone sospette, aumenta l’accuratezza diagnostica. L‘incontro è stato anche l’occasione per annunciare i nuovi obiettivi della partnership, che si rinnova in occasione delle Nitto Atp Finals 2023, di cui Intesa Sanpaolo è Host Partner. Ancora una volta il grande appuntamento internazionale di tennis diventa l’occasione per unire le forze e mettere a disposizione di medici e ricercatori di Candiolo le migliori tecnologie da mettere al servizio dei pazienti. Quest’anno l’obiettivo della campagna “Un Ace per la Ricerca” è acquistare un “Microscopio Blu”, uno strumento a scansione laser in grado di rivoluzionare la diagnosi oncologica, i processi chirurgici e le attività di ricerca per tutte le patologie tumorali, in particolare quelle urologiche. L’iniziativa si inserisce nella campagna della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro “Life is Blu”, per sostenere la lotta contro i tumori maschili. Stefano Barrese ricevuto da Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione, e da Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione ha potuto visitare i nuovi reparti messi a disposizione dell’Istituto di Candiolo-IRCCS dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, insieme ad Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo. Ha inoltre visitato, una delle sale operatorie multimediali, dove Felice Borghi, Direttore della Chirurgia Oncologica, ha illustrato le caratteristiche del Microscopio Blu, oggetto della campagna “Un Ace per la Ricerca” di quest’anno. Per Allegra Agnelli: “La collaborazione con Intesa Sanpaolo è ormai consolidata e preziosa. Grazie alla campagna “Un Ace per la Ricerca”, che portiamo avanti insieme e che si rinnova anche quest’anno, l’Istituto di Candiolo-IRCCS può curare sempre più persone e farlo sempre meglio. E’ un’iniziativa speciale, con un obiettivo importante: sostenere concretamente la cura e la ricerca sul cancro durante un evento internazionale”.

Fine vita, Ass.Coscioni: “Attendiamo avvio discussione”

 La Regione Piemonte dichiara ammissibile la proposta di legge popolare “Liberi Subito”

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Dopo l’esito positivo del controllo delle oltre 11.000 firme da parte del Consiglio regionale del Piemonte, che ha certificato il raggiungimento della soglia necessaria al deposito della proposta di legge sul “suicidio assistito” Liberi Subito, è arrivata nelle scorse ore anche la comunicazione della ammissibilità della proposta elaborata dall’Associazione Luca Coscioni da parte della Regione. Il testo mira a definire tempistiche e procedure certe per le persone malate in possesso delle condizioni dettate dalla Consulta con la sentenza 242/2019, evitando loro anche un calvario giudiziario quando ostacolate da ostruzionismi delle aziende sanitarie locali, come avvenuto in queste giornate nel Lazio a Sibilla Barbieri, malata oncologica che si è recata in Svizzera per ottenere la propria morte volontaria medicalmente assistita con l’accompagnamento del figlio e l’aiuto di Marco Perduca attraverso l’associazione Soccorso Civile guidata da Marco Cappato.

La Regione Piemonte, come già fatto da Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, ha ritenuto che le norme contenute nella proposta di legge rientrino nelle sue competenze e siano rispettose della Costituzione italiana. Oltre a queste anche Sardegna, Puglia e Marche hanno depositato la Proposta di legge, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali, così da rendere non necessaria la raccolta firme. Analoga proposta è stata depositata in Basilicata grazie all’azione dei Comuni e raccolte firme sono in corso in Lombardia e Toscana.

Dichiarazione di Davide Di Mauro dell’Associazione Luca Coscioni e Coordinatore per la Pdl Liberi Subito in Piemonte “Ringrazio tutti i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, ma anche tutte quelle persone che si sono spese per giungere ad un esito favorevole del voto e aver così adottato senza reticenze l’unica decisione possibile: la dichiarazione di ammissibilità della nostra proposta di legge. Attendiamo ora con urgenza l’avvio della discussione per dotare anche la Regione Piemonte di una legge rispettosa della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale e che garantisca tempi e procedure certe per chi intende richiedere al Sistema Sanitario Regionale la verifica delle proprie condizioni di salute al fine di accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Anche dal Piemonte oggi il pensiero va a Sibilla Barbieri, ai suoi figli e alle persone che, disobbedienti, mettono a rischio la propria libertà per aiutare gli altri”.

