ilTorinese

Franchino er Criminale: I tramezzini torinesi? Bocciati!

Con un video pubblicato mercoledì 6 settembre, Franchino er Criminale, noto youtuber romano, stronca Torino e i suoi tramezzini.

 

I tramezzini di Torino? NCSP: Non ci siamo proprio. A dirlo è Franchino er Criminale, al secolo Alessandro Bologna, youtuber romano che da danni è un punto di riferimento per i giovanissimi, mio nipote compreso. Ha un seguito di 377 mila iscritti su Youtube, 216 mila su Instagram e 211 mila su Tik Tok. I suoi video ricevono migliaia di visualizzazioni. Solo quello su Torino, di cui parleremo fra poco, ha totalizzato più di 130 mila visualizzazioni nelle prime dieci ore di pubblicazione.

 

Ma cosa fa Franchino er Criminale? Va in giro per bar, ristoranti, trattorie, mangia o compra cibo da asporto, lo paga e poi lo recensisce. Le sue critiche considerano i prodotti, la cottura, il servizio e il rapporto qualità/prezzo. Spesso va a provare locali suggeriti dai suoi stessi follower. Franchino er criminale non ha paura di spendere bene per mangiare e bere, ma ha un occhio di riguardo per il cibo da strada, soprattutto per quello che consumano i ragazzi, magari universitari e dunque più attenti al portafogli. I modi sono quelli da borgataro, come si dice a Roma, ma le critiche sono ben argomentate e sottolineate dal fatto che sono sue opinioni.

Ma veniamo al disastro torinese. Franchino chiede ai suoi follower dove mangiare un buon tramezzino a Torino. I follower rispondono e lui parte alla volta della “ex capitale”. Qui trovate il video integrale del tour per trovare il tramezzino migliore. Franchino si reca in 4 posti diversi e ordina due tramezzini.

 

La prima tappa che fa è “dove il tramezzino è stato inventato”, ovvero da Mulassano che riceve uno zero su tutti i fronti. I due tramezzini sono secondo lui immangiabili. Il primo è farcito da una battuta di pomodorini insapore mentre il secondo contiene uno strato di burro e tre alici che Franchino associa a quelli “della grande distribuzione, presi alla Metro”. Il pane sarebbe immangiabile e il prezzo, 4 euro a pezzo, inaccettabile. E c’è pure il mistero dello scontrino che Franchino dice di non aver visto o forse di aver dimenticato nel locale. Lo youtuber ci tiene a specificare che è disposto a pagare anche di più ma, da chi ha inventato il tramezzino, si aspetta una farcitura degna di un panino gourmet.

 

 

La seconda tappa è al franchising Trivè dove trova il tramezzino con la gobba, tipico del Veneto. Ne prende uno al pollo che definisce insapore e uno con mortadella e pistacchio. I prezzi sono ancora più alti, la qualità migliora leggermente ma il voto si alza di poco. Il pane sarebbe industriale e “moscio” e il locale si becca un bel tre. Franchino mostra inoltre fastidio per prodotti che lui definisce “da foodpornari”, storpiando un noto hashtag di Instagram, #foodporn, usato per foto di cibo bello da vedere ma talvolta un po’ troppo fantasioso. Quella mortadella al pistacchio, spesso con aggiunta di burrata, è un accostamento tanto modaiolo quanto poco apprezzato da chi, come lui, ricerca tradizione e veridicità in cucina. Insomma, Franchino er Criminale vuole la roba buona e vera, non le invenzioni acchiappa foto.

 

Trivè è una start up tutta torinese fondata da Ivan Daniele che ha ideato un locale aperto tutto il giorno e tutti i giorni, per servire prodotti diversi nei diversi momenti della giornata. Dalla colazione all’aperitivo. Lo raggiungo al telefono e, come intuibile, alle critiche e ai modi di Franchino non ci sta.

 

“Quando siamo partiti abbiamo fatto una ricerca e abbiamo constatato come il panino più veduto fosse il tramezzino. Noi abbiamo ripreso il tramezzino veneziano, lo abbiamo ingrandito e riproposto con farciture diverse. Quindi per prima cosa vorrei far notare che il prezzo è proporzionale alle dimensioni.