 

La discussione su analoghe proposte di legge è già stata avviata in Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Veneto e nei prossimi giorni verrà avviata nelle Marche.

L’ACCESSO ALLA MORTE VOLONTARIA ASSISTITA IN ITALIA

In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al suicidio assistito, in Italia questa scelta di fine vita è regolamentato dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a precise condizioni di salute delle persone da verificare con modalità indicate dalla Corte, in assenza delle quali si applica il precetto penale senza le modifiche introdotte dal giudicato costituzionale.

La Consulta ha disposto, con una sentenza di incostituzionalità parziale dell’articolo 580 del codice penale, che la persona malata che vuole accedere all’aiuto alla morte volontaria (suicidio assistito) deve essere in possesso di determinati requisiti: che sia capace di autodeterminarsi, affetta da patologia irreversibile, che tale malattia sia fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputi intollerabili e che sia dipendente da trattamenti di sostegno vitale.

Questi requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario Nazionale con le modalità previste dalla legge sulle Dat agli articoli 1 e 2 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, 219/17), previo parere del comitato etico territorialmente competente.

APPROFONDIMENTO – LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE LIBERI SUBITO

Nonostante la possibilità di ottenere questo tipo di aiuto, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita. Così le persone che intendono interrompere la propria vita rimangono in attesa di ASL e Comitati Etici territoriali che, per svolgere le loro funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo che molte persone che hanno bisogno di essere aiutate a morire non hanno. Per questo, nel rispetto delle competenze territoriali, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso a livello nazionale la campagna “Liberi Subito” con raccolta firme per proposte di legge regionali che garantiscano il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti.

Finora Regione PiemonteAbruzzo, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, hanno ritenuto che le norme contenute nella proposta di legge rientrino nelle loro competenze e siano rispettose della Costituzione italiana. Oltre a queste anche Sardegna, Puglia e Marche hanno depositato la pdl, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali, così da rendere non necessaria la raccolta firme. Analoga proposta verrà depositata in Basilicata e Lazio, grazie all’azione dei Comuni. Friuli Venezia Giulia invece hanno visto il deposito della proposta popolare ma attende ancora l’ammissibilità. Nelle prossime settimane raccolte firme analoghe partiranno in Toscana e Lombardia.

Qui lo scenario nazionale completo.

I CASI CELEBRI IN ITALIA, I DISCRIMINATI, LE DISOBBEDIENZE DI “MARCO CAPPATO E SOCCORSO CIVILE”

Sono cinque gli italiani che hanno ricevuto il via libera per la morte volontaria assistita in Italia con il supporto dell’Associazione Luca Coscioni: Federico Carboni (nelle Marche) e la signora Gloria (in Veneto), che in seguito hanno confermato la propria volontà ricorrendo alla tecnica. Mentre Stefano Gheller (in Veneto) e “Antonio” (sempre nelle Marche) e la signora “Anna” (in Friuli Venezia Giulia) dopo il “semaforo verde” da parte del Comitato etico sono ora liberi di scegliere il momento più opportuno per confermare le proprie volontà o eventualmente attendere o modificare le proprie intenzioni iniziali.

Oltre a loro, numerosi invece, perché potenzialmente discriminati dalla sentenza della Corte costituzionale, sono i connazionali ancora costretti a emigrare in Svizzera, tra quelli assistiti da Marco Cappato e i “disobbedienti civili” iscritti a Soccorso Civile. Oltre a Sibilla Barbieri si ricordano Elena (Veneto), Romano (Lombardia), Massimiliano (Toscana) e Paola (Emilia Romagna), le cui condizioni di “dipendenza da trattamenti classici intesi di sostegno vitale” potrebbero essere potenzialmente riconducibili a una interpretazione restrittiva della sentenza della Consulta. Motivo per cui dopo l’aiuto fornito da Marco Cappato, Felicetta Maltese, Chiara Lalli, Virginia Fiume, assistiti dall’Avvocata Filomena Gallo e dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni, hanno esposto i fatti alle autorità competenti, affinché la magistratura chiarisca se l’aiuto fornito a queste persone malate rientra nell’area di non punibilità previsto dalla Corte costituzionale con la sentenza Cappato. I tribunali coinvolti stabiliranno se la condizione di queste persone malate siano elementi che rientrano nell’area di non punibilità definita con sentenza 242/19 della Corte costituzionale.

Altri poi vorrebbero accedere alla morte volontaria assistita e sono in attesa della verifica delle condizioni, ma son finiti intrappolati nelle sabbie mobili delle lungaggini burocratiche e vittime del reato di “tortura” da parte dello Stato (attualmente è nota la vicenda di Laura Santi in Umbria) e costretti a un interminabile percorso nei tribunali contemporaneo e direttamente proporzionale a un peggioramento delle condizioni di salute.

Infine vi sono casi come Fabio Ridolfi e Giampaolo costretti a rinunciare al lungo e faticoso percorso scegliendo loro malgrado il ricorso alla sospensione delle terapie e una lenta morte sotto sedazione profonda con distacco della nutrizione e dell’idratazione, un epilogo che non avrebbero desiderato.

Oltre 40 università da tutto il mondo incontrano gli studenti

UNIVERSITY FAIR. UNA GIORNATA A TORINO PER SCOPRIRE IL MONDO ACCADEMICO INTERNAZIONALE

Oltre 40 università da tutto il mondo incontrano gli studenti e le loro famiglie

Sabato 11 novembre 2023 dalle 10 alle 16

Ingresso libero con registrazione online| WINS – Via Traves 28, Torino

Quale università scegliere dopo il diploma? In quale Paese? Quale percorso di studi intraprendere? Quali sono le modalità di immatricolazione e i test da superare?

La scelta dell’Università è un passo decisivo e importante nella vita dei giovani diplomandi. Una scelta da ponderare con calma, un obiettivo da preparare anche anni prima.

Stando ai dati dello Statistic Institute UNESCO oggi sono 85.030 gli studenti italiani che scelgono di studiare in un’università all’estero. Dato interessante anche se confrontato con il numero di studenti esteri che studiano in Italia, 72.284.

A guidare la classifica il Regno Unito, con 14.452 studenti italiani iscritti, seguito dalla Germania (10.075), dall’Austria (9.574) e dalla Francia (8.868).  Extra UE 4.806 studenti hanno scelto gli Stati Uniti e 1694 l’Australia.

Di fronte ad un panorama accademico sempre più vasto, con migliaia di corsi e di indirizzi tra i quali scegliere, come orientarsi? Quale paese quale università consigliare ai figli?

Per questo e per rispondere ai tanti dubbi e quesiti di studenti e famiglie, Wins – World International School of Torino organizza per sabato 11 novembre la University Fair. Una giornata per scoprire il mondo accademico post diploma, grazie alla partecipazione di oltre 40 università da tutto il mondo.

Una vera e propria fiera dell’orientamento universitario, un’occasione unica per scoprire tutto sull’offerta formativa delle diverse università che parteciperanno.

Gli studenti e le loro famiglie saranno guidati direttamente dai rappresentanti delle oltre 40 università presenti che saranno a disposizione per raccontare le tante opportunità offerte dagli atenei e i loro percorsi di studi.

Alle ore 11 e alle ore 14 sarà inoltre possibile partecipare al seminario “Discover where to apply, and how to get in” per avere uno strumento in più in vista della scelta del percorso di laurea.