 

Vorrei far notare che Franchino vorrebbe pagare 1.50 euro un tramezzino come se fosse a Roma, ma il caro vita a Torino è superiore e ne va tenuto conto. Il food cost del tramezzino, anche solo con prosciutto e mozzarella, per noi supera l’euro e cinquanta, venderlo ai prezzi che dice lui è per noi impossibile.

 

Non solo, il gusto è dettato dalle richieste dei clienti. Uno dei panini più venduti è con avocado e salmone. I nostri tramezzini sono diventati famosi perché sono i nostri clienti ad averne decretato il successo. Io non penso che tutti i nostri clienti siano stolti. Non metto in dubbio le sue competenze culinarie, accetto le sue opinioni ma non i suoi modi. Dicendo che il pollo non sa di nulla, significa che i nostri clienti non capiscono nulla. Prepariamo 60 kg di pollo a settimana perché piace ai nostri clienti. Noi siamo partiti con un locale in via Amendola e ne abbiamo aperti altri proprio per il successo ottenuto.”

 

Quello che Ivan Davide mette in luce è quanto sia ingiusto paragonare Torino a Roma. Chi vi scrive ha la famiglia nella capitale e può testimoniare quanto fare la spesa al supermercato sia più oneroso a Torino.

 

Il tour di Franchino prosegue con critiche alla GTT e alle buche per strada che rendono Torino più simile a Roma, afflitta dagli stessi problemi. E su questo alzo le mani: a lamentarci di GTT e buche siamo in tanti anche a Torino.

 

La terza tappa è corredata da nuova delusione. Tramezzino Torino, questo il locale in Via Fratelli Calandra, è chiuso nonostante l’orario segnalato su Google e sulla vetrina. Ad ottenere la promozione sono Zucca e il Bar D’Acaja, quest’ultimo non in centro.

 

I Torinesi sembrano non averla presa molto bene e in effetti sulla pagina Facebook della Stampa Franchino viene sommerso da insulti che in alcuni casi sfociano nel diffamatorio. Le accuse vanno da “quali competenze ha per criticare” a “è stato in galera ed è dedito alle scommesse”. Dalla sua pagina Instagram Franchino smentisce dicendo di avere la fedina penale pulita e minaccia di intraprendere, giustamente, provvedimenti legali.

Come sempre succede nel web c’è chi difende i locali e chi difende Franchino, tanto da andare su Google e riempire la pagina di Mulassano di recensioni negative senza esserci mai entrato. A chi giova questa sassaiola virtuale?

 

Prova a mitigare i toni Maria Luisa Coppapresidente di Ascom Confcommercio di Torino e Provincia che ci ha dichiarato: “Da anni il tramezzino è un punto di forza di Torino. Non faccio nomi, ma credo che prima di lanciare negatività tipiche del digitale bisogna ragionare e capire cosa è successo. Non metto in dubbio che Franchino sia un bravissimo youtuber ma magari ciò che ha assaggiato non incontra il suo gusto. Accetto la critica ma resto della mia opinione e invito tutti a tornare da Mulassano e a scoprire anche altri luoghi in città”.

 

 

Ma tiriamo le somme. Franchino ha ragione nelle sue critiche? Sì, sono appunto le sue opinioni, come lui stesso ripete durante tutto il video. Possiamo prendere queste critiche come spunto per migliorare? Io dico di sì. A tutti sarà capitato di mangiare in un locale e di non trovare prodotti di qualità o piatti bene serviti. Cosi come può capitare di assaggiare qualcosa che non rientra nei nostri gusti ma fa impazzire qualcun altro.

 

Mi associo al pensiero di chi dice che il caro vita è maggiore rispetto a centro e sud e i prezzi possono per tanto aumentare.