L’evento è rivolto principalmente agli studenti del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori ai quali verranno fornite tutte le informazioni utili per intraprendere la carriera universitaria, che sia in Italia – con un corso di studi in lingua inglese – o all’estero. Dai requisiti di ammissione, ai costi, alle possibilità di ottenere borse di studio, fino alle modalità di iscrizione e immatricolazione, i partecipanti otterranno tutte le informazioni necessarie per prendere una scelta consapevole sul proprio futuro.

 

L’evento è organizzato in collaborazione con Valdo Academics, che sarà presente con il suo team di esperti per dare informazioni utili ai ragazzi sulle application universitarie: qual è la differenza tra un UK personal statement, un US College Essay o una Motivation letter europea? Come ottenere una borsa di studio? Cosa significano gli acronimi CAS, UCAS, HAT, SAT, ACT, MAT, BMAT, UCAT? Quali sono gli errori più comuni che fanno gli studenti in fase di application?

A queste e altre domande risponderanno gli advisor di Valdo Academics, che distribuiranno materiali e informazioni fondamentali per il percorso di immatricolazione degli studenti.

 

“Le offerte universitarie internazionali – dichiara Giulia Mazzocchi, school manager di WINS – sono un’ottima opportunità per il prosieguo degli studi, ma spesso le famiglie faticano a trovare informazioni strutturate ed esaustive. Per questo abbiamo invitato alcune di queste università a Torino, per raccontarsi alle famiglie e dare a queste ultime la possibilità di scoprirle da vicino. Scegliere è un processo che richiede tempo, si tratta di strutturare correttamente il curriculum dei ragazzi, ma anche di supportarli nel processo di application e prepararli a sostenere eventuali test. Più è ambiziosa la scelta e prima è necessario muoversi. Far incontrare le università ai ragazzi fin dai primi anni delle superiori è per noi importantissimo per offrire a tutti una reale possibilità di scelta”.

Maggiori informazioni: https://worldinternationalschool.com/university-fair-2023/

Registrazione online: https://blog.worldinternationalschool.com/universityfair2023

Confagricoltura:“Restituiamo agli agricoltori il controllo del territorio”

 

 

Adattamenti ai cambiamenti climatici e foreste

 

 

La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite  al Forum organizzato a Roma da Legambiente.

Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.

 

Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell’asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.

“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell’UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.

 

Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento, etc.). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.

Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l’abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese.

 

Le sculture che raccontano la vita dei clochard

Nel giardino Sambuy di piazza Carlo Felice, sino al 15 novembre

Vita reale e vita artistica – assai più poetica – quasi si sovrappongono in questi giorni nel giardino Sambuy di piazza Carlo Felice, una mostra nata da un’idea di Raffaele Palma e dalla collaborazione tra CAUS – Centro Arti Umoristiche e Satiriche e le Associazioni Culturali Due Fiumi, “Giardino Forbito, “Maranzana, il Paese dei Babaci”, “Libri in Piola e non solo”, “Volo2006 ODV per il Volontariato” e “Bartolomeo & C.”. È nata “CLOveCHARD”, con la partecipazione di 14 scultori (partecipano tra gli altri Enzo Sciavolino, Mirco Andreis, Rosalba Boccaccio e Marilena Ciravegna, Lorella Massarotto, Bruno Roberto e Pierangelo Bertolo) che hanno realizzato altrettante opere polimateriche – uomini e donne distesi o seduti, addormentati, ricoperti di ogni loro avere, gli occhi fissi sul passante frettoloso, ognuno fatto di carta, stoffa, alluminio (lo ha usato con del polistirolo espanso Giancarlo Laurenti per il suo clochard, chiuso nel pensiero della propria vita e dimentico del freddo fino a morirne), juta, lana, legno, plastica, carta: anche le cassette che in un mercato hanno contenuto il pesce sono servite (da parte di Luciana Penna) a dar vita ad una scultura, il desiderio di una casa, sognata, tutta propria -, posizionate sulle panchine della piazza, alcune ad occuparle completamente, altre a permettere, quasi ad invitare, al visitatore di sedere accanto. Palma non ha dimenticato la poesia: ha infatti trovato posto una sezione parallela in cui sono presenti i testi di 22 poeti, stampati su foglietti per essere distribuiti a titolo gratuito al pubblico.