 

Ma può anche succedere che un locale abbassi la guardia e, per motivi che non staremo ad analizzare, abbassa la qualità di ciò che propone. Questo non va bene e non aiuta Torino e la sua vocazione turistica. Nell’era di internet ogni cliente è un potenziale Franchino er Criminale, con vasto seguito ed eco mediatica. E andrebbe servito al meglio. Come va servito al meglio ogni turista in visita in città. Forse bisognerebbe fare tesoro degli spunti che ha fornito, seppur dolorosi. Insomma, consideriamo quello di Franchino come uno di quei ceffoni pieni d’amore che ti aiutano a crescere. Lo youtuber ama mangiare bene e fa male sentirgli dire che “è deluso dalla città che ha inventato il tramezzino”.

 

Su una sola cosa non mi sento di appoggiare lo youtuber. Mulassano emette sempre lo scontrino. Ha persino un rituale ben preciso, quello della ruota per decidere chi paga. Se la ricevuta non è stata emessa potrebbe essere stata una dimenticanza. Tutti sbagliamo, non sbaglia solo chi non lavora.

 

Loredana Barozzino

Il libro di Giachino: “Un irriducibile contro il declino di Torino”

CON MALAN , COMBA e FOSSATI 

Sabato 9 settembre alle ore 10 all’Hotel Diplomatic di Torino

“Un irriducibile contro il declino di Torino”: è il titolo del libro  che verrà presentato sabato 9 settembre, alle ore 10, all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42, Torino. L'”irriducibile” del titolo è Mino Giachino, l’ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

«Lo ha ribadito di recente anche la Banca d’Italia – afferma Giachino – : Torino negli ultimi vent’anni ha perso 18 punti rispetto alle città italiane più competitive. Il PIL procapite è diminuito e oggi nella metà della città che non sta bene si vive peggio di vent’anni fa. Una città bellissima che attrae turismo da weekend come ha scritto “The Times” ma che ha perso Salone dell’automobile e Salone dell’auto storica. Una città che non attrae più investimenti e non trova il modo di invertire questa tendenza e ieri ci han detto che ormai a Torino il numero delle colf ha superato il numero degli operai.

Pur distante dal Palazzo, negli ultimi anni Giachino è riuscito a realizzare la più grande e significativa manifestazione di piazza della storia recente di Torino (10 novembre 2018 con oltre 40mila persone a sostenere la TAV), è stato capace di “dirottare” a Torino l’Autorità dei Trasporti che il Governo Monti aveva inizialmente previsto a Roma (2013) e, storia più recente, ha avuto un ruolo decisivo nel veicolare al settore auto oltre 8 miliardi di euro destinati a finanziare gli incentivi per chi decide di cambiare la propria vettura.

Accanto a tutto questo, Mino Giachino ha sempre tenuto uno stretto rapporto con Torino e l’intero territorio cittadino, con un’attenzione particolare per il Sermig e per la Chiesa che guarda agli ultimi e agli esclusi. GIACHINO al termine della sua analisi presenta 10 Proposte per il rilancio della economia e del lavoro e tra queste il forte sostegno al Piano Auto del Ministro URSO che potrà contare su oltre 6 miliardi di euro non ancora spesi del fondo GIORGETTI.

Sabato 9 settembre, assieme all’autore di “Un irriducibile contro il declino di Torino” saranno presenti il senatore Lucio Malan , l’onorevole Fabrizio Comba e Beppe Fossati. 

“Avanti un altro!”: casting a Torino per il quiz televisivo

 

 

Condotto da Paolo Bonolis & Luca Laurenti

CASTING CONCORRENTI TORINO 18 SETTEMBRE 2023

Il quiz televisivo condotto da  Paolo Bonolis & Luca Laurenti CASTING CONCORRENTI TORINO 18 SETTEMBRE 2023 Per partecipare al casting (solo maggiorenni) potete scegliere tra una di queste opzioni: inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con i vostri dati anagrafici, il vostro recapito telefonico ed una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv). Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00

Simonetta Vacca, “La nebbia nell’anima”. La difficile scelta di Monsieur l’Avocat in piena Révolution

Informazione promozionale

A volte la coscienza ha strani modi di affiorare, a volte vince a volte perde, solo perché viene soffocata e rinchiusa nelle segrete dell’animo umano…

 

L’AUTRICE SI RACCONTA

Sono nata 60 anni fa, in una delle più antiche e affascinanti isole del mondo : “La Sardegna”. Una terra che amo per i suoi silenzi, le sue tradizioni millenarie, la lealtà del suo popolo e l’ospitalità come stile di vita.