Un mondo di povertà, di tragedie della vita, d’incapacità d’adattamento, di violenza, di morti improvvise cui nessuno ha dato importanza, sotto gli occhi di tutti. Un mondo irrisolto. Certo per qualcuno, anche un mondo cercato e voluto, una volontà dura a morire che nessuno riuscirà mai a estirpare pienamente. Nell’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Autorità verso quanti vivono per la strada e gettare uno sguardo al deteriorarsi, più o meno simbolico, di quei materiali confrontati con il più concreto realismo di negazione di quanti essi rappresentano, “CLOveCHARD” fa seguito ad una esperienza analoga che aveva visto tre anni fa coinvolti vari pittori (la ricerca e i ritratti di clochard cittadini, sulle orme di alcuni artisti rinascimentali alla ricerca dei loro soggetti immortalati nelle opere d’arte che ancora oggi vediamo nelle chiese e nei musei, Caravaggio uno per tutti), senza dimenticare quella del 2022, “ClocharDesign”, in cui si è vista da parte di designer l’ideazione e per qualche esempio la realizzazione di piccoli ricoveri per queste persone, disegni e prototipi che hanno poi trovato una esposizione nei locali della Biblioteca Civica Centrale. La mostra rimarrà aperta (dalle 8 alle 20, con ingresso gratuito) sino a mercoledì 15 novembre.

e.rb.

Giardini di Corso Siccardi saranno intitolati a Marco Pannella

La Commissione Toponomastica ha approvato all’unanimità la proposta di intitolare i giardini di Corso Siccardi alla figura politica e umana di Marco Pannella. Si tratta delll’area ubicata nel centro viale di Corso Siccardi  compresa tra Via Cernaia e la parte finale Piazza Albarello, Via Barbaroux . L’area è quella recentemente ristrutturata adibita ad area verde.

Sergio Rovasio Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino e Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale, ringraziano  tutti i Capigruppo in Consiglio Comunale che hanno votato a favore della proposta, in particolare Silvio Viale che ha avuto l’idea della location con il sostegno dell’Associazione Marco Pannella di  Torino.

Il luogo da noi indicato, nell’area centrale pedonale-giardini di Corso Siccardi, presenta anche un grande significato storico dato che l’area si trova in direzione di Piazza Savoia ove è ubicato l’obelisco simbolo della laicità dello Stato dedicato alle Leggi Siccardi del 1853.

Il nostro ringraziamento va innanzitutto a tutte le personalità e i cittadini che nelle settimane scorse hanno firmato l’Appello che chiedeva al Sindaco e ai membri della Commissione Toponomastica di dedicare quell’area a Marco Pannella, tra gli altri avevano firmato l’Appello:

Don Luigi Ciotti, Gruppo Abele; Elena Lowenthal, Scrittrice, Direttrice Circolo dei Lettori;  Roberto Capra, Presidente della Camera Penale del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta Vittorio Chiusano; Angelo Pezzana, Fondatore del Fuori, Direttore di Informazione Corretta;  Marco Brunazzi, Presidente Istituto di Studi Gaetano Salvemini;  Ulrico Leiss di Leimburg, Console onorario della Repubblica di Polonia a Torino;

 Bruno Segre, Avvocato, presidente ANPPIA e dell’Associazione del Libero pensiero Giordano Bruno, capogruppo emerito PSI nel Consiglio Comunale di Torino 1975/1980 ; Dario Arrigotti, Console onorario di Ucraina a  TorinoCaterina Simiand, Direttrice Istituto di Studi Gaetano Salvemini; Luciana Littizzetto, artista, attrice; Piero Chiambretti, artista, presentatore tv; Laura Camis de Fonseca, Fondazione De Fonseca TorinoSara Levi Sacerdotti, Manager Project; Eraldo Pecci, commentatore tv, già calciatore centrocampista; Giacomo Galeazzi, Caposervizio Esteri de La Stampa; Antonella Parigi, Ideatrice Scuola Holden, del Circolo dei Lettori e di Torino spiritualità; già Assessore alla cultura e Turismo Regione Piemonte; Antonio Pittarelli, Direttore della Libreria Internazionale Luxemburg di Torino; Edmondo Bertaina, Direttore della Gazzetta di Torino; Bruno Mellano, Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della Regione Piemonte; Piero Abbruzzese, Consigliere Comunale Torino, Primario di Cardiochirurgia pediatrica; Alberto Andrion, Professore, già Direttore Generale degli ospedali Cto, Regina Margherita e del 118; Giuseppe Bonino, Manager Aziendale, studioso di storia del Piemonte; Anna Chiusano, Avvocata; Fulvio Gianaria, Avvocato; Pasquale Quaranta, giornalista de La Stampa; Simona Ventura, presentatrice Tv; Roberto Piana, regista teatrale; Federica Gamma, Professoressa, Primario Medicina Generale; Lorenzo Cabulliese, Andrea Turi, Giorgio Maracich, coordinatori Associazione Radicale Adelaide Aglietta; Paolo Chicco, Avvocato, Scrittore; Emilia Rossi, Avvocata; Pietro Marcenaro, già Senatore; Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani; Alberto Nigra, già parlamentare; Enzo Cucco, Presidente Associazione Radicale Certi Diritti; Claudio Desirò, Segretario nazionale Popolari e LiberaliEdoardo Fiammotto, pubblicista, Scuola di liberalismoAlessandro Lorenzi Osservatorio 21, ex Presidente SmatSilvana Appiano, Osservatorio 21; Silvana Graziella Ceresa, Osservatorio 21, Psicoanalista, Psicoterapeuta.

Marco Pannella è stato Consigliere Comunale a Torino; nel corso della sua intera vita ha promosso in Italia e in Europa i valori della Nonviolenza, dei Diritti Civili e Umani, della tutela dell’ambiente, del liberalismo e della tolleranza, della lotta alla fame nel mondo, della legalità contro ogni forma di corruzione politica e sociale,  del rispetto della Costituzione, della laicità dello Stato, delle condizioni umane dei detenuti; è stato promotore di iniziative politiche che hanno cambiato  il nostro paese innovando spesso leggi nel tentativo di migliorare le condizioni delle persone più deboli:  dagli obiettori di coscienza all’affermazione di nuovi diritti per le persone Lgbtqia+,  dalle lotte per l’emancipazione delle donne e per la tutela di tutte le minoranze, anche religiose del nostro paese; dalle lotte per riformare la Giustizia al  Diritto alla Conoscenza dei cittadini; il tutto nel nome del rispetto

 massimo dei valori democratici e della tutela delle persone e della loro libertà.

A Vinovo torna il trotto!

Giusto il tempo di metabolizzare le emozioni che ha regalato la giornata del Gran Premio Orsi Mangelli con le conferme fra i 3 anni di Expo Wyse As ed Euphoria Bi, ma il trotto è già pronto per riprendere la sua corsa sulla pista di Vinovo.

Mercoledì 8 novembre i premi più ricchi saranno per i cavalli di 2 anni. Due corse dotato di 7.700 € di dotazione, una per non vincitori di 5.000€ e l’altra di 2.000€ in carriera, quindi per chi fino ad oggi ha mostrato talento ma senza successi, Nel premio Grecia al via saranno in cinque: favori per Flash Top, del team milanese Baroncini-Farolfi, reduce da buione prestazioni sulla pista de La Maura. Primo antagonista Fabio Bi, affidato da Edwin Lagas ad Andrea Guzzinati ma di proprietà di Mauro Biasuzzi (fresco vincitore del Mangelli Filly con Euphoria Bi).