Dopo aver frequentato il conservatorio musicale Pierluigi da Palestrina a Cagliari, come molti miei conterranei sono partita per il “continente” in cerca di lavoro e mi sono fermata nella bella città di Brescia, dove vivo tutt’oggi da 25 anni.

Mi sono approcciata alla scrittura perché preferisco scrivere che parlare, è la forma in cui riesco ad esprimere meglio ciò che penso e lo ritengo il gioco più bello, poiché non finisce mai.

 

LA TRAMA DEL LIBRO

Parigi, 1793. La rivoluzione è al suo apice, la città è in fermento per la morte di Luigi XVI e si fa strada una nuova era per la Francia intera sotto il vessillo di: “ Liberté, Egalité, Fraternité”.

Nonostante l’instabilità sociale, Monsieur l’Avocat continua a esercitare la sua professione e accetta di perorare una causa di un misterioso committente che lo metterà di fronte a ciò che ha sempre evitato durante tutta la sua carriera di avvocato: “la sua coscienza”.

Sarà posto di fronte ad una scelta: “divulgare un oscuro segreto di cui il committente non sopporta più il peso, o seppellirlo sotto tre metri di terra e salvare l’onore del proprio cliente e la sua fama di avvocato”. Quale di queste azioni sceglierà di fare?

A volte la coscienza ha strani modi di affiorare, a volte vince a volte perde, solo perché viene soffocata e rinchiusa nelle segrete dell’animo umano.

 

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Anche in versione ebook.

Circolazione interrotta sulla Torino-Savona per un incendio

Questa mattina disagi per un incendio poco prima delle sette sull’autostrada Torino-Savona, in direzione del mare. Le  cause sono ancora in corso di accertamento. È andata  in fiamme una bisarca che stava trasportando automobili. Sul posto i Vigili del fuoco. La circolazione in direzione Savona è stata interrotta.

Accadde oggi. Buon compleanno Genoa!

Il 7 settembre è una data storica per il calcio italiano e mondiale.Grazie all’iniziativa di un gruppo d’inglesi che lavoravano a Genova con a capo Sir Charles Alfred Payton, baronetto dell’Impero Britannico e Console Generale a Genova, esattamente
Centotrenta anni fa, nel 1893,nasceva il Genoa Cricket and Football Club, la quarta società più antica del calcio italiano dopo Torino Football & Cricket Club, Nobili Torino ed Internazionale Torino.L’albo d’oro dei rossoblù liguri è ricco:il Genoa ha conquistato ben nove scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Anglo-Italiana, due Coppe delle Alpi ed una Coppa dell’Amicizia oltre ad aver vinto per sei volte il campionato di Serie B.Ottimi giocatori hanno vestito la gloriosa maglia rossoblù.Tra questi ricordiamo
Branco, Gennaro Ruotolo, Mario Bortolazzi,
Carlos Alberto Aguilera,  Roberto Pruzzo, Tomáš Skuhravý ed il grande super bomber Diego Milito.

Enzo Grassano

Il Governo cancella il blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte

È stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy a dare la notizia ieri in un question time in Parlamento: in Piemonte non scatterà il blocco della circolazione per i diesel Euro 5 previsto per il 15 settembre.

“La prossima settimana si potra’evitare il blocco” (con un decreto, ndr) ha detto Adolfo Urso –  anche se il Governo è fermo nell’impegno di tutelare l’ambiente, dato che tanti risultati significativi sono stati raggiunti grazie alle misure in vigore. È nostra intenzione aumentare gli incentivi per consentire ai possessori di auto Euro 0, 1, 2 e 3 di migliorare il parco auto circolante”, ha detto il ministro.

Tra la religiosità dei santi e il delicato realismo di un piccolo paese

Ines Daniela Bertolino espone a Condove, nella romanica chiesa di San Rocco

Mentre ancora raccoglie il plauso di quanti continuano a visitare il suo “Florilegium” ambientato tra le pareti della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso (sino al 24 settembre, ne ha ampiamente scritto in queste medesime colonne Gianni Milani), antologia eccellente di fiori e piante, sempre concepita in uno sguardo che s’illumina verso l’alto, personalissima unione che la pittrice ricompone tra sentimenti e natura, squisito cromatismo e una sorta di invitante spiritualità, ecco che ora Ines Daniela Bertolino apre ad un nuovo capitolo del suo lungo excursus con “Color Animae”, nella millenaria chiesa romanica di San Rocco, in quel di Condove, altresì sino al 24 settembre. Dirò subito (magari per qualcuno sarà un peccato, non tenendo io conto della maestosità della costruzione appartenente ai territori di Buttigliera Alta, di quel “naufragare” che deve essere “dolce” a chiunque attraversi quella soglia di antica accoglienza) con una mia preferenza, oggi, per la piccola, intima, raccolta san Rocco.

Se tra quelle colonne, quei piccoli anfratti a formare cappelle appartate, le opere finiscono con l’essere, a tratti, come “soffocate”, “disturbate”, “fuorviate”, dalle pitture di Jacquerio e dei suoi seguaci, tra queste nuove altezze – ultima tappa che ha una lunga strada alle spalle, una sua mostra di una ventina d’anni fa già aveva come titolo “Spazi celesti” – le religiose tele di santi e arcangeli con i delicati scorci del piccolo centro valsusino e l’abbazia che lo domina dall’alto, immersa nei cieli e nelle nubi (Bertolino ce la mostra non soltanto in un verticale in cui un ampio prato verde ci accompagna a raggiungerla, sempre lassù, con grande rispetto, ma anche in un paio d’opere di maggiori dimensioni, l’irta scalinata esterna l’una, colpita sulle sue spesse mura dal colore del sole l’altra ma altrettanto immersa in un immobile panorama fatto di quel blu intenso che la pittrice padroneggia con immensa bravura e con rigore corposo e deciso: il suo colore, per eccellenza), riconquistano appieno i loro spazi più autentici, del tutto liberi da momenti pittorici precedenti, in una esplosione di soggetti e di colori tutti raccolti in sé, a sembrare quasi nuovi, senza briglie, nettamente delineati, pronti a prendere il largo in maniera definitiva. Ad autentica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quell’Arte che Bertolino ha ormai raggiunto appieno.

Non tarda e non fatica chi guarda a venire riassorbito all’interno di quella “anima” – “hospes comesque corporis”, avrebbe detto Adriano imperatore, ancora vezzeggiandola – che Bertolino propone. Sospeso quasi nel vuoto, il viso dolente della compassione (nel suo significato più intimo), abbracciato da chiari stormi sullo sfondo e protetto dalla presenza dei piccoli volatili che gli stanno intorno, san Francesco raccoglie in se stesso gli affetti, la natura, le devozioni, l’accoglienza verso gli esseri semplici, la religiosità del Creato, quanto di spirituale sprigiona intorno: simboli, quegli esseri vivi, sì, ma anche cenni realissimi di un “panorama” che è costruito con autentica verità. E ancora un’unione di divino e (quasi) umano in quell’”Arcangelo Gabriele” che ci sovrasta, di splendido taglio, eccelso messaggero e ministro della potenza divina: mentre quell’ala, che fuoriesce dalla tela, prima ancora di incrociare la lunga tromba, e il vasto cielo immerso nel blu intenso (unico l’uccellino a racchiudere in sé forme di colore e di vita che l’avvicina a noi contemporanei) pronto a confondersi nei brevi tratti del rosso, mi collega a quella del giovane angelo violinista del “Riposo” caravaggesco. E certo i ricordi potrebbero via via infoltirsi, una lunga strada di esempi “in piena osservanza dell’iconografia cristiana presenti nei vari movimenti artistici della storia dell’Arte”, come recita la presentazione alla mostra.