Molto pià partecipato il premio Atene con 13 cavalli dietro le ali dell’autostart. Al palo scatterà Miss Lemonade ottima al debutto sulla pista torinese e affidata a Guzzinati. Si annuncia una bella sfida con Fedora Degli Dei, allieva di Fausto Barelli con Pietro Gubellini.

In mezzo alle sette corse in programma dalle 14:30 anche fra le quali una per i gentlemen impegnati con i 4 anni. Piace Decano che con Giovanni Bechis potrebbe finalmente staccare il biglietto vincente. Ma la favorita è Delise Tc con Simone Tinti insidiata da Dea Gso con Michele Bechis. Aperto fin dall’ora di pranzo, come al solito, il Ristorante panoramico “La Scuderia” all’interno dell’impianto e ingresso gratuito per tutti.

Odontoiatria sociale: “Denti Fissi per Tutti”

Denti Fissi per Tutti” è un progetto di ODONTOIATRIA SOCIALE in cui 15 odontoiatri volontari aiuteranno pazienti che hanno bisogno di riabilitare una dentatura fissa su impianti all’interno del Master post universitario “Chirurgia Implantare, Rigenerativa e Implantoprotesi” di PgO UCAM (Università Cattolica di Murcia) rivolto a laureati in Odontoiatria iscritti all’Albo e abilitati a operare sul territorio nazionale.

PgO UCAM è una istituzione che patrocina centinaia di corsi di specializzazione e Master post-universitari, con migliaia di studenti in tutto il mondo: i percorsi didattici permettono ai medici di formarsi ad alto livello e contemporaneamente di offrire a costi ridotti cure di qualità eccellente ai pazienti seguiti nella parte pratica dei corsi. PgO UCAM a Torino ha scelto la Clinica dentale Cappellin come sede esclusiva per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, affidando il ruolo di Direttore accademico al prof. Mario R. Cappellin (prof. a.c. di Ergonomia e Discipline odontoiatriche all’Università di Modena e Reggio Emilia). Le motivazioni di questa scelta sono il livello tecnologico e innovativo della struttura, l’esperienza didattica del prof. Cappellin e il progetto di odontoiatria sociale che la Clinica dentale Cappellin come Società benefit da anni offre a pazienti in difficoltà economiche.

Grazie al supporto di PgO UCAM, l’iniziativa “Denti Fissi per Tutti” diventa economicamente sostenibile su numeri molto più consistenti. Si prevede che nella prima edizione del Master (16 mesi) verranno erogate cure di Implantologia, Implantoprotesi e Rigenerazione Ossea a circa 600 pazienti con l’inserimento di circa 60 impianti per ogni odontoiatra partecipante (in totale circa 900), per un valore complessivo di oltre 2.000.000 di euro di cure erogate (ipotesi sul tariffario medio ANDI). – www.dentifissipertutti.it

“Il Piemonte film tv fund può aiutare la Rai di Torino”

Lo dice Poggio, rispondendo all’interrogazione di Gallo sul declino di via Verdi.

Il Piemonte film tv fund 2023, con i suoi 12 milioni in dotazione, può essere importante anche per la Rai di via Verdi. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio, nella risposta all’interrogazione di Raffaele Gallo (Pd) sul “rilancio del Centro di produzione Rai di Torino e dei servizi connessi alla produzione televisiva e radiofonica in Piemonte”.

“Recentemente è stato aperto il bando del Piemonte film tv fund – ha ricordato Poggio – con una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro per il sostegno alla produzione e di supporto al consolidamento, strutturazione e creazione di un sistema produttivo cinematografico più forte e competitivo”.