La narrazione umana allineata da Bertolino sulle pareti di san Rocco si dipana nell’immediatezza delle vedute di Condove, la piazza del Comune o la chiesa che la ospita, visioni acquerellate di più piccole dimensioni (30 x 21 cm), dove la pittrice cattura i tanti particolari, li circoscrive nel colore che è loro proprio, li rende vivi e tangibili, autentica padrona di un modo di essere artista: “L’acquerello è una tecnica pittorica ricca di fascino e poesia… una tecnica impegnativa e difficile da padroneggiare. La pennellata deve essere sicura e precisa poiché i colori si asciugano rapidamente e tendono a mescolarsi tra loro creando effetti difficilmente correggibili.”

 

 

Bertolino è “tecnica impegnativa e difficile da padroneggiare” e certo non soltanto: e attraverso quella tecnica stabilisce e apre strade nuove con chi la segue e l’ammira. All’inaugurazione si aggira tra i suoi ospiti con delicatezza, come quelle opere esposte all’interno. Perché è leggerezza, sentimento, offerta pittorica. Ha stabilito delle “risonanze” come “Risonanze” è il titolo del libro che ha illustrato un paio d’anni fa con l’apporto delle composizioni poetiche di Franco Luigi Carena: “Risonanza significa l’amplificazione di un suono, il suo echeggiare. Simbolicamente: intelligenza emotiva, cioè la capacità di creare relazioni ideali con se stesso e con gli altri.” E quelle relazioni Bertolino le ha stabilite. Salde. Inconfondibili. Durature.

Elio Rabbione

Nelle immagini, opere di Ines Daniela Bertolino esposte a Condove, nella romanica chiesa di San Rocco: “San Francesco, la predica agli uccelli”, “L’arcangelo Gabriele”, “La piazza di Condove”, “La Sagra di san Michele”.

Donna trovata morta nel letto del suo appartamento

Aveva  53 anni  la donna che è stata trovata morta nel suo letto in un appartamento di Nichelino. Sono intervenuti i  vigili del fuoco intervenuti e la polizia locale, chiamati  dai parenti, che non avevano notizie di lei da giorni. Per il medico legale il decesso è dovuto a  cause naturali e risalirebbe ad alcuni giorni prima della scoperta del corpo.

“Graziella Day” Di scena a Prali il primo raduno della bici – icona degli anni Sessanta

Domenica 10 settembre, ore 10

Prali (Torino)

Pubblicizzata come la “Rolls – Royce di Brigitte Bardot”, si dice essere stata la bicicletta per eccellenza di Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalì i Domènech, in arte Salvador Dalì, marchese di Pùbol e padre incontrastato del “surrealismo paranoico – critico”. Certo è che fu bici – icona e, in certo senso, vero e proprio “status symbol” della “meglio gioventù” (e senza differenze di sesso) degli anni Sessanta e Settanta. Parliamo della mitica “Graziella”, cui la località turistica di Prali, ultimo comune della Val Germanasca, mirabilmente “poggiato” in una splendida conca dove scorrono il fiume che dà il nome alla valle ed il torrente Envie, dedica, domenica 10 settembre, a partire dalle 10, il primo “Graziella Day”, con l’obiettivo di percorrere e promuovere le suggestive borgate del luogo, in sella ad una “due ruote” che tutte/i (almeno quelli un po’ più agé) hanno provato almeno una volta nella vita, progettata nel ‘64 per la “Carnielli” di Vittorio Veneto dall’artista – designer di Mariano Comense Rinaldo Donzelli, che per il nome prese spunto dal titolo della rivista “Grazia”, settimanale fra i più in voga in quegli anni. Ad avere l’intuizione di organizzare questa prima festa-raduno, che gode del patrocinio del Comune di Prali, della Pro Loco e di “UpSlowTour” è stato Fabrizio Frairia, istruttore di mountain bike attivo proprio nel Pinerolese, insieme all’“Hotel Salei” di Prali, storico albergo riaperto nel luglio scorso. Ospite speciale e padrino di questa prima edizione sarà Erich Costantino  di “Graziella Extreme”, specializzato in imprese estreme, dieci volte sullo Chaberton con la “Graziella” e una folle discesa su neve, pietre e sentieri asfaltati dal Cervino, ripetuta in seguito dall’Etna. Imprese al limite che bastano a confermare la robustezza della bicicletta, A Prali sarà presente anche il gruppo “Fanatic Graziella” di Condove, un team che nel suo piccolo vanta altre iniziative degne di nota, come i mille metri di dislivello, da Omegna alla cima del Mottarone, o la salita (dieci chilometri, sempre in sella a una “Graziella”) da Condove a Frassinere.

Domenica 10 settembre il ritrovo è alle 10 a Villa (antico capoluogo del Comune), dove sono stati appena restaurati l’antico mulino consortile e la vecchia “scuoletta Beckwith”, fra le tante “scuolette valdesi” fatte costruire dal generale canadese John Charles Beckwuith (Halifax, 1789 – Torre Pellice, 1862), durante il suo buen retiro nelle valli valdesi. Qui si potrà anche visitare la chiesa cattolica di “San Giovanni Battista”, una delle più antiche della Valle e fare un giro tra le case di questo tipico borgo alpino. In sella alle “Grazielle”, si percorrerà quindi il cosiddetto “Sentiero dei Bambini”, una passeggiata inaugurata nel 2021 tra statue in legno, racconti, pannelli e bacheche, pensata per le gite delle famiglie, per arrivare poi alla borgata più celebre Ghigo, attuale capoluogo, dove si trovano, tra gli altri, il Tempio e il Museo Valdese, occasione per ricordare la storia di queste valli. Quindi tappa bevande alla “Caffetteria delle Alpi” e poi giù. Lasciando andare i pedali sulla strada di ghiaia, si costeggiano i pascoli e si sbucherà sulla strada asfaltata per passare davanti alla storica falegnameria “Peyrot” e proseguire sul sentiero sterrato che in inverno è la pista di fondo, fino ad arrivare al “Campeggio Lago Verde” che si attraverserà rumorosamente, utilizzando i campanelli delle celebri biciclette, tutti marchiati con la “G”, per salutare i villeggianti. Tappa quindi a Pomieri, alle pendici del Monte Vergia, dove le “Grazielle” toccheranno l’Agriturismo Ristorante “Edelweiss”, quindi tutti a Ribba, l’ultima borgata di Prali prima di giungere agli alpeggi, la cui peculiarità è che, data la sua posizione geografica, nel periodo invernale rimane senza sole per oltre tre mesi. Da qui un anello permetterà di tornare indietro, per giungere alla “Borgata Giordano”, dove una veloce discesa su asfalto condurrà alle “Seggiovie 13 Laghi” per arrivare al “Rifugio Capannina”. Motto costante: pedalare e degustare le prelibatezze del luogo con provvidenziali tappe negli innumerevoli “punti ristoro” previsti sul percorso. Una rapida discesa su sterrato riporterà sulla provinciale, fino a Malzat, piccola borgata dove sono presenti una “scuoletta Beckwith”, alcune fontane e un forno, per scendere poi dai pascoli verso il centro di Ghigo, un breve tour nel cuore antico della borgata, prima dell’ultima tappa con l’arrivo nella piazza per l’aperitivo all’“Hotel Salei” e alla Gastronomia “El Cantun”. I partecipanti, a questo punto, potranno rifocillarsi e ammirare qualche “Graziella storica” e modificata in esposizione. Alle 16 la festa di chiusura dell’evento.

Il costo di partecipazione è di 25 euro comprensivo di salita/discesa in seggiovia, tutti i tagliandi di assaggi tappa e 1 euro devoluto all’Associazione “AMAle” (https://amaleiqsec2.com/). Iscrizioni via mail: info@hotelsalei.it

g.m.

Nelle foto:

–       “Graziella Day” a Prali

–       Erich Costantino