Nella richiesta Gallo ha sottolineato segnali di “inequivocabile declino con perdita occupazionale a fronte delle notevoli professionalità e capacità produttive del centro. Per questo motivo, sul presupposto che il ruolo di Torino debba essere evidenziato nel prossimo contratto di servizio da approvare entro l’Autunno in corso e nel piano industriale aziendale”, Gallo ha interrogato la Giunta per sapere cosa intenda fare per il rilancio del centro di produzione Rai subalpino.

L’assessore ha risposto che “il centro di produzione Rai di Torino riveste un ruolo nevralgico nel panorama televisivo italiano e già dai primi del novecento ha permesso all’industria cinematografica piemontese di posizionarsi sul mercato in maniera preponderante. Proprio a sostegno delle attività cinematografiche dal Regione da anni sostiene con appositi bandi lo sviluppo di produzioni sia di fiction che di animazione.

Il bando “Piemonte Film Tv Fund 2023” recentemente aperto, “ha sostenuto e sostiene anche produzioni televisive spesso destinate alla programmazione su canali Rai, sebbene realizzati da società di produzione esterne alla Rai stessa fungendo da broadcaster”.

Durante il question time è stata data risposta anche a: Ivano Martinetti (M5s) sulla Istituzione tavolo di lavoro su Finpiemonte; Francesca Frediani (M5s) sulla compatibilità del progetto Patres con le finalità della legge regionale del 17/2019, promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo; Silvana Accossato (Luv) sulla dismissione e vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco (To); a Silvio Magliano (Moderati) sulle Problematiche e criticità per l’ottenimento del Bonus Trasporti della Regione Piemonte: quali possibili soluzioni?; a Sean Sacco (M5s) sulla Nomina del Presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso e sulle interlocuzioni con i Sindaci piemontesi e con il Ministro competente in materia?; Alberto Avetta (Pd) sul Servizio ferroviario metropolitano Smf8 a Ivrea (To); Monica Canalis (Pd) sul Caos sulla linea ferroviaria Torino-Pinerolo: Giunta Cirio spettatrice?; Sarah Disabato sull’emergenza pediatri nella Valle di Lanzo.

Le cianotipie di Alice Serafino “Sono solo lune di carta”

In piazzetta IV Marzo sono in mostra alla galleria Elena Salamon 

Sono cinquanta le opere in mostra nella galleria di Elena Salamon, nella centrale piazzetta IV Marzo, dell’artista Alice Serafino, sotto il titolo “Sono solo lune di carta”. Si tratta della retrospettiva degli ultimi quattro anni della produzione dell’artista pinerolese, frutto di una particolare ricerca sulla cianotipia.

Questo è un antico metodo di stampa fotografica che sfrutta l’azione di due sali di ferro che poi reagiscono ai raggi UV dando vita all’immagine fotografica dal tipico colore blu Prussia, il tutto mescolato al collage e all’acquerello, ottenendo un tuffo surrealista e sognante, all’opposto lineare in eccesso, privo di elementi ddisturbanti.

“La cenotipia è una tecnica – spiega Alice Serafino – semplice e molto versatile con la quale ho iniziato a lavorare dal 2016, progettando intere serie di ‘Naturalia’, ‘Lunedì e Bambù ‘ e ‘Minuscule’.

Il rigore che ha caratterizzato i miei primi anni di attività e che è evidente, per esempio, negli sfondi di Lunatiche e nella serie di opere intitolate “Out of the Blue” si è poi andato ridimensionando, sostenuto dall’impulsività e immediatezza del gesto e, talora, anche del caso”.

Nella mostra compaiono molte gambe di donna e l’artista spiega questo fatto dicendo che da piccola giocava molto con le scarpe della nonna. Da questi soggetti sembra emergere una sana rievocazione bunueliana, che contraddistingue molte cianotipie acquerellate associate al collage di Alice Serafino.

La mostra è visitabile fino al 20 novembre

Con orario martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19, e giovedì e sabato dalle 10.30 alle 19 ( orario continuato)

Mara Martellotta